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LittleB

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Tutti i contenuti di LittleB

  1. LittleB

    Music 2

    Ok, sfogati. Riapriamo un dibattito serio. (curvadong sei avvertito!) :P LittleB
  2. LittleB

    Droghe LIBERE SI O NO ?

    ..e tu dietro a ruota come uno sciacallo... ...o più frequentemente in risposta alle tue provocazioni! :lol: LittleB
  3. LittleB

    Music

    :lol: LittleB
  4. LittleB

    Music

    Mi piacerebbe capire un po' i gusti musicali dei frequentatori del Forum. A voi la parola! (chi risponde "ascolto un po' di tutto" non viene considerato! -da me, si intende!-) :P LittleB
  5. LittleB

    Roberto Baggio

    ...che bello!!! :) :) Stavo per scrivere un post uguale!!!!!! Anche se ci sono meno di 2 possibilità su cento che accada... spero che lo convochino per gli europei!!!! Sarebbe splendido... Baggio-Totti... mamma mia.. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: LittleB
  6. LittleB

    Droghe LIBERE SI O NO ?

    Non esiste "tuo" o "mio" in un forum. ;) LittleB
  7. LittleB

    Droghe LIBERE SI O NO ?

    Le motivazioni ci sono per tutti i quesiti da te posti. (...) Il punto è che sono pareri SOGGETTIVI. La questione sulla pena di morte è meglio che la si chiuda quì, vista la tua incapacità di affrontere l'argomento in maniera matura. Ho cercato di esprimere la mia opinione; tu l'hai tradotta con frasi del tipo "..i poliziotti allo stadio con i coriandoli..". Se vuoi che qualcuno risponda ancora ai tuoi argomenti, almeno abbi la decenza di non travisare il contenuto degli stessi. ..la tua superficialità è disarmante.. LittleB
  8. LittleB

    Mostro Di Firenze

    :lol: :lol: :lol: LittleB (con due T)
  9. LittleB

    Droghe LIBERE SI O NO ?

    ..per una volta sono pienamente d'accordo con dihablo. ;) LittleB
  10. LittleB

    Mostro Di Firenze

    Curvadong, secondo me dovresti proporre la tua tesi ad un convegno scientifico! Sei a rischio Nobel... :lol: LittleB
  11. LittleB

    Droghe LIBERE SI O NO ?

    Posso chiederti quanti anni hai? LittleB
  12. LittleB

    Ragà Siamo Degli Sfxxxti...

    Io credo che le donne facciano in parte anche una scelta inconscia. Con la parte conscia possono anche dare peso al quantitativo di peli in testa di un uomo. Ma con la parte inconscia non credo che siano questi i canoni sul quale si basano le loro scelte. Ma è ovvio che tutto è relativo! LittleB
  13. LittleB

    PENA DI MORTE Bis

    ..ginetto.... Credo solo che il problema criminalità sia un problema sociale. Non vi è una soluzione facile, come in qualsiasi altra questione sociale. E' anche sbagliato avere l'atteggiamento lapidario tipico delle società retrograde. (ci metto in mezzo anche gli U.S.A.). La violenza umorale causata da un sentimento di vendetta non può sfociare in una regola di stato... il mondo si evolve.. e più è evoluto e meno si identifica in una società violenta e vendicativa. Secondo me bisogna, come diceva Platone, partire sempre da un mondo ideale.. e perseguire quella strada. L'omicidio non fa parte di un mondo ideale. LittleB
  14. LittleB

    Risultato Alvi

    Dalle foto del pre-operatorio invece si denota, a mio parere, che il ragazzo soffra di A.A. Sicuramente non in stato avanzato, però l'assottiliamento dei capelli nella zona temporale non lascia margine a troppi dubbi.. LitleB
  15. LittleB

    PENA DI MORTE Bis

    x Raffaele 1: Ti rammento che in carcere agli stupratori e pedofili viene riservato un trattamento che ne hai a basta già dopo un mese.. LittleB
  16. LittleB

    PENA DI MORTE Bis

    Esiste anche un tema più ideologico, più "politico", che avevo volutamente omesso: E' un paradosso punire un crimine con un altro crimine. La detenzione non esiste in quanto "punizione". La sua funzione è di ridurre le capacità da parte del condannato di commettere altri crimini. Da un punto di vista strettamente educativo non trovo che la detenzione sia uno strumento di redenzione o rieducazione.. tanto meno la pena di morte. Il motivo, alla luce del classico esempio:"ti hanno stuprato e ucciso la figlia di 5 anni..".. per il quale vuoi giustizia è: vendetta o paura che ricommetta il crimine? La risposta personale e umana è solo "vendetta". Quella della società non può essere altrettanto. P.s. "spero che ti sia utile" non era una provocazione; ti ho riportato un documento con l'intenzione di renderti partecipe di studi a riguardo dell'argomento da te aperto. Per cui sono del tutto fuori luogo le tue "citazioni" dal documento da me postato. ;) LittleB
  17. LittleB

    Barzellette

    Quattro amici si ritrovano dopo tanti anni. Iniziano a parlare del più e del meno e, mentre uno va a ordinare da bere, gli altri cominciano a parlare dei propri figli. Il primo dei tre dice: "Sono molto orgoglioso di mio figlio. Ha iniziato a lavorare come fattorino, si è iscritto alle serali e si è diplomato. Dopo pochi anni è diventato direttore ed oggi è il presidente della compagnia. E' diventato cosi ricco da regalare a un suo amico che compiva gli anni una Mercedes superlusso". Al che il secondo dice: "Anche io sono molto orgoglioso di mio figlio. Ha cominciato a lavorare come steward a bordo di un aereo. Nel frattempo è diventato pilota. Si è associato con altri e ha fondato una compagnia aerea. Oggi è così ricco che lui a un amico per il compleanno ha regalato un aereo bimotore Cessna. Il terzo allora racconta: "Non posso dirvi l'orgoglio che mi da il mio. Ha studiato ingegneria. Ha aperto un'impresa di costruzioni e ha fatto i miliardi. Lui, per il compleanno di un amico gli ha regalato una villa da 1500 mq". Nel frattempo il quarto torna e chiede di cosa stessero parlando, allora i tre amici gli chiedono di suo figlio. "Mio figlio è un gigolò per gay. Si guadagna da vivere così". E gli amici: "Poverino, che disgrazia!" "Ma quale disgrazia, sta una favola! Pensate che quest'anno per il suo compleanno tre frocioni di clienti gli hanno regalato una Mercedes, un aereo privato e una villa di 1500 mq.!!! ... E i vostri figli invece che fanno?!?" LittleB
  18. LittleB

    Barzellette

    Siamo venuti in possesso del carteggio tra Berlusconi e Bush mentre soffiano i venti di guerra contro l'Iraq. Caro George, com'è nel mio costume faccio una precisa scelta di campo e mi schiero al tuo fianco. Hai un nuovo, grande alleato nella difficile guerra contro i terroristi dell'Ira. Fammi sapere quando si comincia e cosa devo portare. Ciao. Silvio B. --- Caro Silvio, grazie per la tua offerta. Purtroppo l'Ira non è tra gli obiettivi: l'Irlanda del Nord è troppo piccola e più di duemila bombe non riusciamo proprio a farcele stare. Ne ho settantacinquemila da smaltire! Sarà per la prossima volta. George --- Amico George, ti chiedo scusa, ho fatto confusione coi nomi. È che qua devo fare tutto io: governo, esteri, sport, giustizia, fiori, cucinare... Volevo dire Iran! Per questa importante battaglia di libertà consentimi di offrirti Esercito, Marina, Aviazione e Guardia di Finanza. Anzi, comincerei da questi ultimi, anche in prima linea. Che ne dici? Silvio B. --- Caro Silvio, cos'è questa storia dell'Iran? La C.I.A., che legge tutte le mie lettere prima di me, è andata su tutte le furie. Dice che l'Iran è un obiettivo così segreto che ne sono a conoscenza solo quelli che contano davvero. Io infatti non ne sapevo niente! Credevo stessimo per attaccare l'Iraq. Attendo spiegazioni. George --- Giorgino, Giorgetto, Giorgiuzzo, perdonami ancora. Iran, Iraq, Irac o Irak, di geografia non ci capisco un cxxxx. Attacca quello che vuoi, a me preme solo esserti amico. Se non vuoi soldati, meglio. Sai com'è, gli italiani odiano morire in battaglia, preferiscono schiantarsi in autostrada. Ma ti propongo i più entusiasti anchor man per aiutarti a convincere il paese: Mike Bongiorno (che presto farò senatore a vita), Iva Zanicchi, Raimondo Vianello... Scegli chi vuoi. Silvio B. --- Caro Silvio lascia perdere. Purtroppo neanch'io di geografia capisco granché. È un'ora che cerco il tuo paese sulla carta geografica e non trovo niente. Sarà che è un po' imprecisa (sono quelle che usiamo per bombardare) ma non mi raccapezzo proprio. Insomma, chi c...o siete? George --- Giorgio, permettimi di colmare questa tua lacuna. Ho già provveduto a inviarti (e già che c'ero anche a tutto il popolo americano) il mio libro "L'Italia che ho in mente", con tanto di carta geografica grande grande, di quelle che usavo da Vespa. Scoprirete che non siamo solo pizza e mafia: oggi siamo pizza, mafia e risotto alla milanese. P.S.: Sulla cartina vedrai strade, autostrade e ponti bellissimi che purtroppo non ho ancora completato. È che sono incasinato: Nobel, Cirami, Nesta... A presto Silvio B. --- Caro Silvio, questa è l'ultima lettera che ti scrivo. La C.I.A. mi invita a non perdere più tempo con te. Dice che non abbiamo bisogno di niente, né di soldati, né di enciclopedie, né di aspirapolveri. Mi spiace, perché eri simpatico. P.S.: Scusami anche per non aver capito subito dov'è il tuo importante paese. È che lo cercavo in Sudamerica. Non so perché, ma conoscendoti avevo avuto questa impressione. George LittleB
  19. LittleB

    PENA DI MORTE Bis

    hai rasgione: Fonte: Studio realizzato da G.P. Pancetti / Coalit 3/2001 ;) LittleB
  20. LittleB

    PENA DI MORTE Bis

    10 MOTIVI UMANITARI PER ABOLIRE LA PENA DI MORTE 1) La pena di morte non serve come deterrente per i crimini. In Giappone, dove la pena di morte è prevista dalla legge, tra il novembre del 1989 ed il marzo del 1993 le esecuzioni vennero sospese perchè i ministri di giustizia dell'epoca erano contrari alla pena di morte: durante la moratoria, il tasso di criminalità non aumentò, anzi diminuì. L'argomento della deterrenza è quello più frequentemente chiamato in causa: condannare a morte un trasgressore dissuaderebbe altre persone dal commettere lo stesso reato. L'argomento della deterrenza non è però così valido, per diversi motivi. Nel caso, per esempio, del reato di omicidio, sarebbe difficile affermare che tutti o gran parte degli omicidi vengano commessi dai colpevoli dopo averne calcolato le conseguenze. Molto spesso gli omicidi avvengono in momenti di particolare ira oppure sotto l'effetto di droghe o di alcool oppure ancora in momenti di panico. In nessuno di questi casi si può pensare che il timore della pena di morte possa agire da deterrente. Inoltre la tesi della deterrenza non è assolutamente confermata dai fatti. Se infatti la pena di morte fosse un deterrente si dovrebbe registrare nei paesi mantenitori un continuo calo dei reati punibili con la morte e i paesi che mantengono la pena di morte dovrebbero avere un tasso di criminalità minore rispetto ai paesi abolizionisti. Nessuno studio è però mai riuscito a dimostrare queste affermazioni e a mettere in relazione la pena di morte con il tasso di criminalità. Un'analisi delle percentuali di omicidi in paesi abolizionisti e mantenitori ha dimostrato che i paesi mantenitori hanno in genere una percentuale maggiore. Tale analisi prendeva in considerazione i cinque paesi abolizionisti ed i cinque paesi mantenitori con il maggior numero di omicidi. Confrontando i dati, l'analisi conferma che nei cinque paesi abolizionisti il tasso più alto di omicidi era 11.6 per 100.000 persone, mentre nei paesi mantenitori il tasso più elevato era 41.6 per 100.000 persone. Vi sono inoltre dati sulla criminalità di vari paesi che dimostrano come l'abolizione della pena di morte non comporti alcun aumento della criminalità. In Giamaica, per esempio, durante una sospensione della pena di morte tra il 1976 ed il 1980, si verificarono poche variazioni nel tasso di omicidi. In Canada il tasso di omicidi per 100.000 persone scese da un massimo di 3.09 nel 1975, anno precedente l'abolizione, a 2.41 nel 1980 e da allora è rimasto relativamente stabile. Nel 1993, 17 anni dopo l'abolizione, il tasso di omicidi era 2.19 per 100.000 persone, vale a dire il 27% in meno rispetto al 1975. Un recente studio condotto in California ha dimostrato che nei 15 anni in cui la California eseguiva condanne a morte molto frequentemente (circa una ogni due mesi, dal 1952 al 1967) il numero di omicidi è aumentato di circa il 10% ogni anno. Tra il 1967 ed il 1991, periodo in cui non hanno avuto luogo esecuzioni, l'aumento medio annuale era del 4.8%. Lo stesso studio dimostra anche l'esistenza di ciò che viene denominato effetto brutalizzante della pena di morte: nei 4 mesi precedenti l'esecuzione di Robert Harris in California, avvenuta nel 1992, la media mensile di omicidi nello stato era 306 mentre nei 4 mesi successivi la stessa esecuzione tale numero salì a 333, registrando un aumento del 9%. Uno studio simile ha dimostrato che nello stato di New York, nel periodo in cui venivano eseguite più condanne a morte che nel resto del paese, cioè tra il 1907 ed il 1963, si registravano in media due omicidi in più ogni mese immediatamente successivo ad un'esecuzione. I molti studi effettuati sull'argomento hanno quindi dimostrato come sia impossibile affermare con chiarezza che la pena di morte abbia un potere deterrente. Lo studio più recente sulla relazione tra la pena di morte ed il tasso di omicidi, condotto per le Nazioni Unite nel 1988, ha concluso che "questa ricerca non ha fornito alcuna prova scientifica del fatto che le esecuzioni abbiano un effetto deterrente maggiore rispetto all'ergastolo. è improbabile che si ottenga mai questa prova scientifica. Lo studio non fornisce alcun fondamento alla tesi della deterrenza". 2) L'applicazione delle norme giuridiche è spesso soggetta a errori umani dolosi o involontari. La pena di morte non colpisce solo i colpevoli, ma anche, forse più spesso di quanto si immagini, persone innocenti. Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato in questo secolo 350 casi di condannati a morte negli Stati Uniti, in seguito riconosciuti innocenti. Di questi 25 erano già stati giustiziati, mentre altri avevano già trascorso decenni in prigione. 55 dei 350 casi risalgono agli anni '70, 20 risalgono agli anni compresi tra il 1980 ed il 1985. In Giappone, Sakae Menda fu condannato a morte nel 1950 per un omicidio commesso nel 1948. 33 anni dopo egli fu riconosciuto innocente e rilasciato, dopo aver vissuto per oltre trent'anni nell'attesa dell'esecuzione. A Taiwan nel febbraio 1982 fu riconosciuto innocente e rilasciato un uomo di 74 anni, condannato per un omicidio commesso nel 1972. Numerosi sono anche i casi in cui incompetenza e corruzione hanno causato condanne a morte di innocenti. Tra questi il caso di Vladimir Toisev, abitante di un villaggio della Repubblica di Bielorussia, condannato a morte per omicidio nel 1970. Passò diciotto mesi prima di ricevere la commutazione della condanna, ma fu rilasciato solo nel 1987. Nel 1987 l'organo di stampa Znamya Yunosti affermò che gli investigatori avevano strappato una confessione a Toisev nel corso di interrogatori notturni e avevano picchiato suo fratello per poter ottenere prove false che avvalorassero la confessione. Quando fu scoperto il vero colpevole, gli investigatori tennero segrete le informazioni per nascondere l'errore commesso. Nel 2000 il Governatore dell'Illinois ha decretato una moratoria a tempo indeterminato atta a stabilire l'iniquità di alcuni processi durante i quali alcuni detenuti (troppi ndr) innocenti erano stati condannati alla pena capitale e molti stati nel mondo negli ultimi 2 anni stanno seguendo quest'esempio, si pensi al fatto che proprio di questi giorni è la notizia che nel mese di Novembre 2001 in Texas verrà votata un'eventuale moratoria di 2 anni. (vi rimandiamo ai Dossier ed alle news presenti nelle pagine del sito per ulteriori e più dettagliate informazioni). 3) La pena di morte è un arma troppo potente in mano a governi sbagliati. Può essere sfruttata dal governo per eliminare personaggi politicamente o religiosamente scomodi, alterando persino il concetto di gravità di certi atti. E' quello che sta attualmente accadendo in Cina dove si muore non solo per aver commesso crimini gravi, ma anche per il semplice fatto di opporsi al regime. Nel 1999 il 60% circa delle esecuzioni mondiali sono avvenute proprio in territorio cinese. I reati capitali sono 68, tra cui omicidio, stupro, rapina, furto, traffico di droga, prostituzione, evasione delle tasse e, addirittura, stampa o esposizione di materiale pornografico. Particolarmente raccapricciante è il fatto che spesso le esecuzioni vengono fatte in luoghi pubblici e i condannati sono costretti a tenere al collo un cartello con il loro nome ed il reato per il quale vengono giustiziati. Le Associazioni umanitarie, inoltre, denunciano il fatto che spesso ai condannati, una volta giustiziati, vengono espiantati gli organi senza il loro permesso; proprio per questo motivo, si ritiene che alcune condanne vengano eseguite in quanto sono richiesti organi per i trapianti! 4) Lo stato si comporterebbe in modo criminale come il criminale stesso. Le leggi, infatti, moderatrici della condotta degli uomini e espressioni della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commetterebbero uno esse medesime e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinerebbero un pubblico assassinio. ..spero ti possa essere utile. LittleB
  21. LittleB

    Mostro Di Firenze

    ..due cavie... :lol: :lol: LittleB
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