Vai al contenuto

Grazie agli Schumacher


MALANDRINO

Messaggi raccomandati

mah non mi offendo,è difficile offendersi per delle cose detta da una persona che non si conosce e non si stima wink.gifsolo una cosa,è molto più superficiale giudicare una persona appunto perchè non la si conosce,non puoi sapere mai chi hai davanti,non so quanti anni hai ma lo kapirai sikuramente col tempo,quando per dare giudizi sommari perderai persone importanti (non parlo assolutamente di me ma in generale),ciao senza rancore :*

Link al commento
Condividi su altri siti

Aperto da pl@stiko©:

è molto più superficiale giudicare una persona appunto perchè non la si conosce,non puoi sapere mai chi hai davanti..

 

Bene!!sono d'accordo con te pla', quando ti ho detto che eri superficiale mi riferivo a questa frase da te scritta rivolta ai fratelli shumy:

 

"la realtà è invece che se erano delle persone DECENTI"...appunto non giudichiamo senza conoscere. wink.gif

 

senza rancore...CERTO!!A me piace molto la divergenza di pensieri, ritengo che se si sa ascoltare si può imparare molto anche da persone che la pensano diversamente da noi, l'importante è saper comunicare, giusto?

Ciao a tutti smile.gif

Link al commento
Condividi su altri siti

hehe sono entrato apposta per leggere la risposta sapevo ke avresti risposto kosì wink.gif

brava cresci bene tongue.gif comunque loro sono "personaggi popolari" ed è diverso,sono soggetti a critiche del "popolo" come ad "osannamenti" no? anche nell'essere conosciuti c'è un pro e un contro,altrimenti non si dovrebbe considerare un atleta un grande uomo solo perchè sà fare un qualcosa bene,ma solo una persona comune con un talento come tante,senza troppa visibilità...no? wink.gif

Link al commento
Condividi su altri siti

la determinazione.....mah,gli shumacher hanno

corso per ambizione,per il fuoco sacro che brucia dentro il pilota in quanto tale,che lo spinge a "dipendere" dallo stress da gara,

dall'orgasmo da vittoria,non credo abbiano assolutamente faticato a correre,sarebbe stato viceversa un sacrificio non correre.

I piloti nei confronti della competizione non sono persone normali nè più nè meno,riescono a correre dopo essere bruciati

dentro l'abitacolo solo pochi giorni prima,dopo aver sbattuto a 300 all'ora,essere stati in coma etc.etc.

non sono solo più veloci in macchina dei comuni mortali,ma hanno proprio reazioni

psicologiche diverse.l'automobilismo come sport "sfrutta" queste caratteristiche ai fini dello spettacolo.un pilota è ontologicamente un disturbato,di quel tanto

e di quel come però che viene accettato e implementato nel suo espletarsi dalla società.il loro coraggio non lo vedo come

10 moltiplicato il mio,ma qualcosa di vicino al mio con semplicemente immagini mentali diverse,percezioni diverse della gratificazione emotiva data dallo sfrecciare

a 200 all'ora in un bel curvone,che in me

è impercepibile poichè quasi assente.le qualità del carattere che sembrano in più,sono sempre l'espressione di una PASSIONE diversa,una diversa attitudine,il cui risultato finale,esteriore,è quello di far apparire un "livello irraggiungibile"quando parlerei solo di una "dimensione" psichica

diversa.la determinazione la intendo come

un provocarsi ad atti che non ci vengono necessariamente spontanei o istintivi o congeniali,ma che ,secondo il nostro concetto di bene,ci portano,attraverso una serie di sacrifici o rinunce o deviazioni

da percorsi connaturati a raggiungere risultati oggettivi.qualcuno ricorda la gara di Nannini nella "vecchia" pista di silverstone,sotto la pioggia,con quella interminabile serie di sorpassi?

Link al commento
Condividi su altri siti

Mah, personalmente non ho visto 1a determinazione 10 volte superiore alla nostra, ma che derivi da un personaggio agli occhi del mondo,puo avere effetti migliori.

Tanti xxxxx hanno il proprio idolo, e a volte da esso prendono il giusto e cattivo esempio.

Nel caso dei fratelli Schummy, nel mio giudizio è stato un gran esempio, per il resto la tua analisi è molto sottile ma non indiscutibile, sai perchè:

La parte più debole di noi esce allo scoperto proprio quando il problema non riguarda noi stessi.

Spesso è + difficile sostenere la malattia di una persona cara, che la nostra.

 

Verissimo, spesso anche dopo incidenti pericolosi i piloti riescono a mantenere la concentrazione, ma proprio quando il problema viene da fuori, dalla famiglia, dalla fonte di affetto primordiale e incoscio, allora credo che le reazioni umane per quanto razionali e concentrate, sono sottomesse a sensazioni che, possono peggiorare o migliorare la prestazione(guarda anche la vittoria del pilota spagnolo nella moto gp).

 

Mala

Link al commento
Condividi su altri siti

Non è che me lo sia venuto a raccontare Montezemolo di persona....comunque, secondo me, il motivo principale per il quale i due fratelli hanno deciso di correre lo stesso è molto semplice: erano obbligati a farlo per ragioni di contratto, di sponsor e di punti in classifica in una stagione appena iniziata.

 

Tutte le altre motivazioni vengono dopo, molto dopo.

 

Con questo non voglio criticarli o definirli degli immorali.

 

Così come non credo affatto all'immagine che vorrebbe i due Scumacher (soprattutto Michael) come due freddi ed insensibili teutonici dediti solo all'ambizione professionale, al denaro ed ai successi personali.

 

Anzi...secondo me Michael e Ralph sono due xxxxx dotati di sensibilità e simpatia, che noi semplici spettatori non possiamo certo pretendere di percepire soltanto attraverso quelle scarne interviste mandate in TV all'inizio o al termine di una gara, quando tensione, stress, nervosismo e stanchezza raggiungono punte elevatissime.

 

Michael e Ralph, così come tutti i loro colleghi, hanno scelto un mestiere arduo ed entusiasmante. Un mestiere che puoi fare solo se hai la passione (e le palle) a differenza di altri.

 

Un mestiere che tuttavia impone regole e condotte ben precise, alle quali non si può disattendere.

 

Ma voi ve li vedete i fratelli Scumacher che non scendono in pista perchè devono andare a vegliare sulla bara della madre?

 

Oppure ve lo vedete Del Piero che non gioca la domenica una partita per un lutto in famiglia?

Link al commento
Condividi su altri siti

del piero per giocare con un lutto familiare,è già successo gli è morto il padre

di recente se non sbaglio,necessita di una concentrazione molto inferiore di quella di cui ha bisogno schumacher al quale una carenza di attenzione può costare la vita e non solo un brutto voto sulla gazzetta.il discorso del contratto è innegabile,quanto la considerazione che nessun contratto può

penalizzare un momento di flessione dovuto

ad un dolore presumibilmente grande.viceversa schumacher con ogni probabilità si sarebbe avvantaggiato,anche commercialmente,dalla scelta di non correre,essendo un uomo da 150 miliardi di lire all'anno,lo sportivo più pagato del mondo,5 volte mondiale,quindi perfettamente in grado di comandare i giochi come vuole con qualunque team e con qualunque sponsor.no non credo che lui,loro, abbiano minimamente pensato al contratto,quanto semplicemente si siano lasciati andare alla propria intima essenza di piloti,da sola in grado di determinare la loro scelta.aggiungo,per chiarire a mala la mia posizione, che hanno fatto la scelta giusta.

plastiko,per caso ti ricordi quella gara di nannini,che a mio avviso era un pilota fortissimo e sul bagnato al pari di senna?

Link al commento
Condividi su altri siti

Alla domanda di Nannini, volevo rispondere anch'io, data la mia passione e cultura sul mondo della F1.

Francamente non ricordo qualità così spiccate di Nannini nel bagnato, sicuramente non al pari di Senna, forse qualità analoghe le ho viste in Alesì in giovane età, diciamo negli anni vissuti in Ferrari, anche Michael sul bagnato lo vedo sullo stesso piano del grande Ayrton.

Nannini, purtroppo oserei definirlo un pilota senza infamia è senza lode(visti anche i risultati).

 

x Geronimo, sono convintissimo che nessuno in Ferrari a forzato Michael, anche quando si ruppe la gamba, tornò alle corse solamente quando se la sentì lui.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per la precisione wink.gif ...il padre mori' in settimana e Del Piero, nella successiva partita ( a Bari) subentro' nella ripresa e segno' il gol ( bellissimo ) della vittoria andando poi a sfogarsi contro un tabellone pubblicitario...Tosatti mi fa una pippa biggrin.gif CIAU

Link al commento
Condividi su altri siti

nannini fu stroncato dall'incidente in elicottero quando era tra i primi 5 piloti del mondo e sicuramente tra i primi 3 sul bagnato.le opinioni degli addetti ai lavori

erano unanimi nel considerarlo un drago sul bagnato, se ho tempo cercherò la gara e vi darò notizia.del piero non giocò dopo la morte del padre,appunto,a maggior ragione,a deporre per la tesi per cui nessuno può essere punito per contratto se ha un attimo di flessione in un momento così doloroso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
×
×
  • Crea Nuovo...