leouca Inviato: 7 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 7 Giugno 2006 il diidrosterone non è l'ormone demoniaco che "fa perdere capelli". Le sue funzioni sono essenziali per lo sviluppo nel maschio e per la sua sessualità. E' chiaro il fatto che la sua azione fenotipica è maggiormente riscontrabile nei periodi di crescita, in realtà agisce costantemente nell'individuo adulto e un suo squilibrio arreca all'organismo problemi considerevoli. Il classico 2% di individui che riscontrano effetti collaterali è probabilmente riferita al tempo di studio del farmaco determinato poichè ogni individuo ha un tempo recettivo diverso (basti pensare al differente evolversi di alop andr da soggetto a soggetto). Si dia un occhiata ai side di questa sessione del forum. Tralasciando i danni, rari ma comunque possibili come cancro e problemi alla prostata permanenti chi inizia questo tipo di terapia deve essere cosciente che gli squilibri ormonali autoindotti sono una cosa GRAVE. gonfiore allo stomaco, dolore ai testicoli, calo di libido, impotenza, zoospermia ma ,e non da meno, anche apatia e depressione sono solo dei campanelli di allarme che è importante non sottovalutare. Interrompete questa tortura autoindotta o ve ne pentirete. Chiedete il parere di un qualsiasi andrologo. tutti interrompono in tempi diversi poichè dipende dalla risposta del fisico, ma il corpo di nessuno potrebbe sopportare questo bombardamento di veleno allo stato puro. I capelli li perderete comunque prima o dopo. volete associare questo problema con un male che ve li farà strappare dalla disperazione? La voglia di capelli annebbia la ragione. Dite basta adesso. La parola a chi ha smesso per sides vari adesso..Ci sono altre vie non dimenticatelo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 7 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 7 Giugno 2006 Domanda: Salve sono un ragazzo di 25 anni e come diversi miei coetanei un giorno mi sono trovato a dover fare i conti con il problema alopecia che mi ha portato alla fine all'uso della finasteride. L'ho utilizzata in tre riprese, ovvero per 4 mesi la prima volta, poi per 6 e nuovamente per altri 2 a distanza di 6-7 mesi. Questa è la prima volta che fruisco di un materiale informativo quale è il suo sito, di informazioni che cioè finalmente danno una risposta alle mie taciute domande. Mi ero infatti sempre chiesto se proprio io fossi quel 2-3% dei casi nei quali (a detta del foglio illustrativo di propecia) si potevano riscontrare dei minimi effetti collaterali, che tanto minimi non erano, riguardo le funzionalità del sistema sessuale (calo sensibile della libido, difficoltà di erezione e trasformazione del liquido seminale nel mio caso). In realtà non si trattava solo di sessualità perchè mi resi presto conto (e mi riferisco a molto tempo prima di aver letto qualsiasi accusa o esperieza di altri verso finasteride) che il mio umore era totalmente cambiato e la depressione si manifestava in una totale perdità di interessi, e non solo verso le donne. Oltre a ciò, ed è questa la domanda che intendevo rivolgerle, mi sembrò che il mio sistema immunitario ne risentisse in qualche maniera rendendomi indebolito e meno reattivo ai malanni di stagione. Non so se questo può avere a che vedere direttamente con il farmaco o con la situazione psicologica che si innesca in conseguenza. forse potrà rispondermi. Mille grazie. Risposta: Mi domando chi glielo ha fatto fare a credere che si potesse usare un antiandrogeno potente per fermare la calvizie senza avere effetti negativi sulla struttura e funzione genitale... effetto peraltro spesso discutibile e comunque temporaneo salvo rinunciare al sesso e continuare ad assumere finasteride a dosi crescenti a vita. Purtroppo l'incidenza reale dei problemi, troppo sepsso taciuti o misconosciuti, è molto più alto e lei è uno di quei molti. Mi auguro abbia smesso completamente... condizione fondamentale per dar modo al corpo di ripristinare i suoi equilibri e ricostruire struttura e funzionalità genitale per la quale spesso serve una adeguata valutazione e poi un adeguato supporto terapeutico ricostitutivo. Le sue ovvie variazioni di umore poi non dipendono strettamente dal farmaco, anche se per certi aspetti legati all'equilibrio neuroendocrino ci sono correlazioni ben dimostrate, ma dalla tensione emotiva derivante dagli effetti sulla libido e sulla funzione genitale che lei ha subito e verificato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 7 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 7 Giugno 2006 (modificato) Domanda: gent dottore ho fatto uso di finasteride negli ultimi 7 anni iprimi sintomi di calo della libido dopo3 anni in seguito ho interrotto per un anno senza avere miglioramenti ho ripreso per altri 3 anni con pause di alcuni mesi erezioni sempre più modeste desiderio azzerato .i danni a cui lei ha fatto più volte riferimento sono irreversibili? perchè i medici in genere minimizzano questi effetti collaterali? gli esami dell'endocrinologo hanno rilevato prolattinabasale un po alta pero con i prelevi seriati rientra nella norma (RMN microadenoma ipofisario)il testostosterone non si è mai abbassato sempre piuttosto alto eco scrotale varicocele di primo grado l'andrologo fece fic test 3 anni fa con esito positivo (oggi non saprei visto che sono peggiorato) urologo non inerpellato ,ma gia da anni ho notato diminuzione del gettito di urina anche con stmolo abbastanza forte. comunque la finasteride agisce solo sul testosterone? cosa ne pensa? grazie Risposta: Perché minimizzino... lo deve chiedere a loro, ma anche voi... insomma pur di non perdere forse dei capelli siete disposti anche a rovinarvi! I danni sono generalmente reversibili, ma richiedono adeguata terpaia ricostitutiva, la sospensione totale della finasteride e di qualunque altro antiandrogeno, nonché un sufficiente periodo di tempo che nel suo caso non sarà inferiore ai 2 anni. Il suo quadro genitale è da consistente prostatite a cui certamente ha contribuito la finasteride e mi sembra ora, visto che non l'ha fatto sinora, di smetterla e di attivarsi da un andrologo molto attento per fare il punto della situazione con i dovuti esami eseguiti contestualmente. Poi si attiverà l'adeguata terapia. Se vuole mi chiami al xxxxxxx per fissare l'appuntamento e faremo qaunto serve in mezza giornata. Modificato 17 Ottobre 2006 da RunDLL Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 7 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 7 Giugno 2006 Domanda: Buonasera.. il mio compagno assume da due mesi finasteride..avendo letto tutte le controindicazioni specialmente nel caso di donne in gravidanza che vengono a contatto anche con le sole pillole, vorrei chiederle se ci sarebbero dei problemi o ripercussioni sul feto nel caso di una gravidanza in questo periodo.. grazie Risposta: Un farmaco per darte effeti negativi deve essere assunto ed in dose utile o tossica... non basta guardarlo o toccarlo con le mani. Tuttavia il suo compagno farebbe bene a smettere immediatramente la finasteride che suppongo prenda per non far cadere i capelli... forse salverà i capelli, ma la sua funzione genitale e la fertilità andranno a pallino in qualche mese... poi occorreranno molti mesi per riuscire a riportare tutto all'equilibrio con terapia a volte non semplici e comunque poi perderà tutti i capelli che con tanto rischio ha tentato di conservarsi. Insomma è una follia... lo faccia smettere immediatamente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 7 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 7 Giugno 2006 Per la cronaca..studio medicina e sono un appassionato del ramo..xxxxx APRITE GLI OCCHI e fatelo per rispetto di chi con i problemi gravi DEVE viverci, e non per scelta sua..BASTA a un antiandrogeno potente BASTA a giocare al piccolo biochimico coi vostri stessi corpi..conosco gente che ha pagato cara la sua voglia di capelli Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zio Fester Inviato: 7 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 7 Giugno 2006 (modificato) Domanda: Buonasera.. il mio compagno assume da due mesi finasteride..avendo letto tutte le controindicazioni specialmente nel caso di donne in gravidanza che vengono a contatto anche con le sole pillole, vorrei chiederle se ci sarebbero dei problemi o ripercussioni sul feto nel caso di una gravidanza in questo periodo.. grazie Risposta: Un farmaco per darte effeti negativi deve essere assunto ed in dose utile o tossica... non basta guardarlo o toccarlo con le mani. Tuttavia il suo compagno farebbe bene a smettere immediatramente la finasteride che suppongo prenda per non far cadere i capelli... forse salverà i capelli, ma la sua funzione genitale e la fertilità andranno a pallino in qualche mese... poi occorreranno molti mesi per riuscire a riportare tutto all'equilibrio con terapia a volte non semplici e comunque poi perderà tutti i capelli che con tanto rischio ha tentato di conservarsi. Insomma è una follia... lo faccia smettere immediatamente. <{POST_SNAPBACK}> Un milligrammo di finsteride, è dunque tossico??, oppure la tossicità e data dal periodo prolungato di assunzione, lei è un dottore, o sta facendo solo terrorismo farmaceutico. Modificato 7 Giugno 2006 da Zio Fester Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zio Fester Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 (modificato) Il fatto che i farmaci, hanno un certo grado di tossicità non è certo una novità, si cerca sempre un equilibrio fra effetti positivi ed eventuali situazioni tossiche, molti farmaci che in fase di sperimentazione, erano ritenuti miracolosi per i tumori o altre patologie, sono stati accantonati perchè risultavano dannosi più della malattia stessa, a causa dell'elevata tossicità. Lei parla dei pericoli legati alla finasteride, ma se non sbaglio e da anni che circolano farmaci che alterano artificiosamente gli equilibri ormonali, la famosa pillola contracettiva, un bombardamendo di estrogeni, che congela l'attività delle ovaie!!!, le donne si sottopongono anche per anni a questi farmaci, con che pericoli????, si è mai capito se deteminati tumori sono legati all'uso della pillola??, eppure nessuno ha mai tuonato "NON USATE QUESTO BOMBARDAMENTO DI ORMONI EVITERETE LE GRAVIDANZE, MA PAGHERETE CARA LA VOSTRA SCELTA", anzi questo contracettivo e divenuto l'emblema dell'emancipazione femminile!!. Senza parlare poi del famoso pillolo, contracettivo maschile, che ormai sembra che stia uscendo dalla fase di sperimentazione per entrare direttamente nelle farmaci, e che mi dice dottore di questa robaccia, che ridicolizzerebbe gli effetti della finasteride, creando una totale zoospermia, per un mese intero o oltre. Non usate la fina, perderte ugualemente tutti i capelli, ok i capelli cadano comuque, e non si vive certo per sempre, ma allora che senso ha sottoporre un malato di cancro a cure dolorosissime per prolungargli la vita di 2 o 5 anni, e forse meglio che il medico gli dica, "lei morirà comunque, e le cure non faranno altro che prolungare il suo dolore", le consiglio di non prender questa robaccia e si rassegni! Mi torna alla mente il mio povero zio, ammalato di tumore alla mascella, sottoposto ad un'operazione che letteramente sfigurato, devastato dalla chemio, che gli ha fatto vivere 5 anni di dolore, al punto che chideva a sua moglie "non possono darmi qualcosa per porre fine a tutto questo" Prendere o meno la finasteride non vi ucciderà certo prima del tabacco, non mi fido di chi esalta un farmaco, tantomeno di chi lo demonizza come il diavolo!! Buona notte dottorino....... :D :mago: :radioattivo: Modificato 8 Giugno 2006 da Zio Fester Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hellas Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 Ogni tanto ne arriva uno nuovo... Dico solo una cosa:tutti gli effetti collaterali che lei ha elencato si verificano certo in qualche paziente,ma quella del tumore è UNA GRAN C A G A T A Finasteride è un farmaco che cura l'ipertrofia prostatica,quindi previene l'insorgere del tumore non lo fa di certo venire.. Mi trovi qualche caso che il farmaco ha provocato il tumore,vediamo un pò.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gigli Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 1) E' il testosterone e non il dht che regola i l fenotipo maschile e la funzione sessuale dopo la puberta'. 2)Gli effetti del dht dopo la puberta' si esplicano solo sui follicoli piliferi del cuoio capelluto e sulla prostata. La finasteride nel caso curando l'ipertrofia prostatica puo' prevenire un cancro della prostata non certo causarlo. Mi meraviglia che tu studi medicina in quanto queste cose sono scritte su ogni libro di endocrinologia. Prima di fare affermazioni inesatte e con sfondo terroristico pensaci il forum serve a dare informazioni veritierie e fondate. saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ryger Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 (modificato) Dottore, ma se quello che dice l'autore del thread lo hanno riscontrato in miglia di utenti nel mondo come si fa ancora a dire che il DHT nons erve per le funzioni sessuali? E' incredibile che ancora si continui a negare l'evidenza! E' ovvio a questo punto che il DHT è utile e a questo punto direi indispensabile all'apparato genitale. Modificato 8 Giugno 2006 da Ryger Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 8 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 Salve a tutti. X Zio Fester: Spero davvero con tutto il cuore che il tuo paragone sia uno scherzo! Ritengo che le cure palliative vadano oltre quello che ritieni. Senza contare che mi vedo costretto a condannare qualsiasi tipo di "pillola"da te menzionata. X Hellas: Vuoi che ti riporti l'e-mail, il cellulare o l'indirizzo di chi ha sviluppato un caso oncologico?? Io mi affido ai DATI mio caro e a situazioni documentate. Puoi farlo anche tu. X il dott Gigli: "Gli effetti del dht dopo la puberta' si esplicano solo sui follicoli piliferi del cuoio capelluto e sulla prostata" parlane con un qualsiasi andrologo. Questo è un RAMO NUOVO, la sperimentazione le concause e gli effetti sono sempre un punto interrogativo.. Del minoxidil non conosciamo neanche il meccanismo di azione. Ma ci affrettiamo a sostenere che gli effetti collaterali colpiscono il 2% dei pazienti o che l'azione del diidrosterone si limita al cuoio capelluto. Come è possibile che il90% delle persone in terapia lamentino disfunzioni sessuali? Sappiamo entrambi il perchè dottore. Prescriveresti un antiandrogeno potente a tuo figlio? molte persone giocano con la vita delle persone. terrorismo?Forse ma è necessario che io esponga le mie idee. Potete condividerle o meno. Credo che basterebbe un mese di documentazione razionale e una ricerca oculata mettendo ansie, disagi e paure da parte. Vedetemi pure come il demonio menzognero che vuole mettere in pericolo la vostra salute pilifera e affidatevi alla verità di chi vuole i vostri soldi. Per la cronaca non sono un medico. Non ancora Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 8 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 Presto lancerò un sondaggio. Pregherei anche per motivi di sussistenza reciproca CHIUNQUE ASSUMI LA FINASTERIDE DI LASCIARE UNA PICCOLA TESTIMONIANZA SUGLI EFFETTI COLLATERALI. CI SONO STATI?FATE PARTE DEL FANTOMATICO 2%? SE SI QUALI? I SOLITI OPPURE DI NUOVI? IL PARERE DEL MEDICO? TEMPI DI RECUPERO? PERIODO DI ASSUNZIONE? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hellas Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 Avanti metti su questo forum nomi e cognomi con dimostrazioni che qualcuno ha preso un tumore assumendo propecia,poi possiamo parlarne.. Ti ripeto forse non hai capito,finasteride serve per CURARE l'ipertrofia prostatica,non fa DI CERTO venire il tumore. Poi ripeto sugli altri effetti collaterali possiamo sicuramente parlarne,ma su questo no Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zio Fester Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 COMUNI DOMANDE E RISPOSTE E' normale che i capelli cadano? L'attività fisiologica di un capello prevede una nascita, un lungo periodo di crescita ed una morte. In condizioni di normalità della matrice produttiva dei capelli, poco dopo la caduta di un capello se ne produce un altro che ricalcherà le orme del predecessore: questo andamento ciclico può verificarsi per tutta la vita dell'individuo. E' perciò normale che si riscontrino dei capelli sul pettine e nel lavandino dopo il lavaggio. Non è normale che in seguito alla caduta del capello non ne ricresca un altro o ne ricresca uno di calibro e qualità minore. Come vive un capello Nel corso del suo ciclo di vita un capello attraversa tre fasi: a) anagen: la matrice produce le cellule che costituiscono il capello permettendogli di risalire lungo le pareti del follicolo. Questa fase dura da tre a cinque anni, ma nelle donne spesso fino a sette, e questo spiega perché alcune donne possono avere capelli molto lunghi (un centimetro al mese per sette anni significano pi di ottanta centimetri!). Una capigliatura sana è costituita per l'82-90% dei casi da capelli in questa fase. B) catagen: in seguito ad un segnale ormonale o chimico (la questione è ancor oggi dibattuta) il follicolo entra in una fase di "riposo", in cui le cellule non si riproducono pi. Il capello rimane nel cuoio capelluto, ma non cade né cresce. Questa fase dura un paio di settimane. Circa l'1% dei capelli è in questa fase. c) telogen: si interrompe ogni attività produttiva e il capello è trattenuto unicamente dalle pareti del follicolo. Dall'ingresso in fase telogen alla caduta vera e propria potrebbero passare anche 4 mesi. In fase telogen si trova sempre almeno il 10-18% dei capelli presenti sul cuoio capelluto sano. Dopo circa 3 mesi, se non sono intervenuti fatti nocivi a carico della matrice, nasce il nuovo capello. Il periodo in cui il capello è nato ma non è ancora emerso dal cuoio capelluto si definisce fase metanagen mentre, dalla sua comparsa al di fuori della cute, diventa anagen. Quando i capelli di una chioma sono nell'82-90% in fase anagen e nel 10-18% in quelle catagen e telogen, tutti i capelli vengono sostituiti e non si manifestano diradamenti . I capelli che cadono ricrescono sempre? Talvolta la matrice pilifera sostituisce il capello caduto con uno di calibro nettamente inferiore o non lo sostituisce affatto: in questo caso, secondo l'entità ed il disegno assunto dalle aree che si sono sfoltite, si ha a che fare con un'alopecia . Qual è la caduta normale? Non c'è un numero preciso che contraddistingua la normalità perché la caduta dipende anche dalla quantità di capelli presenti sul cuoio capelluto. Essi possono essere da 100 a 200mila circa e pertanto la caduta può interessare da 30 a 100 capelli in media al giorno. Naturalmente, per non andare incontro a calvizie, è necessario che tutti i capelli che cadono siano sostituiti . Infatti, anche se cadono solo dieci capelli al giorno, lo spettro calvizie può materializzarsi se ne vengono sostituiti solo nove o meno. La caduta dei capelli e le stagioni Nelle stagioni di transizione (autunno-primavera) la caduta spesso aumenta perché l'uomo conserva una manifestazione ancestrale propria di altri mammiferi pelosi: la muta. Nei periodi aprile-maggio e settembre-novembre alcuni ormoni, informati soprattutto dalle ore di luce, attivano un processo sincronizzato di caduta con un aumento del numero dei capelli che cadono. Si tratta di un fatto fisiologico che non è causa di calvizie definitiva. La caduta dei capelli da stress Condizioni psicofisiche difficili, soprattutto se prolungate, possono provocare un aumento della caduta dei capelli, talora anche molto pronunciato. Fra le cause di queste condizioni si possono citare gli shock emotivi, i periodi di super-attività (studio, responsabilità professionali, difficoltà familiari, problemi di relazione, ecc.), attività sportive o professionali faticose e non associate a regimi alimentari compensativi, superlavoro e malattie debilitanti. Intervenendo sulle cause del fenomeno e con trattamenti locali e, se necessario, generali adeguati è però possibile riportare le condizioni alla normalità in un tempo relativamente breve e con elevate probabilità di successo. I farmaci possono provocare la caduta dei capelli? Alcuni medicamenti hanno dimostrato di provocare una perdita di capelli ed in particolare alcune classi di antibiotici e gli antidepressivi che possono provocare l'ingresso di un alto numero di capelli in fase telogen, cioè di caduta . In genere con la sospensione della terapia farmacologica il ciclo pilifero riprende un andamento normale, anche se è consigliabile "aiutare" i capelli con prodotti nutrienti e rinforzanti soprattutto se la malattia è stata debilitante. Per risultare efficace questo aiuto deve però essere adeguato al fenomeno che si è venuto a creare, utilizzato in dosi idonee e per un periodo determinato. Come al solito l'auto-cura va sconsigliata perché potrebbe essere inadatta, impedendo un corretto ripristino dell'attività dei capelli. Gli esami dei capelli Per ottenere una pi accurata conoscenza delle diverse manifestazioni della caduta dei capelli sono spesso utili alcuni accertamenti da prescriversi dopo la valutazione oggettiva del fenomeno. Il più utilizzato è il tricogramma che si traduce nell'osservazione microscopica di capelli prelevati in diverse aree del cuoio capelluto. Si tratta di un esame ben diverso dalle non meglio definite analisi dei capelli offerte, spesso gratis, a destra e a manca: va effettuato infatti su un campione statisticamente apprezzabile di capelli (quindi due o tre capelli non bastano) e l'ultimo lavaggio deve essere stato effettuato qualche giorno prima per evitare un'alterata e distorta riduzione dei telogeni. Scopo dell'esame è conoscere in modo preciso il ciclo pilifero (in poche parole quanti capelli crescono e quanti muoiono). Un'alternativa pi sofisticata, ma anche pi complessa, è rappresentata dal fototricogramma che si esegue macro-fotografando limitate aree di cuoio capelluto nelle quali i capelli sono stati recisi a circa 2 mm di lunghezza: ripetendo le foto con intervalli di alcuni giorni si può rilevare il numero dei capelli in crescita. Altro esame importante è il pull-test, cioè la conta dei capelli che cadono in un periodo determinato con lo scopo di ottenere un'indicazione precisa sull'intensità della caduta vera e propria: è particolarmente utile conoscere questo dato perché una caduta di 10 capelli al giorno è ben diversa da una caduta cinque volte pi abbondante o pi. Incrociando i dati del pull-test con quelli del tricogramma si riesce a monitorare minuziosamente il processo di caduta in atto. La ripetizione di questi esami specifici in corso di terapia consente di conoscere in modo preciso i risultati che si stanno ottenendo e di modulare al meglio le terapie. Per individuare perdite di capelli dovute a sospetti stati patologici dell'organismo è talvolta opportuno eseguire alcuni specifici esami ematologici e, soprattutto con le donne, i dosaggi ormonali che in alcuni casi giocano un ruolo importante. Il mineralogramma permette di conoscere i dosaggi dei minerali presenti nell'organismo e differisce dall'esame ematochimico perché quest'ultimo fornisce dati relativi al momento del prelievo, mentre il primo fornisce una misura anche della storia recente del paziente esaminato in quanto gli elementi studiati si accumulano nei capelli. Meno importanti e diffusi sono gli esami per misurare la secrezione sebacea (sebometria) e l'idratazione cutanea (corneometria) in quanto gli elementi misurabili con queste analisi non provocano calvizie. Cos'è un'alopecia? Una diminuzione della qualità (colore, spessore) e della quantità di capelli o la loro scomparsa. Le alopecie più diffuse si definiscono: - androgenetica e riguarda solo i capelli delle zone frontali e superiori del capo; - defluvium telogenico, evento che si manifesta con un notevole incremento del numero dei capelli che cadono che possono provenire da tutto il cuoio capelluto ; - areata che si manifesta con chiazze prive di capelli che possono essere localizzate in ogni regione del cuoio capelluto; - totale con scomparsa dei capelli su tutto il capo; - universale che riguarda i peli di tutto il corpo. Le alopecie sono sempre incurabili? Non tutte, come è dimostrato dall'alta percentuale di guarigione (ricrescita di tutti i capelli) di quelle areate. Quella androgenetica invece è irreversibile solo se non curata adeguatamente . Alopecia areata Si manifesta con aree rotondeggianti ben circoscritte prive di capelli ed è spesso definita anche area celsi. Si può presentare anche nelle zone coperte da barba e talvolta si presenta con arrossamenti e prurito. Attorno alle chiazze i capelli sono del tutto normali. Le cause non sono ancora del tutto note anche se la teoria auto-immunitaria ha trovato diversi consensi. In un grande numero di casi i capelli ricrescono dopo qualche mese, ma sono tutt'altro che rari tempi ben pi lunghi. Esistono diversi principi attivi che si sono mostrati utili per favorire la ricrescita nelle alopecie areate: essi possono essere applicati in loco sotto forma di lozione o infiltrati direttamente nella cute per mezzo di particolari tecniche. Telogen Effluvio In una chioma "normale" i capelli sono in fase di crescita (anagen) nell'82-90% dei casi, mentre nel restante 10-18% stanno attraversando la fase di riposo dell'attività follicolare definita telogen. Dopo due-tre mesi dall'inizio della fase telogen il capello cade per essere sostituito dopo qualche settimana da un nuovo capello. Se la percentuale dei capelli in telogen cresce si ha perciò una caduta decisamente pi elevata della norma. Di solito l'effluvio è causato da fenomeni stressogeni (super-lavoro, eccessive responsabilità, malattie debilitanti, ansia, depressione), da disfunzioni tiroidee o da regimi alimentari in cui alcune sostanze sono assunte in quantità scorrette. Tutto sull'alopecia androgenetica Cos'è l'alopecia androgenetica? L'alopecia androgenetica è di gran lunga la pi diffusa causa di perdita dei capelli. Una causa certa dell'alopecia androgenetica è la sovrabbondante presenza di deidrotestosterone (o diidrotestosterone, in sigla DHT) nel follicolo del capello. Il DHT risulta altamente dannoso per il follicolo: opera dapprima accorciando la fase di crescita del capello, poi provocando una progressiva miniaturizzazione del follicolo (che produrrà quindi un capello sempre pi stento), fino ad arrivare all'atrofia completa e quindi alla cessazione di ogni attività produttiva. Il DHT, è il prodotto della trasformazione degli ormoni androgeni per effetto dell'enzima 5-alfa-reduttasi. L'ormone androgeno per eccellenza è il testosterone, un ormone prettamente maschile, ma presente anche nelle donne. Nell'uomo il testosterone viene secreto soprattutto dalle cellule interstiziali dei testicoli (mg. 8 al giorno ca.), mentre nelle donne la secrezione di ormoni androgeni è di minore entità e proviene dalle ovaie e dal corticosurrene. La trasformazione degli ormoni androgeni in DHT avviene direttamente nella ghiandola sebacea dei follicoli predisposti e non a carico di una certa zona di cute; la dimostrazione è data dal fatto che trapiantando capelli non predisposti a calvizie (presenti nelle aree laterali e posteriori del capo nei maschi) in zone dove erano ospitati capelli colpiti da alopecia androgenetica, l'attività pilifera dei capelli trapiantati continua per tutta la vita. Oltre alla presenza del DHT altre cause sembrano comunque interessare il processo di alopecia androgenetica. Da pi parti è stata avanzata la corresponsabilità dei fattori immunologici: una volta che il processo alopecico è iniziato ad opera del DHT il sistema immunitario attaccherebbe i follicoli interessati, impedendo la corretta produzione del capello. Un altro campo su cui la ricerca sta cercando di porre rimedio è sulla diversa ricettività, riscontrata da diversi studiosi, di alcuni follicoli ai messaggi chimici del sistema biologico che regolano il ciclo pilifero. Alopecia androgenetica, alopecia seborroica, calvizie comune, calvizie ereditaria, calvizie maschile.... Si tratta di sinonimi: la definizione pi corretta ed utilizzata è però alopecia o calvizie androgenetica. Si è a lungo definita alopecia seborroica perché si accompagna frequentemente ad un'elevata secrezione sebacea. Gli studiosi hanno via via abbandonato questa definizione dopo aver provato che il sebo non è la causa della calvizie androgenetica, ma solo un fenomeno associato, peraltro non sempre presente. Il termine "ereditaria" sottolinea che viene colpito da questo tipo di alopecia solo chi presenta nel proprio patrimonio genetico questa predisposizione, che può essere trasmessa, con uguale probabilità, sia dal ramo paterno che da quello materno. E' inesatto definirla calvizie maschile in quanto ne soffrono sia gli uomini che le donne (vedi domanda seguente): si può usare il termine calvizie androgenetica maschile per distinguerne il disegno tipico (arretramento delle tempie, calvizie del vertice) da quella androgenetica femminile caratterizzata da uno sfoltimento diffuso di tutto il cuoio capelluto. Alopecia androgenetica: maschile o femminile? Affligge circa l'80% degli uomini, ma anche il 35% delle donne in età fertile e ben il 50% di quelle in menopausa. Gli uomini calvi sono più virili? Molti ritengono che sia la quantità di testosterone totale prodotto la causa della calvizie e questa errata convinzione ha generato una serie di credenze fra cui quella che attribuisce ai calvi un maggior vigore sessuale. Si tratta di un falso perché è solo il deidrotestosterone (DHT) presente in ogni singolo follicolo e non la quantità di testosterone totale a innescare il processo alopecico. Prova ne è il fatto che donne con bassissimo livello di testosterone ma predisposte all'alopecia androgenetica, se non mettono in atto cure adeguate, vanno incontro a calvizie o sfoltimento. A che età può svilupparsi l'alopecia androgenetica? Nell'uomo molto presto: subito dopo la pubertà e la maturazione sessuale e non sono infrequenti casi già molto compromessi attorno ai 18-20 anni. Il fenomeno ha il suo picco tra i 20 e i 30 anni, progredisce fino ai 40-50 e poi rallenta o si ferma. Anche nelle donne si può manifestare in giovane età, a partire dai 16-20 anni per quelle in età fertile, con una progressione lenta ma costante fino ai 45-50 anni. Quando subentra la menopausa anche la donna che non aveva mai sofferto di questo disturbo può andare incontro a calvizie androgenetica molto pronunciata e quelle donne che già manifestavano dei problemi vedono una recrudescenza del fenomeno. In quali zone si presenta l'alopecia androgenetica Nei maschi i primi segni si presentano nei cosiddetti golfi o anse frontali (impropriamente definite stempiature) per poi colpire anche la zona apicale della testa. In seguito il fenomeno si trasferisce anche nell'area centrale "collegando" fronte e nuca. Nelle donne è pi frequente invece uno sfoltimento della zona centrale, mentre almeno inizialmente, la zona frontale è meno interessata. Come si presenta l'alopecia androgenetica? Di solito NON si presenta con un considerevole aumento del numero dei capelli che cadono e, anzi, molti soggetti diventano calvi perdendo pochissimi capelli al giorno. Il primo segno dell'avvento di una calvizie è l'assottigliamento progressivo dello stelo, inizialmente non apprezzabile ad occhio nudo, poi sempre pi palese. Altri sintomi sono una maggiore probabilità da parte degli steli di spezzarsi, un aspetto meno brillante della chioma ed una pi difficile pettinabilità e tenuta della piega. Sono sintomi poco evidenti e, poichÈ non provocano variazioni consistenti dell'aspetto, molti sono portati a sottovalutarli, cullandosi nella speranza che prima o poi tutto tornerà come prima. Si tratta di un grave errore, perché l'efficacia delle cure è strettamente legata alla tempestività di intervento: laddove c'erano capelli perduti molti anni prima, infatti, ci sono matrici che è difficile o impossibile recuperare. Tutti i soggetti che presentano casi di ascendenti affetti da alopecia androgenetica (non solo padre e madre, ma anche zii paterni e materni e nonni) dovrebbero far valutare il proprio caso con un check-up che comprenda almeno il tricogramma intorno ai 18-20 anni anche se ancora non si sono evidenziati particolari problemi. Il nonno è calvo, lo zio no, il papà in parte ... e io? La predisposizione è una condanna? Non sempre chi ha il padre calvo è destinato ad identico destino in quanto non siamo suoi cloni ma cocktail di patrimoni genetici. Se però qualcuno degli ascendenti (genitori o nonni) ha "trasmesso" il gene dell'alopecia il destino è (quasi) ineluttabile. Quel "quasi" fra parentesi è dovuto al fatto che ogni persona possiede due esemplari dello stesso gene, provenienti uno dal padre e l'altro dalla madre. La combinazione che si realizza è spesso imprevedibile come è ampiamente dimostrato dall'alto numero di figli calvi con padri con chioma folta e viceversa. Naturalmente se la predisposizione inizia a manifestarsi c'è un unico modo per impedire che la calvizie si manifesti: una cura iniziata ai primissimi sintomi del fenomeno. E' opinione diffusa che una malattia ereditaria non si possa curare, ma la medicina, per nostra fortuna, è in grado di curare malattie geneticamente trasmesse di gravità ben peggiore della calvizie. Alcuni esempi? L'emofilia A, l'ipercolesterolemia, l'ipertensione arteriosa essenziale, l'ulcera gastrica e il diabete mellito che possono essere tenute sotto controllo con terapie specifiche che consentono a chi ne soffre di vivere bene. Un'alopecia androgenetica curata adeguatamente può essere inibita con la conseguente sensibile riduzione delle possibilità di diventare calvi. Perchè in alcune zone si perdono i capelli ed in altre no? Nel maschio la calvizie androgenetica risparmia le zone laterali e posteriori del capo, mentre nelle donne il fenomeno può interessare tutto il cuoio capelluto pur senza giungere mai ad una completa scomparsa dei capelli. La ragione non va ricercata nella diversa costituzione della pelle, ma nella particolare recettorialità dei singoli follicoli piliferi. In alcuni di questi, geneticamente predisposti, scatta un meccanismo che innesca il processo alopecico, in altri no. La prova pratica ci viene dall'autotrapianto: i follicoli piliferi geneticamente NON predisposti che vengono trasferiti nelle aree in cui sono (o erano) presenti capelli "malati" continuano a vivere per tutta la vita, dimostrando una volta di pi che non si trova nella cute la causa della morte del capello, ma all'interno del suo follicolo. Si può curare l'alopecia androgenetica? Quali i risultati? In un numero sempre maggiore di casi la risposta è si. Chi afferma il contrario lo fa perché ignora l'esistenza di principi che hanno dimostrato di essere efficaci o perché mosso da evidenti interessi commerciali. Certo chi pretende di curarsi con una pillola presa una volta a settimana, o con una decina di fialette due volte l'anno, è meglio che si rassegni al diradamento e alla calvizie. Almeno nelle prime fasi, le cure contro l'alopecia androgenetica richiedono una certa costanza con, ad esempio, applicazioni locali e/o assunzioni di preparati per bocca giornalmente. Quando il fenomeno è sotto controllo si può invece ampliare l'intervallo tra un'applicazione e l'altra a 2-3 giorni. Questi "intervalli" tra le applicazioni sono portati solo ad esempio: ogni persona è un caso a sé e pertanto la terapia va modulata all'inizio secondo le peculiari caratteristiche e, nel corso della cura, secondo la responsività soggettiva. Diversi sono gli scopi perseguibili di una cura per l'alopecia androgenetica: - notevole rallentamento del fenomeno - arresto della caduta - ricrescita di nuovi capelli. Solo per fare un esempio dei risultati che oggi si possono ottenere, studi molto recenti hanno dimostrato che il trattamento con una sola delle sostanze attualmente in uso induce il mantenimento della chioma presente all'inizio della cura nel 32% dei soggetti, un arresto della caduta e la ricomparsa di qualche capello nel 22% dei casi e la ricrescita vera e propria di capelli nel 40%. Le cure dell'alopecia androgenetica Prima di curare è necessario stabilire se non si ha a che fare con qualcosa di diverso, come ad esempio un telogen effluvio o un' alopecia areta, perciò è spesso utile eseguire un tricogramma. Se il responso è chiaramente orientato verso la calvizie androgenetica (Cos'è la calvizie androgenetica) diventa opportuno il ricorso ad alcuni principi attivi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zio Fester Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 Salve a tutti.X Zio Fester: Spero davvero con tutto il cuore che il tuo paragone sia uno scherzo! Ritengo che le cure palliative vadano oltre quello che ritieni. Senza contare che mi vedo costretto a condannare qualsiasi tipo di "pillola"da te menzionata. X Hellas: Vuoi che ti riporti l'e-mail, il cellulare o l'indirizzo di chi ha sviluppato un caso oncologico?? Io mi affido ai DATI mio caro e a situazioni documentate. Puoi farlo anche tu. X il dott Gigli: "Gli effetti del dht dopo la puberta' si esplicano solo sui follicoli piliferi del cuoio capelluto e sulla prostata" parlane con un qualsiasi andrologo. Questo è un RAMO NUOVO, la sperimentazione le concause e gli effetti sono sempre un punto interrogativo.. Del minoxidil non conosciamo neanche il meccanismo di azione. Ma ci affrettiamo a sostenere che gli effetti collaterali colpiscono il 2% dei pazienti o che l'azione del diidrosterone si limita al cuoio capelluto. Come è possibile che il90% delle persone in terapia lamentino disfunzioni sessuali? Sappiamo entrambi il perchè dottore. Prescriveresti un antiandrogeno potente a tuo figlio? molte persone giocano con la vita delle persone. terrorismo?Forse ma è necessario che io esponga le mie idee. Potete condividerle o meno. Credo che basterebbe un mese di documentazione razionale e una ricerca oculata mettendo ansie, disagi e paure da parte. Vedetemi pure come il demonio menzognero che vuole mettere in pericolo la vostra salute pilifera e affidatevi alla verità di chi vuole i vostri soldi. Per la cronaca non sono un medico. Non ancora <{POST_SNAPBACK}> Santo cielo, si tratta di un milligrammo di principio attivo, si vuole ridurre il dht, non certo cancellarlo, è ormai scientificamente provato che il dht, presente nei follicoli, è un killer silenzioso, il punto sarebbe scoprire, perchè i follicoli della nuca sono esenti dal dht, mentre quelli delle tempie e vertex sono falcidiati!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jamescharles Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 leouca ma si può sapere in che zona del corpo il tuo conoscente ha sviluppato questo tumore? E quanti anni ha? e dopo quanti anni di assunzione è successo...Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rosco79 Inviato: 8 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 8 Giugno 2006 (modificato) Leo aspetta un attimo: prima di prendere queste cose devi citare la fonte, altrimenti rischi delle grane. Aspetta, te la cito io la fonte: http://www.andrologiaonline.it/bin/pages.p...A%22id%22%3B%7D Questa è la famigerata pagina del dottor Rando. Come sta scritto su quella pagina, ognuno tragga le sue conclusioni! Modificato 8 Giugno 2006 da Rosco79 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gigli Inviato: 9 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 9 Giugno 2006 "Come è possibile che il 90% delle persone in terapia lamentino disfunzioni sessuali" Come sospettavo stai inondando il forum di informazioni inesatte e francamente false , i side ci sono nessuno lo nega ma non certo nel 90% dele persone che assumono il farmaco, forse dimentichi che ci sono milioni di persone nel mondo che assumo finasteride per problemi tricologici che hanno una normalissima attovita' sessuale e procreano. Che la finasteride sia un RAMO NUOVO puo' forse risultare a te, ma il farmaco e' in commercio da circa 20 anni e da 10 per l'aga e se ci fossero stati problemi seri il farmaco sarebbe gia' stato ritirato da tempo dal ministero della salute, il quale ne ha ritirati molti altri per problemi anche lievi. Cerca per cortesia di essere obiettivo ned evita di fare del terrorismo gratuito assolutamentre inutile per tutti. saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zio Fester Inviato: 9 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 9 Giugno 2006 Non ci capisco più una mazza, c'è chi dice che la finasteride è una valida terapia per la calvizie androgenetica, c'è chi sostiene che è il diavolo in persona, dove sta la verità!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 10 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 10 Giugno 2006 Dottor Gigli: "Che la finasteride sia un RAMO NUOVO puo' forse risultare a te, ma il farmaco e' in commercio da circa 20 anni e da 10 per l'aga e se ci fossero stati problemi seri il farmaco sarebbe gia' stato ritirato da tempo dal ministero della salute, il quale ne ha ritirati molti altri per problemi anche lievi". Dottor gigli, come tu stesso insegni, la terapia con la finasteride per la "CURA" del defluvio androgenetico iniziò 10 anni fa. Ancora, non affermi forse che la terapia è indefinitivamente lunga? Questo vuol dire che se un ragazzo affetto da defluvio inizia la somministrazione a 18 anni (mettendo in conto una possibile riduzione della stessa), questa si dovrebbe protrarre per 20 anni? 25? 30? 40? 10 anni non sono niente dottore. NON SCHERZIAMO. I miei colleghi del forum saranno contenti di sapere che sono CAVIE. Dottore ma il prestigioso ministero al quale ti riferisci è lo stesso che si limita a imporre sui pacchetti la sentenza "IL FUMO UCCIDE"? La sigaretta è solo l'esempio più lampante del potere che hanno gli interessi economici di soverchiare tutto. Immagino solo lontanamente cosa avverrebbe se si mettesse al bando il tabacco (o la finasteride). D: ad oggi cosa si sa su effetti collaterali "a lungo termine" della finasteride? R: in verità ... poco! Questa è la risposta del dott Marliani. Se cercare di fare aprire gli occhi alle persone viene definito terrorismo, a me, che in tasca non viene niente, sono contento e onorato di farlo. IL TERRORISTA (un ultima cosa dottore, speravo che la sua risposta fosse più professionale di una semplice contestazione su di una percentuale errata. A parte ciò sono fermamente convinto che i miei dati siano più vicini alla realtà di quelli diffusi dalle case farmaceutiche e dai siti che vendono materiale anti_caduta) Saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 10 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 10 Giugno 2006 "Non ci capisco più una mazza, c'è chi dice che la finasteride è una valida terapia per la calvizie androgenetica, c'è chi sostiene che è il diavolo in persona, dove sta la verità!!!" Le 2 cose sono complementari. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hellas Inviato: 10 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 10 Giugno 2006 Ti ripropongo la mia richiesta:metti nomi e cognomi di queste persone che hanno preso il tumore assumendo finasteride 1mg al giorno con le testimonianze scritte dei medici che hanno constatato la cosa,poi ti assicuro che parte una denuncia nazionale al ministero della salute.. Secondo te se fosse successo anche ad una sola persona non avrebbero ritirato immediatamente il farmaco? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ryger Inviato: 10 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 10 Giugno 2006 sottoscrivo in pieno quello che dice leouca a parlare coi dottori ti senti riferire pari pari quelo che sta scritto sul bugiardino...% infima di gente che risocntra sides...poi leggi un pò ovunque sul web e ne conti a migliaia di tizi che hanno risontrato sides...e sono solo quelli che li denunciano. in miei precedenti post ho riportato tutti i sides riscontrati....dico solo una cosa: se ci sono sides dopo pochi mesi di utlizzo figuriamoci cosa potrebebro diventare dopo anni e anni. Riguardo al fatto che la fina a lungo andare possa provocare tumori beh questa è una cosa grossa da ipotizzare però vi invito a ragionare su questo: su internet lessi da qualche parte che la fina induce problei al sistema immunitario che non funziona più coem dovrebbe...ora dovete sapere che ogni gioro un efficente sistema immunitario distrugge cellule potenzialmente cancerogene senza che neanche ce ne accorgiamo..quindi se il sistema si inceppa....! Mi spiace non poter citare la fonte perchè non la ricordo ma ognuno di voi con un pò di pazienza può fare delle ricerche personali, solo che non si trova molta roba a riguardo. Ci tengo a sottolineare che scrivo di cose che ho letto sul web (dficit sistema immunitario) e che ho riscorntrato su di me ( i vari sides che nons to qui a ripetere ma che sono in miei vecchi post)...poi se volete chiamare terrorismo una semplice testimonianza che vi devo dire! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zio Fester Inviato: 10 Giugno 2006 Segnala Share Inviato: 10 Giugno 2006 Meglio utilizzare sostanze che agiscono solo topicamente, sui capelli, e che non vengano assorbiste sistematicamente! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leouca Inviato: 11 Giugno 2006 Autore Segnala Share Inviato: 11 Giugno 2006 Direi proprio di sì famiglia addams.. Tanto più nella tua situazione che non mi pare per nulla grave e sicuramente superiore alle persone che postano su questo forum. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi Subito
Sei già registrato? Accedi da qui.
Accedi Adesso