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E' Un Po Che Ci Penso...


Underdog

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la religione o la fede in qualsiasi cosa,che sia astratta o materiale,

nn è altro che un aiuto per tutti noi essere umani mortali,un sostegno morale,un appoggio nei momenti critici in mancanza,anche temporanea,

di quella forza interiore necessaria x superare difficoltà e disagi che tutti,

indistintamente,incontriamo nel vivere quotidiano

 

comunque siccome tutto è relativo nel lungo periodo mentre nel presente,che può essere più o meno lungo,è molto perentorio

ogni decisione che prenderai ed ogni attegiamento che assumerai,secondo me,

andrà di pari passo con le tue volontà e i tuoi desideri !!!

 

 

 

ciao

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la religione o la fede in qualsiasi cosa,che sia astratta o materiale,

nn è altro che un aiuto per tutti noi essere umani mortali,un sostegno morale,un appoggio nei momenti critici in mancanza,anche temporanea,

di quella forza interiore necessaria x superare difficoltà e disagi che tutti,

indistintamente,incontriamo nel vivere quotidiano

 

 

..mah.. secondo me la fede è comunque dentro di noi.

E' sbagliato credere che sia qualcosa di "esterno" a noi. Io la penso così.

 

 

 

 

 

LittleBastard

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little,rispetto la tua idea ma non la condivido, se esistono sentimenti impalpabili come l'amore o l'odio,perche' non dovrebbe esistere un'entita' spirituale che vada al di la del nostro orgoglio fatto di polvere...?

per CURVADONG,cuuurrrrrvaaaa e un bel po'che non ci si sente

l'altra sera passeggiando sul lungomare della mia citta' guardando un ambulante con dei pesci rossi sul bancone non ho potuto fare a meno di pensare a te ed a alnan... :lol:

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I sentimenti sono impalpabili.. come i pensieri.

Ma sono comunque qualcosa di nostro, personale.

Proprio come l'amore e l'odio la fede fa parte di quell'universo interiore fatto di pensieri non lucidi, irrazzionali, ma comunque nostri, e non riconducibili ad un Dio qualsiasi.

 

 

 

 

LittleBastard

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per CURVADONG,cuuurrrrrvaaaa e un bel po'che non ci si sente

l'altra sera passeggiando sul lungomare della mia citta' guardando un ambulante con dei pesci rossi sul bancone non ho potuto fare a meno di pensare a te ed a alnan... :lol:

ciao fol...

errore,quello ERA Anlan,se lo rivedi salutamelo,ah il businesss,da quà è sparito....

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Mi rendo quindi conto che tutto questo allo stato attuale non puo essere frutto di un qualcosa che assomigli alla fede, ad ogni modo i dubbi e le perplessità rimangono, cosi come pure la voglia di costruire qualcosa della propria vita che non siano una serie infinita di rimpianti.

 

Ad ogni modo la sola ricerca è gia di per essa una scopo.

Ma la fede non è un obbligo per nessuno,solo se le premesse sono quelle di prendere i voti...se tu vuoi "solo" fare un percorso di conoscenza eviterei le offerte

"all included",altrimenti non conoscerai che quanto altri abbiano già conosciuto e che a te forse non servirebbe...

 

se i voti stanno alla gerarchia da scalare,bè nel panorama ecclesiastico

esistono figure di riferimento assoluto che sono dei laici...non sempre è necessario riproporre dimensioni e modalità conoscitive che funzionano da passaggi obbligati e riducono le possibilità che la tua mente crei per te un disvelamento,una nuova e magari impensata consapevolezza,un'espansione della coscienza e non solo della conoscenza.

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..per me è più facile.

Finiremo per l'eternità sotto 3 metri di terra.

 

Le religioni servono per vivere meglio la vita e spiegare l'istinto di infinito che abbiamo in quanto essere pensanti.

 

 

 

 

 

 

LittleB

se abbiamo un senso di infinito dentro di noi, forse una ragione c'è.

Non c'è nessuna necessita' di Dio per vivere la nostra vita materiale, giorno per giorno. E questo dovrebbe farti riflettere.Se questa domanda ed esigenza si pone nelle menti delle persone di ogni epoca e sotto ogni latitudine, liquidare il punto in modo cosi' banale mi sembra assolutamente affrettato.

Quanto a Marx, fanno bella figura nella mia biblioteca i tre volumi del capitale, e il manifesto. Materialismo storico e Materaliasmo dialettico.

Il problema è che è un genio che sbaglia in maniera geniale porta alcuni distratti a cogliere solo il genio ma a non cogliere lo sbaglio.

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Credo che si abbia la necessità di credere in qualcosa di trascendente per via della nostra "morfologia" umana.

Usiamo solo una parte del nostro cervello, ma la restante lavora lo stesso in maniera inconscia. Questo probabilmente ci crea un senso di vuoto, di infinito che ci spinge a cercare spiegazioni in fenomeni non riconducibili alla nostra parte razionale.

Credo che la fede sia solo un surrogato della inconsapevolezza delle potenzialità umane.

 

 

 

 

 

LittleBastard

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Credo che l'esistenza del trascendente determini la necessita' di cercare in quanto esistente, il soprannaturale da parte dell'uomo. La causa e l'effetto come le hai spiegate tu potrebbero benissimo essere scambiate, senza che l'affermazione perda la sua logica. Non concederti questa possibilita' significa tirare una conclusione affrettata.

Ecco perchè dico che il punto non è assolutamente liquidabile con un ragionamento di prammatica.

 

Inoltre...

 

Da uomini che vivono in una determinata epoca, commettiamo l'errore di maneggiare delle categorie a noi familiari come qualcosa di sicuro, solo perchè certe cose sono state ripetute a ritornello mille volte.

 

Conscio e inconscio sono definizioni psicanalitiche, sorte nel primo 900 all'alba della psicanalisi per costruire una serie di teorie.

 

Dare dignita' di esistenza e di mezzo per spiegare le proprire posizioni ad un concetto nato nel 900 (e comunque non materiale) e negarla invece ad un concetto nettamente piu' ampio non sembra un metodo estramemente (anche se inconsapevolmente) coerente

 

Concretamente...

 

Sei sicuro che non esista il trascendente (perchè non lo vedi)

Ma sei sicuro che esista l'inconscio (che non vedi e che non puoi conoscere) e lo usi per spiegare la non esistenza del trascendente (che non vedi e non puoi conoscere)

 

E' un po' come spiegare l'esistenza di Dio facendo affidamento sul sistema tolemaico.

O studiare il sapere umano dividendolo tra trivio e quadrivio.

 

L'osservazione che potresti fare è che sono concetti superati. Quella che faccio io è che il tuo uso dell'inconscio potrebbe essere messo fra 200 anni sullo stesso piano del sistema tolemaico per contestare l'esistenza del trascendente, non avendo nessuna base empirica

 

Insomma, è il solito errore di giudicare sulla base di concetti secolari, un problema che è enorme.

Anche il fatto che usiamo una parte del nostro cervello e basta...potrebbe avere senso se conoscessimo tutte le potenzialita' del nostro cervello. Cosa che non sappiamo, per stessa ammissione di chi lo dice.

 

Occorre porci fuori dal pensiero della nostra epoca per capire e affrontare un tema cosi incredibile.

 

Per questo Marx, Freud etc etc non aiutano.

 

ciao

 

Bras

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La mia è solo una teoria che si basa su elementi scientifici.

Probabilmente ho sbagliato a riferirmi al conscio ed inconscio che sono, come giustamente dici tu, supposizioni alla stregua delle religioni. (..passamelo...d'altra parte devo esercitare il mio nick ogni tanto! :P )

Ogni argomento che non sia spiegabile scientificamente è una supposizione, questo è ovvio.

 

 

"..ma che credi veramente che la sotto ce stà uno col forchettone e le corna e sopra quelli con le ali...ma che sò.. piccioni!? ..io non li ho mai visti!.."

 

Padre Bizzarri

 

 

 

 

 

LittleBastard

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"..ma che credi veramente che la sotto ce stà uno col forchettone e le corna e sopra quelli con le ali...ma che sò.. piccioni!? ..io non li ho mai visti!.."

 

Padre Bizzarri

ci sono anche tante persone che lo hanno visto.

e che hanno visto il demonio

 

la loro supposizione conta quanto quella citata da te, senno' che senso ha essere scientifici....?

 

Ti lascio con un pensierino della notte

 

Se accade nella nostra realta' un avvenimento che non sia inquadrabile nel metodo sperimentale, questo vuol dire che tale avvenimento non si verifica?

 

Come dicevo prima non è il metodo sperimentale che da ragione dell'esistenza di un fatto, ma l'esistenza della maggior parte dei fatti ricade all'interno del metodo sperimentale. Se la coperta non copre tutto, la parte del tutto che non vi rientra non cessa automaticamente di esistere.

 

La relazione è inversa checchè le teste d'uovo vogliono farci credere. ;)

 

Bras

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Purtroppo l'uomo per quanto genio, intelligente, rimane un essere limitato, "finito" e non potra' mai arrivare all'infinito!

Ha un inizio e una fine, dal momento che nasce inizia il processo che lo porta alla fine.

L'uomo e' limitato dalla materia, dai sensi etc... conosce solo questa dimensione nella quale vive, ma il prima e' il dopo all'uomo non e' concesso conoscerla!

Il prima e il dopo e' L'infinito!

Solo il fatto che studia vuol dire che deve cercare di conoscere le meraviglie dell'universo , quindi la sua mente non possiede la conoscenza del creato!

L'uomo da solo non si riesce a creare!

Come si puo' pensare che l'uomo cosi' intelligente non riesce a creare, e il creato compreso l'uomo cosi' perfetto, sia un caso che esista?

 

 

 

;) ;) ;)

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....Lui aspetta solo che chiediamo, bussiamo, cerchiamo!

I pensieri nostri non sono i pensieri di colui che ci ha creato!

I suoi pensieri sovrastano i cieli!

la pace e' Lui!

 

 

 

:baci: :baci: :baci:

ciao Gavi' ;) in passato credo di averla sfondata quella porta..

Sono d'accordo con te quando dici che l'uomo è finito e limitato, ma non concordo sul fatto che il suo bene possa dipendere dal ns.Creatore, piuttosto dalla ns. forza e dal caso. Credo proprio che ogni individuo debba percorrere il suo cammino, e io in questo momento non ho intenzione di rivolgermi a lui, perchè lo riterrei da ipocrita e chissà magari troppo facile per la mia testa...

Prima risolvo, e poi se sentirò il desiderio di rivolgermi a lui, allora sarò sicura della mia fede.

Sicuramente sono molto materiale, ne parlavo proprio qualche giorno fa'...

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credo che ognuno di noi tragga la forza per risolvere i propri problemi da quello che lo conforta di piu'

chi la trae da Lui

chi da se stesso

chi dalla rabbia verso il mondo

chi da altre forme di divinita' che nn sono Dio

 

non e' obbligatorio essere credenti,e il non esserlo non sminuisce le persone

quello che secondo me davvero e' squallido e' il fingersi credenti senza di fatto esserlo,e' voler seguire i riti della chiesa senza crederci

volersi sposare in chiesa dopo che nn si e' rivolta una preghiera o un pensiero a

Dio dai tempi della prima comunione,e continuare a farlo dopo

voler battezzare i propri figli secondo il rito cattolico solo perche' in italia la religione ufficiale e' quella cattolica e non per fede

 

stimo molto di piu' le persone che ritrovano la strada perduta,o la trovano ex novo

piuttosto che quelle che la percorrono per convenzione

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Warhola non puoi e non devi pensare che sei ipocrita perche' a questo punto lo siamo tutti!

Noi siamo sue creature, lui e' amore, ci conosce meglio di noi!

Ti porto un esempio: la mamma vuole bene al suo bimbo, pero' sa che il suo bimbo gli chiede caramelle, gelato, cibo, vestiti etc... poi quando li ha ottenuti si dimentica della mamma e si ripresenta quando ha di nuovo altre necessita'!

Eppure la mamma lo ama ugualmente il suo bimbo seppur non c'e' un contraccambio di amore!

La mamma ha una bonta' umana,finita.

Nostro Padre che e' nei cieli e' di bonta infinita.

 

 

 

:baci: :baci: :baci:

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... le meraviglie dell'universo ...

 

posso capire che le sensazioni che possono dare sono,appunto,

meravigliose ma la vita come è strutturata attualmente, e

come lo sarà ancora di più in futuro, ci costringe a farle passare in

secodo piano !!!

nn nascondo la mia debolezza nell'affermare che io per prima

mi lascio trasportare dalla materialità delle cose,vedi lavoro,

consumismo,sesso, ecc. ecc. ecc.

lo so dovremmo elevarci un pò di più moralmente,spiritualmente,

intellettualmente ma nn è facile

 

ritengo che la natura dell'uomo,indubbiamente quella istintiva più che la razionale,ci induce a seguire determinate linee comportamentali

il più delle volte poco edificanti !!!

 

 

 

ciao

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