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siete favorevoli ai matrimoni gay?


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Ovviamente era un paradosso, ma le paure che mette in evidenza, come anche la tua, poggiano sul presupposto che l'educazione impartita da due omo sia peggiore o dannosa di quella di una coppia etero.Mentre se gli omo hanno un riconoscimento di plausibilità psichica nn si vede come il diritto di amare e crescere 'figli' possa venirgli negato.Se vuoi dare la tua versione in merito son tutt'orecchie.

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Non condivido stavolta ciò che dice brasileiro.Siamo puu pragmatici e meno folosofici.Negare che ci siano delle verità assolute è la piu grossa delle idiozie messa in giro da filosofi apparentemente geniali.Esiste eccome la differenza fra l ammazzare un essere umano ed un insetto.Se si insiste su questi binari potrei dire che rubare ed ammazzare il prossimo è un mio diritto e nessuno può negarmi la libertà di farlo...ma tornando alla questione,propio per essere piu pragmatici,credo che la scoietà debba evolversi e RICONOSCERE i diritti di due omosessuali che decidono di stare insieme.xxxxx parliamo di due esseri umani,non di una donna che s accoppia con un cane oppure una scimmia colla giraffa.parliamo di due indivudui inseriti in un contesto sociale,che si amano e decidono di consumare i giorni della loro vita insieme.Quale disordine apporterebbero alla società?Magari un giorno i nostri figli si spaventerebbero se come vicini di casa avessero coniugi gay??

L ordine nella società è qualcosa ke diamo noi stessi,non credo che ci sarebbero rivoluzioni o decadimento dei costumi.Quale stravolgimento'?Nell antica Grecia l omosessualità era prassi comune e nonostante ciò ancora oggi rappresenta una delle civiltà piu evolute che il nostro pianeta abbia mai conosciuto.L esempio era solo per sottolineare che nel tempo avvengono dei cambiamenti e riconoscere i diritti enon solo i doveri degli omosessuali fa parte di una civiltà davvero evoluta.

Curvadong parla di adoziojne ma credo che si debba andare per gradi ed i tempi non siano affatti maturi per qualcodsa del genere.

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Se persone dello stesso sesso si amano e stanno bene insieme...nulla da obiettare.

Regolarizzare i matrimoni delle coppie non-etero dal punto di vista istituzionale, inserendo la stessa normativa giuridica adottata per le coppie etero, costituisce un diritto e servirebbe a disciplinare anche tale tipo di unioni sotto ogni aspetto giuridico (separazioni, divorzi, ripartizione delle proprietà etc.)

 

Purtroppo metto un bel semaforo rosso irremovibile alla possibilità, per le coppie non-etero, di adottare figli. Uno psicologo o un operatore sociale impegnato nel mondo dell'infanzia vi spiegherebbero quali traumi potrebbe subire un bambino allevato da due "genitori" dello stesso sesso, per quanto amore e devozione entrambi possano dedicare al proprio ruolo.

 

Non ci sono in ballo preconcetti legati alla morale, alla religione, alla cultura, alla tradizione o ai costumi. Ci sono in ballo le regole dettate da madre natura, le quali hanno stabilito la composizione familiare di un nucleo di esseri umani.

 

Infine semaforo rosso anche per l'assegnazione di case popolari : i criteri di assegnazione devono dare la precedenza alle coppie etero con a carico figli.

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Infine semaforo rosso anche per l'assegnazione di case popolari : i criteri di assegnazione devono dare la precedenza alle coppie etero con a carico figli.

 

Questo riguarda anche le coppie etero una coppia uomo-donna con figli (e ancor più una famiglia numersosa) passa avanti in graduatoria ad una coppia uomo-donna senza figli (non è una discriminazione)

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Quoto in  toto Quarzo, pero' voglio dirvi una cosa. altrettanto fondamentale.  due gay non potrebbero mai maritarsi in Chiesa poichè il matrimonio è un'istituzione cristiana, a cosa serve sposarsi al municipio? a me sembra un'idiozia.

 

E chi l'ha detto che il matrimonio è un'istituzione cristiana?

sa iquante coppie si sposano solo in municipio?? L'unico valore a livello giuridico è il matrimonio in municipio (anche chi si sposa in chiesa deve PRIMA andare in municipio solo quello ha valore giuridico e poi andare in chiesa a "festeggiare")

Per non parlare di quei "finti cattolici" che non hanno mai messo piede in una Chiesa dall'eta della prima comunione (e fanno anche la Cresima una settimana prima di sposarsi) che si "fingono cattolici" solo per fare bella la festa, con il prete, la chiesetta, la marcia nunziale, la mamma e il papà sottobraccio all'altare....

Per carità liberissimi di farlo, ovviamente.... (ma ci risparmino le prediche però)

Modificato da LaBidella
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La richiesta di rendere possibili le unioni di fatto fra gay non ha solo una valenza di accettazione sociale, ma soprattutto di salvaguardia delle due parti attrici nell'atto dell'unione.

 

Esempio.

Uno dei due muore: se non sono legati da un qualche legame giuridico (matrimonio, pacs o quel che vi pare) nascono problemi di ogni sorta per quanto riguarda, ad esempio, il patrimonio del defunto, il luogo di sepoltura ecc..

 

Io credo che sia giusto regolamentare le unioni gay che, ricordo, non è una malattia esserlo, o una deviazione.. è solo una questione di gusti!

Per quanto riguarda la procreazione e tutto quello che ne consegue (..) beh.. il discorso è un po' più complesso.

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invece di fare arzigogoli, cerca di spiegare perchè uccidere una zanzara dovrebbe essere diverse che uccidere un uomo; probabilmente perchè pensi che Situazioni diverse richiedono trattamenti diversi e uccidere una zanzare non è come uccidere un uomo.

 

Questo principio si applica anche al tema che stiamo dibattendo

 

Se tu o un altro è omesessuale non me ne frega niente, da cittadino hai gli stessi diritti che ho io che non lo sono. Io non decido sulla tua vita e non voglio entrare nelle tue personalissime scelte affettive.

 

Se vuoi metterti con un uomo, mettitici, la libertà personale è sacra, e del tuo corpo ne fai quello che vuoi.

 

Se però si chiede a me di considerare come cittadino che appartiena ad una comunità con regole  sullo stesso piano delle cose diverse, io non sono d'accordo, e  intollerante è chi non riconosce alla controparte il diritto di pensarla diversamente, di non volere un cambiamento che non ritiene giusto.

 

Sei tu, caro La Bidella e altri come te, il moralista retrivo che tenta di imporre sulla base di una superiorità morale e di un concetto deviato di tolleranza, un modello sociale che non condivido.

 

Tu da individuo non devi chiedermi il permesso per stare con un uomo (e quindi la tua libertà individuale è intatta), ma da cittadino devi per forza tener conto delle persone che stanno intorne a te e che possono non essere d'accordo a dare a unioni diverse lo stesso valore e gli stessi diritti. Q

 

Siamo in democrazia? battetevi per i vostri "diritti" io mi battero' per quello mio di non farmi imporre un ordne sociale che ritengo sbagliatissimo e dannoso. Da cittadino, non da individuo.

 

 

certo che nessuno si sogna di imporre nulla a nessuno.

Piuttosto è l'esatto contrario: è proprio chi vuole IMPEDIRE che ciò avvenga vuole -di fatto- IMPORRE la sua morale ritenendola universale.

Si tratta di fare una legge che è una SCELTA, una OPPORTUNITA' (mica un obbligo!!!!) chi se ne vuole avvalere se ne avvale, chi la giudica inopportuna o contraria alla propria morale non se ne avvale. Punto e basta.

 

Se rovesciamo il tuo concetto allora è come dire che poichè i single costituiscono "un ordine sociale che ritengo sbagliatissimo e dannoso" (tanto per usare le stesse parole di brasileiro) impedisco lo status sociale di single, obbligando tutti gli individui a sposarsi entro 22 anni e a concepire almeno 2 figli entro i trenta.

E' proprio questo il punto: ognuno da cittadino ha il suo personalissimo "ordine sociale" e quindi che facciamo?? Ognuno impone il suo agli altri?

CIO' CHE A NOI NON PIACE NON DEVE ESISTERE AUTOMATICAMENTE NEMMENO PER L'ALTRO?

 

L'omosessualità è una condizione, NON è una scelta, un capriccio o peggio ancora un vizio o una scelta "alternativa", se l'omosessualità fosse una libera scelta allora si, eventualmente si potrebbe dire: "se scegli di essere tale devi rinunciare a certi diritti".

Vogliamo dare a queste persone appunto la possibilità di essere non solo degli individui ma anche dei cittadini? Perchè non devono esistere per lo Stato, per la legge? Perchè sono condannati ad essere dei fantasmi sociali? degli individui appunto da rinchiudere solo nelle camere da letto? (ed è gia un passo avanti considerando che c'è ancora chi li vuole rinchiudere nei lager).

 

Danno fastidio a qualcuno? Fanno un danno a qualcuno o qualcosa? Qual'è il PERICOLO SOCIALE che rappresentano? Il danno o la minaccia per la società??

 

Questo dovreste essere in grado di spiegare e non uscirvene con "la vecchietta che si sposa il cane", o se accendere lo zampirone (tanto per rimanere in tema di zanzare) e buttare una bomba atomica siano la stessa cosa.

Se argomentiamo per paradossi (che non stanno nè in cielo nè in terra tipo appunto "la vecchietta che sposa il cane") si fa solo un esercizio di retorica dove si può sostenere tutto e il contrario di tutto (anche Lebidelle hanno letto Schopenauer).....ma siamo ai livelli de "se mia nonna avesse le ruote sarebbe un carretto" e se dal paradosso ritorniamo al razionale il giorno in cui ci sarà un'emergenza sociale di "vecchiette che vogliono sposare i cani" ci si porrà il problema...adesso non risulta che milioni di vecchiette vogliano sposarsi i cani quindi è un problema che socialmente non esiste. Stop. I filosofi appunto si trastullano su cose che non esistono e, dopo averci riflettuto una vita, concludono che "l'essere è e il non essere non è".... i politici (ma anche le "persone che si alzano la mattina") si preoccupano di ciò che esiste con sano realismo

 

Questo appunto è il ragionamento "laico" che uno Stato deve fare, poi i ragionamenti "morali" li faccia la Chiesa (che un individuo sceglie SE seguire, COME, e FIN DOVE seguirli)

Personalmente avrei il "terrore" di una società dove chessò i Buttiglione&Giovanardi (o i Brasileiro nel loro piccolo) ci IMPONGANO -ope legis- cosa è morale quindi da fare e cosa non è morale.

 

Io sono eterosessuale e "addirittura" voglio sposarmi al più presto con la mia ragazza e concepire un figlio....quindi A LIVELLO PERSONALE non mi interessano nè le Unioni di fatto etero nè tantomeno i Pacs omo, ma credo (e mi batto nel mio piccolo) per una società laica dove i cattolici o i Moralisti siano LIBERI di sposarsi invece di convivere, di NON divorziare, di NON usare la "pillola del giorno dopo", di NON ricorrere (in caso di sterilità) alla procreazione assistita ma solo allo Spiro Santo, eccetera eccetera, quindi lascio LIBERI i cattolici o i moralisti di vivere liberamente secondo la loro morale e scegliersi il loro personale "ordine sociale".

Al contrario invece i cattolici e i moralisti vogliono IMPEDIRMI (vietare..vietare...vietare) di vivere secondo la mia morale e il mio "ordine sociale".

Questa è la differenza tra me (inteso in senso generale) e un Moralista, tra me e un Cattolico.

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Quoto in  toto Quarzo, pero' voglio dirvi una cosa. altrettanto fondamentale.  due gay non potrebbero mai maritarsi in Chiesa poichè il matrimonio è un'istituzione cristiana, a cosa serve sposarsi al municipio? a me sembra un'idiozia.

..ma che centra...

Sposarsi ha due significati diversi se lo si considera da un punto di vista di sacramento o di unione.

Sposarsi in comune ha le stesse finalità pratiche di farlo in chiesa, con la differenza che non ce stanno tutte quelle menate religiose di mezzo.

 

Il matrimonio, se vogliamo, nasce per tutelare la parte più debole della società del tempo, la donna.

 

In effetti, ad oggi, trovo del tutto inutile e anche un po' "vintage", se vogliamo, il matrimonio.

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La base della richiesta è che il sentimento che unisce due uomini o due donne dello stesso sesso in una relazione affettiva non sia di rango inferiore a quello di una coppia "normale". Come detto è una base ambiguamente falsa: fosse cosiì chi non è d'accordo sarebbe un retrivo e un intollerante perchè i sentimenti non hanno rango e non possono essere giudicati.

 

Beh, Brasi, personalmente mi guardo bene dal dare dell'intollerante o dal giudicare bigotto chi la pensa in modo diverso da me.. soprattutto in riferimento a temi di questo tipo.

 

Per quale motivo, se però assumiamo la loro posizione,  ti domando, Cripto, questo nobile principio non potrebbe essere applicato con pari rigore verso

 

1) un essere umano che ama un animale, (di qualsiasi amore si possa esso trattare, anche di semplice affetto)

 

2) di un uomo che ama due o più uomini o due o più donne o viceversa (intendendo una poligamia voluta e non imposta da leggi discriminatorie)

 

1-La coppia, sulla quale si costruisce la famiglia, è la base della società.

 

2-L'omosessualità è stata "declassata" nel corso dei decenni, da malattia a tendenza, secondo me giustamente.

 

3-Il fenomeno delle coppie di fatto è grandemente cresciuto negli ultimi anni, perchè? Forse, e dico forse, perchè il matrimonio classico, civile o religioso, non risponde piu ai bisogni della coppia che si forma in questo tempo e le famiglie allargate o atipiche che siano, sono sempre di piu. E' un bene, è un male? Non ne ho idea. I motivi del cambiamento delle esigenze e del rallentamento del matrimonio non li so.. troppo costoso? Il lavoro fisso è in dimunuzione e quindi niente mutuo per progettare il futuro? Se sei una donna sposata fai piu fatica a trovare lavoro? Fa paura un'eventuale trafila divorzio? Queste generazioni sono insucure? Veramente, non ne ho idea... ma la questione numerica rimane: sempre piu coppie vivono insieme e possono disporre solo di una scelta duale: o ti sposi o come coppia NON hai diritti.

 

4-Date queste premesse sta emergendo una domanda collettiva di una regolamentazione meno "rigida" del matrimonio, ma che garantisca alcuni diritti basilari DELLA COPPIA e nei confronti di terzi. Ora, abbiamo mille modi per pagare un chilo di mele (contanti, bancomat, carta di credito) ma abbiamo solo UN modo di regolamentare un'unione tra due persone che vogliono vivere insieme. A me sembra un'assurdità e un regime più "leggero" che si ponga a metà strada tra il tutto e il niente, che garantisca alcuni diritti, ripeto, per me sacrosanti tra due persone che hanno deciso di dividere la vita, beh.. per me è doveroso che lo stato si impegni a costruirlo.

 

5-I giusti sessuali alla base della formazione della coppia sono gioco forza due: etero e omo. Se abbiamo detto che l'omosessualità non è devianza, non vedo come impedire a due persone delle stesso sesso, di usufruire di un regime di diritti sacrosanti, se lo vogliono.

 

In riferimento ai minori, il discorso sarebbe complesso, ma sintetizzandolo dico che su questo tema mi sento di mantenere un principio di precauzione nell'interesse del minore, e garantire l'adozione nella cui coppia sono presenti entrambi i sessi, e quindi entrambi i modelli. Anche se.. bisognerebbe analizzare le condizioni di vita degli orfani e fare un discorso realistico.. molto spesso l'amore di famiglie atipiche, di single, e di coppie omosessuale, pur con quel deficit di modello, forse sarebbe meglio rispetto ad affidi di pochi mesi o agli orfanotrofi.. (o come si chiamano adesso..).. in ogni caso, la prima azione da fare in effetti sarebbe quella di migliorare la situazione esistente, prima di pensare ad adozioni a coppie omosessuali.

 

Se un sentimento di affetto profondo è condizione sufficiente per produrre effetti giuridici / sociali pubblici (sottolineo tre volte pubblici) lo dovrebbe essere in tutti i casi non solo in alcuni.

 

QUOTE(cripto @ 22/01/2006, 01:26)

La domanda, nata dalla società, è quella di regolamentare le coppie.

 

La domanda di una parte della società, che un'altra parte della società avversa legittimamente.

 

Ovviamente in tutti i casi rilevanti per una società (dal punto di vista sociologico/numerico). Per fondare un partito e per istituire un referendum servono delle firme. Insomma, per aprire una questione sociale, questa deve essere consistente.. (ma NON deve essere maggioranza) poi una volta aperta, si deciderà democraticamente cosa fare.

 

Qual è il criterio che porta questi falsi sventolatori di un concetto erroneo e travisato di libertà dire sì alle unioni omosessuali e no a quelle dei miei due esempi?

Per cortesia invece di dirmi che non sei d'accordo dimmi qual è il motivo per cui a dei sentimenti di affetto / amore dai trattamenti diversi, e poi discutiamo.

 

Come detto sopra, ne faccio un concetto sociologico/numerico. Seguendo per assurdo i tuoi esempi, visto che le società cambiano, se un giorno nascerà un'esigenza (se non collettiva, ma almeno di una buona minoranza) di regolamentare la propria unione con animali, o più realisticamente (visto vincoli genetici.. sui quali, anche in riferimento agli omosessuali potremmo discutere a lungo) unioni con piu di due persone, penso che la società e soprattutto lo stato debbano perdere tempo ad analizzare il fenomeno e a tentate di dare una risposta.

 

ciao

Modificato da cripto
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Se l'omosessualità è una condizione dell'essere e nn una devianza e nemmeno una sfxxx abbiamo il dovere di portare il principio alle estreme conseguenze e verificarne la plausibilità, almeno teorica.Se viene riconosciuta parità, questa deve esistere ad ogni grado dell'agire sociale.Siccome stiamo parlando di persone ogni distinzione che operi una diminuzione di tali diritti appare aberrante e inaccettabile.Altra cosa è dire che i tempi nn sono maturi, assolutamente d'accordo, ma son cose appunto ben diverse.

 

un altro concetto sul quale soffermarsi è che la sensibilità e la 'dimensione' specifica che mancherebbero ad un omo per fare la mamma o il babbo del figlio adottato, nn sono attributi biologico nè ormonali semmai si collocano sul piano culturale, ma la cultura è una convenzione pattuita nel lungo periodo e nuove istanze sociali 'contrattano' nuove soluzioni , spesso in grado e nella legittimità di scardinare l'ordine preesistente.Lo psichismo che permette all'uomo di riflettere il pensiero su di sè è una variabile che fa tutta la differenza in questo caso ed eleva le possibilità dell'uomo di interagire con il suo destino fisiologico per modificarlo.La scienza e la tecnica rappresentano bene tutto questo.In alcuni paesi si sta introducendo la possibilità per i single etero di adottare proprio xchè si è visto negli anni che donne divorziate nn erano da ciò impedite o andicappate nel crescere figli.

 

nn vorrei davvero un figlio omosessuale, ma ciò nn significa che il mio modo di approcciare la questione debba rimanere del tutto personale e che la riflessione nn venga portata più in là.Questo in una comunità ha senso solo se la nuova soluzione porta danni certi o almeno presunti tali a qualcun altro e vorrei sapere alla luce di quali studi si possa affermare che i bambini hanno bisogno solo di famiglie etero, quale pubblicazione su grande scala afferma che due omo danneggerebbero irrimediabilmente la psiche di un bimbo, o quale presunzione concettuale.

 

ovvio che la paura è che due omo diano la 'luce' ad un figlio adottivo omosessuale e in ciò il pregiudizio è intrinseco:se hanno pari diritti e nn sono devianza xchè nn dovrebbero avere anche quello di crescere un omosessuale???Questo in linea di principio.

 

empiricamente poi avete notizia che i genitori dei vostri amici/conoscenti gay siano sotto sotto omosessuali???

 

la questione è spinosa e difficile è portare avanti certezze soprattutto sulla propria persona...ma bisogna distinguere il dibattito teorico sui diritti da quello c.d. 'naturale' e questo a sua volta dall'opportunità pratica di rendere concrete certe istanze.

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Appunto in line< teorica la tua discussione appare condivisibile,bisognerebbe soffermarsi su due punti:

Cosa determina sul serio l omosessualità?(siamo sicuri che dei genitori gay renderebbero il figlioletto un futuro omosessuale?

2:il riconoscimento dei diritti alle coppie gay quale tipo di sconvolgimento apporterebbeb a lla nostra psiche ed alla nostra società?

Non esistono ordini sociali precostituiti ,dal basso della mia culture :D credo ke i cambiamenti all interno di una società li apportiamo noi stessi.Riconoscere i diritti ai gayvuol dire davvero tolleranza ,credo che questo sia progresso umano oltre che civile.Rispettare la libertà di colui che viene turbato da simili cose vuol dire rispettare le sue turbolenze psichiche allora a colui che si sente disturbato da certe cose consiglio seriamente una seduta dla psicoanalista(non alludo a brasileiro).

Vedete,uno che è sicuro della proria sessualità accetta anche le diversità.Da un lato ci si dichiara tolleranti ma dall altra si vuol negare dei diritti sacrosanti in nome di quale morale??Cristiana?Fascista?Sovietica comunista?Allora il perbenismo retrivo che tende ad insabbiare tutto è tipico di una moralità deformata e deformante.la stessa moralità che crea tanti sesni di colp magari in chi guarda i video porno,in chi si masturba,in chi lo fa a tre ecc...ed è questo che turba davvero la nostra psiche.Allora o diciamo che i gay ci fanno skifo e vogliamo ammazzarli tutti oppure ognuno vive la sua sessualità come meglio gli pare e riconosciamogli il diritto di vivere insieme.

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shadow  Oggi, 11:27 AM

 

brasi suvvia confessa la tua omossessualità 

 

:D :D :D

 

cmq Freud di cui sono un grande estimatore diceva: siamo tutti un po omosessuali . in ogni individuo è realmente presente una tendenza all'omosessualità che una o piu' volte nella vita viene vissuta anche praticamente.

 

esempio: quanti di voi nella loro esistenza (uomini e donne, si dice siano piu' le donne), hanno vissuto esperienze omosessuali dal masturbarvi con un amico/amica anche in età adolescenziale?

 

ecco xchè sostengo che omosessuali si diventa.

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Accettare l'omossesualità...va bene

 

Considerare gli omosessuali come persone normali, degne di un riconoscimento giuridico (e non come dei deviati), le quali hanno deciso di vivere la propria sfera affettiva e sessuale in maniera diversa dalla maggioranza degli altri uomini e donne.......va bene.

 

Arrivare ad un pieno riconoscimento delle unioni non-etero ed equipararle a quelle etero....è un passo che non mi sento di fare. Come già detto nulla hanno a che vedere le questioni morali, religiose, politiche....si tratta semplicemente di prendere atto di regole che vanno al di sopra del pensiero umano...le regole imposte da madre natura.

 

Se le regole naturali hanno un valore universale al quale nessuno può derogare allora viene da sè che un bambino, per poter crescere in maniera psicologicamente "sana", deve poter contare su figure di riferimento di sesso opposto (i genitori) estrapolando sia dalla figura maschile che da quella femminile le caratteristiche necessarie al suo corretto sviluppo.

 

In qualsiasi specie vivente presente sulla terra dotata di intelligenza (correggetemi se sbaglio) la cura della prole è affidata alla coppia (maschio-femmina) o al limite alla sola femmina. Non esistono specie dove la prole viene accudita da figure dello stesso sesso....e la cosa mi sembra piuttosto ovvia...poichè organismi dello stesso sesso non possono generare prole.

 

Partendo dal presupposto che coppie non-etero non possono adottare figli si arriva conseguentemente al secondo presupposto : l'assegnazione di alloggi popolari deve favorire chi deve provvedere al mantenimento della prole.

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La legge di 'natura' c.d. abbiamo iniziato a stravolgerla quando iniziammo a costruirci utensili....l'allontanamento della figura dell'uomo dalla sua 'prescrizone' biologica è sempre stato costante ed è progressivo negli ultimi secoli.Torno a domandarmi xchè l'adozione omosessuale dovrebbe colpire di più della possibilità di uccidere per legge persone concepite per sbaglio, o contro la volontà.

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Rispondo a Cripto.

 

Io, diversamente da te, non sposo il relativismo etico.

 

Credo in certi valori e credo che questi valori non cambino con il cambiare della società. Credo che questi valori debbano essere difesi in condizioni di maggioranza, minoranza, assenso, dissenso, tolleranza ed intolleranza. Difesi in modo democratico e con strumenti democratici, ma difesi senza se e senza ma.

 

Credo nella famiglia formata da uomo e donna (non necessariamente sposati) come il motore e il centro naturale della società, e non credo che unioni di due persone dello stesso sesso possano garantire la stessa solidità, stabilità e benefici che può dare l’unione tradizionale.

 

Credo che persone dello stesso sesso possano (e ci sono innumerevoli esempi) esseri brillanti intelligenti geniali, ma ciò non toglie che per me la attrazione fisica verso lo stesso sesso è una anomalia, che cambia radicalmente la percezione delle realtà dal corso che è naturale e che è una causa ostativa all’assunzione di responsabilità educative di essere umani in formazione. Dare a queste persone le stesse possibilità di una coppia significa ampliare una anomalia e darle carattere di legittimità. La mia risposta è NO.

 

Non è la sola anomalia ovviamente che esiste sulla faccia della terra , ma è una anomalia e per me è impediente

 

Credo che una mamma e un papà non possono scambiarsi i sessi e che entrambi svolgano una funzione unica ed insostituibile e che siano un diritto naturale di un bambino avere un uomo come padre, ed una donna come madre.

 

Credo che il perimetro corretto entro il quale delimitare la rilevanza sociale delle unioni di due persone dello stesso sesso sia il diritto privato.

 

Ammetto senza il minimo problema di provare ribrezzo quando vedo (in realtà è capitato rarissimamente) due persone dello stesso sesso che si scambiano effusioni, e pazienza se qualcuno riprenderà la storiella della nonnetta in Carriola di Canicattì che se provo ribrezzo è perché ho paura di mie tendenze nascoste (povero Shadow  ) . Sono cosette per ignorantellli (un partito trasversale) e a loro le lascio.

 

Semplicemente non voglio per me e per i miei futuri figli un posto dove delle anomalie siano trattate alla stregua di cose naturali.

 

Non mi interessa se sono considerato stupido, bigotto, retrivo, moralista, da 99 persone su 100, questa è la mia idea. So che chi la pensa diversamente parte da premesse diverse.

 

Solo per fermare sul nascere qualche imbecille….io non ho mai trattato male un gay in vita mia, né isolato una persona sulla base di questo. Chi mi conosce, anche di persona, sa che non sono il tipo di persona che penserebbe o farebbe mai una cosa del genere.

 

Ma il mio diritto di pensarla come sopra è inalienabile come quello della parte opposta. Sono pronto a battermi democraticamente per non far prevalere la loro parte e se perderò sarò minoranza.

 

La maggioranza decide, ma non sempre la maggioranza ha ragione, che tutti se lo ricordino e non è importante combattere una battaglia per vincere, ma una buona battaglia.

 

Saluti

Modificato da Brasileiro
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USA,Svezia,Danimarca,Inghilterra,Belgio,Olanda,Canada, Spagna,Irlanda.

 

Tutti stati sadici e  criminali che permettono a coppie omosessuali di adottare bambini.

 

 

Il fatto che alcune comunità abbiano acconsentito non significa che abbiano ragione e che abbiano fatto la cosa giusta.

 

Credo che puoi trovare argomenti più persuasivi di un improbabile effetto pecora.

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Porre il dogma e con questi toni mette fine al dibattito, qui nn si tratta di essere in minoranza o in maggioranza tranquillizzati, ma solo di argomentare senza preclusione o pregiudizi.Fermo restando il tuo diritto di pensare quello che credi (ma qualcuno te lo ha negato??) mi sembra quanto meno possibile riflettere sul fatto che una larga fascia di paesi occidentali si sia aperta al dibattito sociale sulle adozioni ai gay e ne abbia tratto leggi di liberalizzazione.Apertura preceduta o accompagnata e seguita da fior di studi di accreditate accademie psichiatriche che dicono che il bambino adottato da coppie gay nn soffre di turbe psichiche, nel senso che nn ne soffre in percentuale maggiore a quella presente tra i figli di coppie etero.Certo la pluralità d'opinione è sempre un valore e in questo caso direi che è fisiologica...ma insomma sei veramente un pò catto-integralista da sinistra...una categoria tutt'altro che rara ma sempre apprezzabile!!

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Io non sono cattolico, sono protestante, e non credo che su questo tema contino le ideologie, sono temi su cui ognuno prende posizione in modo assolutamente personale.

 

Se avessi letto qualche mio post in altri forum, avresti avuto modo di leggere la mia fortissima critica al pontificato di Giovanni Paolo II e il mio appoggio ad Hans Kung.

 

Però vedi, ti lascio il diritto di semplificare, perchè evidentemente è una operazione che ritieni necessaria. :)

 

a presto

 

Brasileiro

Modificato da Brasileiro
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