syncster Inviato: 30 Novembre 2006 Segnala Share Inviato: 30 Novembre 2006 Secondo voi una causa può essere data dalla postura e dalla colonna vertebrale?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vlee Inviato: 30 Novembre 2006 Segnala Share Inviato: 30 Novembre 2006 Ciao, vi faccio i complimenti per la vostra continua ricerca contro questo problema, da diversi punti di vista,e ne approfitto per chiedervi una cosa, secondo voi la dermatite e l'eccesso di sebo, possono essere causa di caduta di capelli, cioè, esiste una risposta certa oppure c'è chi sostiene che sia cosi e chi sostiene che è una cretinata. ciao Non mi sono mai concentrato su questa correlazione, quello che si sa è che: Sono due patologie dermatologiche distinte ma che possono avere molte cause in comune. Generalmente la Dermatite Seborroica non fa cadere i capelli, ma il processo ossidativo che la provoca potrebbe essere, con azione analoga, la stessa causa dell'ossidazione del bulbo pilifero. La dermatite seborroica, di cui la forfora è una manifestazione, può accelerare quindi la progressione della calvizie. Alla perdita eccessiva di capelli possono contribuire molti fattori la stessa seborrea che si sviluppa con la DS, oppure il periodo particolarmente "stressante", il cosiddetto "defluvium stagionale" e non ultimo l'effetto rebound dei potentissimi cortisoni che vengono utilizzati per entrame. I due problemi rimanendo indipedenti fra di loro, hanno con molta probabilità identiche cause, la cosa migliore da fare è curare l'alimentazione, seguendo i le lineee guida che verrano presto stilate in questo forum, tenere sotto controllo la forfora utilizzando uno shampoo delicato, lavarsi spesso i capelli e non appena si avverte prurito al cuoio capelluto. Il prurito è infatti, come la forfora, un segno della dermatite seborroica. Dati attuali indicano che questa malattia può rendere più rapido l'aggravamento della calvizie. Contrariamente a quanto molti pensano lavare spesso i capelli non li rende "più grassi" per effetto rimbalzo: la secrezione sebacea non è infatti influenzata dal lavaggio. http://www.gitri.it/domande_risposte.php E’ però importante utilizzare sempre shampoo di buona qualità in quanto gli shampoo aggressivi possono danneggiare il fusto e quindi favorire la disidratazione del capello, la fragilità e le doppie punte. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
claudia Inviato: 1 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 1 Dicembre 2006 ho avuto una situazione analoga con mio figlio di 20 anni, la soluzione direi risolutiva l'ho avuta con dei prodotti professionali che oggi utilizziamo tutti in famiglia naturalmente per il caso specifico ti consiglio il kit Claim prodotti n.1-2-3G-3S,sicuramente avrai benefici. Puoi acquistarli direttamente sul sito claimprofessional.it "In questa discussione vorremmo capire come e perchè la dieta può essere utile nella cura della ds, e per questo motivo è necessario studiare la fisiologia dei nostri organi interni (come intestino, fegato, pancreas, sistema nervoso, sistema immunitario) che è provato non essere separati dalla fisiopatologia dell'exxxxxmide e del derma" Quoto! :) "molte altre persone non hanno notato benefici." Ma hanno specificato cosa hanno mangiato, se sono in periodo di stress della loro vita, se hanno seguito in maniera impeccabile la dieta, quale hanno seguito, se hanno problemi digestivi con determinati cibi; lo so ossessiva come cosa, ma non si può tracciare un quadro omogeneo se 10 di noi per comprovare una ipotesi seguono comportamenti alimentari e fisici molto diversi, entrano in gioco troppe variabili così facendo e non concludiamo niente. Inoltre per coloro che non funziona debbono riferire se è cambiato qualsiasi cosa, perfino la frequenza con cui vanno in bagno. Sembrano cose banali ma credetemi è necessario sapere al variare di un paramentro nella vita come varia il resto. Io per esempio usando aloe + vitamina e ho trovato che l'eczema diminuisce notevolmente, ma non l'infiammazione, che non appena consuma la vitamina E fa tornare l'eczema, quindi posso assumere che se permane l'infiammazione anche se leggera, ci vorrà solo pù tempo per far comparire l'eczema, questo mo è solo un esempio indicativo, ma almeno pone un certo ordine su un traguardo raggiunto che apre uno spirraglio di ricerca di altre cause che incentrano di più il problema sulla causa reale di sta cosa. Alla prossima... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vlee Inviato: 2 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 2 Dicembre 2006 x Claudia 1) La situazione analoga a cui ti rifarisci è la caduta dei capelli, la D.S. o entrambe? 2) Ti saremmo tutti più grati se scrivessi l'INCI di uno qualsiasi dei "fantomatici" prodotti della linea claim che utilizzi (visto che nel loro sito non vi è traccia alcuna e la cosa mi puzza parecchio) per capire di che intruglio parliamo. 3) In questo post ormai credo siano tutti daccordo con quello che è stato già ribbadito più volte da me e Silver e cioè che il trattamento topico locale è solo coadiuvante, (cioè aiuta in qualche modo a non peggiorare la situazione) ma la CAUSA e quindi cura definitiva va ricercata nelle disfunzioni interne dell'organismo. Se qualcuno nota dei miglioramenti con la sola cura locale è perchè evidentemente la sua dermatite non era così forte e recidiva e l'organismo in ogni caso si adatta ed è in grado di risolvere il problema da solo. 4) Nei bambini spesso la forfora compare dopo la pubertà con l'inizio dell'attività ormonale che stimola le ghiandole sebacee, ma il più delle volte svanisce da sola in modo naturale. 5) Hai detto che li usate tutti in famiglia? Ho visto che sono prodotti parecchio costosi, non credo che soffriate tutti di dermatiti, quindi ipotizzo che li usate perchè li troviate particolarmente delicati, bhè ti assicuro che ci sono prodotti certificati AIAB, quindi sicuramente delicati, che costano meno della metà. 6) Perchè quoti Salvio? non vedo cosa c'entra con il tuo intervento! Non voglio risultare polemico è solo per capire, tu sai effettivamente cosa ti spalmi in testa? Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
syncster Inviato: 4 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 4 Dicembre 2006 xxxxx io ho notato certe volte che quando mi sveglio la mattina non ho niente, poi soprattutto dopo mangiato il rossore si accentua. infatti se la mattina non faccio colazione il rossore è poco visibile ma dopo pranzo non appena finisco di mangiare si accentua e si nota molto di piu. Io penso che se fosse genetica la ds dovremmo avercela sempre o sbaglio? secondo me centra la teoria dell'umidità della medician cinese, che ne pensate? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
NINNO Inviato: 4 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 4 Dicembre 2006 o torvato questo articolo se puo essere utile Dermatite seborroica: l'alimentazione può aiutare? Gentile redazione di Eurosalus, Soffro di dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto: tutti i dermatologi che mi hanno visitata hanno detto che non si conoscono le cause e che non c'è relazione con l'alimentazione. Tutte le cure dermatologiche che mi sono state prescritte non si sono dimostrate efficaci. Volevo chiederVi se in base alla Vostra esperienza c'è la possibilità di guarire una dermatite seborroica con l'alimentazione e con il test delle intolleranze alimentari? Grazie per l'aiuto. Cordiali Saluti Valeria Gentilissima Lettrice, nella maggior parte dei casi la dermatite seborroica può essere correlata a tre differenti condizioni tutte e tre reciprocamente interconnesse: lo stress emotivo, l’iperinsulinemia e le intolleranze alimentari. Per cominciare una situazione di stress emotivo può essere alla base di manifestazioni tipiche della seborrea che quindi è sempre da interpretare come l’espressione di una nostra difesa individuale. Un'altra condizione come l’iperinsulinismo alimentare è spesso fonte di manifestazioni seborroiche, a causa della azione ormonale indotta dall'aumento dell'insulina; un diverso modo di mangiare carboidrati, attento al controllo dei picchi glicemici e conseguentemente dell’aumento della concentrazione di insulina nel sangue può aiutare tantissimo chi soffre di seborrea. In particolare un regime alimentare come DietaGIFT è sicuramente indicato in condizioni come queste perché permette di raggiungere una condizione di calma insulinica importantissima nel controllo degli sbalzi ormonali. Altro contesto molto comune nei pazienti con una dermatite seborroica riguarda le intolleranze alimentari e in particolare una intolleranza ai lieviti. Secondo questo schema è possibile correlare la dermatite seborroica con manifestazioni più comuni come l’acne: anche questa condizione è caratterizzata da una possibile intolleranza, oltre che al latte, anche ai lieviti, e da una fluttuazione ormonale tipica dell’adolescenza. In casi come questi noi di Eurosalus consigliamo di agire riconoscendo e controllando le intolleranze alimentari. Il trattamento di queste comprende una dieta di rotazione sulle classi di alimenti a cui si è risultati intolleranti in associazione con il rimedio iposensibilizzante più adatto al quadro globale. Contemporaneamente a questo si cercheranno di controllare i periodi di stress emotivo. Situazioni come queste possono dare problemi di pelle anche in persone che non hanno mai sofferto di dermatite seborroica o di acne. Infine la proposta di un regime alimentare come DietaGIFT ci permette di lavorare sull’equilibrio insulinico. Mano a mano che il paziente si avvia alla guarigione possono capitare ancora delle manifestazioni acute in concomitanza con l’interruzione della dieta mentre si è in vacanza o con eventi emotivi destabilizzanti come ad esempio la fidanzata che ci lascia o altri eventi vissuti come lutti. Comprendere queste dinamiche aiuta il paziente a comprendere meglio il quadro globale della propria malattia. La terapia più indicata in casi simili a questo sfrutta gli ottimi risultati ottenibili con un associazione di minerali simile a quella ritrovabile in Oximix 3. Lo zinco e il rame con le loro azioni antinfettiva e di regolazione ormonale, la lisina che è un amminoacido importantissimo nel riequilibrio della pelle e il litio in piccole quantità come filtro nel controllo della componente di tensione emotiva possono dare un grande aiuto. Cordialmente Gabriele Piuri e lo Staff medico di Eurosalus Gentili esperti, scrivo per ringraziarvi dell'esauriente risposta ai miei quesiti. Dalla lettura delle Vostre precise indicazioni sono sorti due dubbi che, se possibile, vi chiedo cortesemente di chiarire: indicate "l'iperinsulinismo alimentare" come una delle condizioni scatenanti/aggravanti della dermatite seborroica: io sono diabetica (insulino-dipendente) dall'età di 17 anni (adesso ne ho 26) e la dermatite è comparsa all'età di 20 anni. Volevo chiudervi se nel mio caso può verificarsi iperinsulinismo anche se l'unica insulina nel mio organismo è quella che inietto. La cura da Voi descritta è valida anche nel mio caso? indicate la dieta GIFT come ideale per la dermatite seborroica: leggendo i punti base di questa dieta sembra una dieta per perdere peso, va bene anche per me che sono normopeso (tendente al sottopeso)? La dieta vegana (nessun alimento animale) può coincidere con la dieta GIFT? Lo chiedo perchè da pochi mesi seguo una dieta quasi vegana (mi rimane da eliminare solo il pesce perchè fonte di EPA/DHA) e sto decidendo di diventare vegan, la dermatite ne risentirà positivamente? Vi ringrazio per l'attenzione. Cordiali Saluti. Valeria Gentilissima Lettrice, il diabete è una condizione di insulino-resistenza estremamente importante. Quindi le indicazioni che le abbiamo dato sono assolutamente valide. Vogliamo anche chiarire che DietaGIFT è un regime alimentare (che comprende indicazioni valide per chiunque) volto al riequilibrio della persona ricercando, come prima cosa, la calma insulinica. In questo modo si punta a limitare gli effetti negativi di questo importante ormone. Per essere più precisi ci riferiamo agli effetti infiammatori legati ai picchi insulinici e alle correlazioni tra insulina e cancro. Proprio in condizioni di utilizzo obbligato dell’insulina è più che mai importante avere una bassissima resistenza insulinica per contrastare gli effetti negativi dell’insulina stessa. In particolare una dieta vegana, rinunciando a tutti gli alimenti di origine animale, tende a non apportare la giusta quantità di proteine (stimate nell’ordine del 10-15 % dall’Organizzazione Mondiale della Sanità). Uno stato di mancato apporto proteico stimola l’insulino-resistenza. Cordialmente, Gabriele Piuri e lo Staff Medico di Eurosalus Redazione Eurosalus 01-11-2006 Istruzioni per l'uso Rebalance Oximix Bioenergen Manganese Rame Zinco Inositolo Il servizio Gifter on line Corso On Line Dieta GIFT Il mio sito http://eurosalus.lycos.it/oximix.html Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Token Ring Inviato: 4 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 4 Dicembre 2006 xxxxx io ho notato certe volte che quando mi sveglio la mattina non ho niente, poi soprattutto dopo mangiato il rossore si accentua. infatti se la mattina non faccio colazione il rossore è poco visibile ma dopo pranzo non appena finisco di mangiare si accentua e si nota molto di piu.Io penso che se fosse genetica la ds dovremmo avercela sempre o sbaglio? secondo me centra la teoria dell'umidità della medician cinese, che ne pensate? Grazie Per me è esattamente l'opposto..la mattina la mia ds è generalmente più acuta rispetto ad altri momenti della giornata, e questo a prescindere dalla colazione..(già sperimentato) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
silversnow Inviato: 5 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 5 Dicembre 2006 Non è ancora stata dimostrata la presenza di una predisposizione genetica alla base della DS, ma fonti attendibili confermano l'ipotesi di possibili disfunzioni biologiche derivanti da un particolare corredo genetico. Provo a rispondere al tuo esempio. Se la DS è causata da un eccessiva sensibilità all'umidità ambientale, e se, come ipotizzi, non c'è predisposizione genetica, in tutte le persone esposte a fonti di umidità dovremmo osservare la sintomatologia caratteristica della DS; in realtà ci sono persone che svolgono mansioni che costringono loro ad esposizioni a fonti di umidità di intensità elevate e protratte nel tempo, ma senza che si instauri la sintomatologia della DS Syncster e Token hanno osservato in modo attento il modo di manifestarsi delle loro rispettive dermatiti, ma le osservazioni sono contrastanti tra loro, per fare passi in avanti è importante ricercare e conoscere le cause, soffermarsi sui sintomi potrà essere utile solo quando saremo capaci di articolare costruzioni teoriche razionali su basi deterministiche Ninno nel testo che hai riportato ci sono alcune parti che confermano le nostre intuizioni (possibile ruolo delle intolleranze, possibile ruolo dell'iperinsulinemia, stress psicofisico) L'analisi della dieta vegan invece è discutibile e priva di argomentazioni logiche Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
silversnow Inviato: 5 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 5 Dicembre 2006 Per riprendere il tema delle intolleranze, Non è stato dimostrato un collegamento diretto tra intolleranze a lieviti, latticini, uova con acne dermatiti; i dati di chi esegue questi test sono solo dati statistici, possono esserci intolleranze ad altri alimenti diversi da latticini, uova e lieviti anche se statisticamente non solo rilevanti Come diagnosticare in modo certo le intolleranze alimentari? Gli unici test ritenuti attendibili dalla medicina sono i test per diagnosticare l'intolleranza al lattosio e l'intolleranza al glutine (celiachia). Per sapere se il nostro organismo è intollerante ad altri alimenti l'unico metodo attendibile è una dieta ad esclusione di gruppi di alimenti a rotazione, verificando se durante il periodo di esclusione(almeno 2-3 mesi) di determinati alimenti la sintomatologia della dermatite migliora in modo significativo. Il limite di questo metodo è la difficoltà nel verificare le molteplici combinazioni di alimenti possibili L'alternativa sono i test non convenzionali per le intolleranze alimentari (DRIA, Cytotest, test kinesiologico, test del DNA, EAV test); ad esclusione di qualche studio sul DRIA test, non esistono basi scientifiche per poter valutare la loro sensibilità e la loro oggettività, ed è difficile fare un confronto Se avete esperienze dirette è gradita una vostra testimonianza, anche se ricordo che l'esito dei test è determinato da numerose variabili (integrità degli strumenti usati durante il test, preparazione e attenzione dell'operatore che esegue il test, ambiente in cui il test viene eseguito, condizioni psico-fisiche del paziente durante il test) Ma la diagnosi anche se utile, non ha importanza primaria; le intolleranze alimentari sono connesse in modo stretto con l'integrità della flora batterica buona, con la presenza e il transito degli allergeni, con la presenza di batteri, lieviti patogeni, con abitudini alimentari scorrette(diete monotematiche, diete povere di frutta e verdura e con prevalenza di alimenti animali). In altri termini, in un intestino sano e in presenza di una dieta che mantiene la corretta funzionalità dell'intestino difficilmente potranno generarsi intolleranze Un primo intervento deve mirare a ripristinare e rafforzare la flora batterica e l'ambiente intestinale (permeabilità delle cellule epiteliali dell'intestino) per prevenire nuove intolleranze e curare a monte le intolleranze esistenti Ho trovato studi che hanno evidenziato un ruolo dei latticini nell'evoluzione di alcune malattie dermatologiche; altri articoli descrivono la possibile interferenza del consumo di latticini con l'integrità della flora batterica e dell'ecosistema intestinale (cerco le fonti) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pataton Inviato: 7 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 7 Dicembre 2006 xxxxx io ho notato certe volte che quando mi sveglio la mattina non ho niente. Succede anche a me(anche se un minimo di rossore c è ma trascurabile) ma ogni mattina...Come mai? Io da sempre ogni mattina per 365 gg all anno bevo il latte.Può essere che sia intollerante al latte?c è un modo per saperlo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
peter Inviato: 10 Dicembre 2006 Autore Segnala Share Inviato: 10 Dicembre 2006 Ciao xxxxx, anche se non scrivo da parecchio per problemi di tempo, seguo sempre le vostre discussioni. Sono molto contento che continuate ad approfondire l'argomento ed avete tutto il mio appoggio. Tanto per cambiare ecco un'altra pagina molto interessante, leggete con attenzione la pagina 32 e 33 di questo sito: http://www.agrotecnici.it/l'agrotecnic...o_maggio_06.pdf Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Token Ring Inviato: 11 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 11 Dicembre 2006 Ciao xxxxx,anche se non scrivo da parecchio per problemi di tempo, seguo sempre le vostre discussioni. Sono molto contento che continuate ad approfondire l'argomento ed avete tutto il mio appoggio. Tanto per cambiare ecco un'altra pagina molto interessante, leggete con attenzione la pagina 32 e 33 di questo sito: http://www.agrotecnici.it/l'agrotecnic...o_maggio_06.pdf Grazie Peter, questo articolo è davvero utile...tra l'altro ho già letto qualcosa di simile..il problema sta nell'assumere regolarmente olio extravergine d'oliva...a me solo l'idea di berne un cucchiaio al giorno mi fa venire il mal di pancia.. :wacko: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pataton Inviato: 11 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 11 Dicembre 2006 Ciao xxxxx,anche se non scrivo da parecchio per problemi di tempo, seguo sempre le vostre discussioni. Sono molto contento che continuate ad approfondire l'argomento ed avete tutto il mio appoggio. Tanto per cambiare ecco un'altra pagina molto interessante, leggete con attenzione la pagina 32 e 33 di questo sito: http://www.agrotecnici.it/l'agrotecnic...o_maggio_06.pdf Grazie Peter :) Da oggi proverò ad assumere un cucchiaio di olio extravergine al giorno...anche se fa schifo non importa.di sicuro male non fa.vi farò sapere... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pataton Inviato: 11 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 11 Dicembre 2006 l ho appena assunto e devo ammettere che fa schifo :sudato: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vlee Inviato: 12 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 12 Dicembre 2006 xxxxx non dovete per forza berlo solo, va benissimo nell'insalata, o su una fetta di pane con un pizzico di sale, oppure sui vostri legumi... l'importante è che sia a crudo e vi assicuro che mangiato così è l'alimento più buono al mondo, io lo mangio da quando sono nato e vado ben oltre il cucchiaio al giorno.. un abbinamento celestiale nell'insalata verde è l'olio extra d'oliva con la curcuma polverizzata, assume un sapore ed un colore davvero incredibile ed otterrete un apporto in più di antiossidanti (della curcuma), se poi considerate la loro sinergia...........non vi resta che provare. Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
silversnow Inviato: 13 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 13 Dicembre 2006 X Pataton La diagnosi dell'intolleranza al lattosio richiede l'esame dell'H2 Breath Test che si esegue in tutti i presidi ospedalieri (reparti di allergologia, gastroenterologia, pneumologia). è un esame non invasivo Anche se credo che nel nostro caso possa essere presente solo un'intolleranza al lattosio secondaria, dovuta non all'introduzione del lattosio, ma ad altre concause Ci sono però studi recenti che indicano un possibile ruolo del latte in diverse patologie anche dermatologiche e per questo è bene ridurne il consumo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
silversnow Inviato: 13 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 13 Dicembre 2006 LETTURA TECNICA SUI RAPPORTI TRA ACNE E LATTE VACCINO NELLE TEENAGERS Grazie alla seguente ricerca, condotta su ragazze americane che nel 1996 avevano un’età compresa tra i 9 e i 15 anni, è emerso che l’acuirsi dell’acne era associato ad una elevata assunzione di latte.. Non abbiamo rilevato una associazione con i grassi presente nel latte. E questo ci suggerisce che il contenuto lipidico del latte non ha alcuna influenza sulla comedogenicità. Questa conclusione rispecchia i risultati del precedente studio effettuato su alcune infermiere americane che hanno descritto i cibi assunti nella loro scuola superiore e sulle quali era stata diagnosticata un’acne acuta: ciò ha messo in evidenza l’importante correlazione che esiste tra l’assunzione di latte sia intero sia scremato e l’acne. L’assunzione di latte può portare ad un peggioramento dell’acne a causa dell’Insulin-like Growth Factor-1 (IGF-1) pathway : due importanti studi interdisciplinari hanno associato positivamente un’elevata concentrazione di IGF-1 nel plasma con il consumo di latte, in particolare di latte scremato. In un'altra ricerca clinica condotta per osservare gli effetti dell’assunzione di latte scremato e parzialmente scremato sulla riformazione di ossa, è stato messo in evidenza un contemporaneo aumento dei livelli del siero IGF-1 in entrambe i sessi. Rimane ancora da chiarire se l’aumento di IGF-1 sia di carattere endogeno (a seconda della quantità di latte assunta) o di tipo esogeno. Gli ormoni IGF-1 bovini e umani condividono la stessa sequenza di amminoacidi e alcune proteine del latte, comprese le proteine vettrici IGFBP (IGF-binding proteins), proteggono l’IGF-1 dalla digestione nell’intestino. Studi effettuati su animali hanno dimostrato che questo ormone può essere assorbito in seguito all’assunzione orale, stimolando immediatamente la proliferazione dei cheratinociti (cellule). Nonostante i livelli di ormoni androgeni e IGF-1 aumentino durante la pubertà, i livelli di IGF-1 sono più alti rispetto a quelli degli androgeni, se confrontati nel periodo durante il quale l’acne si manifesta più violentemente. Nelle donne vi è inoltre una profonda correlazione tra le lesioni provocate dall’acne e l’ormone IGF-1 se paragonato agli effetti degli androgeni. Il latte può influire sulla comedogenicità poiché contiene alcune molecole bioattive che possono andare ad agire sui follicoli pilosebacei, a cui va aggiunta l’azione degli androgeni, degli steroidi 5alfa-ridotti e altri ormoni steroidei. Alcune di queste molecole bioattive riescono a sopravvivere alla lavorazione che subisce il latte, mentre nel formaggio la fermentazione produce più testosterone a causa dei precursori presenti nel latte. Il livello di ormoni androgeni presenti nel latte è stato sempre considerato basso e si riteneva che nelle prime fasi del metabolismo all’interno del fegato la biodisponibilità (assorbimento) del latte si riduca ulteriormente confrontandolo con la produzione endogena giornaliera di un adolescente. Recenti studi hanno invece discusso sulla metodologia e saggi stimano i livelli di produzione giornaliera di ormoni steroidi endogeni nei bambini. Si arriva alla conclusione che l’assunzione di latte potrebbe essere una fonte significativa di androgeni, ma allo stesso tempo di estrogeni, alcuni dei quali sono prodotti dalle ghiandole mammarie dei bovini e sono in grado di limitare le funzioni sebacee delle stesse. Alcuni ormoni presenti nel latte sono veicolati dalle proteine del siero di latte, compreso l’alfa-lattalbumina, il quale possiede proprietà biologiche. Gli animali nutriti con proteine del siero del latte arricchite di alfa-lattalbumina mostrano una maggiore volontà e capacità a sostenere attività fisiche, miglioramenti nella massa muscolare e riduzione dei grassi corporei: tutto ciò è simile agli effetti degli androgeni. Si può aggiungere, inoltre, che l’alfa-lactalbumina si sottopone a alterazioni conformazionali indotte dalla pressione, causate probabilmente dalla centrifugazione avvenuta durante la lavorazione del latte: tutto ciò porta a cambiamenti nelle funzioni biologiche. Le proteine del siero del latte inoltre sono aggiunte al latte parzialmente scremato e scremato in modo da conferir loro la consistenza del latte intero. Queste proteine potrebbero perciò svolgere un ruolo importante nel favorire l’insorgenza di acne. Il gruppo di studio ha notato un’associazione inversa con il formaggio fresco e cremoso, che può alterare in qualche modo queste ipotesi, perché le ragazze affette da acne potrebbero evitarlo temendo sia uno dei maggiori responsabili. D’altra parte la fase di fermentazione nella lavorazione del formaggio viene associata a cambiamenti nella concentrazione di cellule bioattive, cambiamenti che possono sostenere questa ricerca. La vitamina D, introdotta – specie negli USA- nel latte tramite la pratica della fortificazione, è molto importante nella differenziazione epidermica, inibendo la proliferazione dei cheratinociti e quindi costituendo un possibile rischio di acne – sebbene in questo studio l’aggiunta di vitamina D non sia stata associata con l’acne e tutto ciò suggerisce che la vitamina D non fosse ritenuta responsabile. Lo studio vuole dimostrare gli effetti biologici che il latte può provocare nel consumatore e, poiché il latte contiene ormoni androgeni o altre molecole bioattive, la sua moderazione all’interno di una dieta può essere utile nel contrastare l’acne adolescenziale. Questa ricerca, inoltre, non trascura la possibilità che i costituenti ormonali del latte possano colpire altre ghiandole influenzate da ormoni. Tali relazioni connesse al consumo di latte dovrebbero essere prese in considerazione per gli effetti dannosi che i prodotti a base di latte portano all’acne. Milk Consumption and Acne in Adolescent Girls A Adebamowo; Spiegelman; C S Berkey; F W Danby; H H Rockett; G A Colditz; W C Willett; M D Holmes Dermatol Online J. 2006;12(4) ©2006 Arthur C. Huntley, MD Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pataton Inviato: 18 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 18 Dicembre 2006 X Pataton La diagnosi dell'intolleranza al lattosio richiede l'esame dell'H2 Breath Test che si esegue in tutti i presidi ospedalieri (reparti di allergologia, gastroenterologia, pneumologia). è un esame non invasivo Anche se credo che nel nostro caso possa essere presente solo un'intolleranza al lattosio secondaria, dovuta non all'introduzione del lattosio, ma ad altre concause Ci sono però studi recenti che indicano un possibile ruolo del latte in diverse patologie anche dermatologiche e per questo è bene ridurne il consumo Grazie per la risposta. :) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gordon85 Inviato: 18 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 18 Dicembre 2006 (modificato) Grazie per la risposta. :) Ciao a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e (purtroppo) soffro anch'io di DS da almeno2 anni emezzo. All'inizio era proprio terribile (non vi dico) ma ora è un pò migliorata, anche se ho sempre quel fastidiosissimo materiale untuoso in testa (ce l'ho sul cuoio capelluto e lievissimamente sulla bassa fronte tra gli occhi). Mi sono imbattuto stasera in questo thread e leggendo le prime 10 pagine ho trovato molto interessante tutte le vostre ricerche. Tuttavia per motivi di tempo non penso di riuscire a leggere tutto il thread in poco tempo. Così volevo chiedere gentilmente a qualcuno quali sono le soluzioni più auspicabili che avete trovato. Inoltre, c'è qualcuno che l'abbia provata e che ha ottenuto buoni risultati??? Grazie delle info. Spero vewramente che tutto ciò possa aiutare me e persone che come me si trovano in questa situazione. Ah, inoltre qualcuno di voi pensa che lavarsi più raramente i capelli possa portare a miglioramenti??? (Questo perchè a me probabimente è venuta a causa dell'irritazione causata da eccessivi lavaggi ai capellisenza asciugatura!) Ancora ciao a tutti. P.S: io per ora utilizzo alfa acid lozione (non tutti i giorni poichè cerco di lavarmi poco i capelli e tale lozione non ha proprio un odore gradevolissimo) per applicazioni topiche e restivoil olio shampoo nei lavaggi. Qualcosa da dirmi a riguardo? Modificato 18 Dicembre 2006 da Gordon85 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vlee Inviato: 19 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 19 Dicembre 2006 P.S: io per ora utilizzo alfa acid lozione E' a base di climbazolo e come tutte le molecole con desinenza in "AZOLO" è un antimicotico molto potente, tutti simili sia come meccanismo d'azione sia come struttura chimica tra loro. L'applicazione di antimicotici del genere non è razionale perchè dopo anni portano a recidività, nelle zone dove sono state applicate, peggiori (effetto di rebound) ed inoltre non risolvono la DS. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gordon85 Inviato: 19 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 19 Dicembre 2006 e perchè i medici si ostinano a prescrivere cose del genere??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vlee Inviato: 20 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 20 Dicembre 2006 Questa è una domanda che è stata fatta tante volte in questo stesso post, ma non ha mai trovato una rispota concreta, anche se devo dire che l'opinione pubblica al riguardo sta cambiando atteggiamento nei confronti degli antimicotici. Una certezza dimostrata anni fa fu la correlazione con la presenza di un microrganismo, il Pytirosporum ovale, fungo della famiglia dei lieviti, che vive come saprofita, cioè ospite normalmente sul nostro corpo, nutrendosi delle sostanze grasse del cuoio capelluto, e sviluppandosi in modo eccessivo provocando il rossore. Ma questa correlazione esiste in molte altre dermatiti compreso la semplice forfora. La verità è che non è colpa del nostro stesso lievito se il turn over cellulare è aumentato, lui non fa altro che il suo dovere tra cui abboffarsi delle cellule morte. Quindi non essendo la causa della D.S. è del tutto inutile combatterlo per sperare di risolvere il problema, se consideriamo il fatto poi che non si può eliminare mai del tutto.... Di certo con sostanze antimicotiche si elimna solo temporaneamente una sintomatologia, per poi ottenere un effetto di rebound peggiore. Le case farmaceutiche hanno interesse a fare questo tipo di farmaci, e (non tutti) i medici in combutta con loro hanno interessi a prescriverle, in più metti che c'è molta disinformazione ed hai la risposta. Per alcune precisazioni puoi leggere quello che ho già scritto qui ieri nel secondo messaggio. http://forum.salusmaster.com/index.php?showtopic=26931 Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
peter Inviato: 20 Dicembre 2006 Autore Segnala Share Inviato: 20 Dicembre 2006 leggete quanto è interessante questa pagina: http://www.lapelle.it/termalismo/termalism.htm Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gordon85 Inviato: 21 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 21 Dicembre 2006 (modificato) Grazie per le dritte. Girando per il forum mi sono imbattuto in questo inizio di discussione http://forum.salusmaster.com/index.php?showtopic=26663 Per il momento vorrei sapere se a vostro avviso lo shampoo Restivoil specifico per forfora (Complex con US ARGINATO e PIROCTONE OLAMINA) è da considerarsi nella categoria 'aggressivi' come i menzionati Nizoral ecc. oppure in quelli più delicati (Revivogen, Physiogel ecc.) e quindi indicati nella ricostituzione del film idrolipidico ? Siccome fino ad adesso, nell'ultimo anno, ho anch'io sempre usato restivoil, volevo sapere se è effettivamente uno shampoo aggressivo oppure no!!! Grazie delle vostre perle d'esperienza! Modificato 21 Dicembre 2006 da Gordon85 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gordon85 Inviato: 23 Dicembre 2006 Segnala Share Inviato: 23 Dicembre 2006 Riguardo ad eventuali creme lenitive ed antiinfiammatorie da mettere sul capo, ritenete che una crema eudermica possa andare bene??? Non so specificarvi il nome, la prende mia madre dalla farmacia dell'ospedale dove lavora! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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