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Il ponte sullo stretto


Quarzo

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Le trasmissioni che (con grande coraggio ed impegno sociale) tentano di dare una strigliata alla coscienza degli italiani vanno in onda senza la grancassa della pubblicità che invece viene riservata a Celentano e fanno (ahimè) la metà della metà degli ascolti di Rockpolitic:

 

Ieri sera su RaiTre, la bravissima Milena Gabanelli ed il suo staff, sono andati in onda con "Report". Durante la puntata, tra i vari argomenti affrontati, si è parlato della grande bufala che ci stanno rifilando i nostri politici (quelli di centrodestra al governo con la tacita compiacenza di quelli che stanno all'opposizione). Si tratta, con molta probabilità, della più grande inchiappetata per i contribuenti nella storia della Repubblica : il ponte sullo stretto di Messina.

 

Un opera gigantesca, il più grande appalto pubblico mai realizzato nella storia del nostro paese, una valanga di milioni di euro sui quali mafia, camorra e 'ndrangheta si stanno già preparando per farsi una di quelle "magnate" da farsi venire il mal de panza.

 

Il ponte si farà salvo colpi di scena dell'ultima ora...sarà il più lungo del mondo a campata unica....i cantieri apriranno nel 2006. L'appalto è stato vinto da una cordata di imprese alle quali fa capo la Impregilo.....Marcello dell'Utri telefona ad un dirigente Impregilo qualche settimana prima che venga comunicato ufficialmente il nome del vincitore dell'appalto e gli dice "Tranquillo, il ponte sullo stretto lo farete voi".

 

Il ponte sullo stretto non serve a niente...serve ad unire due regioni che hanno un tasso di sviluppo industriale bassissimo (non me ne vogliano gli amici siciliani e calabresi del forum) ed anche l'aspetto turistico purtoppo rimane secondario....dove i costi da sostenere per la realizzazione ed il volume del traffico non giustificano un "investimento" del genere.....se la Lombardia ed il Veneto fossero state divise da uno stretto di mare forse un opera così impegnativa sarebbe servita....ma non lì e soprattutto non adesso con il paese alle prese con la recessione nera e dei conti pubblici che ci stanno umiliando con ripetute bacchettate sulle mani da parte della Comunità Europea.

 

Una valanga di soldi che potrebbero essere spesi diversamente per migliorare un sacco di altre cose delle quali purtoppo il Mezzogiorno manca ed è in preoccupante ritardo.

 

Conti alla mano.... qualcuno sostiene che gli introiti dei pedaggi giornalieri per il transito di automezzi previsto sul ponte non riuscirà a coprire i costi neanche nei prossimi 50 anni. Le Ferrovie dello Stato dovranno pagare un canone di 100 milioni di euro all'anno per far transitare i loro treni...soldi pagati dalla collettività poichè le FS sono di proprietà pubblica.

 

La Impregilo sembra sia riuscita ad aggiudicarsi il lavoro grazie ad un ribasso sul prezzo rispetto ai concorrenti....i concorrenti ?????

Tra i concorrenti c'era solo un altra cordata di imprese italiane ed una terza straniera, la quale si è ritirata perchè aveva capito che il ponte sullo stretto era una cazzata e forse perchè aveva anche capito che tanto alla fine il nome del vincitore era già stato deciso secondo le logiche mafioso-clientelari italiche.

 

Il WWF denuncia gravi danni all'ambiente circostante a causa del ponte. Gli ambientalisti spesso esagerano...se fosse per loro non si potrebbe tirare in piedi nemmeno una palafitta. Però il WWF ha presentato un esposto alla Comunità Europea...la Comunità Europea ha letto con attenzione gli studi sull'impatto ambientale e sulla compatibilità dell'opera presentati dal governo italiano... e non li ha trovati molto convincenti. Quindi ha chiesto al nostro governo di dare chiarimenti in merito entro due mesi.... la Comunità Europea deve finanziare il 30% del ponte sullo stretto.

 

Sarebbe bello se la prossima puntata di Rockpolitic dimostrasse un pò più di audacia ....ci avevano presentato Celentano come un osso duro che non si fà problemi a menare le mani senza guardare in faccia nessuno. A me stò Celentano ricorda piuttosto i lottatori di Wrestling...quelli che fanno finta di menarsi tra loro e poi finito lo show escono a bere l'aperitivo assieme

 

La prossima puntata di Rockpolitic potrebbe occuparsi del ponte sullo stretto, oppure dell'omicidio di Fortugno, oppure delle balle che USA ed alleati ci hanno raccontato per dichiarare guerra all'Iraq...

 

La facile e scontata ironia su Berlusconi, i pistolotti strappapplausi di celentano generici e demagogici che restano volutamente sul vago, le belle scenografie, la banda che suona bene....okay.....tutto molto rock!

 

Ma la parte politic ? I contenuti veri dove stanno ?

 

 

 

 

Chris....sai chi è la valletta del Molleggiato ?

Hai presente la pubblicità del the freddo e la moglie di Antò...."Antò fa caldo !" ?

Non ti sei accorto che Antò, negli ultimi spot, è rimasto da solo con la bottiglia di thè e la bella mogliettina non c'è più ?

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Dimenticavo................

 

nel sud della Francia (Linguadoca) hanno realizzato il ponte più alto del mondo.

Sospeso nel vuoto per oltre 300 metri, questo ponte unisce una vallata.

Chi lo attraversa in auto letteralmente guida tra le nuvole.

Le imprese che lo hanno costruito (una delle quali affonda le sue radici con il signor Eiffel) hanno ANTICIPATO L'INTERO COSTO DELL'OPERA di tasca propria, perchè sono convinti (dati alla mano) che quel ponte avrà un ritorno economico...quindi sarà un ponte UTILE in tutti i sensi...utile per i tempi di percorrenza, utile per la quantità di traffico veicolare, utile per i bilanci.

 

Perchè la Impregilo non anticipa i costi del Ponte ?

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Il ponte sullo stretto non serve a niente...serve ad unire due regioni che hanno un tasso di sviluppo industriale bassissimo (non me ne vogliano gli amici siciliani e calabresi del forum) ed anche l'aspetto turistico purtoppo rimane secondario....dove i costi da sostenere per la realizzazione ed il volume del traffico non giustificano un "investimento" del genere.....se la Lombardia ed il Veneto fossero state divise da uno stretto di mare forse un opera così impegnativa sarebbe servita....ma non lì e soprattutto non adesso con il paese alle prese con la recessione nera e dei conti pubblici che ci stanno umiliando con ripetute bacchettate sulle mani da parte della Comunità Europea.

 

il ponte sullo stretto evidentemente trova una sua ragione d'essere proprio nel fatto di costituire una strada verso quello sviluppo di cui tu denunci la mancanza.Un ponte rende gli scambi, i trasporti e le comunicazioni estremamente più veloci e opzionabili di quanto nn lo siano quando (adesso) il mezzo a disposizione è il traghetto.

 

Estendendo il tuo "ragionamento" al sud del mondo avremmo risolto quelli che invece rimangono "must" consacrati alla solidarietà, per quanto grandemente tardiva e insufficiente:se dove nn c'è sviluppo nn "serve" a nulla investire, la forbice del benessere tra paesi ricchi e poveri si amplierebbe a dismisura, non trovi?

 

Dopodichè paragonare un programma di entert. con uno di inchiesta nn serve a capire cosa sia la televisione oggi.

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Su Celentano non mi pronuncio, non capisco come la gente possa sprecare il tempo a vedere (e a discutere con pro e contro) certe cose in tv, quando ci sono tante cose da fare e vedere che non siano piazzarsi davanti alla tv la sera (il sabato?).

 

Sul Ponte sullo Stretto invece dico due cose.

 

E' chiaro che il Ponte sarà (è) una miniera di soldi per la criminalità organizzata e ritengo ingenuo pensare che contribuirà allo sviluppo della Sicilia, terra di grande cultura e tradizione, che ha dato al nostro paese tanti validi artisti e opere indimenticabili ma che è (per ammissione dei suoi grandi padri) chiusa nelle sue contraddizioni e limiti.

 

Lo sviluppo della Sicilia ( e del Sud in generale) non potrà avvenire finché la criminalità organizzata esercita il controllo diretto o indiretto sugli aspetti fondamentali di una comunità: la gestione del denaro pubblico, l’accesso al mondo del lavoro, La garanzia della sicurezza dei cittadini nel rispetto della legge, la libertà di dissenso e denuncia (Provenzano nascosto a Palermo per 40 anni e nessuno sa dov’è?) .

 

Essendo unoStato di fatto nello Stato, un supplente di alcune funzioni essenziali di un governo la criminalità organizzata andrebbe rimossa ma questo potrebbe venire solo a prezzo di violenza, uccisioni e morti, una strada non praticabile

 

Qualsiasi governo serio, (di destra o di sinistra) ha preferito e preferirà una “non belligeranza” che scade spesso in “connivenza” perché questa è sempre parsa la strada meno pericolosa e destabilizzante. Io ti do qualcosa, e in cambio tu non ti allarghi e non mi crei (troppi) problemi. Meglio di certo che mandare le truppe, ma non certo abbastanza per risolvere i problemi.

 

Il ponte sullo Stretto sarà solo un altro mezzo per moltiplicare i profitti della criminalità organizzata e chi pensa il contrario è ingenuo, da destra e da sinistra.

Modificato da Brasileiro
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Sul fatto che nn ti pronunci su Celentano nn mi pronuncio perchè nn capsisco come possa la gente che nn ama pronunciarsi su chi si pronuncia su celentano perdere tempo

a doverlo scrivere.

 

sul ponte....il fatto che potrà essere terreno di scambio o di 'suzione' per la mafia è un aspetto, l'innegabile valore intrinseco, pratico di tale opera infrastrutturale è un altro aspetto.Proviamo a farli collidere e vediamo che succede.Ragionando come Brasil-erro qualunque opera civile (strade,piani urbanistici etc. etc. ) degna di un paese moderno (vogliamo dare questa possibilità ai molti siciliani che la desiderano:direi di sì!!) sarebbe resa fortemente inopportuna e controproducente dal fatto che la mafia ci "mangerebbe dentro".In tal modo la limitazione alla libertà d'impresa già gravosa sul piano personale diventerebbe istituzionalizzata anche sul piano collettivo e della comunità intera:per fare sviluppo ci vogliono (anche) infrastrutture ma siccome la mafia ci mangia sopra nn si fanno!!!!!! :blink:

 

senza contare che al di là dei luoghi comuni letti qua e là gli appalti a cointeressamento mafioso sono ovunque e valgono per qualunque regione d'italia.

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Brasileiro mi trova pienamente concorde.

 

La stragrande maggioranza dei siciliani e dei calabresi onesti, che vivono in maniera dignitosa, che sono costretti a spartire quotidianamente la loro esistenza con la criminalità organizzata e soffrono nel vedere la loro terra così umiliata, sono i primi a sostenere che il ponte sullo stretto non serve a niente e che tutti quei soldi potrebbero essere utilizzati in altro modo per infrastrutture di primaria importanza.

 

La Sicilia e la Calabria ancora oggi vivono in condizioni di arretratezza non più accettabili nel contesto di globalità europea nel quale oggi ci troviamo.

 

Solo per fare un paio di esempi :

 

In molti centri abitati della Sicilia, ancora oggi, ci sono problemi per l'approvvigionamento dell'acqua potabile che viene distribuita in maniera razionata o addirittura erogata attraverso autobotti. Eppure durante una puntata di "Gaia, il pianeta che vive" il bravissimo conduttore, un esperto geologo molto attento ai problemi dell'ambiente (del quale non ricordo il nome), spiegava che in Sicilia di acqua potabile ce ne stà a sufficienza ma il sistema di acquedotti fa schifo, le dispersioni e gli sprechi sono esagerati. Il sistema idrico della Sicilia fa schifò per incuria, per mancanza di investimenti e perchè anche in questo ambito la mafia ha degli interessi da tutelare.

 

In Sicila buona parte delle reti ferroviarie è ridotta in condizioni pietose.

Sono ancora troppi i kilometri di linea ferrata a binario unico e non elettrificati, con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi. Lasciamo perdere poi i casi di scarsa manutenzione, che l'anno scorso (se non ricordo male) provocarono il deragliamento di un treno a causa delle traversine dei binari risultate poi fissate in malomodo in quel tratto, a seguito di una inchiesta.

 

Non fatevi ingannare da quello che vedrete in TV durante le prossime regate velistiche di Luna Rossa e Mascalzone Latino. Una mia amica di Trapani mi ha detto che, proprio in occasione di questo evento, hanno rifatto il make-up alla parte della città che affaccia sul mare per fare un figurone durante le riprese televisive, mentre tutto il resto resta nello squallore di sempre.

 

 

Purtoppo la sacrosanta verità è quella che Brasileiro ha denunciato...e che da almeno 50anni di storia repubblicana è sotto gli occhi di tutti (forse non quelli di curvadong che probabilmente vive a Montecarlo e l'Italia la vede in cartolina)...ovvero che il principale freno allo sviluppo del Mezzogiorno è la criminalità organizzata con la quale lo Stato, nell'impossibilità o nella mancanza di volontà volta ad intraprendere una guerra spietata per contrastarla, ha sempre preferito scendere a patti. A questo si aggiunge anche una certa indole degli abitanti del Sud (lo dico simpaticamente)…abituati per decenni ed in maniera scellerata a vivacchiare sull’assistenzialismo ed a ritenersi vittime della loro condizione “Perché lo Stato non ci aiuta”. Mi spiace doverlo dire ma c’è bisogno di un cambio radicale di mentalità, gli aiuti ci sono stati ed anche troppi, come la famigerata Cassa del Mezzogiorno, strumento di finanziamento a perdere assolutamente fuori controllo, che ha divorato miliardate di vecchie lire finite in buona parte ad allargare il buco del deficit pubblico nel quale oggi affoghiamo. I meridionali devono rimboccarsi le maniche e cominciare a mettere a frutto le loro capacità e le loro risorse.

 

Non è vero che il ponte sullo stretto non si deve fare per evitare di foraggiare la mafia e la 'ndrangheta. Se questo fosse il prezzo da pagare per aiutare il Mezzogiorno ad uscire dalla sua profonda depressione saremmo tutti ben lieti di pagarlo. Il fatto è che il ponte in sè e per sè non è un opera che può creare sviluppo. Un ponte da solo basta per favorire il big-bang di una economia dove oggi non esiste quasi nulla ?

 

Curvadong…spiegami quali sarebbero le dinamiche economico-sociali che dovrebbero far nascere le industrie, far fiorire i commerci e portare il benessere dopo la costruzione del ponte, migliorando la situazione critica attuale.

 

Un imprenditore o una multinazionale qualsiasi dovrebbero sentirsi incoraggiati ad avviare una attività in Sicilia o in Calabria perché domani ci sarà il ponte mentre oggi non c’è ?

 

Quali benefici dovrebbe avere il mercato del turismo ?

Si impiegano 15 minuti a varcare lo stretto in entrambe le direzioni attraversando il ponte, però poi non ci sono alberghi, non ci sono campeggi, non ci sono villaggi turistici, non c’è una cultura di sfruttamento e di servizi adeguati per il turista, non ci sono areoporti per il traffico internazionale, c’è la Salerno-Reggio Calabria che richiede tempi di percorrenza biblici. La maggior parte del turismo oggi viaggia in aereo, chi raggiunge località insulari come la Sicilia per trascorrere le vacanze oggi viaggia in aereo. Il futuro del trasporto aereo saranno le compagnie low-cost, il trasporto aereo diventerà alla portata di tutti.

 

Andiamo ancora avanti……..il terremoto.

L’area geografica che accoglierà il ponte è catalogata a rischio sismico.

Uno spaventoso maremoto, generato da una scossa sismica, rase al suolo la città di Messina agli inizi del ‘900. Sul blog di Beppe Grillo è stato pubblicato il testo di un famoso ingegnere straniero specializzato nella progettazione di ponti (non ricordo nemmeno il suo nome) il quale sollevava dubbi sull’opportunità di costruire una struttura così lungo sospesa nel vuoto in una zona dove la terra è in continuo movimento.

 

Apro parentesi sempre per curvadong : okay hai ragione tu ! Santoro lo reintegrano alla RAI perchè lo ha stabilito la sentenza del giudice. Ma nella sentenza del giudice c'è anche scritto che Santoro deve tornare a condurre un talk-show sui temi più scottanti in prima serata ? E se lo mettono a fare il direttore del TG regionale della Basilicata ?

 

Questo ponte a me sembra servire soltanto per raccogliere consenso politico nel Sud, ad ingrassare i soliti boss che lo stanno aspettando come la manna dal cielo, a portare un po’ di lavoro per qualche anno (giusto il tempo durante il quale i cantieri resteranno aperti).

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non so, sono certa che a livello economico il ponte sia un'opera "in perdita", esattametne come il ponte sotto la Manica. Però da un altro punto di vista lo trovo fortemente simbolico. e non contiamoci storie xxxxx...la mafia è ovunque , ha mani ovunque, qualunque opera utile o meno sarà da lei sfruttata in ogni modo e vedrà il suo zampino...è l'unica cosa che funzioni davvero in Italia :innocente:

un bacio

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La stragrande maggioranza dei siciliani e dei calabresi onesti, che vivono in maniera dignitosa, che sono costretti a spartire quotidianamente la loro esistenza con la criminalità organizzata e soffrono nel vedere la loro terra così umiliata, sono i primi a sostenere che il ponte sullo stretto non serve a niente e che tutti quei soldi potrebbero essere utilizzati in altro modo per infrastrutture di primaria importanza.

demagogia......che chiude il circolo vizioso dell'incultura e dell'inibizione ad agire che la mafia impone e sulla quale prospera.Adesso senti anche il "polso" dei calabresi e dei siciliani "onesti", che bravo.Siamo d'accordo che tutti quei soldi potrebbero servire ad altro, ma questo nn è un buon motivo per nn ultimare un'opera di tale livello.Un'opera che è in ritardo di decenni sulle sue analoghe in Europa.

 

Non è vero che il ponte sullo stretto non si deve fare per evitare di foraggiare la mafia e la 'ndrangheta. Se questo fosse il prezzo da pagare per aiutare il Mezzogiorno ad uscire dalla sua profonda depressione saremmo tutti ben lieti di pagarlo. Il fatto è che il ponte in sè e per sè non è un opera che può creare sviluppo. Un ponte da solo basta per favorire il big-bang di una economia dove oggi non esiste quasi nulla ?

per favore .....il ponte crea una delle premesse dello sviluppo che è la rete dei trasporti...avrai sentito parlare del c.d. "trasporto su gomma" che a tutt'oggi in Italia e nn solo è imprescindibile per chiunque, dall'ingrosso di materiali edili alla multinazionale...o no???????

 

Curvadong…spiegami quali sarebbero le dinamiche  economico-sociali che dovrebbero far nascere le industrie, far fiorire i commerci e portare il benessere dopo la costruzione del ponte, migliorando la situazione critica attuale.

come sopra... imposta su google "sviluppo,rete trasporti,su gomma"

 

Un imprenditore o una multinazionale qualsiasi dovrebbero sentirsi incoraggiati ad avviare una attività in Sicilia o in Calabria perché domani ci sarà il ponte mentre oggi non c’è  ?

assolutamente sì, è uno degli elementi che ridefinisce le difficoltà dell'accesso al sistema Sicilia.

 

Quali benefici dovrebbe avere il mercato del turismo ?

Si impiegano 15 minuti a varcare lo stretto in entrambe le direzioni attraversando il ponte, però poi non ci sono alberghi, non ci sono campeggi, non ci sono villaggi turistici, non c’è una cultura di sfruttamento e di servizi adeguati per il turista, non ci sono areoporti per il traffico internazionale, c’è la Salerno-Reggio Calabria che richiede tempi di percorrenza biblici. La maggior parte del turismo oggi viaggia in aereo, chi raggiunge località insulari come la Sicilia per trascorrere le vacanze oggi viaggia in aereo. Il futuro del trasporto aereo saranno le compagnie low-cost, il trasporto aereo diventerà alla portata di tutti.

facciamo esempi pratici.....l'Inghilterra appunto nn è la Sicilia e la mole del traffico aereo con il continente è al di sopra di ogni sospetto, eppure il tunnel sotto la manica si è fatto,un'opera moolto più problematica del ponte sullo stretto.Ma è stato fatto:xchè?Perchè dacchè mondo è mondo le terre adiacenti o prossime vengono unite, con i ponti o le gallerie, per un fatto di cultura e per molti altri che adesso appare lungo far assimilare...

 

Andiamo ancora avanti……..il terremoto.

L’area geografica che accoglierà il ponte è catalogata a rischio sismico.

Uno spaventoso maremoto, generato da una scossa sismica, rase al suolo la città di Messina agli inizi del ‘900. Sul blog di Beppe Grillo è stato pubblicato il testo di un famoso ingegnere straniero specializzato nella progettazione di ponti (non ricordo nemmeno il suo nome) il quale sollevava dubbi sull’opportunità di costruire una struttura così lungo sospesa nel vuoto in una zona dove la terra è in continuo movimento.

mi meraviglierei che un progetto del genere non avesse sollevato perplessità e polemiche.Non esiste opera di ingegneria o di arkitett. di questa portata che nn rechi con sè strascichi di pareri contrari.Grillo che certo conoscerà la storia dell'arkitettura

nn può nn sapere delle polemiche esistenti già sulla cupola del Brunelleschi fino al concorso per la ricostruzione di ground zero vinto da Libeskind, spesso vincolate a relazione tecniche di "infattibilità" come quella da lui citata.E' che se continui a frequentare il blog di Grillo nn avrai mai buona informazione...

 

Apro parentesi sempre per curvadong : okay hai ragione tu ! Santoro lo reintegrano alla RAI perchè lo ha stabilito la sentenza del giudice. Ma nella sentenza del giudice c'è anche scritto che Santoro deve tornare a condurre un talk-show sui temi più scottanti in prima serata ? E se lo mettono a fare il direttore del TG regionale della Basilicata ?

mi auguro di no per gli abitanti di quella regione.No, lo metteranno a fare l'osceno servizio "giornalistico" che piace fare a lui, le sentenze si applicano se nn c'è ricorso.

Seguiamo cmq gli sviluppi.

 

P.S.

Questo ponte a me sembra servire soltanto per raccogliere consenso politico nel Sud
La stragrande maggioranza dei siciliani e dei calabresi onesti, che vivono in maniera dignitosa, che sono costretti a spartire quotidianamente la loro esistenza con la criminalità organizzata e soffrono nel vedere la loro terra così umiliata, sono i primi a sostenere che il ponte sullo stretto non serve a niente

a parte la grammatica la tua contraddizione è disarmante...nn voglio sembrarti troppo caustico, ma i luoghi comuni hanno le gambe corte e spesso non comunicano tra loro!!!!

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Mah.....che dire ?

Mi hai deluso curvadong.

Mi aspettavo risposte più argomentate invece mi dai l'impressione di arrancare.

Mi sei perfino scaduto nel finale con il colpo basso sulla mia grammatica (oh...con la grammatica faccio quello che posso).

 

Il tunnel della Manica è stato fatto perchè sembravano esistere le condizioni per un investimento del genere. In realtà, a distanza di qualche anno, anche il tunnel della manica si è rivelato un mezzo-flop, il volume di traffico attuale sembra non giustificare l'impresa, la società che gestiva il tunnel è già fallita un paio di volte.

 

Tutto questo avviene sulla Manica.....dove esistevano fattori economico-industriali convincenti per motivare la realizzazione dell'opera.

 

Paragonare l'utilità di collegare una nazione come la Gran Bretagna con il resto d'Europa credo non sia la stessa cosa del paragone tra Sicilia e Calabria.

Paragone un pò ardito...non credi ?

 

ponte sullo stretto dovrebbe far nascere fabbriche, attività imprenditoriali, intensificare gli scambi commerciali in una terra dove adesso non esiste praticamente nulla.

 

Il discorso della mobilità, del trasporto delle merci in quelle terre è irrisorio : non ci sono molte imprese che producono beni pertanto il transito di merci è basso, le auto sono poche, i camion pure, i turisti spesso usano l'aereo.

 

In che modo il ponte, ed i circa 6 miliardi di euro che spenderemo per costruirlo, dovrebbero capovolgere la situazione ?

 

Attendo tua replica

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Attendi mia replica....ma io ti assicuro che la grammatica è l'ultimo dei tuoi problemi.....

...il concetto base è che il ponte crea opportunità, il che significa possibilità.Se tu rispondi che nn serve perchè adesso nn c'è nessuno cui interessi usarlo ti dico che è un discorso inesatto oltrechè qualunquista: tutte le ditte che adesso utilizzano altri mezzi di trasporto avranno un'opzione in più, la qual cosa nn potrà che aumentare la concorrenza intraspecifica tra sistemi vettori,con benefici ovvi per l'utente.

 

Soprattutto tu utilizzi come motivazione circa l'opportunità di non fare il ponte quella che invece è la principale causa per cui si pensa di farlo, cioè il fatto che poche ditte possano utilizzarlo xchè allo stato attuale nn ce ne sono!!!!!!!E' lo stesso motivo per cui si curano i malati e nn i sani!!!!!!

 

il tono della discussione da te impostato è cioè paradossale, oltre al resto....

 

nemmeno è possibile giudicare un'opera 'civile' del genere con il solo parametro economico costi-benefici:sul ponte come entità materiale esiste una copiosa letteratura filosofica e antropologica poichè- saprai anche questo- le opere dell'uomo modificano

profondamente le culture e le coscienze....

 

vabè.

Modificato da curvadong
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anchio ritengo che il ponte sullo stretto di messina sia assolutamente inutile..

abbiamo già cosi' tanti problemi economici in italia e adesso dobbiamo accolarci una spesa cosi' elevata (quanto una finanziaria) per cosa poi???

la siciliè sempre stata aiutata e parecchio visto che il 100% delle tasse che pagano i siciliani restano in sicilia e il risultato non mi è sembrato un gran che anzi...

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Non vado oltre con la discussione, abbiamo espresso le nostre opinioni in maniera esauriente.

 

La mia sarà una posizione qualunquista ma mi viene difficile credere che la realizzazione di un ponte sullo stretto possa portare beneficio all'economia del Mezzogiorno (per il semplice fatto di tagliare di qualche mezz'ora i tempi di percorrenza) e favorire la nascita di nuove imprese quando i problemi in quelle regioni sono di ben altra natura.

 

Magari con un post in privato mi spiegherai quali sono a tuo giudizio i miei problemi e mi darai qualche consiglio utile per migliorare la grammatica.

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I "tuoi problemi" sono l'attingere a fonti approssimative e superficiali quanto modaiole e sterilizzate, l'utilizzo entusiasta di luoghi comuni, frasi generiche e ingenue contraddizioni, il tutto portato avanti con inappuntabile seriosità e attenzione sociale.Nulla di grave o di insolito, ma appunto la grammatica viene solo dopo.

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Quando quarzo dice ke è improponibile il confronto con la gran bretagna,mi cascano le braccia.Quando dice poi "simpaticamente "ke i meridionali devono cambiare mentalità come se la depressione economica fosse riconducibile alla natura genetica stessa del meridionale ,allora simpaticamente gli dico:MA SMETTILAAAAA :D

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curvadong,

 

Tu conosci le fonti dalle quali attingo le mie informazioni ?

Sei parte attiva della mia vita ?

Sei con me durante la mia giornata tipo ?

Sai quali e quanti giornali leggo ?

Sai quali e quanti programmi guardo alla TV ?

Sai quali e quanti siti internet visito ?

Sai quali sono le mie frequentazioni (circoli, club, associazioni culturali o politiche) ?

 

Come fai a dare un giudizio definitivo e così tranciante riguardo alle fonti dalle quali io formulo le miei opinioni conoscendo soltanto una minuscola parte di me, quella che si esprime attraverso le quattro righe scritte su questo forum ?

 

Ti limiti ad emettere una sentenza denigratoria solo perchè ho citato a caso il blog di Beppe Grillo e la trasmissione Report ?

 

Quali sono le fonti dalle quali tu invece attingi le tue informazioni e riesci ad evolvere il tuo pensiero ?

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Quarzo,

 

le opinioni nn si mettono gratis, dire cose costa il prezzo di vederle giudicate.La mia opinione sulle tue considerazioni è quella che ti ho scritto, e nn è necessario conoscere le tue abitudini per esprimere giudizi su quello che tu dici.

 

Dopodichè rimane la mia personale opinione e nn è tranciante relativamente a nulla e nessuno,nn sono Dio nè la Corte Costituzionale e nemmeno uno che ti vuole togliere il diritto di pensare le stesse cose di me ritenendo magari di avere più ragioni per farlo.Ma, come spesso, credo più utile esprimere le mie vere opinioni piuttosto che usare diplomazia e rendere così la comunicazione una perdita di tempo.

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Dopo aver parlato dei miei problemi...curvadong....facciamo una piccola digressione anche sui tuoi e consenti anche a me di usare meno diplomazia per non rendere la nostra comunicazione una perdita di tempo......problemi ben noti alla platea di Salusmaster fin dai tempi in cui, su questo forum, scrivevi con il nick-name di "khil" e che purtroppo ti hanno causato situazioni di incompatibilità con molti utenti della community.

 

Problemi che si chiamano saccenza, arroganza, mancanza di rispetto per l'opinione altrui, incapacità di confrontarsi in maniera pacata e civile che spesso sconfina in sgradite offese o insinuazioni poco simpatiche nei confronti del tuo interlocutore...come nel caso del commento sulla mia grammatica....o con la successiva frase "la grammatica è l'ultimo dei tuoi problemi"....o con il trattamento che hai riservato a Brasileiro da te sbeffeggiato e dileggiato dopo il suo ottimo intervento. Anche gli sberleffi, in misura maggiore delle opinioni, non si mettono gratis e costano il prezzo della stima che le persone sono disposte a concederti in una logica fatta di rispetto reciproco al di là delle idee personali e del modo di porle.

 

In realtà, dietro la tua grammatica forbita ma nel contempo anche contorta e di difficile interpretazione per chi non ha letto molti libri di Wittgenstein , si camuffa spesso una pochezza disarmante ed una mancanza di argomentazioni valide da contrapporre, condita dalla presunzione di spingerti arditamente a prendere posizione in maniera forte ed impertinente anche riguardo a temi sui quali dimostri di non avere sufficiente cognizione di causa. Una sorta di bellissimo involucro confezionato in maniera piacevole ed accattivante ma, una volta scartato, privo di alcun contenuto.

 

Entrando nello specifico della nostra discussione del ponte sullo stretto, ti sei limitato a prese di posizione generiche e molto retoriche con frasi del tipo :

 

"il concetto base è che il ponte crea opportunità, il che significa possibilità"

 

"dacchè mondo è mondo le terre adiacenti o prossime vengono unite, con i ponti o le gallerie, per un fatto di cultura e per molti altri che adesso appare lungo far assimilare"

 

"Un ponte rende gli scambi, i trasporti e le comunicazioni estremamente più veloci e opzionabili di quanto nn lo siano quando (adesso) il mezzo a disposizione è il traghetto."

 

 

senza portare un solo esempio concreto su come quest'opera da sola possa favorire nello specifico di quelle terre (Sicilia, Calabria e SudItalia in senso ampio) lo sviluppo economico, la nascita di nuove imprese, un rilancio delle coscenze ed una rinascita sociale.

 

Come riuscirà il solo ponte sullo stretto a debellare o perlomeno ridimensionare il cancro della mafia e della 'ndrangheta ? Se hai un briciolo di cognizione riguardo alla condizione attuale del Mezzogiorno saprai che le organizzazioni criminali controllano il territorio e le istituzioni (o forse ritieni che anche questo sia qualunquismo ?). Saprai anche che le organizzazioni criminali, attraverso l'esercizio di questo controllo, impediscono qualsiasi progresso e sviluppo economico perchè la loro sopravvivenza e la loro forza si fonda prorpio sullo stato di arretratezza industriale, di omertà, sulla mancanza di lavoro.

 

Mafia e 'ndrangheta non vedono il ponte come un pericolo destabilizzante per la loro egemonia, non hanno osteggiato l'approvazione della sua realizzazione perchè sanno che quel ponte porterà scarse opportunità, benefici molto limitati all'economia. Al contrario mafia e 'ndrangheta accolgono a braccia aperte l'apertura dei cantieri (prevista per il 2006) e delle valanghe di miliardi in arrivo a pioggia (i lavori dureranno 10 anni).

 

Finito il ponte (saremo nel 2016) in che stato saranno le altre infrastrutture della Sicilia e della Calabria ?

Le merci e le persone impiegheranno 15 minuti a varcare lo stretto per poi arenarsi nei meandri della Salerno-Reggio Calabria ? Nella totale mancanza di linee ferroviarie e di strade adeguate ? nell'impossibilità di avere società in grado di fornire servizi logistici di supporto poichè nessuno è interessato ad investire in una zona dove non ci sono condizioni ideali ? Non credi che la mancanza dei tasselli necessari rischiano di far rimanere il ponte una bellissima, costosissima ma inutile opera sotto tutti i profili ?

 

Dettaglio secondario....il progresso non si deve fermare di fronte ai problemi dell'ambiente....la Comunità Europea tuttavia ha aperto un inchiesta riguardo alla documentazione sull'impatto ambientale causata dal ponte sullo stretto e presentata dall'Italia. In particolare si temono danni rilevanti per la fauna aviaria, che in quel tratto di mare vede correre le rotte di molte specie di uccelli migratori.

 

La mia sensazione è che il ponte sullo stretto rappresenti la pretesa di voler costruire un bellissimo palazzo senza partire dalle fondamenta. Tutto questo aggravato dalla pesante situazione dei conti pubblici italiani, per i quali la un opera cos' dispendiosa costerà una fetta della prossima finanziaria.

Modificato da Quarzo
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Quarzo,

 

se sapessi la vicenda esistenziale che si cela dietro l'utente Curvadong, ridurresti la severità dei tuoi interventi nei suoi confronti.

 

Considera anche che è tornato alla prosa dopo un lungo periodo in cui si era dedicato alla poesia di ispirazione cortese, e certi automatismi del linguaggio non funzionano ancora perfettamente.

 

ciao

 

Brasileiro

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Non ho necessità di risponderti Quarzo, le tue premesse sono errate come le conclusioni, in mezzo solo congetture trite e ritrite su "come sarà" e come nn sarà e illazioni su di me che trovo perfino legittime da parte tua, chi legge se ne ha voglia giudichi.

 

L'aver poi rivelato da parte tua il mio vecchio 'nome' mi lascia del tutto indifferente- come potrebbe essere altrimenti- il cambiamento del nick nn è certo dovuto alla mia titubanza di farmi riconoscere come khil!!!!Io nn scrivo qua per essere accettato dalla community, o per nn avere problemi con "parecchi utenti" altrimenti avrei adottato un profilo diversi nn credi??? !!!!!!

 

Braz, nel tuo ricorrente e ormai icastico tentativo di 'colpirmi' extra-topic cerca di nn perdere troppa lucidità, xchè se devi arrivare adesso anche alla mia- presunta- vicenda esistenziale il risultato è che davvero fai capire troppo della tua.Svegliati amico!!!!!!!

:ciao:

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Ritengo il ponte sullo stretto un'opera necessaria e doverosa.

Innanzitutto perchè ha poco a che fare con lo "Stato" ovvero come entità partecipe del progetto. Il ponte è un'iniziativa privata, autorizzata dallo stato (questo è certo) ma non finanziata dallo stesso se non per quanto atterrà ai diritti di transito che lo stesso pagherà quando l'opera sarà conclusa. Diritti che già oggi vengono pagati alle varie società traghettatrici (tutte private) e quindi senza ingiustificati aggravi di spesa.

Il privato è quindi già presente nella gestione dello stretto di Messina e se il privato sarà colluso con la mafia per la costruzione del ponte stiamo pur tranquilli che lo stesso privato lo è già adesso con la gestione dei trasporti da e verso la sicilia. Basti l'esempio delle "navi veloci" in partenza da Napoli che ancora oggi non hanno permessi di attracco nelle Isole eolie (nonostante siano stati fatti tutti i collaudi) perchè rendono palesemente ineconomici i trasporti in aliscafo e ruberebbero traffico alla Caronte sullo stretto.

Sono d'accordo, per altro, sul fatto che lo sbocco del ponte su Messina verserà una quantità di traffico difficilmente sostenibile dall'attuale struttura viaria sicula, ma questo non è un motivo per restare immobili e non fare nulla: c'è un'opportunità da sfruttare per (come dite) costruire anche delle fondamenta forti, che venga sfruttata allora.

Troppe volte in italia ci si ferma all'analisi delle propedeuticità per poi non fare assolutamente nulla: è ora, secondo me, che questo modo di pensare venga smantellato.

 

Un'ultima considerazione, personale, sulla concezione di "stato" che deve intervenire: osservo, con sempre maggiore frequenza, che quando si parla del Sud lo stato viene invocato quale entità ectoplasmatica "terza". Cari miei amministratori del sud che puntate il dito sulle mancanze dello "stato": lo stato siete voi, i delegati dello stato sul territorio siete voi, i prefetti siete voi, i sindaci siete voi. Se lo stato non fa ... sono loro che non fanno. E' perfettamente inutile che ci si lamenti "oggi" dei ridotti trasferimenti a comuni e regioni quando è dimostrato che dove i soldi arrivano non vengono usati o vengono usati male: sono decenni che "lo stato" finanzia lo sviluppo del sud. Se decine di finanziarie con interventi speciali per il mezzogiorno, ancora oggi portano a richiedere "altri interventi speciali per il mezzogiorno" allora qualcosa che non funziona c'è. E dato che i soldi ci sono sempre stati allora questo "qualcosa" è nella testa, e nella correttezza, di chi li ha gestiti e li doveva spendere. E questi sono, perdonate, i piccoli burocrati locali, gli amministratori locali, i sindaci, le giunte, i presidenti di regione ecc. ecc. Questo è lo "stato": che non va identificato con il governo il quale, per quante colpe ed incapacità possa avere, non può essere identificato come l'origine di tutti i mali. Non ne ha il potere.

E quando tenta di "usarlo" il potere (vedasi esercito in Sicilia) la sollevazione popolare è dietro l'angolo a testimoniare che il problema è, forse, di impossibile soluzione a meno che non vi sia, davvero, un cambio di mentalità.

 

Sono stato in vacanza a Vulcano (eolie) due anni fa: un'isola meravigliosa tenuta da schifo con discariche a cielo aperto (una vicino alla centrale solare). Non ci tornerò più anche per la scortesia degli esercenti ed i prezzi da fuori di testa. In quello lo stato c'entra poco.

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tra 20 anni il ponte sullo stretto sarà ricordato come l'ennesimo caso documentato di cattiva amministrazione e sperpero di denaro pubblico.

 

Aveva ragione Prezzolini, grandissimo intellettuale liberale - magari in Italia avessimo gente di tale statura, invece di queste tristi caricature con cui dobbiamo convivere - quando diceva che il vero italiano non può essere che antitialiano, tra una massa - aggiungo io - di connazionali qualunquisti e populisti.

Modificato da Brasileiro
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