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Farmacisti: Margine Di Guadagno Sui Farmaci


alopecio

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Non so l aspirina ma i preservativi dal tabaccaio ,tredici condom(di una nota marca),li pago 6 euro.

Dal farmacista invece ,una confezione da sei pezzi,mi costa 9 euriiiii!!!!!Non conosco i motivi di questa differenza di prezzi :angry:

 

 

Scusa Billo ma che discorso del cavolo! anche una lattina di coca cola al bar la paghi 1,50 euro mentre all'Oviesse costa 0.50!

 

una cosa sono quelli che alzano i prezzi e un'altra chi compra pagando di piu sapendo che altrove costa meno.

 

la cosa sulla quale dobbiamo indignarci è come mai molti farmaci e altri prodotti (vedi latte in polvere per bambini ad esempio) in italia costano il doppio rispetto ad altri paesi europei, che cavolo di comunità è?

 

Chi guadagna

 

i farmacisti guadagnano troppo e di fronte a una spesa per i medicinali sempre più cara è giusto che anche loro, insieme con i grossisti, cominciano a fare sacrifici riducendo i margini sulla vendita che, in base a un Regio Decreto del 1927 permette alle 16.800 farmacie italiane di incassare dallo Stato 4 miliardi di euro all'anno.

 

attualmente il guadagno sulle medicine viene ripartito per il 66,65% alle aziende, il 6,65% ai grossisti e il 26,7% (22,6% per la fascia A rimborsabile) alle farmacie pari a un aggio di 3,9 miliardi di euro tra fascia A (2,6) e C (1,3). Considerando solo i prodotti farmaceutici, il fatturato annuo dei farmacisti sfiora i 16,3 miliardi con un margine medio netto di oltre 230 mila euro per la farmacia.

 

da dire poi che nella Finanziaria 2007 era previsto un' intervento sulle farmacie ma poi è scomparso.....chissà xchè.....

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La bevanda comprata al bar costa di piu in quanto si presume che tu voglia consumarla nel locale,lo stesso discorso non vale per il preservativo,A MENO CHE TU NON VOGLIA CONSUMARE ALL INTERNO DELLA FARMACIA ,ma non sono un tipo esibizionista :D !!

PER RAFFAELE:SI TRATTA PROPIO DEI CONTROL.SE PASSI PER NAPOLI TI DICO ANCHE IL NEGOZIO DOVE SI TROVA :)

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Scusa Billo ma che discorso del cavolo! anche una lattina di coca cola al bar la paghi 1,50 euro mentre all'Oviesse costa 0.50!

 

una cosa sono quelli che alzano i prezzi e un'altra chi compra pagando di piu sapendo che altrove costa meno.

 

la cosa sulla quale dobbiamo indignarci è come mai molti farmaci e altri prodotti (vedi latte in polvere per bambini ad esempio) in italia costano il doppio rispetto ad altri paesi europei, che cavolo di comunità è?

 

Chi guadagna

 

i farmacisti guadagnano troppo e di fronte a una spesa per i medicinali sempre più cara è giusto che anche loro, insieme con i grossisti, cominciano a fare sacrifici riducendo i margini sulla vendita che, in base a un Regio Decreto del 1927 permette alle 16.800 farmacie italiane di incassare dallo Stato 4 miliardi di euro all'anno.

 

attualmente il guadagno sulle medicine viene ripartito per il 66,65% alle aziende, il 6,65% ai grossisti e il 26,7% (22,6% per la fascia A rimborsabile) alle farmacie pari a un aggio di 3,9 miliardi di euro tra fascia A (2,6) e C (1,3). Considerando solo i prodotti farmaceutici, il fatturato annuo dei farmacisti sfiora i 16,3 miliardi con un margine medio netto di oltre 230 mila euro per la farmacia.

 

da dire poi che nella Finanziaria 2007 era previsto un' intervento sulle farmacie ma poi è scomparso.....chissà xchè.....

 

 

 

Questi dai presi da http://www.socialpress.it/article.php3?id_article=419

non chiariscono molto.

 

Il farmacista non guadagna il 26%....ma di più.

 

Se lui paga una cosa 72 euro (66 + 6) e la vende a 100....il guadagno è 28 su 72....cioè circa il 40%.

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Allora, la scontistica dei grossisti varia per categoria di farmaco. Di solito si aggira fra il 28% e il 31% netto per etici, otc, sop e veterinari. I parafarmaci variano molto. Sui farmaci in fascia A (mutuabili con ricetta) la farmacia deve applicare uno sconto all'SSN che varia dal 1,5% al 15% a seconda del valore del farmaco. Aggiungo una cosa, è inutile mettersi a fare i conti in tasca agli altri, in questo caso farmacisti, se non si ha idea di quali siano i costi di gestione dell'attività.

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i farmacisti guadagnano troppo e di fronte a una spesa per i medicinali sempre più cara è giusto che anche loro, insieme con i grossisti, cominciano a fare sacrifici riducendo i margini sulla vendita che, in base a un Regio Decreto del 1927 permette alle 16.800 farmacie italiane di incassare dallo Stato 4 miliardi di euro all'anno.

 

Ma che discorsi sono, ma secondo te si lavora per beneficenza? Quei soldi rimborsano le farmacie della spesa sostenuta per effettuare il servizio di distribuzione del farmaco. Tra l'altro i soldi incassati dallo stato non vengono certo pagati subito, ma a seconda della zona, anche a distanza di mesi, senza interessi ovviamente. I grossisti però i soldi li vogliono subito e eventuali ritardi sono rincarati dagli interessi che su fatture di migliaia o anche decine di migliaia di euro sono enormi.

Mi ripeto, è bene non parlare di argomenti sui quali non si ha competenza.

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La bevanda comprata al bar costa di piu in quanto si presume che tu voglia consumarla nel locale,lo stesso discorso non vale per il preservativo,A MENO CHE TU NON VOGLIA CONSUMARE ALL INTERNO DELLA FARMACIA ,ma non sono un tipo esibizionista :D !!

PER RAFFAELE:SI TRATTA PROPIO DEI CONTROL.SE PASSI PER NAPOLI TI DICO ANCHE IL NEGOZIO DOVE SI TROVA :)

 

Ahahah, ma ti sbagli perchè se io compro la coca cola al Chiosco e me la bevo con la cannuccia mi costa ugualmente 1,50 euro e come la coca cola tantissimi altri beni di consumo subiscono un incremento di prezzo notevole in base al venditore finale.

 

ti faccio un altro sempio: in tabaccheria ti compro 3 tavolette di cioccolato Lindt da 100 gr, costo 6 euro.

 

le stesse tavolette le compra mia madre al GS dove le paga 1,60 euro l'una! quanto ho risparmiato? e non dirmi che in tabaccheria si presuppone che mangi il cioccolato li!

 

la verità è che ci sono venditori finali che giocano a fare lor il prezzo perchè non ci sono controllo e leggi specifiche.

 

è lo stesso discorso che fa si che un Levi's 501 a roma costa 70 euro ma se lo stesso identico jeans lo compri a cortina o a capri lo paghi 120-130 euro.

 

faccio pertanto la seguente domanda: CHI DOVREBBE CONTROLLARE I PREZZI?

 

 

 

Scusa Smith mi spieghi secondo quale criterio i farmacisti italiani debbono godere nel 2007 di un decreto legge del 1927 e sulla base di cosa? guadagnano già cifre da capogiro sui farmaci e gli integratori perchè devono godere di questo bonus? ci sono tante altre categorie che meriterebbero un bonus e non cel'hanno.

 

o tutti o nessuno.

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La risposta è semplice. Non esiste nessun bonus. Gli unici soldi che vengono dati alle farmacie sono quelli del rimborso per i farmaci mutuabili sui quali è la farmacia che fa un prestito allo stato. E lo stato i soldi li rende quando gli pare. Il bonus casomai è la farmacia che lo da allo stato, come ho gia scritto deve applicare uno sconto che va dall'1,5% al 15%. Si tratta di alcune centinaia o anche migliaia di euro mensili in meno per le farmacie che vengono regalati allo stato.

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La risposta è semplice. Non esiste nessun bonus. Gli unici soldi che vengono dati alle farmacie sono quelli del rimborso per i farmaci mutuabili sui quali è la farmacia che fa un prestito allo stato.

 

Non mi risulta che nel 1927 ci fossero i 'farmaci mutuabili'....è un controsenso quello che dici, tu stai parlando di un'altra faccenda.

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Allora, la scontistica dei grossisti varia per categoria di farmaco. Di solito si aggira fra il 28% e il 31% netto per etici, otc, sop e veterinari. I parafarmaci variano molto. Sui farmaci in fascia A (mutuabili con ricetta) la farmacia deve applicare uno sconto all'SSN che varia dal 1,5% al 15% a seconda del valore del farmaco. Aggiungo una cosa, è inutile mettersi a fare i conti in tasca agli altri, in questo caso farmacisti, se non si ha idea di quali siano i costi di gestione dell'attività.

 

 

Non voglio fare i conti in tasca a nessuno, era solo per capire......basti pensare che 4 dipendenti costano oltre 8.000 euro al mese, non volevo accusare nessuno

 

Tornando alla matematica.....

 

 

se un grossista fa il 30% di sconto ad un farmacista, non vuol dire che il farmacista guadagna il 30%.

Esempio.

listino grossista: 100 euro + iva

Prezzo scontato: 70 euro + iva

 

Quindi il farmacista vednerà a 100 euro una cosa pagata 70, guadagnando quindi 30 euro su 70 che ha spese.

Guadagno percentuale è 30 su 70 cioè circca il 40%.

 

 

 

 

Appunto sei di parte. è come chiedere a un petroliere se il prezzo della benzina è alto.

 

 

 

Castano, il guadagno percentuale in sé non dice niente (e non faccio il farmacista).

 

Io posso anche guadagnare il 50% sui prodotti....ma dipende da quanti ne vendo!

 

i propietari di farmacia cosa bene diversa dai farmacisti che ci lavorano dentro fanno i soldi.è un po di concorrenza farà bene perche in italia siamo come sempre tra i primi in quanto ai costi dei farmaci.

 

 

 

Il titolare di Farmacia deve essere un laureato in Farmacia con abilitazione di stato.

 

i propietari di farmacia cosa bene diversa dai farmacisti che ci lavorano dentro fanno i soldi.è un po di concorrenza farà bene perche in italia siamo come sempre tra i primi in quanto ai costi dei farmaci.

 

 

 

concorrenza sì, ma mercato selvaggio sui farmaci no.

 

Non voglio che il futuro sia in mano alla grande distribuzione e basta.

Voglio un contatto diretto, mi piace il piccolo commercio, quello anche di nicchia....

 

I supermercati vendono tutto senza passione, senza umanità....è tutto uguale: se vendono patate o se vendono farmaci è tutto uguale livellato e non mi piace per niente.

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tralasciando che con la nuova riforma anche chi non sara laureato in farmacia potrà aprire la farmacia e gia prima di questa legge c erano decine di espedienti nel mio mess volevo dire altro:

 

i farmacisti cioe gli impiegati dietro al bancone la maggior parte delle volte fanno la fame.......il proprietario invece guadagna e tanto quindi un po di concorrenza non guasta.

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tralasciando che con la nuova riforma anche chi non sara laureato in farmacia potrà aprire la farmacia e gia prima di questa legge c erano decine di espedienti nel mio mess volevo dire altro:

 

i farmacisti cioe gli impiegati dietro al bancone la maggior parte delle volte fanno la fame.......il proprietario invece guadagna e tanto quindi un po di concorrenza non guasta.

 

 

 

I dipendenti non fanno la fame. Hanno il loro stipendio fisso di non meno di 1.200 euro al mese (i farmacisti).

 

E' chiaro che il titolare guadagni di più...ma è colu anche che si è accollato un bel rischio nello spendere centinaia di milioni per aprire l'attività.

 

 

Con la riforma si può essere titolari di attività commerciali con vendita dei farmaci da banco anche senza essere laureati....ma per vendere i farmaci ci vuole un farmacista. Ergo, solo la grande distribuzione può permettersi di assumere un dipendente farmacista.

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e secondo te per un laureato guadagnare 1200euro senza possibilita di carriera o di aumenti è na gran prospettiva......ho tantissimi amici laureati o laureandi in farmacia ti assicuro che diventare dei "commessi" è la loro ultima aspirazione.

 

non ho nulla contro il proprietario chiunque fa soldi in modo lecito ha il mio rispetto.ho sottolineato che guadagna tanto perche alcuni dicevano che non era cosi.

 

perche solo la grande distribuzione può permettersi di assumere un dipendente farmacista?

come direbbe castano se apro una pizzeria un pizzaiolo mi costa di piu.

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Io ho visto boutique, locali notturni, bar, pizzerie, negozi di ogni genere aprire e chiudere nel giro di pochi anni o mesi.

 

ma non ho ancora visto chiudere una farmacia.A qualcuno è successo?

 

Siccome la domanda è retorica e la risposta è ovviamente no, vorrei che mi spiegaste qual'è il rischio di aprire una farmacia, meglio qual'è stato il rischio fino ad ora.

 

Che ci siano spese ingenti è fuori dubbio, ma se nessun farmacia chiude MAI è altrettanto ovvio che dabbano esserci ricavi adeguati alle spese, SEMPRE, qualunque sia la congiuntura economica.

 

un pò di concorrenza non può fare che bene.

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