Quarzo
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Come voterai alle prossime elezioni
Quarzo ha risposto ad una discussione creata da AdminSalus in Raccolta sondaggi
Voterò per un partito a caso della coalizione di centrosinstra. Magari per i DS. In ogni caso per Prodi come presidente del consiglio. Con la speranza di vedre realizzati almeno il 50% delle suoi proponimenti Il centrodestra cappeggiato da berlusconi (per il quale ho votato l'ultima volta) non ha più credibilità ai miei occhi. -
ecco come la sinistra si è giocata le elezioni
Quarzo ha risposto ad una discussione creata da castano_chiaro in Off topic / Paparazzate
Castanochiaro, io non sono qui per difendere nessuno, non ho mai avuto la tessera dei DS in tasca e mai nessuna tessera di nessun partito. Le passioni politiche le ho abbandonate da tempo ormai. A 18 anni (oggi ne ho 34 suonati) andavo a vedere i comizi di Fini con le camionette dei carabinieri che ci circondavano, tempi in cui Fini ed il suo partito erano ancora ghettizzati dal resto della politica italiana e considerati fascistoidi. Oggi mi prendo la licenza di non schierarmi più, di valutare di volta in volta sulla base dei programmi e delle facce (anche se alla fine son sempre quelle) e di non ragionare politicamente per "partito preso". Alle ultime politiche votai per AN..quindi indirettamente per Berlusconi...non con molta convinzione a dire il vero. Dopo cinque anni di legislatura berlusconiana posso dirti che non ripeterò mai più lo stesso errore. Una precisazione.....Lilly Gruber si è licenziata dalla RAI dopo la sua discesa in politica, quindi non percepisce nessuno stipendio con i soldi del canone pubblico. Un ultimo consiglio...segui con maggiore attenzione le questioni di attualità politica altrimenti finisci con lo scrivere boiate. Fassino non è indagato dalla magistratura per i suoi legami con Consorte-Unipol...come tu hai scritto qualche post più indietro....pertanto è inutile che tu resti in attesa di una sua condanna. -
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Quarzo ha risposto ad una discussione creata da castano_chiaro in Off topic / Paparazzate
Rettifica parziale a quanto detto prima..... i 50 milioni di euro in realtà sembrerebbero essere molti di più, al momento si parla di almeno 60 milioni. I giudici che stanno indagando sul caso Consorte-Unipol (e non sui legami tra Fassino ed Unipol come erroneamente asserito da castanochiaro) hanno intercettato questi soldi su alcuni conti correnti all'estero intestati allo stesso Consorte. Chi ha dato questi soldi a Consorte ? Sarebbe stato il finanziere bresciano Gnutti. A che titolo sono stati versati questi soldi ? si traterebbe di un compenso professionale, la parcella per una consulenza che Consorte avrebbe fornito a Gnutti riguardo ad una non ben definita operazione finanziaria incentrata su Telecomn Italia. Ovviamente i magistarti milanesi e romani che seguono l'inchiesta non credono assolutamente a questa versione, il tentativo di far passare tale valanga di denaro come il compenso per una consulenza risulta davvero maldestro, vista l'abnormità della somma stessa. In ogni caso nessun esponente dei DS, tantomeno Fassino, è stato finora inquisito. L'area dei DS resta estranea alla vicenda dei milioni. L'unico ad essere inquisito è Consorte il quale deve rispondere a titolo personale. Con questa ultima precisazione...castanochiaro....che si aggiunge a quanto scritto nel mio post precedente.....spero di vaer risposto in maniera esauriente alle due domande da te poste. -
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Quarzo ha risposto ad una discussione creata da castano_chiaro in Off topic / Paparazzate
Castanochiaro, punto primo...hai un concetto piuttosto vago ed antiquato della divisione tra destra e sinistra. La sinistra ha nel proprio DNA una indiscussa propensione al proletariato per cultura, tradizione e per vocazione storica....verissimo Tuttavia i tempi stanno cambiando, la situazione sociale ed economica si è evoluta. L'identificazione all'appartenenza di classe non fà scattare un meccanismo automatico così rigido legato all'espressione del voto. Non necessariamente oggi, un operaio o un bracciante agricolo, avvertono la necessità di votare a sinistra per trovare il referente ideale al quale assegnare la difesa dei propri interessi. Viceversa non necessariamente un imprenditore oggi deve cercare il proprio referente nelle formazioni di destra. Questo spiega come mai, in partiti come Forza Italia ed Alleanza Nazionale, sono confluiti negli ultimi anni voti di parte dell'elettorato della classe media (operai ed impiegati). Questo spiega come mai, in alcuni partiti del centrosinistra, sono confluiti voti di imprenditori ed alcuni esponenti dei vari DS e Margherita appartengono ai ceti medio-alti. Il mio auspicio è che nel futuro si vada sempre più verso un modello davvero bipolarista, dove le opposte coalizioni siano in grado di abbracciare tutele e diritti di tutte le fasce della popolazione, anche se con programmi e proponimenti differenti. punto secondo...spiegami chi ti ha detto che Fassino è indagato per il caso Unipol perchè ciò che hai scritto NON CORRISPONDE A VERITA'. Il giudice dispone le intercettazioni. Un ufficiale o sottoufficiale della pubblica sicurezza (l'intercettatore) provvede ad effettuarle registrando su supporti magnetici (nastri o cd) le conversazioni telefoniche dell'intercettato. Tutti i supporti vengono poi passati dall'intercettatore al giudice, il quale li ascolta attentamente. Se dall'ascolto emergono particolari di rilevanza penale attinenti all'indagine il giudice chiede la trascrizione delle conversazioni e procede nei confronti dell'intercettato. Se al contrario non emerge alcun dettaglio allora il giudice ordina l'immediata distruzione dei supporti per tutela della privacy. Nel caso in questione, dalle conversazioni dell'intercettato Fassino il giudice non ha rilevato alcun riscontro penale, non ha richiesto alcuna trascrizione ed ha ordinato la distruzione dei supporti magnetici dove esse erano state registrate. Per motivi sui quali ora si stà indagando i supporti magnetici di Fassino non sono stati distrutti ma......ooooops.....sono finiti nella redazione de "Il Giornale" la quale li ha pubblicati. Il proprietario de "Il Giornale" è il signor Paolo Berlusconi. Per quanto riguarda i 50 milioni di euro nessuno al momento è in grado di dire dove siano realmente finiti. I DS, con in testa Fassino, hanno dichiarato piena collaborazione e disponibilità verso i magistrati affinchè si arrivi alla verità il più in fretta possibile (speriamo prima delle elezioni). -
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Quarzo ha risposto ad una discussione creata da castano_chiaro in Off topic / Paparazzate
Tutti sappiamo (e molti lo hanno scritto ripetutamente in questo topic) che in ogni moderna democrazia occidentale che si rispetti esistono e sempre esisteranno punti di contatto tra chi fa politica e chi fa finanza-imprenditoria. La politica esiste in funzione di finanza ed imprenditoria.....e viceversa Per quanto riguarda la realtà italiana credo sia doveroso fare un distinguo : Durante gli anni di governo del centrosinistra non mi sembra (qualcuno mi corregga se sbaglio) che i soggetti politici a capo del governo e della maggioranza abbiano approfittato della evidente posizione di privilegio per "coltivare il proprio orticello"...e se qualche volta è successo diciamo che si sono limitati al minimo indispensabile. Durante il governo Berlusconi abbiamo invece assistito ad un uso spregiudicato del potere politico ad uso personale ed in senso clientelare. Vale la pena citare solo alcuni esempi tra i più clamorosi : le leggi ad-personam che Berlusconi ha confezionato apposta per salvare se stesso ed i vari personaggi facenti parte del suo entourage dai vari processi nei quali erano indagati. Oltre ad aver miseramente screditato il nostro paese sotto il profilo isitituzionale davanti a tutta Europa, queste leggi hanno creato situazioni di estremo pericolo giuridico, come nel caso della depenalizzazione del falso in bilancio. Negli USA gli scandali Enron-Worldcom hanno sortito una scossa sismica talmente forte da indurre ad inasprire i controlli e le pene riguardo frodi fiscali e manipolazione dei bilanci. In Italia i casi Cirio-Parmalat hanno sortito l'effetto contrario, le pene (dei controlli non parliamo perchè non sono mai esistiti) hanno subito un vistoso ribasso per venire incontro ai problemi nei quali le varie società della galassia Fininvest potevano incappare. il digitale terrestre ovvero soldi pubblici spesi per pubblicizzare e sovvenzionare l'acquisto dei decoder. Dietro la scusa di voler imporre un nuovo standard tecnologico televisivo c'era il businness delle schede prepagate per i film e le partite di calcio. C'era anche il piccolo aiuto dato alla Amstrad, società di Paolo Berlusconi, impegnata nella vendita di apparecchi decoder proprio per il digitale terrestre. -
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Castanochiaro....prima di scrivere certe affermazioni prenditi una pausa e rifletti per un attimo. Dire che il governo di centrosinistra, nella passata legislatura, si sia reso colpevole di aver causato un buco da 10mila miliardi di vecchie lire non è vero. Il pesantissimo fardello dell'immenso debito pubblico (che l'Italia si porta appresso con gatica e non sò per quanto tempo ancora potrà farlo) non può certo essere soltanto opera del periodo durante il quale l'accoppiata Prodi-D'Alema si è alternata al governo. Piuttosto, in quella enorme cifra, c'è la testimonianza drammatica degli ultimi 50/60 anni di storia italiana. Interi decenni durante i quali, la nostra indegna mentalità ed il nostro malcostume, hanno portato ad una conduzione della vita politica ed economica nazionale fatta di superficilità, spensieratezza, assenza di lungimiranza, clientelismo, scarsa virtù imprenditoriale, strafottenza ma soprattutto malaffare. -
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Pinochet ed i militari argentini, durante i loro anni di potere, hanno ucciso ed incarcerato oppositori e personaggi ritenuti scomodi. Pertanto il giudizio morale nei loro confronti non può che essere di condanna, relegandoli alla storia come criminali. Fidel Castro ha fatto la stessa cosa, ha imprigionato ed ucciso, pertanto la sentenza che la storia emette nei suoi confronti credo debba essere la stessa che spetta agli aguzzini cileni ed argentini. Castro ha imposto le sue idee alla propria gente con le armi, non mi risulta lo abbia fatto attraverso elezioni democratiche tantomeno facendo proselitismo con la predicazione come faceva GesùCristo. I regimi collusi con gli USA hanno cercato la protezione degli USA, proponendosi come garanti degli interessi degli USA. Altrettanto ha fatto Castro cercando la protezione degli URSS per garantire non solo i propri interessi ma anche (ovviamente) quelli dell'URSS. Una volta stabilito questo parametro di equità nella valutazione dei crimini contro i diritti civili ogni tentativo di giustificazione cade nel vuoto, per qualsiasi regime e per qualsiasi superpotenza li abbia assecondati. L'errore di giustificare i crimini e di cadere nella capziosità forse lo commetti tu billo, quando dici che quella di Castro è stata una rivolta di carattere popolare. Forse ad un dittatore giunto al potere per "sommossa popolare" è consentita qualche deroga ai diritti civili ? -
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Quarzo ha risposto ad una discussione creata da castano_chiaro in Off topic / Paparazzate
Breve risposta a billo riguardo Cuba : hai ragione, gli USA hanno sostenuto finanziariamente e militarmente (in maniera indiretta ma a volte anche candidamente diretta) alcuni regimi dittatoriali del mondo considerati come "amici". Anche Cuba ha goduto, per diversi anni, dello stesso trattamento di favore grazie al sostegno di quella che una volta si chiamava URSS. Si trattò di un sostegno economico ma anche militare che culminò in una situazione di tensione molto forte con la famosa "crisi dei missili". Qualcuno disse che il mondo in quella circostanza, sotto la sfida dei due contendenti Kennedy e Krusciov, fu ad un passo dalla guerra nucleare (anche se io sono convinto che durante il periodo della guerra fredda nessun presidente, sovietico o americano, avrebbe mai avuto il coraggio di premere il bottone e decretare la fine del mondo). -
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L'ingresso nell'euro sarebbe stato un obiettivo assolutamente indispensabile da perseguire, sia per un governo di centrodestra sia per uno di centrosinistra. L'Italia fuori dall'euro avrebbe determinato una situazione alla quale non voglio nemmeno pensare. Dobbiamo ringraziare la Comunità Europea la quale, chiudendo benevolmente un occhio e forse anche due, ci ha consentito di diventare uno dei membri fondatori della moneta unica in prima battuta, nonostante non avessimo le carte in regola per entare nell'elite dei grandi e nonostante l'opposizione della Germania. Purtroppo l'Italia è il paese dei furbi e della legalità farlocca e per questo motivo, subito dopo l'entrata in vigore dell'euro nel nostro paese, abbiamo assistito ad un rialzo indiscriminato e sfacciato dei prezzi per effetto di strani "arrotondamenti" dei quali molti soggetti ed in particolare la categoria dei commercianti hanno approfittato. Così si è arrivati al raddoppio....ovvero ciò che prima costava 1000 lire dopo è passato ad 1 euro (2000 delle vecchie lire). Nessun organo preposto si è preoccupato di vigilare e di comminare sanzioni, tutto si è svolto nella più assoluta anarchia. Nessuno degli organi preposti ancora oggi si preoccupa di vigilare come dovrebbe. Un servizio di Striscia la Notizia, pochi giorni fa, ha svelato un particolare vergognoso : gli aumenti delle tariffe autostradali sono più alti rispetto a quanto dichiarato dalle società che gestiscono questo servizio. Gli inviati di "Striscia" hanno percorso alcuni tratti in varie località italiane ed hanno riscontrato una differenza tra il prezzo del biglietto effettivamente pagato al casello e l'aumento percentuale annunciato ad inizio anno. Mi viene da piangere...pensare che quest'estate in Germania ho percorso decine di kilometri senza pagare un euro perchè lì le autostrade sono gratis ed i caselli non esistono. -
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Quarzo ha risposto ad una discussione creata da castano_chiaro in Off topic / Paparazzate
Non ci metterei la mano sul fuoco riguardo all'affermazione fatta da billo secondo la quale le condizioni di vita a Cuba erano peggiori prima dell'avvento di Castro. Prima di Castro c'era un presidente fantoccio asservito agli americani (Fulgencio Batista) ed una corruzione molto diffusa. L'Avana era un grande bordello con prostituzione a go-go e case da gioco. Una elite ristretta di cubani si era arricchita grazie al commercio di sigari, rum ed alla proprietà terriera legata alla produzione di canna da zucchero. Il resto della popolazione tirava a campare nel contesto di una povertà dignitosa. Quando Castro salì al potere portò al popolo grandi speranze, promesse di sviluppo economico, di prosperità, di una vita migliore resa possibile da un nuovo tipo di modello collettivista da opporre a quello capitalista. Oggi, a distanza di oltre 40 anni, tutte le speranze e le promesse sono infrante e delle ambizioni di Castro rimane soltanto il ricordo sbiadito di un momento avvincente ed emblematico che fa parte della storia di quella piccola isola e della sua riscossa contro la grande potenza imperialista americana. La situazione quindi non è cambiata rispetto al passato, i cubani tirano a campare oggi come allora, con la differenza che oggi si aggiunge un velo di ipocrisia : L'Avana è sempre un bordello, il turismo sessuale resta una delle principali fonti di sostentamento, il regime la considera illegale ma la tollera. Ci sono cubani che possono permettersi un tenore di vita al di sopra della media grazie ai traffici illeciti o agli aiuti che in qualche modo riescono a farsi arrivare da parenti o amici espatriati in Florida. Sono gli stessi cubani che possono permettersi di acquistare beni di consumo (come la Coca Cola o le aragoste al ristorante) proibiti alla moltitudine. Non ci metterei la mano sul fuoco nemmeno sull'affermazione per cui, la crescita di Cuba, sarebbe soffocata dall'embargo degli USA. Un embargo caduto ormai nel dimenticatoio, del quale perfino gli americani stessi non hanno più memoria considerato il fatto che la produzione cubana avrebbe comunque ben poco da offrire ai mercati globali (sigari, rum e canna da zucchero come allora). I diritti civili sono calpestati, la polizia segreta vigila assiduamente, gli oppositori vengono imprigionati o fatti fuori proprio come accadeva nel Cile di Pinochet. Per un cittadino cubano è dura espatriare. Un mio conoscente, sposato con una ragazza cubana, ha dovuto attendere anni prima di riuscire a portarla in Italia poichè lei, essendo oltretutto infermiera in un ospedale, difficilmente poteva lasciare il suo paese ed il suo lavoro. Di tutto questo i mass-media occidentali non hanno mai parlato, mentre hanno parlato e continuano a parlare diffusamente (fino alla nausea) di quello che accadeva sotto la dittatura di Pinochet o dei militari in Argentina. Unico dettaglio : Pinochet ed il regime militare argentino non esistono più, Castro è ancora al suo posto. -
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Quarzo ha risposto ad una discussione creata da castano_chiaro in Off topic / Paparazzate
Non conosco il contenuto delle intercettazioni telefoniche relative al caso Fassino-Unipol pertanto non mi pronuncio. Sono d'accordo con Brasileiro, quando dice che solo un ingenuo potrebbe illudersi riguardo alla non-esistenza di commistioni ed intrighi tra politica e finanza. Tuttavia ciò non significa che intrighi o commistioni di tale natura possano essere tollerati, sottaciuti, considerati alla stregua di un male fisiologico intrinseco al sistema per il quale non esiste rimedio. Ha ragione Brasileiro...non serve a nulla avere un politico mediocre, dotato di scarsa preparazione e poca lungimiranza, inadatto ad assumersi responsabilità e prendere decisioni, incapace di scegliersi uno staff di collaboratori validi. Ha ragione castanochiaro nella stessa misura...quando pone come condizione imprescindibile l'onestà e l'integrità morale degli uomini che vengono delegati alla guida della nazione o all'amministrazione della "cosa pubblica". Se poi sia meglio accontentarsi di un funzionario dello stato corrotto ma capace oppure di uno incapace ma onesto...è un dilemma nel quale non mi addentro e comunque opterei per la terza alternativa : non accontentarsi. Mi piace molto la definizione che Beppe Grillo, nel suo blog, ha coniato per definire i politici : sono "dipendenti pubblici" che i cittadini assumono (attraverso l'esercizio del voto) per delegare loro la gestione dei propri interessi. Sono dipendenti pubblici con un contratto a termine (la scadenza del mandato). Il dipendente pubblico Fassino è tenuto a rendere conto del suo operato anche se questo non coinvolge direttamente la gestione della "cosa pubblica" ma riguarda una losca vicenda di affari e di clientelismo legati alla scalata per il possesso di una banca privata. Il dipendente pubblico Fassino deve rendere conto di ciò ai magistrati, se riteranno opportuno inquisirlo, ma soprattutto ai suoi datori di lavoro (i cittadini) i quali pagano il suo stipendio con i soldi delle tasse. Prorpio per questo motivo, in presenza di uomini politici, non devono sussistere vincoli legati a segreti istruttori o secretazioni a patto che la divulgazione non rischi di compromettere il lavoro degli inquirenti. La telefonata tra Fassino e Consorte, frutto dell'intercettazione, ritengo debba essere di dominio pubblico nell'interesse dei cittadini e dello stesso Fassino. -
Ecco prenderò questa....
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La nuova Jaguar ??? Il muso sembra quello della nuova Punto. -
Caso BPL: e ci siamo fatti conoscere
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Il caso Fiorani/Banca Popolare Italiana ci copre di ridicolo in tutta Europa e consolida la consueta immagine negativa del nostro paese al cospetto dell'opinione pubblica degli altri paesi. L'mmagine di un paese corrotto, dove regna la logica del clientelismo, dove i più furbi possono agire nell'impunità a discapito dei cittadini. L'immagine di un sistema bancario nazionale arroccato nei suoi privilegi, rigorosamente chiuso e refrattario ai prìncipi della libera concorrenza, dove gli operatori locali (gli istituti di credito di casa nostra) stipulano accordi di cartello e stringono intese sotterranee per non pestarsi i piedi a vicenda, per non essere costretti a competere tra loro, per tutelare i propri profitti alla faccia dell'economia di mercato. Risultato di questa anomala situazione : l'Italia è uno dei paesi CE dove i costi per la gestione dei conti correnti sono tra i più elevati, dove si pagano commissioni assurde, dove è difficilissimo ottenere del credito. Bisogna che il governo rompa questo circolo vizioso rendendo il settore bancario LIBERO(nel vero senso della parola) consentendo l'ingresso di operatori stranieri in modo tale da demolire lo stato di oligopolio attuale che danneggia noi cittadini. Alla vergogna dello scandalo Fiorani si aggiunge altra vergogna....quella che ci ha causato il signor Fazio. Ormai la realtà dei fatti è fin troppo evidente : il governatore della Banca d'Italia ha agito in malafede, ha cercato di agevolare i suoi compagni di merende spianado la strada alle loro scalate affaristiche a discapito degli altri concorrenti, ha fornito loro informazioni riservate....in inglese questo comportamento scorretto ha un nome ben preciso e si chiama "insider trading". Fazio non deve assolutamente rimanere un minuto in più sulla sedia che occupa in questo momento e che già da tempo ormai avrebbe dovuto lasciare. Fazio dovrebbe essere condannato da un tribunale, scontare in carcere la sua pena. Terminato il periodo di detenzione Fazio dovrebbe essere accompagnato alla frontiera a calci nel cxxx per poi essere solennemente buttato fuori dall'Italia. -
violentata alle 8 di sera tra la gent....
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Viviamo in una società dove molti valori stanno ormai cominciando a perdere importanza. Tuttavia pensare che in una città come Bologna i passanti, consapevoli di essere in presenza di uno stupro nei confronti di una ragazza, si siano girati dall'altra parte facendo finta di nulla è una cosa alla quale non voglio credere. Probabilmente nessuno dei presenti alla scena si è reso conto di quello che stava veramente accadendo, pensando forse ad un litigio tra due fidanzati. Al telegiornale hanno parlato del video ripreso dalla telecamera di un distributore di benzina, dove si vede la vittima tenuta stretta alla cinta dal suo stupratore senza fare riferimento a colluttazioni, urla o altro. Come dice curvadong...bisognerebbe vederlo questo video e poi discuterne perchè spesso i giornalisti, pur di sbattere la notizia in prima pagina, tendono a modificare e mistificare la realtà. Una decina di anni fà anch'io sono stato vittima di una rapina in pieno centro a Milano. Era buio, mi trovavo in una strada secondaria ma frequentata da gente. Due xxxxx ben vestiti si sono avvicinati con la scusa di chiedermi una informazione e mi hanno subito bloccato minacciandomi con una siringa puntata contro che dicevano essere infettata. Tenendomi a braccetto da entrambe i lati mi hanno intimato di comportarmi come se niente fosse e di continuare a camminare lungo il marciapiede. Fortunatamente mi hanno sottratto i pochi soldi che avevo in tasca ed un orologio di scarso valore. Ho evitato reazioni, anzi ho recitato la parte della vittima cercando di impietosirli fingendo di essere un disoccupato con un sacco di problemi familiari. Mentre camminavamo lungo il marciapiede abbiamo incrociato diverse persone, ma nessuna di loro poteva rendersi conto (credo) di quello che stavo subendo....sembravamo tre amici. -
le donne di oggi preferiscono....
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concordo con billo. -
Il ponte sullo stretto
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Tra le due alternative (convivere con la criminalità organizzata o fuggire via) ne esiste una terza...che sarebbe quella di reagire ai soprusi, abbattere l'omertà e ribellarsi alla mafia. Ovviamente questo tipo di reazione deve, per forza di cose, accendersi nel luogo dove il fenomeno mafia ha avuto origine e dove ha messo le radici (il Mezzogiorno) ed avere per protagonisti i cittadini che vivono in quei luoghi e che subiscono vessazioni. Aspettarsi che sia sempre lo "stato centralista" a risovere i problemi (con leggi straordinarie, con sovvenzioni miliardarie, con costosissime ed inutili opere pubbliche) è una speranza ormai vana. Anzi...per riprendere la battuta di Brasileiro....nemmeno 30 anni di ferrea dominazione austriaca potrebbero risolvere la situazione. Purtroppo ci si imbatte nella solita mentalità fatalista e rassegnata di molta gente del sud...per cui nulla può cambiare se non c'è un intervento dello Stato, se non arriva l'aiuto esterno di qualcuno. Abbiamo capito ormai he questo nostro traballante "stato centralista" non può fare molto più di quello che ha fatto fino ad oggi per il sud. Abbiamo anche capito che l'assistenzialismo a fondo perduto è una droga che non aiuta a vinecere l'inerzia : le valanghe di soldi smarriti chi sa dove, i lavoratori "socialmente utili" (ovvero gente che non fa niente dalla mattina alla sera a spese dei contribuenti), le 11mila guardie forestali della Calabria, i 6 miliardi di euro per il ponte sullo stretto. Non si capisce poi per quale motivo, pur vivendo entrambe sotto lo stesso tetto dello stesso "stato centralista", le regioni del nord hanno raggiunto un livello di progresso e di ricchezza accettabile (nonostante i mille problemi) mentre quelle del sud ancora stentano. La situazione è arrivata ad un punto tale per cui sono i meridionali a dover trovare la forza ed il coraggio di tirarsi fuori dai guai.....ed il tempo purtroppo stringe sotto la pressione di una economia in continua evoluzione che impone standard di eccellenza per rimanere al passo con la crescente competitività dei mercati e con i nostri conti pubblici che non potranno reggere ancora a lungo una situazione di un paese spaccato in due...metà produce ricchezza e l'altra ne divora una buona fetta. -
Il ponte sullo stretto
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Ai tempi di Tomasi di Lampedusa non avevano ancora inventato i condizionatori. -
fascismo, comunismo, socialismo, berlusconismo....
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L'Italia è un paese che rischia seriamente di rimanere tagliato fuori dal giro delle grandi potenze economiche, con tutte le conseguenze che ne derivano soprattutto per la classe media e per i meno abbienti. Ci sarebbe bisogno di un governo coraggioso, determinato, capace di mettere a segno riforme strutturali importanti, di soprassedere agli interessi dei vari centri di potere economico-politico e delle corporazioni professionali. Non vedo nulla di tutto questo nè a destra nè a sinistra. Ci vorrebbe una vera e propria rivoluzione in campo sociale, politico ed economico. Ci vorrebbe una maggiore apertura di mentalità da parte della nostra società, una sorta di sprovincializzazione. Ci vorrebbero cittadini italiani più coerenti, consapevoli del fatto che bisogna rimboccarsi le maniche e pagare tutti le tasse perchè siamo sulla stessa barca, una barca che comincia a fare acqua. Ci vorrebbero meno speculatori (come Ricucci) è più imprenditori veri, di quelli capaci di far crescere le proprie aziende e farle espandere (soprattutto nei mercati esteri) portando nel mondo il made in Italy. Ci vorrebbe una maggiore volontà di riscatto e meno rassegnazione fatalista nelle regioni del sud. Per rimanere in piedi e correre veloci occorrono due gambe altrimenti, con una gamba sola, ci trasciniamo soltanto e non andiamo da nessuna parte. Sono finite le condizioni favorevoli che avevano accompagnato e reso possibile il boom del nostro paese a partire dal dopoguerra e fino agli anni '80 (basso costo del lavoro, ricorso alla svalutazione della lira nei momenti di difficoltà, continuo ricorso ai titoli di stato per far fronte al deficit). Oggi il panorama stà cambiando velocemente, le economie emergenti si fanno sempre più aggressive. Siamo in un contesto mondiale nel quale bisogna saper sgomitare altrimenti ti mettono i piedi in testa. Ho la sensazione che gli italiani tutto questo non lo hanno ancora capito, fanno fatica a percepirlo. -
Il ponte sullo stretto
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Comunque ho appena contattato degli amici austriaci a Vienna, dicono che, se voi del Sud siete disponibili per qualche decennio, lor potrebbero dominarvi e raddrizzarvi per benino, cosi poi ve la giocate alla pari con il nord (e senza scuse). :D :D :D :D Brasileiro....grande come sempre....mi hai fatto venire le lacrime agli occhi dalle risate :D :D -
Il ponte sullo stretto
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Vedi billo...io parto dal presupposto che nella vita di ogni singolo individuo, così come nella storia dei popoli, le circostanze e la sorte possono giocare ruoli importanti ma alla fine risultano determinanti la forza di volontà, il senso del dovere, la coerenza con se stessi, la voglia di creare. Non si può rimanere sempre fermi nel fango aspettando che qualcuno venga a tirarti fuori, perchè potrebbe anche non venire nessuno ad aiutarti. Ed è questo il motivo per cui non ho mai approvato, da parte di ALCUNI meridionali, il solito atteggiamento vittimista e rassegnato per cui "lo stato non ci aiuta", "lo stato non riesce a debellare la mafia", "lo stato non ci costruisce le strade", "lo stato ci deve dare il lavoro". Quando parliamo di Mezzogiorno non parliamo di luoghi lontani ed abbandonati a se stessi come l'Africa ma di una area geografica alla quale, negli ultimi decenni, sono state concesse opportunità. Opportunità che, per ovvie ragioni, hanno impegnato maggiormente (se non addirittura totalmente) la parte più ricca ed industrializzata del paese (il Nord) in aiuto di quella prevalentemente bisognosa (il sud). Parliamo di una area geografica depressa ma pur sempre inserita nel contesto del continente europeo, la quale per anni ha usufruito di finanziamenti cospicui, alla quale sono state dedicate attenzioni particolari dal punto di vista fiscale, legislativo ed infrastrutturale molto spesso (troppo spesso) risultate inutili (come risulterà pressochè inutile il ponte sullo stretto, ormai prossimo al suo compimento). Questo è il presupposto dal quale oggi molti settentrionali (sia emigrati che nativi) partono per esprimere una malcelata insofferenza verso un fratello il quale, pur avendo sempre ricevuto soldi e comprensione dagli altri membri della famiglia più agiati, sembra faticare a mettere la testa a posto. Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che, con i tempi attuali, anche i fratelli più agiati cominciano a vedere ridotte le proprie disponibilità economiche............. Malcelata insofferenza che, nelle sue forme più estreme ed anche un pò becere, acquista consapevolezza politica e si trasforma nella nascita di movimenti come la Lega Nord. Se poi ci sono industriali del Nord che approfittano degli sgravi fiscali per aprire al sud fantomatiche imprese mai avviate, si tratta di un problema grave, indubbiamente, ma non mi sembra aver costituito un fattore determinante per sancire la condizone di arretratezza attuale del sud. E comunque questo tipo di denuncia, oltre ad una anomalia che rischia ormai di diventare insostenibile per i nostri conti pubblici (non so per quanto tempo ancora ci potremmo permettere la concessione di sgravi fiscali alle imprese collocate nel Mezzogiorno), finisce con il mettere in evidenza una sorta di inerzia difficile da estirpare per la quale : "è sempre qualcuno estraneo al Mezzogiorno a dover portare il lavoro al sud". Per quanto tempo ancora dobbiamo andare avanti escludendo a priori che possa essere l'imprenditore del Sud a creare lavoro nella sua terra ? Quanto tempo ancora sarà necessario affinchè i meridionali si rendano conto che la lotta alla mafia la devono intraprendere loro dall'interno senza sperare che arrivino "le guardie piemontesi" ? Non sono razzista, non sono leghista, considero l'Italia una ed indivisibile però, le poche volte che mi capita di osservare qualche angolo di mondo, mi soffermo a fare delle riflessioni e conseguentemente finisco con il pormi delle domande. Mi sono sempre chiesto, ad esempio, come mai a Napoli i semafori non funzionano, le strade sono sporche, il rischio di fregature è più alto che altrove, nessuno indossa il casco o allaccia le cinture di sicurezza, la gente sembra essere pervasa da un senso diffuso di intolleranza verso il rispetto delle regole e del senso civico ? La stessa domanda, ma in direzione opposta, me la pongo quando vado in Svizzera...ovvero perchè le strade sono pulite, i semafori funzionano, tutti indossano il casco ed allacciano le cinture, la gente dimostra un forte senso civico ed una propensione innata al rispetto delle regole (forse anche in maniera esagerata) ? Perchè queste differenze così marcate all'alba dell'anno 2005 e di chi può essere la colpa (con buona pace dei borboni e degli austriaci) ? Infine....potresti spiegarti meglio cosa intendi quando ti riferisci alle 4 lire che il Nord offriva ai tuoi genitori ed a quale periodo ti riferisci ? Anche qui al Nord abbiamo i nostri problemi e facciamo quello che possiamo. I soldi non girano più così vorticosamente come una volta. I miei genitori, oltre 30 anni fà, hanno lasciato le loro regioni di origine (Abruzzo e Veneto) per trasferirsi a Milano. Milano ha fatto comodo a loro così come loro hanno fatto comodo a Milano. In famiglia non abbiamo mai avuto la BMW parcheggiata nel box o la cameriera che ci portava la colazione a letto. Comunque abbiamo sempre fatto una vita più che dignitosa, senza dover mai chiedere aiuto a nessuno. -
Il ponte sullo stretto
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Billo...ho già detto che non sono leghista...quindi non serve metterla sul piano dello scontro etnico-politico nordisti contro sudisti, almeno per quanto riguarda il sottoscritto (e credo valga la stessa cosa anche per Brasileiro) perchè nessuno di noi prova particolare simpatia per Bossi e Calderoli. Allo stato attuale siamo un unica nazione, parliamo tutti la stessa lingua e condividiamo gli stessi problemi. Ovviamente non ti aspettare che siano Bossi, Calderoli & soci padani a trovare le ricette per risolvere i problemi del Mezzogiorno, semplicemente perchè a loro non frega nulla di risolvere i problemi dei meridionali ed il grande sogno che hanno nel cassetto è piuttosto un altro : quello di creare uno stato settentrionalista autonomo ed indipendente (la fantomatica Padania). Condivido le ragioni storiche dalle quali sei partito per spiegare le differenze tra nord e sud e che probabilmente hanno penalizzato quest'ultimo in fase di start-up. Partendo dai presupposti storici potremmo dire allora che l'Italia intera (o perlomeno il Lazio) in fase di start-up sono stati favoritissimi ed oggi dovrebbero essere una super-potenza mondiale grazie alle conquiste fatte dai nostri antenati dell'antica Roma. Però sono passati parecchi anni da allora, l'impero Romano non esiste più, i borboni se ne sono andati dal sud così come gli austriaci dal nord, l'Italia nel frattempo è stata unificata (avanti Savoia !!), durante il fascismo Mussolini aveva cercato di usare il pugno di ferro per debellare la mafia dell'epoca, anche se tutto si concluse poi in una buffonata (mai sentito parlare del prefetto Mori ?). Arriviamo fino al dopoguerra, quando lo "stato centralista" repubblicano decise di istituire la "Cassa del Mezzogiorno" la quale ha erogato miliardate delle vecchie lire a fondo perduto ("fondo perduto" nel vero senso della parola...cioè quei miliardi non hanno favorito nessuno sviluppo a ben vedere la situazione attuale) Esattamente al contrario di quello che facevano i borboni, i quali pretendevano ma non elargivano nulla in cambio, lo "stato centralista" ha distribuito ricchezza e dato opportunità al Mezzogiorno. Non si spiega quindi la solita tiritera che spesso molti meridionali sono soliti intonare "lo Stato non fà niente per aiutarci". Cosa fanno i meridionali per aiutare se stessi (tolti dalla mischia quelli che sono emigrati) ? Secondo te billo, i soldi distribuiti dalla Cassa del Mezzogiorno da quale portafoglio arrivavano ? -
Il ponte sullo stretto
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per billo..... ti chiedo allora di farmi una tua analisi sulla situazione Mezzogiorno, per poter comprendere meglio il tuo punto di vista. Perchè esiste un divario così evidente tra il Centro-Nord ed il Sud del paese ? Perchè questo divario non si riesce a colmare o perlomeno a diminuire ? La parte ricca della popolazione settentrionale ha sfruttato quella povera del sud impedendone lo sviluppo ? Perchè in città come Napoli la gente non mette il casco, non indossa le cinture di sicurezza e non rispetta i semafori mentre nelle città del Nord questo non avviene (quasi mai) ? -
Il ponte sullo stretto
Quarzo ha risposto ad una discussione creata da Quarzo in Off topic / Paparazzate
Brasileiro ha anticipato quello che avrei voluto scrivere io stasera, dopo i nuovi interventi. Resto della mia opinione. Il ponte sullo stretto avrebbe potuto essere una grande opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno.....se le condizioni ed i presupposti di quei territori fossero stati altri. Sperare che il riscatto parta dal ponte sullo stretto significa illudersi, come hanno rappresentato una illusione le valanghe di miliardi delle vecchie lire distribuite dalla Cassa del Mezzogiorno nel Sud in oltre 50 anni. A billo volevo soltanto replicare che non sono un portatore di ideologie xenofobe contro i meridionali e che non ho mai pensato ad una loro "predisposizione genetica" all'indolenza. Dobbiamo riconoscere però che c'è qualcosa che non funziona, che ci sarebbe bisogno di uno scatto di orgoglio, di una maggior presa di coscienza da parte dei meridionali. Sono loro i primi a dover trovare la forza di reagire per amore della propria terra, altrimenti diventa dura se stai sempre ad aspettare che qualcuno venga a tirarti fuori dai guai. Vivo al Nord, non sono mai stato leghista ma purtroppo (lo dico a costo di diventare impopolare) alcune battaglie portate avanti dalla Lega in questi ultimi anni hanno finito con l'avere una drammatica ragione. In Germania, dopo 10 anni dalla caduta del muro, i tedeschi dell'ovest cominciano a vedere i frutti dei loro investimenti nella ex DDR. La Germania dell'est stà iniziando a svilupparsi ed anche se permangono alcune differenze la situazione lascia ben sperare per i decenni futuri verso una piena ed omogenea integrazione. Il Friuli fu ricostruito nel giro di pochissimi anni dopo il terribile terremoto grazie alla forza di volontà ed alla tenacia dei suoi abitanti. In Irpinia, ad oltre 20 anni di distanza dallo stesso evento catastrofico, ci sono persone che vivono ancora nei container.....e non ditemi che l'Irpinia non ha usufruito degli stessi stanziamenti del Friuli.....arrivarono soldi a poggia perfino in alcune zone a malapena sfiorate dal sisma....il padre di un mio amico ristrutturò la sua fatiscente casa a Positano con i soldi pubblici e la stessa cosa fecero molti altri abitanti del posto anche se la Costiera Amalfitana avvertì a malapena quella scossa senza subire danni. -
Il ponte sullo stretto
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Per Anlan..... attenzione ! la storiella che il ponte sarà pagato dai privati rischia seriamente di diventare una balla colossale (per i motivi dei quali ho già detto). La gara d'appalto è stata vinta dalla Impregilo, la quale rivestirà il ruolo di "general contractor" redistribuendo poi in sub-appalto ad altre imprese i vari lotti previsti per la costruzione del ponte (stesso film già visto per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria). Non mi risulta affatto che, per aprire i cantieri ed iniziare i lavori, la Impregilo sia disposta ad anticipare i soldi di tasca propria Chi anticiperà i soldi ? Per il 30% la Comunità Europea, la stessa che ha chiesto all'Italia di fornire chiarimenti in merito alla documentazione presentata sull'impatto ambientale causato dal ponte. Sembra che la documentazione presentata dal nostro governo per ottenere il finanziamento non sia attendibile e Bruxelles esige spiegazioni. In caso contrario i finanziamenti potrebbero non essere concessi o addirittura bloccata la realizzazione dell'opera. Io temo che la realtà sia invece un altra : la Comunità Europea sà benissimo che il ponte sullo stretto sarà un flop e stà cercando di trovare un pretesto per non darci il grano. Il rimanente costo dell'opera, se non ho capito male, andrà a carico della Società Stretto di Messina, che è controllata da Fintecna, che a sua volta è controllata DAL MINISTERO DELL'ECONOMIA. Quando il ponte sarà finito (fra 10 anni) saranno gli utenti a ripagare il costo dell'opera con i loro pedaggi. Quali utenti ? Il traffico tra Sicilia e Calabria è irrisorio per i motivi già elencati (mancano aziende, mancano attività commerciali, il turismo si stà orientando sempre più verso il trasporto aereo destinato a crescere grazie al low-cost). A queste spese andranno aggiunte ovviamente quelle correnti di straordinaria ed ordinaria manutenzione (che non saranno poche). Non mettiamo nel conto le paccate di milioni già spese per realizzare gli studi preliminari. Parte dei pedaggi saranno ricavati dal canone (100 milioni di euro all'anno) che dovrà essere sborsato dalle Ferrovie DELLO STATO (che non sono un ente privato). Merci e persone impiegheranno, grazie al ponte, 15 minuti per varcare lo stretto. Ma i traghetti scompariranno dallo stretto ? O continueranno a sopravvivere offrendo tariffe concorrenziali al pedaggio del ponte ? Siamo sicuri che tutti i viaggiatori avranno così tanta fretta di attraversare lo stretto ? Qualcuno preferirà magari farsi una bella gitarella in nave ? Siamo sicuri che tutte le aziende avranno così tanta fretta di trasportare le loro merci da un capo all'altro ? vi lascio in pasto un pò di informazioni tratte da fonti qualunquiste e modaiole : http://www.noponte.org/2004/faq/faq.htm http://www.notavtorino.org/documenti/ecco-...nte-26-9-03.htm Infine...ecco il ponte più alto del mondo, realizzato in Francia. L'intero costo dell'opera è stato pagato dai privati, ovvero dall'Eiffage (l'impresa che lo ha costruito) la quale ha anticipato di tasca propria tutti i soldi necessari. http://www.architettiroma.it/archivio.aspx?id=6683 -
Il ponte sullo stretto
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Dopo aver parlato dei miei problemi...curvadong....facciamo una piccola digressione anche sui tuoi e consenti anche a me di usare meno diplomazia per non rendere la nostra comunicazione una perdita di tempo......problemi ben noti alla platea di Salusmaster fin dai tempi in cui, su questo forum, scrivevi con il nick-name di "khil" e che purtroppo ti hanno causato situazioni di incompatibilità con molti utenti della community. Problemi che si chiamano saccenza, arroganza, mancanza di rispetto per l'opinione altrui, incapacità di confrontarsi in maniera pacata e civile che spesso sconfina in sgradite offese o insinuazioni poco simpatiche nei confronti del tuo interlocutore...come nel caso del commento sulla mia grammatica....o con la successiva frase "la grammatica è l'ultimo dei tuoi problemi"....o con il trattamento che hai riservato a Brasileiro da te sbeffeggiato e dileggiato dopo il suo ottimo intervento. Anche gli sberleffi, in misura maggiore delle opinioni, non si mettono gratis e costano il prezzo della stima che le persone sono disposte a concederti in una logica fatta di rispetto reciproco al di là delle idee personali e del modo di porle. In realtà, dietro la tua grammatica forbita ma nel contempo anche contorta e di difficile interpretazione per chi non ha letto molti libri di Wittgenstein , si camuffa spesso una pochezza disarmante ed una mancanza di argomentazioni valide da contrapporre, condita dalla presunzione di spingerti arditamente a prendere posizione in maniera forte ed impertinente anche riguardo a temi sui quali dimostri di non avere sufficiente cognizione di causa. Una sorta di bellissimo involucro confezionato in maniera piacevole ed accattivante ma, una volta scartato, privo di alcun contenuto. Entrando nello specifico della nostra discussione del ponte sullo stretto, ti sei limitato a prese di posizione generiche e molto retoriche con frasi del tipo : "il concetto base è che il ponte crea opportunità, il che significa possibilità" "dacchè mondo è mondo le terre adiacenti o prossime vengono unite, con i ponti o le gallerie, per un fatto di cultura e per molti altri che adesso appare lungo far assimilare" "Un ponte rende gli scambi, i trasporti e le comunicazioni estremamente più veloci e opzionabili di quanto nn lo siano quando (adesso) il mezzo a disposizione è il traghetto." senza portare un solo esempio concreto su come quest'opera da sola possa favorire nello specifico di quelle terre (Sicilia, Calabria e SudItalia in senso ampio) lo sviluppo economico, la nascita di nuove imprese, un rilancio delle coscenze ed una rinascita sociale. Come riuscirà il solo ponte sullo stretto a debellare o perlomeno ridimensionare il cancro della mafia e della 'ndrangheta ? Se hai un briciolo di cognizione riguardo alla condizione attuale del Mezzogiorno saprai che le organizzazioni criminali controllano il territorio e le istituzioni (o forse ritieni che anche questo sia qualunquismo ?). Saprai anche che le organizzazioni criminali, attraverso l'esercizio di questo controllo, impediscono qualsiasi progresso e sviluppo economico perchè la loro sopravvivenza e la loro forza si fonda prorpio sullo stato di arretratezza industriale, di omertà, sulla mancanza di lavoro. Mafia e 'ndrangheta non vedono il ponte come un pericolo destabilizzante per la loro egemonia, non hanno osteggiato l'approvazione della sua realizzazione perchè sanno che quel ponte porterà scarse opportunità, benefici molto limitati all'economia. Al contrario mafia e 'ndrangheta accolgono a braccia aperte l'apertura dei cantieri (prevista per il 2006) e delle valanghe di miliardi in arrivo a pioggia (i lavori dureranno 10 anni). Finito il ponte (saremo nel 2016) in che stato saranno le altre infrastrutture della Sicilia e della Calabria ? Le merci e le persone impiegheranno 15 minuti a varcare lo stretto per poi arenarsi nei meandri della Salerno-Reggio Calabria ? Nella totale mancanza di linee ferroviarie e di strade adeguate ? nell'impossibilità di avere società in grado di fornire servizi logistici di supporto poichè nessuno è interessato ad investire in una zona dove non ci sono condizioni ideali ? Non credi che la mancanza dei tasselli necessari rischiano di far rimanere il ponte una bellissima, costosissima ma inutile opera sotto tutti i profili ? Dettaglio secondario....il progresso non si deve fermare di fronte ai problemi dell'ambiente....la Comunità Europea tuttavia ha aperto un inchiesta riguardo alla documentazione sull'impatto ambientale causata dal ponte sullo stretto e presentata dall'Italia. In particolare si temono danni rilevanti per la fauna aviaria, che in quel tratto di mare vede correre le rotte di molte specie di uccelli migratori. La mia sensazione è che il ponte sullo stretto rappresenti la pretesa di voler costruire un bellissimo palazzo senza partire dalle fondamenta. Tutto questo aggravato dalla pesante situazione dei conti pubblici italiani, per i quali la un opera cos' dispendiosa costerà una fetta della prossima finanziaria.
