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Agonia Di Un Impero: la CR è fallita


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titanic_sinking.jpg

 

Il buon Actarus72 ci ha segnalato una notizia di stampa fresca fresca, riguardante un personaggio molto noto e la sua altrettanto nota azienda.

Purtroppo, come saprete, per pregressi eccessi da parte di qualcuno troppo entusiasta e troppo fiducioso nella libertà di espressione, non ci è data la possibilità di menzionare qui né il personaggio né l'azienda.

 

Niente e nessuno, però, né di questo mondo né dell'altro, ci può impedire di riportare notizie di stampa, visto e considerato che proprio oggi si è svolta una manifestazione per la libertà di informazione.

 

Ecco quindi, in tutto il suo splendore, la notizia segnalata da Actarus.

 

Corriere della Sera 03.10.2009

 

Mi raccomando, massima moderazione nei commenti.

 

Cantava il grande Archiloco: Ou gar esthla katthanousi kertomein ep'andrasin (Non è certo cosa bella ingiuriare i morti).

 

Gli rispondeva il Pinocchio di Collodi:

 

I morti son morti e la miglior cosa che si possa fare è quella di lasciarli in pace!

 

Non saranno pertanto tollerati insulti, parolacce, ingiurie, contumelie e quant'altro non sia degno di un consesso civile.

 

Ognuno esprima intimamente ciò che sente nel profondo del proprio cuore.

 

Amen.

 

Se però qualcuno volesse preparare un paletto di frassino ben appuntito, non saprei come biasimarlo. Non si sa mai. Nella Storia ci sono stati casi di resurrezione e di vita dopo la morte...

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Mi stupisce, una volta di più, l'avarizia di notizie sui quotidiani anche locali, l'assenza di informazioni sul perchè del crollo di un ennesimo impero draculiano, nell'ennesima sensazione che la stampa non racconti mai i veri perché....e tu te ne rendi conto solo ogni volta che la notizia ha a che fare con te direttamente, quando parla di cose che tu sai, proprio in prima persona...

 

Nel caso in discorso parliamo anche di un numero non indifferente di persone che perderanno un posto di lavoro....loro e noi vittime di uno dei tanti succhia sangue in circolazione...

ma tutto ciò che noi, tanti di noi, hanno dato, tutti quei dollaroni, tanti, veramente tanti, lo sapete vero? Dove sono finiti? Perché mai solo chi lavora deve pagare?

 

Lo sapete, i nostri malfamati cinesini (la cui media qualità produttiva non è certo inferiore a quella dei laboratori del famigerato) quanto prendono in cambio di cose che, anche quando orrende, molto ma molto meno costano di quelle che per anni abbiamo portato in testa molti di noi rinunciando a tutto, sottoscrivendo cambiali, ma soprattutto soggiacendo a chi ha fatto denaro del nostro disagio, dolore, impossibilità di essere normali?

 

Non riesco a gioire della caduta di un impero quando a pagare è come sempre qualcuno qualunque come me. Certo, lui ha creato quell'impero dando lavoro, creando prosperità, allora, e prima di sparare a zero toccherebbe sentire pure quella campana.

 

Purtroppo io di campana riesco a sentire solo la mia, la mia storia di emarginata, il suono dei miei soldi (pochi, sudati, sottratti a tutta una vita normale, viaggi, vacanze, mini lussi...) devoluti in cambio di orrori e bugie, bugie e maltrattamenti soprattutto. Ricordi che sembrano tratti dalla TV spazzatura, bugie innanzi tutto, isolamento dagli altri, e qui sta la forza di posti come questi, la possibilità di dire, parlare, scambiare esperienze, la libertà, se non fosse troppo usare questa parola per storie come le nostre quando in giro c'è in gioco ben altro....

:fiorellino:

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Io penso anche alla diaspora dei clienti di questo centro. Dove andranno, ora?

 

Se qualcuno non provvederà a garantire continuità al servizio, si ritroveranno in mezzo ad una strada, pronti ad essere aggrediti dal primo bandito di passaggio... e quanti ce ne sono... e quanti ne nascono ogni singolo giorno!

 

La fine di questo centro invoglierà ciarlatani di ogni risma a buttarsi nel business forti dei dieci, quindici, venti anni di esperienza.

 

Alle idee meravigliose si sostituiranno i fornitori privati dei divi di Bollywood, gli inventori degli impianti capillofori, i venditori delle protesi biorigeneranti, gli esarchi del divino posticcio.

 

Mamma mia che orrore! Speriamo che la fine del Supercentro non sia come la fine dell'URSS che ha liberato i popoli d'oltrecortina ma ha rovinato la vita di quelli che erano già liberi...

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Un giorno mi trovai in un'azienda nel bel mezzo di una riunione sindacale che portò i dipendenti a scioperare e a bloccare la produzione per tutta la giornata. Nella mia mente sono stampate questa parole di uno dei titolari rivolte al rappresentante sindacale: "Se qui chiudiamo il problema è Vostro, noi di certo non resteremo senza un pezzo di pane, Voi inceve da domani siete per strada!".

Putroppo in questo particolare periodo storico assisto impietosamente all'impossibilità di molte aziende, anche di medie e piccole dimensioni, di garantire le continuazione del proprio business. Il fallimento metterà il lavoratore per strada e l'imprenditore a casa a campare di rendita o ad avviare una nuova iniziativa. Purtroppo questa è la realtà.

 

Nel caso specifico c'è un altro aspetto che va considerato: lo sconforto psicologico che investe il cliente che aveva fatto affidamento ad un'azienda di rilevanza nazionale, europea direi.

Fortunatamente lo sconforto iniziale diventerà presto una liberazione.

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Infatti non vedo motivi particolari per gioire. La proprietà dell'azienda (diciamo così) avrà accumulato abbastanza capitali per vivere bene il resto dei suoi giorni. I collaboratori si troveranno in mezzo ad una strada e dovranno riciclarsi in qualche altra attività. I clienti non faranno fatica a passare in qualche altro centro, ce ne sono innumerevoli ad ogni angolo di strada.

Basta guardare qualche piccola TV privata ad ore notturne (a me e' capitato qualche volta, causa insonnia), prima o poi la pubblicità di qualche centro "tricologico" passa di sicuro.

 

Quanto alle azioni legali che quell'azienda ha intentato ad alcuni utenti di questo (o altri) forum, non credo proprio che l'eventuale curatore fallimentare rinuncerà tanto facilmente. Ogni motivo per raccattar soldi e' buono, a tutela dei creditori naturalmente. Quindi le eventuali cause di risarcimento - fonti potenziali di entrate - temo andranno avanti ugualmente.

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Tutto ha un inizio ed una fine, tutto.

 

L'azienda, ha saputo sfruttare il momento, il monopolio e molti di noi, ci sono "cascati", io per primo ma quella volta, non era un esserci "cascati", era cio' che volevamo, era cio' che passava il mercato.

 

Oggi, delle new-gen apprezzo la qualita' e se le stesse, costassero come i vecchi impianti, le ordinerei ugualmente, sarei solo molto piu' contento della loro naturalezza, abbiamo l'idea di essere stati ingannati o meglio di esserci fatti sfilare soldi dal portafoglio, i nostri soldi e poco ci importa se in Cina il reddito pro-capite e' per noi assurdo, poco ci importa se non hanno versamenti di contributi.

 

Se il titolare in oggetto, ha regolarmente pagato gli stipendi, versato i contributi, onorato le forniture e ora si ritrova con un prodotto non piu' valido sul mercato, magari con l'impossibilita' o la mancaza di stimoli nel riconvertire la propria azienda, a noi non ci deve importare se nel corso di questi quaranta anni abbia o meno guadagnato fior di milioni (di euro) e ora possa vivere di rendita.

 

Purtroppo, e' una legge di mercato, una dura legge ma legge, le aziende, nascono per scopi di lucro, sfruttano il momento ed il prodotto, non sono onlus ma come detto in apertura, tutto ha un inizio e tutto una fine, i clienti, piano piano, abbandoneranno (torneranno calvi) o si dirigeranno verso altri centri, i lavoratori dovranno cercare qualche cosa altro, nulla e' eterno.

 

Faccio una ultima considerazione personale, legata al mio lavoro:

 

Un lettino prendisole in alluminio (quello che trovate sulle spiagge), viene venduto in Italia a 130,00= Euro

 

lo stesso lettino, lo trovate in Cina a 20,00= Euro

 

Da noi, il nostro made in Italy, costa quindi sei volte di piu' e passa, ora facciamo la proporzione tra un impianto in europei, con capelli lunghi piu' di 15 centimetri, un'azienda italiana produttrice di tale prodotto che si vede a dover vendere minimo sei volte in piu', sarebbe scorretta?

 

Concludo: per quaranta anni, l'azienda ha dato lavoro e sommando ai vari dipendenti, i centri applicazione ed assistenza, molte persone hanno vissuto grazie ad essa, non dimentichiamolo mai.

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Hai perfettamente ragione Maurizio e ben capisco il tuo sentire dal lato imprenditoriale.

Ma non credo -e certo la situazione non è equiparabile- che tu, per vendere il tuo lettino made in Italy, molto probabilmente in grado di durare assai + di quello made in Cina e che non si schianterà rompendo vertebre del malcapitato, ti inventeresti che il lettino, che ne so, ti fa diventare bello!

 

Ciò di cui io credo la ditta in crisi vada accusata è l'aver speculato oltre ogni misura (vogliamo parlare delle cifre: la tua moltiplicazione x 6 è assai lontana dal vero, per quanto mi riguarda parliamo di moltiplicare x 19, il che non solo permette di pagare degnamente la manodopera, ma di arricchirsi) su un malessere, per alcuni una dolorosa malattia, l'aver raccontato balle infinite, aver venduto anche prodotti scadenti, pericolosi per la salute, aver manipolato le persone, aver spesso maltrattato e ingannato....certo, non lui, certo, solo addetti di centri lontani (& Company: malversazioni difficilmente controllabili dalla casa madre, visto il clima di silenzio omertoso) che nel frattempo si riciclavano pur usando il suo nome, certo....è un discorso complesso e pieno di sfaccettature, con molti chiaroscuri, con implicazioni che porterebbero lontani. Resta il fatto che stiamo parlando di un mondo borderline, qualcosa che secondo me non dovrebbe rientrare nel campo dell'estetica, ma in quello della salute e come tale essere sottoposto a ben altri controlli.

A onor del vero va detto che quasi tutti i dollaroni sganciati erano debitamente fatturati, che comunque non è poco visti i più recenti andazzi dei nuovi venditori di felicità tricologica.

 

Ma mi piacerebbe sapere se anche questo fallimento sarà imputato all'attuale grande crisi.

Dato che tutti noi sappiamo che i capelli ci sono necessari come il cibo e per essi potremmo privarci forse pure di parte di quello (come spesso è stato, comunque).

E dunque passerà sotto silenzio la vera motivazione, ovvero l'incapacità di adeguarsi, di produrre qualcosa che facesse concorrenza vera, smettendo di intentare cause demenziali a singole persone che raccontano, in libertà, la realtà dei fatti.

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Hai perfettamente ragione Maurizio e ben capisco il tuo sentire dal lato imprenditoriale.

Ma non credo -e certo la situazione non è equiparabile- che tu, per vendere il tuo lettino made in Italy, molto probabilmente in grado di durare assai + di quello made in Cina e che non si schianterà rompendo vertebre del malcapitato, ti inventeresti che il lettino, che ne so, ti fa diventare bello!

 

Ciò di cui io credo la ditta in crisi vada accusata è l'aver speculato oltre ogni misura (vogliamo parlare delle cifre: la tua moltiplicazione x 6 è assai lontana dal vero, per quanto mi riguarda parliamo di moltiplicare x 19, il che non solo permette di pagare degnamente la manodopera, ma di arricchirsi) su un malessere, per alcuni una dolorosa malattia, l'aver raccontato balle infinite, aver venduto anche prodotti scadenti, pericolosi per la salute, aver manipolato le persone, aver spesso maltrattato e ingannato....certo, non lui, certo, solo addetti di centri lontani (& Company: malversazioni difficilmente controllabili dalla casa madre, visto il clima di silenzio omertoso) che nel frattempo si riciclavano pur usando il suo nome, certo....è un discorso complesso e pieno di sfaccettature, con molti chiaroscuri, con implicazioni che porterebbero lontani. Resta il fatto che stiamo parlando di un mondo borderline, qualcosa che secondo me non dovrebbe rientrare nel campo dell'estetica, ma in quello della salute e come tale essere sottoposto a ben altri controlli.

A onor del vero va detto che quasi tutti i dollaroni sganciati erano debitamente fatturati, che comunque non è poco visti i più recenti andazzi dei nuovi venditori di felicità tricologica.

 

Ma mi piacerebbe sapere se anche questo fallimento sarà imputato all'attuale grande crisi.

Dato che tutti noi sappiamo che i capelli ci sono necessari come il cibo e per essi potremmo privarci forse pure di parte di quello (come spesso è stato, comunque).

E dunque passerà sotto silenzio la vera motivazione, ovvero l'incapacità di adeguarsi, di produrre qualcosa che facesse concorrenza vera, smettendo di intentare cause demenziali a singole persone che raccontano, in libertà, la realtà dei fatti.

 

Condivido in pieno

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Infatti, non dimentichiamo che nella storia di questa azienda non ci sono solo dipendenti che ritirano la busta paga a fine mese, solo un centinaio, tra l'altro, incompatibili con le dimensioni, la clientela ed il fatturato dell'azienda stessa, a dimostrazione che da tempo gran parte dell'attività veniva delegata ad altri e ad altre sedi...

In questa storia ci sono stati singoli ed intere famiglie oberati da gravosi impegni economici, spesso onorati solo grazie a mutui pluriennali.

 

Questi sacrifici e queste sofferenze, come ben sappiamo, oggi non sono più necessari e questo è il motivo per il quale non riesco a preoccuparmi per i cento posti di lavoro perduti a fronte di migliaia di famiglie con qualche (grosso) problema economico in meno.

 

Ri-Amen...

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Lungi da me, il voler apparire come paladino difensore dell'azienda in oggetto, il mio intervento e' stato solo un intervento un po' tecnico, valutando anche la posizione della controparte.

 

Riflettiamo:

 

Nessuno ci ha obbligati ad effettuare quella scelta, noi abbiamo cercato, noi abbiamo visto e noi abbiamo accettato.

 

Ci e' stato proposto un prodotto, non fumo negli occhi, non un talismano o pozione miracolosa, agendo su disperazioni ben piu' profonde e gravi che la calvizie, un mago, un cartomante, quelli sì fanno leva sulle debolezze e disperazioni della povera gente che non vede piu' nulla di fronte a loro.

 

Quella volta, loro erano i capelli, o i loro prodotti modellati sul tuo calco o le parrucche stantie da manichino e loro, ne hanno giustamente (legge di mercato) approfittato, il titolare, si era dismostrato persona con le palle, costruendo intorno al suo prodotto, un'immagine di pubblicita' che coinvolgeva importanti personaggi dello sport e della televisione, chi soffriva di tale problema, quale via migliore?

 

Purtroppo (per loro), il suddetto non ha saputo cogliere i tempi che cambiano, la globalizzazione, e' rimasto fermo sul suo prodotto ormai passato, con la stessa politica di prezzo tipica di quando era monopolista e lì, e' cominciata la caduta del suo impero.

 

Ogni cosa ha un inizio ed una fine, ogni cosa, ormai e' successo, gente per strada, gente senza piu' punti di riferimento e gente senza piu' prodotti, tutti aspetti negativi ma tra i tanti, uno e' anche positivo, non ci saranno piu' persone nuove che indosseranno elmetti ormai fuori tempo, con prezzi fuori da ogni logica di mercato.

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E' la prima volta che lascio un messaggio anche se è da diverso tempo che seguo i dibattiti in questo forum. La mia storia è del tutto analoga a tante che ho letto in questo forum, e anche io sono una delle innumerevoli vittime di questo personaggio.

Vittima in quanto ingannato.

E' vero che ho cercato, ma non è vero che ho visto, nè che ho consapevolmente accettato. Questo è il punto.

Questo signore ha prosperato per anni grazie alla disinformazione. Ma il suo modello di business non poteva certo durare in eterno, basato com'era sull'inganno. Internet, ed il prezioso contributo di forum come questo, col tempo hanno contribuito a minarlo.

Certo, questo personaggio sicuramente avrà accumulato parecchi quattrini in tutti questi anni. Nel mio caso 12 milioni delle vecchie lire (anno 1997). Moltiplicateli per i 900'000 clienti che dice di avere, per la misura dell'enormità del fenomeno. Anche se i clienti fossero un decimo di quanto afferma costui, saremmo comunque a cifre astronomiche.

Personalmente il fatto che questo odioso commercio volga al termine non può che farmi un immenso piacere.

Non dimentichiamoci infatti che tanti operatori e collaboratori dei suoi centri erano attivi e consapevoli complici. Non dimentichiamoci dei rischi per la salute cui inconsapevolmente andavano incontro i malcapitati clienti. Non dimentichiamoci il disagio, e la consapevolezza di essere in una situazione insostenibile, con cui tanti di noi -me copreso- hanno vissuto fintantochè non sono riusciti a liberarsi del famigerato “copertone”. Un saluto a tutti gli utenti del forum.

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E' la prima volta che lascio un messaggio anche se è da diverso tempo che seguo i dibattiti in questo forum. La mia storia è del tutto analoga a tante che ho letto in questo forum, e anche io sono una delle innumerevoli vittime di questo personaggio.

Vittima in quanto ingannato.

E' vero che ho cercato, ma non è vero che ho visto, nè che ho consapevolmente accettato. Questo è il punto.

Questo signore ha prosperato per anni grazie alla disinformazione. Ma il suo modello di business non poteva certo durare in eterno, basato com'era sull'inganno. Internet, ed il prezioso contributo di forum come questo, col tempo hanno contribuito a minarlo.

Certo, questo personaggio sicuramente avrà accumulato parecchi quattrini in tutti questi anni. Nel mio caso 12 milioni delle vecchie lire (anno 1997). Moltiplicateli per i 900'000 clienti che dice di avere, per la misura dell'enormità del fenomeno. Anche se i clienti fossero un decimo di quanto afferma costui, saremmo comunque a cifre astronomiche.

Personalmente il fatto che questo odioso commercio volga al termine non può che farmi un immenso piacere.

Non dimentichiamoci infatti che tanti operatori e collaboratori dei suoi centri erano attivi e consapevoli complici. Non dimentichiamoci dei rischi per la salute cui inconsapevolmente andavano incontro i malcapitati clienti. Non dimentichiamoci il disagio, e la consapevolezza di essere in una situazione insostenibile, con cui tanti di noi -me copreso- hanno vissuto fintantochè non sono riusciti a liberarsi del famigerato “copertone”. Un saluto a tutti gli utenti del forum.

 

Rusty,

 

intanto grazie per aver espresso il tuo parere, grazie da parte mia, in poco piu' di un anno, ne ho sentite e lette di tutti i colori ma a quanto pare, ora, nessuno se la sente piu' di commentare, seconda cosa, anche io provengo dalla tua stessa esperienza.

 

Io, no mi sento un ingannato, la scelta e' stata solo mia, il centro, al primo colloquio, mi fece vedere l'impianto.

 

Ripensandolo oggi, mi rendo conto fosse una scelta diabolica, sia per l'estetica che per la sofferenza, intesa proprio come "dolore" nel portarlo ma si sa, i tempi cambiano, la tecnologia va avanti e cio' era quello che passava il mercato.

 

Non giudico i suoi collaboratori o meglio la rete in franchisig, come suoi complici, erano dei lavoratori, che forse credevano o meno in un prodotto

ma quello era il loro lavoro, come oggi, non mi sentirei di giudicare e condannare chi, se ancora ce ne fossero, vendesse una enciclopedia cartacea in un'era informatizzata, facendola pagare fior di migliaia di euro, e' il suo lavoro e tutti i lavori sono nobili.

 

Vorrei sottolineare il fatto che, non parliamo di venditori di fumo, ma di un'azienda con tanto di certificazioni ISO.

 

Sono il primo a rallegrarmi per aver incontrato una giusta e valida alternativa, ma riflettiamo, se non ci fosse stata, saremmo ancora tutti, io per primo, con il nostro elmetto in testa.

 

Vuoi sapere un'altra cosa della quale sono convinto?

 

Se non ci fosse stata tutta questa liberta' di informazione, di comparazione, se fossimo ancora oggi come dieci anni fa, penso proprio che una newgen

l'avremmo pagata allo stesso prezzo e forse piu', grazie al fatto che essa sia tanto leggera e naturale, l'avremmo preso come uno sviluppo tecnologico.

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sinceramente, se fossi ancora loro cliente sarei terrorizzato al limite della disperazione... dove mi procurerei ancora la "roba", chiudendo loro? E quanta, quanta gente, magari con un non facile accesso ad internet, sta rischiando di "rasarsi a zero" nei prossimi mesi... magari gente che ci ha anche costruito una carriera importante, sull'aspetto (parlo di professionisti, comunque, non di divi dello spettacolo, che qualcosa troveranno sempre). Quanti miei colleghi, di cui riconosco ogni giorno il cesarimento, a breve rischieranno di esser visti in giro con un look per qualcuno "sorprendente"...

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Mamma mia che orrore! Speriamo che la fine del Supercentro non sia come la fine dell'URSS che ha liberato i popoli d'oltrecortina ma ha rovinato la vita di quelli che erano già liberi...

 

 

Arn,

 

condivido in pieno, la penso esattamente come te, stessa ideologia.

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sinceramente, se fossi ancora loro cliente sarei terrorizzato al limite della disperazione... dove mi procurerei ancora la "roba", chiudendo loro? E quanta, quanta gente, magari con un non facile accesso ad internet, sta rischiando di "rasarsi a zero" nei prossimi mesi... magari gente che ci ha anche costruito una carriera importante, sull'aspetto (parlo di professionisti, comunque, non di divi dello spettacolo, che qualcosa troveranno sempre). Quanti miei colleghi, di cui riconosco ogni giorno il cesarimento, a breve rischieranno di esser visti in giro con un look per qualcuno "sorprendente"...

 

 

Hai ragione FXP,

 

questo e' un altro lato di disperazione ed abbandono che ha tutta la sua vera e tragica realta'.

 

Noi delle newgen, non abbiamo la verita' assoluta, noi, conosciamo l'altro lato della medaglia ma provate a pensare se io chiedessi al Fox astrologico se si senta o meno truffato, cosa risponderebbe?

 

Forse un giorno, malediranno ma non ora.

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Non la voglio far lunga. Mi spiace sinceramente per i vari parrucchieri (inutilmente chiamati operatori come se essere un parrucchiere non fosse più che dignitoso) che sono destinati a perdere il posto, ne ho conosciutii di veramente bravi e anche ottime persone. Nessuna pietà invece per i ciarlatani venditori che se la tiravano da esperti finanziari e cercavano di convincerti che 3000 euro per un parrucchino fossero il minimo del prezzo. Fui profeta quando l'anno scorso dissi a una di queste che probabilmente in breve tempo si sarebbe trovata in strada. Tira tira la corda si spezza. Per quel che mi riguarda se ne possono andare ... :radioattivo: Alla fine ho speso tanto, ma non sarei qui se non fossi passato per l'altra esperienza e quindi quasi quasi li ringrazio, ma soprattutto ringrazio dio di aver trovato voi, dello sforzo degli organizzatori, dell'amicizia delle tante persone conosciute in questo periodo. Non riesco nemmeno a provare rancore per il passato tanto è il piacere del presente. Una pernacchia basta e avanza!

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Come vedete, l'opinione pubblica, quella che non si interessa di protesi e posticci, non ha la minima idea di come sia cambiato il mercato dal 2000 in poi.

 

I media non fanno altro che riportare quello che la gente crede...

 

Il Giornale 07.10.2009

 

La gente crede che:

 

1) la crisi dell'azienda sia dovuta al "passare di moda" delle protesi a seguito dell'uso di rasarsi i capelli a zero...

 

2) il titolare dell'azienda sia ridotto sul lastrico, forse costretto a chiedere l'elemosina all'angolo della strada...

 

Non sanno, i disinformati, che i venditori di protesi da 5000 euro al pezzo sono stati annientati dalle protesi cinesi a 100 euro al pezzo.

Non sanno, i disinformati, che il titolare già da almeno cinque anni svolgeva più che altro funzione di immagine, avendo ormai delegato a rivenditori in franchising l'aspetto commerciale ed avendo trasferito i propri interessi in altri ambiti di attività (aziende vinicole, ad esempio).

 

Ma l'opinione pubblica preferisce credere alle balle, soprattutto quando concordano con la sua granitica idea che i parrucchini siano comunque un abominio che prima o poi dovrà scomparire dalla faccia della terra...

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Come vedete, l'opinione pubblica, quella che non si interessa di protesi e posticci, non ha la minima idea di come sia cambiato il mercato dal 2000 in poi.

 

I media non fanno altro che riportare quello che la gente crede...

 

Il Giornale 07.10.2009

 

La gente crede che:

 

1) la crisi dell'azienda sia dovuta al "passare di moda" delle protesi a seguito dell'uso di rasarsi i capelli a zero...

 

2) il titolare dell'azienda sia ridotto sul lastrico, forse costretto a chiedere l'elemosina all'angolo della strada...

 

Non sanno, i disinformati, che i venditori di protesi da 5000 euro al pezzo sono stati annientati dalle protesi cinesi a 100 euro al pezzo.

Non sanno, i disinformati, che il titolare già da almeno cinque anni svolgeva più che altro funzione di immagine, avendo ormai delegato a rivenditori in franchising l'aspetto commerciale ed avendo trasferito i propri interessi in altri ambiti di attività (aziende vinicole, ad esempio).

 

Ma l'opinione pubblica preferisce credere alle balle, soprattutto quando concordano con la sua granitica idea che i parrucchini siano comunque un abominio che prima o poi dovrà scomparire dalla faccia della terra...

Concordo, se il punto 1 fosse vero dovrebbe entrare in crisi tutto il settore, dalle cure ai trapianti.

E' vero che oggi essere calvo e' meno penalizzante rispetto agli anni in cui imperavano i "capelloni", e può essere una moda ma è anche vero che molti individui senza capelli o rasati non stanno bene a causa della fisionomia e dei tratti del viso.

 

Ciao

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…non so voi, ma io vorrei vederlo 'sto compratore interessato all’"azienda" del Baffone.

Michelin?...Goodyear?...nooo....sarebbe troppo onore.

Un commerciante di gomme ricoperte, ecco quello che ci vuole!

Avete presente i pneumatici a fine carriera, quelli di cui viene recuperata la carcassa e ricoperta con un battistrada di

riporto, per rinascere a nuova vita sotto qualche catorcio?

Ecco, è questa l’applicazione ideale!

Pensateci bene: impermeabile il prodotto del Baffone lo è di sicuro.

Poi va subito in temperatura, ricordate la calotta incandescente d’estate?

Senza considerare lo spessore, è tale da poterci fare la scolpitura da neve!

Copertoni Naturali a Contatto...come vedete, non c’è da cambiar nulla!

Che bischero a non averci pensato prima!

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Dopo tutti questi discorsi pensiamo a quanto siamo fortunati !

 

Informazione è libertà....e qui scatta la nostalgia e mi viene in mente Gaber che cantava:

 

La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone.

La libertà non è uno spazio libero.....LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE !

 

Ancora una volta grazie Medusa e grazie a tutti voi.

Imotep.

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ciao ragazzi.. o signori come volete... :) io sono nuovo sul forum.. accidenti a non avervi trovato prima!!!! sono davvero rassenerato legendo il forum.. NON SONO SOLO!! non ho piu paura grazie a voi!! il mio quesito ora è questo.. io porto una sua protesi.. ne ho fatte 4 e sinceramente sono fortunato perchè la mia immagine è quesi impeccabile ( anche e soprattutto grazie alla mia abilità) logicamente non è sempre stato cosi.. ho dovuto penare e ancora oggi ho difficolta ad accettarmi ma anche grazie a voi ce la sto facendo.. una domanda.. ma ora io che sto pagando a rate i gommoni.. che devo fare??? cioè ho ancora quelche anno di rate.. mi camia qualcosa?? mi potete aiutare? dare qualche info? se volete anche in MP se non dovesse essere di interesse per gli altri utenti...

 

aspetto vostre notizie.e vi rinnovo la mia gratitudine!! A TUTTI!! mi sento davvero meglio da quando leggo qui!!!

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…non so voi, ma io vorrei vederlo 'sto compratore interessato all’"azienda" del Baffone.

Michelin?...Goodyear?...nooo....sarebbe troppo onore.

Un commerciante di gomme ricoperte, ecco quello che ci vuole!

Avete presente i pneumatici a fine carriera, quelli di cui viene recuperata la carcassa e ricoperta con un battistrada di

riporto, per rinascere a nuova vita sotto qualche catorcio?

Ecco, è questa l’applicazione ideale!

Pensateci bene: impermeabile il prodotto del Baffone lo è di sicuro.

Poi va subito in temperatura, ricordate la calotta incandescente d’estate?

Senza considerare lo spessore, è tale da poterci fare la scolpitura da neve!

Copertoni Naturali a Contatto...come vedete, non c’è da cambiar nulla!

Che bischero a non averci pensato prima!

 

Scherzi a parte e solo per esprimere un'opinione personale, non credo sia possibile trovare un acquirente per un produttore di articoli fuori mercato...

 

Non è tanto una questione di qualità o di caratteristiche, è semplicemente una questione di prezzo.

 

Visto che fai il paragone motoristico, è come se qualcuno vendesse spalaneve a 400mila euro l'uno.

 

Non è, anche qui, questione di qualità o caratteristiche, è solo che a 400mila euro l'uno non trovi un cristiano che te li compri e magari neppure un maomettano o un induista...

 

Ora, il fatto è che i TNT non possono essere venduti a meno di quello a cui vengono venduti perché altrimenti tutta la struttura (basata in Italia e con stipendi italiani) non si regge.

 

Vendere protesi cinesi come gli altri significherebbe perdere l'esclusiva e quindi doversi confrontare, direttamente e senza alibi, con i prezzi di mercato.

 

Non solo: se uno deve poi vendere protesi cinesi, perché mai dovrebbe rilevare l'azienda, debiti compresi?

 

Molto, molto meglio attendere il fallimento e poi rilevare solo il marchio... :fischietto:

 

Perché allora l'azienda è andata avanti finora?

 

Semplice: perché c'era disinformazione. Ancora oggi c'è una considerevole fascia di utenza che ignora che le protesi cinesi costino 100 euro l'una. Fino a cinque anni fa questa fascia costituiva il 99% dell'utenza, capace di pensare ed ancor più di credere che 5000 euro al pezzo fosse il costo giusto di una protesi e che, comunque, non si potesse trovare niente di accettabile a meno.

 

Tutti noi, anche i "vecchi" come me, Maurizio, Luca e tanti altri abbiamo continuato a pagare tranquillamente migliaia di euro al pezzo fino a pochi anni fa. Poi abbiamo saputo ed abbiamo cambiato fornitori.

 

Ciò che ora accade per il più grande, presto accadrà anche agli altri grandi, quando qualcuno andrà in TV a dire chiaramente che una protesi costa 100 euro...

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