ARES67 Inviato: 5 Agosto 2020 Segnala Share Inviato: 5 Agosto 2020 Salve Sulle protesi vecchie di anni , che tengo per emergenze bibbliche, succede una cosa strana. Dopo l'ultimo lavaggio, e balsamo, le lascio asciugare dei giorni, e poi le metto nel loro sacchetto di plastica dentro la scatola di cartone. Il problema è che le metto via integre, e dopo 3 anni comincia a tagliarsi l'annello di pellicola. Semplicemente stando conservate e senza usarle. E' come se la pellicola tendesse a corrompersi col tempo. Peccato perchè i capelli, pur ossidati, ci sono tutti. Avete idea perchè succede questo e che si puuò fare? (magari tenere la pellicola lavata con l'alcool periodicamente, ungerla con nivea per lubrificarla, ecc) Grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pifevo Inviato: 5 Agosto 2020 Segnala Share Inviato: 5 Agosto 2020 Hai ragione, è capitato anche a me su tante protesi accantonate. Le ho ritrovate dopo anni con pellicola letteralmente a pezzi. A pensarci bene credo sia dovuto al fatto che le avevo conservate leggermente inumidite, non asciugate perfettamente... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ARES67 Inviato: 5 Agosto 2020 Autore Segnala Share Inviato: 5 Agosto 2020 L'ultima che ho levato (da 8 mesi) non l'ho infatti lavata per fare un esperimento: non la lascio nel sacchetto di plastica perchè mi da l'impressione che contribuisca al deterioramento, e la tengo in forma con i capelli girati verso il basso. Vediamo. Peccato per le vecchie, perchè adesso tutto fa brodo. Secondo te come "tamponeresti il taglio" per temporeggiare qualche mese? E' solo teoria, perchè conto (spero) di avere le protesi nuove entro quest'anno, ma persavo a pezzi di scotch. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ARES67 Inviato: 5 Agosto 2020 Autore Segnala Share Inviato: 5 Agosto 2020 https://www.tricoaeshop.com/riparazione-protesi-capelli/141-master-fix-plus-50ml-riparazione-protesi-capelli.html Ho trovato questo. Ci faccio un pensierino. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alexanto Inviato: 5 Agosto 2020 Segnala Share Inviato: 5 Agosto 2020 ....credo che il problema derivi proprio dal fatto che le protesi vengano riposte e chiuse nel sacchetto di plastica, una volta usate.......personalmente quelle che tengo ferme e usate ma ancora valide, le conservo nei vecchi contenitori forniti a suo tempo dal solito centro.....in pratica delle ''ciotole'' con fori laterali per areazione......e il problema non si e' mai posto.......anzi se ''I Prodotti di Luca '' le mettesse in vendita nello shop sarebbe un'idea ''meravigliosa''...... 1 Utente ha reagito qui! Antropostis 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dago Inviato: 5 Agosto 2020 Segnala Share Inviato: 5 Agosto 2020 “La degradazione della plastica è una bomba a orologeria”, spiega Yvonne Shashoua, ricercatrice di conservazione al National Museum of Denmark di Copenhagen. In termini molecolari, infatti, la plastica è costituita da polimeri, gruppi di molecole fatte di lunghe catene di carbonio. Nel tempo, i legami chimici che tengono insieme queste catene si rompono man mano che vengono attaccati dall’ossigeno o dai raggi ultravioletti, o semplicemente si indeboliscono per effetto del calore ambientale. La riduzione delle proprietà meccaniche può essere determinata dall’ossidazione e dall’idrolisi attraverso meccanismi che coinvolgono i radicali liberi provenienti dall’ambiente e dalla rottura di legami chimici. Particolarmente sensibile a questo tipo di degrado è il polipropilene. La resistenza alle aggressioni chimiche delle materie plastiche è in genere buona; il cloruro di polivinile, il PTFE e la sua variante, l’ETFE, il polietilene e il polipropilene risultano particolarmente resistenti all’attacco di acidi e di basi. Tutte le materie plastiche sono però soggette ad invecchiamento, a un processo lento di degradazione per effetto della luce del sole, soprattutto delle radiazioni ultraviolette, La maggior parte delle plastiche moderne, ad esempio, decade principalmente a causa delle reazioni con l’ossigeno, ed è quindi più protetta se sigillata in un’atmosfera priva di ossigeno. Una delle difficoltà maggiori per la conservazione è la varietà dei modi in cui diversi tipi di plastica si degradano per cui ciò che funziona bene per preservare un materiale può rivelarsi completamente deleterio per un altro. Io ho trovato questo articolo ( https://ilblogdellasci.wordpress.com/2017/10/09/la-plastica-un-nuovo-materiale-per-i-beni-culturali/ )che è molto più lungo da leggere ma alla fine spiega che tutti i materiali plastici o a base di polimeri con il tempo si deteriorano causa luce,ossigeno e altri fattori. Forse bisognerebbe provare a metterle sotto vuoto. 1 Utente ha reagito qui! pifevo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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