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Dermatite Seborroica


Messaggi raccomandati

per quanto concerne l'azione antiossidante

 

È molto importante sottolineare che finora nessuno studio ha dimostrato che

la somministrazione dei singoli componenti sotto forma di integratori possa

dare gli stessi effetti benefici che sono associati all’ingestione di frutta e vegetali.

Di conseguenza, si pensa che tali effetti siano dovuti soprattutto all’azione

congiunta e sinergica di molteplici costituenti, molti dei quali probabilmente

ancora da individuare, presenti nell’alimento. Questa azione sembra

venir meno nel momento in cui tali composti benefici vengono ad essere ingeriti

singolarmente e in forma relativamente concentrata (integratori, ecc.)

 

Quindi , bisogna prestare piu' attenzione alla dieta piuttosto che agli integratori .

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Il mio consiglio sullo shampoo è sempre Revivogen ma per chi non volesse comprare per Internet, per qualsiasi motivo, ma vuole andare direttamente in farmacia vorrei segnalare questi due shampoo:

1) http://www.saninforma.it/Sezione.jsp?idSez...SezioneRif=1220

 

2) Per questo non ho trovato nessun collegamento in qualche sito ma ho visto che in farmacia c'è: "Actiderm" dell'Istituto di ricerche Biologiche

 

Ciao

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Io utilizzo Revivogen felicemente ormai da anni rigorosamente ogni giorno e quando si suda molto anche due volte al giorno. Quei due non li ho mai usati, l'ho visti in farmacia 2 giorni fà e leggendo la composizione mi sembravano buoni. Ciao

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Ho pensato in questi giorni a come risolvere il fabbisogno di omega3 e omega6.

Le noci mi sono sembrate la migliore (e piu' pratica) soluzione, anche perchè hanno entrambi gli acidi e un rapporto che è quasi l'ideale.

E cmq eventuali scompensi di omega 3 ho pensato di correggerli con le sardine, un alimento ricchissimo di omega3 (anche perchè è uno dei pochi che si trovano in scatola con la pelle non asportata) e soprattutto a buon mercato (si trova tranquillamente una scatola sui 50-60 centesimi).

Ulteriori approfondimenti sugli omega3 contenuti nel pesce in scatola, li potete trovare qui

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un ottimo esempio di dieta sana, varia ed equilibrata, (l'avevo già scritto) può essere quella proposta dagli stessi dottori che si sono occupati di studiare il rapporto tra stress ossidativo e dermatiti:

 

Tab. 5

 

http://www.healtoronto.com/dietetic.html

 

Volevo poi sottopovi una riflessione:

è da un paio di giorni che in internet non sono più disponibili alcune pagine contenenti articoli del dott. Passi e che avevo condiviso in questo forum:

 

http://www.garynull.com/Documents/Continuu...odeficiency.htm

 

http://www.garynull.com/Documents/Continuu...ativeStress.htm

 

Queste pagine, ad esempio, sono state di particolare interesse per i nostri approfondimenti e le avevo gia messe nel forum tempo fa. Come questa ne mancano molte altre!!! Come mai?

Erano in rete da anni e adesso sono state rimosse.

Strana coincidenza o depistaggio?

Modificato da peter
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La dieta consigliata dall'INRAN è la dieta mediterranea, le altre diete non sono equilibrate, cercate di mangiare un po di tutto;

Le noci vanno bene, ma non esagerate, infatti ricordatevi che aumentare acidi grassi polinsaturi oltre i limiti consigliati ha effetti negativi nella DS perchè per difenderli dalla perossidazione serve vitamina E;

anche i ceci vanno bene;

 

X Mariolino: per gli integratori la penso come te se si parla degli integratori che trovi alla coop che spesso utilizzano vitamine in forma non bioassimilabile; per immugen esistono degli studi che hanno verificato l'utilità della sua integrazione, non solo perchè contiene micronutrienti in forma bioassimilabile, ma anche perchè è costituito da un complesso di sostanze che agiscono in sinergia:

 

" Recenti studi dimostrano

inoltre l’efficacia di IMMUG

EN® nel potenziamento della

difesa immunitaria antibatterica,

con incremento della produzione

intra-leucocitaria di ROS battericidi,

e della fagocitosi. IMMUGEN®,

modulatore dell’omeostasi radicalica

endogena, rappresenta

così un prodotto coadiuvante di elezione

nella terapia e nella pre v e nzione

delle infezioni dermatologiche

ricorrenti virali, batteriche e

micotiche."

http://www.dermocosmonews.it/pdf/dermocosmo1-2004.pdf (pag6 del pdf)

Modificato da silversnow
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quanto all'integratore ho trovato questo antiossidante: selenio + vitamina e,a,c

 

http://shop.equilibra.it/catalog/product_i...&products_id=33

 

che ne dite?

Si trova alla coop ma ho sentito che qui sul forum qualcuno dice che per quelli della coop non viene garantita l'assimilazione.

 

con selenio + vitamina E a me sembra l'immugen

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quanto all'integratore ho trovato questo antiossidante: selenio + vitamina e,a,c

 

http://shop.equilibra.it/catalog/product_i...&products_id=33

 

che ne dite?

Si trova alla coop ma ho sentito che qui sul forum qualcuno dice che per quelli della coop non viene garantita l'assimilazione.

 

con selenio + vitamina E a me sembra l'immugen

 

Non l'ho mai provato e dalla descrizione non è possibile risalire ai tipi di sostanze contenute; per es la vitaminaE esiste in diverse forme e l'unica forma bioassimilabile è la d-RRR Alfa-tocoferolo; nell'integratore che hai indicato non posso sapere in quale forma è presente la vitaminaE;

Una differenza sostanziale con IMMUGEN è l'assenza in questo integratore di acidi grassi polinsaturi dei fosfolipidi

L'integratore dell'equilibra potrebbe essere utile ma non ci sono informazioni per verificarlo; Immugen da migliori garanzie Ciao

Modificato da silversnow
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Ciao a tutti quanti.

Da oggi ho iniziato ad assumere Immugen oltre alla crema No Agen che già applico da alcuni giorni.

Comunque la mia D.S. aveva iniziato notevolmente a migliorare già da quando avevo interrotto l'uso di una crema che mi seccava la pelle, consigliatami dalla dermatologa.

Mia intenzione è consultare anche il sito dell' Inran per iniziare anche la dieta consigliata.

 

Devo ammettere che per adesso le sigarette sono riuscita solo a ridurle!

 

Per PETER: perchè accanto al fumo, alcool etc. citi anche il sole?

Io addirittura pensavo di approfittare delle belle giornate per prenderne un pò sul viso, ovviamente senza esagerare.

Non dicono tutti che in estate e con il sole la D.S. migliora?

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X alessandra, non mi sostituisco a Peter; volevo solo dirti che il sole fa bene se preso a piccole dosi con la giusta fotoprotezione; esposizioni prolungate senza protezione provocano un aumento dello stress ossidativo favorendo l'azione dei radicali liberi;

le esposizioni brevi con fotoprotezione, invece hanno un effetto benefico anche nel favorire l'azione antiossidante(la spiegazione di questo ultimo meccanismo è un po complessa);

 

Per la dieta consiglio a tutti di aspettare perchè ci sono nuove considerazioni da fare sugli acidi grassi essenziali

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ti rispondo, io cercando di interpretare il pensiero di peter : allora il sole fa regredire la ds infatti credo che tutti d'estate miglioriamo il nostro quadro clinico.Ma siccome stiamo facendo una cura anti-ossidativa e contro i radicali liberi , i raggi uva possono essere responsabili di stress-ossidativo e formazione dei radicali liberi, conseguentemente da evitare per verificare l'efficacia di questa.

 

ciao

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Questo è un riassunto spero comprensibile di quello che ho letto sugli Acidi grassi

Essenziali (“Essential fatty acids” abbreviazione EFA); gli studi sono stati fatti in pazienti con Dermatite Atopica, ma possono essere considerati anche per la DS;

C'è la spiegazione del perchè anche se assumiamo acidi grassi polinsaturi, non riusciamo a convertirli in altri acidi grassi che svolgono funzioni importanti nel nostro organismo; sono descritte anche delle possibili soluzioni per superare questa inefficenza enzimatica

 

_ Importanza degli EFA

Il ruolo fondamentale dei lipidi epidermici viene confermato dall’osservazione che il contenuto dei lipidi del corneo è difettivo in stati patologici accompagnati da compromissione della barriera, come la deficienza di acidi grassi essenziali la cui importanza è attribuita principalmente al fatto che essi sono fondamentali costituenti di tutte le membrane cellulari di cui ne regolano l’elasticità e ne influenzano la permeabilità.

Con l’invecchiamento vi è un verosimile aumento della quantità di radicali liberi e di conseguenza una diminuzione della concentrazione degli acidi grassi polinsaturi di membrana.

La presenza di una adeguata concentrazione e distribuzione degli acidi grassi

polinsaturi è un elemento critico per la funzionalità della barriera cutanea e delle membrane biologiche perché conferiscono a queste strutture le proprietà di fluidità, flessibilità e permeabilità e sono i substrati per la sintesi degli eicosanoidi.

Un eccesso di acidi grassi saturi comporta la loro incorporazione nel doppio strato lipidico e, di conseguenza, la sintesi di un a membrana più rigida, non perfettamente funzionale per gli scambi tra ambiente intra- ed extracellulare.

 

_Quali e cosa sono gli EFA

Tra gli acidi grassi polinsaturi (Poly Unsaturated Fatty Acids = PUFA) si distinguono gli Acidi grassi Essenziali (Essential Fatty Acids = EFA ), componenti biologicamente attivi dei PUFA , che sono detti “essenziali ” perché non possono essere sintetizzati dall’organismo dei mammiferi dove devono quindi essere introdotti con la dieta.

Nell’alimentazione molti alimenti contengono varie quantità e qualità di EFA;

 

Per la serie w6:

Acido Linoleico (LA) si ritrova nell’olio di oliva e negli oli di semi(girasole, soia, etc), noci;

Acido Gamma Linolenico (GLA) l’olio di borragine ne contiene circa il 24%, l’olio di ribes nero il 15%, l’olio di onagra (evening primrose oil = EPO) il 6-9% ed il latte materno lo 0.6%.

Acido Diomo-gamma Linolenico (DGLA) è presente in piccole quantità nel latte umano;

Acido Arachidonico (AA) si trova principalmente nella carne, nei latticini , in alcuni crostacei ed anche nel latte umano.

 

Per la serie w3:

Acido Alfa Linolenico (ALA) è presente in alte concentrazioni nelle verdure a foglia verde, nell’olio di soia e nei semi di lino, nelle noci.

Acido Eicosaoentaeonico (EPA) è contenuto nel pesce azzurro, nell’olio di aringa e in quello di salmone

Acido Docosaesanoico (DHA) è contenuto in alcune alghe.

Acidi grassi Essenziali della serie w3 sono presenti anche nell’olio di ribes nero (Acido Stearidonico) e nel latte materno.

 

 

_ Cosa modifica l’equilibrio degli EFA nella Dermatite Atopica

Nei pazienti affetti da Dermatite Atopica l’alterazione della composizione lipidica non è strettamente confinata al distretto epidermico, ma riguarda tutto l’organismo, come dimostrato dalla carenza osservata nei fosfolipidi plasmatici di tali pazienti di specifici acidi grassi polinsaturi, che potrebbe essere la causa di alcuni sintomi e segni caratteristici della malattia.

 

Il basso contenuto di questi acidi grassi polinsaturi è ascrivibile ad una parziale inibizione delle D6-desaturasi, enzimi che catalizzano a livello epatico, la reazione di trasformazione degli acidi grassi essenziali (EFA) linoleico (LA) e alfa-linolenico (ALA) nei loro metabolici polinsaturi; è stato infatti osservato che gli EFA, pur essendo normalmente assorbiti a livello intestinale nei soggetti atopici, sono scarsamente metabolizzati

 

Una dieta carente di EFA produce un ulteriore malfunzionamento delle desaturasi e un peggioramento delle manifestazioni cliniche. Esperimenti condotti su modelli animali hanno evidenziato, infatti, che una dieta povera di acidi grassi essenziali, determina la comparsa di una serie di condizioni patologiche riunite sotto il nome di

“sindrome da carenza di EFA”. Tra le manifestazioni cliniche si riscontrano varie alterazioni cutanee, come l’eritema, la desquamazione e l’aumento della dispersione di acqua trans epidermica, e alcuni ricercatori hanno indicato l’esistenza di una correlazione tra carenza di acidi grassi polinsaturi e dermatite atopica.

 

Per quanto concerne il metabolismo degli EFA nell’uomo la serie completa degli

enzimi di trasformazione si trova nel fegato mentre nell’epidermide la

trasformazione di LA in GLA e successivamente in AA non è possibile perché

essa non ha gli dienzimi ∆6-desaturasi e ∆5-desaturasi ma solo l’elongasi. Ne

segue che l’epidermide può produrre i mediatori antiinfiammatori PGE1 e 15-OHDGLA solo a partire da un adeguato apporto ematico di GLA. Inoltre è stato osservato che, all’aumentare dell’età segue una diminuzione lineare dell’attività

della e ∆6-desaturasi. In particolare, la produzione di GLA sembra ridursi

gradatamente già dopo i 35 anni. Si viene così a realizzare una carenza relativa di

GLA nei tessuti che può opportunamente essere compensata con la dieta

 

Numerose e diverse sostanze, quali grassi saturi, l’alcool, l’adrenalina, i

glucocorticoidi e alcuni neuropeptidi, inibiscono la ∆6-desaturasi e possono

contribuire ulteriormente a ridurre i livelli di GLA nei tessuti. Una ridotta

funzionalità di questo enzima è anche stata osservata nei soggetti con diabete

mellito, in quelli sottoposti a radiazioni ionizzanti o infettati da virus oncogeni

 

Dando per scontato il deficit di EFA nei soggetti con DA, il problema

probabilmente risiede non tanto in una diminuita introduzione dietetica degli

EFA stessi o dei loro precursori, quanto in un parziale difetto del sistema

enzimatico di trasformazione dei precursori stessi nei loro derivati a catena

più lunga ed insatura.

Dato che LA ed ALA utilizzano lo stesso sistema enzimatico per la

trasformazione dei rispettivi PUFA, una parziale inibizione della ∆6-desaturasi

coinvolgerà, quindi, la formazione dei PUFA di entrambe le serie. Poiché i PUFA

w6 ed w3 non sono tra loro interconvertibili, ed entrambe le serie di acidi grassi

svolgono distinte funzioni, essi devono trovarsi in un certo rapporto quantitativo

(rapporto w6/w3), che dovrebbe essere mantenuto allo scopo di garantire la

funzionalità ottimale della cellula stessa.

Nel tentativo di superare il blocco enzimatico dovuto alla parziale inibizione della

∆6-desaturasi, sono stati compiuti diversi studi in cui soggetti atopici ricevevano

una supplementazione o con solo GLA oppure con solo EPA e DHA. Seppure

buona parte di questi studi abbiano evidenziato un miglioramento della

sintomatologia dell’eczema atopico nei soggetti riceventi una di queste

supplementazioni rispetto ad un gruppo placebo, la biochimica del metabolismo

degli EFA e la necessità di mantenere ottimale il rapporto EFA w6/w3 pongono

i presupposti per l’ottenimento di risultati migliori nel caso in cui i vari GLA,

DGLA, EPA e DHA siano forniti contemporaneamente. La supplementazione di

EFA di una sola delle due serie potrebbe correggere solo parzialmente l’errore,

rifornendo l’organismo di un unico tipo di PUFA. Per di più, il tentativo di

correggere il deficit di una delle due serie potrebbe peggiorare il deficit nell'altra,

dato che i PUFA di una serie hanno un effetto inibitorio sulla formazione dei

PUFA dell’altra serie.

 

 

_ Studi sul trattamento della dermatite atopica con EFA

La tollerabilità della somministrazione orale di EFA w6 o di EFA w3 oppure di

EFA w6+w3 appare quasi sempre buona o ottima. Assai sporadici e lievi

appaiono i disturbi collaterali come mal di testa, dolori addominali sovrapponibili

a quelli del placebo. Episodi gastroenterici di lieve entità sono stati riscontrati in

pazienti che assumevano EPO ed una moderata nausea era verosimilmente

attribuibile all’assunzione orale delle capsule. Tale inconveniente non c’è quando

gli EFA siano in gocce e vengano assunti dopo i pasti.

In considerazione della loro innocuità, della loro ottima tollerabilità, il

trattamento della Dermatite Atopica mediante supplementazione con

opportune miscele di EFA w6+w3 è auspicabile.

L’esito di tale trattamento può dipendere sia dalla quantità di sostanza attiva

somministrata, sia dal corretto rapporto EFA w6/w3. Nel tentativo di stabilire il

corretto apporto esogeno di EFA w6 e w3 nel trattamento della DA, occorre

tenere presente alcune differenze tra gli acidi grassi che vengono normalmente

utilizzati in questo tipo di terapia.

Ad esempio, sebbene il sistema enzi-matico sia comune alle due famiglie di acidi

grassi, l’affinità degli enzimi stessi è diversa a seconda dell’acido grasso

considerato, risultando maggiore per la serie w3 rispetto alla w6. Pertanto,

nell’individuo normale, gli w3 vengono trasformati con maggiore velocità

rispetto agli w6: ciò determina una loro minore necessità di introduzione,

considerando anche il fatto che per quanto riguarda i gli w3 essi vengono

introdotti con il cibo come metaboliti già desaturati (in particolare tramite il

pesce), mentre per gli w6, l’introduzione in quantità maggiori si ha per il

capostipite della serie, l’LA (proveniente, ad esempio da oli di oliva e di semi),

che ha invece necessità di essere desaturato.

Pertanto, sebbene le raccomandazioni per la corretta introduzione di nutrienti

(LARN) riportino che, da un punto di vista dietetico, il corretto rapporto di

introduzione di EFA w6 e w3 è circa 5:1, le motivazioni teoriche anzidette ed il

fatto che, nella formulazione di prodotti dietetici, venga utilizzato come acido

grasso w6 non l’LA, ma il suo derivato già desaturato, il GLA, portano a

considerare come ottimale, nel caso di supplementazione terapeutica nell’atopia,

un rapporto pari a 2:1. R i fe rendosi alle quantità giornaliere di EFA da

somministrarsi, sulla base dei diversi studi effettuati fino ad oggi sul trattamento

della Dermatite Atopica, la dose di 30 mg di PUFA/kg p.c./die (20 mg GLA+10 mg EPA e DHA in associazione) appare sufficiente a determinare una modificazione positiva della sintomatologia clinica senza determinare alcun tipo di effetti collaterali.

 

 

_ Supplementazione degli EFA e degli antiossidanti nella dieta del paziente di Dermatite Atopica

Estremamente importante, nella formulazione della idonea supplementazione,

appare anche l’aggiunta di antiossidanti. Questa va vista nell’ottica di proteggere i

PUFA dalla ossidazione ma anche, e forse soprattutto, alla luce degli studi che

indicano come la produzione di radicali liberi, e la conseguente perossidazione di

diverse molecole dell’organismo, possa avere un ruolo nella patogenesi della DA.

Per questo motivo è stata avanzata l’ipotesi di un effetto protettivo e terapeutico

degli antiossidanti nei riguardi della DA. Sebbene pochi siano ancora gli studi

rivolti in questo senso, i risultati appaiono incoraggianti. L’aggiunta di

antiossidanti (ad es. antiossidanti liposolubili come vitamina E e carotenoidi) alle

preparazioni di E FA, quindi, appare idonea in quanto permette di proteggere le

strutture lipidiche dalla perossidazione. In questo modo si dovrebbe ottenere non

solo la preservazione dei PUFA contenuti nel preparato, ma anche la protezione di

quelli presenti nell’organismo, in particolare dei PUFA esterificati nei fosfolipidi

delle membrane cellulari dato che l’introduzione di PUFA perossidatipotrebbe

innescare la formazione di radicali a livello dei lipidi di membrana.

Nonostante non vi sia un accordo unanime degli autori la pratica assenza di

effetti collaterali permette di impiegare gli EFA nella terapia della DA sia nel

bambino che nell’adulto.

La biochimica degli EFA appare un campo affascinante anche se assai complesso:

varie condizioni patologiche come diabete, elevati livelli di colesterolo e di grassi

saturi, deficit di oligoelementi (Zn e Mg) e di vitamine (piridossina, biotina, Vit.

C), malattie virali e neoplasiche possono alterare la normale biodisponibilità di

queste sostanze. Rimangono ancora da compiere molti studi, soprattutto in vivo,

sulle complesse interrelazioni tra la biochimica degli EFA e le abitudini alimentari

e l’assunzione di farmaci; tali studi potranno dare in futuro dei migliori schemi

nutrizionali specifici per varie patologie oppure potranno formulare dei prodotti

integratori analogamente mirati. È evidente che una supplementazione di EFA

possa essere utile ad una data patologia, come la DA, solo quando gli EFA siano

assunti in quantità insufficiente con la dieta oppure quando esistano specifici

difetti metabolici.

 

La supplementazione con opportune miscele di EFA w3 e w6 è un tentativo di ristabilire il rapporto fisiologico tra gli acidi grassi polinsaturi. L’acido arachidonico (AA) è il substrato per la sintesi delle prostaglandine, che, a basse dosi, modulano i processi fisiologici della pelle, mentre ad alte dosi sono mediatori dei processi infiammatori. La somministrazione di olii vegetali purificati ricchi in acididi precursori dell’AA sembra essere in grado di migliorare il metabolsimo lipidico cutaneo.

L’olio di Borragine è particolarmente ricco di acido gamma-linolenenico (GLA), un precursore dell’AA, dotato di funzioni immunomodulanti e antiinfiammatorie,

Gli acidi grassi applicati topicamente sono in grado di penetrare nell’epidermide, interferire con il metabolismo delle cellule epidermiche e modificare significativamente i lipidi epidermici endogeni.

 

La somministrazione esogena di antiossidanti, per via sistemica e/o topica, è un possibile approccio per rinforzare le difese antiossidanti endogene e prevenire il danno ossidativo. La terapia combinata con EFA e antiossidanti, sia per via

topica, sia per via sistemica, può essere utile per preservare dall’ossidazione sia i

PUFA contenuti sia nelle preparazioni per uso topico sia quelli presenti nella

barriera cutanea e nei fosfolipidi delle membrane cellulari.

Modificato da silversnow
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Rgazzi, ma qui ci spetta a tutti la laurea ad honorem in medicina!!!

 

Intanto complimeti a SIlversnow e Mariolino perchè hanno risposto come avrei risposto io... nulla da dire in più! Avete letto nel mio pensiero.

 

Per quanto riguarda il contributo di Silversnow penso sia ottimo; l'avevo già letto ma non avevo avuto tempo per riassumerlo... grande Silversnow che ci ha pensato lui. Questo conferma per l'ennesima volta che le cause delle Dermatiti a quanto pare si conoscono! Da queste, si può allora trovare la cura: ristabilire l'equilibrio compromesso della cute. Come? L'abbiamo detto...

 

E' da qualche giorno che provo a contattare alcuni dermatologi per approfondimenti sulla cura "Passi" ma non riesco a rintracciarli... spero di riuscirci nel pomeriggio!

 

Fin dall'inizio nutrivo grande fiducia in questo "nuovo" studio. Adesso la mia fiducia è massima, giustificata da centinaia di articolo e di studi...ma soprattutto dalla vostra pasione e dedizione!!!

 

Ce la faremo...

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Le considerazioni da fare dopo aver letto il riassunto sono molto importanti;

 

Perchè:

 

_ La parte principale della cura consiste nel RIEQUILIBRIO degli ACIDI GRASSI POLINSATURI e degli ANTIOSSIDANTI

 

_ Di conseguenza la domanda era: E' SUFFICIENTE ASSUMERE IN MODO EQUILIBRATO CON LA DIETA GLI ACIDI GRASSI POLINSATURI E GLI ANTIOSSIDANTI?

 

_ La risposta è: NON E' SUFFICIENTE, PERCHE' ANCHE SE ASSUMIAMO IN MODO EQUILIBRATO GLI ACIDI GRASSI POLINSATURI CON LA DIETA (ad esempio attraverso le NOCI, gli OLI di SEMI, i CECI etc) NON SIAMO CAPACI DI TRASFORMARLI IN SOSTANZE UTILI (o li trasformiamo solo in parte)

 

_ La conclusione è: ASSUMERE ACIDI GRASSI POLINSATURI CON LA DIETA NON CI GARANTISCE UN LORO CORRETO APPORTO, MA SERVE UN'INTEGRAZIONE SPECIFICA DI SOSTANZE CHE RISOLVANO L'INEFFICENZA ENZIMATICA;

 

Questo è uno schema molto semplificato della situazione, sarebbe importante leggere con molta attenzione il precedente riassunto che ho postato per conoscere il problema;

 

_ IL PROSSIMO PASSO E' SAPERE COME E IN CHE MISURA ASSUMERE QUESTE SOSTANZE:

Acido Gamma Linolenico (GLA)

Acido Eicosaoentaeonico (EPA)

Acido Docosaesanoico (DHA)

Modificato da silversnow
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