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Ecco chi sono i cinesi - un articolo sconcertante tratto dal sito www.storialibera.it


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faranio

NO.. HO SOLO UN PO' DI FIDUCIA IN PIU' DI TE NELLE FORZE DELL'ORDINE...MA PROBABILMENTE PER TE LA GUARDIA DI FINANZA E' FILOCINESE...QUINDI AI CINESI I CONTROLLI NON LI FA....HAHAHAHAHAHAHAHHHAHAHAH....E TUTTI I RISTORANTI CHE VEDI IN GIRO SONO ILLEGALI VERO????? GODONO DELL'IMMUNITA' DIPLOMATICA VERO CASTANO???? AHAHAHAHAH

 

Faranio tu commetti sempre lo stesso errore di fondo: non guardare in faccia alla realtà. ti posso dire che mio cognato è un Tenente della Guardia di Finanza in servizio da moltissimi anni. ha girato parecchio in italia e spesso abbiamo parlato dei cinesi l'ultima volta quando la Gdf ha sequestrato un quantitativo enorme di giocattoli pericolosi proprio a roma. mi disse che da quanto ne sapeva lui un un operaio cinese lavora tutti i giorni della settimana e guadagna quando gli va bene 100 euro al mese. una cosa assurda. loro hanno fatto più volte irruzione in fabbriche tessili gestite da cinesi ed hanno trovato minori lavorare come schiavi e stipati in dormitori di pochi metri quadtrati attigui alle aziende.

 

i cinesi a differenza delle prostitute nigeriane che devono pagare il debito per essere venute in italia prostituendosi pagano il loro debito lavorando gratis nelle fabbriche di tessuti. in pratica moltissimi cinesi sono ricattati dalla loro mafia e lavorano gratis qui da noi in barba a tutti i diritti umani.

 

la guardia di finanza non è 'filocinese' ma ha enormi difficoltà evidentemente a controllare tutto. non ti dimenticare che le ns forze dell'ordine sono proporzionate di base al controllo fiscale e della criminalità nostrana che già gli da un gran da fare e si trovano in questi ultimi anni a combattere dei fenomeni in enorme ascesa.

 

quanto ai ristoranti sono la facciata pulita della mafia cinese infatti le attività di ristorazione sono spessissimo finanziate e gestite dalla mafia cinese, non si spiegherebbe altrimenti che dei cinesi venuti in italia per fare fortuna dispongano di tanti soldi per rilevare attività italiane!quando gli italiani andarono in america cosa facevano? o erano umili lavoratori che facevano gli operai sui grattacieli oppure erano mafiosi e con i cinesi è la stessa cosa.

 

ogni extracomunitario che va in un altro paese lo fa per necessità e voglia di fare fortuna, se fosse ricco non emigrerebbe.

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disinformazione pura....

Cina (Amnesty international rapporto annuale) ("notare la mia bandiera")

Repubblica Popolare Cinese

 

Capo di Stato: Hu Jintao

Capo del governo: Wen Jiabao

Pena di morte: mantenitore

Statuto di Roma della Corte penale internazionale: non firmato

Convenzione delle Nazioni Unite sulle donne: ratificata con riserve

Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle donne: non firmato

L’introduzione di limitate riforme legali e giudiziarie ha contribuito solo marginalmente a migliorare la salvaguardia dei diritti umani nel Paese. Decine di migliaia di persone hanno continuato a essere detenute in violazione dei loro diritti umani e sono rimaste esposte al rischio di tortura o maltrattamenti. Sono state comminate migliaia di condanne a morte e migliaia sono state eseguite. Le autorità sono spesso ricorse all’uso della forza per controllare le crescenti proteste popolari. Sono state rafforzate le repressioni contro i media e i controlli nei confronti di Internet. Nella Regione autonoma dello Xinjiang, le autorità hanno continuato a servirsi del pretesto della “guerra al terrore” internazionale per giustificare le gravi repressioni contro la minoranza etnica uighura. Le libertà di espressione e di religione hanno continuato a essere fortemente limitate in Tibet e in altre zone abitate da etnie tibetane. La vendita di armi cinesi al Sudan ha destato preoccupazioni per il conseguente contributo della Cina alle violazioni dei diritti umani in altri Paesi. La Cina ha continuato a intrattenere, in maniera limitata, colloqui con la comunità internazionale su temi riguardanti i diritti umani. Nel Paese tuttavia non sono cessati i casi di detenzione arbitraria di difensori dei diritti umani i quali sono anche stati condannati a pene detentive.

 

Comunità internazionale

 

Le esportazioni incontrollate di armi dalla Cina al Sudan hanno continuato ad alimentare massicce violazioni dei diritti umani nel Paese africano. Il governo cinese si è opposto al rafforzamento dell’embargo sulle armi proposto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nei confronti del Sudan.

 

L’Unione Europea (UE) ha resistito alle pressioni da parte del governo cinese per revocare l’embargo sulle armi nei confronti della Cina, imposto in seguito alla repressione, attuata dalla Cina nel giugno 1989, contro il movimento per la democrazia.

 

Il governo ha continuato a dialogare con i meccanismi sui diritti umani delle Nazioni Unite, sebbene si sia rifiutato di dare attuazione alla maggior parte delle loro raccomandazioni. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla tortura si sono recati in Cina ad agosto e a novembre. A settembre, la Cina e la Federazione Russa hanno guidato un’iniziativa per bloccare la creazione di un Consiglio sui diritti umani effettivo in seno alle Nazioni Unite.

 

Difensori dei diritti umani

 

I singoli cittadini hanno continuato ad appellarsi al sistema cinese dei reclami, rivolgendosi saltuariamente anche ai tribunali, nel tentativo di essere risarciti per gli abusi subiti. Tuttavia, le fondamentali debolezze di entrambi i sistemi hanno lasciato la maggior parte delle persone senza alcun tipo di risposta, condizione che ha alimentato crescenti proteste sociali in tutto il Paese. Nuove normative sono state varate a maggio nel tentativo di offrire maggiore protezione nei confronti degli interessi dei ricorrenti, ma tali norme sono sembrate contribuire in modo marginale alla risoluzione dei reclami.

 

Reti informali di difensori dei diritti umani hanno svolto attività di lobby presso le autorità e la comunità internazionale riguardo a diversi tipi di abusi. Ciononostante, le autorità hanno continuato ad avvalersi di articoli del codice penale che vagamente si riferiscono a reati relativi alla sicurezza per perseguire e incarcerare attivisti, compresi avvocati, ricorrenti e attivisti contro gli sfratti espropriativi. Il numero di organizzazioni della società civile è stato in continuo aumento, ed esse sono divenute sempre più incisive. Tuttavia, le autorità hanno incrementato i controlli per bloccare sul nascere le attività di coloro che mettevano in discussione le politiche ufficiali del governo.

 

*Hou Wenzhuo, direttrice dell’ente non governativo Istituto per l’assunzione del potere e dei diritti è stata oggetto di numerosi abusi in relazione alle sue attività a favore dei diritti umani; l’attivista è stata sfrattata dalla sua residenza e dal suo ufficio a Pechino ed è stata detenuta arbitrariamente dalla polizia nel sud del Paese. Il suo lavoro comprendeva la pubblicazione di rapporti su indagini sulle espropriazioni illegali di terre ai contadini a Foshan, provincia di Guangdong. A ottobre ha lasciato la Cina per paura di subire un nuovo arresto arbitrario da parte della polizia..

 

Giornalisti e utenti di Internet

Le autorità sono diventate sempre più intolleranti contro articoli che trattavano argomenti delicati o che mettevano in discussione le politiche del governo. Si è verificata una nuova repressione contro i giornalisti e i media. Giornalisti che avevano pubblicato articoli su argomenti scottanti, o che avevano messo in discussione lo status quo, sono stati esposti al rischio di licenziamento, detenzione arbitraria o imprigionamento. Giornalisti e reporter hanno continuato a essere incriminati per reati vagamente definiti come “segreti di Stato”. Sono state rafforzate le restrizioni all’uso di Internet, mentre decine di persone sono rimaste incarcerate per aver consultato o aver fatto circolare su Internet informazioni di natura politica.

 

*Ad aprile, il giornalista Shi Tao è stato condannato a 10 anni di reclusione per divulgazione di “segreti di Stato”, dopo aver pubblicato su un sito web estero istruzioni del Partito comunista su come i giornalisti avrebbero dovuto trattare la commemorazione del 15° anniversario della repressione del movimento per la democrazia del 1989.

 

Violazioni nel contesto della riforma economica

Sfratti espropriativi nei centri cittadini, espropriazioni terriere e tributi elevati nelle zone rurali sono stati alla base delle crescenti proteste locali e rivolte sociali. Spesso i disordini sono stati sedati con la violenza, talvolta da parte di bande criminali, apparentemente ingaggiate o assoldate da autorità o imprese locali.

 

Nonostante le riforme in corso al Sistema di registrazione dei nuclei familiari (Hukou), i lavoratori migranti, sia delle zone rurali sia delle aree urbane, sono rimasti esposti a discriminazione nelle città, anche riguardo all’accesso alle cure sanitarie e ad altri servizi sociali.

Le condizioni generali di lavoro nelle fabbriche, nelle miniere e negli altri settori sono rimaste precarie. Non sono cessate le pesanti restrizioni al diritto alle libertà di espressione e di associazione dei rappresentati dei lavoratori, mentre i sindacati indipendenti hanno continuato a rimanere illegali.

*A ottobre, Xu Zhengqing, un attivista che aveva manifestato contro l’appropriazione di terre e gli sfratti espropriativi a Shanghai, è stato condannato a tre anni di reclusione per “disturbo dell’ordine sociale” mentre si recava a Pechino a gennaio nel tentativo di commemorare il defunto premier Zhao Ziyang.

Violenza sulle donne

Molte donne hanno continuato a essere sottoposte ad aborti e sterilizzazioni forzate da parte delle autorità locali nel tentativo di applicare la rigida politica di pianificazione familiare, sebbene tali pratiche siano vietate per legge.

 

Il divieto di identificare il sesso del feto è apparso non raggiungere i risultati auspicati per diminuire il divario del rapporto tra maschi e femmine. Sono pervenute continue segnalazioni di casi di tratta di donne e minorenni, specialmente femmine.

 

Alcune province hanno adottato normative per la prevenzione della violenza domestica; stando alle fonti però, gli episodi di violenza contro le donne nell’ambito domestico sono rimasti frequenti.

Le donne in detenzione sono rimaste a rischio di abuso sessuale e altre forme di tortura e maltrattamenti.

 

Ad agosto, le autorità hanno introdotto modifiche alla legge sulla protezione dei diritti delle donne per proibire espressamente le molestie a sfondo sessuale contro le donne e per incrementare i diritti delle donne di sporgere querela.

*A settembre, Chen Guangcheng, avvocato autodidatta e non vedente, è stato oggetto di vessazioni, picchiato e detenuto arbitrariamente nella sua abitazione dopo che aveva tentato di denunciare le autorità locali della città di Linyi, provincia di Shandong, per aver eseguito sterilizzazioni e aborti forzati nel contesto della pianificazione familiare. A fine anno si trovava ancora in stato di detenzione.

 

Repressione di gruppi spirituali e religiosi

L’osservanza religiosa al di fuori dei canali ufficiali è rimasta strettamente limitata. A marzo, le autorità hanno promulgato un nuovo regolamento sulle pratiche religiose, al fine di incrementare i controlli ufficiali sulle attività religiose.

 

Ad aprile è stata rinvigorita la repressione contro il movimento spirituale Falun Gong. Pechino ha ufficialmente dichiarato che, poiché il gruppo è stato proibito in quanto “organizzazione eretica”, qualsiasi attività legata al Falung Gong è da considerarsi illegale. Secondo quanto riferito, molti seguaci del Falun Gong sono rimasti in stato di fermo ed esposti a un alto rischio di tortura e maltrattamenti.

Anche gruppi di cattolici e protestanti non registrati collegati a chiese non ufficiali sono stati oggetto di vessazioni, arresti arbitrari e sono stati incarcerati.

 

*A novembre, il noto avvocato difensore Gao Zhisheng è stato obbligato a chiudere il suo studio legale per un anno dopo essersi rifiutato di ritirare una lettera aperta indirizzata al presidente e al Primo ministro, con la quale richiedeva alle autorità di rispettare la libertà di religione e di porre fine alla persecuzione “barbarica” del Falung Gong. L’ingiunzione è arrivata dopo che egli aveva presentato un ricorso per conto del Pastore protestante Cai Zhuohua, che professava il suo credo di nascosto, e che era stato condannato a tre anni di carcere per avere stampato illegalmente delle bibbie.

 

Pena di morte

La pena di morte ha continuato a essere applicata in modo esteso e arbitrario, ed è stata spesso determinata da interferenze politiche. Sono state eseguite condanne a morte per reati non violenti, come la frode fiscale e l’appropriazione indebita, ma anche per reati di droga e crimini violenti. A fine anno, in base ai rapporti pubblici disponibili, AI ha stimato almeno 1.770 esecuzioni e almeno 3.900 condanne a morte, sebbene si ritenga che le cifre reali siano molto più alte.

 

Le notizie apparse sulla stampa nazionale durante prima metà dell’anno riguardo ai numerosi errori giudiziari avvenuti nei casi di pena di morte hanno causato gravi inquietudini nell’opinione pubblica, aumentando la spinta verso l’introduzione di riforme. A settembre, un alto funzionario della Corte Suprema ha annunciato la prossima istituzione da parte della Corte di tre tribunali minori aventi il mandato di rivedere le sentenze di morte, compito fino ad allora svolto dai tribunali di grado inferiore, con limitata tutela contro i processi iniqui. Funzionari hanno anticipato che la riforma dovrebbe ridurre di quasi un terzo le esecuzioni.

Tuttavia, le statistiche nazionali sulla pena di morte e sulle esecuzioni continuano a essere classificate come segreto di Stato, rendendo problematici il monitoraggio e la valutazione sulla pena di morte.

 

*A giugno, Wang Binyu, un lavoratore migrante proveniente da Gansu, è stato condannato a morte a Ningxia per aver accoltellato a morte il suo capomastro e tre altre persone durante una lite violenta a causa del mancato pagamento del salario. Secondo quanto riferito, con il denaro doveva pagare un’operazione al padre. La sentenza è stata eseguita a ottobre, nonostante le numerose richieste di commutazione della pena da parte di accademici e della pubblica opinione apparse sui media cinesi.

 

Tortura, detenzione amministrativa e processi iniqui

Torture e maltrattamenti hanno continuato a essere pratiche diffuse in molte istituzioni statali. I metodi di tortura più comuni comprendevano calci, percosse, scosse elettriche, sospensione per gli arti superiori, incatenamento in posizioni dolorose e privazione del cibo e del sonno. I fattori che hanno continuato a determinare il proliferare di tali pratiche erano riconducibili al limitato accesso al mondo esterno per i detenuti e all’assenza di efficaci meccanismi di reclamo e d’inchiesta.

 

A maggio, le autorità hanno annunciato il lancio di un progetto pilota in tre regioni del Paese, che consentirebbe alla polizia di interrogare i sospetti davanti a telecamere e ad avvocati. A luglio le autorità hanno annunciato che intendevano accelerare la campagna di persecuzione dei poliziotti che ricorrono alla tortura per estorcere confessioni, aggiungendo inoltre che dall’inizio della campagna nel maggio 2004 erano stati perseguiti 1.924 poliziotti.

*A giugno, Gao Rongrong, una seguace del Falun Gong, è deceduta in custodia, dopo essere stata detenuta nel centro di “rieducazione attraverso il lavoro” di Longshan, a Shenyang, provincia di Liaoning. Secondo quanto riferito, nel 2004 i funzionari che la detenevano l’avrebbero percossa anche sul viso e sul collo con manganelli a scossa elettrica, causandole gravi rigonfiamenti e danni alla vista, dopo averla sorpresa leggere materiale divulgativo sul Falun Gong nel centro di detenzione.

 

Stando alle fonti, era in discussione una legge sulla rettificazione di comportamenti illeciti, che sostituirebbe il sistema di detenzione amministrativa denominato “rieducazione attraverso il lavoro”, impiegato fino ad ora per detenere centinaia di migliaia di persone fino a 4 anni senza accusa né processo. Secondo le notizie ufficiali, la nuova legge dovrebbe ridurre i tempi di detenzione. Tuttavia gli elementi che violano gli standard internazionali rimarrebbero potenzialmente invariati.

 

È stata lanciata una campagna per migliorare il comportamento della polizia e sradicare definitivamente la tortura, ma pochi sono stati gli sforzi pratici per introdurre le riforme legali e istituzionali necessarie a prevenire gli abusi.

 

Le persone accusate di reati politici e penali hanno continuato a veder loro negato il diritto a un processo. Il diritto dei detenuti ad accedere ai propri avvocati e familiari ha continuato a essere gravemente limitato. I processi politici sono rimasti molto al di sotto degli standard internazionali che definiscono un equo processo. Gli imputati di reati relativi a “segreti di Stato” e “terrorismo” hanno subito limitazioni dei loro diritti legali e sono stati giudicati a porte chiuse.

 

Richiedenti asilo nordcoreani

È continuato il flusso di richiedenti asilo provenienti dalla Corea del Nord attraverso il confine con la Cina per sfuggire alla gravissima situazione di carestia in cui versava il Paese. Centinaia, forse migliaia, di richiedenti asilo provenienti dalla Corea del Nord sono stati arrestati e rimpatriati forzatamente, in quanto considerati lavoratori migranti; la Cina ha continuato a negare loro qualsiasi tipo di procedura per la determinazione dello status di rifugiati, in violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati. Fonti non confermate hanno riferito che almeno cinque cittadini sudcoreani di etnia nordcoreana sono stati presi in ostaggio in Cina e rimpatriati forzatamente in Corea del Nord.

 

Regione autonoma dello Xinjiang Uighur (XUAR)

Le autorità hanno continuato a richiamarsi alla “guerra al terrore” internazionale come pretesto per le dure repressioni attuate nella XUAR, che hanno determinato gravi violazioni dei diritti umani contro la comunità degli uighuri.

 

A maggio la più recente campagna “colpire duro” contro il crimine in Cina, allentata nella maggior parte del Paese, è stata invece ufficialmente rinvigorita nella XUAR per sradicare i reati di “separatismo, terrorismo ed estremismo religioso”. La repressione si è manifestata con la chiusura di moschee non riconosciute e l’arresto di imam.

 

Sono continuati gli arresti e le detenzioni di nazionalisti uighuri, compresi pacifisti. Le persone accusate di essere “separatisti” o “terroristi” sono state esposte a rischio di lunghe detenzioni o di esecuzione. Coloro che cercavano di divulgare informazioni all’estero sull’entità della repressione sono stati esposti al rischio di detenzione arbitraria e incarcerazione.

 

Le autorità hanno continuato ad accusare gli attivisti di etnia uighura di attività terroristiche senza fornire prove sufficienti a sostegno delle accuse.

 

*Rebiya Kadeer, un prigioniero di coscienza liberato a marzo, è diventato bersaglio prescelto nel chiaro tentativo di ridurre la sua influenza all’estero in quanto attivista di etnia uighura.

*A febbraio, lo scrittore Nurmuhemmet Yasin è stato condannato a 10 anni di reclusione nel corso di un processo a porte chiuse in seguito alla pubblicazione di un breve racconto intitolato “Piccione selvatico”. Il racconto narra di un uccello in cattività che commette suicidio, ed è stato apparentemente percepito dalle autorità quale allegoria della condizione della popolazione uighura in Cina.

Regione autonoma del Tibet e altre zone etniche tibetane

Le libertà di religione, di associazione e di espressione hanno continuato a essere pesantemente limitate e non sono cessati gli arresti arbitrari e i processi iniqui. Alcuni prigionieri di coscienza sono stati rilasciati al termine delle loro sentenze, ma decine di altri prigionieri, tra cui monaci e suore buddiste, sono rimasti in carcere dove erano a rischio di tortura e maltrattamenti.

*A febbraio, Tashi Gyaltsen e altri quattro monaci sono stati condannati dai due ai tre anni di “rieducazione attraverso il lavoro” a Xiling, provincia di Qinghai, per aver pubblicato una circolare contenente poemi e articoli su temi considerati politicamente delicati.

 

Regione ad amministrazione speciale di Hong Kong

 

Ad aprile, la Corte Suprema d’appello di Hong Kong ha ribaltato tutte le rimanenti condanne per ostruzione e aggressione nei confronti della polizia emesse contro otto seguaci del movimento Falun Gong, arrestati per aver organizzato una manifestazione nel marzo 2002. Alcune condanne contro altri seguaci erano già state cassate in appello nel 2004.

 

A settembre, il verdetto della Corte del coroner sull’uccisione di Kim Shuk-ying e delle sue due figlie da parte del marito ha accelerato il processo di revisione dell’ordinanza sulla violenza domestica, la cui definizione attualmente si riferisce strettamente alla violenza fisica all’interno di una coppia.

 

Attivisti per i diritti umani si sono espressi contro la decisione della autorità di Hong Kong di incaricare la Società per la Verità e la Luce, un gruppo cristiano conservatore contrario ai diritti degli omosessuali e “all’uso eccessivo” dei diritti umani, di educare gli insegnanti delle scuole sui principi dei diritti umani e dell’antidiscriminazione.

 

A dicembre, la polizia ha sparato spray al pepe, lacrimogeni e scariche di materiale plastico contro i manifestanti durante le proteste che si sono svolte in occasione degli incontri ministeriali dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO), ed è stata accusata di uso eccessivo della forza dai meccanismi di tutela dei diritti umani. Oltre 1.000 manifestanti sono stati arrestati, e numerosi hanno lamentato di essere stati maltrattati mentre erano in custodia di polizia. Tutti i manifestanti sono stati in seguito rilasciati, tranne 14 che sono stati condannati per associazione illegale e rilasciati su cauzione. A fine anno erano ancora in attesa di processo.

 

*William Leung, un omosessuale di 20 anni, si è appellato con successo contro una legge che vieta i rapporti sessuali consenzienti per i minori di 21 anni. Un tribunale di primo grado ha decretato che la legge è discriminante e che costituisce una violazione dei diritti umani. Le autorità di Hong Kong hanno dichiarato l’intenzione di ricorrere contro la sentenza, ma a fine anno l’appello non era ancora stato discusso.

 

Rapporti e missioni di AI

 

People’s Republic of China: Human Rights Defenders at risk (AI Index: ASA 17/002/2005)

 

People’s Republic of China: The Olympic countdown – three years of human rights reform? (AI Index: ASA 17/021/2005)

 

People’s Republic of China: Briefing on EU concerns regarding human rights in China (AI Index: ASA 17/027/2005)

 

Delegati di AI hanno partecipato a giugno a un seminario sul Dialogo tra UE e Cina sui diritti umani, e ad agosto a un convegno delle Nazioni Unite nel quadro della cooperazione regionale per la promozione dei diritti umani in Asia e nella regione del Pacifico, entrambi organizzati a Pechino. A novembre, la Segretaria generale di AI e altri due delegati hanno partecipato a Shanghai a un incontro del Global Compact delle Nazioni Unite, una rete volontaria sulla responsabilità sociale delle imprese.

Modificato da curvadong
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Curvadong... ogni Paese ha le sua storia di guerre, torture, lager etc.... (a parte la Nuova Zelanda forse...).. quindi falla finita....devo citare Guantanamo? I bombardamenti con il fosforo bianco da parte degli americani?....meglio di no... anche perché dopo salta fuori il solito idiota che mi dà del comunista anti-americano...

Modificato da faranio
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Il problema è che tu invece di restare indignato avanti a ciò che accade in cina oggi rispondi con dei paragoni con ciò che hanno fatto gli americani 40 anni fa. il fatto che gli yankies abbiano avuto politiche guerrafondaie e le abbiano tutt'ora non fa si che gli orrori che avvengono in cina siano accettabili. i tuoi paragoni sono davvero assurdi lasciatelo dire.

 

guantanamo poi è un carcere e il 90% sono terroristi e per quanto non siano rispettate certe regole sono cmq terroristi, criminali. i cinesi nei laogai sono vittime del regime politico, sono schiavi e sono milioni, anche in questo caso il tuo paragone con guantanamo fa piangere (o ridere) a seconda di come lo si guarda.

 

allora siccome gli usa hanno buttato la bomba su iroshyma i cinesi possono sterminare 1 milione di loro connazionali? ma fammi il piacere.

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PEr PALLA.

Ma come cavolo si fa a proclamarsi comunisti,quando si confonde la Cina attuale con Lenin?

Il capitalismo costituisce un sistema allucinante che indebita milioni di esseri umani e su questo siamo d accordo ma resta il fatto che questa Cina NON è un paese comunista ed anche se lo fosse,non è il comunismo che sognava Lenin.

 

Le nefandezze americane non giustificano quello che avviene oggi in oriente ;non dimentichiamo una cosa importantissima,che l America avrà tanti difetti ma almeno Guantanamo è venuta fuori in qualche modo ,ossia la possibilità di denunciare i crimini,esiste !Lo stesso non avviene per questi paesi.Sennò va a finire che qui giustifichiamo anche Polpot!!

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Rispondo ovviamente solo agli "esseri pensanti" presenti in questo topic.

 

Castano io non dico che la Cina sia il paradiso in terra, anzi. Ma tu sminuisci (anzi infanghi) il lavoro di tantissime persone per bene che lavorano duro nel nostro paese e onestamente. E' chiaro che vivendo in un paese straniero queste persone abbiano un sacco di difficolta'; non credere che sia piacevole vivere in 8 in un appartamento (evidentemente questa gente fa dei sacrifici enormi). Io non mi sento di condannare delle persone per questo. Non capisco sinceramente la tua affermazione di voler solo che tutti gli extracomunitari rispettino le leggi. Non noti la venatura xenofoba? Io preferirei che tutti rispettassero le leggi senza creare questa classe a parte degli extracomunitari.

 

Billo scrive: "Ma come cavolo si fa a proclamarsi comunisti,quando si confonde la Cina attuale con Lenin?".

1) Non mi sono proclamato comunista

2) Fare un paragone non significa confondere

3) Of course il comunismo cinese non e' quello che sognava Lenin ma io non ho detto questo.

 

P.S. avete notato che c'e' un utente che continua a spiaccicare pagine di roba come un invasato intasando il topic? ;)

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Io non voglio 'infangare' nessuno e spero che tu e gli altri abbiate visto ieri Ballarò dove si è parlato della comunità cinese. ebbene si è detto che in italia passa oltre il 60% delle merci non a norme o peggio contraffatte. si è detto della mafia cinese che sfrutta i cinesi spesso bambini in fabbriche qui in italia e si è detto che i controlli non sono sufficenti. i controlli non superano un 30% di merci e attività, il resto 'passa'.

 

sta a dire che in italia c'è un 60% di merci vietate e un equivalente 60% di lavoro sommerso che sigfbifica sfruttamento.

 

si è detto (ed era ospite la presidente delle associazioni cinesi in italia) che i cinesi sono uguali agli altri e come gli altri devono rispettare le leggi.

 

questo non è infangare, questa è la democrazia e io esiggo che i cinesi e gli altri extracomunitari rispettino le leggi del mio paese.

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name='faranio' date='17/04/2007, 20:05' post='267760']

Curvadong... ogni Paese ha le sua storia di guerre, torture, lager etc.... (a parte la Nuova Zelanda forse...).. quindi falla finita....devo citare Guantanamo? I bombardamenti con il fosforo bianco da parte degli americani?....meglio di no... anche perché dopo salta fuori il solito idiota che mi dà del comunista anti-americano...

..... faccio quello che voglio faranio, nei limiti del rispetto altrui, postare documenti come questi non può e non deve toccare la sensibilità di nessuno, certo non la tua che sei un comunista serio e che quindi dovresti aver preso le distanze dal maoismo e dallo zeminismo.Piuttosto leggi bene tutto quello che c'è scritto perchè magari è la prima volta che ti capita.

 

io per il resto non sono nel modo più assoluto filoamericano, se tu metti qualcosa sulle bombe al fosforo ben venga....non ho da difendere nessuno (io) in modo aprioristico e ideologico, men che meno gli USA.Ma è demenziale che se si parla della Cina tu debba ricordarmi gli USA!!!

L'analisi non regge su nessun piano, nè storico, nè economico, nè politico e l'accostamento è a dir poco ridicolo.

Modificato da curvadong
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Rispondo ovviamente solo agli "esseri pensanti" presenti in questo topic.

.....immagino davvero che una tale risposta proveniente da un minus habens come te che nel 2007 indica la bandierina cinese (!!!) con orgoglio stolto e abnorme non debba toccarmi.

 

ma se non vuoi rispondere a me rispondi a chi ha scritto quelle cose, prima però leggile tutte e magari capisci anche quanto appaia ilare che TU dia dell'invasato a me!!!!.

 

tutto questo è retorica ovviamente, perchè se anche tu provassi cosa potresti rispondere??? Al massimo tentare maldestramente l'equipollenza tra i crimini del comunismo, in questo caso cinese, e quelli commessi da qlcun altro.Il solito teorema ortodosso e mummificatore per cui tutti hanno fatto tutto nessuno ha fatto nulla lasciamo tutto com'è imperituro nei decenni la storia non si commenta!!!

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Io credo che la CIna sia l'unico caso al mondo di paese con le mani così sporche di sangue ma è allo stesso tempo un paese che fa gola per quegli stessi investimenti che si basano sullo sfruttamento di esseri umani. avevo letto che secondo Amnesty International in cina solo nel 2006 ci sarebbero state ben 10.000 esecuzioni mentre sarebbero circa 3 milioni i cinesi detenuti, torturati e costretti a lavorare come schiavi nei laogai, i campi di prigionia.

 

ma voi vi rendete conto? 10 mila morti e 3 milioni di schiavi? palla da biliardo, faranio, voi sostenitori del soviet cinese cosa ne pensate? è giusto che il ns governo stringa accordi con un paese come la cina che ha le mani così sporche di sangue? o pensate che siano solo leggende di internet questi dati?

 

esecuzione_full.jpg

Modificato da castano_chiaro
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Allego questo articolo di Mario Giordano

 

Ma adesso, scusate, i nostri vigili urbani per dare una multa a un cinese dovranno chiedere autorizzazione a Pechino? Abbiate pazienza, signori nipotini di Mao, noi avremmo intenzione di elevare contravvenzione a un commerciante che falsifica borsette o a un laboratorio clandestino che sfrutta bimbi o anche solo a un ristoratore che ci serve nel piatto involtini primavera e topini autunnali: ci date il permesso? O il fatto vi dà noia? Per carità, non vorremmo disturbare la vostra quiete, fra fiumi gialli e boia rossi, ma se a un figlio dello yen, putacaso, venisse ancora in mente di rovesciare le auto per le strade, che facciamo? Lo possiamo indurre gentilmente a cambiare idea o dobbiamo rassegnarci, e metterci al volante comodamente seduti a testa in giù?

 

Lo chiediamo timidamente, sapete, ma le reazioni ufficiali dei cinesi ai fatti di Milano ci hanno un po' preoccupato. In effetti: prima s'è fatto vivo direttamente il ministero degli Esteri della Repubblica Popolare chiedendoci equilibrio. Poi hanno mandato avanti l'ambasciatore a Roma che con un'intervista assai poco diplomatica ha minacciato: se rompete ancora le scatole in Italia, noi vi rompiamo gli scatoloni in Cina. In altre parole, se i vostri vigili non la smettono di entrare nei piccoli mercati di via Sarpi, le vostre imprese possono scordarsi di entrare nel grande mercato dell'Asia. Non so come si traduca in ideogrammi, ma da noi questo si chiama ricatto. Anzi di più: ricatto alla pechinese.

 

Ora: già sentire una richiesta di equilibrio che arriva dalla Cina è piuttosto bizzarro. Ve lo ricordate Superciuk, l'eroe dei fumetti che aveva l'alito terribile e come simbolo un fiasco di vino? Ebbene, se Superciuk ci chiedesse di essere astemi sarebbe più credibile. Ma insomma: questi hanno il record mondiale del patibolo (l'84 per cento delle condanne a morte del pianeta viene eseguito in Cina), arrestano, menano, torturano, trattano i diritti umani come se fossero insalata di bambù, e poi vengono a chiederci equilibrio? Equilibrio in che? Nell'affrontare le proteste in piazza? E certo, loro sì che sanno come si trattano con equilibrio le proteste in piazza: una paio di carri armati e avanti, si pialla tutto ciò che si para dinanzi, se sono studenti che importa? L'equilibrio è salvo: ricordate, no? A Tienanmen i tank furono equilibratissimi. Ma l'equilibrio non basta: ora l'ambasciatore vuole di più. Vuole la resa. Altrimenti ci sarà ritorsione sulle nostre imprese. Ma l'avete sentito? Nell'intervista il diplomatico giustifica persino gli ambulatori clandestini di Chinatown: dice che «vanno capiti» e che spera che la «sanità italiana faccia di più per aiutarli». E sicuro: adesso dobbiamo metterci a sovvenzionare i sottoscala dove si praticano aborti abusivi, quei retrobottega-ospedali infestati da insetti e medici fanfaroni. Altrimenti niente Panda sulla lunga Muraglia. Ma vi pare? A me solo l'idea fa venire mal di pancia. Adesso mando un fax a Pechino e chiedo se posso prendere una pastiglia

 

Mario Giordano per il Giornale

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..... faccio quello che voglio faranio, nei limiti del rispetto altrui, postare documenti come questi non può e non deve toccare la sensibilità di nessuno, certo non la tua che sei un comunista serio e che quindi dovresti aver preso le distanze dal maoismo e dallo zeminismo.Piuttosto leggi bene tutto quello che c'è scritto perchè magari è la prima volta che ti capita.

 

io per il resto non sono nel modo più assoluto filoamericano, se tu metti qualcosa sulle bombe al fosforo ben venga....non ho da difendere nessuno (io) in modo aprioristico e ideologico, men che meno gli USA.Ma è demenziale che se si parla della Cina tu debba ricordarmi gli USA!!!

L'analisi non regge su nessun piano, nè storico, nè economico, nè politico e l'accostamento è a dir poco ridicolo.

 

1) Non ho fatto nessun confronto tra USA e Cina, la mia era una provocazione esplicita (consiglio un corso di interpretazione critica)

2) Non ho mai giustificato la violazione dei diritti umani che avviene in Cina!!!!

3) Ho solo ricordato a tutti delle cose che dovrebbero essere ovvie: che gli stranieri producono nel nostro Paese ogni anno più di 80 miliardi di euro, e che i maggiori imprenditori stranieri sono cinesi;

che ci sono migliaia di negozi cinesi registrati alla Camera di Commercio e che quindi sono sottoposti agli stessi controlli e agli stessi vincoli ai quali sono sottoposti i negozi italiani; che i nostri imprenditori in Cina fanno affari per decine di miliardi di euro; che, come ha ricordato della Valle ieri a Ballarò, i cinesi costituiscono più di un miliardo di potenziali acquirenti e usare degli slogan leghisti al posto del cervello condannerebbe il nostro Paese alla morte economica (altro che declino!!). Vi sembrano cose così strane o estremistiche????!!!!!

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ci sono migliaia di negozi cinesi registrati alla Camera di Commercio e che quindi sono sottoposti agli stessi controlli e agli stessi vincoli ai quali sono sottoposti i negozi italiani

 

E questo è il tuo grosso errore. essere iscritti alla Camera di Commercio non vuol dire un tubo xchè la Camera di Commercio non ha il potere di controllare se le attività hanno personale a nero, minorenni o se vendono merce contraffatta o che viola le norme CEE! la camera di commercio si limita a fare sanzioni amministrative e poi se come tu dici ci fossero questi controlli non ti pare che i minori, gli schiavi e la merce fuori norma non ci sarebbe?

 

in pratica se ci fossero tutti sti controlli chiuderebbero oltre il 70% delle attività cinesi!

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ma perchè confondete una discussione che si basa su un dato di fatto (in cina non esistono leggi a tutela dei lavoratori) con una discussione politica?

 

Non si tratta di destra o di sinistra, sono le persone che fanno la differenza e sono poche quelle che inseguono degli ideali. Sapete in quanti paesi nel mondo si ha una situazione simile alla cina o peggio? Però non se ne parla perchè questi paesi non rappresentano delle potenze economiche. La maggior parte dei capi di abbigliamento che compriamo sono fatti da lavoratori di altre nazioni ridotti ad uno stato vicino alla schiavitu! Parliamo di questo: l'uomo davanti al guadagno e agli affari non ha più rispetto della vita. Lasciate la politica fuori, gli ideali non li rispetta più nessuno ciò che muove le persone oggi sono i soldi.

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Casta' , il fatto che questo governo stringa accordi con i cinesi non e' certo una novita' di questo governo. Che credi che il Berlusca non abbia stretto accordi con la Cina in 5 anni? :34: .

Io non dico che quello che dici sia completamente sbagliato (fermo restando il tuo parlare in modo razzista tipico della destra estrema) ma esageri nel mollare le colpe a questo governo quando in realta' non e' affatto questione di governi ma di sistema economico mondiale. Prodi non ti mangera' fidati; lui si nutre di sola mortadella.

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billo sì che ragiona e si confronta, no faranio e palladabiliardo che non si proclamano comunisti e poi si chiamano compagni.grande billo ce ne fosse gente di sinistra come te ma purtroppo la maggior parte sono come palla e faranio

 

Mi inchino a billo. Maestro, vate, doge, illuminato, salvatore dell'umanita' nonche' onniscente.

Of course lecco umilmente i piedi anche ad Enrico suo fedele adepto ed essere superiore anch'esso.

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io non sono adepto di billo e superiore a nessuno, ho solo detto che billo è uno che ha una sua idea e ragiona con quella ed è aperto a confronti e dialoghi e sopprattutto critiche non come te che vai abvanti con i paraocchi palladabiliardo. apprezzo le persone così anche se non la pensano come me che voto destra e cerco di essere aperto alle opinioni altrui.se qualcuno mi crtica faccio valere le mie ragioni, se ho torto lo riconosco, e non vado certo a dire cose come grazie a lenin l'economia della Russia si è tirata su oppure se qualcuno cita Cina o Russia non metto certo di mezzo Usa o altri stati capitalisti che non c'entrano niente a differenza di te che fai tali ragionamenti ma al contrario e non riesci a trovarti d'accordo neanche con billo che tende dalla tua parte

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che i cinesi li apprezzo perchè lavorano veramente tanto e li disprezzo perchè non pagano le tasse e hanno rovinato Prato,almeno la maggior parte di loro.Altra cosa, non cercano di integrarsi.

invece la maggior parte degli altri extracomunitari li disprezzo perchè non fanno un cavolo dalla mattina alla sera e hanno rovinato Prato.(soprattutto nord africani).

poi che c'entra a Prato ci sono anche extracomunitari che lavorano tanto e rispettano le regole, ma sono la minoranza e questo è un dato di fatto.(comprate la Nazione di Prato e leggete la cronaca locale)

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Ma quale cacchio di ideologia politica? Io non mi sono mai proclamato di nessun partito in questo forum e subito mi si incollano delle etichette.

Poi cosa me ne frega a me del governo figurati. L'unica cosa positiva e' che almeno non faranno leggi che permettono di sparare ed uccidere legalmente uno che ti entra in casa anche se a mani nude o magari a fare manovra nel giardinetto di casa. Tipo la storia del ragazzo di 16 anni albanese ucciso con una fucilata mentre scappava dal giardino di una villa dove era entrato per sgraffignare qualcosa. Lo so che mi direte che per voi e' giusto (premesso che io non ruberei mai una caramella) . Per questo dico meglio Prodi che voi (Castano & Company). Un milione di volte.

Effettivamente dal punto di vista sociale mi aspetto qualcosa da questo governo. Dal punto di vista economico, rassegnatevi che non cambiera' mai nulla nei prossimi anni sia con Prodi sia col Berlusca.

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Io non ho i paraocchi.

Ma ho i miei occhi e ci vedo benissimo. Sono aperto a qualsiasi cambiamento se ne vedo la prospettiva cosa che, se permetti, non ho notato in questo forum specie da Billo o tantomeno da te che non hai detto assolutamente nulla. Il fatto che Lenin abbia tirato su l'economia della Russia e' un fatto storico indiscutibile; per quanto riguarda il fatto che io ragiono al contrario (se ho capito la tua affermazione semi-incomprensibile) se tu poni come verso di referimento i tuoi ragionamenti semplici e scontati mi fa piacere poiche' puo' essere che il tuo contrario sia il verso giusto.

Voti destra? Ma va non ci avrei mai pensato. Veramente strano.

Cumplimenti. Cumplimenti. come direbbe il Diegone. :)

Modificato da palladabiliardo
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