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L'ITALIA E' USCITA DALL'EMERGENZA


faranio

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DICHIARAZIONE DI CASTANO:

 

  Citazione
ad ogni modo lo ripeto, io mi baso sui fatti e se i fatti daranno ragione alla politica dell'Unione tanto di capello ma i fatti sono i dati del 15 marzo, ora siamo al 12 quindi abbiate la bontà di attendere.

 

I FATTI:

 

da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

 

16 marzo 2007

Padoa-Schioppa: «L'Italia

è uscita dall'emergenza,

ma i vincoli vanno rispettati»

di Nicoletta Cottone

 

L'Italia è fuori dall'emergenza dei conti pubblici, parola del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Il ministro commenta così la Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica, illustrata oggi al Consiglio dei ministri. Si tratta di un documento nuovo, che integra in un'unica pubblicazione la Relazione sulla stima del fabbisogno dei conti pubblici e quella sull'andamento dell'economia dell'anno precedente e l'aggiornamento delle previsioni per l'anno in corso. «I buoni risultati economici e finanziari del 2006 e le prospettive per gli anni a venire confermano che l'Italia è uscita dall'emergenza dei conti pubblici». Ora, sottolinea Padoa Schioppa, «non si tratta più di evitare un pericolo incombente, ma di governare un successo». Per farlo saggiamente, secondo il ministro, occorre che il dibattito sulla politica economica e finanziaria resti ancorato alla realtà e nello stesso tempo eviti il corto respiro. Ecco i dati: crescita del Pil per il 2007 pari al 2%, indebitamento in discesa nello stesso anno al 2,3% del Pil, un livello a cui «dovrebbe mantenersi anche nel 2008 per ridursi, nel 2009, al 2,1 per cento». Torna a crescere l'avanzo primario che nel 2007 si attesterà al 2,6% in rapporto al Pil.

«Dal gioco delle cifre - spiega il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa - emerge che i dati migliori dovuti a un’economia in crescita e all’aumento delle entrate ci danno uno spazio a un’accelerazione nel risanamento dei conti che dieci mesi fa avremmo sognato. La morsa della ristettezza in cui ci trovavano si è allentata». Il viceministro all’Economia xxxxx Visco ha ribadito il risultato «assolutamente inatteso», legato soprattutto alla crescita delle entrate.

Nel 2007 il Governo potrà contare su 8-10 miliardi in più di maggiori entrate da destinare «al fine della riduzione del deficit e di altri utilizzi». Tuttavia, per il Tesoro si tratta di una «stima ottimistica» e va tenuto conto che nel 2008 «in virtù degli impegni europei» sarà necessario compiere «una nuova correzione strutturale del disavanzo nella misura dello 0,5% del Pil e ciò corrisponde a 7,5 miliardi». Il ministro ha spiegato che «la valutazione delle risorse disponibili e le ipotesi di nuove iniziative devono essere vagliate simultaneamente, alla luce di stime accurate della finanza pubblica e del sistema economico. Guai se quello che ci sta davanti divenisse il passaggio dallo scampato pericolo all'occasione perduta».

Ripiano dei debiti sanitari. Il Consiglio dei ministri ha anche approvato un decreto legge che consente l’azione di ripianamento dei debiti sanitari di alcune Regioni italiane con un concorso dello Stato.

 

 

da http://finanza.repubblica.it/scripts/cligi...;codnews=165092

 

TRIMESTRALE: NEL 2007 PIL 2%; DEFICIT/PIL AL 2,3%

 

(AGI) - Roma, 16 mar. - Nel 2007 il Pil crescera' del 2%, il deficit/pil scendera' al 2,3%. Sono queste le principali stime della Trimestrale di Cassa, presentata dal Ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa in Consiglio dei Ministri. "Dopo un quinquennio di sostanziale stagnazione, nel 2006 - si legge in una sintesi - l'economia italiana ha mostrato decisi segnali di ripresa (Pil +1,9)". Per il 2007, il Pil crescera' del 2%, e anche per quest'anno il contributo principale verra' dai consumi delle famiglie e dagli investimenti. Nel medio periodo la crescita sara' invece dell'1,6%: "Segno questo che alcuni grandi problemi strutturali dell'economia rimangono in parte irrisolti e si traducono in un tasso di crescita potenziale relativamente basso". Il 2006 si e' chiuso con un deficit/pil al 2,4%, al netto dei rimborsi Iva sulle auto aziendali e della cancellazione dei crediti dello Stato nei confronti della Tav nonche' di altre spese una tantum: includendo invece queste operazioni, il deficit si e' attestato al 4,4% del Pil contro il 4,1% del 2005. Il debito/pil, invece, ha continuato a crescere per il secondo anno consecutivo, attestandosi al 106,8%.

 

 

CHISSA' COSA SI INVENTERA' ADESSO CASTANO......

AH CURVADONG...CHIEDI A AL TUO AMICO RICOLFI SE DUE RONDINI FANNO PRIMAVERA...O SERVE ANCHE UNA TERZA FORSE???

E NON MI SI VENGA A DIRE CHE SI TRATTA SOLO DI STIME, DAL MOMENTO CHE FINO AD OGGI I DATI SONO STATI SEMPRE SOTTOSTIMATI DAL GOVERNO (A DIFFERENZA DEL PRECEDENTE CHE SOVRASTIMAVA A VANVERA).

Modificato da faranio
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Guarda ti rimetto l'articolo di Ricolfi così lo rileggi meglio.

 

 

 

  Citazione
Conti pubblici:

 

le parole e i fatti

 

LUCA RICOLFI

Ci hanno provato un po’ tutti, economisti, banchieri, commentatori economici a mettere in guardia i nostri famelici ministri: non vendete la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, li ha quasi implorati Michele Salvati qualche settimana fa. L’orso, naturalmente, è la fragilità della nostra economia, con il suo immane debito e il suo difetto di crescita.

 

A giudicare dai discorsi di questi giorni, invece, sembra che politici e sindacalisti abbiano in testa una sola, ossessiva, domanda: qual è l’entità del «tesoretto» che il buon andamento del gettito fiscale nel 2006 ci mette a disposizione?

 

Non credo si possa negare ai politici il diritto di sognare di spendere e spandere, tanto più che li abbiamo eletti noi. C’è però almeno una cosa che, forse, potremmo sommessamente richiedere a chi ci governa: non nascondete i fatti, e non fingete di ignorare le conseguenze delle vostre scelte.

Fatto numero 1. Non è vero, come ha dichiarato il ministro Bersani dopo che l’Istat aveva fornito i dati del Pil dell’ultimo trimestre del 2006, che «per la prima volta da 6-7 anni siamo cresciuti di più della media europea»; no, in realtà dal 2000 al 2006 era già capitato parecchie volte, per l’esattezza cinque, ovvero più o meno una volta all’anno (un trimestre sì e tre no): il problema, ieri come oggi, è che una rondine non fa primavera.(Ricolfi evidentemente qui parla di crescita e sottolinea responsabilmente come impennate di pil 'trimestrale' ne abbiamo avute anche quando su base annua crescevamo zero, )

 

 

Fatto numero 2. Anche se nel 2006 il Pil e la produzione industriale sono cresciuti di più che nel passato, sono però cresciuti di meno che negli altri Paesi dell’Eurozona.

 

Detto altrimenti, continuiamo a perdere colpi, e la distanza nei tassi di crescita resta sostanzialmente invariata (0,7 punti in meno sul Pil, 1,5 punti in meno sulla produzione industriale).

Fatto numero 3. Non c’è nessuna svolta nell’andamento dell’export: la quota delle nostre esportazioni sui principali partner dell’Eurozona continua a calare, oggi come ieri (con l’importante eccezione dell’export di servizi, che tuttavia era già svoltato nel 2005).

(qesto è un dato che ti senti di smentire?)

 

Fatto numero 4. I conti pubblici vanno meglio del previsto, ma solo perché si dà un grande credito alle prime stime Istat (che tradizionalmente sovrastimano le entrate e sottostimano le spese) e ai dati «entusiasmanti» del fabbisogno statale (fortemente diminuito rispetto al livello drammatico del 2005), mentre si ignorano i crudi dati della Banca d’Italia sui conti delle amministrazioni locali: dal novembre del 2005 al novembre del 2006 (ultimo dato disponibile) il debito delle amministrazioni locali è aumentato di circa 20 miliardi di euro, neutralizzando in gran parte il relativo miglioramento dei conti delle amministrazioni centrali.(questa mi pare una cosa interessante da valutare)

 

Fatto numero 5. È vero che c’è un extra-gettito nel 2006, ma le cifre disaggregate per tipo di imposta fornite dal ministero delle Finanze non suggeriscono affatto che esso sia dovuto a una sorta di pentimento degli evasori intervenuto con l’insediamento del governo di centro-sinistra. Le scadenze delle principali tasse una tantum della Finanziaria 2006 sono concentrate giusto nei primi mesi del governo Prodi; l’aumento del gettito dell’Iva è in linea con quello del fatturato dell’industria; soprattutto, l’aumento del gettito dell’imposta sui redditi (Ire) è stato praticamente identico nei primi 3 mesi dell’anno, quando non c’era Visco, e nei primi 8 mesi del dopo elezioni, ossia quando - secondo la favoletta di questi mesi - gli evasori si sarebbero rassegnati a fare il loro dovere: 6,6% fra gennaio e marzo, 6,9% fra aprile e novembre (ultimo dato disponibile).

 

Fatto numero 6. È vero che, al netto di alcune voci straordinarie (rimborsi Iva e debito Ferrovie) i conti pubblici sono sensibilmente migliorati nel 2006 e che il merito va essenzialmente al precedente governo (la correzione estiva del governo Prodi è stata minima, e l’effetto Visco pare trascurabile).

 

Non dovrebbe sfuggire, tuttavia, che la parola «merito» ha qui un sapore amaro: con la Finanziaria 2006 Tremonti ha raddrizzato una barca che stava affondando, ma lo ha fatto riportando la pressione fiscale al di sopra del livello cui l’aveva trovata, dal 41,3% al 42,3% (altroché «abbattimento della pressione fiscale», primo impegno del Contratto con gli italiani!).

 

Fatto numero 7. Nel periodo che va «da Visco a Visco passando per Tremonti», ossia dal 2000 al 2007, la portante della politica economica è sempre stata la medesima, chiunque fosse al governo: aumentare l’intermediazione della Pubblica amministrazione, ora attraverso aumenti di spesa, ora attraverso inasprimenti fiscali, ora in entrambi i modi. La conseguenza è stata un crescente soffocamento dell’economia, in una spirale che pare non aver fine.

 

Fatto numero 8. La Finanziaria 2007, i cui effetti si dispiegheranno pienamente solo nel corso dell’anno, non ha fatto che condurre alle estreme conseguenze la filosofia «Spre & Spre» - ovvero «spremi & spreca» - degli ultimi sette anni.

 

L’Unione non ha voluto vedere, né in campagna elettorale né dopo, che il «lavoro sporco» di raddrizzamento dei conti pubblici l’aveva già fatto in misura notevole Tremonti,

 

e che quindi non era il caso di dare il colpo di grazia al già zoppicante cavallo dell’economia italiana. Ora ci fanno capire che, grazie all’extra-gettito, c’è trippa per gatti e si può cominciare a pensare come redistribuire la manna piovuta dal cielo. Sperano che la pacchia continui, e il deus ex machina della ripresa consenta a tutti di andare avanti come sempre.

 

Temo sia una speranza mal riposta. Se l’Italia continua ad arretrare non solo rispetto ai Paesi emergenti, agli Stati Uniti, al Regno Unito, ma anche rispetto ai Paesi cugini dell’Eurozona, è perché in questi anni si è fatto troppo poco per togliere all’economia le zavorre che ne appesantiscono la corsa: aliquote che scoraggiano gli investimenti, energia troppo cara, infrastrutture inadeguate, un welfare inefficiente e squilibrato (troppa spesa previdenziale, pochi ammortizzatori sociali). È vero, c’è trippa per gatti. Ma è trippa sottratta all’economia: se ne rendono conto i nostri simpatici gatti?

 

Sui conti pubblici aggiungo questo:

 

Falso nel Bilancio dello stato

 

Baldassarri e AN non potrei mai votarli, ma al solito questo non mi impedisce di considerare verosimile la denuncia di falso in bilancio dello stato fatto da Baldassarri in senato e mai contestata da alcuno con querele o argomentazioni.

Modificato da curvadong
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L'ho letto bene.... ed è evidente che i dati di oggi sono in netto contrasto con l'articolo di Ricolfi. Se dovesse essere confermato il dato del Pil al 2 % saremmo o oltre la media europea o in media con l'Europa. E anche il debito è in discesa...ergo... lo so che ti dispiace curva, ma la ripresa c'è e sembra essere strutturale....probabilmente non è stato tutto merito di questo governo, ma il dato certo è che la politica economica di questo governo (politica fiscale compresa) non ha affatto depresso l'economia.... come certi jettatori di professione hanno ancora il coraggio di affermare.

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Questa è la denuncia ufficiale di Baldassarri sul falso in bilancio

 

 

una sola precisazione faranio...è evidente come tu proietti su di me faziosità che sono soltanto tue.Non ho nessun piacere di negare l'evidenza della crescita fin qui avvenuta e che sembrerebbe strutturale, mentre altrettanto ovviamente non può farmi che piacere, da elettore di sinistra quale sono stato questa volta.

 

Il (tuo) problema invece è sempre quello, vale a dire il fatto che argomentare criticamente

contro l'operato governativo equivalga per te ad andargli pregiudizialmente contro.

 

non hai ancora capito cioè, e a questo punto dispero tu ci riesca, che la distanza politica che c'è tra chi ho votato io e chi voti te è perfino maggiore di quella che tu hai con le forze 'reazionarie' della destra.Ovviamente non si può dire pena lo sprezzo del ridicolo, che la parte di paese che come me si identifica con la sinistra realmente riformista si dispiaccia della crescita del PIL!!!

 

è che non avendo ideologie da difendere al contrario di te, io cerco i fatti ovunque stiano e le spiegazioni per le quali i medesimi si verificano.

Modificato da curvadong
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  curvadong ha scritto:
Guarda ti rimetto l'articolo di Ricolfi così lo rileggi meglio.

Sui conti pubblici aggiungo questo:

 

Falso nel Bilancio dello stato

 

Baldassarri e AN non potrei mai votarli, ma al solito questo non mi impedisce di considerare verosimile la denuncia di falso in bilancio dello stato fatto da Baldassarri in senato e mai contestata da alcuno con querele o argomentazioni.

 

Questa è bella... ma se è stato il governo Berlusconi ad essere stato accusato, quando era in carica, dalla Commissione europea (non da un deputato del centro-sinistra) di aver taroccato i conti!!!!???

Complimenti Curva... adesso ti metti anche tu a contestare i dati postando delle macchiette, invece di confrontarti sui dati concreti! Vedo che Castano fa proseliti....

Ricordo che era la stessa Commissione europea a segnalare una situazione critica in riferimento ai conti pubblici italiani, e non semplicemente l'allora opposizione di Centro-sinistra.

Aggiungo poi che si tratta di questioni talmente tecniche, da rendere impossibile da parte di chiunque di noi fare una valutazione obbiettiva sui rilievi di Baldassarri. La Storia fino ad oggi ha dimostrato che questo genere di "pratiche" sono state molto diffuse nel centro-destra (bilanci sovrastimati, commissione Guzzanti, caso Telecom Serbia, etc...etc....etc....), e quindi Baldassarri non può dare lezioni di onestà a nessuno.

Modificato da faranio
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Curvadong:

  Citazione
Ricolfi evidentemente qui parla di crescita e sottolinea responsabilmente come impennate di pil 'trimestrale' ne abbiamo avute anche quando su base annua crescevamo zero

 

 

Peccato che la previsione per tutto il 2007 si a del 2% e non dello 0%, e che la crescita oltre la media europea si registra per due trimestri consecutivi.

Senza parlare dell'avanzo primario che sotto il centro-destra era pari a 0.

Modificato da faranio
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Colgo anch'io con piacere i dati comunicati dal Governo di centro-sinistra proprio a dimostrazione del fatto che anche a me fa piacere che l'economia del ns martoriato paese si riprenda. faccio però un appunto: il fatto che siano usciti dati 'buoni' per la trimestrale non sta a significare che la politica fiscale oppressiva di questo governo avrà anche ripercussioni (tutt'altro che piacevoli) sul potere di spesa degli italiani nei prossimi mesi.

 

nb: mi auguro che i sinistri al governo diano anche un taglio alla spesa pubblica aumentata moltissimo con loro o sono bravi solo a tartassare il 'popolo'?

 

the show must go on

Modificato da castano_chiaro
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  curvadong ha scritto:
Il (tuo) problema invece è sempre quello, vale a dire il fatto che argomentare criticamente

contro l'operato governativo equivalga per te ad andargli pregiudizialmente contro.

 

Vogliamo criticare questo governo? Mi inviti a nozze... ma parliamo del fatto che questo governo ha vinto le elezioni con i voti dei pacifisti, e per adesso l'unica iniziativa "pacifista" è stato il ritiro dall'Iraq, mentre sul fronte dell'Afghanistan e sul caso della base di Vicenza è andato in direzione diametralmente opposta (e io aggiungerei anche la missione in Libano, tanto decantata). Oppure critichiamolo sul fatto di aver di non aver fatto una politica fiscale di serio riequilibrio (anche se un live miglioramento rispetto a prima c'è stato), colpendo le rendite di chi in questi 5 anni si è arricchito alle nostre spalle.

Ma criticarlo sul piano della politica economica o dire che la politica fiscale del governo ha depresso l'economia mi sembra semplicemente ridicolo...quindi scusami se non partecipo.

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