Geronimo Inviato: 12 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 12 Marzo 2004 Stò guardando in TV le immagini che arrivano in diretta dalla Spagna, dove migliaia di persone sfilano per le strade delle principali città in segno di solidarietà per le vittime degli attentati di ieri. Davvero emozionanti. E' stata la strage dei poveri cristi. Di quelli che la mattina si alzavano presto per accompagnare i figli a scuola, prendere il treno per andare al lavoro e guadagnare uno stipendio medio, tornare a casa la sera stanchi, il mutuo o l'affitto da pagare. Il mio saluto và a tutti loro. Ed è proprio in questi momenti che...purtroppo...mi chiedo "ma dove cxxxx stà andando a finire il mondo ??" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
osho Inviato: 12 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 12 Marzo 2004 Mi affianco a Geronimo,anch'io sto guardando quelle immagini.. Eta o movimento islamico non fa differenza...a rimetterci sono sempre gli innocenti. Sguardi e volti terrorizzati ,hai ragione Geronimo...dove cavolo sta andando a finire il mondo.. Un saluto a tutti loro Osho Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 12 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 12 Marzo 2004 E' difficile rimanere indifferenti di fronte a fatti come questi. Anzi è impossibile. Che sia profondo cordoglio, indignazione, sgomento o (come purtroppo è accaduto in altri frangenti) esaltazione, tutti (mi auguro) veniamo colpiti da un montante alla bocca dello stomaco: l'indifferenza sarebbe un insulto ancora più grande e violento dell'attentato stesso verso le vittime e, sebbene in minima parte, verso le stesse motivazioni che l'hanno causato. Non mi è dato capire, anche se ci ho provato, quali siano le motivazioni e, soprattutto, quale peso possano avere queste nella mente di chi è riuscito a concepire una mostruosità del genere. Posso solo intuire delle pretese o delle richieste ma inevitabile è la conclusione: debolezza, codardia, cecità e profonda ignoranza sono sempre gli elementi che formano il convicimento (in pochi per fortuna) che questo sia il modo corretto di agire. Debolezza nell'accettare il confronto con il prossimo anche se questo snerva e costa fatica; codardia nei gesti che fanno sacrificare vite umane di chi ( ormai nell'indistinta massa delle vittime ) non condivideva le stesse idee o forse le condivideva lottando per loro in modo civile; cecità di obiettivi che si limitano alla miope visione distorta di un principio a volte anacronistico, a volte egoistico a volte solo stupido; ignoranza della storia, recente e passata, ma soprattutto dei convincimenti, delle abitudini, delle tradizioni e del sentire del prossimo, del valore della vita (propria e altrui): la stessa ignoranza che porta i kamikaze (indottrinati da potenti che mai si gettano nella mischia di persona) a farsi saltare per aria. La strategia del terrore è peggio della guerra! Se nei numeri non raggiunge i tristi record dei conflitti mondiali, degli stermini etnici o politici almeno in guerra il nemico lo vedi, è palese e può essere combattuto anche, seppur raramente, portando rispetto all'avversario (le nostre Dolomiti ne hanno da raccontare di storie tristi ma anche di coraggio e valore). Forte è il desiderio di vedere coloro che hanno compiuto tutto questo, questi esseri (non oso chiamarli uomini) pendere da una forca, bruciati e torturati, sottoposti al pubblico scherno, far provare loro la morte 199 volte a testa per cercare di fargli capire (utopia) quale è in realtà il prezzo che hanno voluto far pagare ad altri. Ma la rabbia è un sentimento esplosivo e dopo avergli dato sfogo non resta più nulla: non saremmo meglio di costoro che, alla fine, non hanno ottenuto nulla. E nel silenzio, quasi surreale, che si sente dopo che è passato il boato, la mente trova pensieri più umani come quelli di un bambino che si chiede il perchè del tuono. Ed in quei momenti cresce in me il disagio: il senso di nausea provocato da una massa di omuncoli che hanno il coraggio di farsi chiamare "onorevoli" (in italia non so in altre nazioni) i quali riescono solo ad esprimere "formali" manifestazioni di cordoglio e condanna ma nei fatti non trovano mai unità di intenti sul come impedire (o almeno cercare di impedire) che cose come queste accadano ancora. Dovrebbero essere al nostro servizio cercando di capire e far coincidere le esigenze di tutti, anche quelle di chi è arrivato a compiere (o far compiere) un disastro del genere. Questo non è solo un atto terroristico (di quale matrice poco mi importa): è soprattutto la prova provata del fallimento (ancora in corso) delle idee politiche (tutte) e di un cammino (che ci ostiniamo a chiamare "democratico") al quale continua sfuggire un punto di fondamentale importanza: non siamo più nel medioevo dove il concetto di Terra era infinito. Sappiamo bene quanti siamo e quanto spazio abbiamo a disposizione e chi ci guida non può prescindere più da una visione globale. E con loro falliamo anche noi: ci basta avere il telefonino con la webcam, la macchina, la casa e da mangiare tutti i giorni e di tutto il resto non ci frega un cxxxx. Anzi, non appena la nostra libertà di farci i cazzi nostri viene minimamente intaccata nei più banali, meschini e stupidi interessi (parcheggiare in divieto di sosta, ubriacarci in discoteca fino alle 6 del mattino ed andare a casa sbronzi guidando come dei folli, usare tutte le pillole e farmaci che ci saltano in testa "solo perchè io sono padrone della mia vita" ecc) siamo pronti a tirare imprecazioni contro questo e contro quello. Quando addirittura non arriviamo a spendere piccole fortune per soddisfare lussi assurdi o vane glorie. Qui si parla di riavere o mantenere i capelli in testa quando al mondo c'è gente che non ha niente da mettere in pancia o, come ora, non ha più un parente stretto o un amico o una fidanzata ... So bene che non possiamo essere tutti missionari e che è nel nostro diritto, ove ce ne siano le possibilità, vivere la nostra vita al meglio. Ma dovremmo imparare a sentirci un po' sulla coscenza questi 199 morti, quelli dell'11 settembre, quelli in Iraq, quelli in Palestina, quelli in Cina e compagnia(tristemente) bella perchè è anche colpa nostra. Solo allora, in tutta onestà, potremo dirci addolorati e colpiti: altrimenti niente serve più a niente. Che riposino in pace. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 Credo che ognuno di noi nel suo piccolo debba impegnarsi per rendere il mondo migliore. Siamo circondati da persone che soffrono, anche nel nostro quartiere. Se ognuno di noi fa qualce cosa anche poco , siamo sulla strada giusta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 la Storia ha sempre visto la morte di migliaia, o milioni di persone alla volta, per motivi futili (come guerre) o fuori dal controllo umano (come epidemie). La verita' e' che la morte di un singolo individuo e', in se', e per tutti coloro che lo amavano, una tragedia infinita, ma la vita umana nel suo complesso non ha, come la Storia dimostra, alcun peso specifico nel creato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pessola Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 ciao a tutti. so che in questo forum l'argomento centrale è quello relativo ai capelli...ma sento il bisogno di condividere con voi questo momento mostruso. mi rendo conto di essere davvero sotto shock,non riesco a non piangere continuamente..da tre giorni mi sento inerme in un modo indicibile. le cose da dire sarebbero troppe,tante sarebbere inutili,tante ingiuste..io so solo una cosa: che questo è il frutto amaro della barbara fame economica del mondo occidentale da una parte, e del fanatismo religioso esasperato di un popolo. io ho paura non di altri 2, 3, 10 attentati...ho paura delle motivazioni di chi le compie e di quelle ultime ,profonde e vere, ma che non si dicono mai,di chi "indirettamente" li fa scattere. credo che non serviranno servizi segreti,un'altra sanguinosissima guerra, misure repressive d'ogni sorta per sconfiggere il terrorismo perchè innanzitutto il terrorismo non morirà mai,al massimo potrà cambiare forma, e secondo perchè non sarebbe nè giusto nè utile nè umano nè sensato. io credo che quello che serve è un profondo,sincero rispettoso dialogo tra civiltà diverse,da attuarsi sia immediatamente che nel tempo,sotto forma di acquisizione di una "cultura" civile,umana e rispettosa delle differenze altrui. Un'utopia? non credo, potrebbe non esserlo,potrebbe tutto inziare dai banchi di scuola,dai libri ,dalla tv, da tutti i sistemi di comunicazione di massa...si potrebbe iniziare a crescere davvero in un modo diverso..noi giovani siamo davvero la classe dirigente di domani, questo è un grande seppur dubbio conforto. non è il tempo di accusare: ognuna delle due parti in gioco ha le proprie ragioni e i propri tristissimi torti...e soprattutto di entrambi le parti muoiono persone come me,come voi. l'unica cosa sensata scritta in quella lettera maledetta di Al Qaeda è che come sono morti i nostri giovani ,vecchi e bambini, così sono morti i loro sotto le bombe americane. in fondo siamo tutti vittime della follia di pochi. l'unica arma sembra essere non la bomba, ma una cultura imperniata su valori diversi, o semplicemente di attuazione concreta di quelli su cui, si dice, si fonda la cultura democratica. PS- ieri ho preso un treno da bologna per firenze, e in entrambe le stazioni non c'era un solo cane,solo due tre poliziotti...sicuramente ce ne erano alcuni in borghese..non so Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vieri Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 concordo con te... cmq il governo spagnolo è inutile che continui a dire,per motivi propagandistici,che l'attentato è stato compiuto dall'eta........ il vero responsabile è il fondamentalismo islamico...purtroppo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 ma quale "problema di cultura", ma quale "iniziamo un dialogo tra civilta' diverse".. l'uomo da che mondo e' mondo ammazza i propri simili, non e' mai cambiato e non cambiera'. Nel nome di Dio sono stati ammazzati piu' uomini che per tutte le guerre di conquista e si continua a farlo. Non potra' mai esistere un mondo senza guerre, dove tutti si vogliono bene e convivono in pace, e non lo dico per pessimismo, ma solo perche' in millenni abbondanti di storia ampiamente documentata che abbiamo alle spalle, non e' mai successo. E l'uomo non e' mai cambiato, e' identico oggi a tremila anni fa: ama, odia, invidia, brama, uccide, ecc. oggi come allora. xxxxx: sveglia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
capé Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 X ZorteK: Se nel mondo ci fossero solo persone identiche a te, quasi dei cloni, quanti morti ci sarebbero ogni giorno? La verità e che ci sono persone che vivono per stare insieme agli altri e persone che vivono per superare gli altri. :quadrifoglio: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 Caparezza: se nel mondo ci fossero solo persone come me non si ammazzerebbe nessuno, perche' ciascuno si farebbe i fatti propri :P Battute a parte: l'odio e l'ambizione fanno parte integrante della natura umana. Non ci sono culture che li possono sopprimere, a parte qualche forma di integralismo associata ad un lavaggio del cervello. E odio e ambizione si accompagnano a intolleranza, invidia e tanti altri classici sentimenti negativi che sfociano in crimini e omicidi. Per riassumere il senso del mio discorso in due parole: non e' concepibile estirpare dalla natura umana la parte negativa, lasciandovi solo la parte positiva e ottenendo in questo modo un mondo perfetto e pacifico. E' pura utopia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pullmeunder Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 x zortek una risposta molto "leopardiana" Comunque pace all'anima loro, vittime innocenti del collasso a cui il mondo occidentale sta andando incontro...il pallone troppo gonfio scoppia prima o poi. Spero solo che in un futuro a cui io nn potrò assistere, l'umanità trovi il periodo della sua maturità dopo la "boriosa adolescenza" che vive e ha vissuto in tutto il '900-2000. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pessola Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 ZORTEK concordo su molte cose che dici ..ma non con tutte. Ti assicuro che ,per quanto mi riguarda, sono abbastanza sveglia da capire che "oggi" sta succedendo qualcosa di molto più sinistro rispetto al passato...c'è la guerra, affianco il terrorismo..non sono la stessa cosa. il terrorismo assomiglia a una sorta di calamità, genera una paura atavica: pensaci, è come un terremoto, può arrivare in qualsiasi momento senza che nessuno possa saperlo ( quello islamico,soprattutto), e quando arriva è tremendo. la guerra potrebbe essere definità si una calamità,per molti aspetti, ma, differenza tutt'altro che insignificante, sai quando arriva. ora, se alla fine,concretamente, le cose non cambiano di molto , nel senso che sempre e comunque muore la gente civile e non, cambiano per tutto il resto: per lo stato d'animo diverso, per la forma mentis diversa che ti obbligano ad assumere, per le diverse reazioni che si possono avere,per una violenza anch'essa molto diversa... il punto è non fare in modo che non ci saranno più guerre: quelle,appunto, ci saranno sempre. ma cercare, attraverso la cultura, di riuscire a cambiarne anche solo in minima parte le motivazioni e le modalità. ok, ripeto, la si può considerare un utopia...ma se anche così fosse, è ora di iniziare a prenderle un pò in considerazione queste utopie...perchè stanno cambiamdo volto: non più costruzione mentale, sogno di paradisi terrestri ( che non ci saranno mai), ma possibilità di poter aprire il rubinetto, spostarsi da un punto all'altro del mondo o della propria città senza il terrore di morire. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pessola Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 PER ADMIN SALUS: avevo iniziato anche io una discussione su l'11 marzo nella sezione - OFF TOPIC-...potresti spostarla in questa così abbiano la possibilità di parlarne tutti insieme senza dover saltare da una sezione all'altra?? grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 13 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 13 Marzo 2004 Zortek dissento totalmente da quello che dici La VITA ha un peso enorme nel creato, la tua opinione non è condivisibile. Passiamo dalla rassegnazione alla riflessione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
capé Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 Caparezza: se nel mondo ci fossero solo persone come me non si ammazzerebbe nessuno, perche' ciascuno si farebbe i fatti propri :P Battute a parte: l'odio e l'ambizione fanno parte integrante della natura umana. Non ci sono culture che li possono sopprimere, a parte qualche forma di integralismo associata ad un lavaggio del cervello. non e' concepibile estirpare dalla natura umana la parte negativa, lasciandovi solo la parte positiva e ottenendo in questo modo un mondo perfetto e pacifico. E' pura utopia. X Zortek: Forse non mi sono spiegato bene. Ma se tutti fossero come te ognuno si farebbe i cxxi suoi, allora come fai a dire che è utopia??? Senza offesa, anzi, non penso che essere come te sia così difficile... e allora? A me non verrebbe mai in mente di imbottirmi di tritolo e farmi esplodere in una metropolitana dove c'è un padre con una bambina da portare all'asilo.. Dunque se tutti fossero come me, di sicuro non ci sarebbero morti ammazzati.. Altro che utopia.. :quadrifoglio: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 Brasileiro: dal punto di vista concreto 200 persone, o 1 milione di persone, in piu' o in meno sulla superficie di questo pianeta, non fanno nessuna differenza, renditene conto. Siamo formiche ammassate in un formicaio estremamente piccolo, la Terra, e la nostra vita vale esattamente quanto quella di una formica. Cio' non toglie, tuttavia, come ho gia' detto, che la perdita anche di una singola vita possa costituire, dal punto di vista umano, una tragedia immensa, per chi la vive. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 A me non verrebbe mai in mente di imbottirmi di tritolo e farmi esplodere in una metropolitana dove c'è un padre con una bambina da portare all'asilo.. a me nemmeno. E nemmeno al 99,99% del resto della popolazione mondiale. Quanti sono in fondo i terroristi? 1000? 10000? su 6 miliardi di persone. Questo e' il problema. Sono pochissimi, ma sufficienti ad incutere il terrore, ma proprio in quanto pochissimi, sono difficili da stanare. Ammesso anche di stanarli tutti, fino all'ultimo, resterebbe il problema di cancellare per sempre la cultura dell'odio che hanno alle spalle e che genererebbe nuovi terroristi. Come si cancella la cultura dell'odio - e mi riferisco nello specifico a quella islamica -, che inframmezza religione, guerra, e tecniche militari? Eliminando fisicamente dalla scena tutti i capi carismatici e subalterni, e portando la democrazia - con la forza - la' dove prima c'era l'integralismo. Cio' non toglie, tuttavia, che "frange integraliste" possano riformarsi, nella clandestinita', e continuare a fare danni. Anche in Italia, in fondo, paese democratico ormai da 60 anni, esiste tuttora il terrorismo interno, e con una miriade di sigle e obiettivi diversi. E' proprio l'esiguita' del numero dei terroristi, insieme al fatto che vivono vite "ombra" apparentemente normali, a renderne nei fatti impossibile la localizzazione e l'eliminazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 c'è la guerra, affianco il terrorismo..non sono la stessa cosa.il terrorismo assomiglia a una sorta di calamità, genera una paura atavica: pensaci, è come un terremoto, può arrivare in qualsiasi momento senza che nessuno possa saperlo ( quello islamico,soprattutto), e quando arriva è tremendo. il terrorismo e' comunque una forma di guerra, solo che, a differenza delle guerre tradizionali, le due fazioni in lotta non sono paragonabili come mezzi a disposizione. Una fazione e' molto grande, dotata di molte risorse e organizzata (lo Stato, nel caso dell'Italia, o l'Occidente, nel caso del terrorismo islamico), l'altra costituita da mezzi e risorse umane limitate. La seconda, che, appunto, e' molto piu' debole della prima e quindi non in grado di sostenere un confronto diretto, colpisce l'altra in modo vigliacco, nel mucchio, prendendo di mira gli innocenti, con lo scopo di creare disorientamento e, appunto, terrore. E' chiaro che una "guerra" di questo genere non potra' mai essere "vinta" dalla seconda fazione, per ragioni puramente numeriche, ma d'altronde il terrorismo porta con se' danni che vanno oltre la perdita di vite umane, basti pensare al terremoto nelle borse e al periodo di incertezza economica che comincio' dopo l'11 settembre, e che a tutt'oggi, ancora, insieme al terrore di possibili ulteriori attacchi dello sceicco del terrore, non si e' esaurito. Questo genere di danni, che sono altrettanto materiali della perdita delle vite umane conseguente agli attentati, sono difficilmente assorbibili dalla societa' occidentale, e un atto terroristico come quello dell'11 settembre puo', in realta', continuare a fare danni per anni e anni dopo l'evento in se'. Ci sono altre situazioni emblematiche nella Storia. Ad esempio, durante la 1' guerra mondiale morirono oltre 1 milione di soldati. Una cifra impressionante. Si era, tuttavia, in guerra, e la cosa venne assorbita dalla societa' come uno scotto inevitabile da pagare. Nel 1912, qualche anno prima, l'affondamento del Titanic comporto' la perdita di 1500 vite. Quell'evento, che non era legato a nessuna guerra e che giunse inaspettato, proprio in un momento di massima fiducia nella tecnologia e splendore della navigazione marittima, anche se numericamente piuttosto insignificante, impressiono' al punto di passare alla storia ed essere ricordato tutt'oggi, al contrario di tutte le battaglie della 1' guerra mondiale che finirono nel dimenticatoio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AdminSalus Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 PER ADMIN SALUS: avevo iniziato anche io una discussione su l'11 marzo nella sezione - OFF TOPIC-...potresti spostarla in questa così abbiano la possibilità di parlarne tutti insieme senza dover saltare da una sezione all'altra?? grazie Ho unito le due discussioni, in una sola dal titolo Madrid 11 marzo 2004 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 dal punto di vista concreto 200 persone, o 1 milione di persone, in piu' o in meno sulla superficie di questo pianeta, non fanno nessuna differenza Temo che ti offenderò Zortek ma questa è la cosa più stupida che ho mai sentito. Tutte le vite hanno un valore assoluto indipendentemente dai rapporti diretti che le caratterizzano. Negare questo è voler negare che mirabili cervelli o animi per i quali (sotto il profilo puramente affettivo ed umano) non avresti versato una sola lacrima, abbiano mai portato il benchè minimo giovamento all'intero genere umano e, quindi, anche a te. Personaggi come Fermi, Einstein, Picasso, l'Alighieri, Leopardi, Caravaggio, Leonardo (elencati in rigoronso ordine non cronologico e non di importanza - oltre a migliaia di altri) fino ad arrivare al più piccolo ed anonimo artista o inventore o filosofo o filantropo che abbia avuto il merito di arricchire il pensiero di solo una persona o di milioni, o di fare provare un'emozione o di alleviare una sofferenza sono un patrimonio che la cosiddetta società civile dovrebbe avere il dovere imperativo di salvaguardare. Cosa ne sai di quante di queste figure fossero tra le 199 recenti vittime ? Quante tra quelle delle torri gemelle ? E sotto le bombe ? Quanti tra i carabinieri italiani ? Quanti tra gli ebrei deportati e decimati ? Quanti tra i palestinesi ? Quanti tra i vietnamiti ? Potrei continuare per ore. Ognuno di questi, anche se anonimo, o insignificante all'occhio della c.d. opinione pubblica,ha un valore reale, concreto, imprescindibile. Se ci facessimo solo i fatti nostri saremmo ancora all'età della pietra rifiutando perfino ciò che è profondamente radicato nell'istinto animale: il branco. L'uomo ha il vantaggio (?) di avere elaborato un sistema cognitivo e di percezione altamente sofisticato ma l'inevitabile conseguenza è che parimenti si sono sviluppate anche tutte le storture che lo caratterizzano. La nostra intelligenza sarà tale solo se riusciremo a prendere il sopravvento su questo lato oscuro riuscendo a comprendere che, alla fine, facciamo del male solo a noi stessi. Forse non arriveremo mai all'utopia di un mondo pacifico dove tutti stiano bene: ma se solo una possibilità esiste, per quanto remota, magari suffragata da un cammino teconologico che ci porterà a colonizzare altri pianeti tra 10mila anni, questa sarà resa possibile solo dalla presa di coscenza che ognuno di noi può portare il proprio contributo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 Alighieri, Leonardo, Einstein, l'universo non si e' nemmeno accorto che siano esistiti. Siamo formiche su un granello di terra. Se pure morissimo tutti domani non se ne accorgerebbe nessuno, e l'universo continuerebbe, indifferente, la sua esistenza. Cio' nonostante l'importanza relativa di una singola vita umana, considerata dalla piccolissima prospettiva dei nostri valori e della nostra cultura, e' altissima, nessuno lo toglie, soprattutto se, come spesso succede, questa si perde per motivi futili e assurdi. E' il caso dei 200 morti di Madrid, dei 6000 morti dell'11 settembre, dei 1500 morti del Titanic, del milione di morti della prima guerra mondiale, ecc.ecc. Ma all'universo, di tutto questo, non gliene frega assolutamente niente ;) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 Cosa è l'universo se non un concetto assolutamente relativo alla nostra capacità di comprensione e di percezione ? Forse che per un nido di formiche non si possa configurare l'idea di universo che, per noi, non è altro un pezzetto di 50 mq di putrido terreno ? Ed in quel caso la distruzione di quell'universo non sarebbe comunque una perdita (seppur molto piccola) del nostro, più grande, universo ? Una, seppure lieve, fluttuazione nell'equilibrio della natura ? E poi ... cosa conosci dell'universo ? Non è più corretto relazionare se stessi e la vita che conduciamo in funzione dei nostri limiti conosciuti piuttosto che abbandonarsi alla apatica e qualunquista affermazione secondo la quale siamo su questa terra per un fortuito caso di (s)favorevoli combinazioni ? No ... io voglio un senso per la mia vita e per quella di chi mi circonda. E gli unici che possono crearlo questo senso siamo noi stessi. Poco so di quale contributo la nostra esistenza possa portare al di fuori di quello che riesco a comprendere ma so quale contributo posso portare alle persone che incontro tutti i giorni o vivono dall'altra parte dell'oceano. Per il resto, per coloro che ce la fanno, concetti come la fede (non importa in quale dio o principio) o, come nel mio caso, la semplice convinzione che è lo stesso genere umano che si rinnoverà, sono fondamentali per superare anche quel limite che sembra insuperabile per il singolo: la sua morte. Se non credi in tutto questo, e sei libero di farlo, la tua vita continuerà ad essere profondamente inutile solo ai tuoi occhi: l'universo di te non si cura e tu di lui (Lui ?) non conosci nulla. Ma che tu lo voglia o no, per il nostro mondo, resti comunque importante. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 Zortek, le cose che dici ci trascinerebbero in una discussione che toccherebbe argomenti come la religione la fede e il soprannaturale. Cose che tu non prendi assolutamente in considerazione, cose che per me sono il punto fondante della mia azione della mia coscienza del mio modo di vedere le cose. Cose tra l'altro che non sono il frutto di una dottrina imposta, o della paura, ma da profonde, indipendenti, critiche e, consentimelo, non secolarizzate riflessioni che tentato di mettere la visione scientifico/materialista al centro di tutto. che noia... :blink: Non credo che la stanza di Salusmaster sia quella più opportuna per iniziare una discussione su questi temi, e io rispetterò il regolamento del forum. Ma commetti l'errore secondo me di dare per scontate delle cose che non lo sono assolutamente e prendi a premessa dei tuoi ragionamenti delle cose che non hanno nessuno titolo per esserlo. Nondimeno rispetto il tuo punto di vista, ma dammi retta, su questi temi le tue parolo non mi fanno rendere conto proprio di niente: sono cibo già ultramasticato e digerito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore zortek Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 xxxxx, comprendo e rispetto i vostri punti di vista: *bisogna* dare un senso alla vita, molti pensano addirittura che qualcuno ci *deve* aver creato (e nel nome di quel "qualcuno" ammazzano altri esseri umani, perche' non credono allo stesso "qualcuno") se no che ci stiamo a fare su questo pianetino che ruota sperduto nell'universo ai bordi di una galassia qualunque tra le migliaia di miliardi di galassie? Io la risposta me la sono gia' data da tempo: la vita umana ha lo stesso senso che ha la vita animale e vegetale, e la vita in generale: lo scopo unico di ogni vita e' quello di riprodursi e garantire in questo modo la sopravvivenza della vita stessa. Naturalmente, nel nostro percorso, noi ci riempiamo la vita di tante illusioni, dalla fede, all'amore, alla filosofia, e questo ci "riempie" la vita dandole "un senso", ma in fondo sono solo chiacchiere, purtroppo indispensabili per andare avanti :) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
boschetto Inviato: 14 Marzo 2004 Segnala Share Inviato: 14 Marzo 2004 Hehe, la vecchia contrapposizione tra materialismo e idealismo. Oppure se preferite tra ateismo e fede in qualcosa. La verità è che non abbiamo nessuna base per poter affermare niente di niente in proposito. Infatti tutto quello che non è verificabile sperimentalmente non si può conoscere e dire che siamo solo polvere o che siamo immortali è un fatto di cuore e non di testa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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