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OCSE: "Impressionante rientro del deficit"


faranio

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da http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/e...stime-ocse.html

 

L'Economic Outlook prevede un incremento del Pil del 2% nel 2006 e dell'1,7% nel 2007

Miglioramento di bilancio però troppo basato sul peso della pressione fiscale

Ocse, bene crescita dell'Italia

"Impressionante rientro deficit"

 

ROMA - La ripresa dell'economia italiana "è stata confermata nel 2006" e "la crescita dovrebbe restare sostenuta sia nel 2007 che nel 2008, fin quando la domanda estera si manterrà robusta". Lo scrive l'Ocse nel suo Economic Outlook, secondo cui il prodotto interno lordo italiano, cresciuto "più del previsto dopo un lungo periodo di fiacca", dovrebbe crescere del 2 per cento quest'anno dopo l'1,9 per cento del 2006, e dell'1,7 per cento nel 2008.

 

L'Italia, continua l'Ocse, ha messo a punto un "impressionante" rientro del deficit nel 2006 e nel 2007 ma troppo basato sul peso della pressione fiscale e quindi sull'entità delle entrate. Le previsioni del rapporto deficit-pil infatti vengono riviste al ribasso al 2,5 per cento per il biennio 2007-2008 contro le precedenti stime di un deficit al 3,2-3,3 per cento. Dall'altra parte l'organizzazione parigina spiega che il risultato è stato ottenuto principalmente con l'aiuto delle entrate fiscali e al "costo di un aumento del 2 per cento del rapporto tasse/Pil", rapporto che, se sostenuto "potrebbe avere conseguenze negative sulla crescita" e sulla competitività.

 

 

L'Ocse ha rivisto anche la previsione di crescita di quest'anno del Pil di Eurolandia portandola al 2,7% dal 2,2% precedente. Dovrebbero invece crescere meno gli Stati Uniti: il 2,1%, invece del 2,4% previsto in precedenza. La Germania dovrebbe registrare quest'anno una crescita del 2,8% (contro l'1,8% della precedente previsione), la Francia del 2,2% (come previsto in precedenza).

 

(24 maggio 2007)

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Io so solo che ieri sera al TG hanno fatto un servizio che denunciava l'aumento esponenziale della povertà nel ns paese. abbiamo 7 milioni di famiglie povere in italia e nessuno li aiuta.

 

pensa che la chiesa sta aprendo in ogni grande città dei 'discount della carità' dove verranno regalati cibo e generi di vestiario etc.

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Io dico....ma ci si puo' basare sui rapporti OCSE, IMF etc etc per basare le proprie opinioni? Anche l'Ungheria l'anno scorso aveva un deficit del 10,6% e con una cura da cavallo quest'anno sicuramente rientrera'. E allora questo cosa significa, che l'Ungheria sta facendo impressionantenemente bene?.

 

La verita' e' che qualsiasi operato di governo andrebbe giudicato dopo almeno tre anni, con valutazioni intermedie prudenti e non vincolanti

 

Dare contro o difendere un governo sulla base di articoli pubblicati su riviste internazionali e' la cosa piu' superficiale del mondo. Se non ne siete convinti, andatavi a vedere i rapporti OCSE o IMF nel tempo e vedere quante volte ci hanno azzeccato.

 

O vedetevi gli articoli del Financial Times di 10 anni fa che dicevano che l'Italia non sarebbe mai entrata nell'euro.

 

Oppure quelli recenti che dicono che l'Italia uscira' dall'area euro in 10 anni perche' non potra' resistere nelle attuali situazioni.

 

Sono tutte scemenze. :) E c'e' qualcuno che paga anche queste persone per scriverle.

 

Ciao

 

B

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Io dico....ma ci si puo' basare sui rapporti OCSE, IMF etc etc per basare le proprie opinioni? Anche l'Ungheria l'anno scorso aveva un deficit del 10,6% e con una cura da cavallo quest'anno sicuramente rientrera'. E allora questo cosa significa, che l'Ungheria sta facendo impressionantenemente bene?.

 

La verita' e' che qualsiasi operato di governo andrebbe giudicato dopo almeno tre anni, con valutazioni intermedie prudenti e non vincolanti

 

Dare contro o difendere un governo sulla base di articoli pubblicati su riviste internazionali e' la cosa piu' superficiale del mondo. Se non ne siete convinti, andatavi a vedere i rapporti OCSE o IMF nel tempo e vedere quante volte ci hanno azzeccato.

 

O vedetevi gli articoli del Financial Times di 10 anni fa che dicevano che l'Italia non sarebbe mai entrata nell'euro.

 

Oppure quelli recenti che dicono che l'Italia uscira' dall'area euro in 10 anni perche' non potra' resistere nelle attuali situazioni.

 

Sono tutte scemenze. :) E c'e' qualcuno che paga anche queste persone per scriverle.

 

Ciao

 

B

 

Ma come fai a confondere un articolo di giornale con il rapporto dell'OCSE? Ma sai cos'è l'OCSE? Io ne dubito fortemente. Se non ci si può basare neanche su questo allora tanto vale affermare che non si possono avere opinioni su nulla, dal momento che la verità fluttua in una dimensione metafisica sottratta alla ragione umana.

Inoltre nessuno ha difeso il governo.. ho solo postato una notizia senza commentarla.

Oltretutto è un discorso provo di logica il tuo... se i giornali scrivono solo scemenze mi spieghi in base a che cosa un cittadino è in grado di costruirsi un' opinione sul proprio governo?? Sulla cabala??? O su quello che succede nel cortile di casa propria????

Modificato da faranio
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Faranio, salto a piè pari la parte della logica e delle domande retoriche tipo "conosci l'OCSE" perchè insomma. quando ci si ferma agli articoli e ai testi di scuola (com'è il caso tuo) è ovvio che la cultura abbia delle lacune. Insomma fai tenerezza (come quando per renderti credibile mi hai citato il fatto che avevi studiato sul Villari) , ma proprio perchè fai tenerezza non me la prendo :)

 

Tornando al tema comunque quello che dico è che tu, come moltissimi, prendete questi rapporti / commenti per oro colato e sbagliate s ci fate sopra le opinioni. Questi rapporti contengono spesso dlle inesattezze incredibili. C'è una storia lunga di errori e di giudizi errati nei rapporti OCSE, e dell'IMF e di altre organizzazioni internazionali. La crisi argentina la conseguente dollarizzazione degl anni 90 è un esempio.

 

Inoltre per tua informazione, qualsiasi economista onesto, con spalle solide e studi non nozionistici, ti dirà che tutte le misurazioni di contabilità nazionale che sono la base dei giudizi comunemente accettati per valutare l'andamento dell'economia sono fondamentalmente molto inaccurati.

 

Stiglitz ha scritto del libri interessanti su questo ma non è il solo.

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Faranio, salto a piè pari la parte della logica e delle domande retoriche tipo "conosci l'OCSE" perchè insomma. quando ci si ferma agli articoli e ai testi di scuola (com'è il caso tuo) è ovvio che la cultura abbia delle lacune. Insomma fai tenerezza (come quando per renderti credibile mi hai citato il fatto che avevi studiato sul Villari) , ma proprio perchè fai tenerezza non me la prendo :)

 

Tornando al tema comunque quello che dico è che tu, come moltissimi, prendete questi rapporti / commenti per oro colato e sbagliate s ci fate sopra le opinioni. Questi rapporti contengono spesso dlle inesattezze incredibili. C'è una storia lunga di errori e di giudizi errati nei rapporti OCSE, e dell'IMF e di altre organizzazioni internazionali. La crisi argentina la conseguente dollarizzazione degl anni 90 è un esempio.

 

Inoltre per tua informazione, qualsiasi economista onesto, con spalle solide e studi non nozionistici, ti dirà che tutte le misurazioni di contabilità nazionale che sono la base dei giudizi comunemente accettati per valutare l'andamento dell'economia sono fondamentalmente molto inaccurati.

 

Stiglitz ha scritto del libri interessanti su questo ma non è il solo.

 

Non ho mai scritto di aver studiato sul Villari ( o perlomeno, non esclusivamente su quello)... in quella occasione (in cui tu mi offendesti gratuitamente) ti consigliai quel manuale, perchè è comunque un buon testo per iniziare....

gli indici economici degli organismi internazionali o nazionali sono gli unici sui quali un comune mortale può fare delle valutazioni.... giusti o sbagliati che siano.... quanto al rientro del deficit non è una previsione, ma un dato di fatto... e non credo che sia così complicato calcolare il deficit di un Paese... se così non fosse i vincoli economici europei non avrebbero alcun valore . Insomma... secondo te quindi per avere un'idea precisa della situazione economica del nostra Paese dovremmo smettere di leggere i giornali, dare retta all'OCSE o alla Commissione Europea, e a tutti i dati economici ufficiali e affidarci all'istinto o alla cabala.... o al volo degli uccelli...

Poi non si capisce nel caso specifico per quale ragione l'OCSE dovrebbe mentire (tra l'altro il giudizio sul deficit non è pienamente positivo, perchè si dice che il rientro è stato dovuto in gran parte alla politica fiscale e non a tagli strutturali).

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Non dovremmo prendere per oro colato quello che dicono e metterci di buono o cattivo umore per quello che scrivono. Dovremmo prenderle come una fonte QUALSIASI di informazione, nè più nè meno autorevole di altre e anzi spesso molto meno autorevole di altre.

 

Non è il caso di mentire è il caso di dire cose inesatte ed approssimative il che è diverso.

 

Oppure pensi davvero che la misura dell'inflazione in Italia negli ultimi 6 anni susseguente all'euro (tanto per dare un esempio calzante) sia stata quella dichiarata dai governi europei? Non ci vuole una laurea in economia per vedere quanto il potere di acquisto si è ridotto. un valore a due cifre percentuali che non ottieni misurando i CAGR dell'inflazione e della crescita dei salarii.

 

Chiunque abbia basi decenti di econometria e un minimo di onestà intellettuale può verificare empiricamente quanto ti ho detto.

 

Ma se queste basi non si hanno è facile per te e per altri cascare nella trappola e farsi venire le fregole.

 

Se sapessi (cambiando esempio) quanti errori si fanno anche nella contabilità aziendale nella ripartizione e allocazione dei costi nei centri di costo e profitto (usando criteri arbitrari, vecchi e ingiustificati) ti renderesti conto di quanto questi totem del pensiero economico spesso sono solo i depositari di affermazioni con basi molto molto deboli.

 

Servono spesso come strumento di propaganda per veicolare una determinata visione del mondo e subordinano ogni loro azione o lavoro a questo fine, senza un minimo (Lo ripeto) di onestà intellettuale.

 

Ciao

 

B,

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Oppure pensi davvero che la misura dell'inflazione in Italia negli ultimi 6 anni susseguente all'euro (tanto per dare un esempio calzante) sia stata quella dichiarata dai governi europei? Non ci vuole una laurea in economia per vedere quanto il potere di acquisto si è ridotto. un valore a due cifre percentuali che non ottieni misurando i CAGR dell'inflazione e della crescita dei salarii.

 

Il calcolo dell'inflazione è già una cosa diversa.. è ovvio che se nel paniere ci metti pure le auto di lusso, le crociere e le vasche idromassaggio, il risultato complessivo può uscirne falsato (dal momento che la maggior parte delle persone non possiede auto di lusso, non va in crociera e non possiede una vasca idromassaggio). Altra cosa sono i dati macroeconomici calcolabili attraverso metodi oggettivi. Tanto è vero che una volta il precedente governo è stato contestato dalla Commissione europea per i criteri di calcolo adottati.

Modificato da faranio
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Leggiti alcuni (parziali) esempi di oggettività del PIL.

 

http://dipeco.economia.unimib.it/persone/s...ine/ferrari.pdf

 

e poi se sai l'inglese.

 

http://money.cnn.com/magazines/fortune/for...87507/index.htm

 

(Fortune Magazine) -- Gross domestic product, the leading economic measurement, is outdated and misleading.

 

Long the standard scorecard for any national economy, GDP has become deficient as a measure of long-term economic health in our resource-driven, globalizing world.

 

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Think about it. It's like grading a corporation based on one day's cash flow and forgetting to depreciate assets and other costs.

 

In today's business reality, where intangible assets have become increasingly important, cash flow can be a particularly bad indicator of a company's value. A startup can have no cash flow and yet be creating a software program of immense value. A company with positive cash flow can be running itself into the ground as its capital depreciates. Economies are no different.

 

That's why economists looking for an alternative accounting framework to supplement the use of GDP are considering a new measure: green net national product.

 

The "green" means that GDP must be reduced to take into account the depletion of natural resources and the degradation of the environment - just as a company must depreciate both its tangible and intangible assets. "Net" national product (NNP) means that there has to be an adjustment for the depreciation of the country's physical assets.

 

A country that gives away its natural resources will see gross domestic product rise, but gross national product - which focuses on income earned by those inside a country as opposed to what is produced inside a country -- may not rise much, since the value of what is produced accrues to foreigners.

 

When GDP goes really bad

For developing countries opening themselves up to foreign investment, this is an important distinction. A nation that grows by borrowing will see GDP rise, but much of the increase in income may go back out of the country to pay the interest.

 

Papua New Guinea is a prime example of the trouble with GDP calculations. When Anglo-Australian mineral company BHP Billiton (Charts) opened the Ok Tedi gold and copper mine in 1984, it was considered a national victory.

 

The value of the extracted ore showed up in Papua New Guinea's GDP, but scarce comment was made of the fact that almost all income from the mine went to its foreign owners.

 

Worse still, the mine inflicted huge environmental damage. Its operators discharged 90 million tons of tailings into the local river system, polluting the main source of livelihood for the 40,000 people living in the 120 villages downstream.

 

BHP was sued in the 90s by indigenous landowners and settled for millions of dollars, but the agreement also indemnified BHP from future damages. The burden of much of the environmental repair was left to the country.

 

The U.S. is no exception.

 

America's energy policy has been based on "drain America first"; as we have used up a significant share of our scarce oil reserves, the country has become poorer, even if GDP has done well.

 

As oil is used up, America may turn increasingly to coal, which has large environmental costs that should be reflected by green accounting. In the case of carbon dioxide and other greenhouse gases -- now traded in Europe -- we can, for instance, put a dollar value on the emissions. Such mechanisms can help us evaluate environmental damage and quantify its impact on the economy.

 

Bad accounting frameworks are likely to lead to bad decisions. A government focused on GDP might be encouraged to give away mining or oil concessions; a focus on green NNP might make it realize that the country risks being worse off.

 

But new ideas always meet resistance.

 

Just as those who benefited from bad corporate accounting practices - like ignoring the cost of stock options - wanted to continue them, the same is happening here. A greener, more balanced accounting framework is an old idea whose time has come, especially if we are going to make globalization work.

 

JOSEPH STIGLITZ is the former chairman of the Council of Economic Advisers, a Nobel Prize-winning economist, and the author of Making Globalization Work

 

 

Questa è l'oggettività delle tua cara misura macroeconomica del PIL,

 

Saluti

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