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Marliani

Salusmaster User
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  1. Marliani

    Nella Mia Zona Zero.

    Consulta la dr.ssa Fernanda Favotto Via Kennedy, 21 Caselle di Altivole TV 0423569785
  2. Marliani

    X Dott.marliani Sulla Finasteride

    Sinceramente credo che la finasteride assunta per i capelli possa PREVENIRE il cancro alla prostata. Di questo sono piuttosto convinto ma una risposta sicura ce la potranno dare solo i numeri fre 15 - 20 anni.
  3. Marliani

    Per Dott. Marliani

    Un topico contenente estrogeni ti dovrebbe servire... --------------- IL TELOGEN EFFLUVIO Il termine di “effluvio” o “effluvium” indica una situazione in cui la caduta di capelli è numericamente molto elevata (anche molte centinaia di capelli al giorno) e qualitativamente omogenea come fase del ciclo (tutti capelli cadono in telogen maturo, in anagen distrofico, in catagen 1 ecc). Con il termine “telogen effluvio” indichiamo una caduta di capelli in telogen abnormemente abbondante. II telogen effluvio, la causa più frequente di visita tricologica, è ancora spesso misconosciuto. E’ così frequente che ognuno lo sperimenta su di sé più volte nel corso della vita. La caduta dei capelli interessa diffusamente tutta la testa, comprese le parti laterali e posteriori. Quando l’effluvio è sufficientemente importante da provocare un diradamento l’alopecia che ne risulta è omogenea su tutto il cuoio capelluto. Distinguiamo un telogen effluvio acuto, subacuto e cronico. Telogen effluvio acuto Il telogen effluvio acuto segue episodi fisicamente o emotivamente importanti: febbre elevata, interventi chirurgici, incidenti stradali, emorragie, parto, avvelenamenti, somministrazione di eparina, di citostatici ecc. Il suo inquadramento clinico è relativamente recente (Kligman nel 1961) ma il sintomo che esso descrive, il rapido e diffuso diradamento, compariva già nella letteratura medica fin dall’inizio del secolo scorso. La caduta di capelli è improvvisa, violenta, quantitativamente molto elevata, qualitativamente omogenea e sostanzialmente diffusa su tutto il cuoio capelluto. Nel telogen effluvio acuto, il paziente, di solito una donna, lamenta l’improvvisa caduta di capelli a partire da un periodo, da una data o da un evento spesso ben ricordato ed indicato con precisione. Il paziente è quasi sempre fortemente preoccupato della brutalità e dell’intensità con le quali la patologia ha esordito e viene dal medico a chiedere aiuto. Spesso arriva con una busta o un sacchetto contenente i capelli caduti. Un tricogramma eseguito in questa fase mostrerà che fin’oltre l’85% dei capelli sono in fase telogen. La caduta dura due o tre mesi, quindi s’arresta spontaneamente e talvolta improvvisamente, come tutto era iniziato. Poi i follicoli ritorneranno alla normalità. Seguirà la lenta ricrescita, più o meno completa, dei capelli. Si è avuta cioè un “onda di muta”. L’evento causale del telogen effluvio dura pochi giorni o addirittura poche ore. Il recupero e il ritorno alla densità normale è invece molto lento e spesso può impiegare molti mesi. Telogen effluvio subacuto e cronico Nel telogen effluvio cronico il paziente o più spesso la paziente, lamenta da mesi (telogen effluvio subacuto) o da anni (telogen effluvio cronico) una anomala, abbondante caduta di capelli senza variazioni stagionali, senza tendenza alla remissione spontanea e, con il tempo, la comparsa di miniaturizzazione e diradamento diffuso di varia gravità. Dal punto di vista cosmetico la capigliatura è come “spenta”, anelastica, non “tiene la piega”, non “accetta” trattamenti estetici. L’evento causale il più delle volte non può essere ricordato. La causa o le cause non sono intuitive e sono spesso sfumate: problemi psicologici persistenti, diete inadeguate, somministrazione di farmaci, malattie autoimmuni croniche quali il LES, la colite ulcerosa ecc. Fra le cause di telogen effluvio molto frequenti ed insidiose sono le anemie croniche di ogni natura e le tiroiditi autoimmuni in ipotiroidismo. Frequentemente la tricodinia accompagna il telogen effluvio. Si tratta di una sensazione soggettiva di dolenzia fastidiosa e continua riferita alla base dei capelli o al cuoio capelluto. La tricodinia scompare quando l’effluvio si risolve o sta per risolversi. La sua causa è discussa ma ci pare troppo semplicistico attribuirla solo alla emotività od alla labilità psichica del paziente. Il meccanismo con il quale si ha la caduta dei capelli nel telogen effluvio non è chiaro ma sembra probabile che si possa ricondurre ad un problema nell’utilizzo della fonte prima di energia cellulare, il glucosio, con danni alla formazione della guaina interna ed arresto delle mitosi nella matrice pilare. Approccio al telogen effluvio In presenza di una caduta di capelli abbondante e diffusa il medico deve essere in grado di eseguire una corretta diagnosi basata sull’indagine anamnestica, sull’esame clinico, sugli esami di laboratorio e su eventuali osservazioni microscopiche (se occorre anche mediante biopsia ed istologia). L’approccio al paziente, come spesso avviene in dermatologia ed a differenza di quanto sempre si fa in medicina generale, potrà cominciare con l’esame obiettivo. Per prima cosa verificheremo se i capelli sono “normali” per quantità e qualità, anche in relazione ad età e sesso del soggetto che stiamo esaminando. Facilmente potremo verificare se si è in presenza di un diradamento diffuso o localizzato (ipotrichia) e se tale diradamento è stato o meno preceduto da assottigliamento dei capelli (miniaturizzazione). Dopo un parto, ad esempio, si verifica frequentemente un effluvio diffuso senza che i capelli si assottiglino (telogen effluvio acuto post parto). Durante una dieta dimagrante squilibrata, con carenze proteiche, si può assistere invece ad un assottigliamento dei capelli seguito poi da caduta di capelli in telogen con bulbi che appaiono al microscopio spesso strozzati, come a clessidra (telogen effluvio subacuto o cronico carenziale). Il test della carezza è un primo esame clinico che consiste nel far scorrere la mano sopra il cuoio capelluto come per accarezzare la testa ed i capelli. Piccole alterazioni, di solito subito evidenti, ci daranno un primo immediato orientamento. Facciamo alcune considerazioni solo a titolo di esempio. Potremo renderci conto “a vista” di quanti sono i capelli corti e sottili, “miniaturizzati”, se i capelli sono particolarmente sottili, se sono sottili in toto o solo in zone particolari, se vi sono elementi fratturati ecc. - Si potrà subito, grossolanamente, determinare il rapporto fra capelli miniaturizzati (corti e sottili) e capelli normali. Un eccesso di capelli miniaturizzati indica una riduzione del tempo di anagen ed un aumento del numero dei telogen che, se accompagnato da irregolare distribuzione con prevalente rarefazione del vertice e risparmio della nuca, ci farà, specie in un uomo, porre diagnosi di defluvio in telogen o ipotrichia o alopecia androgenetica. - Se la miniaturizzazione è regolare su tutto il cuoio capelluto senza zone di particolare prevalenza ci orienterà verso un telogen effluvio cronico. - Una rarefazione dei capelli senza miniaturizzazione, omogenea sulla nuca, sulle tempie e sul vertice orienterà verso un effluvio acuto o subacuto. - La rarefazione isolata della zona fronto-parietale, la così detta “stempiatura”, sarà oltremodo orientativa per una alopecia fronto-parietale maschile. - Una alopecia areata sarà, il più delle volte, subito evidente. - La presenza di capelli fratturati, simili a barba ispida, farà pensare a danni provocati da trattamenti cosmetici, a malformazioni del fusto, alla tricotillomania, alla tigna. Saranno cioè diagnostici di una pseudo alopecia. - Capelli assottigliati ma non da sempre geneticamente sottili, specie se con irregolari assottigliamenti fusiformi e strozzature lungo il fusto, potranno far pensare ad uno stato carenziale. L’esperienza del medico sarà in tricologia, come in tutta la dermatologia (branca “visiva” della medicina), spesso decisiva per una diagnosi corretta e, di solito, immediata. L’osservazione del cuoio capelluto potrà poi evidenziare la presenza di comuni disturbi dermatologici come la pitiriasi secca (forfora), la dermatite seborroica, la psoriasi ed anche cicatrici, atrofie, ustioni, infezioni, tumori ecc. Il pull test verrà eseguito subito dopo. - Quando con il pull test ci rimane fra le dita un numero elevato di capelli con i loro bulbi in telogen è di per se già diagnostico per un telogen effluvio. Se la caduta dei capelli costituisce per il paziente l’unico sintomo di calvizie incipiente, paradossalmente, tanto più questa è vistosa tanto meno, corrisponde, nella maggior parte dei casi, ad un reale pericolo di calvizie. L’effluvio come ormai ben sappiamo, è impressionante e comunissimo e la sua benignità rende ragione della apparente efficacia di tante “cure” irrazionali. Nell’effluvio in telogen acuto la caduta è abbondate, anche di centinaia e migliaia di capelli in telogen, senza segni di involuzione. Nell’effluvio in telogen cronico la caduta è più modesta, sempre in telogen, sempre accompagnata da diradamento più o meno obiettivo, talvolta anche spiccato, e da un certo grado di miniaturizzazione. Anamnesi L’anamnesi richiede un’attenta valutazione della storia familiare, degli stati fisiologici e/o parafisiologici, delle abitudini alimentari, delle malattie passate o in corso, dell’uso di farmaci o cosmetici (tinture, colorazioni, lavaggi ecc.). - Se, con l’esame obiettivo, abbiamo posto diagnosi di effluvio in telogen (caduta di capelli abbondante ed omogenea) l’anamnesi facilmente ci farà distinguere un effluvio in telogen acuto da un effluvio in telogen cronico (durata temporale dell’effluvio). L’evento causale dell’effluvio acuto spesso viene riferito dal paziente stesso. Se invece l’anamnesi non è già di per sé dirimente chiederemo al nostro paziente una serie di esami, nel tentativo di trovare la causa dell’effluvio. Fra le cause di telogen effluvio cronico dobbiamo sempre sospettare una anemia, un distiroidismo, una carenza alimentare o vitaminica ma anche la lue, una epatite, una leucemia, una collagenopatia sistemica con andamento clinicamente iposintomatico ecc. Dobbiamo cioè ricordare anche le cause più temibili, di difficile diagnosi e spesso, almeno inizialmente, misconosciute La diagnosi di telogen effluvio acuto e/o cronico impone quindi una serie minima di esami che permettano di escludere od individuarne le origini più gravi. - Esami clinici minimi di base in caso di telogen effluvio: emocromo, sideremia, ferritina, zinchemia, protidogramma, glicemia, fT4, TSH, acido folico, vitamina B12, VES. - Esami di secondo livello: Ra Test, proteina C, VDRL, HAV, HBsAg, HCV, dye test, mono test, HIV, esame delle feci, calcemia, magnesiemia, transferrina, anticorpi antigliadina, test delle resistenze globulari, fetoemoglobina, glucosio-6-fosfato deidrogenasi, ricerca di autoanticorpi antinucleari. --------------------------- Nutrienti, Vitamine ed Oligoelementi (serici e/o plasmatici) margini di normalità Valori normali in Medicina Valori normali in Tricologia albumina: 3,5-5 gr/dl > 4,5 gr/dl calcemia: 8,5-10 mg 9-10 mg/dl ferritina: 12-200 ng/ml >30 ng/ml sideremia: 40-160 mcg/dl >60 mcg/dl folati: 1,8-12 ng/ml >3 ng/ml magnesio: 1,3-2,1 mEq/l >1,8 mEq/l proteine tot: 6-8 g/dl >6,5 g/dl rame: 70-160 microg/dl 80-120 microg/dl vit. A: 30-65 microg/dl 40-65 microg/dl Vit. B6: 3,6-18 ng/ml >5 ng/ml vit. B12: 220-940 pg/ml >300 pg /ml vit. C: 0,6-2,0 mg/dl >8 mg/dl vit. D: 1,5-3,5 ng/ml 2-3 ng/ml zinco: 70-150 microg/dl >80 microg/dl --------------------------- Terapia Nel telogen effluvio acuto la terapia è inutile. E’ essenziale rassicurare il paziente. Farmaci a rischio devono essere sospesi, a meno che non siano indispensabili. Il telogen effluvio è un sintomo, non una malattia; l’unico trattamento razionale è ovviamente quello di allontanare la causa che ha scatenato l’evento ma spesso si renderà necessario fornire al paziente terrorizzato una terapia di supporto (anche solo un placebo) che gli dimostrerà l’interessamento del medico al suo caso e farà trascorrere il tempo necessario a ché l’effluvio si risolva spontaneamente. E’ comunque interessante notare come dopo un grave telogen effluvio superato vi sia sempre un periodo più o meno lungo, talvolta anche di anni, in cui, con grande soddisfazione del paziente “guarito”, cadono pochissimi capelli perché tutti gli elementi in telogen e/o che si avviavano al telogen sono caduti. Il normale ciclo annuale è alterato, il numero di anagen al tricogramma può superare il 95% . Nel telogen effluvio. cronico, invece, è sempre opportuna una terapia. Di solito questi pazienti hanno già affrontato una quantità di trattamenti locali e generali e ne sono stati delusi. Non è sufficiente, quindi, rassicurarli. La prima cosa sarà sempre la ricerca della causa (o delle cause) che ha provocato l’effluvio per poterla risolvere quando possibile. La terapia sintomatica del telogen effluvio, da effettuare nella impossibilità o in attesa di una terapia causale, è fondata sull’uso dei cortisonici topici (in lozione) o/e per via generale. Spesso anche una sola fiala intramuscolare di metilprednisolone da 40 mg da risultati sorprendentemente buoni. Inizialmente dovrebbe essere tentata l’applicazione locale di un cortisonico a bassa/media potenza e possibiulmente non fluorurato. La terapia per via generale seguirà in caso di fallimento. Il dosaggio non dovrebbe comunque superare 0,25 mg/kg/die di prednisone. Anche l’ACTH a dosi basse (0,5 ml ogni 5 giorni) può rivelarsi utile. Ovviamente quando fosse in gioco una malattia sistemica quale il lupus eritematoso sistemico il dosaggio dovrà essere adeguato alla gravità. Nei casi nei quali un Raynaud, leucopenia o una fotosensibilità facciano sospettare una condizione di pre-lupus, si può tentare un ciclo di clorochina, 500 mg/die, diminuendo il dosaggio appena possibile. Nelle giovani donne è bene far attenzione alla dieta. Ci può essere una anoressia nervosa o un quadro similare o una dieta intrapresa per dimagrire. Nel primo caso, difficilissimo da gestire, è opportuno richiedere il parere di uno psichiatra. Fra le cause più frequenti di telogen effluvio vi sono le anemie, anche sfumate. Occorre fare molta attenzione alla emoglobina, all’ematocrito, alla ferritina, alla vit B12, all’acido folico. Chi si occupa di tricologia deve conoscere le forme principali di anemia. Altra causa frequente e spesso misconosciuta è l’ipotiroidismo.
  4. La "dermatite seborroica" è un’affezione molto comune caratterizzata dalla presenza di squame giallastre e untuose che, a differenza della pitiriasi steatoide, si associano ad eritema del cuoio capelluto, a piccole formazioni crostose e a prurito spesso intenso. Sono spesso interessate anche altre zone, solchi naso-genieni, sopracciglia, ciglia, condotto auricolare esterno, regione retroauricolare, zona centrotoracica e margine d’inserzione frontale del cuoio capelluto (che interessando la cute della parte alta della fronte fino anche a più di un terzo, porta alla formazione della cosiddetta “corona seborroica”). Nella dermatite seborroica, la cui causa è sconosciuta, l’incremento del Pityrosporum ovale è maggiore rispetto a quanto descritto per la forfora mentre la velocità di secrezione sebacea non è necessariamente aumentata e può, anzi, in taluni casi, essere diminuita. La composizione qualitativa del sebo è invece modificata: alla riduzione di trigliceridi, squalene e cere esterificate si contrappone l’aumento degli acidi grassi e del colesterolo (con conseguente formazione di prostaglandine - soprattutto PGE2 - attivazione del turn-over cellulare per attivazione dell’adenilciclasi di membrana, attivazione della glicolisi e infine incremento della moltiplicazione cellulare - in modo non dissimile da quanto presunto per la forfora - ).
  5. Marliani

    Mesoterapie

    Emopremarin NON è fuori commercio ma di difficile reperibilità. Il problema è che da quando viene usato in tricologia la produzione non copre la richiesta. Io nelle preparazioni non lo uso più ma uso estrone, 17 alfa estradiolo, estrone solfato per preparazioni galeniche. Non sapevo che la richiesta che mi è stata fatta (di un esperto in mesoterapia) era per un esperto in mesoterapia tricologica. Comunque confermo la drssa Bianchi esperta di tricologia e di medicina estetica che ha lo studio a bologna in via Arienti e non ha nessun rapporto con la professoressa Tosti.
  6. andate a leggere anche qui http://guide.supereva.it/tricologia/ mi fate piacere
  7. Marliani

    Diagnosi Dermatologo

    Fai il test diagnostico proposto su http://www.sitri.it/viadiag.html
  8. Marliani

    Mesoterapie

    A Bologna puoi consultare la drssa Elisabetta Bianchi Via Arienti, 42 Bologna 40124 tel 051/334147
  9. Marliani

    Come Mi Cadono I Capelli

    Non è possibile fare una diagnosi di alopecia androgenetica da questi soli dati ... Fai il test diagnostico proposto su http://www.sitri.it/viadiag.html
  10. Marliani

    Revivigen E ......?

    Va bene un cucchiaino di Nizoral in un cucchiaio di Revivogen.
  11. Marliani

    X Dr Marliani: Shampoo

    Ambedue le possibilità vanno bene ... il Tersum si trova solo a Roma.
  12. Marliani

    Minox Cristallizzato?

    E' abbastanza normale, succede quando l'alcol è troppo basso o quando il minoxidil non è di buona qualità ... prova a scaldare su un termosifone la preparazione, spesso funziona ... comunque anche se la preparazione non è perfetta puoi usarla.
  13. Andate a vedere ... http://guide.supereva.it/tricologia/
  14. Marliani

    Urgente Per Dottori

    Stai tranquillo e segui le indicazioni del dermatologo.
  15. Marliani

    Domanda Per I Dottori

    Klez, il dosaggio del testosterone non è semplice perché l'ormone è prodotto in modo variabile e spesso non prevedibile nella giornata. Per avere un vero dosaggio occorre fare una serie di prelievi e poi la media. A questo aggiungi che il dosaggio del testosterone è spesso non attendibile. Inoltre il testosterone è un ormone da stress. Se le tue mestruazioni sono regolari puoi quasi escludere un vero eccesso di testosterone. I valori normali nella donna sono compresi fra 0,02 - 0,8 ng/ml (0,3 - 3 nanomoli/L) per parlare davero di valori patologici pisogna avere valori superiori a 3 - 5 ng/ml.
  16. Marliani

    E' La Cura Giusta?

    Per una androgenetica la cura va bene, seguila e ne avrai beneficio. Inoltre per due o tre settimane medica il cuoio capelluto con Locoidon lozione, lava poi la testa dopo alcune ora, o meglio il giorno dopo, con un detergente delicato come Tersum shampoo a cui aggiungerai qualche goccia di Nizoral scalp fluid. Massaggia la cute, lavandola, per almeno un minuto e sciacqua bene, ripeti tutto questo abitualmente ogni 3 - 7 giorni per due o tre settimane.
  17. Marliani

    Minoxidil "quanto"?

    La dose che usi è quella classica e va bene ... ma poichè l'emivita del minoxidil supera le 48 ore è, a mio parere, corretto anche applicarlo una sola volta ogni 2 giorni. :gatto:
  18. Marliani

    X Gli Esperti

    No, stai tranquillo.
  19. Marliani

    Ipotiroidismo

    Se l'ipotiroidismo è ben curato, cioè se si prende eutirox alla dose necessaria per tenere il TSH fra 0,5 e 3.0, non può essere più causa di ipercolesterolemia (comunque 240 non è a mio vedere un valore allarmante) né di caduta di capelli. Per i capelli controlla di avere una ferritina sopra 25. Per l'ipercolesterolemia questa può essere a carattere familiare. :gatto:
  20. Marliani

    X Dott Marliani: Locoidon..

    Applica il locoidon tranquillamente ... anche a lungo, per anni!
  21. Marliani

    Finasteride Nella Donna

    Consiglio secco ... sei una donna! Lascia perdere la finasteride.
  22. Locodon mescolato al menovis va bene come surrogato se si pensa che in zona non ci siano Farmacisti in grado di fare la preparazione ideale. --------------------- Gli estrogeni sono molto importanti per il capello, senza non si mantiene l'anagen ed in carenza il momento del ricambio diventa difficile ... l'estrogeno dl capello è l'estrone (non l'estradiolo) ... il 17 alfa estradiolo NON è un vero estrogeno (che è il 17 beta estradiolo) ma favorisce i ìl processo di aromatizzazione degli steroidi cioè la fabbricazione dell'estrone nel follicolo ... l'eso di estrone è sempre consiglibile.
  23. Se si tratta di una situazione da carente attività estrogenica periferica sono utili i topici a base di 17 alfa estradiolo, estrone ed idrocortisone ... la situazione è reversibile nella musura in cui il follicolo è in grado di utilizzare gli ormoni locali, difficile da prevedere. la pillola può talvota aiutare ma non è fondamentale. Non si tratta in senso priprio di effluvi ma nepure di defluvi. Una preparazione valida da usare due o tre volte alla settimana potrebbe essere: idrocortisone butirrato 0,05% estrone 0,05% 17 alfa estradiolo 0,01% eccipiente: alcol 80°
  24. Cara Klez, di solito non c'è vero deficit di estrogeni (se non dopo la menopausa) ma solo resistenza periferica agli estrogeni. Probabilmente il quatro è dovuto a deficit di 17 idrossisteroidodeidrogenasi o 3 alfa reduttasi i aromatasi (sono gli enzimi che permettono al follicolo di fabbricarsi estrone) forse esistono più quadri clinici. Purtroppo non ci sono esami da fare. Gli esmi sono tutti regolari. Queste situazioni non sono androgenetiche ma carenziali. Ovviamente prima deve essere escluso il telogen effluvio che però può anche essere concomitante. Purtroppo dobbiamo dire che in tricologia sono TANTE le cose che non sappiamo e che specialmente le situazioni della donna sono state poco studiate ... ci si è limitati a considerale "simili" a quelle maschili.
  25. Marliani

    Puo' Consigliarmi?

    Lo spironolattone può talvolta risultare molto irritante ed anche causa di dermatite da contatto.
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