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sindrome di peter pan: quanti di voi ne sono affetti?


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Ebbene si, odio le storie troppo impegnative, odio le responsabilità, la famiglia, i figli, voglio godermela e non ho alcuna voglia di crescere. ma 'crescere' vale davvero la pena? spesso ottengo questa risposta: ma non ti scocci di fare sempre la bella vita? è come se per alcune persone la vita sia fatta di tappe, devono obbligatoriamente realizzare quegli obiettivi.

 

per me non è così. non vedo secondo quale principio uno a 25 anni possa divertirsi e a 40 no come a 50. dove sta scritto? certo un 50enne che va a ballare la techno lo vedo fuori luogo ma qui la discoteca è l'ultimo degli stili di vita.

 

io parlo di vita spensierata e senza responsabilità, fatta di un lavoro decente, del piacere di correre dietro alle donne, di farsi delle belle vacanze, di gordesi senza rotture di palle un lunedì come oggi che fa da ponte tra la domenica che ho passato felicemente al mare e la festa del 1 maggio (aimè il tempo oggi fa schifo).

 

perchè si deve imporre un limite a tutto questo? non c'è mica una regola che lo stabilisce.

 

mio zio che ha 57 anni dopo la separazione da quella rompicoglioni trascurata della moglie si è trovato una compagna di 12 anni di meno, una bellissima donna con la quale viaggia e si diverte non appena può. non lo trovo affatto un irresponsabile, è solo una persona che ha deciso di non avere figli e che si è separato perchè si è accorto che stava invecchiando dentro 4 mura oppresso da certe regole familiari che gli andavano strette.

 

mi direte che non siamo tutti uguali e che c'è chi trova la tranquillità con una moglie e due figli rompiballe che non lo fanno dormire la notte e che il massimo della vacanza è farsi un giro di mezza giornata fuori porta e di per se non lo condanno ma siamo sicuri che tutto ciò dia delle certezze? siamo sicuri che ingabbiarsi nella famiglia riducendo la propria socialità alla cerchia dei parenti ficcanaso e invadenti sia la ricetta della felicità?

 

giudicatemi pure materiale ma per me le belle donne, le belle macchine, il curarsi, il fare shopping anche a comprare cagàte, l'adrenalina di seguire un titolo che sale in borsa, il prenotare una vacanza in un hotel di lusso, sono tutte cose che mi riempiono la vita.

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io ho la sindrome opposta, chiamiamola "sindrome rita levi monalcini"... :lol:

nel senso che dai 14 ai 20 mi son divertito di brutto, fatto tutte le cavolate possibili ed immaginabili...ora vorrei metter le basi per il mio futuro... e questo mi rende abbastanza diverso dai miei coetanei, o almeno da quelli della mia compagnia...

 

con questo nn intendo dire che rinuncerei alla bella vita, ma il concetto di bella vita che ho io è diverso dal tuo...per me quello che conta veramente è fare qualcosa che ti piace davvero, realizzare qualche cosa di importante, viaggiare tanto (altro che libri....viaggiando si impara molto di più secondo me, e impari quelle cose che nn impari a scuola) e aver figli :lol: se mi ritrovassi a 35-40 anni senza figli mi sentirei un uomo vuoto probabilmente...credo che un uomo arrivato ad un certo punto debba insegnare e trasferire le proprie conoscenze, qualunque esse siano, ad un'altra persone in modo che le cose che ha fatto nn spariscano un gionro con la sua morte....

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Io l'ho detto piu volte ai miei amici parlando, altro che sindrome di peter pan, io sono peter pan.Mi diverto e continuerò a divertirmi e a vivere la mia vita co spensieratezza, come ho detto più volte trascorriamo su questa terra un tempo limitato e voglio farlo nel miglior modo possibile.

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