Allora mi sa che non hai capito niente. Continuando a fare pericolosa disinformazione.
Avvisare preventivamente che si fa uso del farmaco per "usi terapeutici" non serve e non è richiesto: la squalifica, se ti scoprono all'antidoping, arriva comunque. Anche in presenza di un certificato medico di prescrizione del farmaco per la cura dell'alopecia androgenetica: il caso Bressan è esemplare, al proposito.
Perchè, cito testualmente dalla sentenza testè riportata,
"per la finasteride, sostanza mascherante, non può essere concessa dal CEFT l’esenzione a fini
terapeutici, in quanto non mirata a curare una patologia rilevante e ad evitare un significativo
pregiudizio delle condizioni di salute dell’atleta.
....
La finasteride, si aggiunge, figura tra le sostanze proibite sin dal 1° gennaio 2005 e non dal febbraio
2006, come erroneamente indicato nella decisione impugnata, ed è incompatibile con l’esenzione a
fini terapeutici. Il fatto di avere ricevuto assicurazione sull’uso della sostanza da una terza persona,
sia pure un medico, è irrilevante.
....
A norma dell’art. 2.1.1. “ogni atleta deve assicurarsi personalmente di non assumere alcuna
sostanza vietata. Gli atleti sono ritenuti responsabili di qualsiasi sostanza, nonché dei relativi
metaboliti o marker, rinvenuti nei loro campioni biologici” a prescindere da dolo, colpa o
negligenza.
L’atleta, dunque, ha l’obbligo giuridico di controllare personalmente se le sostanze che assume
siano incluse tra quelle vietate. I pareri e le assicurazioni che egli eventualmente riceve da terze
persone, siano pure qualificate (medici, farmacisti), non lo esonerano dall’obbligo personale."
La conclusione è che anche avvisando preventivamente, la finasteride non si può prendere, se non si vuole la squalifica.
Questo è quanto, poi scegliete voi a chi credere, se a me o a minoxidil2. Imparerete a vostre spese, quando verrà il momento del controllo antidoping.