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L'hiroshima è vicina


Vieri

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Il Dipartimento della Difesa Usa dà ragione al blog. Nel 2005 scrissi che a Ghedi Torre e ad Aviano c'erano novanta testate nucleari americane. Potenza distruttiva pari a 900 volte Hiroshima. Dissi nel mio spettacolo Reset che il livello di sicurezza del sito di Ghedi era inesistente. La televisione svizzera mostrò un gruppo di xxxxx entrato nella base a fare un picnic dimostrativo senza alcun problema. La sicurezza intervenne quasi mezz'ora dopo. Nel caso di un attentato le bombe contenute a Ghedi farebbero sparire l'Italia del Nord insieme a parte dell'Europa Centrale. Il federalismo della Lega sarebbe finalmente realizzato. Il rapporto riservato dell'Air Force è stato pubblicato dalla Federazione degli scienziati americani (FAS).

Il rapporto è stato ordinato da Roger Brady, comandante dell'Air Force in Europa, dopo che un B52 trasportò per errore sei testate atomiche sorvolando gli Stati Uniti. Nel rapporto si legge: "problemi di edifici di supporto, alle recinzioni dei depositi, all'illuminazione e ai sistemi di sicurezza, a guardia dellle basi vi sono soldati di leva con pochi mesi di addestramento".

Anna Maria Guarneri, sindaco di Ghedi, è sorpresa. "Ora (ORA?) si indica che nella base del mio centro ci sono bombe atomiche". La bella addormentata.

In questa situazione di emergenza nazionale (che cosa è infatti emergenza se non la possibile scomparsa dalla cartina geografica dell'Italia?) La Russa e l'ambasciatore USA Ronald Spogli insistono perchè sia allargata la base di Vicenza. Nonostante la sospensione dei lavori a seguito dell'ordinanza del Tar del Veneto. La Russa: "Questa decisione non ci turba. Gli impegni con gli alleati saranno mantenuti". Spogli:"Le truppe USA di ritorno dalle missioni in Afghanistan si eserciteranno a Vicenza con i soldati italiani che si preparano a intervenire nelo stesso teatro".

Perchè siamo in Afghanistan? Perchè abbiamo novanta bombe atomiche americani sotto il cxxx? I discendenti di Mussolini sono i primi ad aver abdicato alla sovranità nazionale. I leghisti vogliono essere padroni a casa loro, ma con le bombe e le basi degli altri e l'esercito per le strade.

Fuori le bombe atomiche dall'Italia. Fuori gli italiani dalla guerra in Afghanistan.

A ottobre ci sarà un referendum a Vicenza contro l'allargamento della base. Io ci sarò.

http://it.youtube.com/watch?v=yA4i2GEBl60

Modificato da Vieri
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Che in Italia ci siano bombe nucleari a Ghedi e Aviano lo sanno pure i muri. Queste bombe sono smontate e prive di inneschi quindi resistenti a esplosioni e impossibilitate a determinare una reazione nucleare. Ora devo informarmi che tipo di bombe sono ( fissione o fusione etc...) ma il pericolo di esplosione non si pone minimamente.

La carenza si denota nella base di Ghedi che è sotto il controllo dell Aureonautica Italiana e a parere degli USA manca di molte norme di sicurezza ( inutile, noi italiani in campo militare rimaniamo pessimi, non sappiamo neanche tenere in ordine un deposito ). La base di Aviano non sembra aver nessun problema neanche cercando sulla rete.

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Principi di sicurezza e protezione delle armi nucleari

 

A causa della loro estrema potenza distruttiva, le armi nucleari necessitano di stringenti misure di sicurezza per scongiurare la possibilità di esplosione intenzionale o accidentale, esclusa la circostanza con idonea autorizzazione. Inoltre, poiché la maggior parte delle armi nucleari contengono materiali radio-tossici (plutonio e trizio) è importante prevenire il rilascio accidentale di questi materiali.

 

La prima linea di difesa contro gli incidenti è la progettazione all'interno dell'arma di una "exclusion zone" che contiene il sistema di detonazione e fisicamente ne previene il passaggio all'interno di energia elettrica. L'accesso dal sistema di fuoco è controllato dal "strong link". Questo è un meccanismo (per esempio un interruttore motorizzato) che mantiene l'isolamento fisico a meno che non sia stato chiuso dal sistema di armamento. Lo strong link rappresenta il "draw bridge" la zona di esclusione "moat".

 

Comunque è possibile che in modo accidentale (un crash, fuoco, esplosione di munizioni, fulmini, etc.) la exclusion zone o lo strong link vadano distrutti e teoricamente si prospetti la possibilità di attivazione del sistema di detonazione. Per prevenire ciò, vi sono uno o più "weak links" inseriti nel sistema di detonazione all'interno della exclusion zone. Questi weak links smetteranno di funzionare, rendendo l'arma non operativa, quando questa è esposta a stress anomali (caldo, forze di accelerazione, etc.) comunque inferiori al livello di danneggiamento della exclusion zone.

 

Risultato - qualunque incidente che potrebbe danneggiare la protezione della exclusion zone/strong causerà in primo luogo la disattivazione dell'arma da parte dei weak links.

 

La prima linea di difesa contro attivazioni non autorizzate è il blocco dell'arma. I sistemi di blocco più vecchi erano di tipo a combinazione meccanica, ma a partire dalla fine del 1960 sono stati introdotti sistemi meglio sofisticati denominati "permissive action link" (PAL). Un PAL è un congegno elettronico (originariamente elettro-meccanico) che impedisce l'armamento a meno che non si disponga del codice corretto. Devono essere inseriti due codici in modo simultaneo o a distanza di breve tempo. Si tratta del principio "two man rule", che rende impossibile l'armamento di qualunque arma nucleare da parte di un singolo individuo. I codici sono abitualmente modificati secondo uno schema regolare. I PAL sono stati sviluppati in diverse versioni, designati con lettere da A a F.

 

PAL

 

 

Descrizione

(none) Chiusura a combinazione meccanica

A Switch codice a quattro cifre, codificato a 10 posizioni elettromeccaniche (i più ritirati o sostituiti dal 1987)

B Switch codice a quattro cifre operabile da terra o da velivolo (ultima versione con limitazione di tentativi seguito da blocco fino al reset)

C Switch singolo codice a sei cifre con limitazione di tentativi seguito da blocco

D Switch multiplo codice a sei cifre con limitazione di tentativi seguito da blocco

F Switch multiplo codice a dodici cifre con limitazione di tentativi seguito da blocco

 

Una volta che il PAL è stato abilitato, è possibile armare e lanciare l'arma. Lo "unique signal generator" (generatore unico di segnali) è una tecnica che permette all'arma di discriminare in modo estremo l'arrivo dei segnali di armamento in modo che falsi segnali, disturbi, o altre interferenze non possano causare l'armamento. Nell'arma è presente un sistema di ricognizione di segnali che risponde solo a un singolo, molto specifico, segnale complesso. Il segnale è prodotto dal generatore unico di segnale (che si trova effettivamente all'esterno dell'arma). Nuove ricerche hanno portato alla sostituzione del generatore unico analogico con sistemi di comunicazioni e codici digitali.

 

Una volta che l'arma è attivata, lo "environmental sensing devices" - ESD (congegno di sensori ambientali), previene la detonazione dell'arma in mancanza di consegna sul bersaglio. Questo congegno rileva la situazione esterna durante la fase di consegna, come: periodo di caduta libera, curva di accelerazione, temperatura, pressione, etc. Nel caso in cui i dati rilevati non corrispondano alla giusta sequenza, e non rientrino nei parametri specificati, l'arma non detonerà.

 

Ci sono altre misure di sicurezza che sono state incluse in alcune o tutte le armi moderne:

 

*

 

"Fire resistant pits" (FRP) - che previene la fuoriuscita di plutonio fuso in caso di incendio (probabilmente il nucleo di plutonio è separato dal nocciolo altamente fondente di berillio riflettore;

*

 

"Insensitive high explosives" (IHE) - utilizzo di esplosivo TATB che è molto resistente al fenomeno di "cooking off" in caso di incendio, o detonazione a causa di shock meccanico;

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L'isolamento dei container può ridurre l'afflusso di calore da fuoco;

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"Limited retry" - può essere usato nel PAL. Questo sistema disattiva il PAL se più volte è inserita una combinazione sbagliata, richiedendo l'intervento della fabbrica per il ripristino del funzionamento (la stessa procedura degli ATM che "mangiano" la carta ATM se il numero PIN errato è inserito ripetutamente);

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Le armi in caso di manomissione o di ripetuti tentativi di inserimento del codice, possono anche utilizzare meccanismi attivi di auto-danneggiamento che rompono i componenti della bomba, richiedendo un successivo intervento in fabbrica per la riparazione. Le armi più moderne utilizzano sistemi di disattivazione "noviolent" (non-esplosivi). Questi sistemi in alcune armi possono essere attivati anche da comandi a distanza.

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No xxxxx ma scherzate. Se ad un soldato americano mentre fa la guardia cade un pezzo di pancetta dal cheeseburger, e questo pezzo incandescente va a finire sulla bomba H di Aviano, qui in italia avremo una devastazione pari a 880 mila volte l' esplosione d hiroshima. Il pericolo e' imminente, lo dice Vieri con i suoi copia/incolla da internet.

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