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Marliani

Salusmaster User
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Tutti i contenuti di Marliani

  1. Marliani

    formula minoxidil

    Il minoxidil non fa crescere i capelli ma solo peli lunghi al massimo qualche centimetro che cadono alla sospensione della terapia. Inoltre il minoxidil può cronicizzare un effluvio... Il Minoxidil non va usato a casaccio, va saputo usare.
  2. Voglio solo dirvi che il dr Gambino è il miglior chirurgo tricologo d'Europa e riesce a fare megasession anche di 6000 unità. Il lavoro è fatto contemporaneamente da 4 - 6 persone. ed il costo è in genere contenuto. Tanto dovevo ad un amico.
  3. Marliani

    pareri sulla cura

    Visita il sito http://www.sitri.it Fai il test diagnostico proposto su http://www.sitri.it/viadiag.html poi fammi sapere il risultato. Fai i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, proteine totali, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, transferrina, ft4, TSH, vit Bl2, ac folico.
  4. Visita il sito http://www.sitri.it Fai il test diagnostico proposto su http://www.sitri.it/viadiag.html Fai i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, proteine totali, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, transferrina, ft4, TSH, vit Bl2, ac folico.
  5. Marliani

    dosaggio finasteride

    Ma esiste davvero l’alopecia androgenetica femminile? Ovvero… L’alopecia da carente attività dell’estrone follicolare. Due sono gli ormoni intrafollicolari essenziali alla regolazione del ciclo del capello: diidrotestosterone ed estrone. Il diidrotestosterone riduce l’attività della adenilciclasi fino portare il follicolo in catagen ed il capello in telogen. L’estrone incrementa l’attività della adenilciclasi mantenendo così le mitosi della matrice, la durata dell’anagen ed attivando le cellule staminali all’inizio dell’anagen stesso. E’ ormai comunemente accettato che l’alopecia androgenetica maschile sia associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi che porta, su base genetica, ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone ma questo è stato dimostrato principalmente, se non esclusivamente, nei maschi e poi, a mio parere impropriamente, esteso alle donne e si è parlato di Alopecia Androgenetica femminile. Ma per poter parlare di androgenetica occorre che vi siano due condizioni “sine qua non”: 1) una situazione di familiarità se non di ereditarietà. 2) la presenza di androgeni in quantità significativa. Di fatto perché una donna sia ereditariamente calva occorre che la madre sia calva e lo sia non per alopecia areata o telogen effluvio. Inoltre i livelli ormonali degli androgeni nella donna sana sono sempre molto più bassi di quelli presenti nel maschio. Anche il maschio in terapia con finasteride o dutasteride ha livelli di DHT circa 10 volte superiori a quelli di una donna sana con alopecia il ché fa malamente definire l’alopecia femminile come “androgenetica”. Così per spiegare l'insorgenza di una alopecia (androgenetica?) in donne peraltro sane e con bassi livelli di ormoni androgeni circolanti si è teorizzato, fra gli anni 70 ed 80, “un incremento di utilizzo metabolico del testosterone (T) e della sua conversione a livello cutaneo in diidrotestosterone (DHT)” (Walter P. Ungher,). Si è poi teorizzato che queste donne avessero “una più spiccata sensibilità follicolare (?) all'azione degli androgeni circolanti” (Thomsen 1979; Mahoudeau; Bardin; Kirschner 1971 - 79). Si è anche pensato che queste donne avessero bassi livelli di Sex Hormone Binding Globulin (Anderson 1974). Se si considera il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l’alopecia androgenetica dovrebbe essere limitata alle sole aree recettrici degli androgeni. Nel cuoio capelluto, questi recettori sono stati individuati solo nell’area frontale e nel vertice, e non nell’area temporale ed occipitale ed in effetti negli uomini l’alopecia androgenetica si presenta solo in queste zone caratteristiche. L'alopecia femminile appare diversa da quella maschile anche clinicamente: 1) il pattern è centrifugo, di solito a tipo Ludwig; 2) nelle donne l’alopecia è, di solito, diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti e il diradamento colpisce anche zone, come la nuca, che nel maschio vengono risparmiate; 3) La miniaturizzazione follicolare è diversa; non vi è, almeno all'inizio, una grande perdita di profondità ma piuttosto di spessore ed i capelli diventano sottili ma rimangono lunghi; 4) non si arriva quasi mai ad una vera calvizie, spesso si tratta di condizioni di ipotrichia, 5) gli inibitori della 5-alfa riduttasi appaiono pressoché inefficaci o poco efficaci nelle donne. Dal punto di vista terapeutico dosi farmacologiche di estrogeni (gravidanza, contraccezione) hanno spesso un effetto benefico su molti casi di alopecia femminile ed estrogeni, di solito associati ad antiandrogeni simili al progesterone, sono stati usati estensivamente e con buoni risultati, tuttavia mai dimostrati in sede di trial clinici. Fatta eccezione per qualche raro caso di anomala produzione ormonale surrenalica o ovarica per difetto enzimatico o per tumore secernente, nelle donne l’alopecia appare molto diversa da quella maschile e presumibilmente dovuta a situazioni endocrino metaboliche diverse. La alopecia femminile tipo Ludwig è, a mio parere, quasi sempre la conseguenza di un telogen effluvio oppure è una alopecia da carente attività dell’estrone follicolare! Anche i casi di quelle ragazze con capelli fini e diradati su tutto il cuoio capelluto (ma più sul vertice e nella zona frontale) con la madre (spesso) nelle stesse condizioni ma con mestruo e fertilità normale, senza eccesso di androgeni circolanti, in cui non è possibile reperire chiari elementi che ci facciano deporre per un telogen effluvio ci fanno pensare a casi di resistenza periferica familiare o a casi di deficit di produzione intrafollicolare di estrone (deficit di 17 steroido ossidoriduttasi, aromatasi, 3 alfa riduttasi). Sono cioè ipotrichie o alopecie carenziali! Tutto questo non è solo accademia ma ha risvolti terapeutici fondamentali. Gli inibitori della 5-alfa riduttasi sono inefficaci nelle donne perché sbagliano il bersaglio cercando di inibire il metabolismo di un ormone che quasi non c’è invece una terapia topica con estrone o con 17 alfa estradiolo può risultare efficace in molti casi e i risultati ad un anno sono documentabili se il medico o la paziente hanno fatto una fotografia. Quando invece l’alopecia della donna interessa realmente e solo il vertice con la “chierica” ed ancor più la zona frontoparietale con la “stempiatura” si parla di alopecia a pattern maschile e si dovrà sospettare una fonte di androgeni. Non basta la presenza di un comune “ovaio micropolicistico” (che non è una malattia!) a provocare una androgenetica femminile a tipo MAGA ma occorre qualcosa di più importante come un ovaio policistico vero, un tumore ovario o surrenalico secernente androgeni, un deficit enzimatico surrenalico come il deficit di 21 idrossilasi. Si può così teorizzare una alopecia androgenetica vera, frequente nel maschio e rara nella donna, da conversione del testosterone in diidrotestosterone ed una alopecia carenziale da deficit di azione dell’estrone, frequente nella donna e più rara ma possibile anche nel maschio.
  6. Per ora medica il cuoio capelluto con Scalpicin lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato come shampoo Same Proteico. ripeti tutto questo abitualmente ogni 2 - 3 giorni. Visita il sito http://www.sitri.it Fai il test diagnostico proposto su http://www.sitri.it/viadiag.html poi fammi sapere il risultato. Fammi avere i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, proteine totali, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, transferrina, ft4, TSH, vit Bl2, ac folico. Fammi avere, copiati su e-mail e non come allegato, i risultati anche se ti sembrano regolari. [email protected]
  7. Trovi il dr. Speziali A Rovereto U.O. di Dermatologia Ospedale S. Maria del Carmine Rovereto (TN) telefono: 848.816.816
  8. di solito a dare problemi è (l'inutile) glicole propilenico.
  9. Marliani

    le analisi che avete fatto

    Fai seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, proteine totali, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, transferrina, ft4, TSH, vit Bl2, ac folico. Per ora medica il cuoio capelluto con Scalpicin lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato come shampoo Same Proteico. ripeti tutto questo abitualmente ogni 2 - 3 giorni.
  10. Marliani

    Per il dott Marliani

    Le foto non permettono una buona valutazione anche se nell'ultima la situazione sembra migliorata.
  11. Marliani

    blocco respiratorio

    Probabilmente hai avuto un reflusso gastroesofageo con blocco repiratorio. Se la cosa è saltuaria non preoccuparti.
  12. Marliani

    Belara

    iste davvero l’alopecia androgenetica femminile? dott. Andrea Marliani Firenze L’alopecia androgenetica è il risultato di un processo combinato androgeno-dipendente e di una trasmissione genetica. É ormai comunemente accettato che l’alopecia androgenetica maschile è associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi che porta ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone od a una maggiore sensibilità locale alla azione del DHT. Questo caratteristico processo è stato dimostrato principalmente, se non esclusivamente, negli uomini e poi, riteniamo impropriamente, esteso alle donne. L’ncremento della 5-alfa reduttasi o della sensibilità locale di natura al DHT spiega la ben nota efficacia degli inibitori della 5-alfa reduttasi. Il meccanismo attraverso il quale dall’aumento del diidrotestosterone locale si arriva alla miniaturizzazione e poi alla perdita dei capelli non è stato compiutamente chiarito. In tal senso sono stati proposti l’inibizione della proliferazione delle cellule nella papilla dermica per un processo vascolare basato sull’inibizione della produzione locale del fattore di crescita vascolare ed un processo insulino-resistenza. Ma se si considera il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l’alopecia androgenetica deve essere limitata alle sole aree recettrici degli androgeni. Nel cuoio capelluto, questi recettori sono stati individuati solo nell’area frontale e nel vertice, e mai nell’area temporale ed occipitale. In effetti negli uomini è così e l’alopecia androgenetica si presenta solo in queste zone caratteristiche, mentre nelle donne la caduta dei capelli è raramente localizzata a queste sole aree, anche quando, con l’avanzare dell’età, si manifestano ampie zone calve. Nelle donne l’alopecia è, di solito, diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti. Inoltre i livelli ormonali degli androgeni nella donna sana sono sempre molto più bassi di quelli presenti nel maschio. Anche il maschio in terapia con finasteride ha livelli di DHT circa 10 volte superiori a quelli della donna con alopecia il che la fa malamente definire come androgenetica. Nella sostanza gli inibitori della 5-alfa riduttasi appaiono inefficaci nelle donne. Dosi farmaceutiche di estrogeni (gravidanza, contraccezione) hanno spesso un effetto benefico su molti casi di alopecia probabilmente attraverso diversi meccanismi non anti-androgeni: incremento del fattore di crescita vascolare endoteliale con effetto proliferativo delle cellule della papilla dermica. Dosi farmacologiche di estrogeni, di solito associate ad agenti antiandrogeni simili al progesterone, vengono usati estensivamente con buoni risultati, tuttavia non dimostrati in sede di test clinici. E’ importante anche precisare che la papilla dermica ha un’aromatasi, specificamente nell’area occipitale, la cui funzione non è stata ancora ben definita nell’ambito dell’alopecia femminile. Fatta eccezione per qualche raro caso di anomala produzione ormonale surrenalica o ovarica per difetto enzimatico o per tumore secernente, nelle donne, l’alopecia appare molto diversa da quella maschile ed i meccanismi appaiono nettamente differenti ed, anche se non ancora del tutto chiariti, quasi sempre assimilabili a quelli del Telogen Effluvio Cronico. Amy McMichael: “le cause più comuni della caduta dei capelli nelle donne e l’importanza di una diagnosi precoce nel trattamento” American Academy of Dermatology 57° meeting annuale, New Orleans, 2002. Price V.H., Roberts J.L., Hordinsky M., Olsen E.A., Savin R., Bergfeld W., Fiedler V., Lucky A., Whiting D.A., Pappas F., Culbertson J., Kotey P., Meehan A., Waldstreicher J.: “Mancanza di efficacia della finasteride nelle donne affette da alopecia androgenetica in post-menopausa” Jamin C. : “Alopecia androgenetica e donne” Ann. Dermatol. Venereol. Maggio 2002; 129 (5 Pt 2): 801-3
  13. E' sempre cosa normale che lo stato dei capelli muti con la stagione.
  14. Marliani

    Hairmax Lasercomb Domande

    A me lo hanno regalato... lasciate perdere!
  15. Il Giornale Italiano di Tricologia fascicolo 20 è disponibile per il download http://www.sitri.it/gitri.html
  16. Marliani

    X il dott Marliani

    la mia e-mail: [email protected]
  17. VITO ABRUSCI? E' sconosciuto alla Società Italiana di Tricologia
  18. Marliani

    LUCE POLARIZZATA

    vai a vedere qua: http://www.sitri.it/Marino%20Salin/micro.htm
  19. il fascicolo n 19 del Giornale Italiano di Tricologia fascicolo 10 del Manuale di Tricologia è disponibile per il download su http//www.sitri.it
  20. Marliani

    Esami Tirodie

    TSH, fT4, TPOAb, TGAb. Solo poi se ci sono alterazioni si aggiunge una ecografia tiroidea.
  21. Marliani

    Pillola E Saw Palmetto, Si Può?

    Carissima: L'alopecia androgenetica "vera e pura" nella donna è molto rara! La diagnosi è spesso abusata. Fai il test diagnostico proposto su http://www.sitri.it/viadiag.html Per ora medica il cuoio capelluto con Scalpicin lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato come Triderm Oil shampoo. Massaggia la cute, lavandola, per almeno un minuto e sciacqua bene, ripeti tutto questo abitualmente ogni 3-7 giorni. Fai i seguenti esami: Emocromo, ves, colesterolo tot, sideremia, magnesiemia, cupremia, zinchemia, ferritina, ft4, TSH, vit Bl2, ac folico.
  22. Marliani

    Pillola Anticoncezionale

    Una pillola non androgenizzante? Yasmin. Quanto al Palmetto bisognerebbe vedere quali sono davvero i tuoi problemi.
  23. Scarica da http://www.sitri.it/ il fascicolo Giornale Italiano di Tricologia n. 18 "Chirurgia Tricologica"
  24. Marliani

    Effluvio Post Pillola

    L'effluvio dopo la pillola è una costante ed interessa TUTTE le donne, chi più chi meno, chi ci fa più caso e chi meno. inizia dopo circa 2 mesi dalla sospensione e dura 2 - 4 mesi.
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