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Topico alla duta


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Secondo un opinione vostra e possibilmente anche dei medici del forum nell 'ipotesi si voglia applicare la dutasteride topicamente..(per limitare le capacità 5alfa reduttasi inibitorie giustamente solo allo scalpo) che tipo di galenico bisognerebbe utilizzare? O meglio quale veicolo di assorbimento sarebbe ottimale per fissare la molecola allo scalpo riducendo al massimo l'assorbimento sistemico?Vi prego rispondete, mi interessa molto..dopotutto la fina applicata topicamente era improponibile in quanto il tessuto bersaglio dell inibizione della 5ar non era lo scalpo,bensi la prostata..quindi i possibili benefici erano imputabili a quelle "poche" molecole che entrate in circolo sanguigno raggiungevano la prostata ed in loco riducevano la conversione T-> dht..

Ma con duta è differente..se applicata topicamente viene collocata sul tessuto bersaglio...ditemi la vostra!!

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Mi piacerebbe molto che i dottori in tutta serietà ed soprattutto in ambito ipotetico propongano il veicolo adatto allo scopo suddetto..Probabilmente in primis dovrebbe rispecchiare le seguenti proprietà:

1) Compatibilità ed inalterazione del principio attivo dutasteride;

 

2) Ottimizzato per l'assorbimento cutaneo;

 

3) Riduzione massima dell'assorbimento sistemico;

 

In caso si può spostare il post su "Chiedi all'esperto"

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Mi sembra ci sia un pò di confusione sulle reali possibilità di impiego della dutasteride come presunto farmaco contro la a.androgenetica.

La Dutasteride è un farmaco concepito e nato per l'insufficienza prostatica benigna. Agisce impedendo la conversione del Testosterone nella bio-forma. Agendo su i 2 tipi di reduttasi (ad oggi scoperti) blocca quasi totalmente la conversione. Le reduttasi sono ubiquitarie nell'organismo umano, quelle deputate alla conversione del Testo sono presenti pricipalmente nel tessuto prostatico. Ne esistono anche a livello della cute, delle vie seminali, del tessuto nervoso, polmonare e renale.

La Finasteride non è mai stata utilizzata topicamente perchè non stabile in soluzione e quindi facile a decomporsi. La Dutasteride potrebbe avere o meno le stesse scarse caratteristiche di stabilità e quindi decomporsi.

Qualora fosse più stabile non è detto che penetri la barriera cutanea (praticamente impermeabile).

Il fatto di avere una EMIVITA molto lunga vuol dire che affinchè si dimezzi la dose terapeutica a livello ematico deve passare molto tempo. Questo fatto è indice sia di un suo legame forte con i carriers plasmatici sia di un legame con le strutture che provocano il blocco enzimatico e quindi che ne impedisce il rilascio ,il metabolismo e il conseguente smaltimento.

Aumentano di conseguenza i rischi di tossicità acuta in quanto la sostanza non viene eliminata facilmente dagli organi emuntori.

 

Beijinhos...........Careca.

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La fina non veniva utilizzata topicamente anche a causa della sua inutilità sullo scalpo..essa inibisce la 5ar 2 e questa ultima è presente nella prostata non sullo scalpo..con duta il discorso è diverso no?Inibisce anche il tipo 1 e quindi è più ragionevole supporre un utilizzo sullo scalpo che in questo caso è uno dei tessuti bersaglio (invece che solo la prostata, tessuto bersaglio della fina per l'inibizione della sola 5 ar2..)

Se si utilizza dutasteride topica si inibisce più che altro la sola 5 ar 1 dello scalpo visto che l'applicazione è settoriale..ovviam l'assorbim sistemico c'è ma le quantità di dht sierico si abbassano molto meno che con l'ingestione della compressa..si và cosi a salvaguardare altri organi bersaglio della dutasteride corredati di 5 ar 1 e 2..

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Dot. Careca, scusi, prima di tutto Le dico quanto mi dispiacia correggerla:è l'efficia dell DUTASTERIDE che decresce a lungo termine; e la 5 alfa reduttasi 1 presente nel cuoio capelluto la tipo 2 nella prostata e non viceversa..stando ai trattati di medicina del sitri..ma a parte questi errori di disattenzione, sempre Lei stia comunque per postare..sarebbe più specifico nelle risposte gentilmente?

Riguardi se ne ha la possibiltà il mio secondo e quarto post sopra, e mi di se possibile risposte ordinate, la ringrazio

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Non ho letto i lavori del SITRI e quindi non mi pronuncio sui vari tipi di reduttasi presenti e sulla loro localizzazione (da quali fonti e studi hanno attinto?!).

Secondo me (come ho detto nel post precedente) non è possibile ancora fare una mappatura così certa e sicura della localizzazione enzimatica in relazione al blocco effettuato da Finasteride e/o Dutasteride.

Anche perchè considerato che le reduttasi sono diffuse in molti tessuti sicuramente ne esistono molte di più che quelle nominate alfa 1 e 2.

Non mi risulta che sia Dutasteride a diminuire di efficacia con il prosieguo della terapia (anche perchè credo che non vi siano studi noti in merito).

Invece è proprio la Finasteride che in trials "long-term" ha dimostrato una perdita di azione rispetto alla a.androgenetica.

Questo significa che per qualche meccanismo metabolico non ben chiarito il farmaco perde le sue potenzialità.

Per quanto riguarda la preparazione di un ipotetico topico a base di Dutasteride mi sembra di averti già risposto.

Non è che tutte le sostanze possano essere veicolate attraverso la cute.

Bisogna studiare attentamente molti parametri ovvero, la forma della molecola, il fatto che sia capace solo di fermarsi e agire "in loco" senza dare effetti sistemici, la bio-disponibilità della stessa, la sua stabilità (singola e in legame con l'eccipiente), il coefficiente di partizione, il meccanismo di penetrazione (carriers o meno) etc. etc.

Come vedi è tutto molto complicato!

 

Careca.

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"Il fatto che l'efficacia di Finasteride decresca a lungo termine.." Scusi avevo inteso parlasse dell emivita della molecola..ho toppato smile.gif Per il resto Grazie doc smile.gif

Ci tenga informati in caso venga in possesso di materiale divulgabile..cmq Le dico che personalmente non assumerei MAI dutasteride per via orale..è un assurdità..nel senso che è immorale usare un tale potente farmaco per iperplasia prostatica su individui SANI!!!!!

Se riuscissero a veicolare il principio dutasteride in modo da limitare il suo uso topicamente allo scalpo BEN VENGA!

Sarebbe bello se la cerchia di medici di salusmaster ipotizzasse quale vettore utilizzare per venire in contro ad i fattori da Lei sopra citati..ancora un Grazie

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L'attività bio-farmacologica di Finasteride e di Dutasteride non sono spiegabili in modo così semplicistico con una presunta azione anti-5alfareduttasica di tipo 1 e di tipo 2.

Per quello che ne sappiamo potrebbero esistere anche altri soggetti enzimatici e altre vie di conversione del testosterone.

Il fatto che l'efficacia di Finasteride decresca a lungo termine significa che il turn-over farmaco metabolico non è ancora così chiaro.

Io quindi andrei cauto nell'affermare che le reduttasi di tipo 2 sono solo sul cuoio capelluto e qulle di tipo 1 solo sulla prostata ne sappiamo ancora troppo poco per esserne così certi!

La differenza fondamentale a livello di biotossicità è data dal fatto che Dutasteride ha una emivita molto alta e si lega quindi in modo assai forte al sito di attività potenziando al massimo la permanenza di eventuali effetti collaterali.

Non crediate che l'attività farmacologica di una sostanza sia sempre così chiara e lineare. Nelle terapie a lungo termine a volte (purtroppo) compaiono effetti assolutamente non prevedibili!

Un esempio classico è l'acido acetilsalicilico le cui proprièta anticoagulanti sono state scoperte e utilizzate molto tempo dopo la sua sintesi e il suo utilizzo.

L'utilizzo topico di un farmaco è legato principalmente alla sua capacità di agire in loco e di non dare effetti sistemici dannosi.

La penetrazione attraverso la cute integra è collegata alla struttura molecolare della sostanza, alla sua capacità di essere veicolato con gli eccipienti, al valore del coefficiente di partizione lipidi/acqua e ad altre variabili che sarebbe lungo elencare.

 

Beijinhos............Careca.

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