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Arn

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  1. Che bello! Gioiamo con te per i tuoi successi tecnico-stilistici ma sai cos'è che ci manca? Ci manca la res humana... Un reportage dal titolo A Wonderful Da-day. Perché tu, a differenza di protesizzate di lungo corso come Joie, Annarella od Alice, sei ancora e letteralmente "di primo pelo". Quindi sei nella condizione ottimale per valutare il dopo ben ricordando il prima. Sappiamo bene che sei sotto il vincolo matrimoniale, quindi non ci importa sapere se il panettiere ti strizza l'occhio da quando sei capellona: questi sono e restano fatti tuoi. :fischietto: Voglio dire: in generale, quando vai a fare la spesa, quando incontri un'amica, quando vai con tuo marito ad un matrimonio, come e quanto è cambiata la tua vita? Lo avresti immaginato, prima, quando titubavi amleticamente col posticcio in mano? Un bacione a te ed a Superpina, che un giorno potresti pure farci conoscere... :bacio:
  2. Beh, potrebbe essere un'idea capace di prolungare la vita operativa della protesi di chi porta i capelli lunghi e mossi. Immagino che adesso tutte vorranno fare la prova su vecchie protesi mezze bollite e chissà che, utilizzando qualche prodotto chimico oltre al calore, l'effetto non possa essere ancora migliore. P.S.: fantastica la Regina dei Ghiacci! Come moglie di Eolo, no, i capelli lisci... non vanno bene!!! :D
  3. Anche a me capita che i capelli protesici (indiani) la mattina presentino forme strane. Semplicemente perché, poggiando la testa di fianco sul guanciale, questa tende a scendere, cosicché la parte dei capelli che resta schiacciata sul guanciale tende, relativamente, a salire. Il risultato, al mattino è un classico effetto ad ala di gabbiano, con i capelli come ripiegati a soffietto sulle tempie. Con i capelli naturali certo non accade. Con quelli trattati sì, semplicemente perché i trattamenti hanno irrigidito il fusto, rendendolo capace di reggere il peso del capello contro la forza di gravità, anche in posizioni strane o innaturali. Visto che la classica retina in testa alla Pasqualino Settebellezze non va più di moda, io risolvo spruzzando un po' di Toccomagico Dual White che "raddrizza" i capelli senza appesantirli, visto che a me non piacciono le marmellate in testa, altrimenti farei a meno di lavarmela! Una pettinata e le ali di gabbiano scompaiono. Dopo pochi minuti i capelli sono di nuovo asciutti, leggeri e pure leggermente lucidi.
  4. Non è facile restare impassibili quando una mano vi fruga tra i capelli, anche se avete fissato l'impianto nel modo migliore del mondo. Una pellicola con una base perfettamente aderente alla vostra testa e perfettamente incollata è praticamente insgamabile al tatto (ma non alla vista). Purtroppo il lace che spesso è insgamabile alla vista, diviene sgamabile al tatto. Basta molto poco, anche senza pensare ad un piccolo distacco. Basta qualche maglia aperta sul front che offra al contatto con le dita le sue piccole spine: come sapete i polpastrelli, ricchi di corpuscoli sensitivi, amplificano qualunque asperità. Come se non bastasse, il lace, con i suoi nodi, risulta "strano" al tatto per il ben noto effetto grattugia, difficile da giustificare con la forfora. Si può stare attenti quanto si vuole. Si possono eliminare tutte le asperità ora. Magari tra venti minuti o due ore fatalmente si ripresenteranno e non si può certo stare tutto il tempo a saggiare il front, anche perché questo, inevitabilmente, finirebbe per allentarlo... In conclusione, sapendo in anticipo di dover passare al vaglio della mano di qualcuno che non sa, mi presenterei con una pellicola elastica e molto aderente, spendendo le mie fatiche per dissimulare alla vista il front, operazione difficile ma molto più semplice di rendere impercettibile al tatto il lace. Sta poi al singolo escogitare i sistemi giusti per rendere meno frequenti le intrusioni tra i propri capelli. Com'è stato detto, c'è chi usa il gel, chi devia con naturalezza la mano. Di certo ci sono cose da NON fare: irrigidirsi, bloccare la mano come se fosse un coltello, arrossire, balbettare, farsi prendere dal panico.
  5. In effetti l'ultimo Rodomonti aveva proprio bisogno d'un trapianto... :blink:
  6. Hai senz'altro ragione. Le protesi costano ormai così poco, soprattutto per chi arrivi dai ben noti inferni meravigliosi, che viene voglia di sostituirle non appena si cominciano a notare i primi segni di decadimento. Segni facilmente correggibili, con gli appositi prodotti. Qui sul Forum ci sono utenti che sostituiscono puntualmente al terzo mese. Altri, con la stessa tipologia di impianto, tirano sei mesi o più. Ti dico subito una cosa: se non sei parente di Attila, Gengis Khan o Tamerlano, la tua protesi morirà di capillite rubefacente, con la chioma rossiccia ma la base ancora intatta o quasi. Ormai anche il lace sottile ha una invidiabile resistenza, tanto che già da tempo ordino protesi completamente in lace sottile, ritenendo ogni cucitura un punto debole sia statico che estetico. Con la protesi che porto sono appena entrato nel quinto mese e la perdita di smalto è minima. Ho detto più volte che ognuno ha le proprie esigenze: capelli rossicci in un cinquantenne tinto appaiono naturalissimi, cosa che non accade affatto in un ventenne. Logico quindi che i giovani abbiano maggiore necessità di una chioma "perfetta". Il lace perde più capelli della pellicola (che non ne perde quasi) però, se avrai avuto l'accortezza di ordinare una densità iniziale appena superiore a quella desiderata, non sarà un problema.
  7. Questa discussione mi fa pensare ad una vecchissima (1986) pubblicità della ICI, da leggere rigorosamente ai-si-ai, se no sembra una tassa e non la multinazionale delle vernici! :D The answer is yes. Now, what's the question? La risposta è sì. Ora, qual'è la domanda? E' incredibile come, facendo parte di questa grande comunità, si possano pure ottenere impianti che i normali rivenditori neppure hanno a listino e per i quali mai si scomoderebbero a compilare un ordine, liquidandoci con un semplice "non si può fare".
  8. Arn

    Prima Installazione

    Ciao, Zazza, buon risultato per essere un primo tentativo! Hai già scoperto tutto ciò che non va e che può essere facilmente corretto e sono sicuro che Funpitt e Vippo saranno stati prodighi di consigli... Io ci aggiungo il solito punto: hairline troppo alta per quella densità! Densità che non è così malvagia come ti sembra o che magari ti appare malvagia solo perché l'hairline è troppo alta... Certo, considerando il punto di partenza, chi ti conosce sarà rimasto già così abbastanza scioccato per il reinfoltimento miracoloso!!! Leggo che vuoi ridurre la densità portandola a 60% sul front. Se lo farai con quella linea d'impianto ti ritroverai con i capelli che cominceranno a coprire troppo indietro, con un effetto stempiato/sfrontato molto marcato. Non so se è questo che vuoi, ognuno in materia ha le proprie idee. Io personalmente non farei la fatica di protesizzarmi per poi ritrovarmi comunque spennacchiato. Molti la pensano come me, altrettanti invece ritengono che solo mostrando diradamenti e stempiature si possa essere davvero insospettabili. Guarda la tua foto sulla patente: a 18 anni la regressione della linea frontale era già avvenuta. Più o meno lì dovresti collocare la tua hairline protesica. Mi sono permesso di fare una simulazione fotografica: ho lasciato volutamente visibile l'entità dell'abbassamento che puoi stimare prendendo come riferimento il ciuffo ribelle in alto. Direi circa un centimetro. Ho pure ruotato l'impianto per correggere la mancanza di copertura sulle tempie. [immagine rimossa]
  9. Sì, si rovinano prima, per il semplice motivo che sono trattati. Proprio per questo, però, la loro qualità è molto più facilmente prevedibile, in quanto standardizzata. Per gli europei vanno invece sempre considerate un sacco di variabili che vanno dal donatore all'impiantatore. Personalmente credo che gli europei siano buoni per gli under-40. Al di sopra di tale età, i difetti degli indiani diventano perfettamente e preziosamente "naturali", contribuendo a riprodurre meglio la capigliatura di un signore di mezza età che sarebbe a rischio di sgamo logico ove sfoggiasse capelli degni di un ventenne. Tutto questo per dire che manco col cavolo i capelli "europei" sono nell'elenco dei miei desideri, essendo pienamente soddisfatto della qualità, della durata e dell'affidabilità dei capelli indiani.
  10. Arn

    Join The Army.

    Benvenuto tra noi, Jason. La scuola del Censurato nazionale potrà averti alleggerito il portafogli ma è sempre un buon viatico per tutti coloro che vogliano avvicinarsi alle protesi di nuova generazione senza fretta e quindi senza rischi. Chi non sia mai stato precedentemente protesizzato ha in mente solo il proprio aspetto con i capelli naturali. Sarà quindi portato a cercare subito la perfezione e quindi a soffrire per gli inevitabili errori dovuti alla carente esperienza. Chi invece viene da vecchi sistemi noterà soddisfacenti miglioramenti, non solo per l'estetica ma anche per il comfort, già dal primo impianto. Tale è tanta è la differenza che la peggiore NewGen installata e tagliata da un cane barbone è comunque superiore alla vecchia tavola di marmo, pur scolpita da Michelangelo in persona... Alla fine ti chiederai come sia stato possibile, per dirla col Manzoni, mantener l'inganno fino alla fine, non facendo sapere alla gente che si poteva avere una Ferrari ad un prezzo inferiore a quello di una Panda, soprattutto perché la Panda veniva fatta pagare 20 volte una Ferrari. La risposta non la sa nessuno ma si cela dietro l'abissale differenza che corre tra l'Italia e paesi molto più progrediti nella tutela del cliente. La cosa importante è che tutto ciò sia finito e che molta gente e molte famiglie possano guardare con fiducia a fine mese senza avere rate della finanziaria da pagare per un sogno di gomma. Non voglio con questo dire che i pericoli per i calvi siano tramontati col Censurato nazionale. Anzi, la deregulation garantita dal commercio online ed i prezzi ridotti delle protesi, che spingono i clienti all'acquisto poco meditato, hanno fatto nascere una miriade di piccoli mestatori che millantano esperienza, capacità e garanzie che non possono minimamente offrire, spinti come sono dal facile guadagno che la rivendita di protesi cinesi può garantire senza troppa fatica. Quasi ogni giorno nascono o muoiono pseudoditte dai nomi fantasiosi e dalla Partita IVA oscura... Occhio quindi alle persone fatte di silicio, anche perché non è mai consigliabile avanzare richieste risarcitorie per poche centinaia di euro...
  11. Diceva Martin Lutero: Non sono libero di emettere un peto che subito a Roma lo sanno e ne discutono. Come lo capiamo, vero Medù? :rolleyes: Beh, quantomeno Martin Lutero non veniva imitato. Almeno lo spero per i romani del Cinquecento! :supersorriso:
  12. Quasi tutte le colle e tutti i tapes provocano fastidi di minore entità alle prime applicazioni ed è un fenomeno più che altro legato al contatto con nuovi componenti, senza che ci sia una correlazione tra reazione e tossicità del sistema di incollaggio. Ti basti sapere che il sottoscritto ebbe un mese di arrossamenti quando passò dal biadesivo industriale (!) che si usava negli anni '90 al DuoTac, logicamente molto meno aggressivo. Dopo il periodo di assuefazione, tutto è tornato assolutamente nella norma. Sono reazioni di solito lievi e sopportabili, ben diverse dalle gravi reazioni di sensibilizzazione a mo' di "corona di spine" che fortunatamente si verificano solo in una piccola minoranza di casi e creano non pochi problemi per continuare a portare la protesi. In questi casi soluzioni medicali meno efficaci esteticamente ma a basso livello di sensibilizzazione (idrobenda) sono utili allo scopo. Il consiglio che posso dare è quello di evitare di lasciar squagliare gli adesivi in testa con manutenzioni troppo distanziate. Il sebo tende a mescolarsi con i collanti, facilitandone la penetrazione attraverso la cute con tutto ciò che questo comporta. Come poi ha giustamente scritto Alice, ognuno è fatto a modo proprio: chi soffre di diatesi allergica sarà più soggetto a sviluppare reazioni infiammatorie. Altri magari sopporterebbero anche il tape per tappeti.
  13. Già... Io continuo a pensare che i VIPs non abbiano la costanza e la tenacia per portare delle NewGen e per questo preferiscano i vecchi zatteroni che si mettono e si tolgono come Post-It per un mese di seguito senza nemmeno bisogno di lavarli o sostituire il tape. Ne è un tipico esempio il conosciuto astrologo televisivo: quando, nelle trasmissioni importanti, sfoggia il lace è insospettabile. Alla prima manutenzione però rimette il vecchio copertone verniciato a spruzzo, evidentemente perché non ha voglia di perder tempo dietro a colle e tapes.
  14. Il dottor Dorian sta diventando un buon utente e ti ha dato il consiglio giusto, caro Julius. Non è ancora il momento di fermarsi per il pit-stop visto che i tuoi capelli naturali possono ancora girare e garantirti dei buoni risultati con un minimo sforzo. Capelli NATURALI, non capelli trapiantati o incollati. Non so se percepisci la differenza... Ti capisco perfettamente: io cominciai a perdere i capelli a 16 anni e già a 17 sognavo una protesi che 32 anni fa non esisteva nemmeno nei sogni. Però arrivai fino ai 21 anni senza che il mio problema si notasse troppo. Devi quindi vedere fin dove puoi arrivare senza che i tuoi capelli penalizzino troppo la tua vita e la tua spensierata libertà giovanile: quello, se la medicina non proporrà alternative, sarà il momento di pensare alla protesi. Forse saranno solo due, tre o quattro anni ma vale sempre la pena di sfruttarli! ;)
  15. Se ne era parlato e straparlato, caro Ale! Il "Metodo Rusty", giuntoci de relato grazie a Randalf. Questo Forum è fantastico perché voi siete fantastici! Unisco le discussioni...
  16. 120% su un front in lace è da sconsigliare... 1) effetto palizzata garantito che rende inutile l'uso del lace 2) nodi multipli con scoloritura impossibile e precoce usura delle maglie 3) capelli che escono a ciuffo dallo stesso punto con effetto innaturale Se pensi al lace per una questione di comfort e di traspirazione, può andar ben anche il 120% sul front. Se invece c'è una qualche aspettativa estetica, ti consiglio di mantenere la totale in pellicola.
  17. Per Toto: Fatta pari a 100 la traspirabilità del defunto copertone, una buona pellicola ha una traspirabilità pari ad un buon 150. I forellini sembrano una inezia. Eppure dovresti vedere, quando ti togli la pellicola d'estate, come il sudore ha bagnato la faccia esterna della base attorno ad essi! Segno che un drenaggio, sia pur modesto c'è. Questo per quanto riguarda la traspirazione. Per lo scambio termico, fatto pari a 100 quello del copertone, una pellicola sottile è pari ad almeno 500. Ponendo una mano alcuni centimetri sopra testa potrai sentire il calore che sale. L'esiguo spessore rende agevole la dissipazione del calore, il che si ripercuote sulla sudorazione che diminuisce, a tutto vantaggio dello smaltimento delle secrezioni attraverso i forellini. Attenzione, però: l'esiguo spessore fa sì che si perda quasi completamente pure l'effetto colbacco del copertone; quindi il raffreddore o la sinusite sono in agguato per chi, abituato ai vecchi sistemi, affronti il freddo senza adeguata copertura...
  18. Priade dopo 10 giorni si è già squagliato nella larga maggioranza degli utenti. Mentre lo squagliamento frontale è rimediabile (sotto c'è solo la fronte), quello laterale e posteriore è rovinoso perché va ad impiastricciare i capelli naturali creando un macello che obbliga alla manutenzione completa. Priade è un'ottima colla all'acqua ma, se uno non ha particolari doti di pelle secca ed asciutta, è meglio riservarla al front, quando si usa il tape sul resto dell'impianto. Se si usa solo colla in tutto il perimetro, la scelta di Pegaso è quasi obbligata. ;)
  19. Fantastico, Luca, questo sì che è un prodotto davvero utile e capace di prolungare la vita delle protesi... Sono stati testati come si deve, vero? Non è che dopo tre spruzzate siamo tutti così? :fischietto:
  20. Sarebbero parole a vuoto, visto che cercherei di immaginare una combinazione di parametri che nella realtà è già stata azzeccata da un nostro caro utente, Angel85, che voleva proprio riprodurre il taglio alla Beckham. Gli ho segnalato questa discussione perché ti possa consigliare al meglio.
  21. Nun te somigghiava... PE'GNENTE! Ti sembra bizzarro? Mah, in questo mondo marcio... http://tv.repubblica.it/copertina/l-uomo-che-amoreggia-col-pollo-in-metro/41950?video
  22. Arn

    Lace E Cinema

    Dovremo un giorno organizzare una Convention transoceanica e recarci tutti quanti in processione all'Hillside Memorial di Culver City, un cimitero ebraico nei pressi di Los Angeles, intonando inni di ringraziamento e terminando la cerimonia di fronte al loc.ulo in cui riposa Maximilian Faktorowicz, immigrato di origine polacca conosciuto in tutto il mondo come Max Factor... Sì, fu proprio il "visagista delle dive di Hollywood", inventore del termine "make up", dei rossetti moderni e di tante altre cose, ad inventare il lace come lo conosciamo oggi negli anni '20 del secolo scorso. Prima inteso come artificio teatrale, quindi, dopo la sua morte, esteso a tutti coloro che lo volessero, tramite un moderno sistema di vendita per corrispondenza. Il cliente inviava alla fabbrica una ciocca dei propri capelli ed il proprio calco virtuale, inteso come misure principali dell'area da coprire. La fabbrica inviava a domicilio la protesi e riscuoteva in contrassegno. Godetevi questa pubblicità del 1949 e restate pure stupiti dalla modernità dell'idea, in un tempo in cui Internet era un sogno di fantascienza. Guardate anche la seconda pagina! http://blog.modernmechanix.com/2006/09/08/hair-mail-special/ Max, probabilmente lui stesso portatore, è morto nel 1938 ma la sua azienda, lungi dal decadere, si è ampliata in tutto il mondo ed ancora oggi Max Factor è uno dei nomi più rispettati in campo cosmetico. Innumerevoli furono gli attori di cinema e teatro, sia uomini che donne, che portarono in scena (ma anche nella vita) protesi costruite dalla Max Factor. Oltre all'attività principale che era quella legata al trucco. Qui potete vedere alcune delle "testine di legno" (wig blocks) usate come modello per creare le parrucche di scena di attori ed attrici. http://www.icollector.com/auctionprint.aspx?as=15134 Al Museo Max Factor sono ancora esposte le attrezzature usate per creare le protesi, probabilmente non molto diverse da quelle ancor oggi usate in Cina... http://web.tiscali.it/stegalas/WigBlock.jpg
  23. Arn

    Lace E Cinema

    ...e poi uno "Le Mille ed Una Risposta di Krikri1987"! :diavoletto: Bwuahahahahahaha!!! E' questione di entusiasmo e, diciamolo pure, anche di speranza. Ognuno esplicita questi sentimenti in vario modo ma su un forum, logicamente, si fa più scrivendo che leggendo. Non è un caso che i postatori più fervidi siano i novizi. Troppo spesso gli appagati veterani si limitano a fare ordini, senza nemmeno "cuotare" i post degli altri e con ciò suscitando le legittime rimostranze di Maurizio. Allora, cosa è peggio? Qualche domanda forse ripetitiva o il silenzio? Invito quindi tutti ad essere tolleranti ed a non negare le risposte richieste o, nel caso di Krikri, le domande cui lui ha già risposto in anticipo! :60: Tu però, Savio, non monopolizzare tutto il Forum! :ok2: Rispondo alla tua domanda su Beckham nella discussione che mi hai dedicato. ;)
  24. Dede, vuoi nuove idee? Guarda che BOMBA 'sto taglio! :D http://parma.repubblica.it/multimedia/home/22768623/1
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