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fluens

Salusmaster User
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  1. fluens

    Mi presento

    Per esperienza, il colore 1B si adatta bene generalmente anche al nero Corvino. Mentre, avendolo avuto per le mani, ti assicuro che il colore 1 è troppo scuro anche per chi ritiene di avere i capelli nerissimi. Fa proprio effetto scarpe di vernice nera da smoking o da matrimonio per intenderci. Troppo innaturale, almeno alle nostre latitudini. Quello sì, che genererebbe un effetto gatto morto. Gatto nero, nello specifico. il colore 1B è più naturale e garantisce anche riflessi che vivificano e rendono credibile l'insieme. Per quanto riguarda la replicazione del tuo Riccio naturale, Ascolta senz'altro il parere dei più esperti del forum alla opinione dei quali mi unisco, consigliandoti di giocare sul doppio taglio estremo. Di modo che non si noti la differenza di ondulazione. Potresti parallelamente procedere anche all'ordine di un paio di protesi su misura, indicando l'ondulazione che preferisci. Così in prossimità dell'inverno potrai far crescere i capelli indigeni, in armonia con la stagione, abbinandoli alla giusta ondulazione anche della protesi. Per ora, invece, il doppio taglio radicale, ti può anche in questo caso venire in soccorso. Se nella memoria fotografica di tutti i tuoi conoscenti rimane l'immagine della tua capigliatura riccia, potresti giocare con vari accorgimenti nell'acconciatura, più comunemente detti styling. Gel, creme, cere con i quali accentuare il movimento del capello. E al contempo giustificare una rettifica di ondulazione agli occhi dei memori. Inoltre, come ti hanno consigliato, un taglio abbastanza corto attorno ai 7/8 cm dei capelli della protesi dovrebbe aiutare. Troppo corto, però, è sconsigliabile. È più difficile da gestire. Per la tua prima esperienza, bisogna cercare di partire con meno complicazioni possibili. Tuttavia, la pratica che mi ha consigliato mia moglie con il ferro arricciacapelli è di una assoluta banalità, ci si perde una ventina di minuti per conferire un' arricciatura che sui capelli protesici, a differenza di quelli naturali, dura di più. Ma anche io ti consiglio di concentrarti sull'essenziale. La prima protesi è una grande palestra soprattutto sul fronte decisivo della più appropriata installazione. E di un mondo intero e nuovo di sensazioni e sensibilità la cui grammatica e pratica sono da costruire da zero.
  2. fluens

    Mi presento

    Sarebbe comunque opportuno tu avessi una diagnosi dermatologicamente accertata. Se non altro per sapere se soffri di comune Alopecia androgenetica o se, tra le possibilità alternative, ad esempio non si tratti di Alopecia areata. Dopodiché, dal punto di vista protesico, nella prospettiva del doppio taglio, ai fini concreti cambia poco. Ma intervengo, in particolare, sulla questione che hai posto della curvatura riccia del capello. Anche i miei indigeni sono ricci, con ondulazione 2,5 circa. Dovendo ricorrere a protesi stock, Medusa ce la mette sempre tutta con la pazienza e la perizia che gli sono proprie per cercarmi una protesi che sia almeno leggermente mossa. Ma in generale le standard sono piuttosto lisce. Per ovviare al problema, mi ha consigliato di far fare dal parrucchiere una leggera permanente. Che garantirebbe risultati stabili e definitivi. Non ho ancora tentato l'esperimento. Ma mia moglie mi ha suggerito di utilizzare frattanto un ferro arricciacapelli, che sui capelli protesici riesce effettivamente a imprimere una curvatura che permane per alcuni giorni. Almeno fino al successivo lavaggio. Altrimenti dovresti procedere ad ordinare una protesi su misura, che ti arriverebbe con la arricciatura desiderata. Ma, come ti hanno anticipato i colleghi più esperti del forum, dovresti attendere almeno 4 o 5 mesi dall'ordine, data la congiuntura pandemica in cui ancora siamo immersi a livello planetario.
  3. Acquisita la premessa che la combinazione tra cute e collanti è retta da un principio di assoluta soggettività individuale, provo a risponderti " a pelle" sulla base della mia esperienza. Priade: fornita in boccette di vetro con pennellino che facilita l'applicazione, altrimenti non semplicissima, perché il collante è molto adesivo anche allo stato liquido, appena aperta la boccetta. Per cui bisogna esercitare molta attenzione affinché non finisca sui capelli indigeni. Esige tempi di asciugatura di un paio di minuti più lunghi delle altre colle all'acqua. Il vantaggio indubbio consiste nella maggior tenacia. E' la colla all'acqua più affine alle Colle acriliche. Applicata alla mia cute, resiste egregiamente sotto la doccia, anche a piu' di qualche onda marina. Il difetto principale sono il luccichio e la maggior difficoltà di rimozione dei residui in manutenzione. Fase in cui il quantitativo di colla applicato sembra dilatarsi di molto rispetto alla passata originaria, forse per un fenomeno di idroassorbimento. Genera infatti consistenti residui. Nulla di insormontabile, comunque. Bastano i più comuni e banali solventi. Ghost Bond XL: come la Platinum, appena fuoriesce dalla boccetta di plastica per qualche secondo è facilmente spalmabile con il polpastrello senza sviluppare adesività immediata. Consente quindi ritocchi dell'area di applicazione e facili seconde o terze passate. Come la sorella della stessa casa madre, presenta l'aspetto e la plasticità del Vinavil e ottima tollerabilità cutanea. Solidifica, poi, abbastanza in fretta e garantisce un'adesione apprezzabile. Asciugando, diviene completamente trasparente, quindi invisibile, come del resto Platinum e Asgard. Particolarmente indicata per fasi climatiche accentuatamente caldo-umide, nelle quali da' il meglio di se' quanto a tenuta. Di conseguenza la resistenza alle forti sudate è significativa. Sotto la doccia mi si è scollata in più punti. Dopo esser stato sommerso da un cavallone marino, idem. Ma appena asciutta si è reincollata. In manutenzione difficoltà di rimozione lievi. Ghost Bond Platinum: valgono quasi tutte le stesse caratteristiche della precedente. Forse è ancora più accentuata l'assoluta invisibilità una volta asciutta. Regge meno le grandi sudate. Forse un po' di più la doccia, ma non troppo calda. Sconsiglio tuttavia anche in questo caso immersioni acquatiche prolungate. i residui in manutenzione sono forse ancora più lievi della XL anche se non raggiungono la rarefazione di quelli generati dalla Asgard. Mia attuale preferita. La Asgard garantisce tenuta leggermente meno tenace, ma agevola le mie manutenzioni molto frequenti. Comoda e versatile, è forse la meno impegnativa. Tra gli innumerevoli buoni consigli del forum, una vera Miniera D'Oro, ricorre la raccomandazione a provare e riprovare, galileianamente. Vi sono indubbiamente caratteristiche oggettive degli adesivi. Ma la scelta del collante più idoneo va fatta immancabilmente... sulla propria pelle.
  4. Proseguendo il discorso e proiettando una luce di speranza, mi sento di aggiungere che l'attività natatoria o le abbondanti docce non per nulla sono precluse con la protesi. Sul forum trovi anche testimonianze e dettagliati metodi per una tenuta a prova di onde e tuffi. Tutte però basate sull'utilizzo di vari assortimenti di tape e colla acrilica. Chi è ben più esperto di me ti potrà dire quali e con quali caratteristiche di tenuta e gestione. Personalmente, l'estate scorsa non mi sono certo precluso bagni in mare. Ma ho sempre nuotato con la testa fuor d'acqua. Non è il massimo dello stile, ma le mie miglia marine me le sono fatte. Prevalentemente a rana rettificata e ben al largo. Altre insidie da spiaggia non le ho mai registrate. Come Zazza sono un attempato signore, estremamente altero, del tutto misantropo anche se per nulla misogino, e sono parecchi anni che nessuno si permette di mettermi le mani in testa, se non nella più stretta intimità. Ti dicevo che la colla priade, pur essendo all'acqua, si è dimostrata su di me molto tenace. Però la conseguente manutenzione non è semplicissima, per cui credo sia preferibile passare direttamente alle altre predette soluzioni a parità di impegno nella rimozione dei residui. Per il resto, devo confermarti che con le altre colle all'acqua, nuotando a testa bassa, rischieresti presto di far rinvenire nei paraggi una nuova specie ittiologica di medusa pilifera..
  5. Premetto nuovamente che io sono un neofita con pochi mesi di esperienza protesica più di te. Ben altri sono gli utenti del forum che potranno esprimere una parola esperta e davvero competente. Però, tu ed io, allo stato delle cose presentiamo una situazione del capillizio piuttosto simile e abbiamo ritagliato una protesi per forma, collocazione e dimensioni pressoché identica. Quello che cambia è l'età: ho 20 anni abbondanti più di te. Quindi seguo con interesse la discussione che hai aperto e mi sento sospinto per solidarietà a presentarti il mio punto di vista. Eccolo: se utilizzi in toto o prevalentemente colla all'acqua, niente mare o piscina. Non è purtroppo consigliabile immergere la testa. Quanto all'altro quesito, se ti limiti a impiegare la colla all'acqua solo per chiudere il Front per pochi millimetri contigui al tape arretrato, la doccia e shampoo li puoi fare. Se si scolla, poi si riattacca. Ma se l'utilizzo della colla all'acqua è più esteso, allora devi fare come me, che nelle docce quotidiane mi bagno e sciacquo i capelli solo nella prevalente porzione di scalpo dove non poggia la mini-protesi. I capelli della protesi parziale puoi solo bagnarli appena, senza annaffiare la base. Per me non è un gran sacrificio, perché effettuo manutenzioni molto ravvicinatie e una bella lavata integrale di testa me la do comunque spesso. Con Priade io però osavo di più. Ma un dato è incontrovertibile: la colla all'Acqua teme l'umidità..
  6. Forse c'è un elemento che mi accomuna al grande Zazza. Per i primi mesi di utilizzo l'anno scorso, ai tempi del mio esordio a tutto Lace, ho impiegato come adesivo soltanto Priade, una antica e gloriosa colla all'acqua, tutt'ora presente tra i prodotti di Luca Ebbene, Priade, almeno sulla mia cute, garantiva una tenuta di lungo periodo, anche due settimane. E, senza nemmeno abbondare troppo con le passate di colla, ho riscontrato che sotto una doccia breve l'estate scorsa non si staccava nulla. Una tenuta sorprendente. Negli ultimi mesi, dopo aver provato Ghost Bond, e varianti (Platinum , XXL ) mi sono buttato sulla Asgard. Innanzitutto perché con la pellicola è sufficiente un potere adesivo meno tenace. Ma soprattutto perché la rimozione in manutenzione o ritocco è molto più agevole con la Asgard rispetto a tutte le altre e soprattutto alla Priade. Che ha pure la pecca di tralucere e luccicare decisamente di più. Ma il forum e' una tale tale miniera di consigli , deduzioni , empirismo applicato e generosamente sistematico , che trovai molto efficace il metodo di passare tra le maglie del Lace una banale gomma per cancellare da matita sulle parti visibili del front per attenuare di molto il brillio della Priade. Tra le altre Colle all'acqua, decisamente quella che ha dimostrato nel mio caso maggior tenuta dopo la Priade è la Platinum. Ma non ti consiglio di farci una doccia. Meno che mai un' immersione. Con la Priade quasi quasi..
  7. Nonostante io sia portatore da meno di un anno, provo a darti un paio di risposte, in particolare perché ora utilizzo un impianto simile al tuo per dimensioni e posizionamento. Dopo un inizio con il Lace ora alterno 2v loop che ritaglio da protesi stock. 1. Essendo una protesi piccola, mi preoccupo di tappezzare il solo perimetro di tape oppure anche l'interno? Più è piccola la protesi più ha bisogno di ancoraggio sull'intera superficie di adesione. Temo sia necessario tu tappezzi a suon di tape integralmente. E' un consiglio che esprimo non per esperienza propriamente sovrapponibile ma per analogia: io, eseguendo manutenzioni ravvicinate, utilizzo solo colla all'acqua, Asgard nello specifico, ma la applico di modo che agisca sull'intera base di adesione. 4. Nelle installazioni con colla ad acqua su front, che succede se faccio la doccia/ se vado al mare o in piscina/ sr vado alle terme? Il simile si riconosce col simile. E si scioglie pure col simile. Se fai la doccia o ti immergi, il front incollato con colla ad acqua tenderà inevitabilmente a perdere adesione. Che in buona parte si riconquista una volta evaporata l'umidità. 5. Il 3mil eventualmente spappolato, posso toglierlo con il metodo dello scottex? (+ remover, es: limonene) Penso proprio di sì. La Asgard riesco a rimuoverla con facilità lasciando semplicemente l'impianto ammollo in sola acqua o con la base appoggiata su Scottex umido per 24 ore circa 6. Per segnare la linea del front Alcuni consigliano di utilizzare una matita per gli occhi da donna. Io ultimamente vado ad occhio con una certa precisione, del tutto inaspettata per altro. Ma in principio utilizzavo un tubetto di crema solare dotata di un beccuccio piuttosto minuto. Lasciavo quindi uscire una stilla di crema a mo' di punto di riferimento. Ultimamente, poi, mi ritrovo un minuscolo ma utilissimo punto nero sulla fronte che è emerso al centro del peak proprio nel punto liminare di contatto con la base da applicare. Spero perduri a lungo ??
  8. Segui le indicazioni di Zazza e Dago veterani valorosi e dagli eccellenti risultati. Io, per quanto mi sia presentato al forum 12 anni fa e da allora ne abbia seguito le discussioni principali, ho compiuto il grande passo meno di un anno fa. Di conseguenza nelle installazioni sono poco più che un novizio. Tuttavia provo a rispondere alla tua prima domanda:Domande:1. in ordine quali soni più rognosi da rimuovere tra 3mil, colla acrilica, colla ad acqua? A mia personalissima esperienza direi nell'ordine: colla acrilica, 3mil, colla ad acqua. Ma sentiamo chi ne sa molto più di me ed ha esperienza inveterata. Forse, per chi ha al suo attivo centinaia di manutenzioni, il 3mil risulta più facile da rimuovere della colla ad acqua, mio attuale adesivo preferenziale.
  9. Sono anch'io abbastanza un novizio, soprattutto con la V loop che sto usando da un paio di mesi. Chiudo il Front con colla. A volte anche tutta la protesi. La differenza tra Platinum e Asgard secondo la mia esperienza risiede nella maggior tenacia della prima e nei minori residui in manutenzione della seconda. Poichè mi trovo bene ad eseguire manutenzioni piuttosto ravvicinate, finora ho privilegiato la Asgard. Anche se mi è capitato di verificare un distacco , per quanto limitato, in corso di intensa sudata. Terminata la quale, il lembo staccato si è reincollato. quindi nulla di drammatico, Ma la sera ho sollevato, pulito tutto e reincollato. Quasi una manutenzione frontale, più che un semplice ritocco completo del front .Vediamo come andrà quando le temperature si faranno più calde. Ho provato entrambe le colle anche con il lace. LaAsgard nel mio caso è assolutamente da scartare. E' bastata una sudata nemmeno troppo copiosa al secondo giorno e si è staccato quasi tutto il front.. La Platinum invece regge egregiamente una sudata. La colla non acrilica che sulla mia cute regge il Lace anche più di una settimana è la arcaica Priade. Finora però non l'ho mai provata su pellicola. Uno dei vantaggi della vlop è la maggiora tenuta della base anche con quantitativi di collante decisamente più esigui rispetto a quelli necessari per il lace. Ma, La vera regola fondamentale, imparata sul forum, è che la rispondenza ai materiali e ai collanti è del tutto soggettiva. E resta sempre e comunque una questione di pelle..
  10. In questo periodo sto utilizzando due vloop stock nhs alternate e debitamente ritagliate sul mio calco. Mi è capitato di rilevare pieghette cutanee a seguito di un' installazione non del tutto precisa, con necessità di agire sull'impianto con moto trascorrente di un paio di mm per lieve aggiustamento della base già pressoché incollata. Me ne sono accorto , come te, una volta disinstallato l'impianto. Ma considera che eseguo manutenzioni a intervalli decisamente assai più ravvicinati dei tuoi. Colgo l'occasione per esprimere i miei complimenti più ammirati a Pifevo per il risultato naturallssimo. Dvvero eccellente!
  11. Ho provato pure con un tablet Samsung Android e anche qui per tutte e quattro le protesi i tondini sono presenti e selezionabili. Ho riprovato su PC Mac e anche lì, idem: tutto regolare, tutto funzionante. Forse potrà essere utile se Speranza1 potrà indicare le caratteristiche e il sistema operativo del suo PC fisso, sul quale si manifesta il malfunzionamento a proposito del primo tondino.
  12. Ho eseguito anch'io la simulazione e ho riscontrato la presenza dei 3 tondini opzionali per tutte e quattro le protesi. Anche da parte mia, nessuna incongruenza. Ho utilizzato sia un Mac Air che un PC Windows. Spero di essere stato utile, anche se sospetto che avrebbe avuto più valore induttivo una prova con esito di malfunzionamento...
  13. fluens

    Corona virus

    Parole sante. Credo che l'unica via alternativa per le nostre tasche sia che i cinesi, invece di subappaltare il lavoro ai nordcoreani, inizino a farlo nelle nazioni africane più inclini. La penetrazione cinese in Africa è sempre più permeante. E stanno investendo nel continente nero a tutto spiano.
  14. Da lettore di lungo periodo del forum, posso dirti che probabilmente è proprio questo il momento giusto per adottare una protesi per garantirti una transizione graduale. Grazie ai tuoi capelli ricci e alle loro increspature la percezione generale del tuo stato capillare e' meno povera di quanto non sia in termini quantitativi, nell'oggettivo dato di realtà. In questo senso non essere ingeneroso verso la tua accentuata ondulazione: i tuoi non saranno certo capelli lucidi e splendenti, ma se tu li avessi avuti lisci avresti dovuto penare molto di più per garantirti una tenuta della copertura antivento e anti scoperchiamento; vedi le due ore di esercizi di tricoarchitettura credibilmente citate da Maxmagnum (ne so qualcosa anch'io). Sei riuscito finora a coprire decentemente le aree glabre, ora, giusto in tempo, potrai ora ordinare protesi con parametri mimetici, non troppo dense, adeguatamente graduate dal front al mid, cosi da avviare una transizione priva di ogni vistoso e improvviso cambiamento. Per la scelta dell'ondulazione, tieni presente che il capello riccio riempie molto. Va commisurata a mio parere alla densità. Da mantenere meno fitta anche in relazione all'accentuazione del riccio.
  15. Ben ritrovato e grazie, Zazza. Anche per l'opportuno cambio titolo. Terribili le parrucche da negozio. Il costo di quella che mia madre ha incautamente acquistata ammonta a 370, ma lo "yorkshire di peluche" è di qualità deprecabile. L'idea di passare ad un prodotto su misura, tramite gli ordini congiunti, sarebbe un grande salto di qualità. Quanto alla mia inesperienza, hai ragione. Non ho mai applicato seriamente e con metodo una protesi, ma ne ho acquistate alcune (tempiette e front) da Medusa. Sia in lace, che pellicola. Alla fine, come mi avevate annunciato mettendomi in guardia qui sul forum, il gioco non valeva la candela: troppo esigua l'area da coprire, troppo esposta e critica la zona frontale. Con quelle miniprotesi, tuttavia ho fatto vari esperimenti e prove. Una, tra le tante, quella di sovrapporre al volo il lace ai miei capelli. Un accostamento di qualche secondo, ma poco convincente. E vero che i miei capelli sono neri, mentre quelli di mia madre grigi, ma la base in lace non offriva un bell'effetto, appoggiata sui miei capelli autoctoni. Che sia il caso di ordinare il lace della gradazione cromatica più scura? Esiste grigia? Per la totale il calco fino a che punto della nuca e dei parietali può e deve arrivare, per la migliore calzata?
  16. Salve forunisti, dopo alcuni anni di mia assenza da queste pagine che mantengono un ineguagliabile stile: garbato, cooperativo e affabile, vi ritrovo in forma, con grandi progressi collettivi ed eccellenti risultati individuali. Si sta bene tra voi, lo ricordavo. Per quanto mi riguarda tutto va e tutto scorre. Vanno gli anni, oggi 53. E vanno anche i miei capelli, moderatamente per effluvium. Poi tornano, però. Quasi tutti. Tiro avanti, quindi, nel quadro di un'aga a lentissima evoluzione. Tipologicamente parlando, mi colloco tra un nw2 e nw3, con minimo interessamento del vertex. Vi scrivo, invece, per il caso di mia madre 80enne. Sta subendo un certo diradamento generale, dovuto all'età. Tanto che ha acquistato di recente in un negozio di arruffapeli una costosa ma modesta parrucca, che ben poco mi convince, anche perché la "competentissima" negoziante non si è preoccupata di venderegliene una che si attagli alle sue misure, men che mai rilevando un calco. La parrucca è stretta e di dubbia qualità, sicuramente impari al costo. Pongo quindi una domanda, che non ho trovato ricercando tra le pagine del forum, dopo tanta assenza. Sicuramente sarà già stata posta, ma approfitto della vostra cortesia e della vostra pazienza riproponendola. In due parole, si tratta di questo. Siccome per ovvie ragioni mia madre non è disposta a rasare, pensate sia possibile ordinare a Medusa una protesi con base opaca effetto cute? Mi rendo conto che si tratta di chiedere a una comunità tesa ai risultati più sofisticati di degradare gli impianti al rango di parrucchini. Ma mi dispiace di vedere mia madre male acconciata e alleggerita pure di alcune centinaia di Euro decisamente mal spesi. Vi ringrazio di tutto cuore per l'attenzione, scusandomi per una domanda che devia dal corso ascensionale e ben più centrato delle altre discussioni, che fanno la ricchezza del forum e, al contempo, il mezzo e la misura di un costante e visibile progresso.
  17. Appropriatissimo link, Zazza! A quei tempi, il Nanni sembrava non tagliarseli proprio. Personalmente, in fatto di taglio, sono un autarchico da più di 20 anni. Ma cio' non fa di me un maestro del faidate. Piuttosto fa di me sconsideratamente un irriducibile inattuale, un soggetto eternamente fermo nella fissita' a temporale di un paleolook perenne. Che pero', per ciclica fatalita', sta tornando di moda. Proiettandomi inaspettatamente e repentinamente in una condizione di vertiginosa attualita'. Sono, infatti, fermo al taglio a "banana" fine anni '80. Parietali cortissimi, coppa sfumata corta, lieve scalatura verso l'alto e capelli lunghi se non lunghissimi compattati in cima al capo. So fare solo questo taglio. Lo ripeto quasi a occhi chiusi, dai tempi della mia genuina giovinezza. Fondamentalmente e' un taglio funzionale al mirabolante sistema di riporti spiralimorfi che metto in atto, lavorando sui capelli lunghi superiori e su quelli provenienti dalla sommita' dei lati. Un buon risultato visivo, finche' il mio front naturale non ha iniziato a cedere e recedere. Ora mi aiuto con delle "tempiette" in lace. Quando la tricoingegneria non reggera' più, passero' ad una protesi standard gia' pronta nel cassetto. Conterei di continuare, anche allora, a tagliarmi i capelli da me. Acquisendo qualche nozione più raffinata. Per ora posso dirti che strumento essenziale e' una forbice con lama dentata. Utile per scalare, evitando scalini.
  18. Grazie, Medusa. In realta', non lo considero un gran problema. Infatti non lo avevo segnalato ne' a te, ne' tantomeno al forum, all'epoca dell'arrivo dell'ultimo ordine. Tra il light pink e il light yellow la differenza e' minima. Ma, avendo io la cute chiara che tende lievemente al rosato, anzi al rosaceo, sulle gote e sulla fronte, ho la fortuna che il light pink si avvicini notevolmente alla mia tonalita' naturale e mi sparisca sul front anche solo appoggiandolo. Rimarchero' la cosa nelle note in inglese. Reputo invece una pretesa improponibile quella che imporrebbe a te, oltre a tutto ciò che gia' fai, di metterti anche ad applicare un ritaglio di retino su ciascun modulo. Facile a dirsi, poi, anche un'altra possibilità che ora mi viene in mente, ovvero di prevedere un'opzione informatica a colori nella voce apposita del modulo. Molto meno facile da realizzarsi. Il modello e' gia' dettagliatissimo, pluriottativo, ed estremamente versatile cosi' com'e'. Per correr dietro ad un dettaglio del genere, non si possono complicare le cose ulteriormente. Inoltre, se in factory han finito il rullo del rosa, hai voglia a inventarti ologrammi cromodifferenziali a 6 incognite nel modulo..
  19. Anche a me e' capitato con l'ultimo ordine, quello di 6 mesi or sono. Avevo ordinato, come in passato, il lace di tonalita' light pink, ma mi e' arrivato yellow. Il problema e' che ho la cute bianco pallida ma facile a virare verso il rosa, soprattutto sul front. Quando mi espongo al sole non divento propriamente abbronzato, ma mi arrosso. Per cui lamia sfumatura cromatica ideale per il lace e' decisamente light pink. Sto meditando un nuovo ordine per fine settembre. Ma vorrei essere sicuro che il lace mi arrivi rosa. Consigli? Grazie!
  20. Sento odore di Teoria della prassi. Anzi, di unita' di teoria e prassi, come raccomandava Tonino Gramsci. Sempre che non si voglia addirittura rispolverare il vecchio Karletto, chiamando in causa la filosofia della prassi, laddove la teoria e' intesa come semplice prodotto della prassi. Nientemeno. Boutades a parte, da collega nel ramo della tricoingegneria del riporto, devo sinceramente dirti che ammiro molto la resa e la soggiacente logica, quasi filo-logica, della tua naturalissima transizione dalla tensostruttura alla protesi. Hai ottenuto un risultato, a mio parere, mirabile, perché del tutto coerente con l'immagine storica del tuo capillizio, sedimentata nello sguardo e nella retina degli appartenenti alla tua cerchia relazionale. Sembri, insomma, sfoggiare la versione idealizzata della tua chioma precedente. Una trasmutazione qualitativa della capigliatura, spiegabile senza dover ricorrere ad affannose o funanboliche argomentazioni. Ma semplicemente ascrivendo l'acquista gradevolezza, chesso', ad un radicale cambio di prodotti per la detersione del cuoio capelluto. E senza la necessita' di confessare di essere passato da un diluente trielinico, a uno shampoo dolce. O da impacchi a base di laminati polimerici, all'utilizzo di un balsamo anticrespo. Potresti pianamente e del tutto credibilmente asserire di aver deciso di prenderti più cura dei tuoi capelli, tramite l'adozione di prodotti adeguati. Il che, in fondo, se ci pensi e' la schietta verità. Sei infinitamente più naturale ora, rispetto a prima. Non ci sono dubbi. Resta il problema del front, che in foto presenta un evidente rilievo del reticolo del lace. Dovuto in parte a una discromia con la cute abbronzata. Ma, penso, soprattutto al gioco combinatorio della tramatura del lace con lo spessore e l'essiccazione della colla. A me, che sono di fatto un neofita, ancora in bilico tra rasatura e riporto, il lace delle tempiette con cui mi cimento e pure quello della mini protesi frontale, ora dismessa, scompaiono di più e meglio. A volte rasentano l'invisibilità. Eppure sono abbastanza maldestro e alle prime armi. Quindi sono convinto che a breve tu troverai giusto tocco e felice equilibrio. Inutile dire, che devi dar retta ad Arn. Che e' il De Felice, il Braudel, il Le Goff e al contempo il Kant, lo Hegel, lo Heisemberg, lo Schroedinger, il Klee, il da Vinci, lo Schubert e lo Schoemberg, il Galileo, il Vesalio, il Morgagni della protesizzazione. E ne e', non ultimo, pure il Niki Lauda! :)
  21. Non giudico il risultato sotto il profilo tecnico, non ne ho le competenze. Ne' sul piano estetico, le foto non sono abbastanza chiare. Ma, dal punto di vista della carica motivazionale, confermo la mia impressione. Ti mancano pochi capelli, ma hai un'enorme volonta' di rimpiazzarli. Per questo credo che potrai ottenere ottimi risultati. Tienici aggiornati e buon ferragosto.
  22. Di nulla. E stai sereno: prenditi cura dei molti capelli che hai, che per quelli che mancano qualcosa certamente si trovera'.
  23. Concordo. L'articolo e', tra ciò che mi e' capitato di leggere per sbaglio negli ultimi tempi, veramente uno dei peggiori prodotti di scarto evacuati da un'industria sub- informativa di infima qualita'. Inoltre, io ho assunto finasteride per anni, ma sono rimasto un brutale eteromaschiaccio e, per quanto caruccio, non sono mai diventato cosi' gnocca! :)
  24. Nel caso tu non fossi riuscito a trovarla, la discussione aperta da Dago e' questa: http://forum.salusmaster.com/topic/47285-ricostruzione-triangoli-parietali/page__p__423846__hl__triangolino#entry423846
  25. In linea di principio la via protesica e' applicabile anche al tuo caso. Solitamente il riempimento dei parietali arretrati per lo piu' viene affrontato con tagli lunghetti e pettinature che permettano di far ricadere dalla protesi soprastante ciocche laterali a copertura. La parte centrale del front puo' comunque essere pettinata all'indietro, purche' poi i capelli ai lati coprano i parietali ricadendo in avanti. In questo modo potresti limitarti a intervenire sull'hairline con l'applicazione di un'unica protesi frontale, magari corredata da due alette che si spingano a coprire almeno un po' del vuoto parietale. Ma se desideri una pettinatura tutta all'indietro o un taglio corto, per riempire l'arretramento dei parietali non c'e' che la via sperimentale anzidetta, sulle orme di Dago. Ma ci sara' chi potra' dirti molto di piu' e di meglio. Vedrai che non mancheranno aiuto, consiglio, attenzione, assistenza da parte di questa comunita'. Aspetta solo che qualcuno dei molti generosi esperti torni dalla spiaggia e vedrai che troverai risposte chiarificatrici. Ci sono utenti eccezionali per capacita' e soccorrevolezza, che seguo da mesi con ammirazione. Mi spiace sinceramente che per ora devi accontentarti di me. Considerami una specie di ruota di scorta temporanea, buona per il picco dell'alta stagione, in attesa dei veri maestri.
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