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spironolattone leggete tutti...


spawn86

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Recenti studi hanno dimostrato l'importanza dell'aldosterone nel determinare gli attacchi di panico. Ipertensione parossistica da attivazione adrenergica endogena: Due sindromi sono state recentemente descritte, la sindrome da panico e l'ipertensione da camice bianco. Nei disordini da panico, attacchi ricorrenti di panico o di ansietà determinano un incremento significativo dei valori della pressione arteriosa, come si può osservare anche nel corso di un monitoraggio dinamico prolungato della pressione arteriosa. L'ipertensione da camice bianco è legata alla presenza del medico che misura la pressione arteriosa e può essere minimizzata dal monitoraggio domiciliare o dall'automisurazione da parte del paziente correttamente eseguita, o dal monitoraggio dinamico della pressione durante tutto l'arco della giornata.

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E' una notizia che ho letto sul quotidiano nazionale.

Posto sotto un search da internet:

Una ricerca dell'università di Padova rivela la fonte potenziale del maggior disturbo della vita moderna: l'ansia, la paura e i tanto temuti attacchi di panico potrebbero, infatti, dipendere dalla presenza eccessiva nel nostro organismo di un ormone, l'aldosterone.

 

Prendendo in esame un gruppo di pazienti affetti da una malattia causata da un eccesso di aldosterone, ha spiegato Nicoletta Sonino dell'università di Padova nell'articolo pubblicato sulla rivista Psychotherapy and Psychosomatics, è emerso il possibile legame tra la molecola e disturbi dell'umore come ansia e panico. In particolare, nello studio pilota sono stati coinvolti pazienti con iperaldosteronismo primitivo o Sindrome di Conn, una malattia dovuta ad un adenoma delle cellule della zona glomerulare della corteccia surrenale e pazienti affetti da un'altra forma di iperaldosteronismo. I ricercatori hanno esplorato con una serie di test standard, come quelli utilizzati in psichiatria, la presenza eventuale ed il tipo di disturbi della sfera dell'umore di cui i soggetti si trovavano a soffrire.

 

 

Il quadro emerso appare piuttosto chiaro: la probabilità statistica con cui i malati di eccesso di aldosterone soffrono di ansia e panico è di gran lunga maggiore rispetto alla media riscontrata nella popolazione in generale. Inoltre, sono emersi tra questi soggetti casi di disturbo ossessivo-compulsivo, irritabilità dell'umore e casi frequenti di demoralizzazione.

 

In studi precendenti era già stata osservata una possibile connessione tra ansia e la famiglia degli ormoni corticosteroidi, della quale fanno parte sia l'ormone dello stress (il cortisolo) sia lo stesso aldosterone. Quest'ultimo ormone, prodotto dalle ghiandole surrenali, è estremamente importante per la regolazione della pressione sanguigna.

 

La genesi del disturbo dell'ansia e della paura sarebbe, quindi, con grande probabilità, connessa proprio alla presenza di quest'ormone, conclude la Sonino, anche se sono necessari altri studi su un campione più vasto di pazienti per potersi basare su una copertura statistica maggiore.

 

Ma questa scoperta apre una strada agli scienziati che studiano il funzionamento dei meccanismi biologici alla base di questi disturbi, indirizzando la cura verso trattamenti più efficaci con un notevole miglioramento per i soggetti che ne sono affetti. Se le sperimentazioni confermeranno questa ipotesi, potrebbero sperare in una migliore qualità della loro vita tutti gli ansiosi eccessivi, troppo spesso limitati nella libertà quotidiana da quel piccolo inferno di panico e paure.

 

(1 settembre 2006)

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ALDACTONE

 

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - [Vedi Indice]

Capsula da "25 mg" - Una capsula da 250 mg contiene:

Principio attivo: spironolattone 25 mg.

 

Compressa rivestita da "100 mg" - Una compressa rivestita da 550 mg contiene:

 

Principio attivo: spironolattone 100 mg.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

 

04.1 Indicazioni terapeutiche - [Vedi Indice]

Trattamento dell'iperaldosteronismo primario o secondario e della ipertensione arteriosa essenziale, laddove altre terapie non sono risultate sufficientemente efficaci o tollerate.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione - [Vedi Indice]

Nell'iperaldosteronismo primario o secondario la dose giornaliera più comunemente usata oscilla dai 100 ai 300 mg frazionati nelle 24 ore; nei bambini tale dose va proporzionalmente ridotta in base al peso corporeo. A seconda delle condizioni del paziente e della risposta diuretica, il dosaggio può essere diminuito o notevolmente aumentato anche in considerazione della buona tollerabilità e del largo margine di sicurezza del farmaco.

Nell'ipertensione arteriosa essenziale la dose giornaliera, frazionata nelle 24 ore, varia da 200 mg a 400 mg nelle prime 2-3 settimane; a tale dose potrà successivamente sostituirsi quella di mantenimento, da adattare alla risposta clinica ma in genere contenuta entro i 25-100 mg al giorno.

 

Come ogni farmaco ad elevata attività biologica, il preparato va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto periodico controllo medico. (Vedi punti `04.2 Posologia e modo di somministrazione', `Interazioni' e `Gravidanza e allattamento').

 

 

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto, anuria, iperpotassiemia, insufficienza renale acuta.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Come altre sostanze che interferiscono con attività ormonali, lo spironolattone, somministrato a dosi molto più elevate di quelle terapeutiche e per tempi molto prolungati, può determinare nel ratto un aumento dell'incidenza di alcuni tipi di processi tumorali. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non è possibile attribuire a queste osservazioni alcun significato per l'uomo, anche perché i numerosi studi epidemiologici, che coprono un periodo di esperienza clinica di oltre 25 anni, non hanno mai dimostrato l'esistenza di una qualsivoglia associazione tra uso clinico dello spironolattone ed incidenza di forme tumorali nei pazienti trattati.

Va tenuta presente la possibilità di variazioni dell'equilibrio idroelettrolitico dovute all'azione diuretica dell'Aldactone e ne vanno pertanto valutati attentamente eventuali segni. L'Aldactone può indurre:

 

iperpotassiemia, che può presentarsi con valori elevati specie in presenza di insufficienza renale e, in tale evenienza, condizionare un blocco cardiaco,iposodiemia, che si manifesta con secchezza delle fauci, sete, sonnolenza, etc., specie se il farmaco è associato ad altri diuretici,aumento dei valori dell'azotemia, soprattutto in presenza di insufficienza renale,acidosi ipercloremica abitualmente con iperpotassiemia, specie in pazienti con cirrosi epatica in fase di scompenso,potenziamento dell'azione dei farmaci antiipertensivi. Pertanto il dosaggio di tali farmaci, specie dei ganglioplegici (pentolinio, mecamilamina, etc.) quando somministrati in associazione, dovrà essere ridotto a giudizio del medico.

 

L'Aldactone può essere associato ad altri diuretici ottenendo così un'azione additiva, particolarmente utile per ottenere un effetto diuretico più rapido.

 

 

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Quando lo spironolattone è somministrato insieme a: 1. altri farmaci antiipertensivi, si impone la necessità di una riduzione di almeno il 50% della dose dei farmaci associati. 2. supplementi o sostituti minerali o dieta ricca di K, esiste il rischio di iperpotassiemia, specie nei pazienti con insufficienza renale. 3. carbenoxolone, esiste il rischio di mascherare gli effetti collaterali dello spironolattone ed inibire l'effetto cicatrizzante l'ulcera peptica del carbenoxolone. 4. sali di litio, esiste il rischio, di ridurne la clearance renale, con conseguente tossicità da litio. 5. norepinefrina, esiste il rischio di una ridotta responsività vascolare durante anestesia locale o generale. 6. infusioni i.v. di glucosio ed insulina, esiste il rischio di ipopotassiemia. 7. digossina ed altri glicosidi cardiaci, esiste il rischio di ridurne la clearance renale, con possibile aumento dei livelli plasmatici di digossina e conseguente intossicazione digitalica.

 

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Nelle donne in gravidanza presunta o accertata, l'impiego di Aldactone richiede che i potenziali effetti terapeutici siano valutati in rapporto a possibili rischi per la madre e il feto. Ritrovandosi il canrenone nel latte materno, è opportuno provvedere all'alimentazione artificiale del neonato.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non sono noti al riguardo effetti dello spironolattone.

 

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

In corso di trattamento con spironolattone sono stati segnalati: sonnolenza; cefalea; disturbi della motilità gastrointestinale; eruzioni cutanee; confusione mentale; rialzi termici; atassia; ginecomastia; disturbi dell'erezione; lievi effetti androgeni; irregolarità del ciclo mestruale. Tali effetti collaterali sono, in genere, reversibili con la sospensione del trattamento; in rari casi la ginecomastia può persistere.

 

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

L'effetto tossico di gran lunga più temibile è rappresentato dall'iperpotassiemia (livelli > 6 mEq/L), con possibile iponatriemia e disidratazione, che si verifica quando lo spironolattone è somministrato in concomitanza con un elevato apporto di K (dieta, trasfusioni di sangue conservato, etc.) o con altri diuretici K-risparmiatori (triamterene, amiloride), specie in pazienti con insufficienza renale grave.

Le conseguenze più dannose sono a carico dell'attività elettrica cardiaca e si manifestano (ECG) con aritmia cardiaca, elevazione ed accorciamento dell'onda T, riduzione dell'intervallo Q-T. Il trattamento prevede una pronta correzione del disturbo elettrolitico (sospensione dell'apporto di K, somministrazione i.v. di glucosio 20-50% ed insulina 0.25-0.5 unità/g di glucosio).

 

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

 

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Lo spironolattone (SPIRO), antagonista specifico dell'aldosterone, agisce a livello del tubulo distale renale, bloccando perciò l'aumento del riassorbimento del sodio e del cloro e l'aumento dell'escrezione del potassio, normalmente indotti dai mineralcorticoidi. Con questo meccanismo, lo SPIRO esplica effetto diuretico negli stadi edematosi sostenuti da iperaldosteronismo, nei quali riporta appunto alla norma lo scambio di sodio-potassio alterato dall'eccesso di aldosterone.L'Aldactone deve quindi essere considerato un efficace farmaco per il controllo degli edemi da iperaldosteronismo primario o secondario (come quello che si instaura nello scompenso cardiocircolatorio, nella cirrosi epatica, nella sindrome nefrosica), specie se resistenti ai comuni diuretici. A tali diuretici l'Aldactone può essere associato quando si voglia ottenere un potenziamento d'effetto, derivante dal. diverso punto d'attacco e dalle differenti modalità d'azione dei farmaci, ed il vantaggio di ridurre la perdita di potassio indotta, in varia misura, dai diuretici tradizionali. La proprietà dell'Aldactone di evitare perdite di potassio è di particolare importanza nel trattamento delle cirrosi con ascite, in quanto l'ipopotassiemia può facilitare l'insorgenza del coma, e nella terapia digitalica per il noto aumento della tossicità della digitale in presenza ipopotassiemia.

 

Nella ipertensione arteriosa essenziale l'Aldactone, attraverso un'azione antagonista nei confronti dell'aldosterone o di altro mineralcorticoide, esplica una notevole azione antiipertensiva, soprattutto nelle forme con bassi livelli di renina plasmatica. Nei casi di ipertensione arteriosa essenziale concomitante ad uno stato diabetico o prediabetico, nonché a diatesi uratica, l'Aldactone costituisce anche una vantaggiosa alternativa ai comuni diuretici.

 

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Lo spironolattone (SPIRO) è rapidamente assorbito nell'uomo per via orale (concentrazione max: la h), mentre non è altrettanto rapidamente metabolizzato una volta in circolo. Infatti sec. studi recentissimi condotti nel volontario sano, dopo somministrazione orale di spironolattone sono stati ritrovati nel plasma, metaboliti attivi mai prima identificati quali, il 7 alfa-tiometilspirolattone (alfa-TM-SPIRO il più largamente rappresentato) ed il suo 6 beta-idrossiderivato (beta OH-TM-SPIRO), il già noto canrenone e lo SPIRO tal quale, immodificato fino ad 8 h dopo l'ingestione, gli ultimi tre presenti nello stesso ordine di concentrazione. Sia lo SPIRO che il canrenone sono legati alle proteine plasmatiche per più del 90%. L'eliminazione dello SPIRO tal quale è molto rapida (emivita plasmatica, t1/2 : 1,3 h), quella del beta OH-TM-SPIRO più lenta (t1/2 : 10.1), mentre quella del canrenone 6 bifasica, inizialmente rapida (t1/2 : 3-12 h) e poi lenta (t1/2 : 12-96 h). L'azione dello SPIRO infatti si esplica gradualmente, diventando particolarmente evidente dopo 3-4 gg. di terapia e persistendo per altre 48 h dopo la sua sospensione. I metaboliti dello SPIRO sono escreti prevalentemente per via renale, ma anche attraverso quella biliare. Lo SPIRO ed i suoi metaboliti possono attraversare la barriera placentare.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Dopo somministrazione acuta, la DL50 è nel ratto >1000 mg/kg per via intragastrica (i.g.) e pari a 786 mg/kg per via intraperitoneale (i.p.), mentre nel topo è >1000 mg/kg per via i.g. e pari a 356 mg/kg per via i.p.. Come altre sostanze che interferiscono con attività ormonali, lo spironolattone, somministrato a dosi molto più elevate di quelle terapeutiche e per tempi molto prolungati, può talora determinare nel ratto un aumento dell'incidenza di alcuni tipi di processi eteroplastici. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non è possibile attribuire a queste osservazioni alcun sicuro significato per l'uomo.

La tossicità fetale dello spironolattone valutata nel topo trattato per via i.g., indica che il farmaco non è dotato di attività teratogena.

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Non volevo prenderla nè alla larga ne fare il saccente, solo avevo letto molto attentamente il foglietto illustrativo dell'aldactone (il nome indica proprio l'antagonismo all'ormone aldosterone), per cui davo molte cose per scontate.

Sono ancora oggi molto indeciso sul da farsi, ovvero assumerlo a basse dosi (25 mg die), rischiando poco ma avendo pochi o nulli risultati. Inoltre credevo che TEA ne faccese uso.

Lo spiro abbatte i livelli di aldoisterone che pare essere la causa degli attacchi di panico, connessi con una maggiore ipertensione, per cui il 'cattivo' in alte dosi è l'aldosterone.

 

Nella ipertensione arteriosa essenziale l'Aldactone, attraverso un'azione antagonista nei confronti dell'aldosterone esplica una notevole azione antiipertensiva, soprattutto nelle forme con bassi livelli di renina plasmatica.

Nei casi di ipertensione arteriosa indotti da eccesso di aldosterone si genera l'attacco di panico.

Era solo una nuova scoperta, tra l'altro positiva, sulle proprietà dello spiro orale e il suo margine di sicurezza, usato anche all'infuori delle sue proprietà diuretiche ed antipertensive.

Chissà, speriamo, non inizi un trial per capirne le proprierà in tricoogia.

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Sinceramente la voglia di provarlo e' alta,anche perche' c'e' l'ho sotto il naso ed in Mexico la ricetta non serve :60: ,la Fina me la sconsigliarono 2 derma,il terzo me la prescrisse e non ebbi effetti collaterali,la Duta uguale,non mi stupirei se lo Spiro rispecchiasse le 2 precedenti esperienze...

Se sapessi le analisi da fare probabilmente azzarderei... chissa' ?Sono molto tentato...

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  • 1 month later...
  • 1 month later...

Più facile la prima... Anche se certi effetti, purtroppo, si vedranno solo tra anni, quando magari l'aldosterone è andato giù da solo.

Comunque non accusate le dogane italiane, ma accusate l'Unione Europea che a qualcuno piace tanto, se siamo circondati da una serie incontrollabile di burocrazia che non fa trapassare nulla...

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  • 1 month later...
  • 4 weeks later...
  • 8 months later...

:radioattivo:

 

ciao a tutti qui di cose ne ho lette di mille colori.. io posso realmente rispondervi a cio che fa l aldactone...

 

Io sono Lind auna ragazza (mtf) ovvero sto transizionando nel altro sesso e devo prendere un antiandrogeno per bloccare gli effetti del testosterone e la scelt ain italia è per ANDROCUR O ALDACTONE

 

ANDROCU aiuta la calvizia ma è un tossico per ilfegato e annulla il testosterone infatti in American il farmaco non è in commercio.

 

il mio Endocrinologo segue la terapia americana e mi sta facendo prendere ALDACTONE.

 

Aldactone vien usato per varie cure a dosaggi bassi :

curare prostata

probelmi di ritendione idrica

abbassare la pressione

 

E in alcuni casi a lunga durata e soloa dosaggi alti!!! ripeto alti... puo avere effetti sul testosterone ma non lo abbassa ne va solo a bloccare i recettori.

Il che vuol dire far cresce il pelo piu lentamente barba pure, avere un capello piu folto e abbassare se così si vuol dire la libido.

io E' da un mese e mezzo che prendo 100 + 100 al gg in quanto io gli effetti collaterali per cambiare sesso dovrei averlo.. ma libido è diversa ma non calata, capelli ho visto ben poco risultato, pipì si ma non ecessiva e il mio Endo ha detto che prima di vedere gli effetti e in questo caso la femminilli o maggior capelli si vedon odopo 3 mesi.

 

E nel miocaso che dovrò prenderla a lungo andare dice che cè gente che ha conitnuato per 10 anni senza avere problemi, io essendo che ne prendo 200 al gg e provoca abbassamento di pressione mangio 6 tronchetti di liquierizia al di.

 

Sul fatto che crea seno, cambiamento di voce si ma dopo anni e io che ne ho bisoigno cosa prendo? ovvio gli estrogeni quelli cambiano l aldactone blocca blocca solo i recettori del testosterone.

 

Quando iniziero ad assumere estrogeni allora oltre che femminilizzarmi viso corpo e seno daranno una spinta al aldactone x i capelli, per barba e abbassamento libido.

 

Ma di per se Aldactone fa ben poco.. mi chiedi come certi abbiano avuto risultati dopo un mese con 25 gg...

 

Possibile ma vedete dipende tutto da persona a persona.. 25 gg son pochi... spero di essere stata chiara.

 

Se volete provate con 25 che nonda effetti di nessun genere kisses

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Il tuo caso e' interessante ed i tuoi dosaggi pieni per periodi prolungati senza particolari effetti collaterali sono tranquillizzanti per chi di Aldactone ne prende molto di meno, anche se non so quanto sia consigliabile assumerlo per os per combattere l'alopecia.

Un tumore alla prostata o l'iperaldosteronismo sono una cosa, l'alopecia un altro e non e' che lo spironolattone sia "la soluzione definitiva" alla calvizie!

Tra l'altro chi assume spironolattone a dosi piene e per periodi prolungati dovrebbe tenere sotto costante controllo l'elettrolitemia, in particolare per scongiurare una iperpotassiemia, molto pericolosa.

 

E nel miocaso che dovrò prenderla a lungo andare dice che cè gente che ha conitnuato per 10 anni senza avere problemi, io essendo che ne prendo 200 al gg e provoca abbassamento di pressione mangio 6 tronchetti di liquierizia al di.

 

Ottima mossa! ;)

In bocca al lupo per il M2F! Mai provato l'Eulexin?

Se l'Aldactone alla lunga dovesse darti dei problemi, senti il tuo endocrinologo che ti dice...

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  • 2 weeks later...
Il tuo caso e' interessante ed i tuoi dosaggi pieni per periodi prolungati senza particolari effetti collaterali sono tranquillizzanti per chi di Aldactone ne prende molto di meno, anche se non so quanto sia consigliabile assumerlo per os per combattere l'alopecia.

Un tumore alla prostata o l'iperaldosteronismo sono una cosa, l'alopecia un altro e non e' che lo spironolattone sia "la soluzione definitiva" alla calvizie!

Tra l'altro chi assume spironolattone a dosi piene e per periodi prolungati dovrebbe tenere sotto costante controllo l'elettrolitemia, in particolare per scongiurare una iperpotassiemia, molto pericolosa.

Ottima mossa! ;)

In bocca al lupo per il M2F! Mai provato l'Eulexin?

Se l'Aldactone alla lunga dovesse darti dei problemi, senti il tuo endocrinologo che ti dice...

 

Ciao Polywater, ma esattamente eulexin cos'è? te lo chiedo perchè due anni fa un dermatologo delle mie parti a cui mi rivolsi me lo prescrisse.

Però mi fece anche firmare una liberatoria..in cui mi assumevo tutte le responsabilità relative all'assunzione del farmaco che se non sbaglio, così mi disse lui, in Italia è registrato per la cura del cancro alla prostata...ma in America è diverso tempo che viene usato anche contro la calvizia.

grazie

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