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Trapianto E Nuova Ricerca Sulle Cellule Staminali


itadandyxx

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Sono assolutamente nuovo di questo forum e scrivo per chiedere consiglio visto che non ho nessuna conoscenza in merito hai trapianti. D'altro canto la mia recente esperienza può essere uno spunto importante per molti di quelli che come me hanno problemi con i capelli.

 

Ho letto che in una discussione precedente che siete venuti a conoscenza della nuova tecnica sviluppata da parte dell'equipe di un professore di Genova circa la possibilità di riprodurre i capelli in vitro!

La scorsa settimana penso di essere stato uno dei primi pazienti ad essere stato visitato da questo professore (Pierluigi Santi) e mi faceva piacere poter condividere le informazioni che ho raccolto.

 

Premetto che il Professor Santi, molto noto e di indubbia reputazione nella nostra città, mi è sembrato serio e preparato e non ha provato in nessun modo a promuovere il suo trattamento, anzi ha più volte tentato di scoraggiarmi come dovrebbe fare ogni medico che lavora seriamente. Inoltre, e questo non me lo ha detto lui ma lo ho saputo da amici medici, i proventi che derivano da questi interventi non andranno nelle sue tasche ma verranno reinvestiti nella ricerca contro il cancro (visto che la scoperta è avvenuta in modo più o meno casuale mentre lavoravano per contro di un laboratorio che si occupa appunto di questo).

 

Ma veniamo ai fatti!

In primo luogo mi ha consigliato di sottopormi ad un intervento di skulp reduction ovvero un incisione nella sommità del capo con lo scopo di ridurre notevolmente la parte affetta da calvizie. Nel mio caso data la notevole elasticità dei tessuti si parla di una riduzione di circa 3 cm che di per sè mitigherebbe notevolmente il problema. Ovviamente da profano non sono del tutto consapevole degli eventuali aspetti negativi di questo primo intervento e mi affido alla vostra esperienza ed hai vostri consigli.

 

Come secondo intervento ovviamente si dovrebbe procedere all'asportazione della striscia dalla nuca che da quello che ho capito dovrebbe fornire tra i 2.000 e i 3.000 capelli.

 

Adesso però incominciano le differenze con gli interventi tradizionali. Anzichè procedere nella stessa seduta al trapianto i capelli asportati vengono trasferiti al laboratorio che si occupa della moltiplicazione, ovvero la coltura in vitro! Il processo può durare qualche mese ed il numero dei capelli disponibili per il trapianto viene moltiplicato fino a 10 volte.

 

Il tutto non è più in fase di sperimentazione ma entro 2 mesi, permessi statali permettendo, il laboratorio sarà già operativo.

 

Risultato entro 3/4 mesi ci sono disponibili 20.000/30.000 capelli per il trapianto.

 

Ovviamente non tutti possono essere utilzzati contemporaneamente, inizialmente parlava di uno ogni millimetro circa. I capelli non utilizzati verrebberò poi conservati in una banca dei capelli (come ibernati, scusate la mia ignoranza medica) e saranno disponibili per successivi interventi.

 

Sembra una soluzione ottimale!

 

Ovviamente le tempistiche sono più dilatate e richiede 3/4 interventi diversi e da questo deriva il notevole aggravio dei costi! Non è stato ancora in grado di stabilire l'importo esatto dell'intero procedimento ma da quello che ho capito una base abbastanza concreta su cui ragionare sarebbe indicativamente 20/25 mila €. Ok è caro, ma non per 3.000 capelli come accade normalmente, qui si parla di 20.000 o forse ancora di più.

 

A questo punto accetto tutti i consigli ed è ovvio che sarà mia premura tenervi informati perchè penso questa soluzione possa interessare anche altre persone!

 

Ma per scadenti che siano i medici italiani comparati agli stranieri, come spesso ho letto su questo forum, vale ancora la pena andare in canada??? Magari basterebbe andare in canada per ridefinire le parti più critiche facendo il grosso del lavoro in una clinica a 500 metri da casa che mi può trapiantare 20.000 capelli, o sbaglio??

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dipende come te li trapiantano sti 20.000 capelli, potrebbe essere una vera tragedia se lo fanno male.

per quanto riguarda la scalp reduction meglio evitare, ho visto foto da brivido.

cmq grazie per le info che ci hai dato, pensi che divulgherà la texxxxxa ad altri chirurghi? lo chiedo perchè non abbiamo riscontri sulla sua tecnica, quindi sarebbe meglio affidarsi a chi già conosciamo

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Visitatore vale 46

se tutto vero quello che dici penso che si possa dare libero sfogo ad entusiasmi...cacchio qui si parla sempre di 3000 uf al massimo...adesso invece di 30000 capelli...25000 euro sono tanti ma penso che il solo fatto che si possa fare sia un passo concreto e un salto in avanti enorme...

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prima di tutto grazie per la tua testimonianza.

 

alcune considerazioni:

 

skulp reduction :è una tecnica obsoleta che oramai non viene piu pratica da 15anni

 

il prelievo non potrebbe essere effetuato con la fue in modo da non avere la cicatrice dietro la nuca?

 

il controsenso che trovo è : se capace di moltiplicare 20 30000capelli perchè ti ha proposto di fare prima la reduction?che senso ha usare una tecnica vecchissima per ridurre la zona diradata quando si è risolto il problema della quantita di uf che si possono avere a disposizione?

 

dalla tua testimonianza si ha l impressione che il doc non sia aggiornato moltissimo sulle tecniche dell autotrapianto anche perche credo forse lui sia concentrato in altri campi quindi materialmente questi trapianti chi li farebbe?qualche altro dottore che collabora con lui nella clinica o ti ha detto che ti operebbe lui?

 

non pretendo certo che risponda tu a queste domanda perche giustamente tu non lo sai.ho fatto queste considerazioni in modo tale che se ti trovi a parlare un altra volta con questo dottore puoi chiedere spiegazioni.

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prima di tutto grazie per la tua testimonianza.

 

alcune considerazioni:

 

skulp reduction :è una tecnica obsoleta che oramai non viene piu pratica da 15anni

 

il prelievo non potrebbe essere effetuato con la fue in modo da non avere la cicatrice dietro la nuca?

 

il controsenso che trovo è : se capace di moltiplicare 20 30000capelli perchè ti ha proposto di fare prima la reduction?che senso ha usare una tecnica vecchissima per ridurre la zona diradata quando si è risolto il problema della quantita di uf che si possono avere a disposizione?

 

dalla tua testimonianza si ha l impressione che il doc non sia aggiornato moltissimo sulle tecniche dell autotrapianto anche perche credo forse lui sia concentrato in altri campi quindi materialmente questi trapianti chi li farebbe?qualche altro dottore che collabora con lui nella clinica o ti ha detto che ti operebbe lui?

 

non pretendo certo che risponda tu a queste domanda perche giustamente tu non lo sai.ho fatto queste considerazioni in modo tale che se ti trovi a parlare un altra volta con questo dottore puoi chiedere spiegazioni.

 

Sono certo che non è lui ad effettuare l'intervento ma un suo collaboratore che non ho ancora incontrato e spero che presto potrò fare! Per tutto il resto cercherò di tenervi informati non appena avrò occasione di parlargli ancora.

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Non è stato ancora in grado di stabilire l'importo esatto dell'intero procedimento ma da quello che ho capito una base abbastanza concreta su cui ragionare sarebbe indicativamente 20/25 mila €.

 

il prof non ha mai parlato minimamente di prezzi.....da dove hai capito che può costare intorno a quella cifra?

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Non è stato ancora in grado di stabilire l'importo esatto dell'intero procedimento ma da quello che ho capito una base abbastanza concreta su cui ragionare sarebbe indicativamente 20/25 mila €.

 

il prof non ha mai parlato minimamente di prezzi.....da dove hai capito che può costare intorno a quella cifra?

Semplicametne perchè ha detto che il solo costo della sala operatoria in quella clinica si aggira sui 3.000 euro a intervento inoltre va aggiuo il costo dello staff medico e di tutti i reagenti che consentono la conservazione dei capelli nel laboratorio che sono molto costosi. Quindi ogni singolo intervento costerebbe oltre 5.000€. Considerato che sono alemno 3/4 interventi da mettere in preventivo ecco la cifra.

Lo so che è un calcolo molto pressapochista ma era solo per dare un idea di massima!!

 

P.s. Per la precisione il nome dell'assistente è Edoardo Raposio. Non ho alcuna informazione diretta su di lui, quindi se qualcuno sapesse qualcosa...........

Modificato da itadandyxx
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Sono assolutamente nuovo di questo forum e scrivo per chiedere consiglio visto che non ho nessuna conoscenza in merito hai trapianti. D'altro canto la mia recente esperienza può essere uno spunto importante per molti di quelli che come me hanno problemi con i capelli.

 

Ho letto che in una discussione precedente che siete venuti a conoscenza della nuova tecnica sviluppata da parte dell'equipe di un professore di Genova circa la possibilità di riprodurre i capelli in vitro!

La scorsa settimana penso di essere stato uno dei primi pazienti ad essere stato visitato da questo professore (Pierluigi Santi) e mi faceva piacere poter condividere le informazioni che ho raccolto.

 

Premetto che il Professor Santi, molto noto e di indubbia reputazione nella nostra città, mi è sembrato serio e preparato e non ha provato in nessun modo a promuovere il suo trattamento, anzi ha più volte tentato di scoraggiarmi come dovrebbe fare ogni medico che lavora seriamente. Inoltre, e questo non me lo ha detto lui ma lo ho saputo da amici medici, i proventi che derivano da questi interventi non andranno nelle sue tasche ma verranno reinvestiti nella ricerca contro il cancro (visto che la scoperta è avvenuta in modo più o meno casuale mentre lavoravano per contro di un laboratorio che si occupa appunto di questo).

 

Ma veniamo ai fatti!

In primo luogo mi ha consigliato di sottopormi ad un intervento di skulp reduction ovvero un incisione nella sommità del capo con lo scopo di ridurre notevolmente la parte affetta da calvizie. Nel mio caso data la notevole elasticità dei tessuti si parla di una riduzione di circa 3 cm che di per sè mitigherebbe notevolmente il problema. Ovviamente da profano non sono del tutto consapevole degli eventuali aspetti negativi di questo primo intervento e mi affido alla vostra esperienza ed hai vostri consigli.

 

Come secondo intervento ovviamente si dovrebbe procedere all'asportazione della striscia dalla nuca che da quello che ho capito dovrebbe fornire tra i 2.000 e i 3.000 capelli.

 

Adesso però incominciano le differenze con gli interventi tradizionali. Anzichè procedere nella stessa seduta al trapianto i capelli asportati vengono trasferiti al laboratorio che si occupa della moltiplicazione, ovvero la coltura in vitro! Il processo può durare qualche mese ed il numero dei capelli disponibili per il trapianto viene moltiplicato fino a 10 volte.

 

Il tutto non è più in fase di sperimentazione ma entro 2 mesi, permessi statali permettendo, il laboratorio sarà già operativo.

 

Risultato entro 3/4 mesi ci sono disponibili 20.000/30.000 capelli per il trapianto.

 

Ovviamente non tutti possono essere utilzzati contemporaneamente, inizialmente parlava di uno ogni millimetro circa. I capelli non utilizzati verrebberò poi conservati in una banca dei capelli (come ibernati, scusate la mia ignoranza medica) e saranno disponibili per successivi interventi.

 

Sembra una soluzione ottimale!

 

Ovviamente le tempistiche sono più dilatate e richiede 3/4 interventi diversi e da questo deriva il notevole aggravio dei costi! Non è stato ancora in grado di stabilire l'importo esatto dell'intero procedimento ma da quello che ho capito una base abbastanza concreta su cui ragionare sarebbe indicativamente 20/25 mila €. Ok è caro, ma non per 3.000 capelli come accade normalmente, qui si parla di 20.000 o forse ancora di più.

 

A questo punto accetto tutti i consigli ed è ovvio che sarà mia premura tenervi informati perchè penso questa soluzione possa interessare anche altre persone!

 

Ma per scadenti che siano i medici italiani comparati agli stranieri, come spesso ho letto su questo forum, vale ancora la pena andare in canada??? Magari basterebbe andare in canada per ridefinire le parti più critiche facendo il grosso del lavoro in una clinica a 500 metri da casa che mi può trapiantare 20.000 capelli, o sbaglio??

a mio avviso l'ideale sarebbe farsi moltiplicare i capelli a Genova da questo dottore e poi farseli mettere da un chirurgo fidato...

Comprare i 30.000 mila capelli e trovare un chirurgo in gamba.

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a mio avviso l'ideale sarebbe farsi moltiplicare i capelli a Genova da questo dottore e poi farseli mettere da un chirurgo fidato...

Comprare i 30.000 mila capelli e trovare un chirurgo in gamba.

Bravo l'idea è ottima ....magari un Tesauro ...potrsti parlare con lui....vabbè comunque nel caso ...dopo l'itenvento potresti postare le foto

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Cari Lettori

 

Ho ricevuto in questi giorni diverse mail in merito ad un articolo uscito sul Corriere della Sera la scorsa settimana inerente la coltivazione dei capelli in vitro. Questa discussione nasce da un lettore che ripete lo stesso concetto.

 

Sono da un lato perplesso e dall'altra preoccupato.

Molti di voi probabilmente penseranno che sia ormai possibile prelevare qualche capello con la sua radice;

"Coltivarlo"....più o meno come da piccoli facevamo con i fagioli nell'ovatta bagnata, poi una volta spuntati i nuovi capelli questi saranno trapiantati come in un normale trapianto.

 

TUTTO CIO' OGGI NON E' VERO.

NON SI PUO' ASSOLUTAMENTE FARE

 

 

Non esiste alcuna tecnica di clonazione pronta dietro la porta.

Non esiste alcun laboratorio che riproduca i capelli in vitro e possa poi impiantarli.

 

Ci vorranno ancora alcuni anni. Forse molti di più.

 

A Genova e in tutto il mondo almeno ad oggi la tecnica di trapianto è sempre la stessa.

Utilizzare una ricerca sperimentale, appena avviata e scrivere un articolo ad effetto, è un grave errore poiché determina un pericoloso effetto a catena.

 

Ieri a Milano Il Dott. Bessam Farjio ha presentato i lavori dell'INTERCYTEX, unico reale studio avanzato al mondo.

Lavora da tre anni sulla coltivazione in vitro delle cellule della papilla dermica.

Sono state realizzate delle applicazioni cliniche sperimentali ma i risultati per ora sono nulli.

La metodica dovrà essere testata ancora due anni, validata da un successo clinico che ad oggi manca.

Approvata dall’FDA e dalla UE.

 

I tempi per avere delle applicazioni cliniche sono ancora lunghi.

Se qualcuno avesse in mano una simile metodica non ci sarebbe un articoletto in 20esima pagina ma lo si saprebbe nei dettagli. Detto in altri termini, se fosse possibile oggi, sarebbe economicamente una cosa così rilevante che di certo non se ne parlerebbe sottovoce.

 

Ammettendo anche solo per un istante che sia possibile coltivare i capelli in vitro allora a quel punto se io fossi un paziente vorrei che me ne prelevassero 100 (con un taglietto di 2 cm.) per poi farne 2000. (e' così che cerca di fare il Dott. Farjio)

 

Che senso avrebbe fare un prelievo come in un normale trapianto e poi averne 20000. Come si impiantano 20.000 capelli?!!!

 

PS

L'articolo del Corriere della Sera ha anche utilizzato senza permesso le mie foto tratte da questo sito web.

Le foto possono essere prelevate e riprodotte secondo le regole del sito citando la fonte, ma è stato quanto mai disdicevole che siano state poste come iconografia, ad un articolo che parla di un altro specialista.

Sono foto di un trapianto normale e datate anche tre anni.

Meditate.

 

Dott. Piero Tesauro

Modificato da Dott. Tesauro
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Insomma secondo lei questo stimato dottore che lavora sulla ricerca contro il cancro si sarebbe inventato tutto di sana pianta?

 

[Che senso avrebbe fare un prelievo come in un normale trapianto e poi averne 20000. Come si impiantano 20.000 capelli?!!!

 

Mi risulta che i suoi colleghi d'oltre oceano arrivino ad impiantare 10/12000 capelli in una sola sessione...

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Il mio parere non è certo sul Prof. Santi o sul Dottor Raposio.

Come se non bastasse ripeterlo io non esprimo mai pareri sui colleghi.

 

Il mio parere è sull'articolo.

 

Italdandy ha capito certamente male e se così non fosse sarebbe davvero necessario che chiedesse una spiegazione più chiara.

 

Io conosco la ricerca di cui si parla. E' stata recentemente presentata al Congresso di Chirurgia Plastica di Rimini.

 

La ricerca mira a creare una banca tessuti per i soggetti esposti a rischio di ustioni.

Nel caso specifico i pompieri di Genova.

Ad essi saranno prelevati dei capelli e le cellule opportunamente trattate serviranno creare delle lamine di tessuto epiteliale pronte ad essere impiegate in caso di ustione,

 

Il processo ad oggi richiede tre settimane. Preparandole in anticipo e conservandole in una banca tessuti, in caso di incidente sarebbero immediatamente pronte.

 

Sono lamine di cheratinociti su un supporto dermico.

Non contengono capelli.

La novità consiste nel partire dai capelli per produrle e non da un prelivo di cute.

 

Un saluto

Doc

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Gentilissimo Dott. Tesauro,

nonostante non sia competente e forse la mia testimonianza sia molto inaccurata sono assolutamente certo di non aver capito male.

Mi è stato consigliato di effetturare il primo intervento indicativamente per aprile e che poi i capelli coltivati sarebbero stati pronti per il trapianto subito dopo l'estate.

A detta del dottore entro due mesi saranno già operativi a tutti gli effetti. A questo punto sono sempre più perplesso!!!!!

Non ha modo di contattare direttamente il Dott. Santi o il Dott. Raposio per darci delle informazioni finalmente più attendibili!!??

Sinceramente la reputazione del Dott. Santi a Genova è ottima, mi sembra incredibile che rilasci interviste ai telegiornali e fissi interventi con i pazienti se questa "tecnologia" non è ancora disponibile!!!!!

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questa la pubblicazione dello studio di Santi, alla base della sua tecnica di 'clonazione' dei capelli. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.f...l=pubmed_docsum

 

 

Inoltre da quello che sembra, la tecnica base, già in trials da almeno 2 anni, è la stessa con cui si ottiene la replicazione dei 'root', i bulbi piliferi e prevede il semplice strappo dei capelli e non l'espianto via STRIP come sostengono all'unisono l'utente Itadandy e Tesauro:http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/.../06/pelle.shtml

 

Una "banca della pelle" per i lavoratori a rischio

 

 

Gli utenti saranno gli stessi "donatori" (vigili del fuoco, artificieri, ecc.) che, in caso di emergenza potranno contare su un tempestivo trapianto

 

 

Una banca della pelle per il pronto utilizzo in situazioni di emergenza per lesioni da ustioni per lavoratori che fanno parte di categorie a rischio, come artificieri, vigili del fuoco, ma anche operai siderurgici. I donatori sono cioè le stesse persone che in un futuro potrebbero dover beneficiare dei tessuti coltivati e conservati nel deposito. E' il progetto pilota, a livello mondiale, seguito dall'Unità operativa di chirurgia plastica dell'Università di Genova diretta dal professor Pierluigi Santi e presentato nei giorni scorsi nel capoluogo ligure.

 

Nella banca potranno confluire anche cellule staminali ottenute dal grasso di persone che si sottopongono ad interventi di liposuzione e che potrebbero essere utilizzate sugli stessi pazienti in situazioni di necessità clinica. Le tecniche di coltura cellulare per la terapia degli ustionati - ha spiegato il responsabile del progetto, il professor Enrico Raposio - sono già in uso da una ventina d'anni però non si era mai pensato di fare dei prelievi ed aver già a disposizione i tessuti per i lavoratori a rischio. ''Queste tecniche di cultura cellulare - ha proseguito Raposio - necessita di circa 20 giorni, che è, per i pazienti con grandi ustioni, proprio il periodo più critico per quello che riguarda la terapia sia medica che chirurgica. Una metodica questa della conservazione, che dovrebbe quindi portare a grossi miglioramenti sia dal punto di vista del decorso clinico, che del risultato estetico".

 

Il progetto ha vissuto un periodo di sperimentazione di un paio d'anni nell'unità operativa inquadrata nel Dipartimento di discipline chirurgiche morfologiche e metodologiche integrate (DICMI) dell'Università di Genova dove si è costituito un laboratorio di ingegneria tissutale. Qui si è partiti dalla coltivazione di capelli per risolvere il problema della calvizie naturale, ma una volta individuate le cellule staminali si è pensato di utilizzarle per applicazioni cliniche. La pelle - ha proseguito Santi - è ottenuta attraverso la coltivazione di ''cellule pluripotenti" isolate da follicoli capilliferi.

 

In altre parole, i lavoratori che fanno parte delle categorie a rischio, possono donare una cinquantina di capelli, sui quali vengono individuate cellule staminali che serviranno a coltivare lamine di cheratinociti espansi (epitelio) da conservare in una "banca" seguendo la metodica della criogenia, una tecnica che prevede la conservazione nei vapori di azoto liquido a temperature molto basse e che permette il mantenimento per periodi illimitati.

 

Il prelievo dei capelli avviene attraverso lo ''stripping'', cioe' lo strappo dei capelli dalla cute della regione occipitale ed è eseguibile in pochi minuti.

 

A differenza delle altre banche di tessuti già esistenti, all'interno delle quali sono conservati campioni di tessuti ottenuti da cadavere o da una singola linea cellulare umana prelevata da una persona, in questo caso la banca si pone come un vero e proprio centro di deposito di lamine cutanee della stessa persona che successivamente potrebbe doverne beneficiare, evitando così anche il fenomeno del rigetto.

 

La banca, una camera bianca perfettamente sterile, che in termini scientifici viene indicata come ''Banca di crioconservazione della cute autologa", che sarà realizzata grazie al finanziamento della Fondazione Carige, dovrebbe essere pronta entro la fine di luglio e sarà ospitata nell'Unione operativa di Anatomia patologica dell'Università di Genova diretta dal professor Roberto Fiocca.

 

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, di tutti i soggetti ustionati che hanno necessitato di cure sanitarie, il 20% circa presenta ustioni che hanno richiesto un intervento chirurgico, con un danno morfofunzionale permanente, mentre il 3% circa presenta ustioni estese oltre il 50% della superficie corporea, rappresentando un grave pericolo per la vita. Con questa banca, questi soggetti potranno, in caso di necessità ed in condizioni di urgenza, fruire rapidamente dei propri tessuti. Una seconda linea di ricerca che viene portata avanti dall'Unità operativa diretta dal professor Santi è anche quella di isolare cellule staminali dal grasso di persone che si sono sottoposte ad interventi di lipoaspirazione, ottenendo sia neuroni che cellule di tipo muscolare, utili addirittura per interventi sul midollo osseo.

 

 

01 giugno 2005

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Una percisazione.

Sicuramente il fatto che io non sia eccessivamente addentro alle tematiche relative ai trapianti può creare confusione!

Io ho parlato solo con il dott. Santi mai con Raposio, che si occupa personalmente di tutto cio che riguarda il trapianto vero e proprio quindi può essere che non essendo proprio la sua materia ci siano state delle piccole incomprensioni.

Quello che so è che ad oggi gli esperimenti che durano da parecchio tempo e hanno portato alla scoperta già un anno e mezzo fa (hanno deciso di attendere per divulgarla in modo da poterla sperimentare meglio ed essere pronti con il laboratorio) sono stati condotti strappando materialmente i capelli dei ricercatori. Imaggino che questo sia compatibile con la tecnica appena citata.

Forse nel mio caso mi consigliava un trattamento più drastico perchè la mia calvizie è gia in stato avanzato e per poter comunque conservare una buona quantità di capelli nella "banca dei capelli" per eventuali trattamenti futuri.

Ma ripeto non è lui il chirurgo, forse è molto preparato sull'oncologia e meno sui trapianti!

Modificato da itadandyxx
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qui non c'e' nessun giornalista che ha travisato.........l'interveista e' molto chiara e le orecchie le abbiamo.......per cui l'utente in questione non ha capito male,ha capito benissimo........i casi possono essere solo due

 

caso A-il Dott Santi ha racconato,all'utente in questione,alla giornalitsa e quindi al mondo,una PALLA colossale e ne paghera' le conseguenze,per cui il Dott Tesauro ha ragione

 

caso B-il Dott Tesauro ha mal compreso,o non conosce lo studio in questione,e' ha scritto un post sbagliato.......

 

 

 

non vedo altre soluzioni se non un politichese

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Cari Membri del Forum

 

Io ho scritto stasera al Dott. Raposio.

Se non dovesse rispondermi provvederò a chiamarlo.

Se avessi sbagliato correggerò le mie risposte.

 

Mi congratulo con chi riesce a reperire così rapidamente le info.

 

L'articolo

 

...Raposio E, Santi PL.

Tissue Engineering Lab, Plastic Surgery Division, DICMI, University of Genoa, 16132 Genoa, Italy.

 

Recent works demonstrated the presence of a multipotent epithelial cell population in the bulge region of adult human hair follicles. These cells can be cultured in vitro, thus leading to the preparation of dermal-epidermal substitutes which are applicable in the treatment of burns and ulcers. In conclusion, we observed that the stripped hair follicle has the same multipotent cell population as adult and fetal scalp hair follicles.

 

riguarda comunque la possibilità di creare in vitro sostituti dermo epidermici per le ustioni.

 

L'intervista lascia però un grande interrogativo: applicazione cliniche coronate da successo sono mai state fatte?

 

Esiste un solo pre e post di un soggetto sottoposto a prelievo con strappamento, le cui cellule residuate sui capelli strappati, coltivate in vitro, abbiano sviluppato capelli impiantabili?

 

Personalmente mi sembra fantascienza ma sono pronto a ricredermi.

 

Al recente congresso di Rimini della SICPRE ho incontrato Raposio e non mi sembravano affatto questi i termini della sua relazione.

 

Vi farò sapere

Doc

 

Caro BioKap

 

Io non devo per forza fare trapianti di capelli nella vita.

Se non fosse più necessario farei altro.

 

Un saluto

Doc

Modificato da Dott. Tesauro
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