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Quanti Di Voi Possono Dire:


TEA

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mi ha sempre affascinato il concetto di libertà.

Secondo me nessuno che vive in una società come la nostra o comunque insieme agli altri può definirsi libero in quanto ogni cosa che fa è in relazione a quello che fa un'altra persona,dobbiamo sempre render conto a qualcun altro delle nostre azioni.

credo però che la libertà "mentale" la si ottenga riuscendo a capire e conoscere se stessi e per farlo,sempre secondo me,è necessario isolarsi dagli altri almeno per un periodo.

 

Quindi penso che ormai,ai giorni nostri,sia impossibile essere uno spirito libero a 360° (purtroppo),troppi interessi e forse anche troppa paura di abbandonare uno stile di vita che se pur in qualche maniera ci plagia ci rende più sicuri...però almeno si può cercare di raggiungere quella libertà mentale accennata prima che sicuramente può servirci a viver meglio sia con noi stessi che con gli altri.

 

p.s. dico che è impossibile riuscire ad essere uno spirito libero a 360°...ma in realtà spero di sbagliarmi!

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Essere libero cioè libero di agire, di fare quello che si vuole, senza dar conto delle idee altrui e degli effetti che si generano del nostro modo di fare è una cosa che riguarda la persolità.

Ci sono quelli che se ne fregano di quello che pensano gli altri quindi non seguono questi ultimi e altri all'opposto ai quali interessa piacere alle altre persone e seguono spesso le persone che nn ricercano queste cose.

Primo esempio per eccellenza che da l'idea dell'emancipazione di una persona è l'attrazione al sesso opposto perchè quì si vede se uno è effettivamente uno schiavo o uno libero cioè tanto uno nn sente la necessità di avere un partner nella vita tanto piu sara libero e svincolato da ogni impengno.

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la libertà è un fattore troppo soggettivo. per me libertà vuol dire poter fare cio' che mi pare della mia vita nei limiti del possibile e posso dire di essere sempre stato abbastanza libero nella mia vita, nelle mie decisioni e nelle mie scelte.

 

non mi sento schiavo di nessuna donna o situazione familiare, al lavoro ho abbastanza spazio e della mia vita e dei miei soldi ho sempre fatto cio' che mi pare.

 

purtroppo quando si vive in società occorre anche saper sottostare a delle regole e a delle situazioni che non vorremmo ma non per questo non siamo liberi anzi io ritengo che riuscire ad adattarsi renda l'uomo realmente libero, libero di non essere vittima del proprio orgoglio.

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esser uno spirito libero è cosa diversa secondo me dalla libertà di gestire la propria vita e i propri soldi come meglio si crede.

una persona pur disponendo come meglio crede del proprio denaro sarà sempre vincolato dalla società in cui vive che gli mostrerà solo alcuni modi di investire il proprio denaro ad esempio...

 

Essere uno spirito libero (tea ha scritto spirito libero,nn uomo libero...nn so se è fatto volontariamente ma le considero due cose diverse) secondo me significa riuscire a staccarsi dai legami con la società,non aver paura della solitudine e soprattutto,cosa che m ero dimenticato di scriver prima,aver voglia di scoprire sempre nuove cose e cercar di guardare sempre al di là dell'orizzonte...ecco,secondo me uno spirito libero è un cercatore...l'oggetto della ricerca è soggettivo ovviamente.

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Personalmente sono uno spirito libero quando gioco a calcio,perchè come tutti i numeri 10 sono come si suol dire"GENIO E SREGOLATEZZA", croce e delizia degli allenatori,tocco di palla e poca corsa..

magari nn tocco palla per tuuta la partita ma al 90 tiro fuori dal cilindro il numero che togli le "CASTAGNE DAL FUOCO"

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per essere libero secondo i miei canoni dovrei andarmene su un'isola deserta senza che nessuno mi possa spaccare le balle...

 

 

 

Penso che il vecchio Ponti come anche Carlo abbiano centrato il punto,ovunque mi giri vedo coercizioni,regole e limiti...

Certo la gabbia dorata e' abbellita a modo,luccica talmente forte che acceca l'occhio della consapevolezza...

Da piccolo in primavera avevo voglia di correre e giocare (come e' normale che sia)ed invece dovevo stare piegato sui libri aspettando la campanella della Liberta',sotto militare obbedire agli ordini di chi contrario al mio volere, adesso il lavoro mi ruba le ore migliori della giornata in cambio di un tozzo di pane maleodorante che mi permette di sopravvivere...

Nella societa' d'oggi l'uomo libero non esiste,si parla solo di schiavitu' mal retribuita(devo vivere ed allora devo vendermi),adesso saltera' fuori qualcuno che dira' che libero' e'chi libero si sente,non ci credo...

 

 

 

esser uno spirito libero è cosa diversa secondo me dalla libertà di gestire la propria vita e i propri soldi come meglio si crede.

una persona pur disponendo come meglio crede del proprio denaro sarà sempre vincolato dalla società in cui vive che gli mostrerà solo alcuni modi di investire il proprio denaro ad esempio...

 

Essere uno spirito libero (tea ha scritto spirito libero,nn uomo libero...nn so se è fatto volontariamente ma le considero due cose diverse) secondo me significa riuscire a staccarsi dai legami con la società,non aver paura della solitudine e soprattutto,cosa che m ero dimenticato di scriver prima,aver voglia di scoprire sempre nuove cose e cercar di guardare sempre al di là dell'orizzonte...ecco,secondo me uno spirito libero è un cercatore...l'oggetto della ricerca è soggettivo ovviamente.

 

 

 

:okboy: :okboy: :okboy: :okboy: :okboy: :okboy: :okboy: :okboy: :okboy: :okboy:

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TEA

adesso saltera' fuori qualcuno che dira' che libero' e'chi libero si sente,non ci credo...

 

Eccomi sono appena saltato fuori per dire proprio quello che hai scritto: LIBERO E' CHI LIBERO SI SENTE, questo è esattamente il mio pensiero perchè quella dell'isola deserta è la balla che si racconta a se stessi quando non riuscendosi ad adattare all'ambiente si cerca la scappatoia in luoghi (isola deserta/alta montagna) dove in realtà si fugge e ci si isola. l'uomo è fatto per vivere in società non per fare l'eremita.

 

il fatto di scappare in un luogo dove ci siamo solo noi e la natura puo' essere un'esperienza bellissima per riflettere su se stessi (anch'io amo da questo punto di vista la solitudine), ma questo non puo' rappresentare la felicità.

 

mi viene in mente il celebre film con tom hanks naufragato nell'atollo che va completamente fuori di testa

 

io sono un uomo moderno e come tali oltre alle mie virtu' ho anche tanti vizi che voglio soddisfare e per me essere libero significa essere libero di poterlo fare, di poter fare la mia vita senza complicazioni. per me essere libero è anche il concedermi i piaceri che mi piacciono, poter andare dove mi pare, frequentare chi mi pare, fare cio' che mi gira e soprattutto non avere vincoli che frenano la mia libertà.

 

sappiate che la libertà ce la costruiamo dentro di noi e non obbligatoriamente la troviamo all'esterno. chi va in un'isola deserta sarà anche libero di non avere gente che gli rompe le scatole, lo smog, i rumori, ma non sarà libero di fare altro, sarà schiavo di se stesso e di una solitudine che alla fine gli si ritorce contro, che lo porta alla pazzia, alla depressione.

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io quando parlo di solitudine non dico che bisogna andare a vivere per sempre come un eremita,dico che se uno vuole conoscere se stesso dovrà fare un percorso e affrontare un periodo di solitudine...solo così una persona può conoscere se stesso e riuscire a togliere (per quanto possibile) quella maschera che portiamo tutti i giorni per apparire in un certo modo di fronte alla gente (togliersela del tutto è impossibile,me ne rendo conto...).

Vedi castano,secondo me quello che hai scritto tu non è libertà ma comodità...cosa ben diversa,magari pensi di esser libero di far ciò che vuoi,scegliere chi frequentare,scegliere cosa mangiare,scegliere come vestire...ma credi sia veramente così o è la società che di mette di fronte solo alcune scelte?

a parte che nn sei libero di frequentare chi vuoi ma questa scelta è strettamente dipendente dall'ambiente che frequenti,e se frequenti un certo ambiente nn è detto che lo fai perchè ti piace...spesso lo si fa perchè si conosce (o ci vien fatto conoscere) solo quel tipo di ambiente.

penso che la società ci offra un percorso prestabilito senza possibilità di evadere o di fare scelte alternative,e questo in fondo ci va bene,è + comodo in un certo senso....per alcuni.

 

Dire che è libero chi si sente tale non sia corretto,dentro di noi possiamo "predisporci" alla libertà,ma nn ottenerla.

Modificato da -CARLO-
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io quando parlo di solitudine non dico che bisogna andare a vivere per sempre come un eremita,dico che se uno vuole conoscere se stesso dovrà fare un percorso e affrontare un periodo di solitudine...solo così una persona può conoscere se stesso e riuscire a togliere (per quanto possibile) quella maschera che portiamo tutti i giorni per apparire in un certo modo di fronte alla gente (togliersela del tutto è impossibile,me ne rendo conto...).

Vedi castano,secondo me quello che hai scritto tu non è libertà ma comodità...cosa ben diversa,magari pensi di esser libero di far ciò che vuoi,scegliere chi frequentare,scegliere cosa mangiare,scegliere come vestire...ma credi sia veramente così o è la società che di mette di fronte solo alcune scelte?

a parte che nn sei libero di frequentare chi vuoi ma questa scelta è strettamente dipendente dall'ambiente che frequenti,e se frequenti un certo ambiente nn è detto che lo fai perchè ti piace...spesso lo si fa perchè si conosce (o ci vien fatto conoscere) solo quel tipo di ambiente.

penso che la società ci offra un percorso prestabilito senza possibilità di evadere o di fare scelte alternative,e questo in fondo ci va bene,è + comodo in un certo senso....per alcuni.

 

Dire che è libero chi si sente tale non sia corretto,dentro di noi possiamo "predisporci" alla libertà,ma nn ottenerla.

 

Dire di sentirsi libero è troppo facile tu sei libero dalla f**a?

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-CARLO-

Vedi castano,secondo me quello che hai scritto tu non è libertà ma comodità...cosa ben diversa,magari pensi di esser libero di far ciò che vuoi,scegliere chi frequentare,scegliere cosa mangiare,scegliere come vestire...ma credi sia veramente così o è la società che di mette di fronte solo alcune scelte?

a parte che nn sei libero di frequentare chi vuoi ma questa scelta è strettamente dipendente dall'ambiente che frequenti,e se frequenti un certo ambiente nn è detto che lo fai perchè ti piace...spesso lo si fa perchè si conosce (o ci vien fatto conoscere) solo quel tipo di ambiente.

penso che la società ci offra un percorso prestabilito senza possibilità di evadere o di fare scelte alternative,e questo in fondo ci va bene,è + comodo in un certo senso....per alcuni.

 

Dire che è libero chi si sente tale non sia corretto,dentro di noi possiamo "predisporci" alla libertà,ma nn ottenerla.

 

Sono in parte d'accordo con cio' che dici Carlo, le cose che riporti sono innegabili, ma sentirsi liberi per me è una sensazione che puo' esserci anche con quei muri contenitori della nostra società. è un po come quando a volte ci si sente soli anche con tanta gente attorno, secondo me la libertà in primis è uno stato d'animo, una cosa psicologica. è legittimo dire che nella libertà come la intendo io ci sono dei vincoli, delle comodità degli adagiamenti e dei fattori inconsci che nemmeno considero, ma l'importante a mio avviso è starci bene. che poi per altri la mia non sia libertà lo trovo relativo, per me è libertà e senso di felicità, di appagamento.

 

io mi sento libero e felice da quando mi sveglio a quando me ne vado a coricare, mi piace la mia vita, mi piaccio, certo sono molto insoddisfatto dalla società e dal mondo che mi circonda, mi sento spesso solo e incompreso tra gente sempre piu' egoista e in un mondo cosi' malato che a volte penso che la vera libertà sarebbe vivere in una società similare ma diversa come persone e comportamentoi ma è chiedere troppo cosi' mi rassegno un po e apprezzo quello che ho sentendomi libero perchè dopo tutto sono molto libero e fortunato per la vita che posso fare. almeno il 90% delle persone che conosco non possono farlo e sono pieni di vincoli.

 

vincoli, ricordate questo termine. vincoli, obblighi, palle al piede, cose che strozzano la propria vita e la propria libertà.

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-CARLO-

Vedi castano,secondo me quello che hai scritto tu non è libertà ma comodità...cosa ben diversa,magari pensi di esser libero di far ciò che vuoi,scegliere chi frequentare,scegliere cosa mangiare,scegliere come vestire...ma credi sia veramente così o è la società che di mette di fronte solo alcune scelte?

a parte che nn sei libero di frequentare chi vuoi ma questa scelta è strettamente dipendente dall'ambiente che frequenti,e se frequenti un certo ambiente nn è detto che lo fai perchè ti piace...spesso lo si fa perchè si conosce (o ci vien fatto conoscere) solo quel tipo di ambiente.

penso che la società ci offra un percorso prestabilito senza possibilità di evadere o di fare scelte alternative,e questo in fondo ci va bene,è + comodo in un certo senso....per alcuni.

 

Dire che è libero chi si sente tale non sia corretto,dentro di noi possiamo "predisporci" alla libertà,ma nn ottenerla.

 

Sono in parte d'accordo con cio' che dici Carlo, le cose che riporti sono innegabili, ma sentirsi liberi per me è una sensazione che puo' esserci anche con quei muri contenitori della nostra società. è un po come quando a volte ci si sente soli anche con tanta gente attorno, secondo me la libertà in primis è uno stato d'animo, una cosa psicologica. è legittimo dire che nella libertà come la intendo io ci sono dei vincoli, delle comodità degli adagiamenti e dei fattori inconsci che nemmeno considero, ma l'importante a mio avviso è starci bene. che poi per altri la mia non sia libertà lo trovo relativo, per me è libertà e senso di felicità, di appagamento.

 

io mi sento libero e felice da quando mi sveglio a quando me ne vado a coricare, mi piace la mia vita, mi piaccio, certo sono molto insoddisfatto dalla società e dal mondo che mi circonda, mi sento spesso solo e incompreso tra gente sempre piu' egoista e in un mondo cosi' malato che a volte penso che la vera libertà sarebbe vivere in una società similare ma diversa come persone e comportamentoi ma è chiedere troppo cosi' mi rassegno un po e apprezzo quello che ho sentendomi libero perchè dopo tutto sono molto libero e fortunato per la vita che posso fare. almeno il 90% delle persone che conosco non possono farlo e sono pieni di vincoli.

 

vincoli, ricordate questo termine. vincoli, obblighi, palle al piede, cose che strozzano la propria vita e la propria libertà.

 

Ecco ora sono le 12.55, stacco tutto e me ne vado a dormire, metto il clima a 35 e mi rilasso da solo sul matrimoniale tirando su la trapunta leggera con gli orsi se ho freddo....questa è libertà!!

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Ma se la tua ragazza te le fa giarare te cosa fai stai zitto o la mandi a c...are?

non capisco il legame con il concetto di libertà :blink:

 

per castano,secondo me,e rischio di ripetere le stesse cose,questo significa viver bene...e onore a te che ci riesci...però per me non significa esser libero.

 

E' anche vero che riuscire a viver bene è una conquista che poche persone,obiettivamente,raggiungono...

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QUOTE(beavis @ 19/09/2006, 12:44)

 

Ma se la tua ragazza te le fa giarare te cosa fai stai zitto o la mandi a c...are?

 

 

non capisco il legame con il concetto di libertà

 

Forse intendeva dire il fatto di sentirsi libero di poter mandare a quel paese la ragazza mentr altri magari ne sono schiavi, quindi non liberi di fare questi gesti in momenti di collera (magari sbaglio ma la mia interpretazione è questa).

 

-CARLO-

per castano,secondo me,e rischio di ripetere le stesse cose,questo significa viver bene...e onore a te che ci riesci...però per me non significa esser libero.

 

Carlo, non so se senza soldi in tasca mi sentirei altrettanto libero, tuttavia la mia vita intesa come 'vincoli' rimarrebbe pressocchè similare, rimarrei libero di pensarla come ora, libero di fare cio' che voglio, libero di pensarla come voglio, in sintesi ti diro' che mi ritrovo abbastanza nel pensiero esposto da Curva

 

curvadong Ieri, 10:07 AM

 

libero sì..anche di dipendere mille cose che sfuggono alla tua volontà e capacità d'intervento.Sei libero quando smetti di chiederti come fare ad esserlo xchè capisci che non conta 'diventare' libero ma quello che decidi di fare nel frattempo....

 

se la liberta' di per se non esiste se cosi' vogliamo dire, anch'io nel mio modo di vivere e di ragionare non ci penso e onestamente non mi ero mai posto il problema prima di aprire questo topic! (giuro).

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Volevo arrivare a dire come ha detto castano chiaro che alcune persone hanno bisogno di avere un compagno/a e che non possono farne a meno e quindi piegano la loro volonta nn solo nella vita sentimentale ma anche nei rapporti con gli altri.

 

Personalmente io nn appartengo a questa categoria anche se nn posso dire di essere veramente libero di fare tutto quello che mi gira. Cioè cerco di arragniarmi alla meglio.

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