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Falce e martello addio..........


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A seguito di una battaglia politica iniziata nel 2005 tra i senatori ed i deputati russi, venerdi' scorso la Duma di stato ha approvato un disegno di legge che prevede l'eliminazione dei due principali simboli dell'epoca sovietica, la falce ed il martello, dalla "Bandiera della Vittoria", issata dai sergenti dell'Armata Rossa Kantaria ed Egorov il 30 aprile del 1945 sul Reichstag di Berlino in segno di vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania al termine della Seconda guerra mondiale.

 

In precedenza, piu' esattamente il 23 marzo scorso, la camera bassa del parlamento russo aveva approvato il disegno di legge in questione che pero' una settimana dopo, il 30 marzo, era stato respinto dal Consiglio della Federazione.

 

Venerdi' scorso la Duma ha superato il veto posto dal Consiglio della Federazione, approvando la legge "Sulla Bandiera della Vittoria". Al fine di superare il veto imposto da parte del Consiglio della Federazione, era indispensabile l'approvazione da parte di due terzi del Parlamento russo, cioe' non meno di 300 parlamentari. A favore dell'emendamento si sono pronunciati 332 deputati, con le frazioni del partito liberale e "Russia Unita" in blocco, mentre i contrari sono stati complessivamente 99, rappresentanti di tre frazioni, piu' precisamente i partiti comunista, "Patria" e "Russia Giusta".

 

Secondo la nuova legge approvata dalla Duma, il vessillo originale, issato dai due sergenti dell'Armata Rossa sul Reichstag, diventera' una reliquia di stato, mentre al suo posto, in occasione di cerimonie solenni di carattere militare quali ad esempio la deposizione della tradizionale corona d'alloro sulla tomba del Milite ignoto o la parata militare del 9 maggio, verranno utilizzate alcune copie, in numero limitato, con una stella a cinque punte di colore bianco al posto di falce e martello.

 

Infine, secondo la legislazione russa, il nuovo disegno di legge dovra' essere ratificato entro cinque giorni dall'approvazione da parte del presidente russo Vladimir Putin, il quale da parte sua in precedenza si era dichiarato a favore dell'emendamento.

 

....chisà se i comunisti italiani resteranno a guardare.

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La bandiera con la falce e il martello idealmente i partiti comunisti taliani l'hanno già ammainata da un pezzo... a me non disturberebbe quindi se l' ammainassero anche materialmente... proprio per rispetto a quel simbolo di giustizia sociale.

Comunque che i Russi abbiano tolto la falce e martello dalle bandiere ufficiali dello Stato mi sembra un fatto normalissimo e legittimo, visto che la Russia non è un Paese comunista. Questo non vuol dire che la falce e il martello sia stata abolita in assoluto...qualunque partito può continuare ad usare quel simbolo... quindi non vedo cosa c'entri il riferimento ai partiti "comunisti" italiani.

 

 

Alla bandiera rossa

 

 

Per chi conosce solo il tuo colore,

bandiera rossa,

tu devi realmente esistere, perché lui

esista:

chi era coperto di croste è coperto di

piaghe,

il bracciante diventa mendicante,

il napoletano calabrese, il calabrese

africano,

l'analfabeta una bufala o un cane.

Chi conosceva appena il tuo colore,

bandiera rossa,

sta per non conoscerti più, neanche coi

sensi:

tu che già vanti tante glorie borghesi e

operaie,

ridiventa straccio, e il più povero ti

sventoli.

 

 

 

Pier Paolo Pasolini

Modificato da faranio
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  Citazione
"Ribadisco quello che ho detto: la proprietà privata non si elimina per decreto ma nei tempi lunghi della storia. Per uno che pensa che debba essere superata la società capitalista il superamento della proprietà privata è elementare".

 

Fausto Bertinotti, 3 marzo 2005.

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Comunque ricordo a tutti, che quando si parla di abolizione della proprietà privata, si parla di abolizione della proprietà dei mezzi di produzione, e quindi del relativo profitto, non della proprietà privata tout court. Può piacere o non piacere, ma l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione è l'unica strada percorribile per avere un giorno una vera giustizia sociale. Il sistema capitalistico si regge sul presupposto che una parte minoritaria della popolazione mondiale ricavi il suo profitto sfruttando una parte maggioritaria della popolazione mondiale. E il mezzo attraverso il quale questo avviene è la proprietà privata dei mezzi di produzione. Mi rendo conto che per chi è nato e cresciuto in questo sistema la cosa possa apparire del tutto normale, e l'abolizione della proprietà dei mezzi di produzione possa apparire una assurdità... ma fino a qualche secolo fa anche l'abolizione della schiavitù o la democrazia apparivano delle assurdità alla stragrande maggioranza della popolazione (compresi i poveri cristi).

Il discorso di Bertinotti è un tantino ipocrita ( e lo dice uno che ha votato RC nelle ultime elezioni), perchè nel frattempo il suo partito non fa nulla per creare le condizioni perché un giorno la proprietà privata sia davvero abolita... anzi Rifondazione si muove in un'ottica capitalistica, che con Marx e il comunismo ha davvero poco a che fare.... e quindi la mettano pure da parte la bandiera rossa!

Modificato da faranio
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Il discorso di Bertinotti ripete quelle che furono le parole di Engels alla morte di Marx se ben ricordo. Se ci pensate, immaginate in astratto, la cosa e' plausibile visto che in natura le cose convergono all'equilibrio. Il sistema attuale con le sue disparita' sociali (specie a livello globale) e' un sistema divergente e quindi destinato ad finire. Non pensate subito al sistema sovietico, a cui non mi riferisco, e giu' a buttare sentenze.

Caro Castano, la falce e il martello rappresentano due simboli di ribellione di quelle persone umili stanche di essere calpestate senza motivo. La tua propaganda anti-comunista mi fa sinceramente un po' sorridere (ti sei incarognito contro il governo?). Ti faccio osservare che a te tra questo governo e quello di prima non e' cambiato nulla; forse qualche capello in meno dovuto all'eta'. E' la realta' delle nostre democrazie occidentali.

A proposito di proprieta' privata, Rousseau (pressapoco) diceva: "Ci fu un uomo che visto un bel pezzo di terra vi pianto' sopra una bandiera e disse:"questa terra e mia". Attorno a lui erano persone tanto stupide da credergli che non dissero niente. Questo e' l'uomo che ha inventato la proprieta' privata".

Modificato da palladabiliardo
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Al sistema capitalista si è accompagnato il più clamoroso sviluppo scientifico della storia dell'uomo. Se si elimina le possibilità del profitto legato alla proprietà privata, anche dei mezzi di produzione, assisteremmo ad un arresto di tale evoluzione.

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  smith ha scritto:
Al sistema capitalista si è accompagnato il più clamoroso sviluppo scientifico della storia dell'uomo. Se si elimina le possibilità del profitto legato alla proprietà privata, anche dei mezzi di produzione, assisteremmo ad un arresto di tale evoluzione.

 

E' esattamente il contrario.. se la ricerca scientifica fosse completamente finanziata dallo Stato si avrebbe un miglioramento dovuto alla cancellazione di interessi economici particolari... pensa a quanti soldi vengono gettati in ricerche inutili, fatte soltanto per ottenere finanziamenti. Il caso dell'aviaria è un caso tipico... si è costruito dal nulla un caso mondiale del tutto ingiustificato, grazie al quale le case farmaceutiche, che finanziavano i convegni dedicati al tema, hanno in pochi mesi moltiplicato i loro profitti (sia con la vendita di vaccini del tutto inutili nel caso specifico) sia ricevendo in molti casi finanziamenti ingiustificati.

E poi non mi sembra che nell'Unione Sovietica di Stalin (che comunque non è il mio modello, e non è stata certamente l'applicazione delle teorie di Marx, che prevedono un' abolizione dello stesso concetto di Stato) la ricerca scientifica si sia fermata, anzi. Con Stalin l'Unione Sovietica è diventata uno dei maggiori Paesi industrializzati del mondo, con una ricerca scientifica di primo livello.

Il comunismo prevede l'abolizione della proprietà privata, soltanto quando questa diventa uno strumento per asservire altri esseri umani. In una società comunista ideale ognuno ha la sua casa, il suo giardino, la sua automobile, ma non può possedere qualcosa il cui possesso preveda l'asservimento di altre persone finalizzato ad un profitto. Certo storicamente questo modello non è stato mai applicato , se non in momenti brevi e particolari, oppure è stato realizzato in modo irrazionale. Come ricorda spesso lo stesso Bertinotti, del resto, il sistema capitalistico borghese ci ha messo perlomeno 8 secoli per affermarsi compiutamente... la storia del comunismo è ancora relativamente breve... io personalmente credo che quello che aveva in testa Marx non si realizzerà mai, ma forse una buona approsimazione è possibile...certo ci vorrà del tempo....quando il sistema capitalistico imploderà su se stesso, quando le sue contraddizioni verranno a galla in modo ancora più drammatico (immaginate cosa potrebbe succedere in futuro se ci fosse una guerra tra USA e CINA ad esempio)..allora forse si aprirà una via nuova....intanto prendiamocela con Prodi o con Berlusconi, illudendoci che questa gente, in questo sistema, potrebbe davvero cambiare la nostra vita in modo sostanziale....

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Faranio, io mi rendo conto che tu sei in assoluta buona fede, ma non tieni conto di una cosa, che gli uomini sono corrotti. Sono pronti a rubare per la ricchezza, a uccidere per il potere. Un regime comunista funzionerebbe solo in una società in cui ogni singolo individuo sia pronto a sostenere, al di sopra di ogni proprio interesse, il bene della collettività. E' utopia. Al riguardo ti consiglio di leggere "La fattoria degli animali" di Orwell.

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  smith ha scritto:
Faranio, io mi rendo conto che tu sei in assoluta buona fede, ma non tieni conto di una cosa, che gli uomini sono corrotti. Sono pronti a rubare per la ricchezza, a uccidere per il potere. Un regime comunista funzionerebbe solo in una società in cui ogni singolo individuo sia pronto a sostenere, al di sopra di ogni proprio interesse, il bene della collettività. E' utopia. Al riguardo ti consiglio di leggere "La fattoria degli animali" di Orwell.

 

Già fatto..e mi è piaciuto molto. Comunque credo che quando ognuno capirà che fare l'interesse di tutti equivale a fare anche il proprio allora forse ci sarà spazio per un cambiamento reale. Probabilmente hai ragione a dire che questa è utopia... ma l'alternativa quale sarebbe? Rassegnarsi a questo stato di cose?

Io come ho già scritto mi accontenterei di una buona approssimazione del modello di società proposto da Marx.

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Quello che sta accadendo nella Russia di Putin ,in realtà non è cosi semplice da interpretare;l eliminazione del simbolo comunista non corrisponde ad un effettiva nuova gestione degli affari politici anzi,le dure leggi repressive come quella contro la libertà di manifestare,oppure gli omicidi misteriosi di vari giornalisti antiPutin,non lasciano pensare a nulla di buono.Insomma sarà caduta l Urss ma questa Russia ha ereditato tutto il male dell ex Unione Sovietica;i metodi a dir poco sbrigativi con cui s è risolta la questione cecena per esempio,francamente fanno nutrire forti dubbi sul concetto liberale che questi politici hanno.Condivido il pensiero di quegli osservatori che vedono Putin come il simbolo di un nuovo imperialismo russo che vuole contrapporsi a quello americano.

In CIna esiste la falce e martello mentre i grandi burocrati del partito fanno affari coi capitalisti americani;nulla di piu ridicolo ed ipocrita.In un certo senso ha ragione CAstano Chiaro,quale comunismo mi rappresentano i vari Bertinotti e Diliberto?Sono solo una presa per il c u lo e per di piu non sanno fare affari come i cinesi :blink:

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