Underdog

Sorry, ma.... Sbaglio o questa sezione si chiama "problemi psicologici"??? Di cosa dovremmo argomentare? Quanto alla terapia psicologica da strada, ho chiarito nei miei primi post che era lo scopo che mi prefiggevo scrivendo qui...quindi credo di aver agito in maniera adamantina, non ambigua. Per quanto riguarda le relazioni con gli altri individui, nella vita reale, sono improntate a una cortese superficialità, non al rifiuto. E anche questo l'ho ribadito molto chiaramente. Oltre a questo, io ho attivato al massimo cinque threads, gli altri miei post sono delle risposte..il che dovrebbe essere una norma nei forum... Non mi risulta che io abbia mai attaccato nessuno personalmente, ne fatto un apologia della mia condizione a scopo pubblicitario..il reale e grosso problema risiede nel fatto che parlare di queste cose apertamente nella vita reale significa scoprirsi vulnerabili, cosa che spesso non ci si puo permettere... Per quanto riguarda lottatore...ho idea che la tua valutazione dello stesso come paranoico, promani dal tuo luogo di residenza...l'unico paese dove i pensieri si esprimono attraverso i peti...altrimenti avresti saputo che la paranoia è tutt'altra cosa.... Infine per quanto riguarda il numero che secondo te facciamo, mi piace pensare di essere, insieme a lottatore, un trapezista, perlomeno...perchè il posto da clown, sicuramente viene occupato da te..che infatti vieni dopo di noi a far ridere un pò.. Cordialmente, saluto.

Dubito che google vorrebbe incontrarmi di persona.

Pierone, mi riconosco molto nella tua situazione, accidenti siamo molto simili! anche come riuscita di trapianto. Perche non vieni da hasson ad agosto con noi? invia un PM se vuoi, ciao.

Si pessola, certo. La neve. La montagna. Il denaro.

Non c'è quasi niente che odi quanto il mare...racchiude tutte le cose che detesto in un unico pacchetto pronto...l'acqua salata...la puzza di iodio che mi fa vomitare a un km di distanza, la sabbia che ti entra dappertutto e ti inzacchera, il sole...il caldo boia che mi fa diventare rabbioso e scorbutico..e sopratutto la gente. Se possedessi una villa in costa smeralda con spiaggia privata, potrei forse sopportare il mare..a patto che sia abbastanza vicino all'aria condizionata...ma rimanere in mezzo a bambini urlanti, radioline, puzza di abbronzante, pallonate e odore di melanzane alla parmigiana in teglia portate dalla famiglia di fianco composta da 20 persone mi ridurrebbe alla follia totale. Comunque detesto pure la musica dal vivo, i locali trendy, le osterie, i wine bar dell'azz, non riesco a mangiare all'aperto, non mi piace la pizza, non mangio mai frutta, ne pasta, ne dolci, ne pane.... Meglio di così... :diavoletto:

xxxxx, intendiamoci sul concetto di risultato...io sono messo piu o meno come sansone prima dell'intervento, graft comprese, ho solo un po piu di capelli sopra... Ora io sarei estremamente soddisfatto se un chirurgo mi coprisse decentemente e naturalmente la parte frontale, diciamo fino a metà testa..se poi il vertex mi rimane diradato..beh ok, per me va bene, passo da calvo intero a mezzo calvo, ma frontalmente sono ok. Inoltre, ho visto l'intervento di sansone dalle foto che ha postato e direi ribadisco che andrei a piedi in canada.... :rolleyes:

Altri euro che voleranno in canada... <_< :mago: :mago: :mago: :mago:

X raffaele1: Purtroppo i tuoi interventi sono indicativi di un qualcosa che ho osservato spesso... C'è un baratro incolmabile tra coloro che non hanno problemi psicologici e noi..tentare di spiegare il nostro punto di vista è impossibile..le persone normali mancano degli strumenti emozionali e cognitivi per la corretta comprensione. Per fare un pedestre paragone, è come spiegare i colori a un daltonico..nonostante gli sforzi e le descrizioni, il suo mondo continua a essere in toni di grigio. Sono fermamente convinto che non esistono piccoli dolori, ma recipienti piu o meno grandi, che differiscono per ognuno e che sono diversi per situazioni. Il recipiente di ognuno è settato geneticamene per una sola capacità..quando la misura è colma il dolore è insopportabile, quindi trovo che il tuo rapportarti a una situazione con il tuo personale metro di giudizio sia quantomeno indice di ottusità. Tu, come le persone normali, non tenti di comprendere, ma giudichi, asserisci una verità tanto assoluta quanto falsa nella sua immutabilità. Per fare un altro paragone pedestre, se confronto gli altri con il mio metro dell'apprendimento di abilità motorie...il 90 percento del mondo è handicappato. Se pensi che sia una cosa infantile l'intristirsi per una calvizie, probabilmente ne soffri in maniera minore che non molti di noi, ma proprio i toni che adoperi mi fanno capire quanto tenti di minimizzare la cosa...il che è sintomo di sofferenza rimossa, nascosta come la polvere sotto il tappeto dalla serva furba...

Io parto a fine luglio con altri due utenti del forum, se vuoi unirti, fammelo sapere.

Ammazza se fanno male gli euro che volano in canada... :zorro: :zorro: :zorro:

Scusate gli errori di ortografia, ho una mano un po disintegrata, e sta tastira diventa difficile da dgt.

La mente adotta sistemi difensivi prodigiosi. L'istinto alla conservazione è il più forte in natura, è imbullonato nel nostro codice genetico e per scardinarlo scientemente occorrono situazioni o processi che richiedono un altrettanto prodigioso sforzo. Il dolore fisico è un potente attenuatore dell'istinto di conservazione; quando ci si confonta con esso la soglia di non sopportazione determina la soppressione della tendenza all'omeostasi, cioè a una situazione di equilibrio, si ha questo quando si è in presenza di danni all'involucro fisico talmente rilevanti da ritenere che il corpo non sia in grado di proseguire l'esistenza. Ovviamente questo non è il mio caso, visto che le mie dita in questo momento digitano su una tastiera. Diverso è un discorso mentale,psicologico, si ha a che fare con una summa di valori personali, che allorquando non vengono soddisfatti o la cui realizzazione appare impossibile. Questo è il caso di chi soffre di depressione non genetica, ma determinata da cause rilevabili oggettivamente. Mi chiarisco: una depressione genetica non ha una causa scatenante, una corrente di pensiero capeggiata dal Prof. Cassano individua in un non corretto funzionamento dei neurotrasmettitori la sua causa principe, da cui la necessità di una cura farmacologica. Una depressione diciamo così psicologica invece si fonda sulle premesse di cui sopra, pur se in minore entità, ma viene scatenata, come se venisse attivato un timer di una bomba, da eventi frustranti per l'individuo. Un lutto, un amore perduto, una percezione di se non soddisfacenti, portano alla depressione. Essa nella stragrande maggioranza dei casi è ciclica, e distonica, cioè alterna fasi di maniacalità in cui si tenta una risoluzione al problema, a fasi di acuto scoramento. La moderna psichiatria non è ancora riuscita a capire la causa dell'alternanza delle fasi, ma il fondo del discorso è che questo tipo di depressione è causata da eventi realmente accaduti, vissuti in maniera anomala da parte di un soggetto. Il dolore che viene causato, pur se non fisico è presente e attivo nella vita quotidiana, come un malevolo software in background, permea tutti i processi mentali, affievolisce la vita e il vissuto. Perdurando la situazione si ha un abbassamento cronico del tono dell'umore, si perde la capacità di sperare, che è il sintomo tipico della depressione psicologica. La difesa della mente a questo sta nella percezione di se. Se io mi percepissi come realmente sono, non sarei qui ora, la mia mente attiva un immagine di me distorta, ma non completamente fallace. Non so come spiegarmi ma è come se guardandomi in una certa maniera mi dicessi "non sei cosi male, forse", ecco spiegato il perche mi guardi allo specchio 200 volte in un giorno. Dopo un po si cerca di provocare le situazioni per cui l'immagine sia il piu possibile falsata, con luci, colori distorti, in modo da attenuare i difetti. I problemi si creano quando si viene confrontati con la realtà, ecco il perchè della fobia delle foto, delle riprese, degli specchi. Guardandomi in una foto io non mi riconosco, vedo un brutto uomo che mi fissa...e vorrei distruggerlo. Stessa situazione con gli specchi o quant'altro. Si attiva una reazione violenta contro se stessi,brutale, che sfocia in comportamenti autolesivi che portano spesso a un millimetro dalla fine, ma che, al momento culminante non vengono portati a compimento. E' come se la mente attuasse uno shutdown per salvare il corpo. A me personalmente è capitato di perdere conoscenza. E' l'estremo tentativo si salvezza, diciamo. Io mi muovo in questa altalena continua, un roller coaster di emozioni che consuma il mio tempo e non da spazio per altro. Non è una situazione glorificante, ne eroica, è semplicemente una lotta continua tra il mio corpo fisico e la mente, entrambi lottano per la supremazia,e nel mezzo il mio pensiero cosciente guarda come se fosse su un altura di un campo di battaglia. Ecco perchè continuo a scrivere, e devo dire che da quando esiste questo forum la pressione si è allentata parecchio...è la mia valvola di sfogo, la maniera di esternare qualcosa che ho dentro, e che spero possa servire a qualcuno, visto che ho innata la capacità di esplicazione di cose che spesso gli altri avvertono senza capire. Se potesse servire a qualcuno, già sarebbe qualcosa. Saluti.

se eri il dogg, stavi nella m.... fino al collo, credimi...

Sarò io paranoico, ma non appena ci sono dei post come quello di kim o rorin, appena rientrati dal canada...magicamente compaiono dei post che decantano i chirurghi italiani...sarà che qualche dottore si è fatto ricco con salusmaster??? Sarà che fin'ora siamo a circa 200 milioni delle vecchie e care lire volati in canada??? mah...forse son io che son paranoico... :diavoletto:

E' in questa fase che si vede quanto sei determinato alla risoluzione del tuo problema. Qui nel forum troverai spunti di riflessione interessante, e anche delle risposte, comincia a leggere questa sezione da cima a fondo, prendi appunti, utilizza i link per visitare altri siti, fatti una cultura. Non fare nessun tipo di intervento prima di aver una sufficiente panoramica circa le tecniche e gli esecutori delle medesime. Una volta che avrai preso una decisione, qualsiasi essa sia, non potrai tornare indietro.

Ti ho risposto tramite messaggior privato; per controllare vai in alto a destra, a fianco a OPZIONI trovi il link per i messaggi privati. La mia email personale è: [email protected]

Io il cambio con petrucciani non lo farei...sicuramente sarà un genio, ma sempre storpio rimane.

Da un occhiata qui..ecco quello che fa Hasson in canada: www.jotowen.com

Ok.

Maniacale ossessione per la palestra??? L'ultima volta che mi sono allenato risale a circa due anni fa... e per quanto riguarda il lavoro diciamo che pur con quello che svolgo sono a circa il 10percento delle mie potenzialità...diciamo che faccio lo strettissimo indispensabile. Per quanto riguarda l'autodistruzione, essa prende le strade piu differenti...ma è un discorso lungo.

x caparezza: Sinceramente non posso attuare la filosofia che tu proponi, sono quanto di piu anafettivo io conosca, il benessere altrui lo valuto prossimo allo zero, e probabilmente in questo sta la radice della mia sofferenza; se avessi un aspetto appagante, non sarei costretto a intessere rapporti profondi, basterebbero quelli fisici. Non riesco ad avere un contatto approfondito con nessuno, dopo un po mi annoio di chiunque e interrompo i rapporti, non ho mai avuto confidenti, ne amici intimi e anche le relazioni sentimentali che ho avuto non sono mai andate oltre la superficialità dettata dal fatto che non riesco ad aprirmi nemmeno sotto tortura. Il forum probabilmente fa eccezione in quanto qua dentro non sono una persona reale, forse esattamente come nella vita vera, e non ho quindi gli obblighi imposti dall'essere realmente, qui posso andarmene in meno di un millisecondo,se mi va. Purtroppo nel mondo non è cosi facile. X artemisia: non cerco l'ascesi, la sublimazione, ma lo scontro. In sostanza mi confronto con il mio creatore, chiunque esso sia: e il mio obbiettivo è sputare sull'involucro che lui o il caso hanno scelto per me, e che io odio profondamente. Attraverso la sistematica distruzione di ciò che si considera un dono, e che io vivo come una condanna, mi ribello a un imposizione, l'imposizione di un corpo non scelto, non voluto, rifiutato e odiato per la sua imperfezione. L'unica ascesi che posso concepire passa attraverso la morte, e, sinceramente spero che le danze finiscano lì, non mi andrebbe di ripetere il processo ab infinitum. Vorrei semplicemente arrivare alla mia origine, qualunque essa sia...guardarla negli occhi e vedere che effetto fa mentre gli strappo il cuore con le mani... Semplice.

Semplicissimo: responsabilità verso la mia famiglia. Fino a che non saranno in grado di gestire la ditta anche senza di me, sono legato con una palla al piede. Se mancassi io andrebbero sul lastrico nel giro di tre mesi. Comunque il discorso sul disinteresse ha anche a che fare con l'età, che ormai è avanzata. In sostanza cio che puo offrire la vita da adesso in poi proprio non mi interessa per nulla. Tempus fugit.

Non è che passo tutto il mio tempo nel lavoro, ma comunque minimo otto ore piene al gg...il tipo di lavoro non lo posso rivelare, potrebbero sgamarmi e io passo per serissimo professionista... Per quanto riguarda i rapporti sociali, non è che li ritenga inutili, tutt'altro. Gli esseri umani sono animali sociali per eccellenza, però sinceramente non c'è molto che mi interessi nella vita,quindi sinceramente non saprei proprio di cosa parlare o cosa fare, in compagnia. Ovviamente riesco a intrattenere piacevoli discussioni assolutamente inconsistenti e fumose, altrimenti sarei marchiato come antisociale, e col lavoro che svolgo non potrei permettermelo, tuttavia non posso fare a meno di considerare che gli esseri umani mi sembrano estremamente lontani da me, hanno interessi motivazioni, spinte e pulsioni che non riesco a condividere, anche se li capisco. Chiaramente non dico che tutto questo promani unicamente dalla calvizie, ovviamente ci sono delle predisposizioni genetiche a questo tipo di pensiero, ma la calvizie è uno degli interruttori di attivazione del countdown. Per quanto mi riguarda, l'allontanamento dal sociale è fatto scientemente, metodicamente. Cerco di abbassare le difese del mio fortissimo istinto di sopravvivenza, per bypassarlo e abbandonare un corpo che non mi soddisfa. In termini pseudopsicologici è definito come un processo di spersonalizzazione funzionale all'interruzione volontaria della vita. Ci sto lavorando, ma direi che sono a buon punto, oramai non mi considero più un essere umano, e questa è gia una grande cosa. Saluti. PS: il nome è una vecchia storia...significa "sottostimato" in inglese, deriva dal fatto che ho un apparenza piu o meno normale.

Io faccio un lavoro che mi porta ad avere contatto con centinaia di persone ogni giorno...ma diciamo che l'ultima volta che sono uscito in giro risale ad anni fa. Rifiuto ogni contatto sociale, proprio non saprei che farmene...

Purtroppo io mi ero abituato a non sentire assolutamente nulla dal pc...invece il pentium 4 a 3,2 ha una ventola che gira velocissima...mo dovrò spendere altri soldi per un raffreddamento a liquido..finirà che sto pc lo pago quando un auto usata...e tutto sto casino per mettere su un po di dvd pirata... :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: