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DUE PESI E DUE MISURE


faranio

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In questo momento su La7 sta andando in onda una trasmissione "Exit"... si parla di razzismo..c'è anche il sindaco di Padova... bene.. è stato evidenziato come il caso della bimba polacca uccisa nel napoletano sia comparso soltanto una volta sul Corriere e su altri giornali... mentre l'omicidio di Vanessa uccisa da una rumena ha occupato per 6 giorni la prima pagina di tutti i giornali italiani (cioè.. è esattamente avvenuto quello che io avevo previsto in un altro topic sull'argomento).

Aggiungo che il padre di Carolina ha perdonato pubblicamente l'assassino di suo figlio... stanno mandando in onda le immagini del funerale della bambina...il padre ha voluto che al funerale ci fossero bandiere italiane e polacche.... un atto di profonda civiltà che dovrebbe far riflettere tutti, soprattutto quelli che criminalizzano intere comunità o interi popoli quando si verificano fatti di cronaca nera che coinvolgono immigrati. Quanti italiani avrebbero fatto lo stesso?

Inoltre... a ulteriore dimostrazione di come qui in Italia si facciano due pesi e due misure, si legga questo articolo:

 

da http://switzerland.indymedia.org/demix/2007/05/48963.shtml

 

 

L' omicidio è "preterintenzionale" solo quando a morire è una bimba polacca .....

 

 

 

Ieri notte Karolina, una bambina polacca di cinque anni, è stata uccisa da un trentaduenne italiano. Secondo la prima ricostruzione, il killer aveva litigato con due polacchi in un bar. Un testimone l’ha anche sentito pronunciare la frase: "Vengo a spararti fino a casa". Promessa mantenuta. Solo che i due polacchi, dopo la lite, non sono andati a casa loro, ma a casa di amici. L’italiano non lo sapeva. Quando li ha visti entrare, si è avvicinato alla porta e ha sparato. All’errore sulla casa si è aggiunto quello sul bersaglio. Colpita alla fronte, Karolina è morta all’istante. La notizia è stata data sia dall’Ansa, sia dai notiziari radiofonici, con l’avverbio "accidentalmente".

 

Abbiamo effettuato una ricerca incrociando le parole "ombrello" e "accidentalmente" per verificare se l’avverbio sia mai stato utilizzato nel riferire la notizia dell’omicidio del metrò di Roma. Vicenda orribile che, per la dinamica e per l’arma del delitto, può effettivamente suscitare qualche dubbio sulla ’accidentalità’ dell’evento. O, per usare un termine tecnico, sulla ’preterintenzionalità" dell’omicidio. Bene, l’avverbio in questione non compare mai.

 

Di certo è improprio il suo utilizzo nella vicenda della bambina polacca. I giuristi chiamano casi come questo "aberratio ictus". L’esempio di scuola coincide esattamente col fatto accaduto ieri notte: Tizio spara un colpo di pistola contro Caio ma, per errore di persona, colpisce Sempronio. Se ne occupa il codice penale, all’articolo 82: "Quando, per errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato, o per un’altra causa, è cagionata offesa a persona diversa da quella alla quale l’offesa era diretta, il colpevole risponde come se avesse commesso il reato in danno della persona che voleva offendere".

 

In conclusione: l’omicidio, forse accidentale (lo stabiliranno i magistrati) commesso da una rumena su una ragazza italiana, è stato subito presentato come "volontario". Mentre l’omicidio certamente volontario commesso da un italiano su una bambina polacca è subito diventato "accidentale".

 

E’ uno spunto di riflessione in vista della elaborazione del codice etico su stampa e immigrazione.

 

(5 maggio 2007)

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E questa cosa ti sconvolge tanto? per me nessuno italiano o straniero che sia ha il diritto di togliere la vita a un suo simile ma la motivazione per la quale l'omicidio della ragazza romana è stato sui giornali per giorni rispetto a quello della bimba polacca dipende da un fatto assai semplice: quanti italiani hanno ammazzato stranieri che tu sappia? pochissimi.

 

le cronache invece ci riportano quasi settimanalmente omicidi e stupri da parte di stranieri (extracomunitari o rom) verso cittadini italiani.

 

di che ti meravigli?

 

però una cosa la dobbiamo riconoscere: nel farla franca, nell'uscire grazie all'indulto e nel ricevere pene esigue, in questo sono uguali a noi italiani.

Modificato da castano_chiaro
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E questa cosa ti sconvolge tanto? per me nessuno italiano o straniero che sia ha il diritto di togliere la vita a un suo simile ma la motivazione per la quale l'omicidio della ragazza romana è stato sui giornali per giorni rispetto a quello della bimba polacca dipende da un fatto assai semplice: quanti italiani hanno ammazzato stranieri che tu sappia? pochissimi.

 

Se così fosse allora la notizia di un italiano che ammazza uno straniero dovrebbe avere più risalto, visto che la notizia dell'uomo che morde il cane in teoria dovrebbe fare più notizia della notizia del cane che morde l'uomo. Invece nei due casi citati (ma vale per moltissimi altri casi) è successo esattamente il contrario. Scusami ma il tuo intervento è privo di logica. Piuttosto chiediti perchè per l'episodio dell'ombrello si è parlato subito di omicidio volontario ( e oggettivamente è un po' difficile credere che uno volontariamente in metropolitana possa davvero intenzionalmente voler uccidere una persona infilzandola con un ombrello) mentre nel caso della bambina polacca si è parlato subito di omicidio preterintenzionale!!!

Modificato da faranio
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Quoto faranio sull'uso che i media fanno delle notizie, discriminare quello o quell'altro gruppo etnico o sociale è inaccettabile proprio nel un momento in cui c'è la necessità di focalizzare bene le cose senza strumentalizzazioni da una parte o dall'altra.

 

a mio avviso è importante separare il grano, come si vede dai dati del viminale l'immigrazione clandestina si fa carico del 36% dei reati commessi sul suolo italico, considerando che il totale degli immigrati, clandestini e non, è il 4% della popolazione il dato è certamente rilevante, ma di questo non può essere incolpata la parte dei 'regolari' che percentualmente delinquono meno degli italiani.

 

http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/c...rezza-dati.html

Modificato da soniax
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Se così fosse allora la notizia di un italiano che ammazza uno straniero dovrebbe avere più risalto, visto che la notizia dell'uomo che morde il cane in teoria dovrebbe fare più notizia della notizia del cane che morde l'uomo. Invece nei due casi citati (ma vale per moltissimi altri casi) è successo esattamente il contrario. Scusami ma il tuo intervento è privo di logica. Piuttosto chiediti perchè per l'episodio dell'ombrello si è parlato subito di omicidio volontario ( e oggettivamente è un po' difficile credere che uno volontariamente in metropolitana possa davvero intenzionalmente voler uccidere una persona infilzandola con un ombrello) mentre nel caso della bambina polacca si è parlato subito di omicidio preterintenzionale!!!

 

Tu la ricordi la vicenda dell'imprenditore del nord che diede fuoco all'operaio albanese perchè stremato dalla fatica si fermò e lui, l'imprenditore gli rovesciò addosso una tanica di benzina e gli diede fuoco. fu una notizia che fece eco su tutti i giornali.

 

ti prego non mettiamoci a fare polemica pure sui morti ammazzati. il problema è che in questi ultimi anni siamo tutti un po esasperati dal fatto che gli extracomunitari si sono diciamo 'allargati' un po troppo. a cominciare dalle rapine nelle ville, passando nello spaccio nelle varie città e a finire con le gare di auto tra extracomunitari ubriachi (l'ultima quella del rom che col furgone ha ucciso vari xxxxx in motorino).

 

te lo ripeto a me spiace se quella notizia ha avuto più risalto sulla stampa, per me sono tutti fatti GTRAVISSIMI perchè sono la prova che l'uomo moderno è esasperato e perde il controllo, sia per una lite banale sia nel correre in auto, sia per commettere una rapina.

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Riprendendo il 3D:

 

- quella che ha ucciso la ragazza nel metrò era Rom.

 

- quello che ha ucciso i xxxxx in scooter era Rom.

 

- quelli che hanno preso in ostaggio l'autobus e gli hanno dato fuoco erano Albanesi.

 

- quello che ha ucciso la signora per prendergli l'auto a napoli era Rom.

 

- almeno il 70% degli spacciatori sono extracomunitari.

 

- la prostituzione sulle strade è fatta da extracomunitarie.

 

- gli sfruttatori delle prostitute sono extracomunitari (nigeriani, albanesi, rom).

 

- negli ultimi anni sempre più reati sessuali sono compiuti da extracomunitari.

 

insomma cosa dovremmo fare comprenderli sulla base del fatto che questi reati sono commessi anche da nostri connazionali? perchè mi pare che alcuni di voi anche davanti a questi problemi rispondano facendo dei paragoni.

 

io mi pongo sempre lo stesso dilemma: se dei cittadini italiani facessero gli stessi reati nei loro paesi sarebbero trattati coi guanti di velluto come facciamo noi con loro?

Modificato da castano_chiaro
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Questa è l'ultima

 

20/5/2007

 

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/artic...olo362610.shtml

 

Ancona, bimbo incatenato al balcone

Il piccolo liberato dai carabinieri

 

Un bambino di 6 anni era stato legato con una catena al balcone perché faceva i capricci. E' avvenuto ad Ancona dove il piccolo è stato salvato dai carabinieri, avvisati dai vicini che lo avevano sentito piangere. I genitori, originari del Bangladesh, hanno parlato di punizione. I testimoni hanno dichiarato che non sarebbe stata la prima volta. I genitori sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia.

 

Io non ho mai sentito di italiani che per punire il figlio lo incatenano alla ringhiera del balcone.

 

la verità è che molti extracomunitari sono dei barbari e questa ne è la prova.

Modificato da castano_chiaro
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Credo che tutto questo avvenga in quanto coloro che ci amministrano non sanno fare una ca zzo di legge decente,sia per arginare la criminalità sia per regolare il flusso degli extracomunitari.Non a caso non mi sembra che con la Bossi Fini,in italia siano arrivate tutte persone perbene.

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  • 1 month later...

>I dati del Rapporto sulla sicurezza 2006 del Viminale

Omicidi, uno su tre commesso da irregolari

Ma gli assassinii sono in calo. Aumentano le rapine. 6 milioni

di donne hanno subito violenze almeno una volta nella vita

 

 

ROMA - Meno omicidi e più rapine. Quasi sette milioni di donne che hanno subito violenza fisica e sessuale almeno una volta nella vita (un milione e 150 mila solo nel 2006). Oltre 200 minacce terroristiche esaminate in un anno. E un italiano su 4 che non si sente sicuro quando cammina da solo per strada. È il "Romanzo Criminale" di 40 anni di reati in Italia quello presentato dal ministero dell'Interno. Uno studio che indica, con un taglio sociologico più che statistico, le tendenze della criminalità dal 1968 a oggi. E che parla di un paese in cui gli omicidi in ambito familiare o "passionali" sono più numerosi di quelli di mafia o per rapina; dove più di un terzo delle donne hanno subito maltrattamenti o violenze - in genere dal partner - e dove gli immigrati irregolari sono spesso responsabili di borseggi e rapine. Dal 1968 - anno emblematico, quello della rivolta

482 mila donne vittime di stupro

482 mila donne vittime di stupro

giovanile in mezzo mondo - gli omicidi sono cresciuti anni dopo anno, per arrivare al picco del 1991 e poi tornare a diminuire, indicano le tabelle del Rapporto voluto dal ministro dell'Interno Giuliano Amato e realizzato dal Viminale con un gruppo di ricercatori guidati dal noto sociologo Marzio Barbagli. Sedici anni fa, su 1.901 omicidi censiti, oltre 700 furono attribuiti alla criminalità organizzata. Nel 1992, anno in cui scoppiò Tangentopoli, i morti ammazzati erano 1.441, 340 dei quali morti per mano di gruppi criminali. L'anno scorso, i morti erano 621, 192 dei quali, quasi un terzo, all'interno delle famiglie o per motivi di «passioni amorose», indica il rapporto. Non è una cifra da record: nel 2002 erano 211, dicono le statistiche. Ma quel che conta è la tendenza. Per quanto riguarda questo tipo di omicidi, commessi dal 2001 al 2006, «nella maggioranza dei casi è il coniuge, il convivente o il fidanzato maschio ad uccidere la propria compagna». Oppure quando è il maschio a essere vittima, l'autore dell'omicidio è più spesso il padre. E gli omicidi commessi da mafia, camorra, 'ndragheta e altri gruppi? Sono diminuiti ma non spariti, se nel 2006 se ne contavano 126. Le ragioni di questo calo, ha spiegato Amato durante la presentazione, stanno «da una parte nell'azione repressiva delle forze dell'ordine, dall'altra nella 'pax mafiosa', nel cambio di passo della mafia... che è diventata un imprenditore attento a riciclare lauti profitti». Insomma, specie in Sicilia, le mafie continuano a fare affari, ma uccidono meno perché non ce n'è bisogno, e per non attirare troppo l'attenzione.

 

VIOLENZA IN FAMIGLIA Se la famiglia sembra essere oggi uno degli ambiti in cui si esercita maggiormente la violenza, sono soprattutto le donne a essere vittime, come dimostrano abbondantemente, e impietosamente, i dati del Viminale. Lo stesso Amato ammette di essere «rimasto assolutamente sconvolto sul capitolo sulla violenza contro le donne» «E' impressionante. Sono 6 milioni 743mila, pari al 31,9% della classe d'età considerata, le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita», dice il rapporto. Quasi 4 milioni quelle che hanno subito violenze fisiche, un milione in più quelle che hanno denunciato violenze sessuali, e tra loro un milione di donne stuprate. Nel 62,4% dei casi a commettere violenze fisiche è il partner. E la percentuale sale se si tratta di stupri o violenze sessuali. I dati sulla violenza in famiglia e contro le donne fanno dire al ministro: «mi trovo in difficoltà quando sostengo l'estraneità alla nostra civiltà della supremazia dell'uomo sulla donna, teorizzata in nome dell'Islam, sbagliando, da alcuni». È difficile, sembra dire il ministro, fare la morale sui diritti delle donne agli immigrati quando poi in Italia contro le donne si esercita tale violenza.

 

IMMIGRATI IRREGOLARI COMMETTONO PIU' REATI Il comportamento criminale di una percentuale significativa di immigrati irregolari e clandestini è uno degli altri punti forti del rapporto.

 

Su tre persone denunciate per omicidio in Italia, una è straniera. E, quasi sempre, è irregolare.

 

Se gli stranieri regolari - 3 milioni a fine 2006 - registrano un "tasso di criminalità" parallelo o più basso di quello dei cittadini italiani, l'incidenza degli irregolari tra denunciati e condannati è invece più forte, soprattutto per certi reati che suscitano maggiore allarme sociale, come i borseggi (70% dei denunciati), rapina o furto in abitazione (51%), rapina in strada (45%), estorsioni (19%). Tra gli irregolari che commettono reati, spiccano soprattutto gli immigrati da Romania, Marocco e Albania.

 

Nella speciale classifica stilata dal ministero, i romeni spiccano per gli omicidi volontari, le violenze sessuali, i furti d'auto, le rapine nei negozi. I marocchini nelle lesioni dolose, nei furti con strappo e nelle estorsioni. Gli albanesi nei furti in casa.

Per contrastare la criminalità "made in Romania", una prima soluzione il Viminale sembra averla trovata, con lo scambio di investigatori italiani e romeni per potenziare le indagini. Decisione che ha fruttato, ha detto Amato, centinaia di arresti negli ultimi mesi.

 

LA PERCEZIONE DEI REATI C'è la criminalità, e poi c'è la percezione della criminalità, due dati che non sempre corrispondono e che soprattutto per i politici sono feedback molto importanti. A leggere il rapporto del Viminale si scopre dunque che nonostante diminuzioni o aumenti di certi tipi di reati (per esempio: crescono le rapine, calano gli scippi) la percezione degli italiani nei confronti dei "rischio criminalità" in realtà è rimasto piuttosto stabile. Circa il 30% delle famiglie considerano la zona dove abitano a rischio, anche se c'è stato un calo del 2% tra il 1993 (31,2%) e il 2006 (29,2). In compenso, nel Nord-est il timore è cresciuto di più di 10 punti percentuali, soprattutto, ha detto Amato, per la criminalità transfrontaliera. «Se la paura di subire un reato non è dunque cresciuta nell'arco degli ultimi 14 anni, è indubbio che tale paura ha comunque dimensioni non trascurabili», dicono gli autori del rapporto.

 

 

 

20 giugno 2007>

 

 

 

 

 

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...sicurezza.shtml

Modificato da curvadong
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guarda faranio sei insopportabile quando scrivi. s è solo per farti contento tidico ch noi italiani siamo il popolo peggiore sulla faccia della terra, quindi anche te e me compresi. invito anche gli altri sul forum a sciverlo almeno faranio è contento.

siamo tutti al sicuro:in italia meno male che sono arrivati gli stranieri che lavorano rispettando le regole, non delinquono e soprattutto hanno aumentato il pil. insomma una vera e propia boccata d'ossigeno.

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in italia meno male che sono arrivati gli stranieri che lavorano rispettando le regole, non delinquono e soprattutto hanno aumentato il pil. insomma una vera e propia boccata d'ossigeno.

 

 

Si si certo W gli extracomunitari! quelli che spacciano, stuprano le ns donne, schiavizzano le prostitute quelli cosa sono categoria protetta?

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no, ma fanno il muchio assieme agli italianissimi che fanno le stesse cose.

non è la differenza di provenienza il problema, è il cosa fanno le persone. un extracomunitario che lavora e rispetta le regole è identico a un italiano che fà le stesse cose. un extracomunitario che commette crimini è come un italiano che fà lo stesso. questo è il punto: è il crimine che crea la differenza, non la razza.

la miserevole condizione di controlli porta l'italia però ad essere l'eden del criminale. da fuori devono vederla come la terra promessa

un bacio

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a proposito di rumeni tanto criminalizzati ricordiamoci che ci sono tantissime persone oneste che si fanno sfruttare da noi italiani, che lavorano nei cantieri edili (spesso anche in nero) 10 ore al giorno per 600 euro al mese, che ci sono tantissime donne dell'est che fanno le badanti, le collaboratrici domestiche etc , gente che fa quasi sempre lavori umilissimi e sottopagati....perchè noi italiano anche se abbiamo la terza media presa con la scuola serale vogliamo tutti andare a lavorare in ufficio

noi italaini spesso siamo molto bravi a sfruttare la manodopera straniera per avere il massimo dei profitti e dei guadagagni, tranne poi che con il nostro portafoglio bello pieno gridare sdeganti "ah i rumeni sono tutti delinquenti"!!!

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oh finalmente la saggezza di juno: ecco cosa la maggior parte degli utenti del forum non capisce;è la dlinquenza che fa la diferenza non la provenienza. se gli stranieri non delinquessero il problema immigrazione non sarebbe un peso, ma una risosa.ah la saggezza femminile.

gli stranieri che delinquono sono stupidi come gli italiani che elinquono, punto e basta.

per 4313: non sono da meno i cinesi: vai in una fabbrica qui a Prato e poi mi racconti invece che generalizzare.A Prato la maggior parte delle fabbriche italiane ha chiuso proprio pechè non sfruttava la manodopea

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Enricolido hai capito che il thread è vecchio e l'ho 'uppato' io con il post sui dati del viminale?Fermiamoci appunto a quei dati senza commentarli in modo strumentale:dimostrano inequivocabilmente proprio che la percentuale di chi delinque tra gli irregolari è altissima, al contrario di quanto era stato detto in precedenza.Questo vuol dire che "gli extracomunitari e non sono tutti delinquenti?"Ovviamente no, questa è solo demagogia.Vuol dire semplicemente che la percentuale di chi delinque tra irregolari è altissima.

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si l'ho capito infatti a sua volta l'ho fatto presente con il mio famoso "esperimento" ma tanto ora verrà fuori che anche i dati del viminale sono falsi .comunque sono contento che ci sia un governo tanto desiderato dalla gente che fino ad adesso penso di poter dire oggettivamente sia da 5 (e sono buono). comunque è la classica mentaalità italiana e ci meritiamo di esser rappresentati da prodi caruso, comunque quello che più non sopporto è rutelli, un vero deficiente che si crede chissà chi

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Quando un marocchino immigrato ubriaco ti ammazza tuo fratello mentre sta correndo con il suo scooter per la sua strada in una bella giornata di sole per andare a divertirsi con gli amici al mare, tu che cosa pensi, tu che cosa fai? e se questo marocchino barcollante se ne esce dalla macchina dicendo di essere apo sto con la coscienza e addirittura guarda il corpo di tuo fratello fumandosi una sigaretta tu cosa pensi, tu che cosa fai? e se a distanz adi una settimana questo marocchino o una rapprresentanza di questa comunitaà non si fa viva, non fa cenni o manifesta una richiesta di perdono, di rimorso. tu cosa pensi, tu che cosa fai?

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