Vai al contenuto

PENA DI MORTE Bis


ginetto

Secondo voi è giusto introdrre la pena di morte ,per i colpevoli di aver commesso un omicidio, presi in flagranza di reato ?  

12 utenti hanno votato

Non hai il permesso di votare in questo sondaggio, né di vedere i risultati del sondaggio. Si deve Accedere oppure Registrarsi per votare in questo sondaggio.

Messaggi raccomandati

Dimmi una cosa,ad un padre violentano,seviziano e ammazzano la figlia piccola,lui

sbrocca,va dal signore in questione e ne fa uno scempio.....colto in flagrante viene condannato a morte.Tu sei d'accordo anche in questo caso?

 

 

Io voto,anche al di fuori di questo caso,che è emblematico,NO.

Link al commento
Condividi su altri siti

se ci fosse la pena di morte magari quel criminale che aveva violentato la bambina sarebbe già morto e quindi....................

 

io personalmente penso che con la pena di morte la gente avrebbe più fiducia nella giustizia e quindi non sarebbe costretta a farsi giustizia da sola ..................come bisogna fare adesso

Link al commento
Condividi su altri siti

il problema degli USA è che noi italiani li paragoniamo sempre all'italia, soltanto perche sono una nazione , bisognerebbe paragonarli all'europa come numero di abitanti ( USA 330 milioni e europa occidentale 350 milioni),

con la differenza che negli usa riescono a convivere razze e religioni diverse in alte % e magari la pena aiuta anche a questo . quindi tirando le somme ci sono molti più crimini in europa che negli usa

Link al commento
Condividi su altri siti

è stato inoltre dimostrato che il potere deterrente della pena di morte non esiste

.........e poi anche se la pdm non funzionasse come deterrente , personalmente mi sentirei molto più "soddisfatto" se un assassino prendesse come condanna la pena di morte , dopo aver ucciso un mio caro,

quindi per rispettare sia chi la pensa come me, che chi la pensa diversamente si dovrebbero far decidere al parente più vicino le sorti dell'assasino.

 

in questo caso vedreste che anche i più buonisti, opterebbero per la pdm, nel caso in cui gli venisse ucciso un loro parente.

Link al commento
Condividi su altri siti

10 MOTIVI UMANITARI PER ABOLIRE LA PENA DI MORTE

 

1) La pena di morte non serve come deterrente per i crimini.

 

In Giappone, dove la pena di morte è prevista dalla legge, tra il novembre del 1989 ed il marzo del 1993 le esecuzioni vennero sospese perchè i ministri di giustizia dell'epoca erano contrari alla pena di morte: durante la moratoria, il tasso di criminalità non aumentò, anzi diminuì.

 

L'argomento della deterrenza è quello più frequentemente chiamato in causa: condannare a morte un trasgressore dissuaderebbe altre persone dal commettere lo stesso reato. L'argomento della deterrenza non è però così valido, per diversi motivi.

 

Nel caso, per esempio, del reato di omicidio, sarebbe difficile affermare che tutti o gran parte degli omicidi vengano commessi dai colpevoli dopo averne calcolato le conseguenze. Molto spesso gli omicidi avvengono in momenti di particolare ira oppure sotto l'effetto di droghe o di alcool oppure ancora in momenti di panico. In nessuno di questi casi si può pensare che il timore della pena di morte possa agire da deterrente.

 

Inoltre la tesi della deterrenza non è assolutamente confermata dai fatti. Se infatti la pena di morte fosse un deterrente si dovrebbe registrare nei paesi mantenitori un continuo calo dei reati punibili con la morte e i paesi che mantengono la pena di morte dovrebbero avere un tasso di criminalità minore rispetto ai paesi abolizionisti. Nessuno studio è però mai riuscito a dimostrare queste affermazioni e a mettere in relazione la pena di morte con il tasso di criminalità.

 

Un'analisi delle percentuali di omicidi in paesi abolizionisti e mantenitori ha dimostrato che i paesi mantenitori hanno in genere una percentuale maggiore. Tale analisi prendeva in considerazione i cinque paesi abolizionisti ed i cinque paesi mantenitori con il maggior numero di omicidi. Confrontando i dati, l'analisi conferma che nei cinque paesi abolizionisti il tasso più alto di omicidi era 11.6 per 100.000 persone, mentre nei paesi mantenitori il tasso più elevato era 41.6 per 100.000 persone.

 

Vi sono inoltre dati sulla criminalità di vari paesi che dimostrano come l'abolizione della pena di morte non comporti alcun aumento della criminalità.

In Giamaica, per esempio, durante una sospensione della pena di morte tra il 1976 ed il 1980, si verificarono poche variazioni nel tasso di omicidi. In Canada il tasso di omicidi per 100.000 persone scese da un massimo di 3.09 nel 1975, anno precedente l'abolizione, a 2.41 nel 1980 e da allora è rimasto relativamente stabile. Nel 1993, 17 anni dopo l'abolizione, il tasso di omicidi era 2.19 per 100.000 persone, vale a dire il 27% in meno rispetto al 1975. Un recente studio condotto in California ha dimostrato che nei 15 anni in cui la California eseguiva condanne a morte molto frequentemente (circa una ogni due mesi, dal 1952 al 1967) il numero di omicidi è aumentato di circa il 10% ogni anno.

 

Tra il 1967 ed il 1991, periodo in cui non hanno avuto luogo esecuzioni, l'aumento medio annuale era del 4.8%. Lo stesso studio dimostra anche l'esistenza di ciò che viene denominato effetto brutalizzante della pena di morte: nei 4 mesi precedenti l'esecuzione di Robert Harris in California, avvenuta nel 1992, la media mensile di omicidi nello stato era 306 mentre nei 4 mesi successivi la stessa esecuzione tale numero salì a 333, registrando un aumento del 9%. Uno studio simile ha dimostrato che nello stato di New York, nel periodo in cui venivano eseguite più condanne a morte che nel resto del paese, cioè tra il 1907 ed il 1963, si registravano in media due omicidi in più ogni mese immediatamente successivo ad un'esecuzione.

 

I molti studi effettuati sull'argomento hanno quindi dimostrato come sia impossibile affermare con chiarezza che la pena di morte abbia un potere deterrente.

 

Lo studio più recente sulla relazione tra la pena di morte ed il tasso di omicidi, condotto per le Nazioni Unite nel 1988, ha concluso che "questa ricerca non ha fornito alcuna prova scientifica del fatto che le esecuzioni abbiano un effetto deterrente maggiore rispetto all'ergastolo. è improbabile che si ottenga mai questa prova scientifica. Lo studio non fornisce alcun fondamento alla tesi della deterrenza".

 

2) L'applicazione delle norme giuridiche è spesso soggetta a errori umani dolosi o involontari.

 

La pena di morte non colpisce solo i colpevoli, ma anche, forse più spesso di quanto si immagini, persone innocenti.

 

Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato in questo secolo 350 casi di condannati a morte negli Stati Uniti, in seguito riconosciuti innocenti. Di questi 25 erano già stati giustiziati, mentre altri avevano già trascorso decenni in prigione. 55 dei 350 casi risalgono agli anni '70, 20 risalgono agli anni compresi tra il 1980 ed il 1985.

 

In Giappone, Sakae Menda fu condannato a morte nel 1950 per un omicidio commesso nel 1948. 33 anni dopo egli fu riconosciuto innocente e rilasciato, dopo aver vissuto per oltre trent'anni nell'attesa dell'esecuzione.

 

A Taiwan nel febbraio 1982 fu riconosciuto innocente e rilasciato un uomo di 74 anni, condannato per un omicidio commesso nel 1972.

 

Numerosi sono anche i casi in cui incompetenza e corruzione hanno causato condanne a morte di innocenti. Tra questi il caso di Vladimir Toisev, abitante di un villaggio della Repubblica di Bielorussia, condannato a morte per omicidio nel 1970. Passò diciotto mesi prima di ricevere la commutazione della condanna, ma fu rilasciato solo nel 1987. Nel 1987 l'organo di stampa Znamya Yunosti affermò che gli investigatori avevano strappato una confessione a Toisev nel corso di interrogatori notturni e avevano picchiato suo fratello per poter ottenere prove false che avvalorassero la confessione. Quando fu scoperto il vero colpevole, gli investigatori tennero segrete le informazioni per nascondere l'errore commesso.

 

Nel 2000 il Governatore dell'Illinois ha decretato una moratoria a tempo indeterminato atta a stabilire l'iniquità di alcuni processi durante i quali alcuni detenuti (troppi ndr) innocenti erano stati condannati alla pena capitale e molti stati nel mondo negli ultimi 2 anni stanno seguendo quest'esempio, si pensi al fatto che proprio di questi giorni è la notizia che nel mese di Novembre 2001 in Texas verrà votata un'eventuale moratoria di 2 anni.

 

(vi rimandiamo ai Dossier ed alle news presenti nelle pagine del sito per ulteriori e più dettagliate informazioni).

 

3) La pena di morte è un arma troppo potente in mano a governi sbagliati.

 

Può essere sfruttata dal governo per eliminare personaggi politicamente o religiosamente scomodi, alterando persino il concetto di gravità di certi atti. E' quello che sta attualmente accadendo in Cina dove si muore non solo per aver commesso crimini gravi, ma anche per il semplice fatto di opporsi al regime. Nel 1999 il 60% circa delle esecuzioni mondiali sono avvenute proprio in territorio cinese.

 

I reati capitali sono 68, tra cui omicidio, stupro, rapina, furto, traffico di droga, prostituzione, evasione delle tasse e, addirittura, stampa o esposizione di materiale pornografico. Particolarmente raccapricciante è il fatto che spesso le esecuzioni vengono fatte in luoghi pubblici e i condannati sono costretti a tenere al collo un cartello con il loro nome ed il reato per il quale vengono giustiziati.

 

Le Associazioni umanitarie, inoltre, denunciano il fatto che spesso ai condannati, una volta giustiziati, vengono espiantati gli organi senza il loro permesso; proprio per questo motivo, si ritiene che alcune condanne vengano eseguite in quanto sono richiesti organi per i trapianti!

 

4) Lo stato si comporterebbe in modo criminale come il criminale stesso.

 

Le leggi, infatti, moderatrici della condotta degli uomini e espressioni della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commetterebbero uno esse medesime e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinerebbero un pubblico assassinio.

 

..spero ti possa essere utile.

 

LittleB

Link al commento
Condividi su altri siti

1) La pena di morte non serve come deterrente per i crimini.

 

1-anche l'ergastolo non serve come deterrente per i crimini, allora cosa facciamo non si condanna + nessuno ?

tanto non serve niente come deterrente.

 

2) L'applicazione delle norme giuridiche è spesso soggetta a errori umani dolosi o involontari.

 

2-in contrapposizione ai tuoi esempi citati ti cito tutti quei casi di persone condannate all'ergastolo che durante un'uscita per buona condotta hanno ucciso o violentato dei bambini, se erano morti non potevano commettere altri delitti.

 

3) La pena di morte è un arma troppo potente in mano a governi sbagliati.

3-i governi comandati dai dittatori possono dare come pena anche l'ergastolo a personaggi politicamente o religiosamente scomodi.

 

4) Lo stato si comporterebbe in modo criminale come il criminale stesso.

4-rinchiudere , con l'ergastolo,una persona in gabbia per tutta la vita non ti sembra un crimine ?

è un crimine ben più grave della pena di morte

 

 

..spero ti possa essere utile.

Link al commento
Condividi su altri siti

Esiste anche un tema più ideologico, più "politico", che avevo volutamente omesso:

E' un paradosso punire un crimine con un altro crimine.

 

La detenzione non esiste in quanto "punizione".

La sua funzione è di ridurre le capacità da parte del condannato di commettere altri crimini.

Da un punto di vista strettamente educativo non trovo che la detenzione sia uno strumento di redenzione o rieducazione.. tanto meno la pena di morte.

 

Il motivo, alla luce del classico esempio:"ti hanno stuprato e ucciso la figlia di 5 anni..".. per il quale vuoi giustizia è: vendetta o paura che ricommetta il crimine?

La risposta personale e umana è solo "vendetta".

Quella della società non può essere altrettanto.

 

P.s.

"spero che ti sia utile" non era una provocazione; ti ho riportato un documento con l'intenzione di renderti partecipe di studi a riguardo dell'argomento da te aperto.

Per cui sono del tutto fuori luogo le tue "citazioni" dal documento da me postato. ;)

 

LittleB

Link al commento
Condividi su altri siti

le mie citazioni a tutti e 4 i tuoi punti hanno dimostrato che chi sostiene che la pena di morte non serve , lo fa su dei principi che non reggono.

poi se si vuole fare come la religione ....................dio esiste perchè ci credo ...............è un'altra cosa.

 

Da un punto di vista strettamente educativo non trovo che la detenzione sia uno strumento di redenzione o rieducazione

 

su alcuni casi (rarissimi ) la rieducazione potrebbe avere risultati, ma chi è che dovrebbe decidere qual'è il caso recuperabile?

non penserai mica di tramutare ogni condanna in una rieducazione ? vorresti trasformare tutti i criminali in sant'uomini?

perchè se mi dici di rieducare persino gli ergastolani , vuol dire che vorresti rieducare tutti quelli che hanno commesso un crimine.

e tu francamente penseresti di riuscire in questo ?

si ................................e io ho fatto già 10 volte sei al superenalotto.

Link al commento
Condividi su altri siti

..ginetto....

Credo solo che il problema criminalità sia un problema sociale.

Non vi è una soluzione facile, come in qualsiasi altra questione sociale.

E' anche sbagliato avere l'atteggiamento lapidario tipico delle società retrograde. (ci metto in mezzo anche gli U.S.A.).

La violenza umorale causata da un sentimento di vendetta non può sfociare in una regola di stato... il mondo si evolve.. e più è evoluto e meno si identifica in una società violenta e vendicativa.

Secondo me bisogna, come diceva Platone, partire sempre da un mondo ideale.. e perseguire quella strada.

L'omicidio non fa parte di un mondo ideale.

 

LittleB

Link al commento
Condividi su altri siti

senza entrare nel merito e senza fare le solite polemiche , vedo che i 2\3 dei votanti sono a favore della pdm.

 

ammesso che la % di questo forum rispecchi il volere degli italiani,

significa che in italia è in vigore una legge (dell'ergastolo) accettata solo dal 33% della popolazione .

 

accettereste un governo al potere con solo il 33% dei consensi e il 66% degli italiani che la pensano diversamente ?

 

penso proprio di no.

 

 

sono pronto con lo scudo................

 

capito little e curva ? :D :lol:

Link al commento
Condividi su altri siti

sai curva,

ti 6 perso un'altro mio post (me l'hanno cancellato) ,

solo little e pochi altri sono riusciti a leggerlo, con quello si che mi avreste massacrato, si , in quello ero andato giù pesante ,oltre il limite,comunque sul discorso di fondo l'80% degli italiani sarebbe d'accordo con me.

 

 

fatti dire da little di cosa parlava..................................

 

SEMPRE W TONI RENDINE :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Link al commento
Condividi su altri siti

lo so , con sole 6 persone .........................

 

e poi anche se fossero molti di più i voti in questo sito c'è una % di uomini troppo elevata rispetto alla % delle donne , anche per quanto riguarda l'ètà ...............nn penso che ci siano persone di 60-70 anni

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
×
×
  • Crea Nuovo...