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silversnow

Salusmaster User
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Tutti i contenuti di silversnow

  1. Può esserci una spiegazione, ma dovresti descrivere com'era la tua alimentazione in quel periodo di vacanza, e per quanto tempo sei rimasto, grazie
  2. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Per riprendere il tema delle intolleranze, Non è stato dimostrato un collegamento diretto tra intolleranze a lieviti, latticini, uova con acne dermatiti; i dati di chi esegue questi test sono solo dati statistici, possono esserci intolleranze ad altri alimenti diversi da latticini, uova e lieviti anche se statisticamente non solo rilevanti Come diagnosticare in modo certo le intolleranze alimentari? Gli unici test ritenuti attendibili dalla medicina sono i test per diagnosticare l'intolleranza al lattosio e l'intolleranza al glutine (celiachia). Per sapere se il nostro organismo è intollerante ad altri alimenti l'unico metodo attendibile è una dieta ad esclusione di gruppi di alimenti a rotazione, verificando se durante il periodo di esclusione(almeno 2-3 mesi) di determinati alimenti la sintomatologia della dermatite migliora in modo significativo. Il limite di questo metodo è la difficoltà nel verificare le molteplici combinazioni di alimenti possibili L'alternativa sono i test non convenzionali per le intolleranze alimentari (DRIA, Cytotest, test kinesiologico, test del DNA, EAV test); ad esclusione di qualche studio sul DRIA test, non esistono basi scientifiche per poter valutare la loro sensibilità e la loro oggettività, ed è difficile fare un confronto Se avete esperienze dirette è gradita una vostra testimonianza, anche se ricordo che l'esito dei test è determinato da numerose variabili (integrità degli strumenti usati durante il test, preparazione e attenzione dell'operatore che esegue il test, ambiente in cui il test viene eseguito, condizioni psico-fisiche del paziente durante il test) Ma la diagnosi anche se utile, non ha importanza primaria; le intolleranze alimentari sono connesse in modo stretto con l'integrità della flora batterica buona, con la presenza e il transito degli allergeni, con la presenza di batteri, lieviti patogeni, con abitudini alimentari scorrette(diete monotematiche, diete povere di frutta e verdura e con prevalenza di alimenti animali). In altri termini, in un intestino sano e in presenza di una dieta che mantiene la corretta funzionalità dell'intestino difficilmente potranno generarsi intolleranze Un primo intervento deve mirare a ripristinare e rafforzare la flora batterica e l'ambiente intestinale (permeabilità delle cellule epiteliali dell'intestino) per prevenire nuove intolleranze e curare a monte le intolleranze esistenti Ho trovato studi che hanno evidenziato un ruolo dei latticini nell'evoluzione di alcune malattie dermatologiche; altri articoli descrivono la possibile interferenza del consumo di latticini con l'integrità della flora batterica e dell'ecosistema intestinale (cerco le fonti)
  3. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Non è ancora stata dimostrata la presenza di una predisposizione genetica alla base della DS, ma fonti attendibili confermano l'ipotesi di possibili disfunzioni biologiche derivanti da un particolare corredo genetico. Provo a rispondere al tuo esempio. Se la DS è causata da un eccessiva sensibilità all'umidità ambientale, e se, come ipotizzi, non c'è predisposizione genetica, in tutte le persone esposte a fonti di umidità dovremmo osservare la sintomatologia caratteristica della DS; in realtà ci sono persone che svolgono mansioni che costringono loro ad esposizioni a fonti di umidità di intensità elevate e protratte nel tempo, ma senza che si instauri la sintomatologia della DS Syncster e Token hanno osservato in modo attento il modo di manifestarsi delle loro rispettive dermatiti, ma le osservazioni sono contrastanti tra loro, per fare passi in avanti è importante ricercare e conoscere le cause, soffermarsi sui sintomi potrà essere utile solo quando saremo capaci di articolare costruzioni teoriche razionali su basi deterministiche Ninno nel testo che hai riportato ci sono alcune parti che confermano le nostre intuizioni (possibile ruolo delle intolleranze, possibile ruolo dell'iperinsulinemia, stress psicofisico) L'analisi della dieta vegan invece è discutibile e priva di argomentazioni logiche
  4. Confermo che a volte la DS precede l'insorgenza di una psoriasi, mentre in altri casi può insorgere una patologia che associa DS e psoriasi (sebopsoriasi). Quasi sempre, la DS compare solo nelle parti interne (pieghe) degli arti, mentre la psoriasi compare nelle parti esterne (gomiti). Senz'altro Mariolino potrà esserti d'aiuto con una diagosi precisa La cura farmacologia attuale per le forme più gravi prevede la somministrazione di farmaci biologici che non sono esenti da controindicazioni e il loro costo è elevato Non posso dire con certezza se le nostre ricerche sulle linee guida per la DS possano essere efficaci anche per la psoriasi, ma senz'altro possono essere d'aiuto per comprendere come i meccanismi che sono alla base della malattie dermatologiche spesso hanno cause che hanno origine in altri sistemi del nostro organismo; concentrarsi solo su terapie locali non porta alla risoluzione del quadro clinico
  5. silversnow

    Elidel e Protopic

    Non esistono prodotti naturali senza controindicazioni con effetti simili a farmaci come Protopic perchè la DS non si cura localmente, ma dall'interno. Le cure locali a base di farmaci o cosmetici sono solo coadiuvanti perchè non agiscono sulle cause primarie della dermatite, ma solo sulle cause che determinano l'infiammazione locale; Protopic ad esempio agisce inibendo la risposta locale del sistema immunitario; Nizoral contrasta la proliferazione locale di lieviti specifici presenti nell'epidermide; i prodotti a base di cortisone interrompono temporaneamente il processo infiammatorio locale (azione vasocostrittrice) e inoltre riducono la proliferazione cellulare L'uso di questi farmaci non deve essere protratto nel tempo perchè hanno numerose controindicazioni Alla sospensione di questi farmaci la dermatite si ripresenta perchè i loro principi attivi non intervengono sulle cause primarie Un'alternativa è l'uso di emulsioni solfosaliciliche, contengono due principi attivi (zolfo, acido salicilico)naturali in bassa percentuale e non hanno controindicazioni significative (anche se è sempre indicato un piano terapeutico a cicli)
  6. silversnow

    Dermatite Seborroica

    In questo mese non avrò molto tempo, ma alcuni utenti sono aggiornati e ti possono riassumere gli ultimi interventi; rispondo in breve al tuo intervento: i prodotti come quello che proponi hanno senz'altro un effetto positivo per l'intestino, altri prodotti simili si trovano nel circuito dei prodotti biologici e biodinamici: in sostanza il principio è la fermentazione dei vegetali attraverso diverse sostanze come lo zucchero o l'acido lattico. E' possibile prepare questi prodotti anche a casa ( http://www.lafinestrasulcielo.mercurio.it/...ofermentati.htm ) La loro funzione è probiotica, sostituiscono i fermenti presenti nello yogurt per chi decide di eliminare latticini e lattosio. Il trattamento probiotico d'urto però va fatto con fermenti lattici introdotti con veicoli gastroresistenti e che garantiscano l'effettiva colonizzazione (i fermenti presenti nello yogurt non sono adatti) Come avevo ricordato è inutile fare cicli di fermenti lattici senza modificare dieta e stile di vita; come ha ricordato Syncster le diete mono-tematiche(ad es nelle diete tradizionali si consuma solo pasta e prodotti a base di farina di frumento) sono controproducenti e introdurre nel nostro organismo le stesse sostanze senza alternarle con altre può portare nel tempo ad intolleranze alimentari non IgE mediate Le intolleranze che sono spesso frequenti in persone con acne e dermatiti sono ai latticini, alle uova e ai lieviti, queste sostanze sono presenti nelle diete tradizionali e almeno per alcuni mesi è possibile sostituirli.
  7. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Questa è un'ipotesi auspicabile, ma non è la più accreditata: in altri termini, l'intento è di ristabilire la corretta fisiologia dell'intero organismo (intestino, fegato, pancreas, ripristino delle difese antiossidanti, sistema nervoso) con dieta, fitoterapia e stile di vita. Ripristinando questi sistemi la fisiologia di epidermide e derma ne risentirà in modo positivo perchè anche questo sistema (epidermide-derma) è interconnesso con gli altri (nei precedenti interventi sono state esaminate alcune possibili interconnessioni tra intestino e ds) L'intento è ripristinare nel tempo un equilibrio, però la sensazione è che questo equilibrio sia sempre instabile in alcune persone, a causa di disfunzioni non ancora identificate determinate da una predisposizione genetica. Questa è un'ipotesi che deve essere verificata, ma forse la più realistica. In tutte e due le ipotesi, la cura che stiamo cercando di definire è indicata, perchè l'obiettivo è ripristinare nel tempo un equilibrio e mantenerlo, anche se è instabile a causa di una predisposizione determinata dai geni
  8. silversnow

    Dermatite Seborroica

    X Matt, non credo che l'uso di una crema o di un detergente siano risolutivi per la DS; se leggi testimonianze di persone che hanno avuto una remissione definitiva della DS solo usando un detergente o una crema diversi, in questi casi non è DS ma una dermatite allergica da contatto, oppure è DS in forma molto lieve; per questi motivi non devi aspettarti grandi risultati con la sola cura locale che è solo coadiuvante Non me la sento di darti indicazioni su prodotti precisi, perchè la reazione e la resa dei prodotti è sempre soggettiva; so che diverse persone si stanno trovando bene con la Base Lavante eudermica della Most-TC, con Restivoil Verde e Restivoil fisiologico, Mavioil, BioKap, Revivogen, olioderbe; sono detergenti che non dovrebbero contenere antimicotici e sono adatti per un uso frequente, sono solo alcuni esempi. Se vuoi provare un prodotto diverso, di cui non ho esperienza, ma ha una formulazione ottimale è lo shampo della Officina Naturae (esiste anche il balsamo) A presto
  9. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Non è importante sapere cosa hanno mangiato, e per quanto tempo, oppure se hanno eliminato determinate sostanze dalla dieta. Come descrive Token, la maggior parte delle persone osserva se con l'introduzione/esclusione degli alimenti X,Y,Z la dermatite ha delle ricadute immediate o se si verifica una remissione dei sintomi La nostra intenzione è diversa: la dieta deve essere uno strumento di lungo periodo funzionale a ristabilire la normale fisiologia del nostro organismo, perchè siamo in procinto di verificare come il funzionamento non ottimale dei nostri organi interni può influire sul decorso della dermatite
  10. E' importante conoscere l'INCI dei prodotti che acquistate; la maggior parte delle persone per acquistare si basa sulla descrizione delle proprietà e dei principi attivi presenti sulla confezione. In realtà vi accorgerete che spesso due creme che dalla descrizione e dal prezzo sembrano diverse tra loro, hanno gli stessi ingredienti; oppure creme rivoluzionarie che recentemente sono state introdotte sul mercato, hanno la stessa composizione di prodotti in commercio da tempo; creme che contengono un principio attivo potenzialmente efficace che è immerso in un veicolo che ne inibisce l'azione. Anche se è bene precisare che l'INCI non contiene informazioni esaurienti: non è possibile conoscere la qualità delle sostanze utilizzate, spesso non è possibile conoscerne la quantità, non è possibile desumere se il processo di produzione è conforme a standard qualitativi La Penta E fluida contiene una bassa percentuale di etoxidiglicole (Ethoxydiglycol) (fonte => scheda sul sito della Penta Medical) Lo shampo della VEA, ha due tensioattivi un pò aggressivi (tea-lauryl sulfate, ammonium lauryl sulfate) e contiene sostanze di sintesi nelle prime posizioni (acrylates copolymer). Nel complesso non è dei peggiori, ma è possibile trovare alternative migliori. Volevo dirti che la presenza di vitamina E nello shampo non deve influenzare la scelta di acquisto, perchè i prodotti per la detergenza rimangono a contatto con la testa per poco tempo e la vitamina E non ha tempo di agire perchè è rimossa con il risciaquo; puoi cercare per la detergenza prodotti senza vitamina E e cercare prodotti da lasciare in posa a base di antiossidanti (impacchi di olio d'oliva ext, pentaE, e-mousse ma sono solo esempi, è possibile trovare altre alternative)
  11. Un'altro che sta studiando sul biodizionario, grazie E' da tempo che sostengo l'uso di prodotti con ingredienti vegetali biologici-ecologici, che non provengano da processi di sintesi Tutti i prodotti consigliati nelle linee guida dovrebbero essere sostituiti in base a questi parametri PS nella Penta E non hai inserito un ingrediente, comunque nel complesso è una buona crema
  12. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Per Matt, la cura a cui fai riferimento a base di antiossidanti non è una mia proposta, ma è studio condotto da alcuni Istituti di Ricerca in dermatologia alcuni anni fa, uno dei ricercatori era il Dott Passi; il nostro intento era verificare se la cura a base di antiossidanti da loro proposta funzionasse, ma purtroppo sono necessari esami emato-chimici specifici per verificare se ci sono carenze sistemiche effettive di antiossidanti nel nostro organismo. Il mio pensiero è che la cura del Dottor Passi si occupi solo di un aspetto del quadro clinico della dermatite, trascurando altri apparati che sono interconnessi tra di loro Il messaggio per tutti, è di aspettare qualche mese quando sarà possibile definire nuove linee guida per la cura della dermatite, l'intento è di ottimizzare il controllo dei sintomi della ds senza usare farmaci, ma con la dieta e la fitoterapia MarcAntonio non sei l'unico ad avere buoni risultati con la dieta, ma come riporta Token, molte altre persone non hanno notato benefici. In questa discussione vorremmo capire come e perchè la dieta può essere utile nella cura della ds, e per questo motivo è necessario studiare la fisiologia dei nostri organi interni (come intestino, fegato, pancreas, sistema nervoso, sistema immunitario) che è provato non essere separati dalla fisiopatologia dell'exxxxxmide e del derma
  13. X Fabioland La frequenza d'uso corretta dell'emulsione è di una volta al giorno, non la usi un pò troppo spesso? X Exxodd Ti stai trovando bene con E-mousse anche sul viso? L'avevamo consigliata per il cuoio cappelluto per la facilità di applicazione, ma se ti trovi bene anche sul viso prova ad usarla (senza eccedere nelle quantità). In alternativa ci sono fluidi alla vitamina E e C per il viso
  14. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Non sostieni la tua osservazione La differenza tra allergie alimentari IgE mediate e le intolleranze alimentari è consolidata dalla medicina (puoi chiedere a un allergologo o ad un immunologo o ad un gastroenterologo): le allergie a cui fai riferimento provocano una reazione immediata con l'introduzione degli alimenti a cui si è allergici, le intolleranze alimentari no, non c'è nessuna contraddizione Ma chi ha letto tutto, sa che tutto quello che viene scritto proviene da studi empirici e sa bene che che leggere interventi sparsi è controproducente
  15. silversnow

    Shampo

    Non descrivi che detergente usi e se soffri di dermatiti o ipersecrezione sebacea. Prova prodotti che contengono solo ingredienti vegetali, hanno la certificazione ICEA/AIAB, ad esempio shampo e balsamo della Officina Naturae, se decidi di provare fammi sapere come ti trovi
  16. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Nessuno in questa discussione ha mai scritto che l'assunzione di uno o determinati alimenti provochi un peggioramento della dermatite e neppure che l'assunzione di uno o determinati alimenti causi la dermatite. Le argomentazioni che abbiamo sostenuto descrivono un quadro molto più complesso Le stesse intolleranze alimentari, come ho evidenziato, pur essendo una possibile aggravante della dermatite, non agiscono mai con una reazione avversa immediata (peggioramento della dermatite), ma hanno una reazione che si manifesta nel tempo e per questo è difficile riconoscere quali alimenti particolari l'hanno causata. Le intolleranze sono solo una parte del quadro, e dieta, funzionalità dell'intestino / fegato / pancreas / sistema nervoso non sono separati, ma interconnessi. Mi rendo conto che leggere tutto in modo accurato richiede tempo, ma nessuna frase è insignificante, omettere di leggere anche singoli passaggi preclude la comprensione corretta dei temi affrontati Con le sensazioni non si raggiungano risultati, anche nel mio caso la dermatite è presente da 6-7 anni, e in questi anni ho cercato di osservare come interferiscano con la dermatite l'alimentazione, le condizioni atmosferiche, l'attività fisica, la detergenza; le sensazioni sono molte ma le certezze maturate minime, per questo ho pensato che il metodo dell'osservazione non avrebbe prodotto alcun risultato: i processi biologici del nostro organismo sono molto complessi e le osservazioni dei sintomi sono poco utili se non siamo in grado di comprendere la fisiopatologia della malattia X Vlee Ci sono molte sostanze naturali che hanno lo stesso meccanismo d'azione del DMAE, ad esempio la fosfatidilcolina da soia o i flavonoidi del Sylibum Marianum, a differenza del DMAE queste sostanze naturali non derivano dalla sintesi di ossido di etliene e dimethylamina. Inoltre questa sostanza è un’ammina terziaria e anche se non esistono restrinzioni sul suo uso nei cosmetici, non è esente da rischi se combinato con altre sostanze come le nitrosammine, ma in buone formulazioni sono rischi remoti
  17. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Veramente no, è uno degli argomenti da approfondire, ma non è il solo e non è il principale; la sintesi del precedente intervento non è "le intolleranze alimentari sono la causa della ds" Non ho inserito i link delle fonti per un motivo: i contenuti sarebbero apparsi sconnessi tra di loro, ma così non è. Ad esempio i ricercatori che hanno studiato l'uso di probiotici nella cura della dermatite atopica hanno ottenuto buoni risultati ma parziali perchè non hanno considerato tutte le altre componenti responsabili della salute dell'intestino, inoltre non hanno dato importanza alla dieta e alla funzionalità di altri organi. Che senso ha fare una cura di probiotici senza modificare la dieta? La gran parte delle patologie che hanno origine nel tratto gastrointestinale sono dovute ad abitudini alimentari non corrette negli anni, i probiotici da soli possono avere effetti irrisori e instabili Per una cura integrale della ds tutti gli aspetti che ho riportato devono essere considerati e nessuno deve essere trascurato. Quasi tutte le cure hanno risultati scarsi o poco duraturi perchè si commette l'errore di concentrarsi solo su determinati aspetti trascurando tutti gli altri; anche la cura a base di antiossidanti non è razionale, lo stesso Dott Passi ha ricordato che 1-2 compresse di Immugen non avevano alcun effetto sulla dermatite, per raggiungere risultati visibili la posologia era di 4-6 compresse al giorno, ma anche in questo caso come aveva ricordato un paziente del Dott Passi la ds scompariva in alcuni periodi e si ripresentava in altri. Questo per dire che gli antiossidanti presenti nella dieta sono importanti ma basare una cura solo sull'uso di queste sostanze non è una buona scelta Le intolleranze alimentari non sono da trascurare perchè generano stati infiammatori cronici nell'intestino e nel resto dell'organismo, purtroppo i numerosi test diagnostici per le intolleranze non sono riconusciuti dalla medicina perchè spesso non si basano su metodi oggettivi e i risultati non sono ripetibili. Numerose però sono le testimonianze positive delle persone che hanno eseguito i diversi test per i motivi più diversi. Ci sono inoltre medici specialisti che eseguono questi test (ad esempio il DRIA) e sostengono di aver prove scientifiche della loro validità. L'unico metodo empirico attualmente è una dieta ad esclusione. Ma le intolleranze alimentari sono connesse in modo stretto con l'integrità della flora batterica buona, con la presenza e il transito degli allergeni, con la presenza di batteri, lieviti patogeni, con abitudini alimentari scorrette(diete monotematiche, diete povere di frutta e verdura e con prevalenza di alimenti animali). In altri termini, in un intestino sano e in presenza di una dieta che mantiene la corretta funzionalità dell'intestino difficilmente potranno generarsi intolleranze
  18. silversnow

    Dermatite Seborroica

    Dopo la breve descrizione della dieta da seguire e della sua importanza, affronto le possibili relazioni tra flora batterica, funzioni intestinali e DS Descrizione dell'intestino, della flora intestinale e delle loro funzioni L’intestino ha un ruolo fondamentale nel complesso sistema che è l’organismo umano: attraverso la digestione degli alimenti assimila le sostanze nutritive indispensabili alla vita ed elimina ciò che non viene utilizzato. In condizioni ottimali (eubiosi) ha la capacità di eliminare scorie e tossine, favorendo così il ricambio e la rigenerazione necessaria al mantenimento della salute e dell’equilibrio dell’organismo. L’intestino può essere definito il nostro cervello inferiore: ha forma e aspetto simili a quello superiore e in modo analogo riceve e trasmette segnali e stimoli reagendo ad ogni tipo di agente esterno, sensazione, stati d’animo, emozione e stress. L’intestino è abitato (colonizzato) da microrganismi di origine batterica e non batterica che vivono in simbiosi con l’organismo stesso e che intervengono in differenti processi fisiologici. La microflora batterica intestinale, così vengono definiti i microrganismi che vivono nell’intestino, è immunomodulante, e cioè interviene nel mantenimento della risposta immunitaria agli agenti patogeni, e interviene nel metabolismo dei cibi regolando la digestione, l’assorbimento e l’assimilazione delle sostanze nutritive. I ritmi di vita esasperati, lo stress, la moderna alimentazione, a base di grassi e zuccheri raffinati o l’utilizzo prolungato di farmaci, possono compromettere la funzione disintossicante dell’intestino con conseguenze potenzialmente dannose anche a carico di altri organi quali, per esempio, fegato, reni, muscoli, articolazioni e pelle (disbiosi). L’insieme dei microrganismi presenti nel nostro intestino, comunemente definito microflora intestinale, risulta composto principalmente da microrganismi di origine batterica, come per esempio i Lattobacilli e i Bifidobatteri, e da microrganismi di origine non batterica, come per esempio i Lieviti. L’intera microflora intestinale è costituita da oltre 400 specie batteriche diverse distribuite su una superficie intestinale di circa 300 m2. Nel solo intestino crasso (composto da colon, cieco, retto) i batteri residenti raggiungono valori che variano dai 10 ai 100 miliardi di batteri per grammo di contenuto intestinale. Questi microrganismi “amici” che vivono in simbiosi con il nostro organismo intervengono in differenti processi fisiologici: _controllano le funzioni metaboliche che avvengono nell’intestino, quali l’elaborazione di proteine, carboidrati e grassi e produzione di gas intestinali; intervengono attivamente nei processi metabolici di digestione dei cibi e nell’assorbimento delle sostanze nutritive attraverso la mucosa intestinale favorendone l’assimilazione nei vari distretti dell’organismo umano _ostacolano l’insediamento e lo sviluppo di batteri patogeni o “nemici” _stimolano costantemente i fisiologici meccanismi di difesa immunitaria Sulla mucosa intestinale esiste un vero e proprio sistema immunitario capace di “dialogare” con le cellule di tutto l’organismo avvisandole dell’arrivo di sostanze potenzialmente dannose. Quando il normale equilibrio della microflora batterica intestinale (eubiosi) subisce un’alterazione (disbiosi), l’intestino riduce il proprio ruolo fondamentale di protezione dell’organismo con conseguente calo della risposta immunitaria e maggiore facilità all’insorgere di malattie e disturbi di varia natura che potrebbero essere non immediatamente collegabili all’intestino. La disbiosi intestinale può essere associata a specifici disturbi che differiscono a seconda della variabilità individuale. I microrganismi batterici che compongono la microflora intestinale necessitano di nutrimento e di stimolo affinché possano mantenere al massimo la loro attività. Le fibre alimentari rivestono un ruolo importante in tal senso, ma è necessario fare distinzione sul tipo di fibre: fibre insolubili e fibre solubili. Le fibre insolubili si comportano come “spugne”: assorbono l’acqua e, aumentando la massa fecale, ne favoriscono l’eliminazione. Le fibre solubili, contenute in cereali, legumi, verdura e frutta, vengono scomposte dalla microflora intestinale e sono in grado di stimolare lo sviluppo e l’attività di alcune specie batteriche amiche residenti nell’intestino come i Lattobacilli e i Bifidobatteri. Si può affermare che le fibre solubili siano il “cibo” della microflora batterica intestinale e per tale ragione sono definite prebiotiche. Qualora l’alimentazione risulti povera in cereali integrali, frutta, verdura e legumi, può essere utile associare un’integrazione a base di fibre solubili ad attività prebiotica. I prebiotici sono in grado di stimolare e nutrire la flora batterica, in maniera specifica. Tra le loro proprietà, la ricerca scientifica evidenzia la capacità di: _garantire il mantenimento e la vitalità della flora intestinale _stimolare lo sviluppo della microflora intestinale Interconnessioni tra intestino e DS (e altre malattie dermatologiche) _Un esempio di interconnessione tra intestino e malattie dermatologiche è la presenza di una condizione clinicamente definibile come dermatite atopica (che ha molte analogie con la DS), vista la natura immunologica della malattia, e la sua frequente associazione ad allergeni ambientali e alimentari, dovremo prestare attenzione agli eventi a carico della mucosa intestinale che è l’organo di screening immunologico più vasto del corpo umano; le mucose intestinali infiammate sono meno efficaci nello screening immunitario e permettono il passaggio di un maggior numero di possibili allergeni (ad esempio frazioni proteiche poco digerite). Inoltre stimolare le secrezioni gastrointestinale permette di ridurre i possibili allergeni (ad esempio le proteine) ai loro minimi termini, abbattendo il carico di allergeni. _Secondo alcuni autori quasi il 70% dei bambini con DS sviluppano anche allergie alimentari entro il 10 anno. In molti casi di allergie alimentari/allergeni alimentari, la condizione delle mucose intestinali è un fattore fondamentale. L'infiammazione comporta una perdita di capacità di screening da parte delle mucose che possono permettere il passaggio ad una percentuale maggiore di molecole complesse e potenzialmente allergeniche. L'utilizzo di piante ad azione tonica ed antinfiammatoria sulle mucose contribuisce a riportarle alla massima funzionalità ed a ridurre il carico di allergeni. _Una carenza di biotina nei bambini è associata alla DS, e la somministrazione di biotina alle madri che allattano migliora la condizione. E' possibile, dato che la biotina viene normalmente sintetizzata dalla flora batterica, che alla base della carenza ci sia un disturbo della flora intestinale. Nell'adulto la sola biotina non è stata efficace e si consiglia una supplementazione dell'intero complesso B che migliorerebbe la sintesi degli acidi grassi nella pelle lesionata. l semi di lino sono prescritti come prebiotico per migliorare le condizioni della flora intestinale. _I probiotici sono batteri che fanno parte della flora batterica intestinale e servono a garantire il normale stato di salute. Essi sono in grado di favorire il corretto funzionamento della barriera intestinale, di garantire la normalizzazione della permeabilità intestinale e di promuovere le risposte immunitarie della mucosa stessa. Sono impiegati, classicamente, nella prevenzione e terapia delle patologie diarroiche, ma sono stati studiati anche per il trattamento della dermatite atopica. La loro introduzione nel trattamento della dermatite atopica nasce dalla cosiddetta "teoria igienica" ovvero dall'ipotesi che l'aumentata incidenza della malattia sia correlata al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, con conseguente riduzione delle infezioni a cui i bambini sono esposti nella prima infanzia. Alla nascita il tratto gastro-intestinale è sterile, ma nei primi mesi/anni di vita viene colonizzato fino a divenire una popolazione stabile. Questa flora intestinale svolge un importante ruolo sullo sviluppo del sistema immunitario dell'ospite, soprattutto verso antigeni degli alimenti che introduciamo con la dieta. Alcuni autori hanno dimostrato che due mesi di somministrazione, una volta al giorno, di Lactobacillus GG o Bifidobacterium lactis Bb-12 sono sufficienti a migliorare l'eczema atopico e a ridurre i livelli di molte molecole responsabili della risposta allergica, senza interferire con la crescita dei bambini. Attraverso meccanismi diversi e ancora non ben noti, essi favoriscono il controllo dell'infiammazione intestinale. Altri Autori ne hanno studiato, invece, il possibile ruolo preventivo. Hanno osservato che facendo assumere Lactobacillus GG una volta al giorno a mamme con familiarità per atopia nelle due/quattro settimane antecedenti la presunta data del parto, e successivamente ai loro bambini nelle prime settimane di vita, si osserva un effetto protettivo verso lo sviluppo della malattia. Essi sostengono che si riduce del 50% l'incidenza della malattia rispetto a bambini che non lo assumono e che è minore la gravità della malattia e la sua necessità di trattamento. Non sono state descritte differenze, invece, per quanto riguarda il livello di IgE nel sangue. Non è ancora chiaro quale sia l'esatto meccanismo d'azione, quale sia la durata ottimale della terapia con Lactobacillus GG per ottenere un risultato clinico visibile e se questo risultato è transitorio o meno. E' pertanto opportuno guardare con fiducia a questo nuovo approccio, ma consapevoli dei limiti che ancora esso presenta. _Alcuni medici specialisti sostengono che nei pazienti con DS è importante verificare se sono presenti intolleranze alimentari e in particolare una intolleranza ai lieviti. Secondo questo schema è possibile correlare la DS con le altre manifestazioni comuni dermatologiche: anche questa condizione è caratterizzata da una possibile intolleranza, oltre che al latte, anche ai lieviti, e da una fluttuazione ormonale tipica dell’adolescenza. In casi come questi consigliano di agire riconoscendo e controllando le intolleranze alimentari. Il trattamento di queste comprende una dieta di rotazione sulle classi di alimenti a cui si è risultati intolleranti in associazione con il rimedio iposensibilizzante più adatto al quadro globale. Le intolleranze alimentari sono un fenomeno in continua crescita e, spesso, sono la spiegazione a quei disturbi che, senza una causa diretta, affliggono molte persone: mal di testa, insonnia, eczemi, gonfiori addominali, dolori articolari, stipsi, diarrea, fino ad alterazioni dell’umore o del ciclo ormonale. Le intolleranze alimentari hanno caratteristiche diverse dalle allergie, soprattutto per il modo in cui si determinano e per i tempi necessari alla comparsa dei sintomi, anche se spesso i sintomi che si evidenziano sono identici. A differenza delle allergie alimentari che si manifestano immediatamente, la reazione che porta ai sintomi di una intolleranza assomiglia molto di più ad una specie di avvelenamento lento; ciò è dovuto all'intervento di altre cellule o di altri anticorpi, diversi dalle IgE. Sono reazioni più lente e insorgono dopo ore o addirittura giorni dalla introduzione dell'alimento, talora anzi è necessario ripetere per più giorni l'introduzione dell'alimento per poter vedere comparire i sintomi. Esistono infatti nell'organismo dei meccanismi di regolazione e di controllo (in pratica dei 'pompieri'), che in caso di intolleranza riescono ad agire meglio che nel caso di allergia, cercando di evitare lo 'scoppio' delle polveriere coinvolte (ovvero dei basofili e dei mastociti, cellule che contengono l'istamina). È necessaria la reintroduzione ripetuta della sostanza per scatenare la reazione. L'introduzione di un alimento verso cui esista intolleranza agisce in pratica come una specie di lento 'avvelenamento', anche se l'organismo è in grado di riconoscere la presenza del nemico in modo quasi istantaneo. In pratica l'organismo riconosce subito 'il nemico', e poi per qualche giorno 'lo tiene d'occhio', cercando dove possibile di limitare i danni dipendenti dalla sua ingestione, e alla fine 'scoppiando' solo se l'introduzione dell'alimento continua, al di là delle possibilità di controllo esistenti in ciascun individuo. Nel caso di una allergia (in cui agiscono le IgE), ad esempio nel confronti delle fragole, la introduzione delle fragole provoca l'immediato superamento dei livello di guardia da parte degli anticorpi, e quindi la comparsa repentina dei sintomi (e infatti chi ne soffre arriva dal medico già segnalando la probabile esistenza dell'allergia). Si sta approfondendo di recente lo studio di una serie di fenomeni fisici e psichici dell'organismo umano, verosimilmente correlati con l'assunzione di particolari cibi ritenuti 'innocui'. I fenomeni di intolleranza alimentare possono essere infatti una importante concausa, quando non addirittura la causa di gran parte delle malattie in cui sia presente infiammazione. È importante conoscere l'esistenza di questo fenomeno, perché gli effetti di una intolleranza sull'organismo non sono di tipo immediatamente evidente, ma giorno dopo giorno provocano la crescita di fatti infiammatori che determinano malattie sicuramente impegnative. Inoltre, in presenza di intolleranza alimentare si consumano molti globuli bianchi e quindi si vengono spesso a determinare quelle forme di malattia da carenza di difese. Una volta identificata una intolleranza alimentare, lo scopo non è comunque quello di eliminare la sostanza dall'alimentazione, ma di aiutare l'organismo a recuperare la tolleranza nei confronti di quegli alimenti. _Alcuni medici specialisti in Scienza dell'Alimentazione sostengono che, in un organismo sotto stress, il sistema nervoso produce sostanze (catecolamine) che nel tratto gastrointestinale provocano piccole lesioni (microulcerazioni) delle pareti intestinali alterandone la permeabilità Questa è un'ampia descrizione in termini generici delle possibili interconnessioni tra funzioni dell'intestino e ds Per concludere, il normale equilibrio della microflora batterica intestinale (eubiosi) e l'integrità delle mucose intestinali sono basilari per una cura ottimale di diverse malattie dermatologiche; dieta, cicli di probiotici, prebiotici e un piano fitoterapeutico sono gli strumenti per intervenire e per questo devono essere approfonditi Le prossime considerazioni sono sul fegato (1) dieta 2) intestino 3) fegato 4) pancreas 5) varie 6) cura locale)
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    X Mariolino, se si elimina carne e alimenti animali è necessario integrare solo b12 (la cui integrazione non ha controindicazioni); per adesso di origine animale consumo solo pesce 3-4 volte a settimana, per questo motivo fra un pò dovrò integrare con la b12 perchè il solo pesce non basta per assumere le quantità definite dai LARN / RDA. Per i cereali con e senza glutine, se non si è intolleranti (morbo celiaco) una scelta razionale consiste nell'alternare i diversi tipi di cereali, nella dieta mediterranea questo non avviene perchè la maggior parte delle persone consuma pasta e farina di frumento, pane e pizza con farina di frumento, prodotti da forno con farina di frumento X Vlee, la posologia della curcuma la trovi sul sito Infoerbe; la curcuma in polvere non deve superare i 6-7 grammi se usata a scopo terapeutico per periodi limitati; se usata tutti i giorni per lunghi periodi ti consiglio di rimanere sui 2-3 g al giorno consumata insieme a sostanze grasse come un pò di olio d'oliva; per la papaya non conosco la posologia, provo ad informarmi Per i probiotici, devono essere: _Prodotto da tenere refrigerato _Prodotto in capsula gastroresistente _Contenente sia Lactobacillus acidophilus che Bifidobacterium _Meglio se i fermenti sono di ceppo umano piuttosto che vaccino _Contenente almeno 1 miliardo di spore prodose _Meglio se le capsule contengono anche materiale nutritivo per i fermenti (saccaridi) Per i semi di pompelmo, i pareri non sono positivi: http://www.officinanaturae.com/newsletter/...4_25_09_06.html Per gli zuccheri, è bene eliminare tutti gli zuccheri semplici (qualche volta è possibile usare miele); mentre gli zuccheri complessi (pasta, riso, prodotti da forno) devono essere consumati solo in forma integrale e in quantità corrette (non mi sono riferito all'autore da te riportato)
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    Riporto i risultati degli studi di ricerca condotti al San Gallicano sulla composizione del sebo e sul consumo di antiossidanti nelle aree in cui sono presenti le lesioni che caratterizzano la ds; in particolare questi studi empirici giustificano l'uso di creme a base di antiossidanti per contrastare la perossidazione lipidica di superficie. Il loro uso deve essere inteso solo come coadiuvante locale. Inoltre questi risultati devono essere un punto fermo per mostrare che la sola ipersecrezione sebacea non è la causa della ds, come molti dermatologi ancora pensano, dopo aver letto in questo forum di medici che prescrivono laser per la riduzione del sebo in caso di ds http://193.109.105.24/allegatiifo/RicercaI...tificReport.pdf (parte da metà pagina 68 [C.Acne] a metà pagina 69)
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    Mariolino, non ho mai detto che la dieta da sola è il rimedio definitivo per la ds, ho invece ripetuto diverse volte che è il primo passo basilare per la cura; se la dieta non viene modificata, non raggiungerete risultati significativi con nessuna cura che agisce dall'interno In questi quattro mesi ho cercato di modificare la dieta verso la dieta ideale, con piccoli passi e mancano ancora alcune modifiche in positivo (anche perchè nuovi accorgimenti li ho scoperti in queste ultime settimane) Di conseguenza, con la mia esperienza non è possibile decretare sentenze definitive sull'utilità della dieta nella cura della dermatite Anche perchè molti di voi continuano a fare sempre lo stesso errore di volere risultati in breve tempo, abbandonando piani terapeutici che nel breve periodo non producono miglioramenti e senza poterne conoscere gli effetti di lungo periodo; questo è il motivo per cui le cure che vengono maggiormente prescritte sono a base di cortisonici e antimicotici (il medico va incontro alle richieste pretenziose del paziente) Lette le precedenti considerazioni, posso dirvi che in questi mesi non ho intrapreso nessuna cura locale o sistemica, ma ho solo dedicato le mie attenzioni sulla dieta senza ancora giungere ad una dieta ideale: anche se ho raggiunto buoni risultati su tutto l'organismo, mi soffermo su alcuni aspetti pertinenti alla discussione. Scomparsa della ipersecrezione sebacea su tutto il viso e tra i capelli, miglioramento significativo dell'aspetto dei capelli, miglioramento dell'incarnato, assenza di arrossamenti, ds visibile in forma molto ridotta nelle aree ad alta ipersecrezione sebacea, e la situazione di partenza era abbastanza grave; questi risultati sono anche in parte dovuti all'uso di buoni detergenti per la detersione di viso e capelli Per me sono buoni risultati se si considera che la dieta non ha nessuna controindicazione ed è solo un punto di partenza i cui risultati possono essere ottimizzati con piani fitoterapeutici sistemici e locali. L’unica controindicazione è la richiesta di sacrifici perché eliminare carne e quasi tutti gli alimenti animali, eliminare alimenti confezionati, zuccheri, consumare solo cereali integrali, richiede un periodo iniziale di studio e di adattamento, anche se vi assicuro che la cucina vegetale è molto più gradevole di quella a base di alimenti animali Ma se continuerete a ritenere la cucina mediterranea la dieta ideale avrete meno possibilità di raggiungere buoni risultati per tutto l’organismo dall’interno. Se i tuoi amici hanno avuto miglioramenti intervenendo sulla dieta, sono la conferma che molte patologie come le dermatiti e la psoriasi non sono insensibili ad interventi dall’interno E’ vero che lo un’intensa attività fisica produce un aumento dei radicali liberi, mentre ne produce molto meno un’attività moderata; però non hai detto che in entrambi i casi i benefici dell’attività fisica per l’organismo sono tali da prevenire e ridurre numerosi fenomeni che comporterebbero un consumo maggiore di radicali liberi nel nostro organismo; inoltre una regolare attività fisica ottimizza le funzionalità dei nostri apparati interni tra cui quello vascolare, e questo è senz’altro positivo per favorire anche l’efficienza delle difese antiossidanti. Infine ricordo che i radicali liberi entro un certo limite sono necessari perché svolgono funzioni importanti come messenger cellulari Senz’altro un’attività sportiva moderata e regolare è raccomandata, mentre limitate attività molto intense, non solo per la produzione di radicali liberi, ma anche per evidenti controindicazioni per il sistema cardio-vascolare Per Salvio, l’idrocolterapia è una pratica semplicistica e può essere dannosa per l’intestino, per questo motivo un medico che si propone di migliorare la funzionalità di questo organo si contraddice quando prescrive una cura simile. Considerare l’intestino come un lungo tubo con depositi da ripulire è un errore inaccettabile; l’intestino è un organo molto complesso e pregiudicare l’integrità di mucose e flora batterica è molto grave, ricordati che la flora batterica e le mucose sono responsabili in buona parte del funzionamento del nostro sistema immunitario e della sintesi di numerosi micronutrienti Per Mariolino, a me risulta il contrario, il digiuno è una delle metodologie più efficaci per rafforzare il sistema immunitario, non per sopprimerlo, spero di trovare qualcosa sull’argomento; per le terapie igieniste, il digiuno è una cura per diverse patologie Per Vlee, i fermenti lattici sono importanti ed un loro uso è razionale per il ripristino della flora batterica; ma come ho appena detto, tutte queste cure sono acqua se non mettete in pratica il primo passo della dieta. Inoltre la scelta dei fermenti lattici deve essere molto selettiva, non pensate che l’uso quotidiano dei fermenti lattici presenti nello yogurt possa aiutarvi
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    Salvio, sui siti che proponi non possiamo avere nessun riscontro certo, possono esserci elementi di verità ma se non coordiante le vostre ricerche partendo da fonti attendibili, non sarete in grado di costruire argomentazioni credibili, e questo è basilare in medicina perchè è la nostra salute ad essere a rischio Fate ricerche e approfondite le vostre conoscenze su Pubmed
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    Siete sulla buona strada, però nei vostri interventi mancano alcuni passaggi importanti senza i quali non potrete comprendere l'importanza della dieta e di piani fitoterapeutici per intestino, fegato e sistema immunitario; spero di aver tempo per descrivere in modo approfondito come dieta e funzionalità di intestino, fegato, sistema immunitario, sistema nervoso sono strettamente interconnessi con processi infiammatori e lesivi di tutto l'organismo Non conosco l'autore che avete citato, però se è vero che raccomanda l'idrocolonterapia come cura contraddice le sue stesse ipotesi; l'idrocolonterapia è una pratica semplicistica rischia di ridurre e semplificare la nostra flora batterica e di causare infiammazioni Hanno un fondamento scientifico invece le tesi sull'alterata permeabilità delle mucose intestinali, ma purtroppo è scaduto il tempo PS Mariolino, pensi che l'uso di immuno-soppressori e la ricerca per il controllo delle citochine siano progressi della medicina? Una volta che riusciremo a controllare l'attività delle citochine nei processi infiammatori cosa avremo ottenuto? Farmaci da usare a tempo indeterminato dato che la ricerca sulle vere cause che danno origine ai processi infiammatori è inesistente. Prova a chiedere ad uno specialista in dermatologia quali progressi sono stati fatti nella ricerca delle cause della ds negli ultimi decenni
  24. silversnow

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    Sulla dieta, mi riallaccio alla discussione aperta da Salvio In diversi interventi ho ricordato che insieme ad un piano terapeutico mirato per ripristinare le difese antiossidanti, è importante intervenire anche su altri organi come intestino e fegato che sono interconnessi con il funzionamento corretto di numerosi processi biologici, compresi i processi cutanei Il primo passo consiste in una dieta bilanciata che non causi carenze e si basi quasi esclusivamente su alimenti vegetali per fare il pieno di tutti i complessi polifenolici, degli acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi e delle fibre in essi contenuti. Lo scopo è anche di eliminare/limitare tutte quelle sostanze di origine animale(grassi e proteine animali, tossine) che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, incrementare il flusso di radicali liberi, sovraccaricare la funzione epatica e del pancreas, introdurre allergeni, intensificare processi infiammatori. Molti di voi non credono che con la sola dieta sia possibile raggiungere l'effetto antiossidante degli integratori, in prima analisi i vostri dubbi sono concreti e condivisibili se la dieta presa in considerazione è la mediterranea. In realtà la dieta mediterranea può essere un buon punto di partenza per traguardi migliori, dove si mira a sostituire con alimenti vegetali tutti gli alimenti di origine animale (latte, uova, carne, pesce). Un esempio estremo , se ricordate, è la dieta crudista, dove da alcuni studi sono emersi valori di antiossidanti nel sangue molto superiori alla norma; ma senza ambire al crudismo (che è potenzialmente pericoloso per possibili carenze di alcuni nutrienti), una dieta ideale, supportata da numerosi studi empirici, è la dieta vegana (argomento da approfondire) Vi ricordo inoltre che in tutte le diete sono basilari alcuni accorgimenti per mantenere inalterate le proprietà organolettiche degli alimenti: _quando possibile frutta e verdura devono essere consumate crude e nella forma originale, ad esempio la parte bianca della buccia degli agrumi che spesso viene scartata contiene una sostanza che contrasta in modo efficace i radicali liberi (per questo è importante la provenienza da agricoltura biologica) _quando non è possibile consumare crude le verdure, il migliore metodo di cottura è la cottura a vapore che compromette solo il 20% delle sostanze antiossidanti dei vegetali, contro l'80% dei metodi di cottura tradizionali _alcune sostanze antiossidanti si attivano con la cottura, per esempio licopene dei pomodori e b-carotene _altri antiossidanti come la luteina contenuta nelle verdure a foglia verde è bioassimilabile quando consumata con sostanze grasse come l'olio d'oliva extravergine _gli oli vegetali ad alta percentuale di acidi grassi polinsaturi hanno una funzione benefica per il nostro organismo se consumati a crudo; se sottoposti ad alte temperature invece degenarano e si trasformano in sostanze nocive _molte sostanze di origine animale inibiscono l'attività di alcuni antiossidanti, un esempio sono i bioflavonoidi del cacao, le cui proprietà antiradicaliche si riducono in modo significativo se consumati insieme a sostanze presenti nel latte ( capacità aniossidante del cioccolato al latte è molto inferiore alla capacità antiossidante del cioccolato fondente) _la capacità antiossidante di alcuni piatti, ad esempio insalata con pomodoro, può essere quadruplicata con l'aggiunta di alcune piante aromatiche Questa è un'ampia descrizione in termini generici della dieta ideale, che penso nessuno di voi segua e ne conosca gli aspetti specifici Tempo scaduto, la prossima volta il secondo passo (l'intestino), il terzo(il fegato), e altre considerazioni
  25. silversnow

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    In breve, ci sono diversi studi sulle proprietà anti-ossidanti dei flavonoidi contenuti nel cacao; questi risultati però sono stati ottenuti con somministrazioni molto concentrate di cacao preparate in laboratorio. Per riuscire ad assumere ogni giorno la quantità di bioflavonidi somministrata negli studi è necessario mangiare diverse tavolette di cioccolato fondente o diversi cucchiai di cacao in polvere con un elevato apporto calorico; non so se nel nostro Paese siano in commercio prodotti preparati con queste concentrazioni Su Yacon e polvere di sesamo nero non so molto, ma penso abbiano più funzione rimineralizzante per l'alto contenuto di alcuni oligoelementi (zinco, ferro, calcio, magnesio) e funzione prebiotica utile alla flora intestinale, provo a cercare altre informazioni
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