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LIBERALIZZAZIONI: IL DECRETO E' LEGGE


faranio

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  faranio ha scritto:

 

 

allora, adesso mi riallaccio a vecchie discussioni dell'estate scorsa. Che sia la volta buona? che gli ci volesse un annetto per partire con liberalizzazioni decenti?

 

molto contento per ora, speriamo non finisca come la storia dei taxi

 

ma per ora, ben fatto!

 

tre cose sottolineo mi attirano particolarmente:

 

 

per questioni di decenza: RICARICHE. Vengono aboliti i costi fissi per le ricariche dei telefonini; le norme sono estese anche alla card prepegate per navigare su internet o per comprare programmi in pay-tv.

 

per questioni di decenza: MUTUI. Sparisce la penale per l'estinzione anticipata: non solo per i mutui sulla prima casa, ma anche quelli accesi per ristrutturare o per l'attività professionale.

 

questa potrebbe essere una delle molle che ci fa entrare in una logica imprenditoriale di idee. IMPRESE E BUROCRAZIA. Basterà un giorno per aprire una nuova impresa. Questo perché una comunicazione unica sostituisce una gamma di diversi adempimenti burocratici, per avviare un'attività.

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  Citazione
LIBERALIZZAZIONI: IL DECRETO E' LEGGE, In un giorno può nascere una nuova impresa

 

Sottotitolo: Liberalizzazioni: vizi e imbrogli nascosti

 

Caro Faranio come al solito sarò critico ma in modo amichevole e sincero.

 

'Misure che rilanciano il paese' così Romano Prodi ha pomposamente commentato il pacchetto di misure di liberalizzazione dell'economia.

 

a me in tutta onestà pare invece che il pacchetto liberalizzazioni non incide sui nodi strutturali e non garantisce i diritti dei consumatori e ti spiego xchè. le molte delle misure più reclamizzate non sono delle liberalizzazioni e soprattutto non intaccano i punti deboli del sistema economico italiano, cioè la dimensione medio-piccola delle imprese, la spinta innovativa, la produttività etc.

 

'In un giorno può nascere una nuova impresa' resta poco più che uno slogan xchè la cosidetta 'comunicazione unica" serve soltanto a sostituire alcuni adempimenti amministrativi per l'ottenimento del codice fiscale e della partita Iva, dopo di che si potrà aprire l'attività si, ma con la prospettiva però di passare metà del tempo a districarsi in una lunga serie di adempimenti burocratici che restano tali e quali... allora quale impresa in un giorno a farà?

 

diciamoci inoltre un'altra grande verità e cioè che questa legge farà saltare gli imprenditorucoli come parricchieri ed estetiste ma chi ha un minimo di esperienza nel campo sa bene che un'impresa di certe dimensioni non se la caverà con l'autocertificazione in tema di impatto ambientale giusto per fare un esempio.

 

battuta: solo quelli di centro sinistra potevano pensare che il rilancio dell'economia per rendere più competitiva l'Italia nel mondo (testuali parole nel comunicato stampa del governo) passi per parrucchieri ed estetisti :lol: :lol:

 

in conclusione queste liberalizzazioni per favorire nuove imprenditorialità non garantisce la qualità dei servizi e quindi non va incontro al cittadino-consumatore.

 

per me tutto si traduce come nella storia dell'abolizione dei costi di ricarica, in un meccanismo a scoppio ritardato che come nel settore assicurativo auto dove le compagnie faranno al 99% a una revisione delle classi di merito. morale si riprenderanno domani ciò che il governo soviet gli ha tolto oggi.

 

ti dico x onestà che una cosa buona l'hanno fatta però: l'abolizione della penale per l'estinzione anticipata di un mutuo come pure l'altra relativa al trasferimento di un mutuo da una banca ad un'altra senza perdere i benefici sulla prima casa. in pratica si è tolto un incomprensibile legame oneroso del mutuatario nei confronti del sistema bancario ma senza nulla togliere al totale percepito da questo.

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sono d'accordo con l'intervento sulla media impresa ma sono anche ottimista sullo snellimento della burocrazia, era una procedura attesa e tra qualche mese si avra' un po' di feedback sulla reale applicazione, vediamo. Non si rivolge alle grandi imprese, per cui il riferimento e' fuori luogo. potenzialmente ci rimette al passo a livello di creativita' imprenditoriale che era qualcosa che mancava da tanto tempo.

 

ps. piantala con la storia dei soviet....

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da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

 

30 marzo 2007

Primi ribassi da tre anni: un taglio alle tariffe di luce e gasdi F. Re.

 

 

Il caro energia allenta la presa. Ma guai ad illudersi. Per il prossimo trimestre gli italiani godranno, dopo tre anni di aumenti pressoché ininterrotti, di una flessione delle tariffe ancora amministrate dall'Authority per l'energia. Questo in attesa di nuovi meccanismi di tutela che dovranno accompagnare al piena liberalizzazione del mercato elettrico, che dal primo luglio renderà anche le famiglie "libere" di scegliere il fornitore preferito.

 

Il trend attende conferma: troppo presto per dire che si tratta di una flessione tariffaria strutturale dopo tante penalizzazioni. Per ora accontentiamoci: l'altalena dei prezzi delle materie prime (petrolio e gas) ha consentito all'Autorità guidata da Sandro Ortis di tagliare le nuove tariffe di riferimento per la clientela "vincolata" del 3,4% nel caso del gas e dello 0,4% per l'elettricità consumata dalla "famiglia tipo", che diventa lo 0,9% per l'indice riferito alla media dei consumi elettrici nazionali.

 

Tradotto in cifre significa che dal primo aprile e per i successivi tre mesi la famiglia con consumi medi di gas di 1.400 metri cubi l'anno sborserà per il metano circa 33 euro in meno su base annua. E la stessa famiglia tipo risparmierà altri due euro per l'elettricità, con un risparmio complessivo del 2,5% su base annua per l'energia.

Per il gas, in particolare, la variazione negativa deriva da una diminuzione di 2,70 centesimi di euro al metro cubo determinata dai minori costi della materia prima, un po' controbilanciata - spiega l'Authority - da un aumento di 0,33 centesimi al metro cubo «derivante dal recupero dei parziali conguagli stabiliti nei precedenti quattro aggiornamenti trimestrali».

 

Il prezzo di riferimento fissato dall'Authority per chi utilizza meno di 200mila metri cubi l'anno (che i venditori devono comunque offrire in alternativa ad «eventuali diverse proposte») diventa, per il secondo trimestre 2007, di 66,77 centesimi di euro al metro cubo.

 

Una famiglia tipo con il contatore elettrico tarato a tre kilowatt e consumi di 225 kilowattora al mese pagherà invece la corrente 0,07 centesimi per kWh in meno, ovvero 15,53 cent a kWh, mentre la riduzione media nazionale è di 0,12 centesimi di euro a kWh (-0,9%). Un calo reso possibile - spiega l'Authority - da una riduzione dei costi di approvvigionamento dell'Acquirente unico (l'organismo che compra appunto l'elettricità da dedicare all'utenza vincolata). Riduzione «in parte controbilanciata» dalla diminuzione delle quantità che l'Acquirente Unico ha potuto acquistare in blocco.

 

In vista della liberalizzazione totale del primo luglio proseguono intanto i lavori per costruire il nuovo quadro regolamentare sul nuovo sistema di "protezione" delle tariffe per i clienti con minore potere contrattuale (le famiglie, le imprese più piccole) e per sostituire le attuali agevolazioni "sociali", che garantiscono sconti sull'elettricità semplicemente a chi consuma di meno, con un nuovo criterio di agevolazioni riservate solo alle fasce di utenti realmente disagiati.

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