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Pannelli Solari ne avete? li danno gratis


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Si dice che lo Stato Italiano finanzia totalmente l'installazione di un impianto di pannelli solari fotovoltaici. ho sentito parlare di 'Conto Energia' che viene erogato per 20 anni su ogni kilowattora prodotto dall'impianto ma non ho capito se quest'energia prodotta dal privato viene poi ceduta (venduta) al Gestore o usato dallo stesso privato.

 

i pannelli solari continuano a suscitare un interesse sempre più diffuso tra i cittadini e imprese. in mercato in forte crescita con grandi potenzialità ma non ci sono notizie chiare al riguardo.

 

sapevo che le Regioni e lo Stato hanno predisposto bandi di gara appositi per sostenere l'acquisto dei pannelli solari tramite la concessione di finanziamenti o contributi a fondo perduto ma non sono riuscito a trovare informazioni esatte.

 

qualcuno ha esperienza diretta? io ho un grosso terrazzo inutilizzato di circa 150 mq e vorrei avere delle dritte al riguardo.

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Juno e Castano probabilmente anche i vostri "pensieri, parole opere ed omissioni" contribuiscono quotidianamente a fare del vostro paese un "paese del cxxxx".

 

Se questo è un paese "del cxxxx" fareste bene a chiedervi chi siete voi che avete passato almeno 1/3 della vostra vita in tale paese senza riuscire nè a cambiarlo in meglio nè a lasciarlo per uno migliore che apprezzate, adesso che le frontiere sono aperte in Europa e si può avere un progetto di vita in tanti bellissimi posti senza particolari impatti. E continuate a svegliarvi ogni giorno dicendo: in che paese "del cxxxxx" che viviamo.

 

Se faccio 2+2 e uso i vostri criteri ho la risposta ma spero che sia sbagliata. :rolleyes:

Ciao

 

B.

 

PS: Per la cronaca, l'Italia è un bellissimo paese :quadrifoglio:

Modificato da Brasileiro
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Juno e Castano probabilmente anche i vostri "pensieri, parole opere ed omissioni" contribuiscono quotidianamente a fare del vostro paese un "paese del cxxxx".

 

Se questo è un paese "del cxxxx" fareste bene a chiedervi chi siete voi che avete passato almeno 1/3 della vostra vita in tale paese senza riuscire nè a cambiarlo in meglio nè a lasciarlo per uno migliore che apprezzate, adesso che le frontiere sono aperte in Europa e si può avere un progetto di vita in tanti bellissimi posti senza particolari impatti. E continuate a svegliarvi ogni giorno dicendo: in che paese "del cxxxxx" che viviamo.

 

Se faccio 2+2 e uso i vostri criteri ho la risposta ma spero che sia sbagliata. :rolleyes:

Ciao

 

B.

 

PS: Per la cronaca, l'Italia è un bellissimo paese :quadrifoglio:

 

Grazie della ramanzina frà brasileiro ora dopo questa lavata di testa stiamo meglio e faremo un lungo mea culpa. effettivamente ho un'auto che inquina una cifra, pensa che ai semafori sgaso minuti interi per tenere il motore sopra i 5000 giri, faccio scorrere 10 lt d'acqua mantenendo il rubinetto al massimo quando lavo i denti, uso spesso il climatizzatore con le finestre aperte e d'inverno faccio il contrario col riscaldamento.

 

morale: non mi frega niente di migliorare questo paese del cxxxx, mi frega di risparmiare i soldi della corrente elettrica :lol: :lol:

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capisco che gli ingenti guadagni di borsa fatti sul panic sell ti portino naturalmente a focalizzarti sui soldi che paghi / risparmi per la corrente elettrica... :)

 

Ma il discorso è un altro: se uno si trova in un posto che non gli piace se ne va. Se tu, io o altri andiamo a divertirci in un posto qualsiasi e non ci piace ce ne andiamo. Cambiare paese può non essere facile e richiede tempo. Ma vedo tante, troppe persone in Italia che la "maledicono" epperò stanno attaccati tutta la vita al posto sicuro, alle abitudini, alle sottane di mammà, al giogo dei parenti etc. etc e utilizzano tutte queste ragioni come SCUSE.

 

E si consolano lamentandosi di tutto e di tutti come dei vecchi babbioni (avendo però 30/40 anni e non 90!).

 

Non si rendono conto che facendo così fanno la radiografia della propria incapacità di costrursi la vita a misura delle loro aspirazioni. Questo è molto molto triste e dice molto di più del supposto "fallimento" del nostro paese, che qualsiasi errore o abuso dei politici nostrani.

 

Meglio qualsiasi immigrato che viene in Italia a provare a migliorare la propria vita facendo dei lavori umili che gente prigioneria di questa pigrizia lamentosa e rassegnata.

 

 

Buona bolletta :)

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mi spiace Brasileiro che tu la pensi così.

non sempre è facile o possibile cambiare Paese e non perchè le sottane di mammà ti danno sicurezza ma perchè le sottane di mammà le devi rammendare, con 3 coppie di genitori (divorziati e risposati) che si inoltrano nella vecchiaia, di cui uno molto malamente. lascio mio padre senza supporto quando è a rischio infarto da un giorno all'altro, con le femorali quasi chiuse ed il diabete incalzante a causa dei suoi stramaledetti vizi di xxxx? non ho le palle mi spiace, probabilmente è questo: non ho le palle di mollare 6 sessantenni e oltre più qualche 90enne senza aiuto immediato quando serve, a scapito della mia di vita.

fossero più giovani, stessero bene, me ne sarei andata da un pò.

io combatto tutti i giorni nel mio piccolo per cercare di modificare i modi di fare annichilenti di chi ho intorno, non posso nè ammazzare i cafoni, nè obbligarli con una frusta . solo cercare sempre di dare quello che ritengo un buon esempio di educazione civile, verso gli umani, animali, e anche solo le strade.

che faccio? entro in politica? assieme a altri 599 che stanno benissimo nell'habitat che per me nn è vivibile? oppure vado a fare manifestazioni? dimmi tu. io sono smepre disponibile a cercare nuove strade.

non è una colpa non amare dei modi di comportarsi, nè essere disgustati dal fatto che a livelli governativi (e non parlo di fazioni, non me ne frega nulla di polemiche destra/sinistra) si affossi sempre più il paese tanto, le poltrone sotto il nobile posteriore ci sono.

chiedimi di amare l'arte e la natura di questo paese, non chiedermi di amare il modo di fare di troppi.

un bacio

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Cara Juno,

ho detto semplicemente che se per una vita una persona si lamenta e odia il posto in cui sta, allora sì c'è qualcosa che non va ed è da criticare se non fa nulla. Avevamo già parlato di questo aspetto, e capisco che ci siano situazioni difficili come nel tuo caso per cui ho il massimo rispetto.

 

Tuttavia Juno io ho vissuto all'estero una buona parte della mia recente esistenza, e da fuori spesso si vedono le cose in modo diverso. Ci sono cose da deprecare in Italia ma molte cose di cui essere orgogliosi a partire dalle innumerevoli possibilità di svago e alla varietà culturale. Una coppia in Italia può programmare gite e week end in tantissimi posti stupendi senza spendere tanto e mangiando bene e scoprendo panorami ed opere d'arte incredibili. E' poco questo?. E' poco avere mare e montagne relativamente a portata di mano, potendo contare su una varietà di paesaggi senza pari?.

 

Anche dal punto di vista industriale la tua azienda sta contribuendo molto a migliorare l'immagine: e il tuo boss è un italo canadese fiero di essere italiano. E le aziende della moda? Dovunque c'è creatività c'è spesso l'Italia.

 

Io queste cose non le "vedevo" prima ma le "vedo" adesso con occhi molto più obiettivi,

 

Non è poco.

 

E ritengo estremamente provinciale, stupido, e qualunquista sputare su un paese che ha una storia importante che ha dato (e da) tanto al mondo e dove la bellezza e la bontà sono facili da trovare e godere.

 

Questo non significa negare i problemi, ma i problemi ci sono dovunque. Probabilmente nessuno in Italia fa abbastanza perchè le cose migliorino. Non tutti possono essere leaders, ma nemmeno aspettare alla finestra è una buona tattica.

 

ciao

 

B.

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capisco che gli ingenti guadagni di borsa fatti sul panic sell ti portino naturalmente a focalizzarti sui soldi che paghi / risparmi per la corrente elettrica... :)

 

Purtroppo caro mio il panic sell è una vita che non si vede, si vedeva nel periodo del boom dei teconologici quando era tutto sovrappesato dalla bolla speculativa e non si guardava ai fondamentali delle aziende, logico che con guadagni eccessivi era facile che gente entrata sull'ipercomprato andasse in panico alla prima ondata di vendite generata dagli aumenti dei tassi della federal reserve.

 

era forte però, ogni volta che l'ex greespan faceva un aumento anche minimo scattava il rosso e si facevano affari, usciva il bilancio di yahoo negativo e la gente andava in panico.

 

non per niente c'è un detto che dice compra sulla voce e vendi sulla notizia. bei tempi, li ricordo con piacere ma non ci sono piu anche se sicuramente si ripeteranno. purtroppo ad essere onesti anche se mi metto sempre stop loss sulle operazioni coi c.w. con l'11 sept. sono andato sotto maledettamente.

 

nb: la storia dei pannelli ne faccio una questione di principio, io non sono taccagno ma se trovo i soldi per terra me li prendo e coi pannelli sono trovati per terra se li finanzia lo stato.

 

Meglio qualsiasi immigrato che viene in Italia a provare a migliorare la propria vita facendo dei lavori umili che gente prigioneria di questa pigrizia lamentosa e rassegnata.

 

io onestamente non invidio chi molla terra e radici per tentare la fortuna, è una vita difficile a volte drammatica se pur migliore (forse) di ciò che offrono i loro paesi, il dramma è che i loro paesi sono ricchi (vedi nigeria/petrolio sudafrica/diamanti) ma ne profittiamo noi colonialisti.

 

io francamente non mi sento affatto prigioniero come te di questa 'pigrizia lamentosa e rassegnata' io sono tutto tranne che pigro, lamentoso e rassegnato!

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é indubbio che ogni paese abbia dei problemi, non cerco l'eden, ma ci sono posti in cui ci si sente meglio con la gente, ci si sente "a casa" perchè hanno problemi come tutti, ma hanno dei modi di fare che sono più simili ai tuoi.

non metto in dubbio la storia dell'italia, ma non si vive nel passato, un Paese non è grande ora perchè è stato magnifico 400 anni prima. e non sono le gite fuoriporta a poco prezzo, nè il mangiare che danno un maggior valore a un luogo. è la gente che ci abita che fà il paese, le sue glorie e le sue pecche. se non convivi bene con queste pecche una mangiata in trattoria nel weekend non ti rimette in pace con il mondo :unsure:

l'italia vive sui fasti passati, qualche eccellenza c'è ancora, ma la massa è sopraffatta da quello che è :unsure:

e sono d'accordo con te sul fare, non sono una molto passiva, ma a volte ti rendi conto che stai cercando di vuotare il mare con un secchiello e ti deprimi, che non vuol dire buttare quel stramaledetto secchiello, ma cazzarola permettimi di lamentarmi un poco almeno in un forum visto che si è pure bucato :innocente:

un bacio

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Purtroppo caro mio il panic sell è una vita che non si vede, si vedeva nel periodo del boom dei teconologici quando era tutto sovrappesato dalla bolla speculativa e non si guardava ai fondamentali delle aziende, logico che con guadagni eccessivi era facile che gente entrata sull'ipercomprato andasse in panico alla prima ondata di vendite generata dagli aumenti dei tassi della federal reserve.

 

era forte però, ogni volta che l'ex greespan faceva un aumento anche minimo scattava il rosso e si facevano affari, usciva il bilancio di yahoo negativo e la gente andava in panico.

 

non per niente c'è un detto che dice compra sulla voce e vendi sulla notizia. bei tempi, li ricordo con piacere ma non ci sono piu anche se sicuramente si ripeteranno. purtroppo ad essere onesti anche se mi metto sempre stop loss sulle operazioni coi c.w. con l'11 sept. sono andato sotto maledettamente.

 

ma fino a due anni non lavoraravi nel settore della redazione di un agenzia che collabora con giornali e riviste? era sempre finanza?

Modificato da Gurg
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é indubbio che ogni paese abbia dei problemi, non cerco l'eden, ma ci sono posti in cui ci si sente meglio con la gente, ci si sente "a casa" perchè hanno problemi come tutti, ma hanno dei modi di fare che sono più simili ai tuoi.

non metto in dubbio la storia dell'italia, ma non si vive nel passato, un Paese non è grande ora perchè è stato magnifico 400 anni prima. e non sono le gite fuoriporta a poco prezzo, nè il mangiare che danno un maggior valore a un luogo. è la gente che ci abita che fà il paese, le sue glorie e le sue pecche. se non convivi bene con queste pecche una mangiata in trattoria nel weekend non ti rimette in pace con il mondo :unsure:

l'italia vive sui fasti passati, qualche eccellenza c'è ancora, ma la massa è sopraffatta da quello che è :unsure:

e sono d'accordo con te sul fare, non sono una molto passiva, ma a volte ti rendi conto che stai cercando di vuotare il mare con un secchiello e ti deprimi, che non vuol dire buttare quel stramaledetto secchiello, ma cazzarola permettimi di lamentarmi un poco almeno in un forum visto che si è pure bucato :innocente:

un bacio

 

Non è solo passato. Ci sono aziende che fanno innovazione e la fanno bene di matrice italiana. E sono più di "qualche".

 

Se prendiamo le multinazionali, beh lì vedi veramente "la competizione tra paesi". Io vedo e ho visto i conti di due grandi multinazionali operanti una nel settore della consulenza e l'altra delle telecomunicazioni (una di queste è un operatore mobile) con operazioni di grande scala in Italia e nel resto del mondo.

 

Bene, dal punto di vista della profitability nel primo caso la branch italiana si classifica al terzo posto mondiale dopo gli Stati Uniti e UK, nel secondo al secondo posto mondiale dopo gli USA. Vogliamo parlare delle multinazionali come Barilla? O il successo che i nostro produttori di vino hanno nei mercati del nuovo mondo? La Ilva ha fatto 2 anni fa una joint venture da 60 milioni di euro per penetrare il mercato cinese.

E tutto il sistema agrituristico e di turismo enogastronomico che abbiamo non è "cultura"? la varieta di cibi di sapori non appartengono alla tradizione e alla vita di un popolo?. Siamo davanti a tutti per capacità di autocertificarci sulla qualità dei nostri prodotti alimentari, per presevarla e veicolarla in un modo rispettoso dell'ambiente.

 

Questi sono fatti, che occupano un angolino nei giornali, e per questo non vengono linkati e discussi: fa più notizia alimentare questo piagnonismo elevato a dottrina che dire il buono che c'è senza dimenticare il cattivo.

 

Tu sei liberissima di preferire un altro paese e avendo vissuto in Inghilterra 1 anno della mia vita dico che è un gran bel posto e gli Inglesi un grandissimo popolo.

 

Ma non ti dimenticare che tu sei nata qui e le proprie radici volenti o nolenti ce le si porta dietro dovunque, come camminare sulle proprie gambe non cammini sulle gambe altrui...ma solo sulle tue.

 

Ti auguro di raggiungere un maggiore equilibrio tra la valutazione del tuo paese e di quello che ha dato e da al mondo, e il tuo desiderio condivisibile di volere un giorno stare in un posto che ti senti addosso sulle pelle, perchè dare addosso all'Italia in modo così banale è sintomo per chi non è italiano di invidia e per chi lo è di provincialismo.

 

ciao

 

B,

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io onestamente non invidio chi molla terra e radici per tentare la fortuna, è una vita difficile a volte drammatica se pur migliore (forse) di ciò che offrono i loro paesi, il dramma è che i loro paesi sono ricchi (vedi nigeria/petrolio sudafrica/diamanti) ma ne profittiamo noi colonialisti.

 

io ho un grande / enorme rispetto per chi, da qualunque parta del mondo, spinto dalle necessità, si mette il sacco in spalla e tenta di costruirsi una vita migliore per se e per i propri cari in un altro posto lavorando duro ed onestamente.

 

Io sono passato fra gli altri in Brasile ed in Romania e ho visto e vedo tante storie...incredibili....commoventi.

 

Di come la volontà e l'intelligenza riescano ad uscire dai problemi e dai drammi e costruire una vita migliore per se e per gli altri. Ho appreso in Brasile e toccato con le mie mani la storia degli immigrati italiani nei ricordi e nei discorsi della gente.

 

Di fronte a questo io mi sento veramente piccolo, e batto le mani. Parimenti, odio chi piange e si lamenta passivamente con la pancia piena.

 

Forse sarà una deformazione dei miei viaggi , ma la vedo così.

 

ciao

 

B.

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ma fino a due anni non lavoraravi nel settore della redazione di un agenzia che collabora con giornali e riviste? era sempre finanza?

 

ma se per alcuni io sono un pallista nato, uno che si è inventato un'identità fasulla su un forum per vincere le proprie insicurezze come mai sempre tutte queste analisi? :lol: cmq la risposta te la do ugualmente: l'agenzia non era finanza ma io sono sempre stato attratto dalla borsa e nel 2000/2001 ho iniziato a muovere i primi passi con le tiscali, le finmatica etc. quando c'era il nuovo mercato e si facevano affari d'oro.

 

é indubbio che ogni paese abbia dei problemi, non cerco l'eden, ma ci sono posti in cui ci si sente meglio con la gente, ci si sente "a casa" perchè hanno problemi come tutti, ma hanno dei modi di fare che sono più simili ai tuoi.

 

non sono molto d'accordo su questo modo di ragionare, io credo che se si emigra lo si fa fondamentalmente per due motivi: o di tipo affaristico oppure perchè ci si sente stretti nella mentalità del proprio paese e lo si maschera magari con una motivazione sentimentale ma è una scappatoia, se si nasce italiani, cinesi, americani si resta con le proprie radici nel proprio paese.

 

è molto differente da chi molla tutto per esasperazione e perchè nel proprio paese non ha speranze ed è noto come la maggioranza degli immigrati da anziani ritornino nei loro paesi natali, come mai se stavano così bene dove sono andati a vivere per decenni?

 

i paesi dove gli italiani vanno a tentare fortuna nell'imprenditoria sono al 99% paesi poveri dove si sfrutta il potere economico della propria moneta per lanciarsi in attività che cmq non vanno sempre a buon fine. il mondo è pieno di italiani partiti pieni di speranze e morti poveri, più poveri degli abitanti del paese ospitante. quelli a cui va bene sono cmq molto spesso persone che sfruttano la manodopera, la mancanza di cultura e l'inesperienza del popolo dove vanno a investire e non sono molto differenti dai colonialisti dei secoli passati.

 

la maggioranza degli italiani di cui ho sentito parlare hanno creato il loro piccolo feudo in paesi poveri e vivono da piccoli pashà campando sulle spalle di povera gente e facendo la bella vita con ragazze più giovani. non voglio generalizzare per carità ma gli italiani altruisti e onesti all'estero si contano.

Modificato da castano_chiaro
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c'è chi le radici non le sente <_ io non mi sento legata all ci sono nata bon un caso potevo nascere ovunque credo che sia stato dio abbia detto silvia nasci qu perch il tuo destino legato a questa terra se poi ti senti lontana da quasi tutto nel delle radici puoi farci>

posso capire che chi ha dovuto spostarsi di paese per vivere, pur amandolo, possa sentire il richiamo delle origini. e posso immaginare che, per queste persone, sia anche molto molto duro dover lasciare il loro paese.

non metto in dubbio che l'italia abbia anche grandi persone, grandi innovatori, ma è il substrato, in cui si vive comunemente che a me non piace <_ non questione di territorio affinit :fiorellino:>

un abcio

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ci sei legata anche se non lo vuoi...a cominciare dal mitico accento con cui parlerai inglese quando (ti auguro) vivrai nel paese che preferisci...e l' H (acca) ti uscirà sempre fasulla. Lo negherai, ma negherai l'evidenza, oppure in alternativa dirai che è colpa del posto in cui sei nata e hai vissuto per sbaglio. :)

 

Ciao

 

B.

Modificato da Brasileiro
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il dramma è che i loro paesi sono ricchi (vedi nigeria/petrolio sudafrica/diamanti) ma ne profittiamo noi colonialisti.

 

E' un discorso un po' del cxxxx. L' abbondanza di una materia prima non fa la ricchezza di un paese. Allora l' Italia dovrebbe essere poverissima. Poi se non ci fossero delle industrie occidentali a cui servono i diamanti o il petrolio in che modo questi elementi farebbero la ricchezza della Nigeria o del Sudafrica?

Per il discorso sull' Italia in generale come paese decadente quoto Juno. Il fatto che 1000 anni fa eravamo un grandissimo paese dovrebbe farci vergognare ancora di piu' di come siamo ridotti adesso. Ridotti a fare leva sulla qualita' del cibo o sulle varieta' di destinazioni per un gira fuori porta per decantare le qualita' del nostro paese. Oramai e' rimasto davvero poco di cui essere orgogliosi.

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1000 anni fa eravamo un 'grande paese' xchè eravamo un paese guerrafondaio che traeva le proprie ricchezze dalle conquiste. il problema è che siamo un grande paese....di stronzi però xchè dopo la 2 guerra mondiale rispetto agli altri paesi europei non siamo stati capaci di riprenderci.

 

siamo l'unico paese d'europa dove la mafia è un'istituzione indebellabile, siamo l'unico paese d'europa col più alto tasso di politici magnatutto, siamo il paese per eccellenza delle raccomandazioni e il paese con il meridione piu emarginato d'europa.

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il problema non è che ci sono questi fattori, ma che ci si sguazza a dorso tanto "quando serve una soluzione la si trova all'ultimo" :innocente: tanto l'importante è stare il meglio possibile anche se per farlo si frega il vicino, lo stato, qualunque cosa. anzi! così ha ancora più valore.

è l'onore che manca quì. come direbbe Roland della Torre Nera "avete dimenticato il volto di Vostro Padre". si vive sulla gloria passata, di rendita (a parte qualche caso ovviamente, per fortuna le eccezioni ci sono), di espedienti per rimanere sempre a galla, mentre la qualità sociale si affossa lentamente come un leviatano morente. invece di avere l'orgoglio di tornare quelli del passato c'è solo l'orgoglio del dire "lo eravamo".... cadendo nella decadenza

un bacio

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