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Totò (Antonio De Curtis) e il suo lace


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scusa non possono essere foto in età diverse quelle che hai postato ?

Certo!

Quelle con pochi capelli era molto piu' giovane! :rolleyes: ...nella proma in particolare era il 1922...Quelle con capelli 1958

Modificato da luc@2
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Totò era stempiatissimo fin da giovane.

Nei films che ha girato nel dopoguerra, soprattutto quelli degli anni '50, molto spesso metteva una parrucca (così come faceva Peppino), non perché avesse il cruccio delle stempiature ma solo per cambiare faccia al personaggio.

Ricordatevi che Totò, nel periodo del suo fulgore, girava 7 films all'anno e non poteva sempre presentarsi nello stesso modo!

Si trattava probabilmente di una specie di lace povero, una parrucca di scena, comunque con base in rete.

Cerone, luci e bianco e nero facevano il resto

 

Il lace esiste almeno dagli anni '30.

L'inventore, nell'età moderna, fu Max Factor, il grande visagista americano, colui che ha codificato tecniche e materiali per il trucco moderno.

So che non ci crederete ma...

 

Humphrey Bogart aveva appena le basette: il resto se l'era mangiato l'AA.

L'avreste pensato?

 

humphrey-bogart-by-yousuf-karsh.jpg

 

Edward G. Robinson aveva l'AGA. L'avreste pensato?

 

edward%20g%20robinson.jpg

 

Bogey.jpg

 

Erano le autentiche magie di Max.

Piccoli pezzi unici dal prezzo improponibile per i comuni mortali.

 

Oltre a loro, sicuri perché defunti, si mormora che anche il grandissimo Kirk Douglas, ancora in vita e quindi con una privacy da tutelare, fosse del gruppo sin da giovane...

 

Kirk%20Douglas.jpg

 

Sparsasi la voce, dagli anni '40 un gran numero di attori ed attrici di Hollywood si mise nelle mani degli eredi di Max, timorosi di perdere il favore dei fan per colpa di una pelata o di un diradamento o desiderosi di cambiare rapidamente acconciatura per non perdere le scritture.

 

Sono passati tantissimi anni ma ancora oggi, per definire il massimo livello di qualità, si parla di Hollywood Lace...

 

Nel dopoguerra, morto il fondatore, la Max Factor & C. si mise a fornire il lace pure ai privati.

Inviava, a chi ne facesse richiesta, le istruzioni per misurarsi il cranio (metodo che sostituiva il calco), indicando densità, tipo di acconciatura voluta etc... etc... nonché una busta dove mettere una ciocca di capelli.

Bastava rispedire tutto alla Max Factor & C. per ricevere, dopo un mesetto, una scatola col proprio lace dentro, pazientemente confezionato da una signorina americana su una testa di legno delle misure indicate dal richiedente.

 

...e qualcuno oggi si dà un sacco di arie pensando di avere inventato... qualcosa di capillare! :fischietto:

 

Questa ed altre interessanti storie su alopecia, parrucche, parrucconi, parrucchini, posticci, toupet, protesi ed epitesi, nella monumentale Storia dei Rinfoltimenti Non Chirurgici dai Sumeri alle Stazioni Orbitanti che sto lentamente scrivendo...

 

STAY READY! :ok2:

 

P.S.: nella vignetta fotografica ho inserito un errore, ma mi tornava comodo!

Vediamo se qualche cinefilo la scopre... :diavoletto:

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Tutto giusto!.....L'unica pecca era ai tempi il prezzo.....Le protesi in lace venivano prodotte in America a costi solo da Vip!...........Ai tempi non esistevano i cinesi! :supersorriso:

Poly.....Bella la storia del lace............Continua, ti prego! :clap:

Modificato da luc@2
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Provo a rispondere io a Polywater...

 

"Francamente me ne infischio" è una frase più appropriata per Clark Gable, dato che è l'ultima battuta che Rhett Butler rivolge a Rossella O'Hara in "Via col vento", prima del suo indimenticabile commiato.

 

Se mi permettete un piccolo "off topic" colgo l'occasione di questo intervento per salutare non solo Polywater, ma anche tutti gli utenti del Forum. Sarei voluto intervenire meno sporadicamente, ma il nuovo posto di lavoro, purtroppo, si è rivelato un orribile vampiro che mi sta succhiando tempo ed energie ( non remunerate ). Spero di poter intervenire in seguito, con un po' di serenità in più. Vi saluto con affetto!

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CAPITO!!!!! Bello: Storia dei Rinfoltimenti Non Chirurgici dai Sumeri alle Stazioni Orbitanti, dici davvero?

Se vuoi ti posso aiutare per la parte Sumeri d'intorni e prima di loro....Anche se non conosco traccie storiche così antiche di alopecia

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CAPITO!!!!! Bello: Storia dei Rinfoltimenti Non Chirurgici dai Sumeri alle Stazioni Orbitanti, dici davvero?

Se vuoi ti posso aiutare per la parte Sumeri d'intorni e prima di loro....Anche se non conosco traccie storiche così antiche di alopecia

 

Alice28 ormai ha rotto il ghiaccio.... e chi la ferma più ? :fischietto:

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uhe Poly, guarda che dico sul serio, se la tua voglia di storia sui capelli è vera e non una boutade ti voglio aiutare, lo faccio di mestiere. Ma lo sai che esiste una tomba non ricordo + dove in Europa nel secondo millennio a. C. con dentro un signore con una treccia di + di 1 metro, beato lui...Tra l'altro conservata benissimo...capelli europei...insuperabili.... ;)

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uhe Poly, guarda che dico sul serio, se la tua voglia di storia sui capelli è vera e non una boutade ti voglio aiutare, lo faccio di mestiere. Ma lo sai che esiste una tomba non ricordo + dove in Europa nel secondo millennio a. C. con dentro un signore con una treccia di + di 1 metro, beato lui...Tra l'altro conservata benissimo...capelli europei...insuperabili.... ;)

 

 

Le parrucche, con funzioni cerimoniali, sono sempre esistite, fin dai tempi preistorici.

Magari non erano nemmeno fatte di capelli o non di capelli umani ma c'erano.

A noi interessa però scoprire tracce delle parrucche usate come risposta all'alopecia!

Saprai che non tutte le popolazioni esprimono l'alopecia nello stesso modo.

Improbabile quindi trovare protesi multimillenarie in Asia, Africa, America o Oceania.

Purtroppo è in Europa che dobbiamo scavare perché è qui che avvenne, probabilmente nel Neolitico la fatale mutazione...e ne avremmo fatto volentieri a meno!

A noi bastava che l'Homo Sapiens si fosse liberato dei peli...superflui.

Invece, purtroppo, l'alopecia androgenetica si sta diffondendo a macchia d'olio e sono sempre di più i portatori.

La tratta degli schiavi e le relazioni miste hanno infettato anche la razza nera, tanto che sono frequenti i neri americani con la loro bella pelatona...

 

Molto probabile invece, per la diversa patogenesi, che l'alopecia areata esista dalla comparsa dell'uomo e, di fatto ed a differenza dell'AGA, è infatti universalmente diffusa, pur con maggiore o minore numero di casi a seconda della razza.

 

PER NEMICODELVENTO:

 

Bravo! Risposta giusta! :ok2:

Qui avrei dovuto scrivere "Incollala ancora, Ed!" :supersorriso:

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Le parrucche, con funzioni cerimoniali, sono sempre esistite, fin dai tempi preistorici.

Magari non erano nemmeno fatte di capelli o non di capelli umani ma c'erano.

A noi interessa però scoprire tracce delle parrucche usate come risposta all'alopecia!

Saprai che non tutte le popolazioni esprimono l'alopecia nello stesso modo.

Improbabile quindi trovare protesi multimillenarie in Asia, Africa, America o Oceania.

Purtroppo è in Europa che dobbiamo scavare perché è qui che avvenne, probabilmente nel Neolitico la fatale mutazione...e ne avremmo fatto volentieri a meno!

A noi bastava che l'Homo Sapiens si fosse liberato dei peli...superflui.

Invece, purtroppo, l'alopecia androgenetica si sta diffondendo a macchia d'olio e sono sempre di più i portatori.

La tratta degli schiavi e le relazioni miste hanno infettato anche la razza nera, tanto che sono frequenti i neri americani con la loro bella pelatona...

 

Molto probabile invece, per la diversa patogenesi, che l'alopecia areata esista dalla comparsa dell'uomo e, di fatto ed a differenza dell'AGA, è infatti universalmente diffusa, pur con maggiore o minore numero di casi a seconda della razza.

 

PER NEMICODELVENTO:

 

Bravo! Risposta giusta! :ok2:

Qui avrei dovuto scrivere "Incollala ancora, Ed!" :supersorriso:

Poly..........Fammi un regalo! Nelle tua "Storia dei Rinfoltimenti Non Chirurgici dai Sumeri alle Stazioni Orbitanti" si citera' di "Ancoraggio protesi" (incollaggio)........."Pegaso Preistorica"! :supersorriso:

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CAPITO!!!!! Bello: Storia dei Rinfoltimenti Non Chirurgici dai Sumeri alle Stazioni Orbitanti, dici davvero?

Se vuoi ti posso aiutare per la parte Sumeri d'intorni e prima di loro....Anche se non conosco traccie storiche così antiche di alopecia

 

 

Stando ai Sumeri gli abitanti di Nibiru sono tutti pelatoni!!! :lol:

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Le parrucche, con funzioni cerimoniali, sono sempre esistite, fin dai tempi preistorici.

Magari non erano nemmeno fatte di capelli o non di capelli umani ma c'erano.

A noi interessa però scoprire tracce delle parrucche usate come risposta all'alopecia!

Saprai che non tutte le popolazioni esprimono l'alopecia nello stesso modo.

Improbabile quindi trovare protesi multimillenarie in Asia, Africa, America o Oceania.

Purtroppo è in Europa che dobbiamo scavare perché è qui che avvenne, probabilmente nel Neolitico la fatale mutazione...e ne avremmo fatto volentieri a meno!

A noi bastava che l'Homo Sapiens si fosse liberato dei peli...superflui.

Invece, purtroppo, l'alopecia androgenetica si sta diffondendo a macchia d'olio e sono sempre di più i portatori.

La tratta degli schiavi e le relazioni miste hanno infettato anche la razza nera, tanto che sono frequenti i neri americani con la loro bella pelatona...

 

Molto probabile invece, per la diversa patogenesi, che l'alopecia areata esista dalla comparsa dell'uomo e, di fatto ed a differenza dell'AGA, è infatti universalmente diffusa, pur con maggiore o minore numero di casi a seconda della razza.

 

PER NEMICODELVENTO:

 

Bravo! Risposta giusta! :ok2:

Qui avrei dovuto scrivere "Incollala ancora, Ed!" :supersorriso:

 

 

Interessante Polywater, ma che fonti hai per le popolazioni prestatali? La paleopatologia non può indagare questo campo e a meno di trovare parrucche o toupet in tombe (sempre che non siano ad incinerazione) è difficile avere prove. Le raffigurazioni umane sono poche e non realistiche. Il campione umano sottoposto a indagine paleopatologica o genetica per i periodi + antichi è ancora piccolissimo e opinabile. Bisognerebbe trovare una tomba o ambiente umido con individuo con alopecia. Sempre che non li facessero secchi xchè diversi....Qualcuno ha studiato la tecnica delle parrucche egizie + antiche? Le ho sempre solo viste nei musei. Quali parrucche conosci in preistoria europea?

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Interessante Polywater, ma che fonti hai per le popolazioni prestatali? La paleopatologia non può indagare questo campo e a meno di trovare parrucche o toupet in tombe (sempre che non siano ad incinerazione) è difficile avere prove. Le raffigurazioni umane sono poche e non realistiche. Il campione umano sottoposto a indagine paleopatologica o genetica per i periodi + antichi è ancora piccolissimo e opinabile. Bisognerebbe trovare una tomba o ambiente umido con individuo con alopecia. Sempre che non li facessero secchi xchè diversi....Qualcuno ha studiato la tecnica delle parrucche egizie + antiche? Le ho sempre solo viste nei musei. Quali parrucche conosci in preistoria europea?

 

Purtroppo non ci servirebbe a nulla sequenziare il DNA ritrovato nei reperti preistorici.

A differenza di altre affezioni, dell'alopecia non conosciamo tutt'ora i geni interessati all'espressione di tale dismorfismo...

Il far risalire la mutazione al Neolitico deriva da approssimativi calcoli di statistica, possibili grazie al fatto che, finora, non vi è stato alcun cataclisma, guerra, malattia o persecuzione che abbia colpito preferenzialmente i calvi o i non calvi.

 

In realtà l'imperatore Caligola ci provò, almeno secondo quei bugiardoni di Suetonio e Dione Cassio.

 

Gaius_Caesar_Caligula.jpg

 

Soffrendo egli stesso di alopecia, intorno ai 25 anni, pare soprattutto sul vertex tanto che aveva proibito a tutti di guardarlo dall'alto, nonché di irsutismo, tanto che era vietato in sua presenza nominare la parola capra, perché Caligola temeva di essere così villoso in quanto discendente di una capra, alla quale riteneva persino di assomigliare per i tratti del volto, promulgò una legge che metteva a morte i calvi, dandoli direttamente in pasto ad bestias nelle arene, trattamento comunque umanitario, visto quanto riservano ai calvi ben noti centri moderni... :diavoletto:

I due storici non ce lo spiegano ma pare fosse un'idea meravigliosa per risolvere definitivamente il problema dell'alopecia con l'olocausto dei pelati. Insomma, un progetto di eugenetica fatto direttamente ammazzando i portatori dei geni malati.

Immediatamente (e questo ci dà un indizio sulla diffusione delle parrucche per motivi estetici al tempo dei Cesari), chi poteva permetterselo assediò barbieri e tonsori per acquistare una parrucca, non importa se in lace o pellicola. Gli altri fuggirono in campagna.

 

Il gladio di un rude pretoriano, nel gennaio del 41, salvò i calvi... ma pure l'alopecia! :fischietto:

Modificato da Polywater
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Va beh, ma come dargli torto? Fai l'imperatore e non ti fai neppure 1 trapiantino solo xchè se lo devono ancora inventare?

Certo, ma a quel pettegolo velenoso di Svetonio come credere? Magari era solo 1 po' diradato!!!!

A parte gli scherzi, molto tempo prima in Egitto facevano protesi migliori, anche di barbe....messe a chi non dovrebbe averle....

Mi sa che ci stiamo 1 po' citando addosso....

ma è stimolante :clap: o no?

magari ci cresce qualche pelo

:hair:

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Va beh, ma come dargli torto? Fai l'imperatore e non ti fai neppure 1 trapiantino solo xchè se lo devono ancora inventare?

Certo, ma a quel pettegolo velenoso di Svetonio come credere? Magari era solo 1 po' diradato!!!!

A parte gli scherzi, molto tempo prima in Egitto facevano protesi migliori, anche di barbe....messe a chi non dovrebbe averle....

Mi sa che ci stiamo 1 po' citando addosso....

ma è stimolante :clap: o no?

magari ci cresce qualche pelo

:hair:

Invece Menelao ...personaggio della mitologia greca, figlio di Atreo e di Erope voleva guerrieri calvi! :supersorriso:

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Purtroppo non ci servirebbe a nulla sequenziare il DNA ritrovato nei reperti preistorici.

A differenza di altre affezioni, dell'alopecia non conosciamo tutt'ora i geni interessati all'espressione di tale dismorfismo...

Il far risalire la mutazione al Neolitico deriva da approssimativi calcoli di statistica, possibili grazie al fatto che, finora, non vi è stato alcun cataclisma, guerra, malattia o persecuzione che abbia colpito preferenzialmente i calvi o i non calvi.

 

In realtà l'imperatore Caligola ci provò, almeno secondo quei bugiardoni di Suetonio e Dione Cassio.

 

Gaius_Caesar_Caligula.jpg

 

Soffrendo egli stesso di alopecia, intorno ai 25 anni, pare soprattutto sul vertex tanto che aveva proibito a tutti di guardarlo dall'alto, nonché di irsutismo, tanto che era vietato in sua presenza nominare la parola capra, perché Caligola temeva di essere così villoso in quanto discendente di una capra, alla quale riteneva persino di assomigliare per i tratti del volto, promulgò una legge che metteva a morte i calvi, dandoli direttamente in pasto ad bestias nelle arene, trattamento comunque umanitario, visto quanto riservano ai calvi ben noti centri moderni... :diavoletto:

I due storici non ce lo spiegano ma pare fosse un'idea meravigliosa per risolvere definitivamente il problema dell'alopecia con l'olocausto dei pelati. Insomma, un progetto di eugenetica fatto direttamente ammazzando i portatori dei geni malati.

Immediatamente (e questo ci dà un indizio sulla diffusione delle parrucche per motivi estetici al tempo dei Cesari), chi poteva permetterselo assediò barbieri e tonsori per acquistare una parrucca, non importa se in lace o pellicola. Gli altri fuggirono in campagna.

 

Il gladio di un rude pretoriano, nel gennaio del 41, salvò i calvi... ma pure l'alopecia! :fischietto:

 

Un paio d'anni fa lessi un bellissimo libro biografico su Caligola, Caius Gaius, incuriosito dall'alone di "cialtronaggine" che si portava dietro dai suoi tempi...beh, rimasi fortemente colpito e dalla bellezza del testo e dalla drammaticità della sua vita, passata nel timore della morte...era di là da venire che riuscisse a sposare i precetti di Seneca che ritenevano ridicola questa forzata paura del futuro...il nostro "stivaletto" (da caligae) è passato alla storia in modo del tutto ingeneroso, come se dessimo ai posteri la biografia di Berlusconi scritta da Travaglio... :fischietto: ...

In realtà, il nostro Gaius visse una vita molto difficile, ma la storia non gli volle mai bene e ha portato a noi gli episodi burleschi che ne hanno fatto una macchia (leggasi il cavallo fatto senatore, ecc...), senza render lui gli onori che si meritò sul campo.

Il suo problema, al di là dei capelli, fu la costante paura di un complotto, paura tale da fargli dubitare di tutti e da convincerlo a circondarsi di pretoriani germanici, che non parlassero il Romano, per non poter essere avvicinabili....e, indovinate un pò, morì proprio tradito dal suo fedele servo....aver paura non aiuta a non morire, ma solo a vivere male!

Tutto questo per essere tassonomico e non nozionistico.... :supersorriso: :ok2: :D

Scusate questa piccola digressione storica, colpa di Polywater che mi ha stimolato piacevoli ricordi.... :fiorellino:

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--censurato-- alla calvizie aveva rimediato in fai-da-te, con un riporto strategico (da dietro verso avanti) ancora più strategicamente tenuto fermo (hai visto mai il vento...) dalla corona d'alloro...

 

maledizione, avevo dimenticato la censura... insomma, intendevo Caio Giulio C.

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....aver paura non aiuta a non morire, ma solo a vivere male!

 

Come non quotarti!

 

In generale penso che la paura si annulla solamente affrontandola.

Se si continua a rimuginare finisce male, meglio farsi coraggio e tuffarsi nella situazione...guardandola da vicino la paura diventa sempre più piccola, fin quando sparisce.

 

...poi vada come vada, sicuro é meglio che vivere costantemente nel terrore!

 

Quel pelatone di Gaius :lol: per esempio se continuava a fare la sua vita di sempre otteneva lo stesso risultato (a meno che non si chiamasse highlander di secondo nome) ma con maggiore appagamento...

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