nemicodelvento

Ciao VincVis. Per quanto ti possa giovare la mia personale esperienza, posso dirti che il mio dermatologo ( peraltro alquanto accreditato dal punto di vista tricologico ) mi prescrisse, per un certo periodo, la dutasteride per via topica. Preciso che in realtà non si trattava di alcun preparato, né industriale, né galenico. Mi disse solo di far colare da solo il contenuto di sei pastiglie di Avodart nel flacone di Minoxidil. Con la dutasteride il procedimento si può fare "artigianalmente". Basta pungere una pastiglia di Avodart con uno spillo e far fuoriuscire il contenuto ( che è liquido, a differenza di quello di finasteride ). Ci tengo a precisare che ignoro sia la reale efficacia di un procedimento del genere, sia se tale procedimento abbia uguale efficacia sia per dutasteride che per finasteride. E' ovvio, pertanto, che il metodo più sicuro per ottenere risultati è l'assunzione di finasteride per via sistemica. Ciao, Nemicodelvento.

Ciao, m.f. Anche secondo me la tua situazione è molto confortante, soprattutto considerando la tua età. Il vertex è praticamente quasi intatto, dato che - a mio parere - più che di "piccola chierica" si potrebbe parlare di "rosetta un po' larga". Qualora tu avessi un'alopecia androgenetica, il suo decorso sarebbe parecchio lento e ciò ti permetterebbe anche in un momento successivo ( ovviamente sempre a mio parere ) di iniziare comunque in tempo la terapia con finasteride. In ogni caso, tuttavia, non preocuparti! Permettimi una domanda, a mio avviso importante per capire se la tua può essere un'alopecia androgenetica. Nel tuo post dici di essere passato al Minoxidil dal 2% al 5%. Questo cambiamento è frutto di una constatazione oggettiva ( tua o del dermatologo )... oppure è frutto di una tua insistenza per "essere più sicuro"? In altre parole... la situazione è stabile ora con il Minoxidil al 5% o lo era già con il Minoxidil al 2%? Se il passaggio è dovuto ad una constatazione oggettiva, può darsi che tu abbia un'androgenetica, comunque molto lenta. Se invece il passaggio è solo un tuo scrupolo, potrebbe veramente aver ragione Rei. Te lo auguro di tutto cuore! In ogni caso... in bocca al lupo! Nemicodelvento

Salve a tutti! Ritorno a scrivere dopo un po' di "forzata" assenza... ed è per me, credetemi, una grande soddisfazione! In realtà non sono stato via da questo Forum per molto tempo, ma questi giorni per me sono sembrati un'eternità. All'inizio del mese, infatti, sono stato mio malgrado coinvolto in un incidente automobilistico dovuto ad una forte tempesta, le cui conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi. Fortunatamente sono riuscito a mantenere il controllo della mia autovettura, rivelando, in quei momenti difficili, un sangue freddo di cui io stesso mi sono successivamente sorpreso. Non voglio tediarvi raccontandovi la dinamica dell'accaduto, ma posso assicurarvi che ho rischiato davvero parecchio, anche a causa delle forti raffiche di vento, che avrebbero potuto davvero mettermi in una condizione dalla quale sarebbe stato davvero difficile uscire! Eh già, proprio il vento... che ho eletto a mio naturale "nemico" in questa mia "identità virtuale" alla quale sono affezionato. Fortunatamente le conseguenze più gravi hanno riguardato l'autovettura, sacrificata per proteggere il suo "contenuto". Fisicamente, pertanto, non ho riportato conseguenze serie. Psicologicamente, tuttavia, non vi nascondo di essere un po'... "provato", benché con la consapevolezza di poter davvero gioire per lo scampato pericolo. In questi giorni, indubbiamente, ho riflettuto molto sulla fragilità e la contingenza della nostra condizione di esseri umani. La mia mestizia, però, non deriva tanto dalla constatazione di una condizione che è tutto sommato naturale, bensì da qualche reazione che, onestamente, non mi sarei aspettato. In effetti mi è capitato di imbattermi in alcune persone rivelatesi non solo per nulla solidali, ma anche puramente interessate alle possibili conseguenze di questa mia disavventura per la mia efficienza professionale o per le loro mere esigenze particolari, nonostante i rischi da me corsi siano stati proprio legati sia ai miei ritmi di lavoro, sia alla mia volontà di venire incontro alle esigenze di tali persone ( scusatemi se parlo in questi termini ). Chiarisco, però, che non ho minimamente provato alcun senso di rabbia o risentimento. Credetemi, il sollievo del pericolo passato me lo avrebbe letteralmente impedito! Ciò che ho provato è piuttosto una sottile mestizia. Ho infatti ritenuto certi comportamenti frutto non tanto di "cattiveria", quanto di una specie di incapacità, da parte di qualcuno, di un'autentica comprensione delle vicende umane. Vi chiedo scusa se mi sono dilungato e spero davvero di non avervi tediato! Narrarvi la mia disavventura, però, mi ha giovato. Vi ringrazio davvero tanto per questo! Un abbraccio forte, "virtuale" ma caloroso, Nemicodelvento

Ciao, Patrizio. Per valutare le foto occorre considerare l'ovvia differenza di "effetto" tra taglio corto e rasatura. Nella foto di tre anni fa si notava già un iniziale diradamento e non avevi ancora 18 anni. A me pare che un certo mantenimento ci sia stato. Probabimente senza assumere finasteride la situazione sarebbe potuta essere peggiore. Del resto, a parte finasteride e minoxidil, non c'è purtroppo altro per contrastare la perdita dei capelli. Se le cure non ti hanno creato effetti collaterali, al tuo posto continuerei con un fondato auspicio di poter mantenere una situazione che, tutto sommato, non è per nulla compromessa. Sono peraltro passati tre anni e tre mesi, per cui eventuali effetti collaterali si sarebbero dovuti già manifestare. Ciao e in bocca al lupo... non abbatterti! Nemicodelvento

Ciao, Galileo... Bentornato! Che io sappia, la finasteride dà il meglio sul vertex, dove la miniaturizzazione è legata all'ipersensibilità al DHT. Per la stempiatura i medici ritengono che i capelli regrediscano più che altro a causa del testosterone. Questo non significa che non sia possibile tentare con la finasteride, ovviamente previo consulto da parte di un dermatologo. Se ho ben compreso, infatti, sinora hai solo usato ( e poi sospeso ) il minoxidil senza mai assumere la finasteride. Forse mi sbaglio? Tieni presente che in questi ultimi tempi non ci sono state, che io sappia, concrete novità nella cura dell'alopecia. Per il momento, pertanto, possiamo purtroppo confidare solo su minoxidil e finasteride. Dalle foto concordo anch'io che non stai messo malissimo. Curandoti potresti recuperare qualcosa e te lo auguro sinceramente. Scusami la curiosita... hai mai usato prodotti per mascherare le stempiature? Ciao e in bocca al lupo! Nemicodelvento

Medusa, hai ragione. Polywater è stato sufficientemente chiaro ed avrei potuto evitare il mio ( in effetti un po' inutile ) intervento. Devo imparare la nobile arte di usare il tasto "aggiorna" prima di inserirmi in una discussione, in modo da controllare gli ultimi interventi.

Auguri di un radioso e sereno avvenire a Medusa anche da parte mia! Se posso permettermi, vorrei contribuire con qualche regalo. In fondo... che cos'è una festa senza regali? Volendo esagerare un po': ( ma considerando il festeggiato... ) Non conosco i gusti di Medusa. Spero comunque che siano graditi...

Azzarderei ad indovinare anch'io ( se posso ) la specializzazione di Polywater.... Neurologia? Per quel che mi riguarda, vi chiedo veramente scusa ma non mi sento ancora di fare "outing". Un piccolo indizio sulla mia professione è però presente in un'altra discussione. Intendiamoci... non penso che, dato il mio status di utente "avventizio", la conoscenza delle mie mansioni possa incuriosire chi frequenta la sezione. Sarebbe un po' troppo narcisistico da parte mia! Nondimeno, qualora qualche utente un po' più "intuitivo" fosse riuscito ad indovinare il mio mestiere... pregherei di non "divulgare la scoperta", ringraziandolo anticipatamente.

Ciao, Muratore. Il problema da te sollevato mi sembra molto interessante. Spero di non dire un' inutile ovvietà, ma ritengo che per valutare l'opportunità del tuo possibile intervento molto dipenda dal carattere della persona in questione. Converrebbe per te basarti sui tratti caratteriali che potresti aver colto nonostante non ci sia confidenza tra voi. A volte, infatti, non serve un'assidua frequentazione per comprendere le potenziali reazioni di una persona. In certi casi può bastare un semplice scambio di poche parole o anche un puro e fugace incrocio di sguardi. Quanto ho detto, comunque, vale solo in determinati casi. Il profilo psicologico di una persona rimane sempre qualcosa di molto complesso, per cui è sempre possibile constatare reazioni diverse da quelle che si erano all'inizio previste, anche sensatamente. Per questi motivi mi dispiace ma non è per nulla semplice, secondo me, darti un consiglio. L'età, la frequentazione di una palestra e i modi cordiali sono, almeno a mio avviso, particolari insufficienti per capire come questa persona possa accogliere ciò che, tutto sommato, è un utile e solidale interessamento nei suoi confronti. L'idea di un bigliettino anonimo e discreto non è malvagia, soprattutto se il contenuto è molto distaccato. Al limite potresti soltanto scrivere l'indirizzo del sito, senza una vera e propria "esortazione". Un'altra possibilità di "approccio" è dirottare un discorso in modo apparentenente accidentale ai capelli e riferirti ad un'immaginaria terza persona. Potresti invertarti un tuo amico, già insoddisfatto da "centri tricologici" costosissimi e da soluzioni poco naturali, che ha recuperato serenità aver scoperto le protesi Newgen. In questi casi, se si agisce con adeguata disinvoltura l'interlocutore frequentemente "non mangia la foglia"! La tua esperienza mi ha fatto ricordare che anche a me è capitato di incrociare ( peraltro fugacemente ) portatori "Old Style". Molti di quelli che ho visto io ( per quello che mi è parso ) accettano di indossare impianti non perfettamente naturali perché semplicemente, non conoscendo alternative, sembrano aver acquisito, col tempo, una specie di dimessa rassegnazione. Alcuni paiono mantenere quasi un velo di costante insicurezza, forse perché non del tutto inconsapevoli di poter suscitare disapprovazione con la loro scelta. Lo scherno, in questi casi, non solo è totalmente ingiustificato, ma è anche la prova di come aspetti non molto nobili della natura umana si possano nascondere dietro la superficialità di certe convenzioni sociali.

Indio, la tua domanda è comprensibile. E' vero che l'ironia vince il sarcasmo, ma è anche vero che la "metamorfosi" deve essere affrontata con circospezione. Noi sappiamo che installare una protesi non significa molto più che indossare un innocente accessorio in grado di restituirci un'immagine di noi stessi in cui ancora tendiamo ad identificarci. La società, però... non lo sa! E' innegabile, infatti, che aleggi un certo "ostracismo sociale" nei confronti di chi adotta questa soluzione per affrontare il disagio della perdita dei capelli. E' inutile negarlo, anche se non bisogna esagerare nell'ansia di essere scoperti. Non fraintendetemi. Ritengo che la protesi sia solo una delle tante, possibili risposte a questo problema, a mio parere né più, né meno legittima o "innocente" delle altre. E' indicativo, però, che nessuno userebbe il termine "sgamare" per un impianto dentario... Stando così le cose, occorre trovare il momento più opportuno per l'installazione. In questo momento sono letteralmente oberato di lavoro, a quotidiano e reiterato contatto con i fruitori dei miei servizi. Sono utenti un po' "particolari", i quali non esiterebbero a sfoderare il loro lato più "crudele" qualora si accorgessero di questo accessorio... così poco socialmente accettato. In questo periodo, essendo inoltre sottoposto a ritmi di lavoro stressanti, non sarei sufficientemente lucido per gestire le prime manutenzioni, sicuramente più "delicate". E' per questo motivo che trasformazioni di questo tipo, normalmente, sono indicate durante periodi di vacanza o in occasione di cambiamenti di lavoro.

Ciao e benvenuto nel Forum. Vorrei, se me lo permetti, farti notare che la scelta del tuo nickname non è delle più felici, considerando che potrebbe urtare la sensibilità di alcuni utenti. Al tuo posto ( prendilo come consiglio amichevole ) valuterei la possibilità di rieffettuare la registrazione con un nick diverso, magari dopo aver contattato un moderatore per evitare che il tuo nuovo account sia scambiato per un clone. Si tratta soltanto, te lo ripeto, di un consiglio molto amichevole e, credimi, per nulla polemico. Per ciò che concerne il tuo quesito, provo a risponderti io, benché non sia un medico e in questa sezione ci siano voci sicuramente più autorevoli della mia. Il DHT è sicuramente importantissimo per la maturazione dei caratteri sessuali. Tuttavia, una volta conclusa la pubertà, il diidrotestosterone non dovrebbe influire in modo determinante, a parte ( forse ) che per la densità del liquido seminale. Occorre comunque considerare le differenze soggettive degli organismi. Tuttavia, qualora tu voglia provare un inibitore della formazione di DHT, in caso di effetti collaterali puoi sempre sospendere la cura ritornando alla situazione di partenza. Infatti l'enzima che converte il testosterone in DHT ritornerebbe a funzionare e, in conseguenza di ciò, i livelli di DHT dovrebbero tornare alla condizione precedente alla cura. Ti ripeto comunque che non sono un medico e che quindi ti conviene considerare quanto ti ho detto con beneficio d'inventario.

Ciao, Indio. Benvenuto nel Forum anche da parte mia! Secondo me con il tuo pragmatismo hai interpretato molto bene lo spirito con cui conviene decidere di installare una protesi. Ritengo anch'io che l'ironia sia la migliore arma per superare problemi come il nostro che, benché non paragonabile ad altre ( purtroppo più serie ) disavventure della vita, può indubbiamente determinare disagi psicologici e quindi sofferenza. L'ironia può davvero molto contro il sarcasmo, di cui è parente solo "alla lontana", perché l'ironia ( come hai saggiamente compreso ) si coniuga frequentemente con la solidarietà, mentre il sarcasmo, spesso, sottende rancore. Rispondere a ripetuti ( e talora lividi ) sarcasmi con lieve e rassenerante ironia è una potente arma a nostra disposizione, la cui efficacia, credimi, non è affatto da sottovalutare! La mia condizione è molto simile alla tua. Anche io non sono un vero e proprio portatore di protesi... al limite potrei essere definito un "possessore non portatore", una "crisalide", o forse, se mi consenti un po' di enfasi ... "anima di portatore di protesi imprigionata nel corpo di un riportato". Mi duole, pertanto, non poterti personalmente essere per nulla di aiuto "tecnico". Del resto non c'è alcun bisogno... qui troverai tanti utenti di provata esperienza che potranno sicuramente rispondere ai tuoi dubbi. Mi sono permesso di rispondere al tuo messaggio solo per esprimerti la mia fratellanza "virtuale" per questa condizione che ci accomuna. Ciao e in bocca al lupo! Nemicodelvento

Ciao, Mapi. Vorrei, se posso ( e con un po' di ritardo, di cui mi scuso ) darti anche io il benvenuto, benché non sia un assiduo utente di questa sezione. Anche io ti auguro tanta serenità ed ogni bene.

A dire il vero cinque giorni mi sembrano troppo pochi per valutare l'efficacia della finasteride sull'organismo. Comunque... Angel, ti auguro sinceramente di risolvere il nostro comune problema con la finasteride. Considera questo arresto di caduta come un fausto auspicio. Anzi... estendo a tutti l'augurio di trovare, qualunque sia, una serena soluzione!

Salve a tutti. Provo a fare un po' di chiarezza, pur non essendo un medico, su ciò che comunemente si sa della finasteride e tenendo presente gli studi più noti su un principio attivo comparso in tempi relativamente recenti. So anche io che l'assunzione della finasteride è pericolosissima per una donna incinta per i seri danni che potrebbe avere sul feto. La finasteride, infatti, inibisce la formazione del DHT ( diidrotestosterone ) perché blocca l'enzima che converte il testosterone in DHT. Il DHT è fondamentale nello sviluppo degli organi sessuali fino alla fine della pubertà. Per questo motivo sarebbe da autentici irresponsabili somministrare un farmaco del genere in età infantile o puberale al fine di impedire l'alopecia androgenetica. Tuttavia, per quanto è dato sapere dalle ricerche mediche, il DHT dopo la pubertà influenzerebbe molto meno la costituzione dei caratteri sessuali secondari, ad eccezione della ( da noi tanto temuta ) alopecia androgenetica, dovuta proprio all'ipersensibilità dei bulbi del cuoio capelluto al diidrotestosterone. Per questo motivo il farmaco, pur essendo nato per la cura dell'ipertrofia prostatica benigna, è approvato dal sistema sanitario nazionale anche per la cura dell'alopecia androgenetica. Molti utenti di questo Forum la usano e hanno più volte dichiarato di non aver avuto effetti collaterali. Altri, in cui gli effetti collaterali sono comparsi, hanno testimoniato la reversibilità di tali effetti dopo la sospensione del farmaco. Stando così le cose, non dovrebbe essere da irresponsabili assumere il farmaco per contrastare l'alopecia androgenetica una volta conclusa la maturazione puberale. Il farmaco, tuttavia, ha effetti diversi a seconda dell'organismo che lo assume. Ciò vale sia per l'efficacia nella profilassi dell'alopecia, sia per gli effetti collaterali. Ovviamente se compaiono problemi di una certa entità conviene subito sospendere l'assunzione.

Ciao, Stex. Dalle foto non si evince nessun problema, a parte un ( peraltro non sgradevole ) accenno di stempiatura. In questo periodo ( a parte le tempie ) hai notato un diradamento, anche minimo, non visibile dalle foto?

Ciao, Slash. Purtroppo non posso darti indicazioni personalmente, poiché sono di una regione molto distante dalla tua. Ti consiglio di consultare la sezione del Forum "Dove trovo un bravo dermatologo" relativamente al Piemonte. Mi permetto di invitarti, se posso, a diffidare un po' del termine "tricologo". In medicina, infatti, non esiste ufficialmente una specializzazione in "tricologia", bensì in dermatologia. Converrebbe pertanto rivolgersi ad un medico specializzato in dermatologia, possibilmente esperto in problemi tricologici. Dietro l'altisonante qualifica di "tricologo", magari in camice bianco ( tanto per fare scena... ), potrebbe anche celarsi poco più che un... estetista. L'analisi che i medici dermatologi fanno dei capelli è il "tricogramma". Se si tratta solo di un effluvio, e non di un defluvio di origine androgenetica, hai buone possibilità di recupero. Te lo auguro di tutto cuore. In bocca al lupo, Nemicodelvento

Ciao e benvenuta nel Forum, Laura! Anche io ti consiglio di andare da un dermatologo, magari con una preparazione più specifica relativa ai problemi di capelli. Se vuoi, puoi condividere le esperienze e le impressioni nella sezione del Forum intitolata "Dove trovo un bravo dermatologo", che è divisa per regioni. Se posso permettermi, ti sconsiglierei anche di provare lozioni ( spesso di natura meramente cosmetica ) senza specifiche indicazioni da parte di un medico. Come molti utenti di questo Forum posso comprendere il tuo piccolo disagio. Se posso, vorrei invogliarti a non abbatterti. Può darsi che si tratti di qualcosa di facilmente rimediabile, soprattutto qualora i capelli si siano sfibrati da poco tempo. Forse un consulto medico eliminerà dubbi che potrebbero, alla lunga, incidere sulla tua serenità. Anche se non posso esserti molto utile ( e mi rincresce ), ti auguro di cuore di poter riacquistare in pieno la tua sicurezza. In bocca al lupo!

Ciao, Paolo. Io ho assunto per parecchi anni finasteride ( dal 1999 ) e per due anni ( dal 2004 al 2006 ) dutasteride. Premetto che la mia esperienza è molto soggettiva, dato che questi farmaci hanno effetti variabili a seconda dell'organismo che li assume. Preciso anche che la mia forma è una forma aggressiva di alopecia, come testimonia il fatto che si sia manifestata in giovanissima età. Personalmente sono passato alla dutasteride perché, dopo anni di trattamento, la finasteride aveva iniziato a non avere più lo stesso effetto nel bloccare la miniaturizzazione dei bulbi. All'inizio ero anche io riuscito a bloccare la progressione dell'alopecia, illudendomi che la dutasteride potesse stabilizzare definitivamente la mia situazione ( anche se all'epoca, come si suol dire.... "ci avrei messo la firma"). Dopo un po', purtroppo, per quanto mi riguarda le condizioni sono peggiorate, quasi come se avessi raggiunto una specie di "punto di saturazione" anche della dutasteride ( chiarisco che è, ovviamente, un mio modo per esprimermi... del tutto privo di pretese di adeguatezza scientifica ). Provo a dire la mia anche relativamente alle tue comprensibili perplessità sull'assenza di studi comparati dell'efficacia di finasteride e dutasteride. Ritengo che studi del genere frequentemente possano essere subordinati agli interessi commerciali delle case farmaceutiche che detengono il brevetto del principio attivo, indipendentemente dai progressi della scienza medica. Può pertanto darsi che la Glaxo, la quale già commercializza la dutasteride per l'ipertrofia prostatica benigna ( Avodart ), abbia ritenuto poco opportuno ( o forse superfluo ) intraprendere ricerche in tal senso. Ovviamente è una mia supposizione, con la quale si può non essere d'accordo e della quale io stesso non sono sicuro. Io stesso la considero solo un'ipotesi, una congettura. D'altro canto non si può non notare che in molti abbiamo già assunto la dutasteride per la profilassi dell'alopecia androgenetica, pur in assenza di una certificazione ufficiale da parte delle autorità sanitarie o di studi comparati con la finasteride in tal senso. Tutto questo, ovviamente, potrebbe benissimo non essere legato alle scelte della casa farmaceutica In bocca a lupo a te e a tutti anche da parte mia!

Ciao, Nicoletta. Benvenuta nel Forum! Vedrai che in questo spazio "virtuale" troverai tante persone sensibili che potranno, quanto meno, condividere con te gli stati d'animo connessi al nostro comune problema. Qui siamo tutti "colpiti" ( chi più, chi meno ) da questo disagio, pertanto possiamo benissimo comprenderti. Purtroppo la vita non sempre mostra il suo volto più benevolo e, come saggiamente hai detto tu, questo purtroppo vale anche per situazioni più gravi della caduta dei capelli. La condivisione di un problema, piccolo o grande che sia, può però almeno "affratellare" ( perdonami il termine ) le persone che ne sono colpite, rendendo così possibile "lenire" almeno un pochino le difficoltà psicologiche connesse a questa situazione. Credimi, comprendo benissimo non solo la tua mestizia e i tuoi timori, ma anche le difficoltà di esprimerli con chi tende a minimizzarli. I tuoi stati d'animo sono legittimi, umani e per nulla frutto di una visione superficiale della vita. Non vergognartene. Ti auguro di tutto cuore di trovare anche nel mondo "reale" persone in grado di capirli autenticamente. Ti suggerisco di usare questo Forum non solo per condividere riflessioni, ma anche informazioni preziose per affrontare concretamente il nostro comune problema, leggendo discussioni in cui potrai giovarti delle preziose esperienze degli altri utenti. Non so se sei andata da un dermatologo. Se non lo hai ancora fatto, ti consiglio di farlo, in modo da poter individuare la causa del tuo effluvio. Se vuoi, puoi confrontarti con gli utenti della tua zona consultando la sezione "Dove trovo un bravo dermatologo", divisa per regioni. Mi permetto di darti qualche piccola indicazione, benché non sia un medico e mi basi solo su esperienze, personali o condivise. Ti prego, pertanto, di accoglierle con beneficio d'inventario. Per le mie conoscenze in proposito, gli effluvi con cadute copiose non significano la perdita definitiva dei capelli caduti. Molto più insidiosi sono i "defluvi", caratterizzati da minore caduta ma miniaurizzazione dei bulbi, che perdono la capacità di rimpiazzare i capelli in fase regressiva con altri in fase progressiva. Effluvi stagionali o dovuti a cause diverse dalla predisposizione genetica ( ad esempio effluvi da stress ) si recuperano facilmente, indipendentemente dall'entità dei capelli persi. Ti auguro veramente di tutto cuore che possa essere il tuo caso! Se invece ( e sottolineo se ) dovesse essere una causa (andro)genetica, il fatto che il problema non sia ancora visibile potrà essere un'arma a tuo favore per cercare terapie ( ad esempio ormonali ) che possano arrestare il decorso dell'alopecia o, in casi più fortunati, permetterti un discreto margine di recupero. Spero di non essere stato inopportuno dandoti questi consigli, dato che non ho presente la reale entità del tuo problema. Spero anche di esserti stato utile, almeno per risollevarti un po'. Ti auguro ogni bene e tutto quello che desideri dalla vita... oltre ai capelli! Ciao, Nemicodelvento

Scusa l'errore, dovuto a un ripensamento nella frase. E' passata mezz'ora dall'invio del messaggio, per cui non posso più correggerlo direttamente. "Farmaceutica" va sostituito con "farmacista".

Sono contento di esserti stato, nel mio piccolo, un po' utile. Anch'io ti auguro di tutto cuore che il responso del medico sia positivo. Se il peggioramento è quasi impercettibile potrebbe trattarsi di un'androgenetica a decorso lento. In tal caso minoxidil e finasteride possono fare parecchio per mantenere. A questo proposito mi sento di suggerirti di tenere sotto controllo il vertex ( la zona in cui può iniziare a comparire la "chierica" ). Se i peggioramenti di cui parli riguardano solo ed esclusivamente le tempie, con un po' di fortuna ( situazione familiare permettendo ) potrebbe essere anche solo una stempiatura fisiologica. In tal caso non verrebbe pregiudicata la densità delle zone del cuoio capelluto diverse dalle tempie. Se ci sono invece diradamenti ( anche lievi ) nella zona della "tonsura clericale", allora potrebbe essere un'AGA, magari lenta. Ovviamente le mie sono congetture azzardate! Meglio sentire che cosa dice il medico... Se ti va, dopo la visita potresti dirci come è andata. Ciao, Nemicodelvento

Ciao, Angel. Provo a risponderti io, anche se, avendo spezzato il Proscar per poco tempo ( ho infatti soprattutto assunto pillole preparate dal farmacista con altri principi attivi assieme alle frazioni del Proscar ), non sono forse il più idoneo a risolvere i tuoi dubbi. Non preoccuparti per la dimensione della pastiglia. Posso assicurarti che non è un problema. Anche se il dosaggio prescritto per l'alopecia è un 1/5 di Proscar, è più semplice dividere la pastiglia in 4. Le differenze nella quantità di principio attivo non sono tali da falsare l'assunzione ( 1,25 mg contro 1 mg ). Tagliando la pastiglia, inoltre, secondo me è possibile che si perdano piccolissimi frammenti. Dividendo il Proscar in 4 parti. pertanto, si ha un "margine di sicurezza" in eccesso. Per questo motivo mi sento di consigliarti di usare 1/4 di Proscar. Ti assicuro, comunque, che la questione non è di vitale importanza. Nell'assunzione della finasteride, infatti, ciò che soprattutto conta è la costanza nel tempo. Mi spiego meglio: se assumi per molto tempo finasteride, anche con lievi errori di approssimazione nel dosaggio ( 0,90 mg un giorno, 1,20 un altro giorno, etc... ) riuscirai ad avere più risultati che con assunzioni ad 1 mg fisso con ripensamenti, sospensioni, riprese, nuove sospensioni.... Se non ti trovi a dividere manualmente la pillola potresti anche chiedere al tuo farmaceutica il prezzo ( a me ignoto ) di strumenti appositi per dividere pastiglie e valutarne la possibilità di acquisto. Mi pare di aver letto discussioni in cui alcuni utenti dicono di usarli e di trovarsi bene. Ciao, Nemicodelvento

Ciao, Biagio. Può darsi che Milanistadag si riferisse al post iniziale della discussione, dato che in una modalità di visualizzazione del Forum si vede solo il primo post e i titoli dei messaggi di risposta. Ovviamente l'utente stesso potrà confermare o smentire la mia ipotesi. Personalmente ritengo la tua rifessione abbastanza sensata. Ciao, Nemicodelvento

Ciao, Dede. Non preoccuparti per l'assenza... Per quanto importante, un Forum è sempre una comunità virtuale, per cui è comprensibile che questioni "reali" possano interferire sull'attività degli utenti. Spero davvero che la situazione a cui hai accennato non sia stata per te causa di tanta sofferenza, benché mi renda conto che questioni di questo tipo difficilmente lasciano indifferenti. Non sono molto bravo a dare consigli e me ne dispiace. Se me lo permetti, però, vorrei suggerirti di gestire questa situazione in modo da non aggiungere ulteriori disagi psicologici a quelli che già, forse, hai provato. Considera che gli eventi del passato non si possono modificare. E' inutile pertanto indulgere in ricordi che possono essere tristi e lasciare una traccia d'inquietudine nel nostro animo. Possiamo, però, confidare in un futuro diverso, grazie alla nostra capacità di "voltare pagina", perché il futuro non è mai solo determinato dalle nostre attuali condizioni. Spero di non essere stato banale o scontato oppure, non avendo compreso il problema, di essere stato in qualche modo inopportuno o indelicato con queste poche parole. Se lo sono stato, ti prego vivamente di scusarmi. In bocca al lupo. Chissà... forse questa situazione potrà farti scoprire che dentro di te ci sono risorse e forze che nemmeno tu immaginavi di possedere. Un forte abbraccio, Nemicodelvento