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Sono Triste , Marco Pantani!


gavin3

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Visitatore zortek

al TG5 delle 8 di questa mattina hanno dato alcuni particolari: era in cura dal 2003 in una clinica specializzata in depressione, e si era lasciato andare ingrassando fino ad 80 kg. Non se l'e' portato via il doping, ma, secondo me, la solitudine.

La notizia mi ha profondamente scosso.

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Visitatore zortek
E secondo te, la depressione da dove è nata?

dall'eccessiva pressione (la fama di campione perseguita ogni minuto della propria esistenza) e da una vita privata insoddisfacente?

Il doping puo' avere fatto del suo: alcune sostanze chimiche possono avere effetti psicotropi (danno disturbi mentali)

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secondo me lo sport è una delle cose più belle della vita: è vivere il corpo in dimensioni diverse,e ci sono persone che riescono a farlo in modo meraviglioso.si,secondo me lui era un mito sportivo e, KAPELLON, meglio lui che la Aguilera sicuramente.piuttosto bisognerebbe soffermarsi a pensare alla bestialità e grettezza del nostro sistema politico e governativo,che permette ai soldi di aver la meglio nn solo su un campione italiano,ma su un essere umano,semplicemente.lo so che così è sempre stato,ma il modo in cui avviene oggi a me fa vomitare...così nascosto da una superfice che vuol essere pulita,rosea e innocente,ma che sotto nasconde l'infimo più totale.che vergogna... che tristezza,a questo punto meglio per lui che ha chiuso con sto schifo.

 

nn ci sono parole.

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Come si dice,andiamo con ordine:

 

fino all'autopsia non sapremo se si è suicidato,ma taluni tendono già ad escluderlo.

 

L'autopsia,come dice un pilastro dell'antidoping,il Prof.Donati,potrà chiarire anche

i valori relativi alla presenza di quante e quali sostanze.

 

Marco Pantani,comunque il più grande scalatore di tutti i tempi,poichè certo drogato,ma lo erano anche gli altri,era sicuramente tossicodipendente (anfetamine,

cocaina) e depresso in modo grave,ebbene:

 

un luminare della ricerca scientifica contro il doping citato oggi dal corriere della sera,di cui non ricordo il nome,dice che la somministrazione per lungo tempo di sostanze dopanti(pantani era sotto eritropoietina già almeno dal 1995),ha come terribili effetti collaterali l'esaurimento fisiologico e organico del soggetto e un'altrettanto fisiologica,cioè biochimica,risposta depressiva.E' un ipotesi,a mio

avviso fondata.

 

Aggiungiamo che Pantani era "strutturalmente" fragile,cioè psichicamente,e abbiamo il quadro completo:Marco Pantani raggiunge determinati risultati,anche grazie al doping(altrimenti avremmo avuto decine di scalatori come lui e invece,appunto,no),il quale doping lo danneggia pesantemente a livello organico,ma lo esalta artificiosamente anche a livello psichico,finchè un giorno

incappa in un controllo come succede a tanti,a tanti che non sono stati mai nessuno,o molto meno di lui,e lui cade,cade,cade,non accetta di non poter essere più quello di prima nei cuori della gente,non accetta l'inutilità dei suoi sforzi disperati negli allenamenti per tornare a essere quello di prima.E' un circolo

vizioso,l'impotenza fisica e la depressione soffiano sul fuoco di una dipendenza da sostanze che abbiamo visto essere probabilmente biochimica,cioè derivante dalla modificazione organica di valori fisiologici data dall'uso prolungato di dopanti a vario livello,e così arriva la cocaina,l'alcool a incastonarsi su una struttura psichica

fragile,tutto questo fino al collasso.

 

Di chi è stato vittima Marco Pantani?Di se stesso innanzitutto e di tutti quelli,in percentuali da stabilire,che nel loro grande o nel loro piccolo non hanno denunciato

e rifiutato con violenza,clamore e risonanza il sistema del doping.Quindi i medici che lo hanno drogato,i direttori delle squadre per le quali ha corso,i colleghi che sanno per aver fatto la stessa cosa per anni e che continuano a essere omertosi

"perchè il ciclismo ha bisogno di ritrovarsi",i giornalisti che hanno ricoprto di retorica e di populismo i loro articoli,ogni volta che la guardia di finanza faceva irruzione in un albergo e trovava di tutto e di più.La retorica ammazza la gente,

trasfigura ai propri fini i più fragili in eroi e in miti e quando il gioco è scoperto

ancora pressione e retorica finchè non ti ritrovi solo e senza uno strumento in mano per trovare il bandolo e ricominciare.

 

Non più tardi di ieri sera,a controcampo,Davide de Zan,famoso giornalista di ciclismo e non solo e figlio di cotanto padre,si scagliava contro chi promosse il processo a Pantani nel '95 per doping,nel quale risultò che Marco faceva già uso di eritropoietina,al quale processo seguì un'assuluzione solo perchè il reato di doping

attarverso l'uso di eritropoietina non era ancora contemplato dal codice!Lo stesso Moser fece il record dell'ora sotto l'effeto dell'epo,ma tantomeno allora il reato

esisteva...

 

La criminalità di alcuni,la collusione di altri,l'omertà dei molti e la retorica dei tanti

senza dimenticare la predisposizione psicologica e direi anche etica di chi si fa

il doping.Ecco chi ha ammazzato Pantani.Certo non chi ha condannato a più riprese il sistema doping,o chi ha portato di fronte ad un tribunale certi pezzi di xxxx,mi scusino i moderatori.Altrochè frasi come "ogni volta che ha provato a rialzare la testa l'hanno ributtato giù"gravissime e inaudite.

 

Negli ultimi mesi sono morti per collasso cardiocircolatorio 13 ciclisti di età tra 18 e 34 anni.Non sono sufficienti per ribaltare tutto e fare pulizia una volta per sempre con condanne penali e pecuniare tali da far considerare il doping,se non dannoso e letale per l'atleta,se non schifoso a livello etico,almeno assolutamente

non più conveniente a livello speculativo?

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E' stato a lungo tempo il mio mito...

 

...ed è morto certamente non a causa dell'uso di sostanze dopanti, come qualcuno di voi ha fatto intendere, ma come conseguenza indiretta del doping, che ha permesso di farlo utilizzare come capro espiatorio del male di uno sport totalmente corrotto dal doping...

...non è morto perchè si dopava, è morto per colpa di chi lo ha giudicato nella piena ignoranza e di chi ha permesso che questo accadesse...

 

...ciao Marco...

:(

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