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New York Times Fra 5 Anni Solo On Line


Brasileiro

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http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo348012.shtml

 

Non so davvero se stamperemo ancora il Times tra cinque anni e non me ne importa. Internet è un posto meraviglioso e noi lì siamo leader". Sono le parole shock di Arthur Sulzberger, editore del celebre quotidiano Usa, che annuncia quella che potrebbe essere una rivoluzione. La scelta di pubblicare, in un prossimo futuro, solo on line è motivata dai perenni conti in rosso dell'edizione cartacea.

 

I dati parlano chiaro: il sito web del New York Times è salito al milione e mezzo di visitatori al giorno rispetto al 1,1 milioni di abbonati all'edizione cartacea. Ancora: da quattro anni la società editrice del quotidiano registra bilanci in rosso e di recente il gruppo ha dichiarato una perdita di 570 milioni di dollari causata da una sua sola testata, "il Boston Globe".

 

Perdite e conti in rosso che fanno pendere sempre di più l'ago della bilancia a favore di iInternet, accelerando i tempi di transizione dal cartaceo alla Rete.

 

"Il New York Times è in viaggio - spiega l'editore Sulzberge al quotidiano "Haaretz" - e questo viaggio finirà quando la società smetterà di stampare il giornale. Quella sarà la fine della fase di transizione" .

 

Di recente sono stati accorpati i desk redazionali del giornale stampato e di quello online. Ma la rivoluzione dovrà fare i conti con "le resistenze professionali, con la sfida della raccolta pubblicitaria e con le conseguenti pres sioni degli inserzionisti, con la concorrenza dell'informazione capillare, incontrollabile,globale e gratuita dei blog, dell'adeguamento alle sempre nuove piattaforme tecnologiche su cui vengono veicolate le notizie".

 

Il futuro è sul Web

"I costi non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli della carta stampata - spiega Sulzberger -. L'ultima volta che abbiamo fatto un grosso investimento nella carta

stampata, abbiamo speso un miliardo di dollari. I costi di sviluppo dei siti non raggiungono queste vette".

 

Il passaggio sul Web non sarà gratuito: chi vuole leggere il New York Times online dovrà comunque pagare. Sulla questione blog l'editore spiega che "se il Times si dimentica chi e cos'è, perderà la guerra, e a ragione. Noi siamo i 'curatori' delle notizie: la gente non clicca sul New York Times per leggere i blog. Cerca piuttosto notizie attendibili che siano state verificate".

 

Gli scontenti

Ma come la prenderanno i giornalisti? "Il desk di un giornale è come il pronto soccorso negli ospedali, o una caserma, entrambe organizzazioni fortemente orientate al perseguimento di uno scopo, e piuttosto difficili da cambiare. Ma una volta che i giornalisti hanno afferrato il concetto, lo adottano e fanno di tutto per favorire il cambiamento, vecchi manager inclusi".

 

Credo che l'argomento si presti ad innumerevoli domande

 

Siete pro o contro?

Pensate che un giornale on line ed un giornale di carta siano analoghi nella fruizione?

Il tipo di lettura può essere lo stesso?

Il processo di selezione delle informazioni è lo stesso?

E quindi

Le idee che si fa una persona che legge on line e legge su carta saranno lo stesse?

 

Io sono ancora di quella vecchissima guardia che entra al lavoro con il giornale sotto braccio...ma non voglio adottare una prospettiva conservatrice al 100%..

 

dite la vostra.... :60:

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La differenza fra giornale cartaceo e online è palese. Da quando ho cominciato a leggere quotidiani in rete ho smesso di andare in edicola. Ogni tanto li sfoglio un po', ma leggere notizie vecchie di un giorno fa un certo effetto. Internet ti da la possibilità di assistere agli eventi in tempo reale, è un notevole vantaggio.

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Ovvio che chi compra oggi un giornale,lo fa per conoscere il punto di vista di questo o quel giornalista enon certo per conoscere i fatti.LA vera informazione ormai la facciamo noi,"ESSERI NORMALI"che ci scambiamo informazioni attraverso il web.Mi auguro che internet resti uno strumento democratico e non venga "lobbyzzato"da nessun colore politico e nessun colosso finanziario.La rivoluzione del secolo è in atto ed è ovvio che in america si stanno attrezzando.Per l Italia so che i nostri quoitidiani ricevono finanziamenti statali quindi mi auspico che i nostri giornalisti cambino lavoro definitivamente e soprattutto aria,non s ene può piu.Di solito si dice che" sanno tutto ma non sanno niente,"mai espressione fu piu azzeccata di questa per i pennaioli nostrani che sono sempre servili nei confronti della politica e rispetto alla finanza.

Personalmente sono legato all immagine romantica del quotidiano fresco di stampa,ma giorno dopo giorno sta diventando un ricordo sempre piu sfumato,un pò come capita per i primi amori adolescenziali,sono solo un caro ricordo lontano e niente piu.Purtroppo questo è diventato,il quotidiano da tenere sottobraccio mentre ci si reca al lavoro.

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il rapporto tra il giornale cartaceo e quello online e' una questione di tecnologie (nonsolo culturale) , fintanto che lo schermo rimarra' quello che conosciamo non e' cosi' probabile cheil giornale online soppiantera' quello cartaceo. Ma ora che sperimentano nuove forme di monitor portatili, quella potrebbe essere la parola fine (non totale ovviamente, nella stessa maniera in cui la TV non ha soppiantato la radio) all'editoria in generale, libri compresi.

 

pensate che la mattina il vostro monitor potrebbe connettersi automaticamente a internet e scaricare integralmente un quotidiano.

 

stavo cercando un articolo lettoqualche tempo fa di un prototipo di monitor sperimentato da Philips, un monitor pieghevole e che non stanca gli occhi come il monitor normale perche' i caratteri vengono composti "fisicamente" sullo schermo (se non ricordo male, magnetizzando particelle d'inchiostro a formare i caratteri). Qualcuno se lo ricorda?

 

e' un po' che leggevo di esperimenti in quella direzione

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