curvadong Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 (modificato) contro il futuro fortemente problematico che il sindacato italiano- vergognoso- vi sta preparando. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editori..._sprecata.shtml Oggi in Italia vi sono tre anziani, persone dai 65 anni in su, ogni dieci persone in età di lavoro, 15-64 anni. Fra quindici anni ve ne saranno quattro; nel 2050, quando i nostri figli vorranno andare in pensione, sette. Cioè dieci persone in età di lavoro dovranno produrre abbastanza per sostenerne oltre 17 (oltre, perché ci saranno anche dei bambini e dei xxxxx in età inferiore ai sedici anni).Ma in Italia, come si sa, la partecipazione al mercato del lavoro è molto bassa: non tutte quelle dieci persone in età di lavoro lavoreranno. Si stima così che nel 2050 ogni lavoratore dovrà sostenere più di due persone: se stesso, un anziano e forse anche un bambino. E’ evidente che a quel punto o si lavorerà più a lungo, ben oltre i 65 anni, oppure la pensione non garantirà più una vecchiaia dignitosa. E’ giusto che oggi si vada in pensione a 57 anni, sapendo che i nostri figli dovranno lavorare fino ai settanta? In Spagna e Olanda il limite d’età è 65 anni; in Svezia 65 anni con 40 anni di contributi; in Germania 63 anni e 35 anni di contributi; in Francia, dal 1˚ gennaio, si dovrà aver versato 40 anni di contributi; in Svizzera 65 anni e 44 di contributi. Modificato 4 Luglio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 contro il futuro fortemente problematico che il sindacato italiano- vergognoso- vi sta preparando. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editori..._sprecata.shtml queste statistiche pero' non tengono conto 1) dell'aumento di reddito e di potere di acquisto di ognuno 2) dell'aumento di produttivita' pro-capite -che si potrebbe ritorcere contro generando disoccupazione E per concludere vorrei dire che sono stra-felice di non essere svizzero, in barba a tutti quelli che dicono che in svizzera si vive bene. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
castano_chiaro Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 Che bello tutti questi idioti no global che passano ora la loro vita a manifestare e a sfasciare domani dovranno farsi il culò per pagarmi la pensione.... :lol: :lol: :lol: GIA GODO COME UN CAMMELLO ESQUIMESE. LAVORATE SCHIAVI AHAHAH!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 4 Luglio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubr...e=&sezione= Abbiamo sperimentato ampiamente questa prassi. La riforma previdenziale del 1996 comincerà ad entrare in vigore nel 2012 e si sta facendo di tutto per farla deragliare. I cosiddetti coefficienti di trasformazione (regole di calcolo della pensione sotto il nuovo metodo contributivo) dovevano essere aggiornati nel 2005. Altra patata bollente lasciata a questo governo che la sta «rimbalzando» al prossimo. Il fatto è che c’è un problema di incoerenza temporale in ogni legge o accordo ad attuazione differita. Se si offre domani la possibilità di rinegoziare un accordo sottoscritto oggi, chi rappresenta gli interessi dei lavoratori vicini alla pensione finirà per rinnegare gli impegni già presi, anche quando questi impegni hanno la forza cogente di una legge dello Stato. Leggi o accordi di questo tipo sono pura ipocrisia. Al tavolo il sindacato non ha voluto che si sedessero i giovani. O noi o loro hanno detto i leader sindacali. Capiamo bene perché. Non facendo oggi quel che si può fare domani saranno solo loro, i giovani, a pagare. Come avviene ormai da troppo tempo in questo Paese in cui si è maestri nel disinvestire sul futuro. fatevi venire qualche dubbio sù..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubr...e=&sezione=fatevi venire qualche dubbio sù..... io continuo a essere contento di non essere svizzero. maledetti svizzeri. funziona tutto bene, nessuno fa niente di sbagliato, una noia mortale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 4 Luglio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 La butti sul romantico, applicati invece con obiettività e coscienza civica che sennò poi castano ti da pure del qualunquista :D ..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Juno Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 ma dai! si và a lavorare a 27 anni! pigliamoci per i fondelli finchè vogliamo, facciamo i conservatori a tutti i costi, duri e puri! tanto non ci saranno i soldi per pagarle le pensioni con questo sistema! conosco bene i conti INPS, le proiezioni! il sistema con queste età porterà a nessuna pensione per mancanza di fondi! bon finito...fatevi le complementari và , così andate a 45 anni a fare la fame :angry: ma evviva i sindacati politicizzati e rovina lavoratori! un bacio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 La butti sul romantico, applicati invece con obiettività e coscienza civica che sennò poi castano ti da pure del qualunquista :D ..... che fai minacci? in effetti la cosa ancora non mi preoccupa particolarmente, ho una strana fiducia in questo sistema anche se so gia' che l'INPS non esistera' piu' quando andro' in pensione, la battaglia sindacale e' anagraficamente e geograficamente lontana da me (essere stupidi e imprevidenti anche...) e questo problema e' comune a tutto il mondo occidentali. MA tutti questi indici non tengono conto di troppi fattori, inclusa l'immigrazione e l'aumento della produttivita' e del benessere materiale e degli accumuli di capitale. Potrebbe diventare letteralmente una questione di redistribuzione, virando cosi' dal capitalismo selvaggio verso una terza via (quella benedetta terza via che clinton si sgolava a ripetere). Del resto il principio di posticipare l'eta' pensionabile rimane, concordo che i sindacati siano francamente sconsiderati il piu' delle volte ma anche loro lo hanno accettato, per ora sembra che cerchino solamente di rendere il pasaggio piu' dolce (lo scalone di Maroni era francamente un'ingiustizia sociale e anagrafica). Ho appena finito di scrivere e comincio a preoccuparmene. Sara' una giornata peggiore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 Curva... dal punto di vista economico il tuo discorso non fa una piega... ma io voglio lavorare per vivere.. non vivere per lavorare... l'ideale sarebbe lavorare tutti e lavorare meno.... se non ci fosse un elevato tasso di dissocupazione, se la popolazione attiva fosse maggiore, ognuno singolarmente lavorerebbe meno senza danni per l'economia e per la spesa previdenziale.. io nonostante sia una vecchio bacchettone comunista, non sono pregiudizialmente sfavorevole all'aumento dell'età pensionabile.... ma non è pensabile che un matalmeccanico sessantenne lavori allo stesso ritmo di un ventenne... è necessaria una diversificazione.. stabilire dei criteri diversi a seconda della professione e a seconda delle fasce di età... comunque... io andrò sul confine franco-svizzero tra un po'... mi sa che sarà meglio cercare lavoro in Francia...potendo scegliere.... :( Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 4 Luglio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 (modificato) Eh ma in Francia ti dice peggio che qui in ogni caso.....cmq salvo rispettabili opinioni personali noi dovremmo ragionare con serenità sui dati degli altri paesi e chiederci con umiltà se tutto questo che va in onda da noi sia praticamente possibile e giusto, in previsione di quanto sicuramente accadrà tra due o tre decenni.Perchè putroppo o per fortuna i conti in questo caso vanno commisurati ai fatti certi che vivremo. http://www.radicali.it/view.php?id=99569 Prima o poi la resa dei conti arriva. Netta, spogliata di ogni possibile, ulteriore mediazione. E' il caso della riforma delle pensioni, che pencola ormai dal lato sbagliato, quello che porta al (costoso) "superamento" dello "scalone" Maroni e apre le porte ad un futuro maligno perle nuove generazioni. I riformisti di ogni latitudine, ma soprattutto quelli che albergano nella maggioranza di Governo e che puntano ad un Partito democratico moderno, dovrebbero prenderne atto con una prova di realismo. Non è più tempo di sopraccigli alzati, di allarmi preventivi, di moniti sui rischi del dopodomani. È tempo, semmai, di stabilire un punto fermo, assumendosi quelle responsabilità che sono state già prospettate all`opinione pubblica. Meglio un taglio netto, ma limpido, cioè una crisi di Governo, che una crisi politica opaca e strisciante. Meglio, insomma, dire chiaro e tondo: a queste condizioni non ci stiamo, né al Governo né nella maggioranza. Punto e stop. Inutile usare giri di parole. Dopo un anno di rinvii e proposte rientrate puntualmente nel cassetto (come quella dei "disincentivi", per un momento fatta intravedere dallo stesso premier Prodi) stiamo tornando indietro. Dal primo gennaio 2008, se passerà la linea che al momento sembra prevalente nell`Esecutivo, si potrà andare inpensione a 58 anni invece che ai 60 fissati dalla legge Maroni e per tre anni saranno previsti incentivi (già dimostratisi inefficaci) per chi vorrà rimanere al lavoro. Non sono stati sufficienti i richiami dell`Europa, che ancora ieri ha invitato l`Italia ad impegnarsi di più sulla strada del rigore. Non è sufficiente constatare che in Francia si va in pensione a 60 anni con 40 anni di contributi e che in Germania è stata fatta una riforma che alza l`età a 67 anni. Non è sufficiente rammentare che lo "scalone", ancorché il salto sia brusco, significa un contenimento cumulato della spesa fino al 2013 pari a circa 40 miliardi di euro e di 9 su base annua già a partire dal 2009. La sinistra massimalista e i sindacati premono, costi quel che costi. Lo "scalone" va superato se non cancellato del tutto. Eppure, dice il vicepremier e ministro degli Esteri D`Alema, «non abbiamo soldi per abolire lo scalone». Aggiunge il collega Di Pietro: «A 58 o 60 anni le persone sono in piena efficienza psico-fisica, non si può pesare sulle spalle delle generazioni future». Taglia corto il ministro Bonino: «Superare lo scalone spendendo tra i 5 e i 7 miliardi per un problema che riguarda 120 mila persone è una follia». Follia, sì. Ma talmente a buon prezzo che anche la voce dei ministri più raziocinanti (a proposito: la solitudine "tecnica" del Ministro dell`Economia Padoa-Schioppa gli consentirebbe ben più di un`accorta navigazione a vista) viene sommersa dai diktat di chi, come la (forte) sinistra più conservatrice, in aspra competizione con quella riformista (molto più debole), usa il terreno delle pensioni e dei Dpef per giocare di sponda con la maggiore organizazione sindacale del Paese, la Cgil. Nel mezzo, Prodi cerca di sopravvivere, usando la carta della mediazione ad oltranza, tra annunci di "svolte" e rinvii che si moltiplicano in parallelo con l`emersione di difficoltà su ogni fronte. Insomma, è naturale che in questo quadro non si pensi al futuro. E le pensioni sono il futuro. Perché non ricordare che proprio Prodi, ai tempi del primo Governo Berlusconi nel 1994, sottoscrisse l`appello del premio Nobel Franco Modigliani per un rigorosa e non rinviabile riforma della previdenza e contro i veti del sindacato? Non è stato proprio Prodi, nel 1996, a dire che la riforma delle pensioni doveva partire «dieci anni prima»? E non è stato D`Alema, nel 1998, aripetere l`identico concetto? Eccoci nel 2007, a parlare di quanti miliardi di euro vanno bruciati sull`altare dello "scalone" in vista dí una sostanziale controriforma della previdenza che sta lasciando senza fiato anche Bruxelles. Ne trarranno tutte le conseguenze i riformisti della coalizione di Governo? Che dicono, ad esempio, i senatori Dini e Morando e il ministro Mastella? E che ne dice Veltroni, leader in pectore del Partito democratico, del fatto che il "patto generazionale" sta per essere tradito una volta di più? Gli astuti galleggiamenti non servono. Serve una risposta politica nitida, comprensibile, coerente con la scala dei valori riformisti che vengono dichiarati. Nell`interesse del Paese. Modificato 4 Luglio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faranio Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 Curva, ma se si facesse una proposta del tipo... "pensione a 65 anni, ma chi fa lavori usuranti dopo i sessanta ha diritto a lavorare solo 3 ore al giorno, continuando però a prendere lo stipendio pieno", saresti d'accordo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 lo scalone non dovrebbe avere nientea che fare con l'andare in pensione a 58 anni. l'eliminazione dello scalone era fatta per scongiurare una frattura anagrafica su persone che, un giorno, si sono viste allungata la vita lavorativa di 3 anni. poi invece si puo' lavorare su anni di contributi e eta' pensionabile, con misure severe che pero' ripiombino sui 50enni, non sui 60-65enni che sono pronti ad andare in pensione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Juno Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 in verità le vecchie regole pensionistiche prevedevano che i precoci (anni di lavoro prima dei 18 anni), gli operai ed altri lavoratori "difficili" andassero in pensione con età più favorevoli. solo che negli anni il divario si è colmato, grazie ad alcune leggi, e non ci sono più differenze. cosa peraltro assurda. un bacio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 4 Luglio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 Curva, ma se si facesse una proposta del tipo... "pensione a 65 anni, ma chi fa lavori usuranti dopo i sessanta ha diritto a lavorare solo 3 ore al giorno, continuando però a prendere lo stipendio pieno", saresti d'accordo? io sarei d'accordo a far lavorare chiunque quanto e se vuole.Il problema è se questo sia possibile.Quanto tu prospetti o auspichi potrebbe essere/è di fatto insostenibile finanziariamente.Ti domando io una cosa:tu sei sicuro che quanti affermano che il sistema siffatto determinerà pensioni per gli odierni 20/30enni-tra i quali tu- al livello di indigenza sia solo un terrorista irresponsabile? Tu sei sicuro che chi afferma che questa sinistra massimalista e questo sindacato escludono i giovani dall'ambito di intervento delle norme perorate sia solo un demagogo e portabandiera di un concetto di "sinistra" annacquato? Tu sei sicuro che facendo i conti senza enfasi e con i dati in mano questi conti coincidano con i tuoi interessi legittimi e inalienabili e con le tue opinioni così espresse?Io mi auguro di sì per te, il fatto è che ove nn fosse nessuna rivendicazione postuma ti servirebbe davvero a nulla. provo a fare un discorso diverso......, a me in ipotesi sta anche bene che tu mi dica che nel nome di utopie teoricamente colme di valori etici saresti disposto a rinunciare ai tuoi specifici interessi di futuro pensionato e di accettare una pensione da fame.E' altamente apprezzabile dal punto di vista sociale e civile.Ma ti domando come mai faresti questo quando invece a quel punto altre categorie sociali avrebbero già usufruito e goduto dei tuoi sforzi di 30 anni di lavoro senza rinunciare a nulla dei propri, legittimi interessi.Io dico allora sacrifichiamoci pure per quello in cui crediamo, ma che almeno quelli che sono dalla nostra parte facciano altrettanto e che chi li rappresenta politicamente glielo chieda!!!Non ti senti come 'giovane' escluso dal tavolo delle trattative osservando le piattaforme da cui muovon le contrattazioni tra le parti sociali?Non ti senti sperequato a favore degli 'insiders'? Fate bene i vostri conti xxxxx........ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Juno Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 Gurg mi permetto di contraddirti, i 60/65 enni non vengono toccati minimamente dallo scalone, visto che il concetto di "pensione di vecchiaia", per ora sempre 60/65, rimane attuale ed intoccato. chi ha quell'età in pensione ci và senza manco doverci fa caso alla riforma. La riforma riguarda sostanzialmente la pensione di anzianità. ste riforme bisogna farle, e bisogna farle nel breve termine. Stiamo raschiando il fondo del barile a causa del mancato introito di contributi (lasciamo da parte il discorso allucinante dei problemi dati dal retributivo sommato alle baby pensioni), lavoro nero, collaborazioni, ecc stanno causando un mancato substrato essenziale per i pagamenti. qualcuno in dirittura di arrivo lo si tocca sempre. ma suvvia, non vedo sto dramma nel sapere anni prima che cambia la legge ed invece che andare nel 2009 in pensione ci andrai un paio di anni dopo. anche eprchè sono giovani! i sessantenni fanno i xxxxxni su tutto, lo facciano anche lavorando <_>se è anni e anni che lavorano, andranno lo stesso con i loro bei 40 anni di contributi. comuqnue, poichè che la riforma è di anni fà, direi che potrebbero anche essersi ormai abituati al concetto. visto che la riforma E' indispensabile avrei evitato di sbandierare eliminazioni , alleggerimenti e così via. serve solo a creare illusioni e maggior senso di ingiustizia: fino all'ultimo si è convinti di andarci davvero in pensione dopodomani. Si poteva evitare di illudere la gente per racattare consensi. con la riforma Amato del 1992, quella Dini del 1995 e quella Prodi del 1997 si sono toccati ugualmente i requisiti, ed anche l'ammontare della pensione, senza nessun anticipo (l'amato ha aumentato di ben 5 anni il requisito anagrafico di vecchiaia). si è brontolato tutti e poi amen. stessa cosa quì. signori stiamo parlando di stare ancora un paio di anni al lavoro, non in un campo di concentramento! io capisco chi vive secondo il "sempre in festa sempre in danza la mia vita è una vacanza", ma sti drammi li fanno i xxxxxni cui dicono che la scuola dura ancora una settimana in più! e noi tutti mettiamoci pure il cuore in pace: ci saranno altre riforme peggiorative andando avanti, difficile che tutti noi si vada con i requisiti richiesti ad oggi o dal 2008 :innocente: un bacio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 4 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Luglio 2007 Gurg mi permetto di contraddirti come ti permetti! che insolenza! :P io sono relativamente giovane e non ho problemi a farmi alzare l'eta' pensionabile, pensavo a quelli che stanno andando in pensione adesso, ma se mi dici che non cambia nulla... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Juno Inviato: 5 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 5 Luglio 2007 cambia per quelli che fanno i 57 anni di età (ed hanno i giusti contributi: 35 anni) proprio sulla border line del cambio di anno. parlo per i dipendenti, pensione di anzianità : requisiti fino al 31 dicembre 2007: 57 di età + 35 di contributi oppure 39 contributi (età indifferente) requisiti dal 1 gennaio 2008 : 60 di età + 35 contributi oppure 40 contributi (età indifferente) requisiti dal 1 gennaio 2010 : 61 di età + 35 contributi, oppure 40 contributi (età indifferente) requisiti dal 1 gennaio 2014 : 62 di età + 35 contributi, oppure 40 contributi (età indifferente) Le donne avranno la possibilità di andare in pensione, anche dopo il 2008, con i requisiti previsti dalla normativa attualmente in vigore (35 + 57), ma la pensione sarà interamente calcolata con il sistema contributivo. il salto lo fanno quelli che non compiono i 57 di età entro quest'anno insomma, ma è risaputo dal 2004, epoca della riforma, 3 anni fà. chi si è fatto il c.ulo e lavora da una vita, con 40 anni di contributi và comuqnue in pensione :60: la riforma precedente contava comunque che dal 2008 gli anni necessari sarebbero stati 58, quindi i quasi 57enni non sarebbero comunque andati in pensione: cambia di 2 anni. pensione di vecchiaia: requisiti fino al 31 dicembre 2007: 60 anni di età per le donne, 65 anni di età per gli uomini + 20 di contributi requisiti dal 1 gennaio 2008 : 60 anni di età per le donne, 65 anni di età per gli uomini + 20 di contributi per i "vecchietti" (se mi sentono i miei mi impiccano) che lavorano da una vita non cambia nulla. pensione contributiva (la nostra xxxxx): requisiti fino al 31 dicembre 2007: 57 di età + 5 di contributi. requisiti dal 1 gennaio 2008 : 60 anni di età per le donne, 65 anni di età per gli uomini, oppure 40 contributi (età indifferente) . il grande cambiamento lo abbiamo noi, ma non sarà l'ultimo e vedrete (faccio la cassandra della situaizone) che saliremo almeno fino a 67 anni indifferentemente per uomini e donne. oppure, ancora più facile e se vogliamo più sensato: tutti a 40 anni di contributi indipendentemente dall'età. diciamo che è anche bene che stiano attenti alle stupidate se attenuano lo scalone, uno degli emendamenti puntava a fare aumentare l'età pensionale di 1 anno alla volta: 2008 = 58, 2009= 59 ecc....così chi non aveva 57 anni oggi avrebbe rincorso la pensione fino a 62 anni perchè mancava sempre la maturazione dell'età per forza di cose :o un bacio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 18 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 18 Luglio 2007 (modificato) ma guarda un po' chi e' andato in pensione a 45 anni... http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economi..._pensioni.shtml 45... 45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45... 5...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...4 ...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45 ..45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45. .45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45.. 45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45... 5...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...4 ...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45 ..45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45. .45...45...45...45...45...45...45... ci credo che il sistema previdenziale non regge... 45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45... 5...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...4 ...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45 ..45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45. .45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45.. 45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45... 5...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...4 ...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45 ..45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45. .45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45.. 45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45... 5...45...45... sono talmente allibito che fatico a smettere di ripetere 45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45... 5...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...4 ...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45...45... Modificato 18 Luglio 2007 da Gurg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Juno Inviato: 18 Luglio 2007 Segnala Share Inviato: 18 Luglio 2007 purtroppo le baby pensioni statali (alcune donne sono andate con 15 anni di contributi di cui 5 figurativi per gravidanze varie <_ tra l pagate con il sistema restributivo sono una delle cose che maggiormente hanno affossato nostro previdenziale. se pensate poi alcuni istituti previdenziali per certe categorie prevedevano pure un tetto massimo di retribuzione su cui si pagavano i contributi.... dirigenti...che non guadagnassero in media entro eh>insomma : pensioni a 45 anni (quindi persone che prendono l'assegno per 30/35 anni) + sistema retributivo (paghi un niente sulla maggior parte della tua vita lavorativa, ma prendi in base alle ultime retribuzioni, che sono in genere alte) + tetti contributivi + precariato.... c'è da chiedersi il perchè abbiamo problemi? aggiungici che andiamo comuqneu in pensione "giocani" rispetto agli altri e spesso si inizia a lavorare tardi.... un baico Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi Subito
Sei già registrato? Accedi da qui.
Accedi Adesso