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Mostro Di Firenze


ginetto

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secondo voi era veramente pacciani e i suoi compagni di merende il mostro di firenze ?

 

secondo me erano loro , forse non hanno commesso tutti e 16 gli omicidi probabilmente non quello degli anni 60 e forse c'era qualcuno che pagava il pacciani per farsi dare i macabri feticci,

altrimenti non si spiegherebbe come un modesto contadino potesse avere 2 case e 150 milioni in banca

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Per quel che ne so io no.

Conosco Fortuni, medico legale piuttosto autorevole (ha eseguito lui l'autopsia su Marco Pantani), il quale mi ha riferito che era impossibile, almeno in uno degli omicidi attribuiti a Pacciani, che fosse stato lui ad infliggere il fendente mortale ad un ragazzo, per l'angolatura del taglio sulla schiena tenendo conto dell'altezza di Pacciani e quella della vittima.

...ma perchè fai ste domande? :P

 

LittleB

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Erano loro gli esecutori,non i mandanti,alcuni dei quali sono probabilmemte morti,tra cui il medico di perugia ritrovato nel Trasimeno(morto ammazzato) e altri legati a sette che utilizzavano i macabri trofei ritagliati dal corpo delle vittime dal Vanni e dal Pacciani per riti satanici(testimonianza del Lotti,altro imputato e condannato).

 

Questo terribile fatto di cronaca segna in realtà una monumentale disfatta dei sistemi investigativi e degli uomini impegnati ad incastrare il "mostro",e che nell'arco di 30 anni(68/98)non hanno in pratica cavato un ragno dal buco:

tra di essi si annoverano pezzi da 90 come Pier Luigi Vigna,Fabio Canessa,Franceso Perugini,sigle come s.a.m.(squadra antimostro).

 

Gli stessi poi condannati erano stati fermati e interrogati 15 o 20 anni prima,ma la mattanza è continuata perchè tutti i geni della criminologia cercavano un uomo solo

e fortemente disturbato,colto e abile con il bisturi come un chirurgo(in realtà Vanni

lo scuoiatore usava un coltellaccio da cucina)e infatti molti furono i medici in vista

o in odore di possibile sospetto a venire indagati....

 

Si deve a Michele Giuttari l'ipotesi finale e vincente che ha permesso di arrivare

alla "soluzione" finale,anche se molti punti oscuri rimangono e rimarrano poichè

molti dei probabilmente coinvolti sono morti.

 

In assoluto il primo killeraggio seriale che non discriminò,pur avendo scelto le prime,tra coppie eterosessuali e coppie omo.Infatti nell'85(mi pare) furono ammazzati a colpi di 22(e quì chiamo ufficialmente underdog ad una perizia che accerti l'evidente bravura dello sparatore,perchè ammazzare così tanta gente senza mai sbagliare con una beretta in cal.22 non è semplice credetemi(!!!).Qualcuno statisticamente avrebbe dovuto rimanere solo ferito e riuscire a scappare,ma non è mai successo.Boro avverti il capo),allora furono uccisi a colpi di 22 due omosessuali tedeschi dentro una roulotte,uno dei 2 aveva capelli molto lunghi.

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che fosse stato lui ad infliggere il fendente mortale ad un ragazzo, per l'angolatura del taglio sulla schiena tenendo conto dell'altezza di Pacciani e quella della vittima.

E' il caso del ragazzo francese ucciso agli Scopeti (un nome un programma).Nella bellissima ricostruzione fatta da Lucarelli su rai 3 a blu notte l'altra settimana,ricostruzione basata su carte processuali,si vede bene come il ragazzo fu ammazzato dal Pacciani MENTRE ERA PER TERRA,CADUTO NELLA CORSA DISPERATA NEL BOSCO VERSO LA SALVEZZA,questo spiega le iniziali perplessità

dovute all'altezza della localizzazione del fendente e a quella del Pacciani.

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Io ti ho riportato la testimonianza PERSONALE di Fortuni.

A quanto dice lui non è andata proprio così..

Tra l'altro gli esiti delle perizie sono stati "modificati" più volte e, a suo dire, nulla di quello che è stato poi reso pubblico ha un'attinenza specifica con il lavoro svolto inizialmente dai tecnici.

 

Per quanto riguarda il caso Franzoni.. beh...

Anna Maria è stata definita dalla prima perizia psichiatrica una "assassina lucida".

(Fortuni ha fatto l'autopsia anche al corpo di Samuele).

Lo stesso mi ha riferito che è venuto fuori anche il motivo per il quale lei avrebbe agito in quel modo.. il povero bimbo era leggermente macrocefalo, e la cosa disturbava la madre.. (queste sono deduzioni dello psichiatra che ha effettuato la prima analisi, riportate su documenti ufficiali).

 

..ma essendo nipote di Romano Prodi... potete immaginare.

 

saluti

 

LittleB

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Io ti ho riportato la testimonianza PERSONALE di Fortuni.

A quanto dice lui non è andata proprio così..

Tra l'altro gli esiti delle perizie sono stati "modificati" più volte e, a suo dire, nulla di quello che è stato poi reso pubblico ha un'attinenza specifica con il lavoro svolto inizialmente dai tecnici.

Certo,ma in presenza di una "verità" processuale dobbiamo quantomeno partire da quella per muovere altre considerazioni.

 

Perizie e controperizie in 30 anni si sono accavallate,ognuna screditando la precedente,finchè il Lotti non ha detto di aver partecipato con Pacciani e Vanni ad almeno 2 duplici omicidi.Un testimone oculare è spesso più veritiero di molte perizie,a meno che non menta e il Lotti non può aver mentito se per questa testimonianza si è preso l'ergastolo....

 

Per inciso e rispettando la notizia che riporti,ma a me fa molto ridere la gente(parlo dei diretti interessati,nel caso nostro il Dott.Fortuni) che ha sempre un retroscena da raccontare che nessuno sa,a dispetto(spesso) del mare di informazioni mediatiche avute a disposizione sul fatto.Ognuno vuol fare alla sua maniera il detective,il dietrologo,convinto che se tutti avessero battuto una determinata e specifica pista la soluzione sarebbe arrivata prima....mah!!!!

 

 

Bè per quanto riguarda la Franzoni.....ma chi aveva introdotto la questione Franzoni prima di te? :)Da come la introduci,"Bè,per quanto riguarda.."

Comunque è interessante quello che riporti,sempre nelle parole del dott.Fortuni.

 

Il problema è che spesso le perizie attengono alla verità come Matisse sta alla progettazione con autocad!Le perizie contengono spesso molte più notizie del perito

che della situazione...periziata!

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:D

Son d'accordo con te sul fatto che siano un po' una rottura i pareri personali di tizio o caio.

Il discorso Franzoni nasce da un altro ot aperto da dihablo.

Per quanto riguarda le parole di Fortuni.. beh, non sono retroscena, sono perizie ufficiali, poi, come hai detto tu, succedute da altre e altre ancora.

Il fatto che giungano a noi telespettatori certe informazioni invece di altre.. beh, è cosa risaputa e del tutto normale. (stando poi agli atti processuali..)

Il programma che tu citi è comunque uno dei più "autentici", se così si può dire...

 

Anche Report fa degli ottimi servizi di informazione..

 

 

..attenzione che fra un po', per la par condicio arriva dihablo con Top Secret e la De Filippi... :P

 

LittleB

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Voglio citarti,questo duetto che fai con dihablo può essere interessante per voi 2 prima che per noi,e siccome sembrereste "2 persone intelligenti",portatelo con sportività su di un piano di riconoscimento reciproco,al di là del mantenere le vostre radicate convinzioni.Vi spiego come:ognuno dei 2 prenda la parte della propria convinzione che confina con la parte dell'altro(si può tranquillamente immaginare un "luogo" geometrico come una retta che intecetta lo zero e divide i numeri positivi dai negativi),little b si sieda su -0,001 e dihablo su +0,001.

 

Da lì dovreste vedervi più da vicino e dopo i primi destri,sinistri e montanti iniziate a discutere del luogo approssimativamente piccolo,lo 0,che racchiuda un concetto che appartenga ad entrambi,magari il fatto di avere 2 occhi o la quantità di arti etc.etc.(lasciate perdere il cervello senno l'è ribongia!!):qualunque concetto è un'estensione materica alla quale ancora non abbiamo,o non sempre,dato luogo,un'estensione che inizia e finisce e quindi confina con un altro a lui prossimo.Voi lavorate sui "confini" e osservate quanto riuscite ad "allontanarvi" "uno dall'altro" ognuno nella propria direzione senza provare disaccordo insostenibile.Di solito "visualizzare" la posizione dell'altro aiuta

a capirne la gènesi.Come sono saggio!!!!!! :lol: :lol:

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Noto con stupore che litleb mi cita spesso nei suoi sproloqui. (sarà forse lo spirito di imitazione?!) :D

Tralasciando il fatto che fino a prova contraria la de filippi sicuramente la conoscerà molto meglio lui visto che da quello che dice è un assiduo partecipante delle trasmissioni del di lei panciuto consorte, credo che top secret sia una buona trasmissione. Un po enfatizzata ma nel complesso buona.

 

capito testina d'abbacchio?!

 

Diha

 

PS. adesso per la par condicio non mi citare le trasmissioni della g(ay)uzzanti

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Noto con stupore che litleb mi cita spesso nei suoi sproloqui. (sarà forse lo spirito di imitazione?!) :D

Tralasciando il fatto che fino a prova contraria la de filippi sicuramente la conoscerà molto meglio lui visto che da quello che dice è un assiduo partecipante delle trasmissioni del di lei panciuto consorte, credo che top secret sia una buona trasmissione. Un po enfatizzata ma nel complesso buona.

 

capito testina d'abbacchio?!

 

Diha

 

PS. adesso per la par condicio non mi citare le trasmissioni della g(ay)uzzanti

:lol: :lol: :lol:

 

LittleB (con due T)

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  • 2 weeks later...

Pacciani a mio avviso dei delitti del Mostro nulla vide, nulla fece, nulla seppe di vero.

Eppure, nonostante numerose ottime trasmissioni televisive di analisi dei fatti e confronto critico con la cosiddetta "verità giudiziaria", spezzoni di processo (di rara comicità) ripresentati decine di volte alla TV che mostrano senza biosgno di commenti un desolante "deserto probatorio", rinfrescato qua e là solamente da qualche indizio un po' troppo tirato per i capelli (oooops, scusate!), scivoloni clamorosi (come quello legato al famoso quadro attribuito a Pacciani, definito da insigni psichiatri, celebri a dire il vero più che altro per storiche "cantonate" mai adeguatamente sottolineate a posteriori dalla stampa, come una vera e propria prova di una psicopatologia omicida talmente forte da non lasciare dubbi sul fatto che lil suo autore fosse anche il "mostro di Firenze", e che invece era stato realizzato da un pittore cileno che, fra l'altro, non si era mai neppure sognato di assassinare qualcuno...), assoluzioni, apparizioni in aula quasi esclusivamente di oligofrenici, prostitute alcolizzate (e di rarissima bruttezza), mitomani, maghi, lenoni "fuori e dentro di galera", con ruolo di testimoni oculari (che, fra l'altro, ai processi hanno riferito cose palesementi false: es.: passaggio di Vanni attraverso lo squarcio nella tenda dei francesi, quando invece i teli erano due e quello intrno rimase intato, rifrimento a uno o due spari, quando invece gli spari furono dieci; Lotti ha parlato sempre di una sola pistola e di aver anche sparato, invece le pistole erano due: una Beretta semiautomatica e un revolver dello stesso calibro), cambiamento di movente ogni quarto d'ora, libere variazioni su elementi fondamentali (prima Pacciani killer solitario, poi in cooperativa con il "Torsolo" e con "Katanga", detto anche Canapone, Zampino, Garibaldi, Ringo, tutti etilisti costituzionali, poi "mandatari" prima del Mago Indovino Salvatore di Faltignano, divenuto mago dopo l'uscita di galera..., poi di un medico impotente che infine ha ceduto il passo ad una setta satanica composta da un avvocato di Firenze, un imprenditore di Scandicci, un farmacista di S. Casciano e un gastroenterologo (grande capellone) di Perugia), arbitraria "tabula rasa" di tutta la letteratura criminologica scritta fino al momento del processo al fine di far posto a teorie assurde costruite apposta per rendere credibili accuse altrimenti improponibili, ...., c'è ancora qualcuno che continua a credreci a questa barzelletta, per di più offensiva anche della memoria di sedici vittime innocenti. Davvero mostruosa questa storia, anche per questo.

 

P.s. Qualcuno di voi ha mai osservato attentamente Canessa?

Mi sa tanto che ha un xxxxx...

 

Sondaggio (dichiaratamente idiota):

 

Come ve lo immaginate voi il Mostro di Firenze (quello vero, che ormai l'ha fatta franca)? Capellone o anche lui colpito da a.a.?

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spezzoni di processo (di rara comicità) ripresentati decine di volte alla TV che mostrano senza biosgno di commenti un desolante "deserto probatorio",

 

c'è ancora qualcuno che continua a credreci a questa barzelletta, per di più offensiva anche della memoria di sedici vittime innocenti. Davvero mostruosa questa storia, anche per questo.

Un testimone oculare di delitti,di alcuni dei quali egli si dichiara pure coautore,

con dovizia di riscontri e di concordanza di indizi,non può con ogni evidenza essere definito un "deserto probatorio"...

 

In realtà,al di là di fasi controverse del dibattimento,la tesi accusatoria è estremamente plausibile e credibile,altro che "barzelletta",il problema è che è arrivata con 20 anni di ritardo,questa è la vera vergogna lesiva della memoria delle vittime e della dignità delle loro famiglie.

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"Un uomo di natura violenta, crudeltà inaudita, temperamento feroce; un individuo dalle azioni e reazioni gratuitamente sproporzionate condotte con agghiacciante freddezza, di istinti rozzi e bestiali, di contegno selvaggio e di indole estremamente perversa". Così i giudici descrivono Pietro Pacciani in occasione del primo processo a suo carico, quando ancora non era accusato di essere il "mostro di Firenze".

 

Primo figlio di una coppia di contadini, è soprannominato "fringuello" dal padre per l'imitazione che il piccolo Pietro fa del verso degli uccelli. Alle spalle una giovinezza trascorsa tra i campi, ha il suo primo scontro con la giustizia nel 1951. L'11 aprile di quell'anno, infatti, l'allora ventiseienne Pacciani sorprende la fidanzata quindicenne Miranda Bugli appartata in un boschetto con un venditore ambulante di stracci, Severino Bovini. Ingelosito, dopo averli spiati per un po', perde la testa nel momento in cui il rivale scopre il seno sinistro della ragazza. Accecato dalla furia balza sull'ambulante uccidendolo con diciannove coltellate. Non ancora soddisfatto gli fracassa il cranio. Quindi costringe la fidanzata ad un rapporto sessuale accanto al cadavere e le martirizza il seno dello "scandalo". In prigione tredici anni per questo omicidio, esce nel 1964, ormai trentanovenne e cerca di rifarsi una vita abbandonando la campagna per un lavoro come operaio di un calzaturificio.

 

Cambia più volte casa fino a quando non conosce Angiolina Manni, la donna che gli sarà al fianco per oltre venticinque anni nonostante un rapporto molto complesso. La moglie, infatti, si rivolge a Pacciani dandogli del "lei" e chiamandolo "il mio padrone".

 

Dal matrimonio nascono due figlie, Rosanna e Graziella, e l'intera famiglia si stabilisce a Mercatale Val di Pesa. Lì si consuma il nuovo dramma. Per un decennio, a partire dalla metà degli anni '70, Pacciani violenta ripetutamente le figlie con una serie di modalità brutali ricostruite nel processo che nel 1987 lo porta ancora una volta in prigione, dove resta per quattro anni. Allora la moglie si allontana definitivamente dal marito da cui si separa legalmente dopo essersi rifugiata nella casa-famiglia di Radda in Chianti. Anche le figlie decidono di non avere più nessun contatto con il padre.

 

Ancora in carcere, l'attenzione degli inquirenti torna a focalizzarsi su Pacciani. Una lettera anonima scritta su una pagina a quadretti di un block-notes inviata a carabinieri e polizia l'11 settembre 1985, invita gli inquirenti ad "interrogare al più presto il concittadino Pietro Pacciani". "Conosce mille mestieri, un uomo scaltro, furbo, un contadino con le scarpe nuove ed il cervello fino che tiene sotto sequestro tutta la famiglia, la moglie grulla, le figliole che non fa mai uscire". La mano anonima fa anche riferimento all'omicidio del '51 ed aggiunge: "E' un tiratore scelto". Ma passano anni prima che la giustizia muova i primi passi contro di lui. Il 13 gennaio 1993 viene arrestato con l'accusa di essere il mostro di Firenze. "Calunnia ed infamia - replica il contadino che comincia a raccontarsi in decine di memoriali scritti a mano e inviati di continuo ai giornali -. Sono solo un povero agnelluccio, un lavoratore della terra agricola".

 

Il primo novembre 1994 viene condannato a quattordici ergastoli, ma il tumultuoso processo d'appello lo assolve il 13 febbraio 1996. Qualche mese dopo, il 13 dicembre, la cassazione annulla la sentenza ed ordina un nuovo processo d'appello, ma Pacciani muore prima della sentenza che lo assolve definitivamente per non aver commesso il fatto.

 

Sulla morte, inizialmente addebitata a cause naturali, gli inquirenti aprono un dossier contro ignoti per omicidio il 30 marzo 2001 sulla base di indizi poco chiari che lasciano adito all'ipotesi di un assassino compiuto, forse, per far tacere l'uomo a conoscenza dei veri colpevoli degli omicidi del mostro di Firenze.

 

 

 

LittleB

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