Vai al contenuto

fluens

Salusmaster User
  • Numero contenuti

    224
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    37

Tutti i contenuti di fluens

  1. Quello di Gregor Samsa, trasformato nottetempo in uno scarafaggio, è un caso limite. E soprattutto simbolico. Capellinho deve affrontare un passaggio impegnativo, con se stesso, con gli altri, con la dimestichezza tutta da costruire con la materia protesica. Nulla, in confronto al destino del personaggio kafkiano. Molto se paragonato al taglio "ultra corto e via" che porta ora. Ma il paragone di Pifevo è molto pertinente. Ci ricorda che la nostra esistenza è soggetta intrinsecamente al cambiamento e ai cambiamenti. Meglio saperli gestire, piuttosto che subirli. E questo vale soprattutto per le manutenzioni?
  2. Fermo restando che il mutamento sulla crapa ci sarà sempre e comunque. Per cui è necessario dirlo in famiglia, alla fidanzata/compagna/moglie, ai pochi amici veri e fidati. E soprattutto raccogliere tutte le forze interiori per affrontare il cambiamento. È il compito del genere umano, in ogni tempo e in ogni luogo. Nel bene e nel male. Siamo una specie adattiva. La nostra principale abilità è quella di adeguarci alla trasformazione.
  3. Allora, le coordinate base per la transizione sono: prima di installare lasciar crescere i tuoi capelli, utilizzare toppik senza risparmio, modificare qualche altro elemento percettivo, per confondere lo sguardo indagatore altrui. Il più immediato, anche da me utilizzato, riguarda la barba. Se non l'hai, falla crescere per numerose settimane e, ad una certa fluente lunghezza, installa la protesi. Io l'ho installata da "hipster" a fine clausura pandemica (detta lockdown): tutti guardavano la barbona profetica, praticamente nessuno i capelli. Se ce l'hai, tagliala e fai il grande passo. Se ce l'hai corta come in foto, hai di fronte a te entrambe le possibilità: raderti il giorno in cui installi, o meglio ancora lasciarla crescere lunga per un paio di mesi (va di moda, approfittane) e poi, magari dopo alcuni giorni di ferie, se possibile quelle estive, installa. Volendo, ce n'è una terza: lasciarla crescere lunga e poi raderla il giorno in cui installi. L'importante è confondere le acque, agendo sui parametri della fisica della percezione. In ogni caso, la crescita dei tuoi capelli , aggiunta a toppik o altri analoghi cosmetici di riempimento, dovrebbe consentirti un'apparenza di densità capillare che nell'arco di qualche settimana, meglio un paio di mesi, renderebbe sicuramente meno brusco il cambiamento post installazione. È il vademecum elementare per ogni riconquista protesica del crine in un contesto sociale di netta riduzione del rumore di fondo della chiacchiera relazionale. Uno sport eterno e diffusissimo, ma limitabile.
  4. Ecco. Questo mi sembra davvero un buon proposito. E davvero, te lo dico in spirito di solidarietà, togliti letteralmente dalla testa una protesi male incollata tanto piu' sopra ai tuoi capelli. Magari, partendo da una situazione di sofferenza alopecica, anche avere un gatto vivo che ti si muove in testa, soffia e gonfia il pelo ti potrà inizialmente parere un miglioramento. Ma, per restare in campo zoologico, per chi ti vede da fuori e da ogni angolazione della testa, apparirà roba da far ridere i polli. È vero che per fare il grande passo ci vuole coraggio, ma non è assolutamente richiesto sprezzo del ridicolo. Ci vuole invece la determinazione ad affrontare l'inevitabile e iniziale cambio di immagine. Ma con una protesi credibile, ben adesa e stesa sulla testa, si può fare.
  5. Verissimo. Pensare di appoggiare precariamente la protesi in testa, o male incollarla sopra i tuoi capelli, oltre a rappresentare un assurdo metodologico genera anche un effetto posticcio clamoroso della protesi, che diventa credibile solo se ben adesa al cranio. È il caso di dire che ogni neofita questo principio (come la protesi) se lo deve mettere bene... in testa!
  6. Pifevo ha perfettamente ha ragione. Le premesse da cui parti sono incompatibili con una gestione accettabile e serena di una protesi. Potrebbero avere lontanamente senso, ma comportare comunque serie difficoltà, solo come approccio iniziale per simulare un infoltimento graduale. Passando subito a protesi via via più dense. Ma, per il resto, le altre tue prevenzioni e intenzioni sono incompatibili con una ragionevole esperienza di protesizzazione. Quanto ai tempi, sì. La manutenzione completa di una protesi in Lace è più laboriosa di quella richiesta da una protesi in pellicola. Dopo alcuni mesi di esperienza, nel mio caso sono arrivato a 45/50 minuti con il lace, 25/30 con la pellicola. Anche meno, non indulgendo in perfezionismi. Ma siccome qui perfezionisti lo siamo quasi tutti..
  7. Ha ragione hedwig. Se hai riscontrato effetti collaterali, astieniti. O quanto meno, segui un parere medico. Il fatto che a me minox non abbia mai concausato inconvenienti, non vuol dire nulla. Ognuno di noi presenta una reattività individuale ad ogni agente esterno. Il principio attivo del Minoxidil è un vecchio ipotensivo. Veniva somministrato agli ipertesi, che manifestavano come effetto collaterale un certo irsutismo e, sorpresa, ricrescita dei capelli. Veniva assunto per via sistemica e ad alti dosaggi. Per quanto in soluzione topica, a basse concentrazioni e per il capillizio, moltii di noi lo tollerano, altri no. È sempre molto importante interpretare i segnali che il nostro corpo ci indirizza. E ricorrere ad un parere medico nei casi di reazioni avverse. Ci sono persone predisposte che possono morire anche per un' aspirina.
  8. Ho acquistato parecchie stock da Medusa, sempre naturalissime e mai, dico mai sono rimasto insoddisfatto ne' mi è capitata una protesi con le caratteristiche che lamenti. 150%? Chissà dove l'ha presa costui. In un gattile forse..
  9. Sacrosante le considerazioni di Hedwig. Anche a proposito dell'effluvio stagionale. Per ottenere risultati in quell'area il Minoxidil è la cura principe ed efficace. In 6-8 mesi dovrebbero vedersi risultati. Ma bisogna essere assolutamente metodici e regolari nell' applicazione e nel massaggio. Per me aspergermi la crapa, irrigandola q,b. mane e sera di Minoxidil, è diventato un rituale, un'abitudine che mi si è cucita addosso. Come innaffiare le piante della terrazza. Se salti un'irrorazione, senti il deserto che avanza, la cattiva coscienza che illividisce, l'inaridirsi della terra nel vaso e i fusti che reclamano idratazione.
  10. Provo a risponderti, In attesa di pareri più autorevoli. 1) possibilissimo. A mio giudizio un Calco più o meno stempiato e magari un po' a punta al centro del front, aiuta molto la credibilità dell'insieme. Devi però disegnare molto accuratamente la linea Frontale, perché deve collimare in modo perfetto con il punto di giunzione con i parietali. Più ancora che nel caso di un calco più chiuso sulle tempie. 2) nel forum trovi una varietà in progressivo affinamento di metodiche di adesione. La più diffusa e consolidata è quella basata sui soli tape. Ovvero con sottilissimi nastri biadesivi sotto alla linea frontale, un biadesivo a più alta tenuta subito dietro. Lungo il perimetro a tua scelta biadesivi più o meno tenaci. Per trovare l'equilibrio giusto tra tenuta, durata e residui in manutenzione non puoi fare altro che provare e riprovare, per trovare la tua personale formula magica. La colla generalmente si usa - quando la si usa - solo per chiudere l'ultimo paio di mm del front. Colla acrilica Pegaso per una tenuta più salda e prolungata, colla all'acqua, per ritocchi più frequenti. 3) personalmente li porto più lunghi. Ma so di utenti del forum che sono riusciti a praticare anche tagli di 3 o 4 centimetri. Generalmente però alla prima installazione un margine di gestibilità te li dà un taglio dai 5 cm in su, da quel che so. 4) inizialmente devi mettere in conto due/tre ore sicure se non di più. Dopo alcuni mesi si può arrivare anche a poco più di tre quarti d'ora per una manutenzione e reinstallazione completa. 5) questo è spesso l'aspetto più difficile da concepire per i neofiti. Ma c'è poco da fare: bisogna radere. L'unico modo per incollare adeguatamente la base. La presenza di capelli anche con chi solo un centimetro inficia La tenuta dei collanti. Altrimenti ti ritroveresti una protesi che ti balla in testa a destra e a sinistra, sussulta alla prima folata di vento e rischia di staccarsi anche se solo qualcuno ti sfiora la testa. Attaccarla solo sul front non è una buona idea. È necessario incollare almeno l'intero perimetro della protesi e l'area dietro al front. Staccare la protesi ogni sera per riapplicarla al mattino, come già dissi, non è una buona idea: rischia di innescare una spirale irritativa e infiammatoria della cute in grado di mettere fuori gioco anche la più consolidata carriera protesica. Anche in caso di installazione sporadica e occasionale, ti ritroveresti Comunque il problema dei capelli indigeni che si impastano con il collante del biadesivo e ne impediscono l'adesione. 6) con il Lace i capelli in ricrescita generalmente spuntano sotto le maglie nell'area centrale dove i più non applicano adesivi. La ricrescita dei capelli è più problematica con la pellicola.
  11. Ottimo risultato. Complimenti. Soprattutto per la omogeneità cromatica ottenuta rispetto ai tuoi capelli. Io ho fatto due modesti esperimenti con la tintura da supermercato, con il tuo medesimo intento, ovvero tornare al mio colore 1B originario dopo schiarimento estivo. Ho notato, in positivo, che la tinta ha anche un effetto di ravvivamento del fusto del capello. Probabilmente avvolge, richiude e disciplina le cuticole che, nel corso del l'uso, si sollevano per sfibramento del fusto, fenomeno quest'ultimo che accresce anche il rischio di aggrovigliamento tra capelli. Poi, sul lungo periodo, un mese o più, gli effetti positivi della tinta mi sembra tendano a svanire e rimane invece la conseguenza dell'ulteriore aggressione alla fibra cheratinica che in fondo ogni tinta anche la più innocua arreca. Tanto più a capelli morti. Forse la tinta da te scelta è migliore. E, in ogni caso, l'obiettivo di tirare avanti un altro mese o anche più è già un' ottima prospettiva. Bravo!
  12. Grazie mille. Guida utilissima, soprattutto per chi come me non ha la cultura raffinata delle tinture professionali. Ti pongo una domanda correlata. Hai riscontrato rischi di tingere anche solo leggermente o in aree circoscritte la base? A proposito, nel caso descritto la base in quale materiale è realizzata?
  13. Ps: naturalmente ora il Minoxidil lo applico con attenzione solo dietro alla protesi frontale, a beneficio del Vertex. Dosaggio minimo.
  14. Sì, proprio così. 35 anni di Minoxidil. Peggio di un ergastolo? Personalmente non ho mai rilevato danni collaterali, né di ordine circolatorio, ne' pressorio. Niente occhiaie, neanche alla mia età. Forse un leggero e sporadico rossore in viso. Per questo mi permettevo di invitare Robi88 a persistere nelle applicazioni altri 4 mesi per poi valutare lo stato del Vertex. Ritengo sinceramente e convintamente prematura per lui la protesizzazione. C'è tempo! A 25 anni ero messo più o meno come Robi. Anzi, ero più stempiato, forse entro termini fisiologici, ma più stempiato. NW2, come detto. Beh, data la situazione di partenza, prima di ricorrere alla protesi sono passati 30 anni! Dicansi 30.. A vent'anni, ricordo bene, al primo effluvio stagionale ci si immagina già prossimi a diventare lucidi come una palla di biliardo. In realtà, vi assicuro, c'è tempo. Tanto o tantissimo, ma c'è tempo. Per quanto riguarda l'acquisto preventivo, precauzionale o a titolo scaramantico, di una protesi su misura, ti posso dire quel che ho fatto io 12 anni fa, a 45 anni. Ho bagnato e schiacciato i capelli, ricavato un calco perfettamente rispondente alla curvatura del mio cranio, con grande attenzione al disegno frontale, a colmare la stempiatura in progressione e a ricostruire la linea frontale in arretramento. Mentre per il resto del perimetro mi sono attenuto, senza perfezionismi e largheggiando, alle dimensioni standard, sicuro che avrei poi potuto ritagliare e ridurre la protesi secondo necessità. Partivo in realtà dall'idea di cannibalizzare la protesi standard da cui ritagliare 2 o più protesi parziali frontali, quantomeno ricavandole dalle due estremità. Poi, invece, per inerzia, lunghi anni di arzigogolati riporti e protesi a languire nel cassetto. Ho ritrovato dopo un decennio le protesi in Lace perfettamente conservate e ancora con un'ottima qualità del capello e della base. Insomma, come nuove. Non so se una base in pellicola avrebbe retto così egregiamente il fluire del tempo. 10 anni sono tanti. Resta inteso che il mio è stato un caso personalissimo che non vuole proporsi ad esempio. Ma se una condotta simile pensate che vi faccia sentire più sereni...
  15. Finasteride so che può dare effettivamente problemi ed effetti collaterali. Minoxidil invece molto raramente. Tuttavia posso immedesimarmi perfettamente nella tua situazione e in quella di Robi88. Al punto da poter condividere il mio caso personale. La mia aga è a lentissima evoluzione. Grosso modo a 25 anni ero un nw2. Oggi a quasi 57 sono Nw3a. Minoxidil quotidiano dall'anno 1987 ha sicuramente contribuito al decorso lento. Quantomeno ha concorso al Vertex tuttora intatto. Eppure 12 anni fa, a seguito di un effluvio stagionale più intenso del solito, da iscritto e lettore del forum mi risolsi a realizzare il calco standard e ad acquistare tre protesi nhs. Erano in lace, belle e realistiche, impercettibilmente e volutamente differenziate nei parametri, pronte ad essere ritagliate alla bisogna per coprire l'area frontale. Non lo feci. Intensificai invece le tricoarchitetture da riporto, perdendo ogni giorno quasi due ore davanti allo specchio. Incerto al grande passo, lasciai le tre protesi, ben riposte, in un cassetto. Ma continuai a leggere con interesse il forum, immergendomi spesso nel flusso di esperienze e condivisioni di metodiche e accorgimenti che sono la straordinaria forza e ricchezza di queste pagine. Nel tardo gennaio di due anni fa, avanguardia assoluta, mi beccai un covid pesante. Dopo 20 giorni di febbre a 41 mi rimisi in piedi ma, passato un altro mese, perdetti quasi tutti i capelli nel giro di 10 giorni. Telogen effluvium post infettivo. Come capita in seguito alle febbri tifoidee. Era intanto iniziato il cosiddetto lockdown. Tirai fuori le protesi dai cassetto e, grazie alla gentilezza e disponibilità estreme di Medus, ricevetti nel giro di due giorni una stock di colore perfettamente calibrato da cui ritagliai e cucii con ago e filo e con l'aiuto di mia moglie lembi per costruirmi protesi quasi totali. Riapparvi in pubblico a fine clausura con una protesi che costituiva una copia esatta ma migliorata della mia capigliatura. Nessuno si accorse di nulla. I capelli nei mesi successivi mi ricrebbero, tranne dove già non c'erano, tra le tempie e l'arretramento frontale, in accentuazione. Ma, avendo preso confidenza e pratica con la protesi, iniziai soddisfatto a ritagliare protesi parziali che tuttora porto in fronte per una profondità di circa 4/5 cm. Morale della mia autobiografia capillare? Un consiglio per entrambi. Potreste ordinare un paio di protesi su misura di formato standard. Le potrete anche voi tenere nel cassetto, come amuleto e assicurazione contro le cadute inesorabili di capelli. Una sorta di capigliatura di ricambio, per affrontare i tempi insidiosi e Incerti all'orizzonte, con una sicurezza in più. Alla prima avvisaglia di un visibile diradamento, sarà pronta all'uso una protesi su misura. Se pensate che vi possa far star meglio psicologicamente, non esitate. Calco, ciocca, modulo parametri per una tranquilla attesa senza fretta. Anche perché, per perdere veramente i capelli, c'è sempre tempo.
  16. Certo, è una possibilità. Ma è un po' come se uno avesse un paio di denti molto cariati e, invece di curarli o estirparli per inserire due impianti, si facesse estrarre tutti i denti sani per mettere una bella dentiera completa e nuova di zecca. So che si può arrivare ad avere un rapporto tanto conflittuale con i propri capelli da rasentare tale soluzione. Ma, per quanto i capelli di Madre Natura possano esserci insopportabili, ci penserei parecchie volte prima di azionare la motofalciatrice..
  17. Mi raccomando. Mi farebbe piacere che presto tu potessi appendere al chiodo il cappellino e andare in giro con la protesi a fronte alta. Guardando le macro che hai postato, sbaglierò, ma io vedo un innesto a V dei capelli. Ma su di una base piuttosto spessa. E mancante dello strato protettivo interno alla calotta. Utile ad una maggiore confortevolezza di adesione e anche alla maggior durata dell'innesto. Lo strato protettivo interno è concepito affinché sia più difficile che i capelli si sfilino dalla base. Azzarderei quindi l'ipotesi che si tratti di una pellicola 0,08 o più probabilmente 0,12 mm lavorata con innesto a V. Una specie di "V loop" realizzata alla buona. E da battaglia. Con tale spessore è difficile raggiungere la naturalezza della linea frontale. Prova a prendere anche una semplice stock V loop da Medusa e constaterai la differenza. La base, meglio 0,03 ma anche 0,06 mm, letteralmente sparisce sulla pelle, tanto lo spessore e' impalpabile e la lavorazione accurata.
  18. La rappresentazione eloquente dell' ottimo risultato di Pifevo, mi dà modo di dare anche un mio modestissimo contributo che spero possa esserti d'aiuto nel superare il rapporto irrisolto e non soddisfacente tanto con la protesi, quanto con i riflessi psicologici correlati ai problemi di capelli. Banalmente, vedo due versanti di intervento nel tuo caso. Il primo sulla protesi, che presenta molte vie e altrettanti accorgimenti per apparire molto più naturale di quanto lamenti non sia. Si può giocare sul calco personalizzato da migliorare, sulla lunghezza, sul movimento dei capelli, sui prodotti per l'acconciatura e naturalmente sul taglio. C'è modo di rendere naturale una protesi anche con una pettinatura a fronte parzialmente o completamente coperta. Naturalmente bisogna studiare il forum, provare e riprovare, perché ogni soluzione va a calata sulla propria testa e sulla propria protesi. Non dovrebbe essere difficile dare volume ai capelli, direzione più naturale, evitare l'effetto schiacciamento che citi. Oltre ad un buon taglio, credimi, basterebbe anche trovare la giusta combinazione tra Frequenza dei lavaggi, utilizzo del Balsamo, che è importantissimo, idratazione tramite nebulizzatore la mattina per la pettinatura. Prendi qualsiasi boccetta con spruzzatore accluso e la riempi con 90 o 95 parti di acqua e 5 o 10 di balsamo, magari scelto tra gli appositi prodotti di Luca. Se deciderai di portare la linea frontale scoperta o semi scoperta, anche lì, studiando e per successivi tentativi manuali, c'è tutta la possibilità di avvicinarsi al risultato di Pifevo. Medusa è una certezza. Il forum è una miniera d'oro, sfruttala. E poi , una volta migliorato il risultato materiale, c'è il lavoro su te stesso. Un percorso di acquisizione di sicurezza in te medesimo, nel tuo riconquistato aspetto, per andare a fronte alta con la tua protesi. Coperta o scoperta che sia.
  19. Prova ad insistere per altri 4 mesi con Minoxidil al 5%, prestando particolare cura ad osservare la prescrizione canonica di due somministrazioni al giorno distanziate di almeno 8 ore l'una dall'altra, con attenzione ad applicare con regolarità certosina la soluzione e poi massaggiare la zona del diradamento del Vertex. Ne riparliamo a fine luglio. Per la protesi, allo stato delle cose, c'è ancora tempo. L'installazione di una toppa nell'area che appare leggermente diradata in foto è tutt'altro che agevole, implica la rasatura di un' area più o meno ampia ora discretamente popolata di capelli, presenta difficoltà di collocazione e integrazione sia cromatica, sia di orientamento dei fusti. Comprendo la tua preoccupazione di arrivare all'installazione di una protesi prima di aver manifestato una visibile alopecia. Ma ti assicuro che, anche nella peggiore delle ipotesi prognostiche, hai ancora tempo di fronte. L'elementare principio cardine della protesizzazione implica che essa debba risolvere molti più problemi di quelli che crea. E soprattutto, con tutto lo spirito filantropico di cui sono capace, per umana solidarietà ti raccomando in coscienza di non affidarti ad un centro. Da potenziale pelato di crine, ti ritroveresti sicuro pelato nel portafoglio. E con tutta probabilità insoddisfatto del risultato. Per di più schiavo di estranei e privato della necessaria autonomia manuale e manutentiva. Una ingente, concreta, limitante perdita di libertà che nella tua condizione attuale non si giustifica. E non ti meriti. Nei confronti di un centro, se proprio autolesionisticamente Ti ci vorrai recare, ci sarebbe anche la possibilità di effettuare la prova del nove. Se li' ti applicassero senza fiatare una pezza sul Vertex, a seguito di tonsura monacale, si confermerebberro disonesti. Se ti cercassero di dissuadere, allora sarebbe la prova che almeno un operatore di uno degli innumerevoli centri anzidetti è miracolosamente una persona onesta. Roba da far riguadagnare fiducia nell'umanità.
  20. A differenza dell'area frontale, che le foto indicano densa e rigogliosa, sul Vertex effettivamente l'immagine indica un circoscritto principio di diradamento. Tuttavia la foto potrebbe enfatizzare non poco l'effetto. Va anche detto che il Vertex, a differenza di quanto avviene per le tempie, è molto sensibile al beneficio offerto dal Minoxidil. Gigli quale preparazione ti ha prescritto? Al 2 o al 5%? Altri componenti della soluzione? Te lo chiedo perché in quell'area le cure topiche a disposizione, magari unite a finasteride, possono essere molto efficaci. In ogni caso la tua situazione è decisamente prenatura tanto per l'installazione di una protesi, quanto per il trapianto, come tu stesso in questo secondo caso notavi.
  21. Proprio così, Mik. E' latino. Un participio sostantivato dal verbo fluere, da cui deriva anche l'aggettivo fluent in inglese. Più di metà dei lemmi della lingua inglese sono di derivazione, originaria o mediata, dal latino. La lingua italiana è invece quasi integralmente filiazione diretta e primogenita del latino. Sono felice che i miei post possano insegnare qualcosa. Ti ringrazio molto. È un minimo atto di riconoscenza per tutto quello che ho imparato dal Forum. Colgo l'occasione per fare i miei complimenti a Zaazooo. Un ottimo esordio con la vloop, si direbbe 0,03, che anche nel tuo caso regala basi del front pressoché invisibili. All'aperto, sotto luce diurna, è imbattibile.
  22. È il bello e la grandezza del forum: la pluralità di voci e di opinioni. E pure la polifonica varietà stilistica?
  23. Per equanimità, aggiungo Inoltre un grosso vantaggio a mio giudizio offerto dalla vloop: addio al disperante fenomeno delle pieghette sul front che ogni portatore di Lace almeno in una installazione su 100 ha incontrato. E anche nel caso sia stata una volta sola e solo da novizio, se la ricorda bene..
  24. A mio giudizio, le tue considerazioni sono più che corrette. Solitamente i capelli arrivano a casa ben lucidi e tendono sempre ad apparire paradossalmente ben più vitali dei nostri superstiti. Nonostante i primi siano morti, i nostri passabilmente vivi. Se manderai la ciocca a Medusa, come hai intuito, verrà scelto il colore piu' coincidente con il tuo, ma ti arriverà tutt'altro che spento. Sarà invece l'uso prolungato della protesi ad un certo punto a spegnere anche il colore dei nuovi capelli. Ma fortunatamente il processo si compirà lungo l'arco di alcuni mesi. Ci sono innumerevoli discussioni sul forum a proposito delle cure, prodotti e modalità utili a preservare e a rinnovare la morbidezza e l'aspetto vitale e naturale dei capelli protesici. L'ottima qualità della fibra del capello protesico nhs, piuttosto, potrebbe inizialmente creare una certa visibile distonia con i tuoi superstiti. Ma, se adotterei il calco di misura standard, penso che riuscirai ad integrare facilmente, grazie ad un taglio non troppo corto dei protesici, l'ampia chioma superiore con i tuoi capelli sottostanti. Inoltre, acuni accorgimenti e prodotti specifici per ravvivare e mantenere luminosi i capelli protesici, che potrai trovare in apposite formulazioni nel sito "i prodotti di Luca", in fondo faranno bene anche all'aspetto dei tuoi capelli indigeni, favorendone la lucentezza e l'armonia integrativa. Per il resto, la tua convincente e solida motivazione a compiere il grande passo è il viatico più sicuro per un buon risultato e, dopo breve tirocinio, per una felice protesizzazione. In grado anche di migliorare il tuo rapporto con te stesso e con il mondo circostante. Come meriti e come è giusto che sia, soprattutto alla tua età. Sono decisamente più vecchio di te, ma ultimamente per rimediare alla crescente e profonda stempiatura perdevo anche io quasi 2 ore al giorno per elaborati riporti e il loro mantenimento nel corso della giornata. Con la protesi frontale che porto (a parte i 4-5 cm.davanti, per il resto ho capelli folti e pressoché integri) mi sono liberato dal giogo. E il tempo settimanale che impiego nelle manutenzioni è un quindicesimo di quello che perdevo cumulativamente per i riporti. Con molta maggiore soddisfazione di risultato. E con una ulteriore considerazione che ho già esposto in queste pagine. Grazie alla qualità delle protesi che puoi trovare qui, ti assicuro che sembravo decisamente un parruccato con i miei riporti, piuttosto ora che il "parrucchino" ce l'ho davvero ?
  25. Concordo con Brigitte, aggiungendo alla colonna delle pecche della vloop il rumore stile sacchetto di plastica del reparto ortofrutta del supermercato, passando le dita tra i capelli. Inoltre, tutto sommato preferivo lo stile di fuoriuscita del capello offerto dal lace. Ma la praticità d'uso, di tenuta e semplicità manutentiva mi hanno fatto abbandonare da quasi un anno il lace. In sintesi, a mio giudizio, con il lace puoi raggiungere livelli di perfezione quasi assoluta, ma a prezzo di onerosi sbattimenti. Con meno di un quarto dei quali, ottieni gia' un soddisfacente risultato grazie alla v-loop. Che, infine, necessita di collanti meno ingenti e tenaci per una adesione duratura e sicura. Insomma, il trionfo della ragion pratica.
×
×
  • Crea Nuovo...