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TigrottoTorello

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Tutti i contenuti di TigrottoTorello

  1. No, piace pure a me! Però quello della versione precedente mi sembrava migliore.
  2. Proponiamo a Proctor di venderci il brevetto!
  3. Dì al tuo amico di iscriversi al forum di Salusmaster e di documentare la propria esperienza con questo prodotto. E non lasciarti intimidire dal ci10-pensiero!
  4. Magari non è lo stesso prodotto... e forse è per questo che funziona così bene!
  5. TigrottoTorello

    TONICO ASTRINGENTE

    Non ci avevi detto che hai una sorella!
  6. No, escluderei un'eventuale aggressività. A me sembra molto delicato.
  7. Ho spedito la traduzione a Salus. Dovrebbe comparire sulla home page tra non molto.
  8. Raga è lessico da lasciar perdere comunque. Parere di milanese!
  9. Anche i capelli creano una dipendenza psicologica!
  10. Il tubettone da 200 ml costava 33000 lire.
  11. Oggi (eppure quasi non sembra lo stesso giorno) sono andato all'erboristeria Erba Salus [sic ], ho chiesto dell'aloe della ESI, ma l'erborista mi ha detto che della ESI tiene altri prodotti, e mi ha dato un prodotto che ha definito australiano. Penso sia della Specialist (a parte questo nome, tutto il resto del tubetto è in italiano). E' aloe al 98%, e l'erborista dice che è il prodotto più dettagliatamente documentato che ci sia. Costa 13500 lire per 50 ml. Avrò fatto bene?
  12. Eh sì, sono un tigro-ingegnere del Politecnico di Milano. Mi mancano solo cinque zampate ad una laurea elettronica! Ultimamente ho visionato un po' di materiale relativo a Emu Oil e lo trovo interessante. Sto traducendo qualcosa di succoso che tra breve si materializzerà magicamente sul sito.
  13. Grazie supergiaf, il tuo post mi sembra molto utile e significativo. Non sarebbe una cattiva idea tradurlo, ma è così lungo... Facciamo così: chi desiderasse una traduzione me lo faccia sapere mandandomi un messaggio privato (icona con la busta nell'intestazione del messaggio). Se raccolgo una sola adesione facciamo una traduzione via telefono, sennò la scrivo per esteso.
  14. Io sono di Milano, e la - come dire - "scuola milanese" ha imposto un certo credo in merito al DHT. Non so se capite a chi mi riferisco...
  15. Da un po' di tempo a questa parte alcuni studiosi di un certo livello (tra cui la dottoressa Tosti) stanno cominciando a spostare l'attenzione, nell'ambito dell'alopecia androgenetica, dal puro e semplice DHT - con il suo rimorchio di presunti complici e presunti antagonisti - per focalizzare maggiormente la componente immunologica del problema caduta dei capelli, e l'infiammazione che ne può conseguire a livello cutaneo. Personalmente ciò mi fa un grande piacere, così come trovo confortante che, dopo un'iniziale fase di completa infatuazione per una teoria assai deludente come quella del deidrotestosterone - fase nella quale mi sembra di poter dire che si fosse instaurata una sorta di terrorismo psicologico per cui non si poteva pubblicare un qualsiasi scritto in merito ai capelli senza farvi comparire almeno una decina di volte le fatidiche sigle 5AR e DHT; per non parlare di cosmetici stile Cheratin Crinex che uscivano in "nuove versioni", "rinforzate" con l'anti-DHT di turno, tirato fuori dal cilindro magico -, stiano ora uscendo allo scoperto studi che portano avanti, con fierezza e senza inutili pudori, punti di vista completamente nuovi e, a mio parere, estremamente più interessanti che non la sbrigativa attribuzione di tutta la colpa al solo DHT, che pare oggi essere solo l'ultima catena di un lungo e articolato processo le cui premesse sono da cercarsi altrove. Del resto, molti di noi non hanno avuto i risultati sperati con i tanto decantati anti-DHT (finasteride e revivogen in primis), e anche l'agognata dutasteride non sembra fornire risultati apprezzabilmente superiori a quelli, diciamolo chiaramente: scarsi, ottenuti da finasteride. Inoltre, anche se la cosa non è mai stata ufficializzata, la "vulgata popolare" e il passaparola hanno sempre lasciato intendere che finasteride non possa invertire un processo degenerativo di calvizie già abbondantemente avviato, ragion per cui il sospetto secondo cui gli anti-DHT agiscano tutt'altro che alla radice del problema è quanto mai fondato. Vi sono poi altri aspetti del problema capelli che la ramanzina classica sul DHT non riesce a spiegare (anzi, diciamo pure che non ci prova neanche), in primo luogo: - se è vero, come si dice, che ogni singolo capello è programmato geneticamente per la caduta o meno (io, fossi il Creatore, non avrei riservato 140.000 geni solo per i capelli... e penso che non l'abbia fatto nemmeno Lui) - secondo un trend che è diventato istericamente dilagante ("è un fatto genetico!", "è un fatto genetico!", strillano le baccanti furiose, ottenebrate dal ditirambo del solito pistolotto sulla genetica) - allora come si spiega che intere aree dello scalpo diventano calve e altre no? Come si spiega la progressione dei "pattern" definiti dalle varie scale Hamilton e compagnia bella? Come si spiega che, anche quando la calvizie non segue uno di questi pattern, ne segue comunque altri (diradamento diffuso, calvizie con conservazione della linea frontale)? La teoria del DHT non mi sembra in grado di spiegare decorosamente le omogeneità e disomogeneità che il fenomeno segue, né il fatto che tale fenomeno attraversa un decorso ben preciso (per molte persone: prima una vaga stempiatura, poi questa diventa più pronunciata, poi... ecc.). - il prurito, che, pur essendo una fenomenologia non omnipresente ma comunque assai diffusa (oltre che, in molti casi, una componente, nel complesso del problema capelli, ancor più grave che non la caduta in sé e per sé), è assai poco studiato, e direi pure poco valorizzato, in sede di ricerca medica: senza dubbio esso è una chiave utilissima per la comprensione delle reali dinamiche degenerative che affliggono i capelli - e prima ancora il cuoio capelluto - e malgrado ciò ben poche analisi del problema partono da lì, anzi il prurito sembra essere considerato un fatto secondario e di puro contorno. Si getta così nel cestino, come fosse carta straccia, una preziosissima opportunità per arrivare ad una reale comprensione dei fatti; il tutto peggiorato da irriverenti affermazioni: "è un puro fatto di stress; prego, sono duecentomila". Ben pochi studiosi partono dall'analisi di questo problema, così chiaro, sofferto, manifesto, e dunque di primaria rilevanza fenomenologica, per trovare in esso le radici del problema capelli. In merito a questo secondo punto vorrei portare la mia esperienza personale. Da quando perdo capelli soffro di un incessante prurito, che nessuno ha mai saputo spiegare accettabilmente, né tantomeno curare. Si tratta di un fatto sostanziale, non contingente né tantomeno rimuovibile agendo alla superficie con uno shampoo. Per la verità, quello che io chiamo "prurito" è un complesso di tre diverse sensazioni: una percezione dolorosa, tipo ago conficcato nella pelle, un senso di leggera bruciatura, e poi un prurito vero e proprio. Ebbene, questa fenomenologia sembra perfettamente coerente con le idee di chi, oggi, studia il problema capelli partendo da un punto di vista immunologico e infiammatorio: il senso di ago conficcato nella pelle potrebbe essere un segnale del fatto che la cute avverte il capello come un corpo estraneo, esattamente come avviene con un organo trapiantato, il bruciore potrebbe essere un fatto di natura infiammatoria strettamente correlato con l'"estraneità" del capello, e il prurito forse uno "stratagemma" della cute per indurre a rimuovere il capello, se non addirittura un sottile strato della cute. Certo, anche queste idee lasciano aperti molti interrogativi, ma a mio parere non c'è dubbio che questi interrogativi letti in questo contesto risultano più fecondi che non se forzatamente innestati nel ristretto alveo della sopravvalutata teoria DHT, ormai giunta all'evidente esaurimento delle proprie risorse.
  16. TigrottoTorello

    Forza Tigre!!!

    Non conosco molti ventenni ipertrofici a Milano...
  17. Ammettilo... non eri stato molto chiaro! Correggere non serve...
  18. Sarà pazzesco, ma con me non ha fatto nulla di significativo.
  19. ... In fondo, la calvizie non ci impedisce di vivere una vita normale... Si vive anche senza capelli. Come forse saprete, come postumo di un intervento chirurgico soffro ora di un deficit al nervo radiale, che mi inibisce quasi totalmente l'uso della mano destra. Il recupero è giudicato dai medici un'incognita. Ebbene, volete sapere una cosa? Tutto sommato si vive anche senza la mano destra... Ve lo posso assicurare, all'inizio è un po' disorientante, ma poi tutto ritorna nella normalità. Basta rinunciare a suonare il pianoforte, ad andare in palestra, a fare tutte le operazioni che richiedono l'uso coordinato delle due mani, oltre che doversi reinventare un'esistenza da mancino forzato. Ma per il resto, tutto a posto. E si vive anche senza capelli. Basta rinunciare ad una fetta consistente della propria autostima, al diritto di piacersi, basta accettare di vivere nella paura di se stessi e della propria immagine, e accettare di vivere l'handicap di un complesso di inferiorità permanente. Per il resto, tutto come sempre, tutto normale. Non so se avete capito cosa intendo... Io, comunque, non mi arrendo.
  20. TigrottoTorello

    Tatto da elefante...

    Ditemi cosa ne pensate... Egregio signor "piastrellista", le scrivo per conto del sito www.salusmaster.com, che affronta i problemi di capelli con una serietà e una coerenza che penso la imbarazzerebbero. Io e numerosi altri visitatori assidui di questo sito abbiamo avuto modo di leggere il suo grossolano articolo in merito alla calvizie, nel quale lei ha magistralmente enucleato il qualunquismo immorale e la vigliacca irriverenza gratuita a cui il giornalismo si è piegato ai giorni nostri. Nel rispetto nostro e di chi soffre di questa grave alterazione che è la caduta dei capelli la diffidiamo dal continuare a scrivere in modo ludico relativamente ad un argomento tanto delicato. Ci auguriamo come minimo che lei abbia la decenza di rimediare, segnalando in calce al suo articolo anche il nostro sito, quale fonte di autentica informazione e di solidarietà spirituale a chi soffre di questo problema. La prego di non cercare di glissare invocando l'importanza della sdrammatizzazione. Il nostro sito esiste proprio per difendere le ragioni di chi non accetta la presa in giro che sempre si nasconde dietro alla banalizzazione della calvizie. Cordiali saluti.
  21. TigrottoTorello

    Tatto da elefante...

    Il piastrellista... gli incatramerei il buco del cxxx... -------------------------------------------- Mia sorella... è più assetata di vendetta di me
  22. Ritorno in me... Parole sante? Ma se ci ha dato dei "mostri"!
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