Vai al contenuto

Chi Perde E Chi Guadagna Dalla Finanziaria


curvadong

Messaggi raccomandati

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...b3-00000e25108c

 

"......Per i lavoratori con familiari a carico aumenta la tassazione Irpef già con un reddito di 30mila euro.

 

Da questa soglia, infatti, i nuovi sconti d'imposta riducono il reddito disponibile per le famiglie rispetto al "vecchio" meccanismo delle deduzioni. I contribuenti senza oneri di famiglia vedono, invece, aumentare la tassazione a partire da un reddito di 40mila euro. Nella manovra fiscale per le persone fisiche va inoltre tenuto conto che per i lavoratori viene aumentato il prelievo contributivo pari allo 0,3% dell'intera retribuzione percepita.

 

A beneficio della famiglia, va invece, ricordato l'aumento degli assegni familiari, di cui peraltro non si tiene conto nelle simulazioni.

 

 

....La riforma elimina il sistema di deduzioni dal reddito introdotte negli anni scorsi, per far spazio a un meccanismo ibrido. Da un lato, infatti, è previsto il ritorno alle detrazioni di imposta, mentre dall'altro il loro riconoscimento passa attraverso l'applicazione del rapporto matematico tipico delle deduzioni.

 

In tutte le ipotesi considerate con familiari a carico, il contribuente con 10mila euro di reddito non paga Irpef.

Per quanto riguarda, un nucleo familiare con il coniuge a carico, le proiezioni fanno emergere un vantaggio con il nuovo sistema di tassazione fino a 25mila euro con un guadagno medio di 100 euro l'anno.

Lo stesso contribuente, invece, con un redditodi 30mila euro,è penalizzato di oltre 100 euro l'anno. Se si aumenta il reddito fino a 80mila, il rincaro Irpef passa a mille euro l'anno.

 

Non cambia la situazione per il contribuente con coniuge e due figli (di età superiore a tre anni)a carico.Il beneficio fino a 25mila euro è di circa 15 euro al mese, mentre per ilcontribuente con un reddito da 33.500 euro la penalizzazione è di 30 euro al mese fino ad arrivare a 75 euro al mese ( quasi milla euro l'anno) per i redditi vicini a 80mila euro.

 

Per i nuclei con un solo figlio a carico viene conservato il trend negativo per i redditi dai 30mila euro: la penalizzazione va da 140 euro a mille euro l'anno.

I risultati mettono dunque in evidenza valori parzialmente diversi rispetto a quando indicato nel comunicato stampa del Governo, che dichiara un vantaggio Irpef per i redditi fino a 40mila euro. Se non si considerano gli assegni familiari, il nuovo sistema dell'Irpef sembra dunque contenere il paradosso secondo cui i contribuenti con familiari a carico sono più penalizzati rispetto a chi non ne ha.

 

Ulteriori novità sono contenutenellanormachedovrebberoentrareinvigoreil1 Gennaio 2007. In primo luogo, non sarà più possibile distribuire i carichi di famiglia individuando una percentuale in piena libertà tra i genitori (si veda anche l'altro articolo). Infatti, la norma prevede che la detrazione è distribuita nella misura del 50% o del 100% se il coniuge è fiscalmente a carico dell'altro. Con il sistema vigente, ma anche che le "vecchie" detrazioni di imposta, le parti erano libere di distribuire l'onere familiare.

Quanto alla previdenza, dal 1Gennaio 2007, l'aliquota contributiva a carico del lavoratore è elevata di 0,3 punti percentuali (nei calcoli si è considerato il reddito fiscale, al netto del prelievo contributivo).

Sempre dal 2007,la contribuzione dovuta dai datori di lavoro per gli apprendisti artigiani e non artigiani è complessivamente rideterminata nel 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, ferma restando la quota attualmente in vigore per il lavoratore (5,54%).

Anche il collaboratore coordinato e continuativo vedrà diminuire il netto in busta visto l'innalzamento dell'aliquota al 19,5%(dal 1Gennaio 2008 al 20 per cento).

Link al commento
Condividi su altri siti

Tutti i conti/prospetti/plan che ho visto in questi giorni sono a mio avviso molto molto approssimativi. In pratica hanno tutti (inevitabilmente) come si usa dire "fatto i conti senza l'Oste". Infatti la finanziaria consentirà/obbligherà i Comuni ad alzare le tasse "locali".

 

Il risultato è che l'aggiornamento degli estimi catastali, più l'inevitabile aumento sulla tassa dei rifiuti / h2O / Gas comporterà nel complesso un aumento di "costi" per il 100% dei cittadini, a prescindere che siano proprietari di SUV con 550cv e/o titolasri di redditi da 1€ all'anno e/o 200.000,00€.

 

Il dato a mio avviso è grave e soprattutto scarica sulle spalle dei poveri sindaci (si pensi ai comuni piccoli e/o meno fortunati) l'onere di vedere ogni giorno i propri cittadini insoddisfatti per non dire incazzati neri.

 

Come molti altri di voi, anche io in questi giorni ho ricevuto il classico sms sarcastico su Prodi... che si chiudeva con un'inevitabile verità ovvero; purtroppo qualcuno l'ha votato. Ora non resta che aspettare un pò di tempo (12/24 mesi credo) affinchè chi lo ha votato, capisca, magari mettendosi le mani in tasca e dopo essersi accorto che c'è un pò meno di quello che era stato promesso, che forse sarebbe stato meglio mettere la X del proprio voto su di un altro simbolo, ovviamente turandosi il naso, tappandosi gli occhi e soprattutto vergogndosi dopo 2 secondi, ma alla fine sarebbe stato meglio per tutti, miliardari o no.

 

Sarebbe utile non far diventare questa discussione il classico rimbalzo di insulti tra i prodiani e i berlusconiani, per una volta sarebbe interssate commentare la finanziaria così come è stata presentata e soprattutto cosa cambierà nella vita di ognuno di noi nei prossimi mesi.

Link al commento
Condividi su altri siti

allora allora, bello il post sopra, prima ti consiglia chi votare, ti dice che hai sbagliato a votare una parte e che se fossi stato furbo avresti votato l'altra

poi ti chiede di parlare solo della finanziaria e di non farla diventare una polemica fra prodiani e berlusconiani...

 

[eppoi i prodiani non esistono, io non ne ho mai visto uno...

sfortunatamente esistono solo quelli pro e contro berlusconi ]

 

:D :D :D

Modificato da Gurg
Link al commento
Condividi su altri siti

a parte che così come stanno le cose ci sono dei limiti per l'assegno familiare....se i genitori sono 2 e il reddito complessivo familiare (complessivo non individuale...figuriamoci) è superiore ai 40.000 lordi (il famoso ceto medio , solo che nella visione attuale di ceto medio i 40.000 sono a persona non per 2 persone <_ non prendi proprio un bel nulla o praticamente...>

un bacio

Link al commento
Condividi su altri siti

Il nocciolo è che i ceti medio piccoli vedranno che anche i "piu ricchi"connquesto governo pagheranno le tasse.Ma non cambierà nulla per loro.Sono sacifici che faranno tutti ,quindi con prodi non cambia nulla in compenso rimane la speranza che tutti insieme rimettiamo a posto i conti.Se non si prendevano queste decisioni ,secondo voi quali alternative avrebbe avuto l Italia ridotta ad un simile stato?Nessuna riforma,nessuna trovata geniale per l economia avevano trovato quelli del centro destra.meno tasse certo ,ma per chi?

L unico neo rimane il tfr.Questo è difficile da digerire per un lavoratore normale,speriamo che cambino qualcosa.Col fatto di decurtarsi lo stipendio di 39 mila euro l anno è un gesto simblico apprezzabile secondo me,visto che cmq in passato nessuno l ha fatto.

Link al commento
Condividi su altri siti

non so, non ho gran senso di rivalsa a vedere che "anche i ricchi piangono". indipendentemente da tutto, non mi piace lo sbandierare che i poveri ci stanno guadagnando, quando al massimo non ci perdono, e soprattutto non mi piace (ma questo non mi paiceva neanche con il governo prima) vedere che l'unico modo che hanno tutti per rimettere in sesto è tassare, tassare, tassare e pescare i fondi dove sono accantonati. un pò come continuare a far vita da signori continuando a intaccare gli investimenti fatti in anni precedenti (in questo caso mi riferisco al tfr, che se non cambiano qualcosa diventa una regola che rischia di danneggiare le imprese e di conseguenza tutto il resto. ma sentivo già voci di escludere almeno le piccole imprese). io vorrei finalmente qualcuno sufficientemente onesto e coraggioso da dire "signori in sto paese i soldi vengono buttati " e che anche inimicandosi parti private e statali inizi a rimettere in ordine lo sfascio di inefficienze e sprechi che abbiamo sotto il naso tutti ogni giorno.

sinceramente dovrebbe andare al governo qualcuno meno preoccupato di tenersi buoni i voti e più preoccupato di fare qualcosa perchè utile davvero e non tamponatura per il prossimo anno.

un bacio

Link al commento
Condividi su altri siti

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/gira...o=1765&tp=C

 

Sindacato pigliatutto

11/10/2006

di Tito Boeri (http://www.lavoce.info/chisiamo/index.php?action=2)

 

Ieri, al tavolo coi rappresentanti dei Comuni e nei giorni precedenti all'incontro a Capri con gli industriali, il ministro dell'Economia si deve essere sentito come ad un'assemblea condominiale. Si sarà detto: tutti chiedono qualcosa e, se c'è da dare, guardano più agli altri che a se stessi. Ieri ai Comuni il governo ha ridotto di un quinto l’aggiustamento loro richiesto, senza tra l'altro rendere più efficace il sistema di sanzioni agli enti locali che non rispettano i patti. Presto incontrerà le Regioni, cui presumibilmente concederà qualche deroga ai tetti alla spesa sanitaria. Mentre agli industriali ha già promesso di esonerare le piccole imprese dall'operazione Tfr. Insomma abbiamo già oggi, a una settimana dalla presentazione della Finanziaria, un significativo ridimensionamento della manovra. Senza che vi sia stata alcuna protesta di piazza. Dopo che il segretario del maggiore sindacato aveva addirittura celebrato «la Finanziaria che volevamo», «l'unica possibile».

 

Perché tanta arrendevolezza? Il fatto è che questa manovra sta facendo perdere al governo molti consensi al centro, i voti decisivi per vincere le elezioni. Più che una Finanziaria che agisce contro il ceto medio, questa è una Finanziaria contro l'elettore medio, defraudato del suo ruolo di ago della bilancia. Come documentato sul sito lavoce.info, le scelte di fondo fatte in questa manovra non riflettono le preferenze degli elettori di centro-sinistra. In molti casi non corrispondono neanche a quelle degli elettori della parte più a sinistra della coalizione. Non se ne trova traccia nel pur interminabile programma dell'Unione. Sono, invece, scelte iscritte al sindacato, corrispondono ai desideri dei due gruppi in cui si contano più di due terzi delle tessere sindacali: pensionati e dipendenti pubblici. Vediamo come e perché.

 

Il Dpef votato a luglio dal Parlamento chiedeva al governo di tagliare la spesa previdenziale e quella per i dipendenti pubblici. Nella Finanziaria non c'è nulla di tutto ciò, neanche la chiusura di una finestra per le pensioni di anzianità;

 

nel pubblico impiego ci sono solo nuove risorse (più di un miliardo) per il rinnovo dei contratti e per l'assunzione dei precari della scuola (senza concorso, quindi senza alcun controllo di qualità!).

Solo su magistrati e docenti universitari si abbatte la scure: si vedono dimezzati gli scatti di anzianità, il che significa una riduzione di circa il 30 per cento dello stipendio nell'arco di una carriera. Guarda caso, magistrati e docenti universitari sono gli unici due comparti del pubblico impiego non sindacalizzati.

 

Data l'esiguità dei tagli, la manovra opera quasi solo sulle entrate (contano fino all'84% delle coperture) piuttosto che tagliare le spese, coerentemente con quanto chiedono pensionati e pubblici dipendenti, ma non la maggioranza degli elettori di centro-sinistra.

Ma il sindacato non si è limitato a porre dei veti. Questo spiega perché la Finanziaria è così grande: al di là dei 15,2 miliardi reperiti per rispettare gli impegni presi con l'Unione Europea, ce ne sono altri 19,5 di misure che prendono ad alcuni per dare ad altri, con saldo zero per le casse dello Stato. E il profilo distributivo di questa redistribuzione corrisponde in tutto e per tutto agli interessi di pensionati e dipendenti pubblici. I fatidici 40.000 euro, la soglia di reddito al di sopra della quale la nuova Irpef morde, corrispondono al limite superiore nella distribuzione dei redditi dei dipendenti pubblici, ad eccezione ovviamente di magistrati e docenti universitari.

Non c’è nulla per i poveri, quelli che non pagano le tasse, mentre i nuovi assegni famigliari non vengono dati a lavoratori atipici, disoccupati e ai lavoratori autonomi. Tra tutti questi gruppi sociali non si contano molti iscritti al sindacato.

 

Anche il dirottamento del Tfr inoptato all'Inps non riguarda i dipendenti pubblici (il loro Tfr è già nelle casse dello Stato) e i pensionati.

 

Abbiamo dovuto attendere le proteste degli industriali (che non dovrebbero certo parlare di «scippo ai danni delle imprese» dato che non si tratta di soldi loro!) prima di vedere qualche ripensamento nel sindacato. E' un ripensamento, peraltro, dettato dalla volontà di riaprire il dialogo con le organizzazioni di categoria («c’è un problema aperto con Confindustria, perché forse questa misura sul Tfr non è stata preparata bene», ha detto Epifani), piuttosto che dal contenuto dell'operazione in quanto tale.

 

Se, come ci auguriamo, il governo toglierà dalla Finanziaria questa scommessa contro il decollo della previdenza integrativa, i tagli non riguarderanno comunque il sindacato. Sono già state bloccate spese a scopo cautelativo, nel caso di bocciatura dell'operazione Tfr da parte di Bruxelles. Inutile dire che non riguardano i gruppi di interesse presidiati dal sindacato. Non c'è il contratto del pubblico impiego in questo elenco di spese a rischio di copertura. Ci sono invece molti investimenti infrastrutturali: è un problema per Di Pietro, non per il sindacato.

 

Alla luce di questa Finanziaria, l'elettore medio si sta forse chiedendo se non valga la pena di porre fine a una ipocrisia di lunga data, quella per cui si finge che le organizzazioni volontarie rappresentino gli interessi di tutti e non invece solo quelli dei loro aderenti. Non serve prendersela col sindacato perché persegue gli interessi dei propri iscritti.

 

Serve, invece, mettere in discussione la rappresentatività del sindacato e delle altre associazioni che si siedono ai tavoli della concertazione. Alle riunioni condominiali, dopotutto, si contano le deleghe. E' venuto il momento di farlo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
×
×
  • Crea Nuovo...