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Perugia: un'altra barzelletta rossa...


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Perugia: deficit e sei avvisi di garanzia

 

29 marzo 2007

 

Più di 50 milioni di euro: a tanto ammonterebbe il buco di bilancio del comune di Perugia. Una vera e propria voragine, che sta provocando una pioggia di avvisi di garanzia, arrivati ormai a sei, i cui destinatari sono consulenti esterni, “city manager” e dirigenti pubblici. Tutto l’universo, quindi, della malagestione clientelare portata dal governo locale della sinistra.

 

Il disastro ha radici profonde: nel bilancio del 2005 del Comune di Perugia era già emerso un deficit di almeno 20 milioni di euro che poi, come si è visto, sarebbe più che raddoppiato in pochissimo tempo.

 

L’inchiesta fa presagire risvolti clamorosi e, anche se riguarda un’amministrazione locale, il problema politico sollevato non è secondario. E subito si è messa in moto la “catena di solidarietà” che ha visto il governo di centro sinistra venire in soccorso del suo fiore all’occhiello: il capoluogo appunto della rossissima Umbria. Così, proprio nei giorni della crisi, lo scorso febbraio, quando le sorti del governo guidato da Prodi erano appese alle “sensibilità di Napolitano”, i ministri “congelati” Pecoraro Scanio e Bianchi hanno assicurato a Perugia la disponibilità di 14,4 milioni di Euro per completare il progetto di un minimetrò. Questo, a dimostrazione del fatto che senza “l’aiutino da Roma” l’amministrazione sarebbe impantanata nell’immobilismo politico. Il caso di Perugia è l’ennesimo esempio di come il mito del “buongoverno” delle regioni rosse stia crollando sotto una valanga di clientelismo che sfocia nello scandalo. Perugia è l’emblema della concezione che ha la sinistra di governo locale: un governo che antepone gli interessi di parte, e quelli degli “amici”, alle reali esigenze dei cittadini. E, purtroppo, tutto ciò avviene sempre nel totale silenzio della grande stampa, a dimostrazione di quanto, con questo falso mito, la sinistra abbia vissuto per anni.

 

Perugia è la prova che le parole della politica ed i dati dell’economia sono due mondi diversi. da una parte la lite per attribuirsi i meriti della “ripresa” e spartirsi il bottino del forte gettito fiscale, dall’altra i segnali inequivocabili di un Paese che scivola. Senza apparenti traumi, senza sussulti o botti, ma scivola.....

 

Se si guarda dentro il boom delle entrate fiscali si scopre che il gettito dovuto alle persone fisiche è salito del 2,1%, mentre quello da società del 16,3. Questo mette in evidenza due cose: a. è il migliore andamento dell’economia ad avere portato gettito; b. non c’entra nulla, al contrario di quel che sostiene il governo, la lotta all’evasione fiscale. A pagare sono sempre gli stessi, senza allargamento della base imponibile. Ma concentriamoci sull’aspetto positivo, sulla “ripresa”. E’ evidente che ci sia stata, che continui a dispiegare i suoi effetti, che la sua partenza sia antecedente alle elezioni, ma che sia realmente “ripresa” e che sia destinata a durare è tutto da dimostrarsi. Intanto perché il nostro prodotto è cresciuto in misura minore a quello europeo ed il differenziale è aumentato, non diminuito.

 

Non delocalizziamo il lavoro manuale tenendoci quello intellettuale, ma indeboliamo quest’ultimo essendo non concorrenziali nel primo. Aggiungete una burocrazia pubblica da incubo ed un’invadenza politica da manicomio e saprete perché i capitali esteri non arrivano e nella capitalizzazione di borsa contano meno che nel resto d’Europa (Malta e Cipro comprese). La torta per i giovani diminuisce, ma i vecchi consumano a cucchiaiate.

 

questi sono tutti segnali inequivocabili di un Paese che scivola. Senza apparenti traumi, senza sussulti o botti, ma scivola.....

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Perugia: deficit e sei avvisi di garanzia

 

29 marzo 2007

 

Più di 50 milioni di euro: a tanto ammonterebbe il buco di bilancio del comune di Perugia. Una vera e propria voragine, che sta provocando una pioggia di avvisi di garanzia, arrivati ormai a sei, i cui destinatari sono consulenti esterni, “city manager” e dirigenti pubblici. Tutto l’universo, quindi, della malagestione clientelare portata dal governo locale della sinistra.

 

Il disastro ha radici profonde: nel bilancio del 2005 del Comune di Perugia era già emerso un deficit di almeno 20 milioni di euro che poi, come si è visto, sarebbe più che raddoppiato in pochissimo tempo.

 

L’inchiesta fa presagire risvolti clamorosi e, anche se riguarda un’amministrazione locale, il problema politico sollevato non è secondario. E subito si è messa in moto la “catena di solidarietà” che ha visto il governo di centro sinistra venire in soccorso del suo fiore all’occhiello: il capoluogo appunto della rossissima Umbria. Così, proprio nei giorni della crisi, lo scorso febbraio, quando le sorti del governo guidato da Prodi erano appese alle “sensibilità di Napolitano”, i ministri “congelati” Pecoraro Scanio e Bianchi hanno assicurato a Perugia la disponibilità di 14,4 milioni di Euro per completare il progetto di un minimetrò. Questo, a dimostrazione del fatto che senza “l’aiutino da Roma” l’amministrazione sarebbe impantanata nell’immobilismo politico. Il caso di Perugia è l’ennesimo esempio di come il mito del “buongoverno” delle regioni rosse stia crollando sotto una valanga di clientelismo che sfocia nello scandalo. Perugia è l’emblema della concezione che ha la sinistra di governo locale: un governo che antepone gli interessi di parte, e quelli degli “amici”, alle reali esigenze dei cittadini. E, purtroppo, tutto ciò avviene sempre nel totale silenzio della grande stampa, a dimostrazione di quanto, con questo falso mito, la sinistra abbia vissuto per anni.

 

Perugia è la prova che le parole della politica ed i dati dell’economia sono due mondi diversi. da una parte la lite per attribuirsi i meriti della “ripresa” e spartirsi il bottino del forte gettito fiscale, dall’altra i segnali inequivocabili di un Paese che scivola. Senza apparenti traumi, senza sussulti o botti, ma scivola.....

 

Se si guarda dentro il boom delle entrate fiscali si scopre che il gettito dovuto alle persone fisiche è salito del 2,1%, mentre quello da società del 16,3. Questo mette in evidenza due cose: a. è il migliore andamento dell’economia ad avere portato gettito; b. non c’entra nulla, al contrario di quel che sostiene il governo, la lotta all’evasione fiscale. A pagare sono sempre gli stessi, senza allargamento della base imponibile. Ma concentriamoci sull’aspetto positivo, sulla “ripresa”. E’ evidente che ci sia stata, che continui a dispiegare i suoi effetti, che la sua partenza sia antecedente alle elezioni, ma che sia realmente “ripresa” e che sia destinata a durare è tutto da dimostrarsi. Intanto perché il nostro prodotto è cresciuto in misura minore a quello europeo ed il differenziale è aumentato, non diminuito.

 

Non delocalizziamo il lavoro manuale tenendoci quello intellettuale, ma indeboliamo quest’ultimo essendo non concorrenziali nel primo. Aggiungete una burocrazia pubblica da incubo ed un’invadenza politica da manicomio e saprete perché i capitali esteri non arrivano e nella capitalizzazione di borsa contano meno che nel resto d’Europa (Malta e Cipro comprese). La torta per i giovani diminuisce, ma i vecchi consumano a cucchiaiate.

 

questi sono tutti segnali inequivocabili di un Paese che scivola. Senza apparenti traumi, senza sussulti o botti, ma scivola.....

 

sai qual è la differenza tra noi e voi? Che noi i "nostri" politici incapaci o corrotti non li rivotiamo. Voi invece, più sono corrotti e incapaci e più li votate. Comunque... niente di paragonabile con quanto è successo a Taranto. E comunque... un buco di bilancio non fa primavera.... anzi...la cosa fa notizia proprio perché si tartta di un'amministrazione di centro-sinistra... nelle vostre amministrazioni invece questo è un fatto normale... Aggiungo che la base di sinistra non protesterà mai per l'azione di un giudice rivolta contro un esponente di sinistra.....anzi.....ma è un'altra civilità politica la nostra (e parlo della base più che dei vertici..).

Aggiungo che l'analisi economica che hai postato, a parte il fatto di essere furbescamente affiancata ad una vicenda di politica locale con cui non c'entra nulla, è delirante e semplicemente falsa. Da dove l'hai presa...Libero? Il giornale? Tg com? Io come sai mi sforzo sempre di mettere notizie dal Corriere della Sera o dal Sole24ore, proprio per un fatto di correttezza. SE mi mettessi a postare gli articoli dell'Unità o di Liberazione non la finirei più....

Modificato da faranio
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D'accordo con faranio, se dobbiamo postare articoli ecc facciamolo da giornali non schierati, almeno la dose di pura propaganda politica in essi contenuti sarà un po' minore. Altrimenti stiamo sempre a rinfacciarci prodi mer.da contro burlusca mer.da, sai che divertimento...

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sai qual è la differenza tra noi e voi? Che noi i "nostri" politici incapaci o corrotti non li rivotiamo.

 

A si certo....basta guardare i politici dell'Unione dove stavano prima e che hanno fatto prima...a già quel governo che poi crollò e ci fu il ribaltone, quel governo che cambiò radicalmente l'italia.... :lol: :lol: :lol:

 

come dici corroti? non li rivotate piu'? ti devo rinfrescare la memoria e ricordarti che

 

- Nel 1985 Massimo D'Alema ricevette 20 milioni di lire da parte del miliardario barese Francesco Cavallari, che fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa[3]. I soldi erano destinati al Partito Comunista Italiano, di cui D'Alema era all’epoca segretario regionale pugliese. Per questo finanziamento illecito D'Alema è stato inquisito ma, a causa dello scadere dei termini di prescrizione nel 1995, il procedimento è stato archiviato dal gip Concetta Russi. L'episodio è stato ammesso dallo stesso D'Alema[4] quando il reato era destinato a cadere in prescrizione.

 

- Massimo D'alema rimase coinvolto in Affittopoli: dopo una pesante campagna mediatica dovette traslocare e lasciare il suo appartamento, in una zona centrale di Roma, che un ente pubblico gli affittava ad un canone irrisorio e fuori mercato.

 

- D'Alema e Tangentopoli: Nei primi mesi del 1993, quando l'inchiesta di Mani Pulite iniziava ad occuparsi delle tangenti rosse al PCI-PDS, D'Alema definiva spregiativamente il pool «il soviet di Milano».[2]

 

Il 5 Marzo 1993, il governo di Giuliano Amato approvò il «decreto Conso», con cui la classe politica, colpita dall'inchiesta Mani Pulite, poneva un ostacolo in grado di paralizzare le indagini su Tangentopoli. Il decreto depenalizzava il reato di finanziamento illecito ai partiti, disincentivava i colpevoli a collaborare con la giustizia, e permetteva ad imprenditori e politici di evitare il carcere. Il 10 Marzo Giuliano Amato svelò in Parlamento la presunta ambigua condotta del Partito Democratico della Sinistra, che in pubblico criticava il decreto Conso (l'opinione pubblica allora era fortemente dalla parte dei magistrati), mentre in privato - a suo dire - lo sosteneva.

 

Massimo D'Alema, all'epoca dei fatti coordinatore politico del PDS, di fronte a tale dichiarazione inveì contro Amato:

 

"Amato è un bugiardo e un poveraccio. È uno che deve fare di tutto per restare lí dov'è, sulla poltrona".

 

fonte:

http://www.petitiononline.com/dalema/petition.html

 

nb: credo che dopo questa triste esperienza dell'Unione non dovreste rivotare piu nessuno allora.

 

cmq la vicenda di Perugia è la dimostrazione di come l'attuale centro sinistra non sia immune dai mali del centro destra solo che essere di sinistra fa tanto 'pulito' e onesto ma ora la gente sta capendo che non è più così.

 

posterei anche altri giornali non di parte caro Aniway ma dove sono? e poi il buco da 50 milioni di euro c'è ed è un dato di fatto.

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A si certo....basta guardare i politici dell'Unione dove stavano prima e che hanno fatto prima...a già quel governo che poi crollò e ci fu il ribaltone, quel governo che cambiò radicalmente l'italia.... :lol: :lol: :lol:

 

come dici corroti? non li rivotate piu'? ti devo rinfrescare la memoria e ricordarti che

 

- Nel 1985 Massimo D'Alema ricevette 20 milioni di lire da parte del miliardario barese Francesco Cavallari, che fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa[3]. I soldi erano destinati al Partito Comunista Italiano, di cui D'Alema era all’epoca segretario regionale pugliese. Per questo finanziamento illecito D'Alema è stato inquisito ma, a causa dello scadere dei termini di prescrizione nel 1995, il procedimento è stato archiviato dal gip Concetta Russi. L'episodio è stato ammesso dallo stesso D'Alema[4] quando il reato era destinato a cadere in prescrizione.

 

- Massimo D'alema rimase coinvolto in Affittopoli: dopo una pesante campagna mediatica dovette traslocare e lasciare il suo appartamento, in una zona centrale di Roma, che un ente pubblico gli affittava ad un canone irrisorio e fuori mercato.

 

- D'Alema e Tangentopoli: Nei primi mesi del 1993, quando l'inchiesta di Mani Pulite iniziava ad occuparsi delle tangenti rosse al PCI-PDS, D'Alema definiva spregiativamente il pool «il soviet di Milano».[2]

 

Il 5 Marzo 1993, il governo di Giuliano Amato approvò il «decreto Conso», con cui la classe politica, colpita dall'inchiesta Mani Pulite, poneva un ostacolo in grado di paralizzare le indagini su Tangentopoli. Il decreto depenalizzava il reato di finanziamento illecito ai partiti, disincentivava i colpevoli a collaborare con la giustizia, e permetteva ad imprenditori e politici di evitare il carcere. Il 10 Marzo Giuliano Amato svelò in Parlamento la presunta ambigua condotta del Partito Democratico della Sinistra, che in pubblico criticava il decreto Conso (l'opinione pubblica allora era fortemente dalla parte dei magistrati), mentre in privato - a suo dire - lo sosteneva.

 

Massimo D'Alema, all'epoca dei fatti coordinatore politico del PDS, di fronte a tale dichiarazione inveì contro Amato:

 

"Amato è un bugiardo e un poveraccio. È uno che deve fare di tutto per restare lí dov'è, sulla poltrona".

 

fonte:

http://www.petitiononline.com/dalema/petition.html

 

nb: credo che dopo questa triste esperienza dell'Unione non dovreste rivotare piu nessuno allora.

 

cmq la vicenda di Perugia è la dimostrazione di come l'attuale centro sinistra non sia immune dai mali del centro destra solo che essere di sinistra fa tanto 'pulito' e onesto ma ora la gente sta capendo che non è più così.

 

posterei anche altri giornali non di parte caro Aniway ma dove sono? e poi il buco da 50 milioni di euro c'è ed è un dato di fatto.

 

D'Alema non è stato mai processato né condannato. Quindi hai proprio sbagliato esempio. E il rapporto tra pregiudicati nel centro-sinistra e nella CDL è di 1 a 5. Pregiudicati per corruzione nella Sinistra (dai DS a RC ai Comunisti italiani ai Verdi) non ce ne sono..almeno non in parlamento. Non si può dire lo stesso per quanto riguarda il centro-destra...a cominciare dal suo capo, che ha sulle spalle, oltre ad una sequela di processi, e di reati riconosciuti ma prescritti, anche una condanna per falsa testimonianza all'epoca della P2 (poi fu amnistiato!!!!!!!!!!!!!!!!!).

Modificato da faranio
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castano hai stufato col postare articoli presi da siti/giornali palesemente schierati.

 

come non se ne puo piu delle prime pagine di libero.basta con questa propaganda da 4 soldi.

tanto ognuno rimane delle sue idee caro il mio castano,hai voglia di mettere le vignette dove si prende in giro prodi.

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Cari xxxxx, al dilà delle mie idee politiche e del mio sarcasmo, come giudicate il fatto che c'è un buco di 50 milioni di euro, dico CINQUANTA MILIONI DI EURO in un'amministrazione rossa da diversi anni? la risposta evidentemente è che la sinistra come la destra non è immune da certi malanni.....o mi sbaglio.

 

se voi di sinistra iniziaste a guardare i vostri sbagli invece di guardare sempre quelli degli altri forse oggi non sareste una maggioranza risicata di governo che si mantiene con lo sputo e c'è poco da ironizzare! la verità è che a parlare siete tutti bravissimi ma per l'ennesima volta ve la siete cavata col solito voto indispensabile dei senatori a vita. siamo fermi sempre alla solita Repubblica dei Pannoloni :lol:

 

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Perugia è una città dove si vive benissimo, dove non manca niente, dove la pulizia è estrema (a testimonianza del premio della nettezza urbana vinto ogni anno dalla città di Perugia), vivibilissima, delinquenza totalmente sotto controllo e raramente c'entrano perugini, di indiscussa bellezza. Al di là dei buchi tutti ancora da dimostrare l'amministrazione comunale ha da sempre reso Perugia meravigliosa dove la vita è bella.

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Perugia è una città dove si vive benissimo, dove non manca niente, dove la pulizia è estrema (a testimonianza del premio della nettezza urbana vinto ogni anno dalla città di Perugia), vivibilissima, delinquenza totalmente sotto controllo e raramente c'entrano perugini, di indiscussa bellezza. Al di là dei buchi tutti ancora da dimostrare l'amministrazione comunale ha da sempre reso Perugia meravigliosa dove la vita è bella.

 

Sono d'accordissimo con te, Perugia è una citta davvero molto bella e curatissima, tuttavia l'articolo è comparso oggi su varie testate e non lascia dubbi al fatto che il buco di 50 milioni di euro è un fatto gravissimo - allego l'articolo

 

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n. 76 del 2007-03-30 pagina 8

 

Perugia in rosso, una pioggia di avvisi

di Redazione

 

Dirigenti e funzionari della giunta dell’Unione indagati per il buco in bilancio che ha superato i 50 milioni. La Cdl: «Ora tocca ai politici»

 

Dalla voragine del buco di bilancio che da mesi paralizza di fatto il comune di Perugia, una cifra che avrebbe superato i 50 milioni di euro, proliferano gli avvisi di garanzia. Siamo a quota sei. Negli ultimi giorni i provvedimenti della Procura della Repubblica hanno raggiunto il direttore generale, Luciano Castellani (interrogato ieri), il city manager nominato dal sindaco Renato Locchi, l'uomo forte dei ds, e i tre consulenti esterni che hanno contribuito a redigere il consuntivo del 2005. Prima di loro sul registro degli indagati sono stati iscritti due primi dirigenti comunali, l'ex responsabile del Bilancio, Giuliana Bazzurri e l'ex titolare del settore Tributi, Giuliano Vergari. È evidente che per Renato Locchi non è uno dei momenti più facili. Al di là di quelli che saranno gli esiti giudiziari, la giunta di sinistra di una delle città più rosse in una delle Regioni più rosse incontra le difficoltà maggiori sul piano politico. «Non entriamo nel merito dell'inchiesta e abbiamo la massima fiducia nella magistratura» dice Massimo Monni, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale: «Ma la responsabilità di quanto accade è sempre politica. Ci chiediamo: è possibile che si scarichi tutto sui dirigenti tecnici, che per altro sono nominati dal sindaco?». Alla frana dei conti pubblici si è arrivati tra crediti presunti messi in bilancio con eccessivo ottimismo, anticipi ottenuti dalla società per la riscossione dei tributi e non conteggiati come debiti, l'impiego illegittimo dei Boc. Totale i 50 milioni che mancano all'appello, una cifra record. La vicenda è deflagrata dal litigio, o divergenza di vedute, tra la dottoressa Giuliana Bazzurri, la prima ad avere denunciato le presunte irregolarità e a rifiutarsi di firmare il documento contabile, e l'altro dirigente comunale, il dottor Vergari. Il sindaco quindi ha affidato il compito di predisporre il consuntivo 2005 al city manager. A luglio i capigruppo della casa delle libertà hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti. Che a novembre ha trasmesso tutto alla Procura.

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Perugia è una città dove si vive benissimo, dove non manca niente, dove la pulizia è estrema (a testimonianza del premio della nettezza urbana vinto ogni anno dalla città di Perugia), vivibilissima, delinquenza totalmente sotto controllo e raramente c'entrano perugini, di indiscussa bellezza. Al di là dei buchi tutti ancora da dimostrare l'amministrazione comunale ha da sempre reso Perugia meravigliosa dove la vita è bella.

 

 

Perugia è un gioello, veramente. e l'Umbria in generale è una terra molto molto bella, che non ha niente da invidiare alla Toscana (secondo me) Per bellezza dei paesaggi e qualità di vita.

 

Quando ci andai per la prima volta 15 anni fa rimasi stupefatto da tanta bellezza. Però Run, Perugia stranamente (e fortunatamente) non è pubblicizzata come meriterebbe, pensi che questo abbia a che fare con la natura della popolazione?

 

Gli umbri sono persone generalmente molto cordiali, tranqulli e non invadenti.

 

Se mi dicessero di andare a lavorare là ci andrei al volo.

 

Ieri sul Corriere c'era un bellissimo articolo sul "boom" dell'Umbria e su tutta la realtà sociale ed economica che fiorisce intorno ai centri principali della regione.

 

 

Run sei proprio fortunato :okboy:

Modificato da Brasileiro
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Castà,

non averne a male, scrivi post troppo lunghi, e non me li leggo (non solo i tuoi, ma in generale). Leggo due tre righe per capirne l'essenza e via.

 

Ma che si rubi a destra e a sinistra prova solo il fatto che l'italiano ama il furto per definizione quando puo' farlo.

 

E' comunque finchè non c'è una sentenza passata in giudicato occorre sempre essere attenti a sbilanciarsi.

 

ciao.

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Quando ci andai per la prima volta 15 anni fa rimasi stupefatto da tanta bellezza. Però Run, Perugia stranamente (e fortunatamente) non è pubblicizzata come meriterebbe, pensi che questo abbia a che fare con la natura della popolazione?

Come saprai Perugia per la sua università accoglie persone di ogni parte d'Italia nonchè stranieri. Quello che sento dire da quelli che vengono da fuori, la loro opinione è che siamo gente chiusa che non accoglie volentieri.

Dal mio punto di vista ciò non è vero, io dico che siamo gente prima di tutto onesta e anche molto generosa, buona di cuore ma che se qualcuno ci vuole sopraffare o si approfitta della nostra generosità ci sappiamo difendere molto bene. Suppongo che questa storia del "chiuso" derivi dal fatto che non ci facciamo mettere i piedi sopra la testa e l'ha tirata fuori proprio chi ha provato a metterceli ma non c'è riuscito.

Al contrario con chi si comporta bene a mio giudizio siamo molto aperti, pronti anche a dare l'anima per un favore, siamo persone allegre sempre pronti a scherzare ma anche seri quando c'è da essere seri.

Run sei proprio fortunato :okboy:

Grazie, mi onora questo complimento :)

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