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E chiudiamo l'anno col botto !


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Medusa non te la prendere, questo è il bello del forum. Ognuno può esprimere quello che pensa anche senza avere la minima competenza sull'argomento di cui si discute.

Probabilmente in un forum dedicato all'economia d'impresa ci sarà qualcuno che ancora crede che il trapianto di capelli sia in grado restituire a Claudio Bisio la chioma del Riccardo Cocciante dei bei tempi :supersorriso:

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Medusa non te la prendere, questo è il bello del forum. Ognuno può esprimere quello che pensa anche senza avere la minima competenza sull'argomento di cui si discute.

Probabilmente in un forum dedicato all'economia d'impresa ci sarà qualcuno che ancora crede che il trapianto di capelli sia in grado restituire a Claudio Bisio la chioma del Riccardo Cocciante dei bei tempi :supersorriso:

 

:P

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ah quindi fino a poco tempo fa cr era la miglior azienda sul mercato italiano :supersorriso:

 

Non la migliore, caro Macc, ma senz'altro la più grande azienda sul mercato italiano delle protesi.

La qualità non è mai in rapporto a terzi ma in rapporto alle possibilità dell'azienda riguardo al proprio prodotto, altrimenti, statuito quale sia la migliore cantina del mondo, si dovrebbe pretendere che tutte le altre che vogliano essere certificate si adeguino alla qualità organolettica di quel vino, mentre invece, pur nella modestia del proprio prodotto, può tranquillamente essere certificata anche la cantina sociale di campagna che vende vino sfuso da tavola.

I sistemi di qualità non hanno nulla a che vedere con la bontà, l'utilità o il valore del prodotto ma sono volti a garantire il cliente da errori, difetti, anomalie etc...etc... quali quelli che sempre possono riscontrarsi nei processi produttivi o nei servizi al pubblico perché si certifica l'attività produttiva e commerciale dell'azienda, non il prodotto o il servizio dell'azienda.

Una protesi che si spezza in due dopo una settimana, se questo non è previsto dalle condizioni di vendita, è difettosa.

Una protesi intrinsecamente ma soggettivamente brutta, intrinsecamente ma soggettivamente superata, non è difettosa e può quindi legittimamente accedere alla libera concorrenza in cerca della propria quota di mercato, dove sarà la clientela a decretarne, liberamente ed ancor più soggettivamente, le fortune.

 

Nulla mi vieta di produrre protesi degli anni '70 e di andare in cerca, pure ad alto prezzo, di estimatori di quel tipo di protesi.

 

Chi rilascia una certificazione di qualità non può soffermarsi su giudizi soggettivi ma deve oggettivamente valutare cicli produttivi, rispetto di normative, struttura commerciale, assistenza e garanzia al cliente etc...etc...

 

Arrivare alla certificazione di qualità, quindi, non significa vendere "belle protesi", tantomeno venderle ad un prezzo equo. Significa non vendere protesi strappate senza riconoscere il difetto, non prendere i soldi e poi non consegnare nulla, non vendere protesi importate illegalmente senza le dovute certificazioni sanitarie, non fare attendere il cliente un anno, non essere irreperibili dopo aver ricevuto i soldi, in ultima analisi non vendere protesi senza nemmeno avere una ditta e pagare le tasse, tutte cose, purtroppo, che molti di noi hanno conosciuto, anche solo l'estate scorsa con il caso del Signor M, a volte a proprie spese.

 

E' anzi questo il pericolo insito nella deregulation che sta trasformando in rivenditori di protesi persone che fino a due mesi fa venivano qui a chiedere cosa fosse un Lace-18 e già oggi, spinti dal facile guadagno, operano sul mercato senza esperienza, senza organizzazione, senza garanzie, ma presentandosi con due formulette mandate a memoria come consumati conoscitori del mondo protesico ed affidabili commercianti.

 

Il rischio è che, di fronte a ben prevedibili catastrofi, si amplifichi la sfiducia, già presente, nei confronti dei venditori di protesi, coinvolgendo anche quelli tra loro che sono seri, scrupolosi, onesti ed affidabili.

Se è infatti innocuo il tradimento perpetrato da chi già si conosce come ribaldo, è assolutamente destabilizzante trovarsi ingannati e delusi da chi si era presentato, in modo suadente e professionale, con un bel sito ricco di foto seducenti e con un'offerta amichevole e non manifestamente vessatoria...

 

Oh, come hai infettato di sospetti la dolcezza della fiducia!

Vi sono uomini che sembrano ligi al dovere?

Ebbene, anche tu lo sembravi!

Che sono dotti e seri?

Ebbene, anche tu lo eri!

Di nobile famiglia, religiosi, sobri, liberi da eccessi sia di gioia, sia di collera, fermi, non dominati dagli impulsi, di contegno decoroso, uomini che operano sempre a ragion veduta e pesano con accurato discernimento le testimonianze dell'occhio e dell'orecchio?

Anche tu sembravi tale, fornito di qualità passate al vaglio più scrupoloso!

E così la tua caduta ha prodotto una specie di contaminazione che fa sospettare anche degli uomini meglio dotati.

Piangerò per te, perché questo tuo fallo è come una seconda caduta del genere umano!

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scusa poly, ma sta azienda non era quella che ti faceva attendere un copertone 6 mesi? e dopo poco iniziava a perdere i capelli e a diventare rossoce... cioè io non sono stato cliente ma ne ho lette di tutti i colori su internet... boh raga se avere la certificazione significa questo io non so davvero più che pensare...

Modificato da Macc
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Scusa Macc, ma - come ha esposto benissimo Poly - la certificazione ISO9001 non certifica la qualità dei prodotti che vende un'azienda (quella è un parametro troppo soggettivo e la deve valutare esclusivamente il consumatore), bensì la qualità dell'organizzazione dell'azienda stessa.

 

Per farti un esempio, Medusa, fino ad oggi, mi ha consegnato le protesi con una puntualità da svizzero, recapitandomi le protesi in stock da me ordinate in tempi da record e rispettando rigorosamente i tempi di consegna delle protesi degli O.C. indicati nel sito.

 

Invece, nel periodo in cui ho scoperto questo sito (inizio settembre 2008), ho provato a ordinare una protesi in lace da un altro rivenditore via internet - il quale, nel suo sito, vantava tempi di consegna di quindici giorni in caso di "rush order" - pagando 50 Euro di supplemento per tale ordine veloce: ancora sto aspettando questa protesi con "rush order".

 

Per questi motivi, Medusa può essere giustamente fiero della certificazione ottenuta.

 

E poi - se vuoi fare paragoni con l'innominabile azienda - chiunque abbia avuto a che fare con l'innominabile, non può non avere sperimentato i suoi tempi "biblici" (oltre che la qualità a dir poco scadente delle sue protesi): per esempio, io aspettai quasi un anno (da dicembre 2001 a settembre 2002), per avere i miei primi "copertoni" e circa sei mesi (da febbraio 2008 a agosto 2008) per avere due impianti "sottili"...Boh, chissà dove li fanno i "goodyear"?...Per non parlare, delle storie che i centri dell'innominabile ti raccontano ("hai il sudore acido" etc...), quando, dopo pochi mesi, le protesi cominciano a perdere un'infinità di capelli.

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LA CERTIFICAZIONE DELLA NEW HAIR SYSTEM NON E' PARAGONABILE CON QUELLA DI CR

 

Perchè?

 

PERCHE' SI APPLICA AD ATTIVITA' DIVERSE

 

C.R. ha certificato il seguente campo di applicazione:

"Produzione di protesi non invasive di capelli naturali a contatto. Commercializzazione di prodotti tricologici a centri in franchising"

 

Pertanto i clienti di C.R. non sono i malcapitati pelatoni, ma I CENTRI IN FRANCHISING, i quali hanno forti motivazioni a mostrarsi ben soddisfatti dei C.N.C. per i costi elevati (=> maggiori provvigioni), per la scarsa fattura degli impianti (=> maggiori riparazioni e sostituzioni) e dei tempi dilatati di produzione (=> vendita di 3-4 protesi alla volta).

 

E per chi non avesso ancora compreso il concetto, è come se si stesse paragonando la multinazionale Goodyear (tra l'altro certificata ISO 9001 :fischietto: ) al gommista sotto casa.

I clienti della Googyead non sono gli automobilisti!

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scusa poly, ma sta azienda non era quella che ti faceva attendere un copertone 6 mesi? e dopo poco iniziava a perdere i capelli e a diventare rossoce... cioè io non sono stato cliente ma ne ho lette di tutti i colori su internet... boh raga se avere la certificazione significa questo io non so davvero più che pensare...

 

Sì, ma lo sai che l'azienda fa firmare un contratto dove più o meno tutte queste cose sono previste? Quello che attrae il cliente viene detto sempre e solo a voce e le parole le porta il vento...

Per questo io sostengo che i cosiddetti "centri" non abbiano nulla di vantaggioso ma siano solo nasse buone per acchiappare i pesciolini che nuotano nel grande mare dell'alopecia.

 

Ho comunque visto che le certificazioni l'azienda le ha avute nel 1999. Prima di tale data era sicuramente peggio... :diavoletto:

 

Devi comunque considerare che una certificazione di qualità, molto spesso, rappresenta un percorso virtuoso che l'azienda si impegna a percorrere, migliorando anno dopo anno nella struttura e nei servizi, altrimenti le Poste o le Biblioteche Nazionali Centrali, tanto per fare due classici esempi di disservizi cronici, non sarebbero certificate!

 

E' comunque innegabile che una certificazione sia meglio di niente.

Se sai, come sai, che è difficile essere garantiti come clienti dall'azienda in questione, immaginati come si possa essere garantiti nei confronti di Mr. Bingobongo che vende protesi via Web e non ha una sede né ha un volto ma spesso solo un numero di cellulare...

 

Mi pare che la piccola NHS sia riuscita nell'intento di dotarsi delle certificazioni delle grandi aziende senza però mettere su strutture territoriali costose e potenzialmente preda di derive cesariane.

L'idea resta sempre la stessa: una cooperativa di pelati che supporta una struttura snella ma professionale e senza timori reverenziali di fronte a marchi commerciali, come in effetti la certificazione attesta.

 

Macc, dovesse mai arrivare il momento , spero per te il più lontano possibile, in cui non riuscissi a controllare l'alopecia con i metodi medico-chirurgici, ricordati che grazie a NHS hai anche questa possibilità senza doverti impegnare un patrimonio... :ok2:

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iso o non iso per me cambierebbe molto poco, era buona prima e lo rimane ora.

E infatti nei confronti dell'utente con cambia niente se non la certezza della maggiore stabilità dell'iniziativa, se leggi quello che è stato scritto in precedenza ci sono altri vantaggi.

 

io sono sicuro che NHS sia un'azienda (se posso chiamarla così).

La NHS è una ditta individuale.

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