RAFFAELE10 Inviato: 7 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 7 Maggio 2007 faranio ma perche non ne ospiti tu una decina a casa tua?cosi forse capisci la situazione che si è creata nel nostro paese.c' è ne sono troppi e tra questi troppi che non hanno voglia di fare nulla. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 faranio ma perche non ne ospiti tu una decina a casa tua?cosi forse capisci la situazione che si è creata nel nostro paese.c' è ne sono troppi e tra questi troppi che non hanno voglia di fare nulla. continuate a non capire quello scrivo o a far finta di non capire.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 Il discorso di faranio è giusto.Per la Romania non esiste un colonialismo però con la caduta dell Unione sovietica,questi paesi dell est,rappresentano un pò quello che era il West per gli americani;sono diventati terre di conquiste.Grossi capitalisti investono in quelle terre e mentre tutti sperano in un decollo economico,le operazioni si traducono in enorme speculazione incapace,almeno per ora,di apportare reali benefici alle popolazioni locali.In questo senso,credo che l "occidente",sia responsabile anche nei confronti della Romania. bene, la tua lettura mi soddisfa completamente, sottolineare le "speculazioni" dell'occidente e omettere le responsabilità di decenni di regime Sovietico (questo era il "colonialismo" cui era possibile alludere evidentemente...) mi pare effettivamente plausibile!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 (modificato) continuate a non capire quello scrivo o a far finta di non capire.... è il contrario.Sei tu che argomenti in modo fazioso cercando di spiegare il crimine imputabile a stranieri extracomunitari o meno (questo è l'oggetto del topic) agli effetti del colonialismo.Il tema qui è come porsi di fronte a tali crimini, quanti e quali che siano, con quale abito mentale e culturale, ma davvero spiegare un omicidio volontario o uno stupro con gli effetti del colonialismo appare esilarante.Dunque rovesciando il tuo ragionamento anche Donato Bilancia o gli spacciatori fiorentini che conosco potrebbero aver sofferto di qlche colonialismo nel quartiere dove vivevano.... è una lettura sociologica che conosciamo e che ha stancato dove toglie al singolo la responsabilità personalee diretta di quanto fa. qui si tratta solo di ragionare sui dati.I dati 'vivi' che emergono dalla lettura quotidiana delle cronache parlano di una incidenza di crimini molto alta ascrivibile in quota 'stranieri'.Si tratta di capire asetticamente se i giornali selezionino il crimine commesso dallo straniero come più e meglio vendibile e se quindi tali dati siano in tal modo falsati. Modificato 8 Maggio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 bene, la tua lettura mi soddisfa completamente, sottolineare le "speculazioni" dell'occidente e omettere le responsabilità di decenni di regime Sovietico (questo era il "colonialismo" cui era possibile alludere evidentemente...) mi pare effettivamente plausibile!! Resta il fatto che all'epoca dell'Unione Sovietica il fenomeno migratorio era sotto controllo, vuoi per le leggi restrittive, vuoi per l'alto tasso di occupazione.... non a caso nei Paesi dell'Est sono in molti a rimpiangere il vecchio regime (soprattutto in Ungheria e in Polonia). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 Certo e questo è l'effetto peggiore del comunismo, la sua portata potentemente demagogica e 'normalizzante', la possibilità di sopravvivere nella mente di qlcuno oltre e al di là di evidenze ineludibili dal punto di vista economico e sociale.Che il comunismo applicato (non so quello che vuoi tu che nn mi è dato nè di conoscere nè quindi di capire) abbia impoverito quei paesi mi pare un dato nel 2007 difficilmente contestabile, così come il fatto che ne abbia rallentato la crescita della cultura di sè stessi e della propria consapevolezza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
RAFFAELE10 Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 va e che si era capito ma ora risulta proprio evidente che faranio per essere contento doveva nascere 50anni a fa in unione sovietica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 (modificato) Certo e questo è l'effetto peggiore del comunismo, la sua portata potentemente demagogica e 'normalizzante', la possibilità di sopravvivere nella mente di qlcuno oltre e al di là di evidenze ineludibili dal punto di vista economico e sociale.Che il comunismo applicato (non so quello che vuoi tu che nn mi è dato nè di conoscere nè quindi di capire) abbia impoverito quei paesi mi pare un dato nel 2007 difficilmente contestabile, così come il fatto che ne abbia rallentato la crescita della cultura di sè stessi e della propria consapevolezza. Sei pregato di non attribuirmi cose che non ho scritto.... non ho parlato di economia florida!!!... ma di tasso di occupazione alto!!!!.. che è una cosa un po' diversa... quanto all'arretramento culturale... è una panzana priva di fondamento la tua... i migliori scrittori dell'Est europeo si sono formati proprio negli anni del regime.... in Russia il Futurismo è sorto in pieno regime bolscevico (anche se poi il movimento fu represso dallo stesso).... i livelli di alfabetizzazione e di scolarizzazione dei Paesi ex-comunisti sono sempre stati alti. Questa è la Storia. E lo scrive uno che non ha alcuna simpatia per la vecchia Unione Sovietica!!!!!! Per essere chiari!!! A proposito di paesi ex-comunisti....l'Ungheria.... da http://www.monde-diplomatique.it/LeMonde-a...dell'Europa Prima di tutti, quanti hanno perso il lavoro, un gruppo praticamente inesistente prima del 1989: il tasso ufficiale di disoccupazione ha raggiunto il punto più alto nel 1993, con il 13% della popolazione attiva, e si è poi stabilizzato intorno al 10%. Tuttavia questo dato nasconde un calo rilevante delle persone attive, che rappresentano ormai un po' più del 50% della popolazione, contro l'85% circa alla fine degli anni '80. Questo crollo del lavoro e dei redditi nelle famiglie ha determinato l'emergere di una nuova miseria: la percentuale di ungheresi collocabili al di sotto della soglia di povertà è passata dal 15% nel 1991 al 35-40% dopo il 1995. Modificato 8 Maggio 2007 da faranio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 (modificato) Chi ha detto che le hai scritte tu quelle cose?Le ho scritte evidentemente e semplicemente io, sull'occupazione "alta" poi in un sistema siffatto trovo addirittura pleonastico ribattere, anche in ragione del fatto che tale dato non abbia impedito la povertà relativa e parallela della gente. sulla cultura immaginavo tu cadessi nell'equivoco, la cultura di cui parlo io è quella condivisa e appunto "di sè" quella consapevolezza diffusa del propio stato sociale e storico/politico auspicabilmente appannaggio del popolo nelle democrazie e impedita nei regimi proprio dalla repressione psicologica e dall'isolamento fisico, tu stesso confermi anche qui, oltre che culturale. Modificato 8 Maggio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 Sei pregato di non attribuirmi cose che non ho scritto.... non ho parlato di economia florida!!!... ma di tasso di occupazione alto!!!!.. che è una cosa un po' diversa... quanto all'arretramento culturale... è una panzana priva di fondamento la tua... i migliori scrittori dell'Est europeo si sono formati proprio negli anni del regime.... in Russia il Futurismo è sorto in pieno regime bolscevico (anche se poi il movimento fu represso dallo stesso).... i livelli di alfabetizzazione e di scolarizzazione dei Paesi ex-comunisti sono sempre stati alti. Questa è la Storia. E lo scrive uno che non ha alcuna simpatia per la vecchia Unione Sovietica!!!!!! Per essere chiari!!! questo in particolare è fuorviante, qualunque sistema produce cultura 'alta', che sia di regime, contro il regime o frutto della libera circolazione delle idee.Ma questo non vuol mai dire che il popolo conosca e possegga quella cultura della propria condizione che è strumento primario e indispensabile per costruire la propria vicenda interiore prima che collettiva.Nei regimi cui tu guardi con malcelata o incerta e compassionevole simpatia la cultura 'alta' espressa è una reazione in campo letterario e una svista appunto, poi corretta, in campo artistico.Questo non può equivalere a sostenere che la medesima sia la rappresentazione di fermenti di pensiero diffusi capillarmente nel tessuto sociale.La violenza sociale e psichica come indottrinamento rimangono nei decenni sottoforma di auto-convincimento e condizionamento, il peggior tributo che la gente di quei paesi paga al comunismo ancora oggi è la gabbia che talora si autocostruisce intorno da sola. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 (modificato) Chi ha detto che le hai scritte tu quelle cose?Le ho scritte evidentemente e semplicemente io, sull'occupazione "alta" poi in un sistema siffatto trovo addirittura pleonastico ribattere, anche in ragione del fatto che tale dato non abbia impedito la povertà relativa e parallela della gente. sulla cultura immaginavo tu cadessi nell'equivoco, la cultura di cui parlo io è quella condivisa e appunto "di sè" quella consapevolezza diffusa del propio stato sociale e storico/politico auspicabilmente appannaggio del popolo nelle democrazie e impedita nei regimi proprio dalla repressione psicologica e dall'isolamento fisico, tu stesso confermi anche qui, oltre che culturale. Beh.. visti i fatti di Ungheria del '56... la primavera praghese del '68.... la politica di Dubcek.. non mi sembra che in quei Paesi non vi fosse consapevolezza di sè.... la realtà è che qualsiasi regime di tipo illiberale, quando è esplicitamente e dichiaratamente illiberale, stimola paradossalmente la libertà intellettuale, proprio perchè manca la libertà politica.... i più grandi scrittori latini (Virgilio, Orazio, Ovidio etc..) compaiono contemporaneamente al sorgere dell'impero e alla fine della repubblica.... l'ermetismo in Italia nasce in pieno fascismo... il Futurismo in Russia nasce in pieno bolscevismo.... io ho l'impresione che la mancanza di consapevolezza riguardi invece soprattutto gli attuali regimi liberal-democratici, molto più pericolosi dei vecchi regimi autoritari, in quanto impongono delle direttive culturali in modo subdolo e non dichiarato... io sono convinto che cia sia molto più conformismo e assenza di consapevolezza oggi che non durante il ventennio fascista. Ricorda quelo che diceva Pasolini....la società dei consumi è riuscita a uniformare le masse, molto più di quanto non sia riuscito a farlo il fascismo. Modificato 8 Maggio 2007 da faranio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
billo Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 bene, la tua lettura mi soddisfa completamente, sottolineare le "speculazioni" dell'occidente e omettere le responsabilità di decenni di regime Sovietico (questo era il "colonialismo" cui era possibile alludere evidentemente...) mi pare effettivamente plausibile!! Ho volontariamente omesso lo sfruttamento sovietico in quanto stiamo parlando di rumeni che arrivano in occidente e non in Bielorussia!!Da persona ipercritica quale sei,ammetterai che il tanto sospirato vento democratico occidentale si sia trasformato in una manna caduta dal cielo,per tutti gli investitori stranieri che traggono grandissimi profitti investendo il minimo indispensabile. Storicamente poi ,negli altri paesi del mondo avvenivano cose altrettanto gravi;basti pensare alla fascia enorme di paesi eternamente in via di sviluppo,indebitati dalle banche(di certo non sovietiche),che oltre alla dittatura erano privi di qualsiasi garanzia sociale peggio che in Ungheria per esempio. Fa comodo investire in Romania purchè i rumeni accettino le condizioni straniere e soprattutto restino buoni a casa loro.In questo senso credo che ci siano delle responsabilità occidentali,ma ciò non significa che dobbiamo noi,gente normale,farne le spese in termini di criminalità. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
enricolido Inviato: 8 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 allora non ci siamo capiti per niente. io voglio capire perchè in Italia e soprattutto a Prato c'è un' alta concentrazione di criminalità straniera. per faranio:io il tuo discorso l'ho colto e delle risposte che hai dato nel mio post ne ho apprezzata una in particolare, ma non puoi venirmi a dire che siccome i paesi occidentali hanno sfruttato quelli più poveri ora ci becchiamo la loro criminalità e che di questa noi ne siamo responsabili. possiamo esser responsabili della loro immigrazione , ma non della loro criminalità. uno si lamenta dell' immigrazione perchè porta criminalità, ma ci scommetti che se avesse portato molto lavoro allora non staremmo qui a discutere di ciò? ossia io voglio capire perchè una così alta percentuale di stranieri delinque qui in Italia invece di lavorare onestamente. se gli stranieri rispettassero di più le leggi scommetto che ci sarebbero meno lamentele rispetto ad ora riguardo l' immigrazione. è vero o sbaglio?qualcuno mi dà qualche risposta orientata nel presente e non radicata nel passato? per faranio ancora: vorreio che tu commentassi i dati e mi dicessi come mai a Prato c'è così tanta criminalità straniera. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 per faranio ancora: vorreio che tu commentassi i dati e mi dicessi come mai a Prato c'è così tanta criminalità straniera. Probabilmente le ragioni sono diverse: 1. Prato è una città ricca 2. Non esiste una criminalità organizzata autoctona che possa entrare in competizione con quella straniera 3. Prato è un grosso centro industriale dal punto di vista produttivo, ma al tempo stesso non ha una grandissima estensione demografica e territoriale: questo ha favorito sicuramente un afflusso massiccio di immigrati, e una loro conseguente concentrazione in un'area relativamente ristretta. 4. Non conosco la situazione di Prato, ma immagino che i processi d'integrazione non siano stati favoriti (a Prato come nel resto d'Italia)... il fatto che a Prato esista un intero quartiere cinese è la dimostrazione di una assenza di vere politiche di integrazione (al di là della tendenza dei cinesi ad auto-isolarsi, che anche se reale, il più delle volte secondo me viene favorita dal nostro atteggiamento). L'solamento favorisce sempre comportamenti delinquenziali, o comunque non conformi alle regole. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
enricolido Inviato: 8 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 guarda faranio io posso non condividere le tue idee, ma tirendi conto che una risposta come l' ultima che hai dato è quella che si aspetterebbero tutti gli utenti di questo forum, ossia non polemica, costruttiva e ragionata.poi uno può condividere o meno i contenuti, maquesta è una risposta , non la maggior parte delle altre che hai dato offendendo le altre persone. grazie per la rispostafaranio.l' unica cosa che non condivido è l'auto isolamento cinese.loro sono fatti così, hanno loro difficoltà a intergrarsie preferiscono stare fra loro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 8 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 8 Maggio 2007 guarda faranio io posso non condividere le tue idee, ma tirendi conto che una risposta come l' ultima che hai dato è quella che si aspetterebbero tutti gli utenti di questo forum, ossia non polemica, costruttiva e ragionata.poi uno può condividere o meno i contenuti, maquesta è una risposta , non la maggior parte delle altre che hai dato offendendo le altre persone. grazie per la rispostafaranio.l' unica cosa che non condivido è l'auto isolamento cinese.loro sono fatti così, hanno loro difficoltà a intergrarsie preferiscono stare fra loro viva Dio!.... :) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 9 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 9 Maggio 2007 (modificato) Beh.. visti i fatti di Ungheria del '56... la primavera praghese del '68.... la politica di Dubcek.. non mi sembra che in quei Paesi non vi fosse consapevolezza di sè.... la realtà è che qualsiasi regime di tipo illiberale, quando è esplicitamente e dichiaratamente illiberale, stimola paradossalmente la libertà intellettuale, proprio perchè manca la libertà politica.... i più grandi scrittori latini (Virgilio, Orazio, Ovidio etc..) compaiono contemporaneamente al sorgere dell'impero e alla fine della repubblica.... l'ermetismo in Italia nasce in pieno fascismo... il Futurismo in Russia nasce in pieno bolscevismo.... io ho l'impresione che la mancanza di consapevolezza riguardi invece soprattutto gli attuali regimi liberal-democratici, molto più pericolosi dei vecchi regimi autoritari, in quanto impongono delle direttive culturali in modo subdolo e non dichiarato... io sono convinto che cia sia molto più conformismo e assenza di consapevolezza oggi che non durante il ventennio fascista. la rivoluzione, soprattutto il suo tentativo, si fa in pochi faranio anche se si muore in di più, i regimi stimolano applicazione intellettuale e inducono talento in alcuni mentre normalizzano i molti, accentuando caratteristiche sociologiche peculiari di ognuno e aumentando il divario nella percezione tra le categorie.Proprio il fascismo insegna qualcosa, ove sopravvissuto a sè stesso nella mente dei molti capaci di ignorare evidenze incontrovertibili nel nome di quella massificazione di cui sopra eppure a fronte come dici tu dell'ermetismo ( ma ungaretti non lo fu ermetista nell'aderire al fascismo..) del Nobel a Pirandello, di figure simulacro come Bendedetto Croce. Ricorda quelo che diceva Pasolini....la società dei consumi è riuscita a uniformare le masse, molto più di quanto non sia riuscito a farlo il fascismo. Pasolini è anche IL paradosso, come quello che tu proponi, usato per scardinare sistemicamente categorie interpretative.Nel merito lo spunto analitico è celeberrimo e felice, ma si colloca su di un piano diverso dal nostro dove intercetta un'evoluzione sociale esogena e non direttamente controllata, non così come lui crede, dal sistema in essere.La sua analisi lucida e nuda si ferma sulla soglia della "poesia" quando rimprovera al PCI la poca partecipazione iniziale alle battaglie civili fondamentali degli anni '70 (vero...) e nello stesso tempo imputa tali conquiste (paradossalmente?!) non già ad una maggiore consapevolezza laica e asciutta da essudazioni clericali, ma invece all'aver introiettato ideologia edonista e "consumi di massa", trascurando in questa lettura il valore marxiano di masse di operai che si organizzavano, certo anche consumando, per liberarsi da una diversità subìta nella loro ottica come una cappa asfissiante e da lui invocata invece come baluardo valoriale. Modificato 9 Maggio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
enricolido Inviato: 9 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 9 Maggio 2007 eh davvero viva dio che finalmente hai dato una risposta pacata. a proposito oggi ho riletto la nazione di prato e c'è scritto che con l'entrata della romania nell'europa, a prato c'è stato un aumento di immigrazione pazzesco fino a maggio.addirittura si ipotizza chei rom del villaggio di cui faceva parte il rumeno che poco tempo qua ha falciato quei 4 xxxxx italiani stiano già qui a prato. che dio ce la mandi buona.irumeni cagttivi sono veramente cattivi!!!!!!!!!!!!!!!! :cry: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
castano_chiaro Inviato: 9 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 9 Maggio 2007 Purtroppo fare entrare la Romanie in Europa è stata una grande cazzàta e non slo per i Rom ma xchè quell'economia peserà molti sulla UE. ora avevo sentito che la prossima è l'Albania! a questo punto facciamo entrare anche tunisia, marocco e compagnia e facciamo tutta un'ammucchiata. nb: se c'è una razza che odio sono gli Zingari. sfruttano i figli, vendono le figlie, ruberebbero anche alla madre, delinquono ovunque, sono tutti ubriaconi e vivono nella sporcizia piu totale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
smith Inviato: 9 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 9 Maggio 2007 Castano ha di nuovo ragione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 9 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 9 Maggio 2007 (modificato) Castano ha di nuovo ragione. bravo casta! ora avevo sentito che la prossima è l'Albania! a questo punto facciamo entrare anche tunisia, marocco e compagnia e facciamo tutta un'ammucchiata. ps. L'Albania...?? ma che giornali leggi..?? Modificato 9 Maggio 2007 da Gurg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 9 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 9 Maggio 2007 (modificato) L'Albania da qualche anno ha un tasso di crescita molto alto ... molto più alto del nostro...infatti ho l'impressione che di albanesi ne vengano sempre meno in Italia... non mi sorprenderebbe se tra breve l'Albania entrasse in zona EU. Purtroppo fare entrare la Romanie in Europa è stata una grande cazzàta e non slo per i Rom ma xchè quell'economia peserà molti sulla UE. ..sì peserà.... positivamente.. vatti a leggere i dati economici della Romania e poi dimmi..... Modificato 9 Maggio 2007 da faranio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
minoxidil2 Inviato: 9 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 9 Maggio 2007 vendono le figlie Ciò non è proprio vero in quanto la cultura rom ha delle regole molto severe per quanto riguarda le donne e il matrimonio.Ad esempio non concepiscono e puniscono il tradimento cosi come vietanoi matrimoni con "non Rom" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
billo Inviato: 10 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 10 Maggio 2007 la rivoluzione, soprattutto il suo tentativo, si fa in pochi faranio anche se si muore in di più, i regimi stimolano applicazione intellettuale e inducono talento in alcuni mentre normalizzano i molti, accentuando caratteristiche sociologiche peculiari di ognuno e aumentando il divario nella percezione tra le categorie.Proprio il fascismo insegna qualcosa, ove sopravvissuto a sè stesso nella mente dei molti capaci di ignorare evidenze incontrovertibili nel nome di quella massificazione di cui sopra eppure a fronte come dici tu dell'ermetismo ( ma ungaretti non lo fu ermetista nell'aderire al fascismo..) del Nobel a Pirandello, di figure simulacro come Bendedetto Croce. Pasolini è anche IL paradosso, come quello che tu proponi, usato per scardinare sistemicamente categorie interpretative.Nel merito lo spunto analitico è celeberrimo e felice, ma si colloca su di un piano diverso dal nostro dove intercetta un'evoluzione sociale esogena e non direttamente controllata, non così come lui crede, dal sistema in essere.La sua analisi lucida e nuda si ferma sulla soglia della "poesia" quando rimprovera al PCI la poca partecipazione iniziale alle battaglie civili fondamentali degli anni '70 (vero...) e nello stesso tempo imputa tali conquiste (paradossalmente?!) non già ad una maggiore consapevolezza laica e asciutta da essudazioni clericali, ma invece all'aver introiettato ideologia edonista e "consumi di massa", trascurando in questa lettura il valore marxiano di masse di operai che si organizzavano, certo anche consumando, per liberarsi da una diversità subìta nella loro ottica come una cappa asfissiante e da lui invocata invece come baluardo valoriale. Dirò una banalità,peccherò di usare toni melodrammatici,ma ho la sensazione che l attuale sistema si comporti da regime "comunista",impedendo che nella gente avvenga quel famoso processo di prendere consapevolezza di sè,di cui parlavate.Magari dopo i successi economici delgi anni sessanta effettivamente questo è avvenuto ma oggi si vive in una situazione paludosa.Sono sensazioni,forse è un mio periodaccio,bò? :ph34r: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 10 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 10 Maggio 2007 http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/c...rezza-dati.html abbastanza in topic questo articolo, dati a livello nazionale sull'argomento in questione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi Subito
Sei già registrato? Accedi da qui.
Accedi Adesso