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Arn

Moderatore Salusmaster
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Tutti i contenuti di Arn

  1. Bene, Lilla, sono felice per il tuo successo... Hai iniziato in maniera decisa ma secondo me giusta: solo la rasatura, pur dolorosa, permette di ottenere il massimo effetto estetico ed il massimo effetto psicologico dalla protesi. Finché si gioca con i posticci non si ha compiutamente l'idea di cosa significhi riavere i capelli in testa. La strada per poter padroneggiare al 100% l'impianto sarà ancora lunga e magari ci saranno giornate dure ma sei partita bene. Complimenti e buon week-end anche a te!
  2. Arriva col bordino sigillato, da tagliare a piacere, sia sul front che sul resto del perimetro. In che senso il ferro di cavallo sarebbe un compromesso ideale? Due tipi di base diverse tra di loro saranno di certo un compromesso ma non sarà mai ideale: di ideale c'è solo una base tutta dello stesso tipo con comportamento e caratteristiche identiche in ogni parte. Io, francamente, dei vantaggi della pulizia veloce del ferro di cavallo non saprei che farmene: già il Supertape non lascia residui sul lace e non mi serve il ferro di cavallo. Ancora: se hai il bordo in pellicola ed in più il tape sotto, come fai ad avere uno scalino nullo? Il ferro di cavallo non lo puoi tirare come il lace nudo: ha una sua forma e quella te la tieni e se la base non corrisponde perfettamente al calco son dolori. Il lace passa da una testa all'altra con sorprendente facilità e questo si apprezza con le stock. Capitolo "ricrescita". I capelli crescono 1 mm ogni 3 giorni. Per avere problemi seri di tenuta bisogna portare la protesi per più di 10 giorni. A meno che non abbiate rasato una zona fitta di capelli ma questo non è ortodosso. A parte il discorso igiene (ognuno ha la propria secrezione, più o meno intensa), vorreste portare una all lace per più di 10 giorni con la sola colla o comunque con la colla sul perimetro? Per di più con le colle che usate solitamente, magari d'estate? Mah, provate, poi ne riparliamo! :sorriso-06:
  3. Dipende da che colla usi: se usi colle che si squagliano, soprattutto se sei uno che le fa squagliare per la sua particolare secrezione sebacea, sarebbe un suicidio, in quanto ti ritroveresti con tutta la capigliatura protesica impiastricciata. Francamente non vedo la necessità dell'uso di colla più tape sul bordo laterale e posteriore della all lace. La all lace, fissata con Supertape su tale bordo è assolutamente impalpabile e non c'è alcuno scalino o spessore strano come può avvenire col bordo in pellicola fissato col tape. Con Miracolo o analoghi, installare la protesi è roba da 30 secondi. Basta partire da dietro, come fa Litfiba e come faccio io, facendo combaciare la parte posteriore della protesi con la lunetta calva e schiacciandola con una mano per farla aderire. A quel punto, sfruttando l'elasticità della all lace, basta tirare con l'altra mano la punta della protesi fino a collocarla esattamente sul centro dell'hairline, senza la benché minima possibilità di errore. Mano che dovrà poi premere tale parte per scaldarla e far prendere il tape. Fissato dietro e davanti e prima che Miracolo perda il suo potere, basta tirare con forza il lace a destra e poi a sinistra ed il gioco è fatto. Basterà solo fissare con la colla il bordo libero del front. Si scrive in venti righe ma ci vogliono 30 secondi: semplice, veloce, sicuro, infallibile. Perché cercarsi complicazioni inutili? Il tape regge più della colla, non sporca, non lascia residui, non cola.
  4. Rendetevi conto che tutti questi sospetti nascono dall'orrido colore della parte sopra. Se sopra fosse stato nero, non ci avrebbe fatto caso nessuno. Invece no, sopra è ossidato, scolorito, ispido, sfibrato, infeltrito, privo di vita. Sempre più convinto della mia idea fissa: i VIPs, nella quasi totalità, non hanno la determinazione giusta per portare la protesi. Ora, se porta una protesi, gli mancheranno i soldi per cambiarne una ogni mese ed essere sempre al meglio? Invece no, magari ne cambia una ogni tre anni, come Max e tanti altri...
  5. E quel ciuffetto centrale? Guardate com'è isolato e definito dal resto... Ed il ciuffetto sulla tempia? Tutto attorno il vuoto però il ciuffetto resiste... Un ciuffetto su mille ce la fa? "Dai che ce la fai! Dai che ce la puoi fare!" E' su particolari come questi che si dà una valutazione. Un front come quello che Morandi mostra è alla portata del 50% degli utenti del Forum, figuriamoci se non riesce a farlo un parrucchiere/truccatore professionista... Ha delle belle tempie, questo è certo, ma le tempie nere con i capelli nocciola sono abbastanza rare in natura. No? Se poi anche i capelli hanno struttura e lunghezza diversa... Io non so come, quando e dove. Mi limito solo ad osservare. Avete qualche spiegazione per il fatto che un signore abbia le tempie nere ed il resto nocciola? Le tempie di una lunghezza ed il resto di un'altra. Le tempie lisce e lucide ed il resto ispido ed ossidato. Facciamo commentare a lui? DAI, C...O!
  6. Si parla sempre di colla, si raccomanda sempre di stenderla in strato o strati sottili ma nessuno precisa mai quanto sia largo questo strato. Pochi millimetri? Centimetri? Gli utenti novizi sono perplessi e dubbiosi: serve un pennellino o una pennellessa? Ricordo un utente che spalmava di colla tutta la testa... Altri invece, soprattutto quelli che usano il tape retrostante, stendono uno strato largo pochi millimetri. Quindi, se usate la colla, quanto è largo il vostro strato? Io, sulla mia all lace, uso uno strato largo circa 5 mm sul solo front, chiuso "alla Quintoj" con tape retrostante e tape su tutto il bordo laterale e posteriore.
  7. Arn

    Sono Cuca

    Spero che la moglie di Medusa non legga proprio nella sera di San Valentinooooo!!! :devil-01: Ben arrivata, Cuca, e grazie di esserti presentata come si deve. Mi pare di capire che la tua situazione non sia troppo compromessa, visto che la puoi padroneggiare con il Toppik. Meglio per te. Spero che tu non ne abbia mai bisogno ma se e quando dovesse giungere quel momento, noi saremo qui per aiutarti nella protesizzazione. In bocca al lupo (non però a quello che ti chiede 5000 euro!) e buona lettura del Forum...
  8. Ti ringrazio. Mi piace rispondere in modo completo perché chi fa una domanda deve capire il perché della risposta.
  9. No, è corretta! Infatti, se noti, anch'io ho usato 3,2 e 2,8 perché la nostra factory usa quella classificazione diciamo "semplificata", adatta a noi "caucasici". Logico che se poi questa bella ragazza diventa dei nostri tutto vada a schifìo. La classificazione che ho postato sopra è quella completa e, come vedi, ci sono delle differenze. A parte il fatto che non c'è uniformità di vedute su quando parlare di poco mosso o di ricci larghi. In una società come quella USA, dove ci sono molti afroamericani, ciò che a noi sembra "mosso" appare "leggermente mosso"! Pensa che, per l'anatomia, un capello liscio è un capello 80,0! Sì, un capello il cui ricciolo ha una corda (logicamente nel 99,999% dei casi teorica) di 80 centimetri! E' chiaro però che nella cosmesi tra 4,5 ed 80,0 non c'è alcuna differenza pratica, quindi già a 4,0-4,5 il capello viene considerato "liscio" ed amen...
  10. Strong Wave, 1,5 cm. Strong Curl, 1,3 cm Loose Afro, 0,8 cm.
  11. Non abbastanza, visto che io non ho mai portato capelli mossi! :happy-05: Infatti, riguardando meglio la foto e riguardando i campioni di capelli, 3,2 (appena mosso) sarà pochino. Sembra che Rupert sia più mosso: stai sul 2,8 e ci sei. L'argomento è comunque interessante e riporto qua tutte le tipologie di capelli lisci, mossi, ricci e crespi. 0,2 cm. - Nappy Afro (africani molto crespi) 0,4 cm. - Regular Afro (africani standard) 0,8 cm. - Loose Afro (africani poco crespi) 1,0 cm. - Tight Curly (ricci stretti) 1,3 cm. - Medium Curl - Tight Wave (ricci) 1,5 cm. - Loose Curl - Strong Wave (molto mossi - ricci larghi) 2,2 cm. - Medium Wave (mossi) 2,5 cm. - Light Wave (leggermente mossi) 3,0 cm. - Soft Movement (appena mossi) 4,0 cm. - Straight (lisci) Straight, 4,0 cm. Light Wave, 2,5 cm. Medium Wave, 2,2 cm.
  12. Dalle foto si giudica sempre molto male ma i capelli di Rupert Everett in quella foto sembrano leggermente mossi, direi che un 3,2 possa andar bene... Per avere un'idea, il valore dell'ondulazione altro non è che la lunghezza in centimetri della corda sottesa all'arco formato dal riccio o, se preferisci, il diametro del semicerchio che si ottiene unendo due apici adiacenti del riccio. Se riesci a disporre il capello a spirale, sarà il diametro della spirale, che poi non è altro che il calibro del bigodino o del marchingegno infernale usato per crearlo. Se questo sotto è il riccio, il suo valore sarà dato dal segmento BA: Quindi più il valore è alto più il capello è liscio, più è basso più è riccio. Valori inferiori ad 1, ad esempio, indicano le treccine rasta. Puoi usare sia la pellicola che il lace. Considera che la pellicola fa meno volume, quindi il rischio è quello di ritrovarsi i capelli mossi ma schiacciati tipo mocio. Ora, i capelli mossi sono un piacere, se non sono voluminosi che piacere è? Per lunghe durate è obbligatorio il tape, magari col rinforzino di colla sul front. A meno che tu non sia un varano a secrezioni zero!
  13. Ciao, Emma, benvenuta in questo luogo di resurrezione! Hai superato la fase più brutta, quella dell'indecisione. Hai evitato il Lupo Cattivo, che è sempre pronto a ghermire chi è disposto a credere alle favole... Sei già a buon punto. Ti invito a mostrarti senza Toppik nelle tre canoniche pose: fronte, lato, sopra. Buon proseguimento sul Forum.
  14. Anch'io parto sempre dal centro del front... Fissato quello, tiro come un dannato e fisso prima a destra e poi a sinistra: se qualche pieghetta deve proprio formarsi, si formerà sulle tempie, in zona nascosta. In ogni caso, se tiri adeguatamente, non potrà formarsi sul front: il lace è elastico e riesce ad adattarsi molto meglio della pellicola. Ciò non toglie che dovresti ricontrollare la corrispondenza tra calco e base. Eventualmente rifai il calco ed invialo al prossimo ordine...
  15. Arn

    A U G U R I !.......

    Tanti auguri a tutti! :bacio:
  16. A proposito de Il Diradato: ha richiesto ossessivamente mille foto ad altri utenti, suscitando pure la mia censura, e poi, quando abbiamo chiesto a lui una foto per valutare la sua situazione, è sparito... Meditate, gente, meditate...
  17. Arn

    Lace E Pegaso

    Scusa, ma perché non fai una prova semplice semplice. Stendi uno strato sottile di colla su un vecchio CD e poi, ogni 10 minuti, toccalo leggermente col dito per sentire quando non attacca più. Non importa che sia proprio non più appiccicaticcio nemmeno se premi il dito. Basta che la colla non tenda a seguire il dito al minimo contatto. A quel punto ci stendi sopra un altro strato sottile e fai la stessa cosa. Capirai così quanto tempo ci vuole con la colla che usi e saprai regolarti sui tempi. Nella realtà la pelle non sarà inerte come il CD ma per farti un'idea va bene comunque...
  18. Arn

    Lace E Pegaso

    Le colle acriliche non sono come la colla con cui i bambini incollano la carta: lì basta che il solvente acquoso evapori e la colla si secca, per cui i bambini ci soffiano sopra per accelerare il processo. Le colle acriliche non hanno un vero e proprio solvente ma un inibitore o ritardante che rallenta la reticolazione del polimero, cioè l'unione delle tante unità polimeriche in una struttura reticolare più grande e logicamente stabile. Una volta che tale inibitore è evaporato, la colla comincia a reticolare, cioè a compattarsi più o meno velocemente, finché non si secca. Per tutta l'operazione non servono solo tre minuti ed il calore del phon non ha lo stesso effetto che ha sulle colle all'acqua perché, anche se fa evaporare più rapidamente l'inibitore, ha sulla reticolazione soltanto una modesta e generica attività favorente, visto che il calore agevola le reazioni chimiche. Non fa però miracoli, visto che non c'è più nulla da far evaporare. Non solo. Il solvente sta dentro la colla, quindi occhio a non farlo evaporare rapidamente solo in superficie lasciando che sotto ne resti in quantità maggiore, come un pianeta con una crosta solida ma dentro bollente di magma. Più di lì non si va. Quindi è inutile insistere col phon, anzi è meglio lasciare che la colla reticoli all'aria: ci vuole un po' di tempo e per questo ho scritto che si tratta di una procedura lunga e che richiede il giusto tempo. Tempo che magari, lo capisco, non tutti hanno e da qui nasce l'importanza di ritagliarsi uno spazio di tempo tranquillo per fare manutenzione. Quindi, o fai come Zazza e come faccio io, che stendo il primo strato e poi giro per casa per mezz'ora con la passata sulla testa che mi tiene il front sollevato, oppure lascia perdere ed accontentati di mettere un solo strato. Affrettare i tempi esita inevitabilmente in un guazzabuglio di colla sfatta. Perché tutto ciò che disturba la reticolazione poi si ritorcerà contro di te. Umidità, sudore (tipici dell'estate), solvente non evaporato (tipico degli strati di colla troppo spessi), lo stesso lace calcato troppo presto (e magari con residui di balsamo) faranno sì che la colla venga "inquinata" da molecole estranee che ne frammentano e ne indeboliscono la struttura, portando alla costituzione di tanti blocchetti con poca adesione tra loro. Immagina di creare un vaso di vetro impastato con lo stagno. Verrà bene? Sarà solido? Io credo proprio di no... Lo stesso avviene quando si usa una colla acrilica vecchia. L'acrilico, inibitore o non inibitore, quando è la sua ora (il tempo di pochi anni) reticola lo stesso ed è inutile aggiungere inibitore. Non serve a nulla se non a fluidificare una poltiglia di "blocchetti" già reticolati che hanno la stessa capacità adesiva della marmellata. Quando la colla è vecchia è irrecuperabile e va semplicemente buttata via. Se ne deduce: inutile acquistare 500 ml di colla. Ne butteresti via la metà. Sempre meglio acquistare la confezione più piccola. Se tieni a mente questi punti ricordati un po' "alla buona", ti verrà più facile capire perché spesso la colla "non funzioni". Lo strato da far seccare ha la funzione di barriera contro il sebo ed il sudore e di ancoraggio compatto e sicuro per lo strato sovrastante che tiene la protesi. Non che questo sistema faccia miracoli, ma permette di usare la colla al massimo ed evitare che già dopo la prima notte uno si risvegli con la parte alta della fronte appiccicaticcia.
  19. Arn

    Lace E Pegaso

    Ciò che dice Maurizio è vero, Fbt... Più il lace si mette in tensione, più scompare. Semplicemente perché è portato a schiacciarsi sulla cute e non a galleggiare su di essa. Tanto che, se si esagera, l'applicazione può pure risultare fastidiosissima. Sempre che non si strappi il lace durante la manovra. Occorre quindi avere una precisa dosatura della forza da impiegare e ciò si raggiunge solo con l'esperienza. Il biadesivo applicato dietro il front impedisce, inevitabilmente, l'esercizio di tale forza di trazione e, man mano che la base invecchia, diventa sempre più difficile impedire che si formino delle pieghette ed ondulazioni. Pieghette ed ondulazioni che poi sarà agevolmente possibile appianare con la colla ma che comunque rappresenteranno, oltre che punti fatalmente prestabiliti di distacco (per la memoria elastica della base che tenderà a ricreare l'ondulazione) anche punti dove il lace viene costretto ad occupare meno spazio di quanto dovrebbe (se il bordo del lace fa un arco, la cute è la corda di tale arco, logicamente di lunghezza minore) e quindi a diventare "più massiccio" e così più evidente. E' però vero che non si può chiedere a tutti di aderire alla filosofia di Maurizio, quella del "niente di meno". Richiede esperienza, applicazione, tecnica, determinazione e soprattutto fatica. Se invece si vuole una installazione che duri senza particolari patemi per dieci giorni, il biadesivo è imprescindibile. Ma non si può negare che un risultato assolutamente perfetto si ottiene solo e soltanto con la colla stesa nel modo migliore. Dico di più: con una all lace incollata solo con colla lungo tutto il perimetro. Impresa folle e difficilmente praticabile operando da soli se non a pena di un lungo e frustrante addestramento, chicca che dura due o tre giorni quando applicata ad arte da un parrucchiere esperto. Non vi è comunque nulla di meglio sulla terra e credo che tutti dovrebbero provarlo, almeno una volta nella vita, perché significa davvero riavere i propri capelli al 100%...
  20. Arn

    Lace E Pegaso

    Io lo chiamerei... allucinazione negativa!!! :figo-01: Non è stato in grado di dare un significato alle sue percezioni tattili. Secondo me lui ha percepito qualcosa di strano ma la sua conoscenza delle protesi si ferma all'orrido copertone, là dove la falangetta si infrange contro la soletta in cemento armato dell'idea meravigliosa... Quindi, come sempre diciamo, il sentire qualche piccola asperità è stato ricondotto, sulla base di tale sua inadeguata esperienza, a spiegazioni banali quali forfora, gel o fresconate consimili. Come un antivirus che non riconosce una minaccia che non è ancora nel suo database. Ragazzi, non fate girare troppe informazioni sulle NewGen: il gioco funziona e funzionerà finché la massa sarà tenuta nell'ignoranza! Solo i portatori devono sapere cosa sia una NewGen! Vi sarete accorti anche voi di quanti portatori riusciate a sgamare da quando siete diventati fini conoscitori del posticcio. No? Prima non erano capaci di suscitare in voi il minimo sospetto: ora certi portatori di copertone vi sembrano figure da film horror e quasi vi vergognate per loro...
  21. Arn

    Lace E Pegaso

    A volte il lace si vede perché "galleggia" sulla colla, applicata in strato troppo sottile e troppo asciutto. E' giusto stendere la colla in strato sottile e lasciarla asciugare , perché l'alternativa è il guazzabuglio di marmellata di fichi che avvolge lace, capelli ed imprecazioni... Però è consigliabile, soprattutto per chi non ha ancora preso bene la mano con tutta l'operazione e non ha capito quanto stendere e quanto far asciugare, passare due strati di colla: il primo da lasciare seccare (colla compatta e non appiccicosa), il secondo, sovrastante, da lasciare asciugare (colla compatta ed appiccicosa). La cosa richiede logicamente molto più tempo ma in questo modo, quando andrete a premere il lace sopra la colla, questa cederà abbastanza da far affondare il lace senza farlo restare esageratamente in superficie, cosa che potrebbe renderlo visibile in particolari condizioni di luce.
  22. Mi spiace ma non sono d'accordo! A me sembra un FALLIMENTO COMPLETOOOO! Non vedo nessun ripostiglio-camerino da pulire e riscaldare, come può essere una parrucchiera guru dei protesizzatiiii? E poi quei 15 euro che sarebbero, la mancetta alla schiava saracenaaaa? Guardati da chi prende meno di 80 euro per il solo taglio, perché già quella è una tariffa di favore che viene incontro ai protesizzati, bella mia... QUINDICI EUROOOO? MA STIAMO SCHERZANDOOOOO? Non ci siamo, caro mio, non ci siamo, di questo passo tutti potranno protesizzarsi... :devil-01: Scherzi a parte: per essere un'opera prima è un ottimo lavoro e dimostra come chiunque, con un minimo d'esperienza, possa tagliare una protesi. Il taglio scelto a me piace e sono sicuro che starai ancora meglio quando i tuoi saranno cresciuti. La signora o signorina è stata previdente tagliando i tuoi capelli un po' più corti dei protesici, così da allungare il periodo di utilizzo della protesi senza necessità di correzioni. Sei insgamabile, questo è certo: potresti anche permetterti un po' di densità in più sul front, unica cosa che stona un po'. P.S.: foto un po' più piccole no, eh? :boss-01: Quando ho aperto la prima foto, è andata a sbattere contro la torre dell'orologio comunale che sta ad un chilometro di distanza. Il Genio Civile ha fatto puntellare in attesa di restauro...
  23. Ringraziamo te per la domanda, perché l'argomento è di basilare importanza, visto che un diciottenne oggi, se non s'ammazza il sabato sera, ha un'aspettativa di vita di 80 anni o più. Logico che mettersi in testa delle colle per 80 anni non sia una cosa da fare senza porsi il problema. Bisogna però evitare di farsi prendere da paure irrazionali, considerato che, visto il numero stratosferico di portatori mondiali, se ci fossero dei rischi concreti, sarebbero già saltati fuori. Proprio visto l'enorme numero e per di più il sempre crescente numero di portatori, favorito dall'evoluzione tecnica e dall'abbattimento dei prezzi delle protesi, non sarebbe una cattiva idea schiodare dalla sedia qualcuno all'Istituto Superiore di Sanità e chiedere che sollecitino l'Istituto Mario Negri (in parole povere il professor Garattini) a fare uno studio su questa nuova interazione tra il corpo umano e la chimica industriale. Nuova per modo di dire. Meglio sarebbe "da poco di pubblico dominio". Perché i portatori italiani non sono cento, non sono mille, non sono diecimila ma ben più di centomila e, come detto, in continuo aumento...
  24. ...ed andiamo a fare il pieno al distributore con lo scafandro, visto che, essendo stato bandito anche il benzene dopo il piombo tetraetile, nelle benzine vengono usati come antidetonanti toluene e xylene? Mai viste stragi di benzinai? Eppure di piombo tetraetile e di benzene ne hanno assorbiti a quintali. Magari moriranno per le scie chimiche... :sorriso-06:
  25. Nel mondo, dal 1920, vi sono stati e vi sono milioni di portatori di protesi, toupet, parrucchini e parrucconi attaccati con colle sintetiche... Fino agli anni '90 (e ve lo posso dire perché sono protesizzato dal 1988) non esistevano nemmeno prodotti specifici per protesizzati ma si usavano prodotti industriali, tipo il biadesivo 3M per tappeti e bellezze simili. Basta questo per dedurne che il rischio di cancerogenesi chimica da collanti a livello epidermico è insussistente, visto che la letteratura scientifica non riporta casi di tumori dell'epidermide conseguenti all'esposizione a semplici collanti, cosa che avrebbe portato le autorità sanitarie mondiali a regolamentare il settore imponendo precise e severe normative. Come dice Toto: "per favore, non scherziamo su questi argomenti"! Eppure il primo caso di carcinogenesi chimica riguarda proprio la cute ed è il cancro dello scroto degli spazzacamini, descritto alla fine del 1700 da Sir Percival Pott. Si parla di antracene, noto carcinogeno presente anche nel particolato emesso da impianti di riscaldamento e motori a ciclo Diesel. Si parla di lavoratori che non si cambiavano mai d'abito. Si parla di regioni come lo scroto, esposte allo sfregamento ed al grattamento. Siamo alla fine del 1700... Lo stesso vale per oli esausti, ricchi di prodotti della combustione, come quelli che maneggiano lavoratori quali gli autoriparatori. Ancora, a mia memoria, sostanze come i composti arsenicali ed il benzene (se maneggiati a livello professionale, leggi "bagni di prodotto") possono avere attività promovente o inducente il cancro. Ma si tratta di casi rarissimi. E' in realtà la radiazione attinica (cioè volgarmente "il sole") la causa assolutamente preponderante di basalioma ed epitelioma e colpisce agricoltori, marinai e tutti coloro che, per lavoro o svago, stiano esposti per molte ore giornaliere al sole. Non a caso sono gli individui di pelle chiara quelli più soggetti a lesioni cancerose e precancerose. Da questo punto di vista, la protesi è uno strumento profilattico, alla stregua di un cappello: molto meglio stare al sole col parruccone che con la pelata nuda esposta al sole. Le colle e ed i tapes che usiamo non contengono arsenico, antracene, benzene e non emettono radiazioni attiniche. Contengono magari il toluene che, in percentuali del 5%, residua per circa 30 secondi mentre la colla stesa si asciuga. Il toluene è talmente "pericoloso per la salute", usato a livello cutaneo, che le autorità sanitarie europee raccomandano di non superare la percentuale del 25% negli smalti per unghie, considerando "non appropriato" che venga usato dai bambini per evitare che i sopradetti inalino i vapori dalla boccetta. Il tutto a fronte di esclusivi rischi di intossicazione con effetti neurologici. 25%... non appropriato... Pensa un po' quanto sia considerato pericoloso dagli organismoi sanitari il toluene. Un vero mostro assetato di sangue! A tal proposito, il SCCP si è espresso, il 18 aprile 2008 (SCCP/1170/08), in merito al toluene, che è una sostanza classificata come CMR di categoria 3 (Direttiva 67/548/CEE), usata come solvente nei prodotti per unghie. Secondo l'opinione del Comitato, l'esposizione a breve termine in prodotti per unghie contenenti il 25% di toluene non è considerata pericolosa per quanto riguarda gli effetti neurologici acuti. Pertanto, dal punto di vista tossicologico, i cosmetici per unghie, usati dagli adulti e dai bambini, sono ritenuti sicuri. Il Comitato ha, però, precisato che è necessario evitare l'inalazione da parte dei bambini. A tale scopo, infatti, l'uso del toluene non è considerato appropriato in prodotti destinati ai bambini. http://www.farmacovi...ews/0904-02.asp Questo ci dice la scienza medica. Poi ognuno fa come crede. C'è anche chi non mangia salumi perché ci sono i nitrati che nello stomaco formano acido nitroso che poi può legarsi ad ammine a costituire nitrosammine, notoriamente cancerogene. In effetti chi mangia insaccati di continuo (muratori, manutentori di strade etc...) è più soggetto al cancro dello stomaco. In Giappone l'arrivo dei frigoriferi nel secondo dopoguerra provocò l'abbattimento dei casi di cancro dello stomaco. Prima tutti a Tokyo, dove non c'erano fattorie che fornissero prodotti freschi, mangiavano sempre e solo carne e pesce conservati. Ma da qui a non mangiare mai salumi...
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