billo Inviato: 14 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 14 Novembre 2005 Un'ultima considerazione, personale, sulla concezione di "stato" che deve intervenire: osservo, con sempre maggiore frequenza, che quando si parla del Sud lo stato viene invocato quale entità ectoplasmatica "terza". Cari miei amministratori del sud che puntate il dito sulle mancanze dello "stato": lo stato siete voi, i delegati dello stato sul territorio siete voi, i prefetti siete voi, i sindaci siete voi. Se lo stato non fa ... sono loro che non fanno. E' perfettamente inutile che ci si lamenti "oggi" dei ridotti trasferimenti a comuni e regioni quando è dimostrato che dove i soldi arrivano non vengono usati o vengono usati male: sono decenni che "lo stato" finanzia lo sviluppo del sud. Se decine di finanziarie con interventi speciali per il mezzogiorno, ancora oggi portano a richiedere "altri interventi speciali per il mezzogiorno" allora qualcosa che non funziona c'è. E dato che i soldi ci sono sempre stati allora questo "qualcosa" è nella testa, e nella correttezza, di chi li ha gestiti e li doveva spendere. E questi sono, perdonate, i piccoli burocrati locali, gli amministratori locali, i sindaci, le giunte, i presidenti di regione ecc. ecc. Questo è lo "stato": che non va identificato con il governo il quale, per quante colpe ed incapacità possa avere, non può essere identificato come l'origine di tutti i mali. Non ne ha il potere. E quando tenta di "usarlo" il potere (vedasi esercito in Sicilia) la sollevazione popolare è dietro l'angolo a testimoniare che il problema è, forse, di impossibile soluzione a meno che non vi sia, davvero, un cambio di mentalità. Anlan è sempre un piacere ritrovarti.In questo senso,mi augur anke io un "cambio di mentalitaà";il fatto è ke esiste una maggioranza di meridionali ke non fanno rumore.lavorano,pagano le tasse e soprattutto non godono di nessun favore da parte degli amministratori locali!Quindi attenzione a quando si dice:vabbè.la colpa è anke dei meridionali..Personalmente l unico strumento a mia disposizione resta il voto,piu di quello non saprei ke fare... per l esercito invece,inutile inviarlo quando poi non si fanno leggi adeguate.Si riskierebbe di dar vita ad una farsa,l ennesima.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 14 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 14 Novembre 2005 Billo, grazie per i complimenti (mi sono permesso di aggiungere il "quote" perchè non si capiva). Lungi da me l'idea di generalizzare sulla base della provenienza geografica: l'ottimo ed il pessimo sono purtroppo endemici, equamente distribuiti, e, concordo, farne esempi assoluti è spesso errato. Se non è possibile ignorare come la "maggioranza" silenziosa sia soccombente e non è possibile prescidere da un "mezzocalzettismo" diffuso nella classe politica italiana (destra e sinistra pari sono in questo - più attenti ai giochi di potere che al benessere di coloro che dovrebbero servire) è anche impossibile chiudere gli occhi davanti ad un "fatalismo" più tipico delle genti del sud che di quelle del nord. Non me ne si voglia ma per molti versi le parole di Tomasi di Lampedusa sono, ancora oggi, molto attuali. ….La Sicilia, l’ambiente, il clima, il paesaggio. Queste sono le forze che insieme e forse più che le dominazioni estranee e gl’incongrui stupri hanno formato l’animo: questo paesaggio che ignora le vie di mezzo fra la mollezza lasciva e l’asprezza dannata; che non è mai meschino, terra, distensivo, umano, come dovrebbe essere un paese fatto per la dimora di esseri razionali; questo paese che a poche miglia di distanza ha l’inferno attorno a Randazzo (il Vulcano Etna) e la bellezza della baia di Taormina, ambedue fuor di misura, quindi pericolosi; questo clima che c’infligge sei mesi di febbre a quaranta gradi; sei volte trenta giorni di sole a strapiombo sulle teste; questa nostra estate lunga e tetra quanto l’inverno russo e contro la quale si lotta con minor successo; Lei non lo sa ancora, ma da noi si può affermare che nevica fuoco, come sulle città maledette della Bibbia; in ognuno di quei mesi se un siciliano lavorasse sul serio spenderebbe l’energia che dovrebbe essere sufficiente per tre; e poi l’acqua che non c’è o che bisogna trasportare da tanto lontano che ogni sua goccia è pagata da una goccia di sudore; e dopo ancora le piogge, sempre tempestose che fanno impazzire i torrenti asciutti, che annegano bestie e uomini proprio lì dove una settimana prima le une e gli altri crepavano di sete. Questa violenza del paesaggio, questa crudeltà del clima, questa tensione continua di ogni aspetto, questi monumenti, anche del passato, magnifici ma incomprensibili perché non edificati da noi e che ci stanno intorno come bellissimi fantasmi muti; tutti questi governi, sbarcati in armi da chissà dove, subito serviti, presto detestati, sempre incompresi, che si sono espressi soltanto con opere d’arte per noi enigmatiche e con concretissimi esattori d’imposte spese poi altrove; tutte queste cose hanno formato il carattere nostro che rimane così condizionato da fatalità esteriori oltre che da una terrificante insularità d’animo. ……...i siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti: la loro vanità è più forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia per origine sia anche, se si tratti di siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla; calpestati da una decina di popoli differenti essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi… …il feudalismo c’è stato dappertutto, le invasioni straniere pure… ... I risultati sono assai diversi. La ragione della diversità deve trovarsi in quel senso di superiorità che barbagli a in ogni occhio siciliano, che noi stessi chiamiamo fierezza, che in realtà è cecità.…… …….”Tutto questo” pensava il principe “non dovrebbe poter durare; però durerà, sempre; il sempre umano, beninteso, un secolo, due secoli, ; e dopo sarà diverso, ma peggiore. Noi fummo i gattopardi, i leoni, quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti , le iene; e tutti quanti gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra” . ….Noi siciliani siamo stati avvezzi da una lunghissima egemonia di governanti che non erano della nostra religione, che non parlavano la nostra lingua, a spaccare i capelli in quattro. Se non si faceva così non si sfuggiva agli esattori bizantini, agli emiri berberi, ai viceré spagnoli. Adesso la piega è presa siamo fatti così……… ….In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di “fare”. Siamo vecchi Chevalley, vecchissimi. Sono venticinque secoli almeno che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori già complete e perfezionate, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna cui abbiamo dato il “la”; noi siamo dei bianchi quanto lo è lei, Chevalley, e quanto la regina d’Inghilterra; eppure da duemila cinquecento anni siamo colonia. Non lo dico per lagnarmi: è in gran parte colpa nostra; ma siamo stanchi e svuotati lo stesso. ………. …Il sonno, caro Chevalley, il sonno è ciò che i siciliani vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pure per portare loro i più bei regali; e sia detto fra noi, ho i miei forti dubbi che il nuovo regno abbia molti regali per noi nel bagaglio. Tutte le manifestazioni siciliane sono manifestazioni oniriche, anche le più violente: la nostra sensualità è desiderio di oblio, le schioppettate e le coltellate nostre, desiderio di morte; desiderio di immobilità voluttuosa, cioè ancora di morte, la nostra pigrizia, i nostri sorbetti di scorzonera o di cannella; il nostro aspetto meditativo è quello del nulla che voglia scrutare gli enigmi del Nirvana. Da ciò proviene il prepotere da noi di certe persone, di coloro che sono semi-desti; da ciò il famoso ritardo di un secolo delle manifestazioni artistiche ed intellettuali siciliane: le novità ci attraggono soltanto quando le sentiamo defunte, incapaci di dar luogo a correnti vitali; da ciò l’incredibile fenomeno della formazione attuale, contemporanea a noi, di miti che sarebbero venerabili se fossero antichi sul serio, ma che non sono altro che sinistri tentativi di rituffarsi in un passato che ci attrae appunto perché è morto…………… Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 14 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 14 Novembre 2005 dal thread ... "Rockpolitic" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 14 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 14 Novembre 2005 Il "pubblico" non ci mette una lira. <{POST_SNAPBACK}> e qualcuno del "pubblico" ci crede. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Quarzo Inviato: 14 Novembre 2005 Autore Segnala Share Inviato: 14 Novembre 2005 (modificato) Per Anlan..... attenzione ! la storiella che il ponte sarà pagato dai privati rischia seriamente di diventare una balla colossale (per i motivi dei quali ho già detto). La gara d'appalto è stata vinta dalla Impregilo, la quale rivestirà il ruolo di "general contractor" redistribuendo poi in sub-appalto ad altre imprese i vari lotti previsti per la costruzione del ponte (stesso film già visto per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria). Non mi risulta affatto che, per aprire i cantieri ed iniziare i lavori, la Impregilo sia disposta ad anticipare i soldi di tasca propria Chi anticiperà i soldi ? Per il 30% la Comunità Europea, la stessa che ha chiesto all'Italia di fornire chiarimenti in merito alla documentazione presentata sull'impatto ambientale causato dal ponte. Sembra che la documentazione presentata dal nostro governo per ottenere il finanziamento non sia attendibile e Bruxelles esige spiegazioni. In caso contrario i finanziamenti potrebbero non essere concessi o addirittura bloccata la realizzazione dell'opera. Io temo che la realtà sia invece un altra : la Comunità Europea sà benissimo che il ponte sullo stretto sarà un flop e stà cercando di trovare un pretesto per non darci il grano. Il rimanente costo dell'opera, se non ho capito male, andrà a carico della Società Stretto di Messina, che è controllata da Fintecna, che a sua volta è controllata DAL MINISTERO DELL'ECONOMIA. Quando il ponte sarà finito (fra 10 anni) saranno gli utenti a ripagare il costo dell'opera con i loro pedaggi. Quali utenti ? Il traffico tra Sicilia e Calabria è irrisorio per i motivi già elencati (mancano aziende, mancano attività commerciali, il turismo si stà orientando sempre più verso il trasporto aereo destinato a crescere grazie al low-cost). A queste spese andranno aggiunte ovviamente quelle correnti di straordinaria ed ordinaria manutenzione (che non saranno poche). Non mettiamo nel conto le paccate di milioni già spese per realizzare gli studi preliminari. Parte dei pedaggi saranno ricavati dal canone (100 milioni di euro all'anno) che dovrà essere sborsato dalle Ferrovie DELLO STATO (che non sono un ente privato). Merci e persone impiegheranno, grazie al ponte, 15 minuti per varcare lo stretto. Ma i traghetti scompariranno dallo stretto ? O continueranno a sopravvivere offrendo tariffe concorrenziali al pedaggio del ponte ? Siamo sicuri che tutti i viaggiatori avranno così tanta fretta di attraversare lo stretto ? Qualcuno preferirà magari farsi una bella gitarella in nave ? Siamo sicuri che tutte le aziende avranno così tanta fretta di trasportare le loro merci da un capo all'altro ? vi lascio in pasto un pò di informazioni tratte da fonti qualunquiste e modaiole : http://www.noponte.org/2004/faq/faq.htm http://www.notavtorino.org/documenti/ecco-...nte-26-9-03.htm Infine...ecco il ponte più alto del mondo, realizzato in Francia. L'intero costo dell'opera è stato pagato dai privati, ovvero dall'Eiffage (l'impresa che lo ha costruito) la quale ha anticipato di tasca propria tutti i soldi necessari. http://www.architettiroma.it/archivio.aspx?id=6683 Modificato 14 Novembre 2005 da Quarzo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
castano_chiaro Inviato: 14 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 14 Novembre 2005 Leggete http://www.disinformazione.it/pontesullostretto.htm Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lucailmoro Inviato: 14 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 14 Novembre 2005 Il traffico tra Sicilia e Calabria è irrisorio per i motivi già elencati (mancano aziende, mancano attività commerciali, il turismo si stà orientando sempre più verso il trasporto aereo destinato a crescere grazie al low-cost). Il ponte è un opera che servirà appunto a dare nuovo impulso ad un economia stagnante sia come occupazione sia come investimento infrastrutturale (e da questo punto di vista non può avere un ritorno economico immediato. Altrimenti sono scemi inglesi e francesi o danesi e svedesi.) I vantaggi si vedranno a lungo termine. Io sono orgogliso di contribuire per il benessere di italiani di un altra regione (non faccio parte della categoria di leghisti ha detto a "Le iene" di mettergli bulloni truccati per far finir giu i siciliani). Secondo te bisogna iniziare dalle strade o dalle aziende? Perchè secondo la tua logica le strade dovrebbero costruirle nell'interland milanese (lì ci sono le aziende) mentre lasciare il deserto dove c'è il deserto. Ma come cavolo si puo risolvere la questione meridionale senza costruirvi strade dove nn ci sono? chi mai farà impresa in una regione scollegata dalla terraferma dove se c'è cattivo tempo si rimane isolati, dove per predere un traghetto bisogna fare code chilometriche? Il ponte, inoltre, è un opera anche simbolica come è stato detto infatti cosituisce il primo passo verso il superamento di una mentalità separatista che da fine ottocento ha favorito l'affermarsi della mafia in cotrapposizione al governo del "continente". Da questo punto di vista farà bene a TUTTA l'italia e non solo alla sicilia, perchè così si fa terra bruciata intorno alla mafia colpendola sul piano culturale. Per eventuali ingerenze mafiose negli appalti è compito dell'antimafia indagare,a chinare il capo alla mafia per timore di sue ingerenze fa parte della vecchia mentalità immobilista e connivente che la favorisce. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Quarzo ... non è esattamente così. Dunque: E' vero che impregilo non anticipa niente, ma non è vero che i costi "saranno" a carico dello stato. La parte di Fintecna (società per azioni) viene coperta tramite aumento di capitale (già versato) e quindi tramite una immobilizzazione patrimoniale che potrà far fronte a futuri indebitamenti di cassa (banche). Non è stato "stanziato" un solo euro a fondo perduto per la realizzazione del ponte. Credo sia pacifico, poi, che l'investimento (investimento - non finanziamento a fondo perduto) si regga su una prospettiva di remunerazione (con i pedaggi) ragionata altrimenti nessuno si metterebbe a costruire un'opera del genere. Le FS già oggi pagano un pedaggio ! Che lo paghino alle società traghettatrici o alla società del ponte sullo stretto fa una qualche differenza ? Sulle "abitudini" dei possibili fruitori del ponte non mi pronuncio: posso solo dirti che farsi una traversata sulla Caronte non è una cosa "divertente". Sei a bordo di un autosilos galleggiante sul quale non fai a tempo a salire che già devi scendere. Personalmente ritengo molto più divertente farsi in macchina un giro sopra il mare. Anche sulle low-cost non sarei così sicuro: se può essere ragionevole per tratte, diciamo, che partano almeno da firenze, credo che per il traffico "locale" o per chi si deve portare dietro un'auto o qualche valigia di troppo non si possa proprio parlare di vantaggi dell'aereo. Insomma ... il piano di investimento prevede un ritorno che è stato lungamente ragionato: è uno studio, certo, ma non penso proprio sia possibile immaginare che le aziende non sfrutteranno queste opportunità per lo scambio delle merci. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Il punto è che le aziende non sfrutteranno questa opportunità che sarebbe sulla carta ottima, perchè mancano le condizioni fondamentali: finchè la criminalità organizzata nel sud avrà la gestione di fatto della sicurezza dei cittadini e la possibilità di imporre (sottolineo imporre) il proprio sistema di gestione della vita comune a cittadini spaventati e/o omertosi non è proprio possibile immaginare uno sviluppo. Il fatto che non si voglia (e non si possa) andare dritto al problema renderà vani questi tentativi che in una situazione normale avrebbero senso, così come sono falliti in passato i tentativi di grande imprese di investire al sud, così come sono falliti le politiche di incentivi (sgravi sulle imposte per 5 anni, se non ricordo male) per chi voleva aprire una azienda al sud. I dati macroeconomici sono davanti a tutti, con tassi di disoccupazione a due cifre quando il nord in certe aeree è vicino al tasso strutturale di disoccupazione. Il sud è in un regime di sovranità limitata e chi lo nega nega a se stesso la realtà. Il ponte non farà altro che crescere l’indotto della criminalità organizzata e rinforzare le rispettive posizioni di dominanza nella sfera della politica, dell’economia e del lavoro. Che nessuno pensi ad una sorta di “razzismo” quando si dicono queste cose. Il miracolo economico italiano è stato fatto in gran parte dai meridionali e la borghesia illuminata milanese della metà del novecento (quella che ha creato la grande editoria per intenderci) veniva in gran parte dal sud. Ma da quel ambiente ha dovuto tirarsi fuori per raggiungere i proprio obiettivi e realizzarsi. La grandezza culturale del sud e di molti suoi uomini non è in discussione. Ma la situazione in cui versone le sue terre è una situazione strutturale e i mie cari connazionali al sud si attaccheranno al loro ponticello cosi come coloro che credono che tale opera sarà di beneficio alla causa della loro economia,. Il problema è altrove e altrove va risolto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/i...sp?IDNews=18944 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Proprio perchè, come dici, è un'ottima opportunità ... va sfruttata. Non ho, certo, la bacchetta magica per sapere come si possono risolvere i problemi del controllo imposto dalla criminalità organizzata. Ma se c'è una strada, credo si possa affermare, che questa passi dalla creazione, appunto, di opportunità (progettate, condotte, realizzate con criterio e serietà) che rendano "vantaggioso" ribellarsi dal giogo della illegalità. Non si può dire che è colpa della mancanza di lavoro, ad esempio, se i giovani o se ne vanno o finiscono tra i tentacoli della mafia ed allo stesso tempo lamentarsi del fatto che non si può creare lavoro se prima non si risolve il problema della mafia. E' un circolo vizioso. Debellare l'illegalità è un'azione, lunga, che passa certamente da un più serio ed attento controllo del territorio, dalla certezza delle pene, da un sistema giudiziario efficiente, ma passa anche, e credo soprattutto, dalla "sottrazione" di manodopera alla stessa mafia. E queste opere, enormi, sono le uniche sulle quali è possibile puntare: oltre ad avere un intrinseco valore logistico sono di utilità universale e portano lavoro. Il lavoro derivante dalla realizzazione e quello derivante dallo sfruttamento intelligente dell'opera stessa. Paventare l'ipotesi secondo la quale "tanto tutto finirà nelle mani della mafia" vuol dire arrendersi in partenza. Tantovale allora lasciare il sud a se stesso tanto le cose non cambieranno mai. Quali potrebbero essere allora gli altri interventi necessari ? Il recupero dei sobborghi degradati ? Ok ... facciamo bei palazzi nuovi, puliamo tutto e mettiamo un centinaio di poliziotti per ogni ettaro di superficie ... poi ? Siamo punto e a capo perchè chi ci abita non avrà prospettive di lavoro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Dico che la precondizione per cui qualsiasi iniziativa di sviluppo abbia successo e diventi un investimento è che lo stato controlli il territorio e faccia rispettare le leggi. Quando dico Stato non intendo solo l'apparato amministrativo ma il cittadino con la sua coscienza civile e il suo piccolo ma fondamentale contributo. Purtroppo la coscienza civile si scontra con le minaccie i ricatti...e non si può certo biasimare la gente del sud per il fatto che non tutti sono eroi e non tutti si immolano per una giusta causa. Il sud è una terra ricca di talento ed ingegno, ma per nessuno è un mistero che chi comanda lì non è lo Stato ma qualcos’altro. La criminalità organizzata controlla di fatto l’economia della Sicilia, e condiziona la vita delle persone. Ritengo idealistico pensare che questa opera sottrarrà mano d’opera alla mafia. Questo sarebbe logico pensarlo in un contesto in cui ci fosse una presenza concorrente della criminalità organizzata nella vita sociale economica e politica della Sicilia con uno stato che promette e garantisce condizioni di vita normali . La presenza della mafia invece è dominante e in una posizione dominante è impossibile che lasci questa opportunità a forze che tendano a debellarla o a ridurne il peso. Se così fosse stato quell’aumento di capitale e tutto il progetto non sarebbero mai iniziati così come non sono finite le lotte di magistrati giornalisti politici che hanno cercato di opporsi. O meglio sono finite ma nel sangue. L’unica via per ripristinare l’ordine in quelle terre (quando parlo di ordine parlo di una condizione minima di legalità, per esempio che un ricercato non possa nascondersi per 40 anni in una città, o che di tanti omicidi non si sappia il colpevole perché “nessuno ha visto”) sarebbe una via violenta. Ma questo ovviamente non lo può fare nessun governo e non lo farei nemmeno io. La via alternatva può venire dal basso, partendo dal popolo, e da una effettiva coscienza civile ma il popolo per motivi che non mi sento di giudicare non riesce ad estromettere la mafia dal territorio, ne è invece succube. Si sa bene che chi ha talento ed ingegno dalla Sicilia fugge, non rimane. In questo contesto non riesco proprio a trovare motivi per credere che il ponte sarà un motore di sviluppo, sarà piuttosto un mezzo per far crescere il potere di questo ParaStato che è responsabile delle attuali condizioni di vita della Sicilia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Quindi per te è una battaglia persa in partenza a meno che non ci sia un "risveglio" delle coscienze (che - senza polemica alcuna davvero - non capisco da cosa potrebbe essere innescato) dal basso ? Scusa ma non riesco davvero a capire se intravvedi soluzioni o se per te non ce ne sono. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Brasileiro Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 (modificato) La battaglia esiste quando ci sono due parti contrapposte che lottano. Non mi sembra proprio che, salvo alcune eroiche e lodevoli eccezioni individuali (e perciò destinate al fallimento) ci sia una contrapposizione-battaglia fra Stato / cittadini da una parte e Mafia dall'altra. L’unica via può essere quella di un riscatto dal basso, che è assolutamente improbabile, però e su questo concordo. Non c'è la volonta da parte dei siciliani di sradicare la mafia dal loro territorio di bucare la rete di ricatti e di omertà e questo blocca tutto. Se questo si sblocca si sblocca la situazione. Per adesso c’è solo rassegnazione ed accettazione dello stato di fatto e a questo stato di fatto si sommerà asetticamente il ponte sullo Stretto di Messina . Non credo sia saggio illudersi che accadrà altro. Modificato 15 Novembre 2005 da Brasileiro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
billo Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Bello il botta e risposta fra brasil ed Anlan ma vedeete c è un fatto,la linea ke divide lo stato dall antistato è mnolto sottile ke a volte le due cose si confondono. No non è ilsolito qualunquismo retorico "la mafia è lo Stato" ma un dato di fatto.in campania cosi come credo in Sicilia gi amministratori locali,sia i destra ke di sinistra,sono collisi con le organizzazioni criminali.I miliardi spesi per il decollo industriale han dato vita ad innumerevoli corsi ke in realtà non hanno mai,dico MAi,preparato i giovani al mondo del lavoro.Spesso ki apriva imprese al sud grazie ad incentivi speciali,ha kiuso i battenti e non necessariamente per via della camorra ma semplicemente perkè gli conveniva farlo. I comuni cittadini ,quelli onesti,quelli ke senza tessere di partito e senza raccomandazioni di preti o boss,non otterranno mai finanziamenti di nessun tipo,come unica possibilità di sopravvivenza avranno la fuga. Come pretendere per esempio da un piccolo imprenditore di denunciare un piccolo boss,se quest ultimo fra leggiuzze e cavilli vari dopo un giorno massimo viene rmesso in libertà?Quando sa(il piccolo commerciante)ke prima o poi una vendetta violenta gli verrà inflitta dal boss? Allora cominciamo a fare leggi molto piu severe,cominciamo a far governare i comuni piu caldi da commissioni esterne(si dice cosi?)del tutto estranee alle realtà locali,poi parliamo del ponte ke sarebbe,in un contesto del genere,un tassello enorme per l ammodernamento della Sicilia si,ma di tutta quanta l italia.Stiamo parlando di quest opera come se fosse un regalo per i siciliani quando non è cosi. :) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Quarzo Inviato: 15 Novembre 2005 Autore Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Brasileiro ha anticipato quello che avrei voluto scrivere io stasera, dopo i nuovi interventi. Resto della mia opinione. Il ponte sullo stretto avrebbe potuto essere una grande opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno.....se le condizioni ed i presupposti di quei territori fossero stati altri. Sperare che il riscatto parta dal ponte sullo stretto significa illudersi, come hanno rappresentato una illusione le valanghe di miliardi delle vecchie lire distribuite dalla Cassa del Mezzogiorno nel Sud in oltre 50 anni. A billo volevo soltanto replicare che non sono un portatore di ideologie xenofobe contro i meridionali e che non ho mai pensato ad una loro "predisposizione genetica" all'indolenza. Dobbiamo riconoscere però che c'è qualcosa che non funziona, che ci sarebbe bisogno di uno scatto di orgoglio, di una maggior presa di coscienza da parte dei meridionali. Sono loro i primi a dover trovare la forza di reagire per amore della propria terra, altrimenti diventa dura se stai sempre ad aspettare che qualcuno venga a tirarti fuori dai guai. Vivo al Nord, non sono mai stato leghista ma purtroppo (lo dico a costo di diventare impopolare) alcune battaglie portate avanti dalla Lega in questi ultimi anni hanno finito con l'avere una drammatica ragione. In Germania, dopo 10 anni dalla caduta del muro, i tedeschi dell'ovest cominciano a vedere i frutti dei loro investimenti nella ex DDR. La Germania dell'est stà iniziando a svilupparsi ed anche se permangono alcune differenze la situazione lascia ben sperare per i decenni futuri verso una piena ed omogenea integrazione. Il Friuli fu ricostruito nel giro di pochissimi anni dopo il terribile terremoto grazie alla forza di volontà ed alla tenacia dei suoi abitanti. In Irpinia, ad oltre 20 anni di distanza dallo stesso evento catastrofico, ci sono persone che vivono ancora nei container.....e non ditemi che l'Irpinia non ha usufruito degli stessi stanziamenti del Friuli.....arrivarono soldi a poggia perfino in alcune zone a malapena sfiorate dal sisma....il padre di un mio amico ristrutturò la sua fatiscente casa a Positano con i soldi pubblici e la stessa cosa fecero molti altri abitanti del posto anche se la Costiera Amalfitana avvertì a malapena quella scossa senza subire danni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
billo Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 Quarzo capisco ma il tuo simpaticamente,la tua aria bonaria,da buontempone è tipica da leghista.Anke se fossi della lega quello sarebbe il male minore.Il problema è ke il fatalismo,la rassegnazione,non sono ELEMENTI ke contraddistinguono l uomo del sud da quello del nord. La lega predica bene ma ke faccia leggi per mandare in galera ki ha preso i soldi dell irpinia.l hai detto tu:ancora oggi molti vivono nei containers !!MA allora quelli dei containers non hanno visti quei soldi o m i sbaglio?Mentre il papà del tuo amico ha ristrutturato la casa A Positano!!!Uno ke ha la casa in quei posti mikiedo come mai ha ottenuto i soldi per la ristrutturazione mentre i poveri crristi vivono in baracche!Qui c è qualcosa ke non va.Allora la lega,ke ha fatto leva sul qulunquismo piu bieco ed ottuso,ke faccia andare avanti la legge in maniera spietata,piuttosto ke salvare gli amici dai guai giudiziari. :blink: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
castano_chiaro Inviato: 15 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 15 Novembre 2005 A billo volevo soltanto replicare che non sono un portatore di ideologie xenofobe contro i meridionali e che non ho mai pensato ad una loro "predisposizione genetica" all'indolenza.Dobbiamo riconoscere però che c'è qualcosa che non funziona, che ci sarebbe bisogno di uno scatto di orgoglio, di una maggior presa di coscienza da parte dei meridionali. Sono loro i primi a dover trovare la forza di reagire per amore della propria terra, altrimenti diventa dura se stai sempre ad aspettare che qualcuno venga a tirarti fuori dai guai. da mezzo meridionale ti dico invece che al Sud esiste una sorta di destino dei 'vinti' cioè del non riuscire a cambiare le cose. i meridionali a mio avviso si dividono in due categorie: i collusi e i ribelli. i primi sono quelli che ne traggono guadagno dalla criminalita' e credimi sono tanti. vallo a dire ai mass media che dicono che a un giovane del sud lo togli dal giro dandogli un posto di lavoro e quello li come fa ad avere motociclette, belle donne e la mercedes Slk se va a lavorare al comune e guadagna 1000 euro al mese? la criminalità è una cultura. l'altra parte quella ribelle alla fine si fa i cassi suoi e pensa a campare bene senza problemi, emigra al nord oppure resta al sud accettandone i pro e i contro (pizzo ecc.). nb: quanto dici degli stanziamenti pubblici è purtroppo vero ma vedrai che berluisconi con il suo nuovo motto 'una casa per tutti' risolverà anche questo :okboy: la verità e lo dico con le lacrime agli occhi è che l'Italia del Sud e l'Italia del Nord sono due nazioni distinte e separate. daltronde al sud la criminalità: mafia, camorra, n'drangheta, sacra corona unita sono radicate nella cultura della gente, si tramandano di padre in figlio, sono delle vere e proprie istituzioni che non si eliminano con un cambio di repubblica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 16 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 16 Novembre 2005 (modificato) Insomma il ponte è un fattore di potenziale sviluppo, ma si teme che rimanga tale xchè la situazione della società meridionale, nei suoi aspetti sociali e culturali, è compromessa dalla presenza ramificata e consustanziale dell'elemento mafia:la soluzione dunque pare essere solo un moto di ribellione della parte sana della popolazione, compiuto nel lungo periodo (immagino si debbano prefigurare generazioni per arrivare ad un qualche risultato); nel frattempo sembra di capire che qualunque opera intermedia e/o fattuale, materica sia destinata ad impinguare le lonze della malavita cosiddetta organizzata. alcune considerazioni: -innanzitutto dobbiamo giocare al meglio con le carte che offre il tavolo:è utopistico oggi, ad ex., riuscire a demarcare una linea netta tra la manodopera che in sicilia è offerta dalla mafia,e quella data da ditte nn-lambite dal fenomeno mafioso.Esistono nella realtà passaggi intermedi, zone 'vestibolo' nelle quali nn si è mafiosi al 100% e nn si è incontaminati nel modo più assoluto:queste sono la sicilia e la calabria di oggi e da molto.Da qui dobbiamo partire per giudicare quale sia l'impatto di un'opera come il ponte sulla crescita dell'offerta di manodopera.Un'impatto enorme, che di fatto porta possibilità di sviluppo personale, intanto a chi adesso nn ce l'ha.Per l'assunto che almeno una buona parte della propria esistenza la si può autodeterminare, a partire da alcuni strumenti basici. Non è argomentabile ipotizzare di combattere le cellule del cancro togliendo ossigeno anche a quelle sane, meno lavoro c'è e più è facile che questo venga controllato dalle emissioni malavitose.Più sviluppo c'è, più è repentino, più è difficile anche per la mafia organizzare reti di controllo e di gestione.Ma per arrivare a questa fase si deve allargare la possibilità di imprendere e primariamente deve crescere la quota sociale di benestanti.La mafia nn verrà sconfitta mai del tutto dallo sviluppo economico.La mafia è innanzitutto un fenomeno psichico, dovendosi alla possibilità biologica di scegliere di votarsi alla delinquenza piuttosto che ad altro.In America esiste la mafia.Punto.Ma si dovrà arrivare a togliere ad un'area del mondo occidentale quel carattere di predestinazione sociale e quel tratto di impossibilità di scegliere. qualunque opera utile o meno utile, presunta o tale, cadrà in mano ai subappalti mafiosi...strade, ferrovie, piani urbanistici, grandi opere.Non per questo è pensabile dismetterne la progettazione e lo studio.Importante è che quelle opere siano tecnicamente opportune, socialmente auspicabili e possibili. In un contesto del genere le graduatorie, le priorità, nel caso soprattutto delle grandi opere, sono un criterio/paradosso:se si pensa che un ponte sia utile è proprio x le sue peculiarità di opera 'prima' nel contesto dell'ingegneria civile.La straordinarietà dell'opera, nell'accezione di nn-ordinaria, a mio avviso riduce di molto la scala delle obiezioni sulla sua maggiore o minore utilità. Modificato 16 Novembre 2005 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pontiac Inviato: 16 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 16 Novembre 2005 continuo a ribadere la mia opinione che il ponte sullo stretto di messina è assolutamente inutile... purtroppo il nostro mezzoggiorno ha sempre benificiato di notevi sgravi fiscali (vedi in maniera particolare la sicilia) e i risultati quali sono stati? bhè mi semprenao evidenti nulli se non addirittura dannosi.. dico dannosi perchè io penso che negli ultimi 50 anni le cose per il mezzogiorno siano addirittura peggiorate in quanto gli appalti sono ancora maggiormente controllati dalla mafia (vedi la salerno-reggio calabira che mi pare vadi avanti a 1 metro al giorno e quelli sono milioni di euro che diamo noi con le tasse!!), per non parlare della cosa piu' brutta che grava sul mezzogiorno ovvero l' OMERTA'... già perchè non vedro' mai un futuro roseo per una citta (esempio lampante napoli) se quando la polizia cerca di fare il suo dovere i cittadini vanno in piazza a protestare contro gli agenti perchè prendono dei mafiosi!!!ma stiamo scherzando??per non parlare delle persone che vanno in 3 o 4 sul motorino e senza casco ma gli esempi potrebbero essere tantissimi altri... dico questo per ribadirè che purtroppo nel mezzoggiorno non esite e purtroppo non esisterà mai una mentalità a creare una nuova economia di sviluppo.. con questo non voglio assolutamente dire che sono della lega e spero di non essere frainteso visto che per metà sono meridionale anche io pero' ribadisco che l'italia l'ho vista parecchio e c'è una differenza dal giorno alla notte tra il nord e il sud... questo per ribadire che il ponte sullo stretto di messina sono assolutamente soldi buttati... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Quarzo Inviato: 16 Novembre 2005 Autore Segnala Share Inviato: 16 Novembre 2005 per billo..... ti chiedo allora di farmi una tua analisi sulla situazione Mezzogiorno, per poter comprendere meglio il tuo punto di vista. Perchè esiste un divario così evidente tra il Centro-Nord ed il Sud del paese ? Perchè questo divario non si riesce a colmare o perlomeno a diminuire ? La parte ricca della popolazione settentrionale ha sfruttato quella povera del sud impedendone lo sviluppo ? Perchè in città come Napoli la gente non mette il casco, non indossa le cinture di sicurezza e non rispetta i semafori mentre nelle città del Nord questo non avviene (quasi mai) ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
billo Inviato: 16 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 16 Novembre 2005 MA qui tutti si vergognano caso mai,di aver votato per la lega!!!!MA vuoi fare ke ho votato per Bossi e non mi ricordo??? :D Si continua a parlare del ponte come un ragalo che si farà ai siciliani senza tener conto che rappresenta un opera di ammodernamento per l intera penisola!!Quest opera dovrà realizzarsi in un contesto piu ampio di rilancio anche del sud,rilancio che si può avere se dal governo cntrale si deciderà di rendere la giustizia piu efficace.Facile dire:Voi meridionali dovete ribellarvi,basta con l omertà;se poi un piccolo commerciante denuncia un boss si ritrova il giorno dopo colla pistola puntata contro.allora preferisco pagare il pizzo,evadere le tasse e tirare a campà perkè la camorra,ha semplicemente maggiore controllo del territorio rispetto allo stato. Ma allora cosa pensiamo di fare?I meridionali devono cavarsela da soli?Cosi ci si ritrova con un meridione sempre piu alla deriva!Pensate davvero che riducendo le opere al sud migliorino i conti pubblici?Con un sud sempre piu povero non ci sarebbero gravi ripercussioni anche al nord?Infine mi chiedo se davvero la mafia sia un fenomeno circoscritto al meridione... Per amor del vero infine,i naqpoletani che si scagliarono contro i poliziotti furono pochissimi (affiliati ai boss)non avvenne di certo,una sommossa popolare :o Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
billo Inviato: 16 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 16 Novembre 2005 per billo.....ti chiedo allora di farmi una tua analisi sulla situazione Mezzogiorno, per poter comprendere meglio il tuo punto di vista. Perchè esiste un divario così evidente tra il Centro-Nord ed il Sud del paese ? Perchè questo divario non si riesce a colmare o perlomeno a diminuire ? La parte ricca della popolazione settentrionale ha sfruttato quella povera del sud impedendone lo sviluppo ? Perchè in città come Napoli la gente non mette il casco, non indossa le cinture di sicurezza e non rispetta i semafori mentre nelle città del Nord questo non avviene (quasi mai) ? <{POST_SNAPBACK}> Facile.perchè aNapoli fa caldo e al nord fa freddo!! Perchè la legalità è un optional .Perchè a noi ci piace spendere i sodli della cassa del mezzogiorno,ma tutti.ci facciamo piscine,pensa ho comptrato anche una casa a Positano grazie alle tasse che quelli del nord hanno pagato!!Mi son fatto un autotrapianto grazie ai soldi della cassa...il medico era pure napoletano :D !!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darko Inviato: 16 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 16 Novembre 2005 MA qui tutti si vergognano caso mai,di aver votato per la lega!!!!MA vuoi fare ke ho votato per Bossi e non mi ricordo??? :D Si continua a parlare del ponte come un ragalo che si farà ai siciliani senza tener conto che rappresenta un opera di ammodernamento per l intera penisola!!Quest opera dovrà realizzarsi in un contesto piu ampio di rilancio anche del sud,rilancio che si può avere se dal governo cntrale si deciderà di rendere la giustizia piu efficace.Facile dire:Voi meridionali dovete ribellarvi,basta con l omertà;se poi un piccolo commerciante denuncia un boss si ritrova il giorno dopo colla pistola puntata contro.allora preferisco pagare il pizzo,evadere le tasse e tirare a campà perkè la camorra,ha semplicemente maggiore controllo del territorio rispetto allo stato. Ma allora cosa pensiamo di fare?I meridionali devono cavarsela da soli?Cosi ci si ritrova con un meridione sempre piu alla deriva!Pensate davvero che riducendo le opere al sud migliorino i conti pubblici?Con un sud sempre piu povero non ci sarebbero gravi ripercussioni anche al nord?Infine mi chiedo se davvero la mafia sia un fenomeno circoscritto al meridione... Per amor del vero infine,i naqpoletani che si scagliarono contro i poliziotti furono pochissimi (affiliati ai boss)non avvenne di certo,una sommossa popolare :o <{POST_SNAPBACK}> circoscritta al meridione? Pensa, per fare un piccolissimo esempio, che ora la 'ndrangheta gestice lo spaccio di droga internazionale dopo aver "soppiantato"lo storico cartello colombiano di Medellin: non a tutto il nord Italia ma a tutto il nord del Mondo si allunga il controllo delle organizzazioni mafiose...e noi ci lamentiamo per la costruzione di un ponte...mah.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pontiac Inviato: 17 Novembre 2005 Segnala Share Inviato: 17 Novembre 2005 quel ponte costa come una finanziaria e non ha alcunissima utilità in una regione arretrata come la sicilia..ciao! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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