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Marliani

Salusmaster User
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Tutti i contenuti di Marliani

  1. :gatto: :gatto: :gatto: :gatto: :gatto: :gatto: :gatto: :gatto: :gatto: :gatto:
  2. Marliani

    x il dottor Marliani

    Mandami gli esami privatamente scrivendo ad [email protected] ciao
  3. Marliani

    Cerco Farmacia Seria.

    Puoi telefonare alla farmacia di Rifredi, pz Dalmazia Firenze, (055 4220422) chiedere del dr Andrei e, mandando la ricetta per posta, ti invieranno la preparazione a casa ...
  4. Marliani

    X Dottor Marliani

    Curriculum di Andrea Marliani -Nato il 15 luglio 1947 a Firenze -Maturità Classica conseguita a Firenze nell'anno accademico 1968 -Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nell'anno accademico 1973-1974 presso l'Università degli Studi di Firenze con votazione 110/110 e lode discutendo la Tesi di Laurea "Effetti dell'Enfluorano sulla funzione cardiaca", relatore prof. Gian Paolo Novelli, Rettore prof. Giuseppe Parenti. -Abilitazione all'esercizio della professione di Medico-Chirurgo nella II sessione dell'anno 1974, svoltasi nel gennaio 1975. -Iscritto all'albo professionale dei Medici-Chirurghi della provincia di Firenze dal 24 febbraio 1975. -Congedo Militare in data 05 dicembre 1975, Distretto Militare di Firenze. -Medico Condotto "interino" del distretto 13 del Comune di Firenze da luglio a dicembre 1976. -Medico assistente in reparto di Medicina Geriatrica e Riabilitazione Motoria presso Istituto Fiorentino di Cura e Assistenza dal 1 maggio 1975 al 17 gennaio 1983. -Tirocinio Ospedaliero di Perfezionamento in Dermatologia presso L'arcispedale di Santa Maria Nuova a Firenze superato con la votazione di "ottimo" nel 1975. -Specializzazione in Clinica Dermosifilopatica conseguita nell'anno 1976-1977 presso l'Università degli Studi di Firenze con votazione 68/70 discutendo la tesi di laurea "Contribuito alla diagnosi etiologica delle reazioni da farmaci", relatore prof. Achille Sertoli, Direttore della Scuola prof. Emiliano Panconesi. -Consulente per la dermatologia presso Istituto Fiorentino di Cura e Assistenza dall'agosto 1987 al marzo 1997. -Medico Specialista Convenzionato Interno USL/10/F con delibera del 26 aprile 1983 e successiva del 21 giugno 1983. Assistente in reparto di Medicina Generale presso Istituto Fiorentino di Cura e Assistenza dal 2 gennaio 1990 al marzo 1997. -Specializzazione in Endocrinologia conseguita nell'anno 1989-1990 presso l'Università degli Studi di Firenze con votazione 70/70 discutendo la tesi di laurea "Possibilità attuali di terapia medica della calvizie comune" relatore prof. Giorgio Giusti, Direttore della Scuola prof. Giorgio Giusti. -Consulente per l'endocrinologia presso Istituto Fiorentino di Cura e Assistenza dall'agosto 1990 al marzo 1997. -Coordinatore, presso la USL 10/F, delle branche specialistiche di dermatologia, geriatria, ortopedia, cardiologia, nefrologia, otorinolaringoiatria, oculistica, fisiochinesioterapia, chirurgia, dal 01 gennaio 1992 al 31 dicembre 1994. -Docente presso la "Scuola Internazionale di medicina Estetica" di Roma (Direttore prof. Carlo Alberto Bartoletti) dal 01 gennaio 1993. -Presidente regionale (per la Toscana) della Società Italiana Medici e Operatori Geriatrici (S.I.M.O.G.) dal 06 giugno 1993 al dicembre 1996. -Coordinatore e Fondatore (maggio 1995) del "Gruppo di Studio della Fisiologia e della Patologia del Capello e del Pelo" nell'ambito della Scuola Internazionale di medicina Estetica dell'Istututo Fatebenefratelli. -Presidente Fondatore della Società Italiana di Tricologia (S.I.Tri.), che nasce ufficialmente il 05/05/96, a Firenze via San. Domenico 107 con atto notarile del dr. Giuseppe Petrina. -Direttore Scientifico del Giornale Italiano di Tricologia (G.I.Tri.), che nasce ufficialmente il 10/04/97, a Firenze. Società scientifiche: Società Italiana Dermatologia e Venereologia Associazione Italiana Dermatologi Ospedalieri Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali Società Italiana Medici Ospedalità Privata Società Italiana di Medicina Estetica Società Italiana di Dermoestetica Associazione Sanitari Letterati Artisti Italiani Società Italiana Medici e Operatori Geriatrici (Presidente regionale per la Toscana) Società Italiana Medico-Chirurgica di Riabilitazione Estetica (Socio fondatore e Segretario scientifico) Società Italiana di Tricologia (Presidente Fondatore) Collaborazioni con riviste e periodici: "Etruria medica" (semestrale di medicina) (Capo Redattore) "Cultura Fisica" (bimestrale sportivo, in vendita nelle edicole): (Collaboratore, articolista-scientifico) "Giornale Italiano Di Tricologia" G.i.Tri. (quadrimestrale di Tricologia) (Direttore Scientifico) Particolari settori di studio e ricerca: Allergologia da farmaci Dermatologia endocrinologica Dermatologia geriatrica Tricologia Oltre 200 pubblicazioni su riviste scientifiche, tra cui i seguenti fra Libri e/o Monografie: Marliani A.: "La calvizie comune". Firenze, SIMCRE, 1986 Marliani A. et coll.: "I Capelli", Firenze, Etruria Medica, 1989. Marliani A.: "Possibilità attuali di terapia medica della Calvizie Comune". Firenze, Etruria Medica, 1992. Marliani A. et coll.: "Medicina e capelli", Firenze, IFCA, 1992. Marliani A.: "Appunti e Schemi di Tricologia e Trichiatria". Firenze, Etruria Medica, 1995. Marliani A.: "TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia 1996 Salin M. e Marliani A.: "Compendio di microscopia polarizzata" Firenze, TricoItalia, 1996. Marliani A: "Y2K " - Appunti e Schemi di Tricologia - Firenze, TricoItalia, 2000. Marliani A.: "MANUALE di TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia: fascicolo 1 – 2002. Marliani A.: "MANUALE di TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia: fascicolo 2 – 2003. Marliani A.: "MANUALE di TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia: fascicolo 3 – 2003. Marliani A.: "MANUALE di TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia: fascicolo 4 – 2004. Marliani A.: "MANUALE di TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia: fascicolo 5 – 2004. Marliani A.: "MANUALE di TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia: fascicolo 6 – 2005. Marliani A.: "MANUALE di TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- Firenze, TricoItalia: fascicolo 7 – 2005.
  5. Marliani

    Per Ki È Andato Dal Dr Marliani

    L'alopecia frontoparietale (la stempiatura) nel maschio è cosa normale e non è calvizie. Sulla stempiatura le cure servono a poco nel senso che non possono, di norma, farla regredire ma è anche vero che topici di minoxidil, idrocortisone, estrone e spironolattone possono fermarne l'evoluzione! :gatto:
  6. Cara danielpag, penso che il tuo problema sia un "Telogen Effluvium". Si parla di Telogen Effluvium per indicare la forma più frequente di caduta di capelli conseguente ad un “interferenza” o “stress” psichico o fisico. Può manifestarsi a qualunque età, in ambedue i sessi ma con predilezione per il sesso femminile. Il paziente presenta sempre un notevole incremento della caduta dei capelli con un diradamento di grado variabile. Il telogen effluvium consiste in un aumento transitorio del numero dei capelli che cadono in fase di ricambio “a clava” (con il bulbo o in telogen) dai follicoli del cuoio capelluto che hanno terminato la fase di crescita. Tale processo è la conseguenza di un accelerato passaggio dalla fase di crescita (anagen) alla fase catagen ed infine alla fase telogen (fase di ricambio caduta). La maggior parte dei pazienti è molto ansiosa, temendo, a torto, di diventare calvo. Spesso si recano dal dermatologo con un sacchetto di plastica contenente i capelli caduti. La caduta dei capelli interessa diffusamente tutto il cuoio capelluto, comprese le parti laterali e posteriori della testa. Se la caduta è abbastanza significativa da provocare un diradamento, l'alopecia risulta evidente su tutto il cuoio capelluto. Le cause del telogen effluvium possono essere suddivise in due gruppi: - stress fisico: Con il termine di stress fisico si intendono tutti quei fattori che influiscono sulla crescita del follicolo: gravidanza, sospensione o cambiamento di un contraccettivo orale, intervento chirurgico, trauma fisico, dieta severa con calo ponderale, malattie importanti specialmente se con febbre alta ecc, ecc. - stress psichico: Nel concetto di stress psichico rientrano numerose situazioni quali: incidente, trasloco, matrimonio, problemi affettivi o familiari, esami ecc, ecc. Il telogen effluvium è la causa più frequente di forte caduta di capelli. Nella forma acuta l’evento scatenante la caduta la precede di circa 6-16 settimane. Obiettivamente si osserva una caduta diffusa di capelli. Facendo scorrere le dita tra i capelli del paziente, ad ogni passaggio possono cadere moltissimi capelli, i quali sono tutti in fase telogen ed hanno il caratteristico aspetto “a clava”. Spesso si osservano nuovi capelli corti in ricrescita, i quali sono più sottili rispetto ai capelli vecchi e hanno le estremità assottigliate. Spesso l'evento scatenante il telogen effluvium influisce anche sulla crescita delle unghie. La completa ricrescita dei capelli è abitualmente la regola. Il telogen effluvium può persistere fino ad un anno dopo l'evento scatenante. Nella forma cronica (cioè che dura già da qualche mese) l’evento scatenante può non essere subito chiaro ma è la sua individuazione e risoluzione che risolve il caso clinico. La prima cosa da fare è eseguire una serie completa di accertamenti per identificare la causa del telogen effluvium. È necessario eseguire degli esami ematici per accertare eventuali alterazioni tiroidee, una carenza di ferro o di altri minerali, un'alterazione nella produzione proteica. Emocromo, VES, colesterolo tot, sideremia, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, vit B12, ac folico, proteine totali, fT4, TSH, prolattina. Il paziente potrà comunque essere rassicurato che il processo fa parte di un normale ciclo di crescita e di caduta dei capelli e che la ricrescita dei capelli, risoltasi la causa che ha provocato la caduta) è la norma nella maggior parte dei casi. Dal punto di vista sintomatico si ricorre all'applicazione topica di cortisone per qualche mese. Per ora medica il cuoio capelluto con Scalpicin lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato come Triderm Oil shampoo a cui aggiungerai un poco di Nizoral scalp fluid. Massaggia la cute, lavandola, per almeno un minuto e sciacqua bene, ripeti tutto questo abitualmente ogni 3 - 7 giorni Fammi avere i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, ft4, TSH, vit Bl2, ac folico. Fammi avere ([email protected] copiati su e-mail e non come allegato) i risultati anche se ti sembrano perfettamente normali.
  7. Esiste davvero l’alopecia androgenetica femminile? L’alopecia androgenetica è il risultato di un processo combinato androgeno-dipendente e di una trasmissione genetica. E’ ormai comunemente accettato che l’alopecia androgenetica maschile è associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi che porta ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone od a una maggiore sensibilità locale alla azione del DHT. Questo caratteristico processo è stato dimostrato principalmente, se non esclusivamente, negli uomini e poi, riteniamo impropriamente, esteso alle donne. L’ncremento della 5-alfa reduttasi o della sensibilità locale di natura al DHT spiega la ben nota efficacia degli inibitori della 5-alfa reduttasi. Il meccanismo attraverso il quale dall’aumento del diidrotestosterone locale si arriva alla miniaturizzazione e poi alla perdita dei capelli non è stato compiutamente chiarito. In tal senso sono stati proposti l’inibizione della proliferazione delle cellule nella papilla dermica per un processo vascolare basato sull’inibizione della produzione locale del fattore di crescita vascolare ed un processo insulino-resistenza. Ma se si considera il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l’alopecia androgenetica deve essere limitata alle sole aree recettrici degli androgeni. Nel cuoio capelluto, questi recettori sono stati individuati solo nell’area frontale e nel vertice, e mai nell’area temporale ed occipitale. In effetti negli uomini è così e l’alopecia androgenetica si presenta solo in queste zone caratteristiche, mentre nelle donne la caduta dei capelli è raramente localizzata a queste sole aree, anche quando, con l’avanzare dell’età, si manifestano ampie zone calve. Nelle donne l’alopecia è, di solito, diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti. Inoltre i livelli ormonali degli androgeni nella donna sana sono sempre molto più bassi di quelli presenti nel maschio. Anche il maschio in terapia con finasteride ha livelli di DHT circa 10 volte superiori a quelli della donna con alopecia il che la fa malamente definire come androgenetica. Nella sostanza gli inibitori della 5-alfa riduttasi appaiono inefficaci nelle donne. Dosi farmaceutiche di estrogeni (gravidanza, contraccezione) hanno spesso un effetto benefico su molti casi di alopecia probabilmente attraverso diversi meccanismi non anti-androgeni: incremento del fattore di crescita vascolare endoteliale con effetto proliferativo delle cellule della papilla dermica. Dosi farmacologiche di estrogeni, di solito associate ad agenti antiandrogeni simili al progesterone, vengono usati estensivamente con buoni risultati, tuttavia non dimostrati in sede di test clinici. E’ importante anche precisare che la papilla dermica ha un’aromatasi, specificamente nell’area occipitale, la cui funzione non è stata ancora ben definita nell’ambito dell’alopecia femminile. Fatta eccezione per qualche raro caso di anomala produzione ormonale surrenalica o ovarica per difetto enzimatico o per tumore secernente, nelle donne, l’alopecia appare molto diversa da quella maschile ed i meccanismi appaiono nettamente differenti ed, anche se non ancora del tutto chiariti, quasi sempre assimilabili a quelli del Telogen Effluvio Cronico.
  8. Il Locoidon non ha mai dato a nessuno, neppure dopo anni ed anni, effetti collaterali. Esaminiamo le ragioni per cui riteniamo valido usare corticosteroidi, particolarmente l'idrocortisone (cortisolo) nella terapia locale del defluvio androgenetico. 1) In caso di seborrea l'uso di un blando corticosteroide non alogenato è certamente utile per controllare l'eritema e la desquamazione oltre che per rimuovere il sebo, mettendo così la cute in condizioni di poter ricevere meglio le altre terapie topiche. 2) Il cortisolo (idrocortisone) facilità le attività mediate da cAMP (Iizuka H. - Voorhees J.), probabilmente mediante un blocco della fosfodiesterasi (Zanussi C.), forse anche attivando l'adenilciclasi, e contribuisce così ad attivare il metabolismo energetico del tricocheratinocita. 3) Il cortisolo attiva la neoglicogenesi delle cellule della matrice e della papilla del bulbo pilifero, analogamente a quanto avviene nel fegato. Il glicogeno si accumula nel citoplasma cellulare durante il telogen e viene consumato durante l'anagen (De Villez R.L.). Il cortisolo consente quindi una produzione di glicogeno garante della omeostasi glicidica ed energetica del capello. 4) Il cortisolo si lega debolmente ai recettori degli androgeni, riduce l'attività enzimatica della 5 alfa reduttasi e compete, sia pur blandamente, con il diidrotestosterone per il recettore citosolico. 5) Il cortisolo è probabilmente capace di incrementare i fenomeni di aromatizzazione del follicolo pilifero, analogamente a quanto dimostrato nel tessuto adiposo (Salerno R.). L'uso topico di cortisonici può quindi risultare vantaggioso dato che si pone a cavallo fra le terapie endocrine e quelle intese a modulare, attraverso il sistema adeniciclasi-cAMP, il metabolismo energetico del bulbo pilifero.
  9. Questa è u a sezione dedicata ai problemi dei capelli delle ragazze. Comunque lascia perdere le fiale Dercos e vai innanzi con la finasteride + una buona cura locale prescritta da un dermatologo esperto in tricologia.
  10. Marliani

    Ma Che Rottura !

    Se hai troppi problemi per fare zinchemia e cupremia lascia per ora perdere la cupremia. La zinchemia per quanto ne sò, almeno in Toscana, si fa con la ASL. ciao
  11. Marliani

    Allergie alla niponivea

    La boehmeria nipononivea è una ortica a cui è difficile essere allergici... certo al mondo qualcuno è allergico a qualsiasi casa ma, di massima, si può stare tranquilli.
  12. Marliani

    ...in Cura Da Anni

    Fai i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, proteine totali, magnesiemia, zinchemia, ferritina, transaminasi, glicemia, ft4, TSH, vit B12, ac folico. Fammi avere i risultati, trascritti su e-mail e non come allegato, anche se sono normali e regolari. [email protected]
  13. Fai i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, proteine totali, magnesiemia, zinchemia, ferritina, transaminasi, glicemia, ft4, TSH, vit B12, ac folico. Fammi avere i risultati, trascritti su e-mail e non come allegato, anche se sono normali e regolari. [email protected]
  14. Marliani

    caduta capelli

    Il ferro E’ presente nel corpo umano nella quantità di 4-5 gr, tre quarti dei quali utilizzati per la formazione di emoglobina, metallo-proteina essenziale per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti. Viene introdotto nell’organismo con gli alimenti sia animali che vegetali e la vitamina C ne favorisce l’assorbimento. Il ferro è presente nella composizione chimica del capello ed è ovviamente necessario alla vita della cheratinocità perché, in carenza di ossigeno, la catena respiratoria mitocondriale rallenta e diminuisce la produzione di energia, sotto forma di ATP, necessaria alle sintesi proteiche. E’ ormai diventato un classico somministrare ferro a chi perde i capelli ed in effetti vi è concordanza nel ritenere che la carenza di ferro, anche in assenza di anemia, possa essere causa di defluvio generalizzato in telogen. Comunque l’iposideremia è una condizione molto comune ed è quindi facile la sua associazione, più o meno fortuita, con un defluvio. Se comunque viene scoperta una deficienza di ferro in chi perde i capelli, questa deve essere trattata. Oltre ad essere un componente essenziale della emoglobina, il ferro è costituente di molti metallo-enzimi, ricordiamo: la catalasi che ci protegge dal perossido di idrogeno (H202); le aldeidossidasi, necessarie alla ossidazione aerobica dei carboidrati; i citocromi, necessari al trasferimento degli elettroni nella già ricordata catena respiratoria. La sideremia normale oscilla fra 0,6 e 1,5 mg/ml di siero, ma è suscettibile di variazioni fisiologiche in rapporto a svariate condizioni: età, sesso, gravidanza, lavoro muscolare etc Il fabbisogno giornaliero di ferro si aggira sui 18-2O mg.
  15. Marliani

    Del Dott Campo Ci Si Puo' Fidare?

    Continua la cura del dr Campo ma prova a cambiare lo shampoo... Telefona alla Farmacia di Rifredi a Firenze 055 4220422 E fatti spedire Omnipharm Ecoshampoo 05 ciao
  16. Marliani

    x piccolapiccola

    Se come dici ti cadono i capelli "a mazzi" hai un telogen effluvio. Si parla di Telogen Effluvium per indicare la forma più frequente di caduta di capelli conseguente ad un “interferenza” o “stress” psichico o fisico. Può manifestarsi a qualunque età, in ambedue i sessi ma con predilezione per il sesso femminile. Il paziente presenta sempre un notevole incremento della caduta dei capelli con un diradamento di grado variabile. Il telogen effluvium consiste in un aumento transitorio del numero dei capelli che cadono in fase di ricambio “a clava” (con il bulbo o in telogen) dai follicoli del cuoio capelluto che hanno terminato la fase di crescita. Tale processo è la conseguenza di un accelerato passaggio dalla fase di crescita (anagen) alla fase catagen ed infine alla fase telogen (fase di ricambio caduta). La maggior parte dei pazienti è molto ansiosa, temendo, a torto, di diventare calvo. Spesso si recano dal dermatologo con un sacchetto di plastica contenente i capelli caduti. La caduta dei capelli interessa diffusamente tutto il cuoio capelluto, comprese le parti laterali e posteriori della testa. Se la caduta è abbastanza significativa da provocare un diradamento, l'alopecia risulta evidente su tutto il cuoio capelluto. Le cause del telogen effluvium possono essere suddivise in due gruppi: - stress fisico: Con il termine di stress fisico si intendono tutti quei fattori che influiscono sulla crescita del follicolo: gravidanza, sospensione o cambiamento di un contraccettivo orale, intervento chirurgico, trauma fisico, dieta severa con calo ponderale, malattie importanti specialmente se con febbre alta ecc, ecc. - stress psichico: Nel concetto di stress psichico rientrano numerose situazioni quali: incidente, trasloco, matrimonio, problemi affettivi o familiari, esami ecc, ecc. Il telogen effluvium è la causa più frequente di forte caduta di capelli. Nella forma acuta l’evento scatenante la caduta la precede di circa 6-16 settimane. Obiettivamente si osserva una caduta diffusa di capelli. Facendo scorrere le dita tra i capelli del paziente, ad ogni passaggio possono cadere moltissimi capelli, i quali sono tutti in fase telogen ed hanno il caratteristico aspetto “a clava”. Spesso si osservano nuovi capelli corti in ricrescita, i quali sono più sottili rispetto ai capelli vecchi e hanno le estremità assottigliate. Spesso l'evento scatenante il telogen effluvium influisce anche sulla crescita delle unghie. La completa ricrescita dei capelli è abitualmente la regola. Il telogen effluvium può persistere fino ad un anno dopo l'evento scatenante. Nella forma cronica (cioè che dura già da qualche mese) l’evento scatenante può non essere subito chiaro ma è la sua individuazione e risoluzione che risolve il caso clinico. La prima cosa da fare è eseguire una serie completa di accertamenti per identificare la causa del telogen effluvium. È necessario eseguire degli esami ematici per accertare eventuali alterazioni tiroidee, una carenza di ferro o di altri minerali, un'alterazione nella produzione proteica. Emocromo, VES, colesterolo tot, sideremia, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, vit B12, ac folico, proteine totali, fT4, TSH, prolattina. Il paziente potrà comunque essere rassicurato che il processo fa parte di un normale ciclo di crescita e di caduta dei capelli e che la ricrescita dei capelli, risoltasi la causa che ha provocato la caduta) è la norma nella maggior parte dei casi. Dal punto di vista sintomatico si ricorre all'applicazione topica di cortisone per qualche mese. Per ora medica il cuoio capelluto con Scalpicin lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato. ciao
  17. Marliani

    tricoxidil

    Quando massaggi una lozione sul cuoio capelluto questa fa sempre "piazza pulita" dei capelli in telogen... stai tranquillo, va bene così.
  18. Marliani

    Diane

    Mi pare tanto strano che manchi un confetto... per il resto Juno ha ragione! Comunque non cambia niente neppure dal punto di vista anticoncezionale... stai tranquilla. La prossima confezione comincerà un giorno prima.
  19. Marliani

    Titolazione

    "Serenoa repens estratto secco 200 mg (titolato al 40% acidi grassi)" vuol dire che contiene 200mg di estratto secco che contiene il 40% di acidi grassi che contengola la parte attiva della Nipononivea.
  20. Marliani

    x il dottor Marliani

    Esiste davvero l’alopecia androgenetica femminile? L’alopecia androgenetica è il risultato di un processo combinato androgeno-dipendente e di una trasmissione genetica. E’ ormai comunemente accettato che l’alopecia androgenetica maschile è associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi che porta ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone od a una maggiore sensibilità locale alla azione del DHT. Questo caratteristico processo è stato dimostrato principalmente, se non esclusivamente, negli uomini e poi, riteniamo impropriamente, esteso alle donne. L’ncremento della 5-alfa reduttasi o della sensibilità locale di natura al DHT spiega la ben nota efficacia degli inibitori della 5-alfa reduttasi. Il meccanismo attraverso il quale dall’aumento del diidrotestosterone locale si arriva alla miniaturizzazione e poi alla perdita dei capelli non è stato compiutamente chiarito. In tal senso sono stati proposti l’inibizione della proliferazione delle cellule nella papilla dermica per un processo vascolare basato sull’inibizione della produzione locale del fattore di crescita vascolare ed un processo insulino-resistenza. Ma se si considera il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l’alopecia androgenetica deve essere limitata alle sole aree recettrici degli androgeni. Nel cuoio capelluto, questi recettori sono stati individuati solo nell’area frontale e nel vertice, e mai nell’area temporale ed occipitale. In effetti negli uomini è così e l’alopecia androgenetica si presenta solo in queste zone caratteristiche, mentre nelle donne la caduta dei capelli è raramente localizzata a queste sole aree, anche quando, con l’avanzare dell’età, si manifestano ampie zone calve. Nelle donne l’alopecia è, di solito, diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti. Inoltre i livelli ormonali degli androgeni nella donna sana sono sempre molto più bassi di quelli presenti nel maschio. Anche il maschio in terapia con finasteride ha livelli di DHT circa 10 volte superiori a quelli della donna con alopecia il che la fa malamente definire come androgenetica. Nella sostanza gli inibitori della 5-alfa riduttasi appaiono inefficaci nelle donne. Dosi farmaceutiche di estrogeni (gravidanza, contraccezione) hanno spesso un effetto benefico su molti casi di alopecia probabilmente attraverso diversi meccanismi non anti-androgeni: incremento del fattore di crescita vascolare endoteliale con effetto proliferativo delle cellule della papilla dermica. Dosi farmacologiche di estrogeni, di solito associate ad agenti antiandrogeni simili al progesterone, vengono usati estensivamente con buoni risultati, tuttavia non dimostrati in sede di test clinici. E’ importante anche precisare che la papilla dermica ha un’aromatasi, specificamente nell’area occipitale, la cui funzione non è stata ancora ben definita nell’ambito dell’alopecia femminile. Fatta eccezione per qualche raro caso di anomala produzione ormonale surrenalica o ovarica per difetto enzimatico o per tumore secernente, nelle donne, l’alopecia appare molto diversa da quella maschile ed i meccanismi appaiono nettamente differenti ed, anche se non ancora del tutto chiariti, quasi sempre assimilabili a quelli del Telogen Effluvio Cronico.
  21. Marliani

    x il dottor Marliani

    Carissima: L'alopecia androgenetica "vera e pura" nella donna è molto rara! La diagnosi è spesso abusata. Rispondi a queste domande: Quanti anni hai? quanto sei alta? Quanto pesi? Tua madre ha perso i capelli? Tuo padre ha perso i capelli? A che età è iniziata la caduta di capelli? La caduta di capelli interessa la parte alta della testa? La caduta di capelli è diffusa su tutto il cuoio capelluto che è in toto diradato? Le tue mestruazioni sono regolari? Se mi fai sapere in che zona abiti ti potrò (forse) indicare il nome di medico esperto in tricologia che sia vicino. Fai il test diagnostico proposto su http://www.sitri.it/viadiag.html poi fammi sapere il risultato. Per ora medica il cuoio capelluto con Scalpicin lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato come Triderm Oil shampoo. Massaggia la cute, lavandola, per almeno un minuto e sciacqua bene, ripeti tutto questo abitualmente ogni 3-7 giorni. Fai i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, ft4, TSH, vit Bl2, ac folico. Fammi avere i risultati, anche se ti sembrano regolari, copiati su e-mal e non come allegato. SE MI RISCRIVI fallo ad [email protected] NON CANCELLARE MAI LE PRECEDENTI COMUNICAZIONI DALLA E-MAIL PERCHE' QUESTE MI PERMETTONO DI ORIENTARMI.
  22. Marliani

    Lozione con estrone

    Se la lozione con estrone e progesterone è stata ben prescritta ed adeguatamente eseguita non può essere causa dei tuoi disturbi!
  23. Marliani

    X GIGLI o MARLIANI

    Fai i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, proteine totali, magnesiemia, zinchemia, ferritina, transaminasi, glicemia, ft4, TSH, vit B12, ac folico.
  24. Marliani

    ...in Cura Da Anni

    L’alopecia androgenetica è il risultato di un processo combinato androgeno-dipendente e di una trasmissione genetica. E’ ormai comunemente accettato che l’alopecia androgenetica maschile è associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi che porta ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone od a una maggiore sensibilità locale alla azione del DHT. Questo caratteristico processo è stato dimostrato principalmente, se non esclusivamente, negli uomini e poi, riteniamo impropriamente, esteso alle donne. L’ncremento della 5-alfa reduttasi o della sensibilità locale di natura al DHT spiega la ben nota efficacia degli inibitori della 5-alfa reduttasi. Il meccanismo attraverso il quale dall’aumento del diidrotestosterone locale si arriva alla miniaturizzazione e poi alla perdita dei capelli non è stato compiutamente chiarito. In tal senso sono stati proposti l’inibizione della proliferazione delle cellule nella papilla dermica per un processo vascolare basato sull’inibizione della produzione locale del fattore di crescita vascolare ed un processo insulino-resistenza. Ma se si considera il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l’alopecia androgenetica deve essere limitata alle sole aree recettrici degli androgeni. Nel cuoio capelluto, questi recettori sono stati individuati solo nell’area frontale e nel vertice, e mai nell’area temporale ed occipitale. In effetti negli uomini è così e l’alopecia androgenetica si presenta solo in queste zone caratteristiche, mentre nelle donne la caduta dei capelli è raramente localizzata a queste sole aree, anche quando, con l’avanzare dell’età, si manifestano ampie zone calve. Nelle donne l’alopecia è, di solito, diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti. Inoltre i livelli ormonali degli androgeni nella donna sana sono sempre molto più bassi di quelli presenti nel maschio. Anche il maschio in terapia con finasteride ha livelli di DHT circa 10 volte superiori a quelli della donna con alopecia il che la fa malamente definire come androgenetica. Nella sostanza gli inibitori della 5-alfa riduttasi appaiono inefficaci nelle donne. Dosi farmaceutiche di estrogeni (gravidanza, contraccezione) hanno spesso un effetto benefico su molti casi di alopecia probabilmente attraverso diversi meccanismi non anti-androgeni: incremento del fattore di crescita vascolare endoteliale con effetto proliferativo delle cellule della papilla dermica. Dosi farmacologiche di estrogeni, di solito associate ad agenti antiandrogeni simili al progesterone, vengono usati estensivamente con buoni risultati, tuttavia non dimostrati in sede di test clinici. E’ importante anche precisare che la papilla dermica ha un’aromatasi, specificamente nell’area occipitale, la cui funzione non è stata ancora ben definita nell’ambito dell’alopecia femminile. Fatta eccezione per qualche raro caso di anomala produzione ormonale surrenalica o ovarica per difetto enzimatico o per tumore secernente, nelle donne, l’alopecia appare molto diversa da quella maschile ed i meccanismi appaiono nettamente differenti ed, anche se non ancora del tutto chiariti, quasi sempre assimilabili a quelli del Telogen Effluvio Cronico. :gatto:
  25. Nella donna, la depressione è una delle principali cause di perdita di capelli insieme alle anemie ed ai disturbi della tiroide.
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