Gurg Inviato: 4 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Maggio 2007 (modificato) http://www.radicali.it/view.php?id=94598 per concessione ai massimaleros :D togliamo pure a Brunetta il 40% di quel che dice, ne rimane sempre tanta di roba da eliminare:(bisogna premettere però che quando lui consigliava il testone megalomane al governo queste cose non gliele ha fatte fare.... :okboy: ) ma sei raffaele costain incognito? questo andava nel contenitore da quarto mondo.. che dire degli sprechi, sono talmente enormi e sembra che siamo gli unici ad averli fra i paesi industrializzati che ogni tanto da l'impressione che il 50% dello sforzi produttivi dell'italia sia buttato nello scarico. chissa' se siamo davvero gli unici? voglio dire, sembra che in potenza la nostra economia potrebbe surclassare di gran lunga la germania per piazzarsi davanti agli USA...e poi l'italia sarebbe padrona del mondo! (e finalmente bandirebbe il ketchup dalla pizza una volta per tutte) Modificato 4 Maggio 2007 da Gurg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 4 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 4 Maggio 2007 nel senso che se fossi Raffaele Costa dovrei girare per forza in ingognito :D :D lui ha di liberale quanto Braz ha di Anna Falchi...... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 4 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Maggio 2007 (modificato) nel senso che se fossi Raffaele Costa dovrei girare per forza in ingognito :D :D lui ha di liberale quanto Braz ha di Anna Falchi...... l'avevo tolto in un primo momento perche' anche se era scritto in tonoscherzoso non volevo che fosse preso male, quindi reinserito. brazi= anna falchi? confermi? interessanti paragoni Modificato 4 Maggio 2007 da Gurg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 4 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 4 Maggio 2007 (modificato) ma sei raffaele costain incognito?questo andava nel contenitore da quarto mondo.. sui tagli di spesa si inserisce no? che dire degli sprechi, sono talmente enormi e sembra che siamo gli unici ad averli fra i paesi industrializzati che ogni tanto da l'impressione che il 50% dello sforzi produttivi dell'italia sia buttato nello scarico.chissa' se siamo davvero gli unici? voglio dire, sembra che in potenza la nostra economia potrebbe surclassare di gran lunga la germania per piazzarsi davanti agli USA...e poi l'italia sarebbe padrona del mondo! (e finalmente bandirebbe il ketchup dalla pizza una volta per tutte) dimentichi il debito...."se noi non avessimo..." avremmo sempre un debito enorme da ripianare...fai conto di risparmiare 40 miliardi di euro l'anno tra tagli e taglietti, saremmo in grado di permetterci 'soltanto' un welfare dotato di forti ammortizzatori sociali, ingenti incentivi alle famiglie, 5 punti di pressione fiscale in meno, servizi migliori alle imprese etc etc etc nulla di marziano..... Modificato 4 Maggio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 4 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Maggio 2007 (modificato) sui tagli di spesa si inserisce no? si inserisce molto bene. Quello che mi interessava sottolineare con l'altro discorso era abbastanza campato in aria ma qualcosa che mi rode tutte le volte che sento parlare degli incredibili sprechi in italia (articolo di oggi sul corriere, assuznione di 110 autisti senza patente http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach..._patente.shtml) e' assolutamente palese che l'italia abbia situazioni abbastanza ridicole, quando le senti, se non ti indigni ti scappa sempre un sorriso MA siamo davvero gli unici? stiamo ingigantendo le proporzioni di questo fenomeno? questo fenomeno ha un margine di produttivita'? -seppur minore di quello che sarebbe a pieno regime. come e' possibile che un paese con questo debito e questi sprechi sia comunque (chissa' per quanto) uno dei paesi piu' ricchi del mondo? il nostro potere d'acquisto e' minore di USA UK francia, germania, giappone e paesi scandinavi ma stop, solo questi in tutto il mondo. Gli sprechi sono ridicoli ma sono davvero cosi' tanti. Se fosse davvero cosi' disastrosa la situazione o 1) abbiamo una produzione talmente alta da permetterci di comensarli 2) se non li aveissimo saremmo piu' potenti degli stati uniti. non e' particolarmente serio ma e' comuqnue qualcosa che mi fa pensare Modificato 4 Maggio 2007 da Gurg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 4 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 4 Maggio 2007 (modificato) ma no ripeto se nn avessimo sprechi e debito avremmo solo un paese migliore con servizi migliori e meno tasse....guarda chi è dietro a noi come pil procapite e capisci perchè siamo sempre l'ottava (?) potenza economica. Modificato 4 Maggio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
billo Inviato: 4 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 4 Maggio 2007 Milioni di statali,ma quali statali di preciso? Facciamo due milioni di falsi invalidi,come si fa ad individuarli? Soldi ai sidnacati e finanziamenti ad enti che andrebbero chiusi domattina,ma chi lo farà mai? Queste sono cose che mi fanno letteralmente incavolare,o si fanno sul serio offrendo delle garanzie sociali ai lavoratori a tempo ,oppure la si smette di proporre riforme del genere nel lavoro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 5 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 5 Maggio 2007 (modificato) sempre su tasse, spese e pensioni Il governo interventistaPensioni, la buona occasione da non perdere di Dario Di Vico La politica italiana vuole fortissimamente dimostrare di saperci fare anche in economia. Traspare dalle vicende degli ultimi giorni una forte volontà di sedersi al posto di guida, di intervenire nei più delicati dossier, di riformare il capitalismo, di modellare gli assetti proprietari presenti e futuri. E persino di scegliere i top manager delle aziende private. Un governo che ha intenzione di sostituirsi ai cacciatori di teste non lo avevamo mai avuto e per molto meno il povero Jean-Baptiste Colbert, ministro di Luigi XIV, è passato alla storia come il padre di tutti gli statalisti. Eppure se l'esecutivo Prodi volesse davvero dimostrare di avere la capacità e l'autorità per intervenire a sostegno della crescita economica avrebbe un'occasione d'oro: riformare le pensioni. Già nel Dpef del luglio 2006 si parlava di interventi necessari per «raggiungere il pieno equilibrio del sistema previdenziale», ma poi nella successiva Finanziaria si fecero scelte di segno opposto. Nel settembre del 2006 il governo, forse per salvarsi l'anima, firmò con i sindacati un memorandum che prevedeva una nuova intesa sulla previdenza da raggiungersi entro il 31 marzo 2007. Così non è stato perché nei mesi scorsi il presidente del Consiglio non ha avuto nessuna voglia di inimicarsi i Giordano e i Diliberto e ha finito per cambiare discorso. Ora siamo in maggio e il negoziato con i sindacati, che pure era partito tra squilli di tromba e rinnovati peana delle virtù della concertazione, si trascina stancamente e non sembra promettere novità che facciano ben sperare. Anzi. Ieri si è appreso di un piano segreto del ministro xxxxx Damiano che punta a fissare dal 2008 l'età pensionabile a 58 anni spacciando il tutto come un contributo alla sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale made in Italy. In un Paese in cui la vita media degli uomini è arrivata a oltre 77 anni e quella delle donne a più di 83, il presidente del Consiglio in carica e il capo dell'opposizione hanno rispettivamente 67 e 70 anni e un cinquantenne viene considerato ancora troppo giovane per occupare posizioni di rilievo nella politica e nelle istituzioni, alzare l'età pensionabile da 57 a 58 anni e farla salire a 62 solo nel 2014, ha il sapore della beffa. Non è influente ai fini di una vera riduzione della spesa previdenziale e non è in sintonia con i mutamenti della società italiana. Il caso Damiano dimostra solo come il governo non abbia un orientamento chiaro in materia, viva alla giornata e lanci maldestri ballon d'essai solo per vedere l'effetto che producono in casa di Cgil, Cisl e Uil. Intanto negli altri Paesi europei, Germania in testa e seppur con gradualità, si è già fissata l'età pensionabile a 65 anni e oltre. Ma la navigazione a vista purtroppo non riguarda solo le pensioni. In Consiglio dei ministri ieri Paolo Ferrero (Rifondazione) ha riproposto il cliché della scorsa Finanziaria. Ha sostenuto in polemica con il ministro Tommaso Padoa-Schioppa che bisogna spendere i soldi del «tesoretto» per redistribuire il reddito (ma il flop delle buste paga di gennaio non ha insegnato niente?) e poi prevedere per chiudere il bilancio 2007 una manovra correttiva (ovviamente a base di tasse). Ferrero non è un kamikaze, sa benissimo che un orientamento di questo tipo trova orecchie attente nell'inner circle prodiano e confida così di trovare alleati a Palazzo Chigi. Ma se il governo vuole davvero sfruttare il vento della ripresa e magari risalire nei sondaggi ha davanti a sé una strada obbligata: tagliare la spesa e le tasse. Ripresentarsi agli italiani chiedendo di metter mano nuovamente al portafoglio equivarrebbe a un suicidio. 05 maggio 2007 Modificato 5 Maggio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 5 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 5 Maggio 2007 (modificato) e ancora, sempre per i massimaleros. 5/5/2007Tesoretto e pensioni TITO BOERI Meno di un anno fa, il ministro dell’Economia descriveva la situazione dei nostri conti pubblici «più grave di quella del 1992». Era «l’anno più drammatico dell’evoluzione dell’economia italiana e del suo rapporto con i conti pubblici». Da pochi giorni erano usciti i dati sul fabbisogno di cassa del settore statale, una misura di quanto il Tesoro debba aumentare il debito per finanziare le spese delle amministrazioni centrali dello Stato. Il fabbisogno era sceso di circa 5 miliardi rispetto all’anno precedente. Dato che l’Italia era finalmente tornata a crescere, il rapporto fra indebitamento e prodotto interno lordo, il parametro che conta nell’ambito dell’Unione monetaria europea, sarebbe sceso anche senza riduzioni del fabbisogno rispetto all’anno precedente. Due giorni fa sono usciti i dati sul fabbisogno ad aprile 2007: 33 miliardi e 826 milioni, contro i 33 miliardi e 235 milioni dell’aprile 2006. Scontando l’inflazione, siamo esattamente alla situazione di un anno fa. Certo, l’economia sta ancora crescendo, il che di per sé porta a migliorare i conti pubblici. Ma sarà molto difficile quest’anno replicare l’andamento dei saldi nella seconda metà dello scorso anno, in cui avevano pesato una serie di misure una tantum. Inoltre, una parte delle entrate di quest’anno, i versamenti del Tfr al fondo istituito presso l’Inps, sono debito mascherato. Dovranno, prima o poi, essere restituite ai lavoratori. In sintesi, i conti sono migliorati, ma non di molto rispetto a un anno fa. Vero che il gettito galoppa (è cresciuto del 10 per cento negli ultimi 12 mesi), ma anche la spesa sta accelerando, tenendo i saldi più o meno sul livello dell’anno scorso. Il sospetto è che si stia spendendo di più perché ci sono più soldi da spendere, secondo un collaudato meccanismo di tax push. Il miglioramento vero dei conti ci sarà solo quando tutti, comprese le quattro Regioni che hanno perso il controllo della spesa sanitaria, riusciranno a contenere la crescita della spesa pubblica. Nonostante tutto questo, un anno fa dovevamo essere sull’orlo del baratro, mentre oggi viviamo nell’era dell’abbondanza, in cui conta solo il «tesoretto» da spartire. In questo clima euforico si apre mercoledì (finalmente!) il confronto sulla riforma previdenziale ed è già in atto una rincorsa a chi concede di più al partito della spesa. Se il ministro del Lavoro annuncia senza contropartite la trasformazione degli scaloni in scalini, il ministro della Solidarietà sociale si pronuncia per abolire qualsiasi incremento nell’età di pensionamento. Il governo, inoltre, non si è ancora espresso sulla revisione delle regole di calcolo della pensione in base all’andamento demografico (l’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione).[b] Di questo passo, rischiamo di arrivare a una «mediazione» che comporti la mancata applicazione non di una, ma di ben due leggi dello Stato, che avrebbero ridotto i disavanzi previdenziali futuri fino a due punti di pil, a regime. Se così fosse, chi oggi inizia a lavorare sarà destinato a devolvere per il resto della vita lavorativa più del 50 per cento del proprio stipendio ai pensionati. Il tutto in nome del «tesoretto» del 2007. [/b] Se vuole riportare il confronto coi piedi per terra e porre fine alle continue «chiacchiere» dei ministri (espressione utilizzata da Prodi nel commentare le esternazioni di Damiano e Ferrero), il governo dovrebbe subito destinare il tesoretto all’abolizione del prestito forzoso del Tfr all’Inps. Otterrebbe due risultati in un sol colpo. Abolendo quella che la Corte dei conti ha definito come una «posta impropria, con effetti temporanei di alleggerimento del disavanzo e non del debito», eviterebbe di rendere ancora meno trasparenti i nostri conti pubblici. È un risultato non da poco. Le vicende sopra raccontate ci dicono proprio che la mancata trasparenza è un’arma a doppio taglio. Abolendo il trasferimento del Tfr all’Inps, si offrirebbe inoltre più spazio al decollo della previdenza integrativa, facendo meglio capire agli italiani quali siano i costi del continuo rinvio di una riforma, davvero risolutiva, della previdenza. In Svezia il passaggio da un sistema previdenziale insostenibile a uno sostenibile ha richiesto cinque anni. Da noi ci stiamo impiegando 40 anni e rischiamo di mettercene ancora di più dato il clima con cui si sta aprendo il confronto sulla previdenza. In Svezia esistono da tempo le pensioni integrative. Da noi facciamo di tutto perché non ci siano. Quando c’è solo lo Stato a pagare le pensioni, non si capisce che ogni euro dato all’Inps viene sottratto a investimenti che servono ad assicurarsi un reddito durante la propria vecchiaia, mettendolo al riparo da nuovi cambiamenti nelle regole con cui vengono calcolate le pensioni pubbliche. Modificato 5 Maggio 2007 da curvadong Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 5 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 5 Maggio 2007 e ancora, sempre per i massimaleros. che due palle con la svezia, invadiamoli cosi' la smettono di essere cosi' perfettini ed efficienti!! :D :D Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 5 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 5 Maggio 2007 che due palle con la svezia, invadiamoli cosi' la smettono di essere cosi' perfettini ed efficienti!! :D :D ABBASSO LA SVEZIA!!! DALLI AI NORDICI!!!!!!!!!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curvadong Inviato: 5 Maggio 2007 Autore Segnala Share Inviato: 5 Maggio 2007 massimalero, qualunquero :D :D Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gurg Inviato: 5 Maggio 2007 Segnala Share Inviato: 5 Maggio 2007 massimalero, qualunquero :D :D :P Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi Subito
Sei già registrato? Accedi da qui.
Accedi Adesso